ANALISI PER LA GESTIONE DELLE MACERIE DERIVANTI DALLA RICOSTRIZIONE DEI FABBRICATI COLPITI DAL SISMA UMBRIA MARCHE DEL SETTEMBRE 1997



Documenti analoghi
BILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI...

Verifiche ispettive e controlli nella gestione dei rifiuti

R E G I O N E P U G L I A

Esemplificazione sulle caratteristiche tecniche di un impianto di recupero e trattamento

RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI

SALVINI PAOLO E FABRIZIO SNC Via di Gello, Ponsacco (PI)

ALLEGATO 2.3 RELAZIONE TECNICA

BRILLADA VITTORIO & C. S.n.c.

PARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI

I sistemi di trattamento delle acque meteoriche - Normativa

LA PRODUZIONE DI AGGREGATI RICICLATI IN EUROPA, ITALIA, ROMA

Giorgio Bressi. CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio

Riciclaggio di materiali da costruzione nell edilizia. Stephan Coray

4.3) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali dei impianti utilizzati per la produzione di calcestruzzo.

I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

Sistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane

Il sottoscritto. Titolare della Ditta. Legale Rappresentante della Ditta con sede legale nel Comune di località Via...n... CAP.Prov...

Parte 1: VERIFICA PROGETTO

Resistenza, drenabilità e sostenibilità ambientale. SENZA COMPROMESSI

Lo spreco nelle discariche. Davide Tabarelli NE Nomisma Energia

IMPIANTO DI TERMOVALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI DELLA PROVINCIA DI TORINO

CIRCOLARE n.1/2011. b) l autocertificazione attestante la presenza o meno di sostanze contenenti amianto nell unità catastale oggetto dell intervento;

RELAZIONE ILLUSTRATIVA SUI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DELLA CASA EX-NORBIATO PRESSO LA DISCARICA DI PONTE SAN NICOLO

S.G.M. geologia e ambiente. progettazione e realizzazione opere edili

ALLEGATO 2.4 RELAZIONE TECNICA

16,00 del Comune di CUNEO Settore Ambiente e Territorio

LINEE GUIDA REGIONALI PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA ATTIVITA DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE DGRV 1773, 28 agosto 2012

IMMOBILIARE 2Z S.r.l. AREA EX FONDERIA DEL QUINTANO - COMUNE DI CASTELLI CALEPIO INTERVENTI DI RISANAMENTO AMBIENTALE

EX CONVENTO DI SAN BERNARDINO

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO DELLA SICUREZZA...

CORSO Dl FORMAZIONE EDILIZIA SOSTENIBILE - BIOEDILIZIA (120 ore)

TABELLA ANALITICA GANTT

Scheda n. 1 Cos è l Autorizzazione Unica Ambientale (AUA)?

Università degli Studi di Roma "La Sapienza" SEZIONE A - LAUREA SPECIALISTICA SETTORE CIVILE-AMBIENTALE

I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA

RELAZIONE PAESAGGISTICA

PIANO REGIONALE ATTIVITA ESTRATTIVE (P.R.A.E.)

ALESSIO SALVI OPERAZIONE COMPUTO METRICO

CANTIERE ZINCOL ITALIA SPA San Felice sul Panaro (MO) RELAZIONE DESCRITTIVA DEL CANTIERE. Pellizzari s.r.l.

Allegato 1 DICHIARA. che le terre e rocce da scavo provenienti dal suddetto intervento (barrare la/le voce/i, che interessa/no):

costruttivi mantenendo le caratteristiche preesistenti - opere di modifica con variazione delle caratteristiche preesistenti - nuova costruzione

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

Studio per il riutilizzo delle terre e rocce da scavo

Luciano Camagni. Condirettore Generale Credito Valtellinese

L Italia del Riciclo 2011

Tre sono i progetti principali che nell anno in ordine cronologico si sono concretizzati:

