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LICEO CLASSICO JACOPO STELLINI piazza I Maggio, 26-33100 Udine - Tel. 0432 504577 Codice fiscale: 80023240304 e-mail: udpc010005@istruzione.it - Indirizzo Internet: www.stelliniudine.gov.it - PEC:udpc010005@pec.istruzione.it ------------------------------------------------------------------------------ PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE ISTITUTO LICEO GINNASIO «J. STELLINI» ANNO SCOLASTICO 2018/19 INDIRIZZO CICERONE CLASSE II SEZIONE F DISCIPLINA DOCENTE GRECO LICIA CAVASIN QUADRO ORARIO (n. ore settimanali nella classe) 4 1

1. FINALITA Lo studio del greco è finalizzato a fornire in modo graduale, attraverso un approccio quanto più possibilmente diretto ai testi originali, l accesso a un patrimonio di civiltà fondamentale nella storia dell uomo occidentale. Esso fa inoltre cogliere più approfonditamente, anche attraverso un approccio antropologico, i contenuti della civiltà classica, così come le origini e gli sviluppi della cultura europea nelle sue principali manifestazioni (rapporto di alterità-continuità con il passato). L acquisizione dei metodi propri degli studi classici e umanistici consente inoltre di cogliere le intersezioni tra i vari saperi, fino a pervenire a una elaborazione critica della realtà. Lo studio del greco favorisce inoltre la precisione e il rigore logico, la capacità di una costante e puntuale attenzione al fenomeno linguistico anche a sostegno dell abilità concettuale nei processi di astrazione. Inoltre contribuisce all acquisizione di una maggiore consapevolezza nel dominio dell italiano, in particolare per l architettura periodale e per la padronanza del lessico astratto. Esso concorre a saldare strettamente la visione critica del presente alla memoria storica, permettendo l acquisizione di capacità e strumenti di comprensione e interpretazione della realtà nei suoi vari aspetti (categorie concettuali che consentono l analisi del patrimonio mitico, artistico, letterario, scientifico, filosofico sul quale si fonda la cultura moderna). L acquisizione della capacità esegetica e traduttiva, lungi dall essere un meccanico esercizio di applicazione di regole, diventa strumento di conoscenza di un testo e di un autore che consente di immedesimarsi in un mondo diverso dal proprio e di sentire la sfida del tentativo di riproporlo in lingua italiana. Tali competenze permettono ai ragazzi, cittadini di domani, di possedere strumenti interpretativi per muoversi in una realtà sempre più globalizzata e complessa, quella del mondo contemporaneo. 2. ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA PROFILO GENERALE DELLA CLASSE (caratteristiche cognitive, comportamentali, atteggiamento verso la materia, interessi, partecipazione...) La classe II F è composta da sedici alunne, tutte femmine, provenienti dalla città e da paesi sia limitrofi, sia piuttosto lontani; il comportamento è educato e rispettoso e rende fluida e scorrevole l attività sia in aula sia nei laboratori. Nel complesso si riscontra una partecipazione attiva al dialogo educativo perché le studentesse rivelano un interesse vivace, talora entusiastico, per la disciplina, intervenendo spesso con domande che palesano desiderio di approfondimento. Lo studio personale, tuttavia, non sempre si dimostra efficace, sia perché alcune ragazze hanno ancora bisogno di essere guidate nello svolgimento delle consegne, sia perché lo studio e il ripasso non sono sempre costanti, così come risulta più difficoltoso quando è richiesto un apprendimento squisitamente mnemonico. In particolare è più impegnativo, in questo secondo anno, il lavoro di traduzione che assume una complessità maggiore con il progredire degli argomenti, non sempre dominati nella loro completezza: ciò spiega anche il profitto non del tutto sufficiente di alcune ragazze (in particolare nello scritto). Ci sono tuttavia allieve che, per converso, hanno sviluppato già un metodo di studio autonomo sufficientemente o addirittura del tutto adeguato, con risultati ottimi: preziosa risorsa in attività di peer learning. Queste competenze si rivelano anche nello svolgimento di attività laboratoriali di lavoro cooperativo, dove maggiormente si evidenziano l autonomia, la capacità organizzativa e di sintesi. LIVELLI DI PROFITTO DISCIPLINA di LIVELLO INSEGNAMENTO BASSO (voti non sufficienti) GRECO Alunni: 6 LIVELLO MEDIO (6<voto<7) Alunni: 3 LIVELLO ALTO (7<voto<9) Alunni: 5 LIVELLO ECCELLENTE (9<voto<10) Alunni: 2 2

