NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 23 Luglio 2010 Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero della Salute Italiano, dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC), in riferimento alla influenza pandemica da virus A/H1N1 si evidenzia la seguente situazione: SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA: Paesi Numero dei decessi accertati per influenza umana A/H1N1 Europa 5449* Africa 168* America 8525* Medio Oriente 1019* Asia 1923* Est Pacifico 1852* Totale 18.936 * Dati forniti dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) del 23-07-10, aggiornamento n. 110. Dati comprensivi dei casi accertati a livello europeo (Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie) 1
A livello globale il virus dell influenza pandemica circola a livelli basali. La trasmissione virale rimane concentrata nelle zone tropicali, principalmente in Africa dell est, America centrale, Carabi, sud e sud est Asia. Nelle zone temperate sud hemisphere, Australia e New Zealanda sono stati registrati recenti focolai di malattie respiratorie e bassi livelli anticorpale di influenza pandemica. In Sud Africa sono stati registrati casi di influenza tipo B e H3N2. Pochi casi sono stati accertati di virus pandemico A/H1N1. Nelle zone temperate sud hemisphere i casi di influenza pandemica rimangono costanti, anche se in alcune zone si sono verificati incrementi del numero di persone affette dal virus A/H1N1. In Sud Africa sono stati registrati diversi casi positivi alle indagini di laboratorio nei confronti del virus dell influenza dalla fine del mese di giugno 2010. Durante la scorsa settimana il 30% dei campioni sentinella saggiati per il virus dell influenza, sono risultati positivi al virus dell influenza tipo B, H3N2 e un piccolo numero associato al virus pandemico A/H1N1. L Australia ha riportato un graduale incremento di malattie respiratorie fino alla fine del mese di giugno 2010, riferite al virus sinciziale respiratorio (RSV). Il virus dell influenza pandemica è stata accertato in Australia per i 2/3 della stagione, mentre 1/3 della stessa è stato rappresentato dal virus dell influenza di tipo H3N2. In Asia l influenza pandemica circola a bassi livelli. Principalmente viene accertata in India, Cambogia, Singapore. Una trasmissione virale significativa si continua ad accertare nello stato del Kerala, Maharashtra ed India. La Cambogia ha recentemente registrato un incremento dei campioni positivi per virus influenzali (principalmente virus pandemico A/H1N1 e H3N2) fino alla fine del mese di giugno 2010. La proporzione di pazienti con malattie respiratorie e positività alle prove diagnostiche per virus influenzali continua ad essere stabile al 15%, associate a virus A/H1N1, H3N2 e virus dell influenza tipo B. Nella zona dell Africa sud Sahara l influenza pandemica continua ad essere accertata nello stato del Ghana, a differenza della parte dell est dell Africa dove si registrano casi di influenza di tipo H3N2. Nelle regioni dell America tropicale la situazione epidemiologica rimane indifferenziata rispetto alla scorsa settimana. L unico dato da segnalare è una circolazione di virus influenzali rispettivamente in Costa Rica (A/H1N1), Nicaragua e Panama (H3N2). Di seguito si riportano due mappe pubblicate dall Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) riguardanti rispettivamente la diffusione geografica dei virus influenzali a livello europeo durante la 28 settimana e il numero dei test positivi per influenza nel Mondo (04 al 10 Luglio 2010). 2
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-, Attività clinica in diminuzione; +, Attività clinica in aumento; =, Attività clinica stabile; A(H1N1)v, Influenza tipo A, sottotipo H1N1 B, Virus dell influenza tipo B 4
Per approfondimenti è possibile consultare i seguenti siti internet: 1) Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali http://www.ministerosalute.it/ 2) Istituto Superiore di Sanità http://www.iss.it/ 3) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) http://www.who.int/en/ 4) Il Centro di Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta (USA) http://www.cdc.gov/ 5) Il Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) http://www.ecdc.eu.int/ 6) L Ufficio Internazionale delle Epizoozie (OIE) http://www.oie.int/ 7) Sito internet dell WHO dedicata all influenza http://gamapserver.who.int/globalatlas/home.asp 8) Sito internet Influnet http://www.iss.it/if A cura della Direzione dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche e in collaborazione con il Dr. Stefano Petrini (s.petrini@izsum.it). Tel. 075-3431 Fax. 075-35047 www.izsum.it 5