LINEE DI INDIRIZZO PER I COMUNI

Il manuale SARMa La produzione di aggregati riciclati da rifiuti inerti

SCHEDE DESCRITTIVE AREE DEGRADATE

LA GESTIONE DEI RIFIUTI DEL CANTIERE EDILIZIO

«LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE: ASPETTI OPERATIVI»

4.3 Il recupero di materia

PROVINCIA DI FIRENZE COMUNE DI VICCHIO. COLABETON S.p.A. CAVA DI SABBIA E GHIAIA LOC. CISTIO-RIMAGGIO - COMUNE DI VICCHIO (FI)

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL PIANO ALLEGATO D

CiAl Consorzio Imballaggi Alluminio. Recupero Alluminio da scorie di combustione da impianti di incenerimento dei rifiuti urbani

GLI INERTI RICICLATI nei capitolati di appalto lavori pubblici Car a a r t a t t e t ri r s i t s i t c i he Vin i col o i Cri r t i i t c i it i à

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ

Le problematiche dei rifiuti in azienda e la nuova classificazione

LA GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO AL DI FUORI DEL REGIME DELLE TRS

SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE...

SOLUZIONI TECNOLOGICHE ADOTTATE

0 SOMMARIO PROGETTO DELLA SOLUZIONE SELEZIONATA Descrizione della soluzione selezionata Fattibilità dell'intervento...

BILANCIO DI PRODUZIONE DEI MATERIALI INERTI DA SCAVO E DEI MATERIALI INERTI DA DEMOLIZIONE E COSTRUZIONE

DIVISIONE: [ ] MILANO [ ] LA PREVIDENTE [ ] NUOVA MAA [ ] ITALIA AGENZIA DI:

A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY. Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO

Cava Casolo Piano Gestione Rifiuti

PIANO DI GESTIONE DELLE TERRE

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. PLANET DI 2a CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI

CALCOLO DELLE GARANZIE FINANZIARIE. 1) Deposito, raggruppamento preliminare, ricondizionamento (operazioni D13, D14, D15)

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA

COMUNE DI VILLENEUVE

I 5 Principi della Gestione Integrata dei Rifiuti

ABACO DEGLI ELEMENTI RICORSIVI

ALLEGATO A. Comune di Porto San Paolo. Provincia di OT DIAGRAMMA DI GANTT. Cronoprogramma dei lavori

schede di approfondimento.

FORUM RIFIUTI : dalle emergenze alle opportunità. Roma, 18 giugno 2014

La gestione dei rifiuti prodotti in siti potenzialmente contaminati

Comune di BRESCIA PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE DI UN FABBRICATO ESISTENTE

Ecotherm Wood PLUS Protocollo Tecnico Costruttivo

LA MARCATURA CE DEGLI AGGREGATI RICICLATI LA MARCATURA CE DEGLI AGGREGATI RICICLATI

Approfondimento su Schengen

ELABORATO 2 - UTILIZZO DI BENI, STRUTTURE E SERVIZI DI TERZI

RECUPERO SOTTOTETTO NEWSLETTER 16

Stima dei costi per la riqualificazione del centro sportivo di via Verdi Senza Spogliatoio tennis e recupero spogliatoi Baseball -

Ancona, EDISON S.p.A. Gestione Idrocarburi

Progetto Apprendere per orientarsi nella società complessa. Laboratorio ambientale: il riciclaggio dei rifiuti

DISINQUINAMENTO DALL AMIANTO DEL CASALESE

Masterplan ZIPA VERDE

PROPOSTA DI Piano Regionale Gestione rifiuti

Provincia di Rieti Comune di Collalto Sabino IMPIANTO FOTOVOLTAICO DI POTENZA NOMINALE 910,80 KWp

Edilizia. Vasche per liquami, serbatoi per biogas, bacini idrici e capannoni agricoli e industriali in cemento armato

Assessorato territorio e ambiente Dipartimento territorio e ambiente

Rifiuti e Sicurezza. Stefano Fiori 21/04/2008 1

Costruire o ristrutturare casa

Rapporto Cave I numeri, il quadro normativo, il punto sull impatto economico e ambientale dell attività estrattiva nel territorio italiano.

Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni.

Regione Autonoma Valle d Aosta COMUNE DI GRESSAN

ALLEGATO 1 AL P.S.C. DIAGRAMMA DI GANTT Cronoprogramma dei lavori

PIANO DI RECUPERO. RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA ED AMPLIAMENTO DI UN EDIFICIO AD USO SINGOLA ABITAZIONE ai sensi dell'art.3 della L.R.

Transcript:

ANALISI PER LA GESTIONE DELLE MACERIE DERIVANTI DALLA RICOSTRIZIONE DEI FABBRICATI COLPITI DAL SISMA UMBRIA MARCHE DEL SETTEMBRE 1997 (Rapporto per l Università di Urbino) Dr. Geol. Andrea Dignani 1

Programma della ricostruzione Fase 2 Risorse naturali Materiali per la ricostruzione Materiali riciclati Fase 2 Analisi del patrimonio edilizio ricostruito Fase 2 Fase 1 Analisi del patrimonio edilizio danneggiato Demolizione indifferenziata Demolizione differenziata Stoccaggio Preselezione Rifiuti di cantiere Si Materiale contaminato? No Possibile decontaminazione? Si Riutilizzo diretto senza trattamento? Si Riutilizzo No No Smaltimento No Possibile riutilizzo dopo trattamento? Si Pretrattamento Rifiuti Trattamento Materiali trattati 2

TIPOLOGIE COSTRUTTIVE DEI FABBRICATI DAL SISMA PRESENTI NELLE ZONE COLPITE Tipologia A Struttura portante in pietra locale (pietra calcarea bianca o rosa) o in blocchi di tufo (in pochissimi casi) Solaio composto da struttura primaria e secondaria in legno Solaio di copertura in legno con manto a più strati in coppi, gronda in rame Tipologia B Struttura portante in pietra locale (calcarea bianca o rosa) e mattoni pieni in laterizio Solaio composto da struttura primaria e secondaria in legno o in latero cemento con cordoli in c.a. Solaio di copertura in legno con manto a più strati in coppi o in latero cemento, gronda in rame Tipologia C Struttura portante in mattoni pieni in laterizio intonacati o faccia a vista Solaio composto da struttura primaria e secondaria in legno o in latero cemento con cordoli in c.a. Solaio di copertura in legno con manto a più strati in coppi o in latero cemento, gronda in rame 3

ELENCO DEI MATERIALI PRESENTI NEI FABBRICATI DELLE ZONE COLPITE DAL SISMA 4

5

GESTIONE DELLE AREE DI STOCCAGGIO Le aree di stoccaggio per il deposito temporaneo dei rifiuti inerti rappresentano una delle componenti operative e logistiche per la gestione dei rifiuti inerti. Le aree devono soddisfare sia le esigenze ambientali che economiche, per questi motivi dovranno essere individuate e dimensionate seguendo alcuni criteri operativi. REQUISITI 1 Adeguata estensione areale, da quantificare in base alle quantità da stoccare, per permettere il funzionale accumulo degli inerti, delle frazioni selezionate e per la spostamento dei mezzi pesanti (camion, pala meccanica). 2 L area deve essere confinata da una recinzione con una cancellata di ingresso per evitare intromissioni illecite. 3 L area necessita di un presidio di almeno un operatore che controlla l ingresso, adempire le formalità previste dalla legge 22/97 e gestisce l orario di apertura. 4 All interno dell area dovrà essere prevista una rampa per lo scarico del materiale ed il controllo dell intero carico in accettazione, eventualmente al la pesatura del carico in ingresso. 5 L area deve pure prevedere una serie di sistemi per la mitigazione degli impatti, quali: barriere verdi per gli impatti, paesaggistico, acustico e per l emissione di polveri; sistemi di umidificazione dei cumuli e delle piazzole di stoccaggio; canalette per le acque meteoriche; vasca di decantazione per la raccolta della frazione fine dilavata dalle acque meteoriche. 6