FONTI DI RILEVAZIONE DEI DATI: tecniche di osservazione colloqui con gli alunni colloqui con le famiglie 3. QUADRO DEGLI OBIETTIVI DI COMPETENZA ASSE CULTURALE DEI LINGUAGGI GRECO (SECONDO ANNO) COMPETENZE ABILITA / CAPACITA CONOSCENZE Saper decodificare i testi in lingua. Saper esporre in modo chiaro e corretto le regole studiate. Leggere i testi con sufficiente scorrevolezza e corretta accentazione delle parole. Conoscere l alfabeto greco, i principali fenomeni fonetici, i segni di interpunzione e darne una lettura scorrevole e il più possibile espressiva. Comprendere e tradurre testi in lingua originale. Saper svolgere esercizi di flessione nominale e verbale. Saper svolgere esercizi di concordanza. Saper individuare nei testi le strutture morfologiche e lessicali studiate. Saper svolgere esercizi di completamento in relazione agli elementi studiati. Saper riconoscere all interno di un testo gli elementi sintattici studiati. Saper costruire un paradigma verbale. Saper tradurre un verbo greco cogliendone il valore temporale e aspettuale. Saper individuare e descrivere la struttura di un periodo complesso. Saper rilevare analogie e differenze tra la lingua di partenza e quella di arrivo per quanto riguarda le strutture morfosintattiche studiate. Saper formulare ipotesi di traduzione plausibili Saper verificare la validità delle ipotesi formulate in base ai criteri grammaticali e alla coerenza semantica. Saper esporre in modo chiaro, completo e corretto le regole studiate. Conoscere i valori del participio Conoscere le uscite delle classi aggettivali e le due forme di comparazione. Conoscere le regole di formazione e i gradi di comparazione dell avverbio. Conoscere i principali pronomi. Conoscere la coniugazione dei verbi radicali atematici. Conoscere il sistema del futuro. Conoscere il sistema dell aoristo. Conoscere il sistema del perfetto attivo. Conoscere gli aggettivi verbali e il loro uso. Conoscere le regole di formazione di un paradigma verbale. Conoscere i principali paradigmi (con particolare attenzione per i verbi politematici) Conoscere la sintassi della frase semplice. Conoscere le proposizioni consecutive. Conoscere le proposizioni relative. Conoscere le proposizioni interrogative. Conoscere le proposizioni completive. Conoscere il periodo ipotetico. Conoscere la proposizione concessiva. Conoscere l uso e la funzione delle principali congiunzioni e particelle. Conoscere gli usi di ὡς e di ἄν Conoscere i principali elementi della sintassi dei casi. 3

Scegliere i termini da utilizzare nella traduzione in relazione al contesto e al senso complessivo. Istituire confronti di natura lessicale tra il greco antico, il latino, l italiano e altre lingue studiate. Riconoscere nei testi letti le espressioni della civiltà e della cultura greca. Saper consultare il vocabolario (individuazione corretta del lemma e della reggenza). Saper distinguere i vari lessici specifici. Saper riconoscere e raggruppare i vocaboli per radice e area semantica, secondo le classi di appartenenza (sostantivi, aggettivi, verbi ) Saper individuare permanenze e alterità tra la civiltà antica e quella contemporanea. Saper collegare informazioni derivate da ambiti disciplinari diversi. Conoscere il lessico di base. Conoscere gli elementi del lemma (radice, tema, desinenza) Conoscere le principali famiglie semantiche. Traduzione di brani d autore in prosa di difficoltà crescente (storiografia, biografia, narrativa d intrattenimento) La città greca e i suoi spazi La condizione della donna ad Atene I Greci e la magia Tra amore e fantascienza: il romanzo 4. CONTENUTI DEL PROGRAMMA I quadrimestre (settembre-gennaio) III declinazione temi in vocale e in dittongo; nomi irregolari della III declinazione; aggettivi della II classe a tre, due e una terminazione; aggettivi irregolari; Sintassi del participio (verbale; predicativo, assoluto) Le proposizioni consecutive; Gli usi di ὡς La prima forma di comparazione; la seconda forma di comparazione; comparativi e superlativi derivati da avverbi e preposizioni. La comparazione dell avverbio Pronomi: personali, riflessivi; pronomi e aggettivi possessivi, dimostrativi; Il pronome relativo e la proposizione relativa La costruzione dei Verba timendi Le proposizioni interrogative Pronomi e aggettivi indefiniti Usi di ἄν con congiuntivo e ottativo Pronomi relativi indefiniti e interrogativi indiretti Pronomi reciproci e aggettivi correlativi L uso dei tempi al modo indicativo: l aspetto verbale Le classi verbali: l aoristo primo sigmatico e asigmatico L aoristo secondo II quadrimestre (febbraio-giugno) L aoristo terzo radicale e cappatico Le proposizioni temporali L aoristo passivo debole L accusativo assoluto e la proposizione concessiva L aoristo passivo forte Il futuro sigmatico e asigmatico e gli usi dei diversi modi Proposizioni complementari dei Verba impediendi e curandi Futuro attico e dorico Futuro passivo debole e forte Il perfetto e piuccheperfetto primo attivo 4