Schema per la gestione integrata dei flussi dei materiali inerti delle zone terremotate INERTI RICICLATI INERTI NATURALI Definizione quantitativa e qualitativa dei rifiuti inerti Calcolo dei fabbisogni Sperimentazione geotecnica ed analisi igienico-sanitaria separata ed integrata Individuazione degli usi e delle destinazioni compatibili Individuazione degli usi e delle destinazioni attuali Individuazione delle tecnologie di trattamento Individuazione dei bacini gestionali Individuazione dei metodi di coltivazione a basso consumo di suolo Individuazione dei soggetti gestionali pubblici e privati Individuazione dei soggetti gestionali privati Individuazione delle tipologie di opere da realizzare con materiali alternativi Sperimentazione strutturale separata ed integrata Analisi e monitoraggio di tutte le fasi precedentemente attuate Adeguamento delle normative in tema di rifiuti Adeguamento delle normative in tema di attività estrattiva 7

Analisi del riciclo degli inerti nel panorama europero. 8

RICICLAGGIO DEI RIFIUTI DA COSTRUZIONE IN EUROPA La tabella mostra le quantità di rifiuti da costruzione divise per categorie, per alcuni paesi europei. Esistono diversi livelli di riciclaggio dei rifiuti da demolizioni e sono altrettante differenti gli obiettivi posti a livello nazionale per il raggiungimento di tali obiettivi. In alcuni paesi il livello da rispettare per la ricilabilità dei materiali da costruzione è stato fissato ad oltre il 90%. Nella tabella sottostante è stata fatta una comparazione delle diverse stime nei paesi europei dei rifiuti da costruzione e demolizione. COMPARAZIONE DELLE STIME DEI RIFIUTI DA C&D NEI PAESI EUROPEI Nazione ERL E.C.MAP EDA Studi spagnoli Belgio 7.5 7 9.1 7 Danimarca 1.7 4 4.3 6.5 Francia 100 25 30.4 Dato 1978 Germania 120 28 65 53 Irlanda 0.2 0.4 2.5 4 Italia 34.3 8.3 27.5 Dato 1977 Olanda 7.5 8 13.8 14 Spagna 22 11 7.2 11 Regno Unito 24 30-50 45 50 Lussemburgo 2.7 4.8 Grecia Non disp. Portogallo Non disp. 4 TOTALE 317,2 88-108 180,2 485.8 9

(milioni di tonnellate) Rifiuti da costruzione (compresa terra e asfalto) Rifiuti da costruzione (esclusa terra e asfalto) Muratura e calcestruzzo Muratura Laterizi Belgio 7.5 3.1 Olanda 12-13 Austria 22 5 2 1.8 Svizzera 7.1 3 1.3 Danimarca 6.5 4.5 3.7 OBIETTIVI DI RICICLAGGIO OGGI (%) 1993 OBIETTIVO (%) 2000 Belgio 50 Olanda 60-70 90 Austria 15-20 40 Danimarca 25 60 RICICLAGGIO DI LATERIZI A CH I D B NL UK DK Frantumazione per: Inerti nel calcestruzzo U T U U U T Riempimenti di scavi T T Costruzioni di strade T U U U Sottofondi per campi sportivi U Prod. di mattoni silico-clacarei U T Substrati per piante U Laterizi interi o murature per: Strade o sentieri U U U Vecchi laterizi ripuliti per: Nuove costruzioni U U T Decorazioni U Rottami, sfridi di prod. per: Terra per campi da tennis U U Sottofondi per altri sport U Substrati per piante U Produzione di ceramici U U U U U U in uso T in prova Fonte: La casa riciclabile, i rifiuti in edilizia A cura di : A.Tondi, S. Delli Ed. AMAB EDICOM - 1998 10