Il perfetto e piuccheperfetto secondo attivo Il perfetto e piuccheperfetto misto: οἶδα, ἐοικα, δέδια e δέδοικα Il periodo ipotetico Cenni di sintassi dei casi: nominativo, genitivo, dativo, accusativo 5. METODOLOGIE La metodologia d'insegnamento consiste innanzi tutto nella spiegazione e nell'esemplificazione alla lavagna di tutta la materia oggetto di studio. L'insegnante richiede che tutti gli allievi dispongano di un quaderno nel quale riportare tutte le spiegazioni ricevute in classe, gli esempi e le esercitazioni personali assegnate sia come lavoro domestico che in classe; tale quaderno sarà, accanto ai libri di testo, strumento essenziale di studio. Esso verrà affiancato anche da una rubrica che costituirà il lessico essenziale ragionato della classe, oggetto di continuo aggiornamento. Gli argomenti saranno proposti possibilmente variando le metodologie: mediante lezioni frontali, successivamente riprese sotto forma di dialogo, che tenderà alla verifica del livello di comprensione del concetto appena introdotto interpellando il maggior numero possibile di allievi. Non mancheranno momenti di applicazione del metodo induttivo, partendo dal noto verso il meno noto, nonché attività laboratoriali con finalità euristiche. A seguito della correzione in classe dei compiti assegnati per casa, risulterà più chiaro se e come gli argomenti siano stati assimilati, ed eventualmente si paleserà la necessità di ulteriori approfondimenti. L'accertamento che tale assimilazione si sia svolta correttamente sarà continuamente attuato mediante domande dirette a tutti i componenti della classe e saranno assegnati esercizi supplementari mirati in caso di incertezze e/o lacune. Al fine di poter tradurre i testi con sempre maggior scioltezza e proprietà di linguaggio, verrà richiesta la fissazione mnemonica del maggior numero possibile di elementi lessicali, siano essi sostantivi, aggettivi, avverbi, preposizioni e soprattutto verbi con i relativi paradigmi. Per avviare una dinamica costruttiva sul piano educativo e cognitivo, si attueranno altre strategie quali il lavoro di gruppo, la relazione individuale o di equipe, il problem solving, la flipped classroom, anche con l utilizzo di strumenti informatici multimediali (power point, filmati, piattaforme quali padlet, google drive, presentazioni, documenti ). Si riserverà un adeguato monte ore al laboratorio di traduzione, ossia ad esercitazioni guidate per il ripasso delle strutture grammaticali e per l analisi e la comprensione di testi progressivamente più complessi. [x] Lezione frontale; [x] Lezione dialogata; [x] Metodo induttivo; [x] Metodo deduttivo; [x] Metodo esperienziale; [] Metodo scientifico; [x] Ricerca individuale e/o di gruppo; [x] Scoperta guidata; [x] Lavoro di gruppo; [x] Problem solving; [] Brainstorming; 6. MEZZI DIDATTICI Libro/i di testo : Campanini, Scaglietti, Greco Lingua e Civiltà, Sansoni, Grammatica ed esercizi, vol.1 e vol. 2 [x]sussidi multimediali; [X]Proiettore: filmati, presentazioni ; [x] Testi di consultazione; [x] fotocopie; 5

7. MODALITA' DI VERIFICA DEL LIVELLO DI APPRENDIMENTO TIPOLOGIA DI PROVE DI VERIFICA Prove scritte Prove orali x Test; x Questionari (Prove strutturate) x Interrogazioni; x Osservazioni sul comportamento di lavoro (partecipazione, impegno, metodo di studio e di lavoro, etc.); SCANSIONE TEMPORALE N. verifiche sommative previste per quadrimestre Scritte N. 3 per quadrimestre Orali almeno N. 2 MODALITÀ DI RECUPERO MODALITÀ DI APPROFONDIMENTO Recupero curriculare: Per le ore di recupero, in coerenza con il POF, si adopereranno le seguenti strategie e metodologie didattiche: x Riproposizione dei contenuti in forma diversificata; x Attività guidate a crescente livello di difficoltà; x Esercitazioni per migliorare il metodo di studio e di lavoro; Ricerche di gruppo su temi di civiltà Rielaborazione e problematizzazione dei contenuti Impulso allo spirito critico e alla creatività Esercitazioni per affinare il metodo di studio e di lavoro Attività previste per la valorizzazione delle eccellenze: preparazione e partecipazione a Certamina di lingue classiche Approfondimenti particolari su base volontaria degli argomenti trattati 8. CRITERI DI VALUTAZIONE [x] Valutazione trasparente e condivisa, sia nei fini che nelle procedure; [x] Valutazione come sistematica verifica dell'efficacia della programmazione per eventuali aggiustamenti di impostazione; [x] Valutazione come impulso al massimo sviluppo della personalità (valutazione formativa); [x] Valutazione come confronto tra risultati ottenuti e risultati attesi, tenendo conto della situazione di partenza (valutazione sommativa); 6

GRIGLIA DI VALUTAZIONE GRECO SCRITTO PRIMO BIENNIO Descrittore Indicatore Voto in decimi Voto attribuito CONOSCENZA delle strutture morfologiche e sintattiche della lingua latina Ottima Molto buona Buona Discreta Sufficiente Non del tutto sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente Scarsa 10 9 8 7 6 5 4 3 2 CAPACITA di comprensione generale e di interpretazione del testo COMPETENZA nella resa linguistica e stilistica della traduzione italiana Molto buona Buona Più che sufficiente Appena Sufficiente Insufficiente Scarsa Pienamente corretta Corretta Non del tutto corretta Scorretta 6 5 4 3 2 1 4 3 2 1 VOTO FINALE /10 Il punteggio complessivo è il risultato della media matematica tra il primo descrittore e la somma dei due descrittori successivi: in tal modo il peso del primo descrittore è del 50%, il peso del secondo è del 30%, il peso del terzo è del 20%. Indicatori per il calcolo degli errori: - 1 punto = intero periodo sbagliato (P-E); errore morfo-sintattico grave, tale da pregiudicare il significato del testo (m-s) (Esempio: errore di concordanza verbo-soggetto, nome-aggettivo, di riconoscimento di una subordinata, di consecutio temporum ) - 0,5 punti = errore di morfologia (m) (di numero, di persona, di tempo verbale ) o lessicale (l) tale da pregiudicare il significato del testo. - 0,25 punti = errore lieve di lessico N.b.: errori ripetuti identici saranno contati una sola volta Nelle valutazioni in itinere o sommative semistrutturate verranno fornite griglie di valutazione ad hoc. 9. COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA A) COMPETENZE DI CARATTERE METODOLOGICO E STRUMENTALE 1. IMPARARE A IMPARARE: sviluppare un metodo di studio sempre più capace di organizzare i nuovi saperi in maniera logica attraverso la rielaborazione degli appunti, schemi, riassunti e mappe concettuali 2. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI: offrire occasioni nell ambito di diverse discipline, quali la storia greca e romana, per trovare i punti di incontro e operare confronti tra situazioni analoghe o completamente diverse 7

3. ACQUISIRE E INTERPRETARE LE INFORMAZIONI: abituare a reperire i dati di informazione con modalità differenziate (dizionari, testi, internet ) e a rielaborare criticamente le fonti in modo da produrre un elaborato personale. B) COMPETENZE DI RELAZIONE E INTERAZIONE 4. COMUNICARE: favorire la partecipazione di tutti al dialogo educativo, sollecitando ad esprimersi soprattutto i soggetti più schivi e timidi, offrendo occasioni per interventi personali, quali relazioni sia scritte che orali su argomenti attinenti la disciplina. 5. COLLABORARE E PARTECIPARE: incentivare il rispetto dell altro nelle dinamiche di gruppo, l ascolto reciproco, la sincerità nella manifestazione delle opinioni e dei sentimenti, la solidarietà reciproca e il mutuo aiuto attraverso esperienze di studio cooperativo, di uscite didattiche e la realizzazione di un lavoro di gruppo. C) COMPETENZE LEGATE ALLO SVILUPPO DELLA PERSONA, NELLA COSTRUZIONE DEL SÉ 6. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE: attraverso esperienze sia nella vita di classe che in attività extra-curricolari, stimolare gli studenti a diventare sempre più consapevoli delle proprie azioni, a valutare pro e contro delle proprie scelte e ad affrontare le conseguenze del proprio operato, valorizzando l ammissione di colpevolezza e la richiesta di scuse. Udine, 30/10/2018 La Docente Licia Cavasin 8