Buongiorno a tutti Come consigliere con delega all agricoltura vi ringrazio di essere qui presenti. Siamo qui perché come amministrazione abbiamo scommesso sulla riqualificazione di un terreno di proprietà comunale che abbiamo escluso da possibili lottizzazioni ed ulteriore consumo di suolo. Abbiamo presentato un progetto di riqualificazione di orto sociale naturale che l anno scorso ha vinto il premio innovazione Piemonte tra i piccoli comuni. Abbiamo vinto perché il progetto è stato considerato dalla giuria replicabile, innovativo, smart, didattico educativo e di utilità sociale. E nato tutto dall idea di sperimentare un agricoltura conservativa detta permacoltura in modo da offrire al nostro territorio quelle buone pratiche che possono aiutare gli agricoltori a coltivare meglio e con meno fatica. Poiché il problema dei cambiamenti climatici è molto sentito sul nostro territorio che vive principalmente di agricoltura e turismo è necessario trovare le migliori soluzioni per limitare i danni. Il nostro obiettivo è creare un centro sperimentale di tecniche e piante che resistono ai cambiamenti climatici estremi. La Permacoltura è la cosiddetta agricoltura del non fare che asseconda la natura ed i suoi processi per migliorare il terreno e rendere le piante più resistenti. Infatti le lavorazioni tradizionali hanno negli ultimi 30 anni causato una perdita consistente dei nutrienti del terreno. Si è persa molta sostanza organica ed anche biodiversità. Le piogge torrenziali o bombe d acqua e la siccità hanno creato notevoli problemi ai nostri terreni agricoli e non è semplice recuperare quello che si è perso.
Esistono però tecniche collaudate da molti anni che permettono di limitare i danni di questi eventi climatici avversi. Tra queste tecniche abbiamo: L inerbimento dei terreni coltivati a vigneto e frutteto La pacciamatura con materiale organico naturale (paglia, cippato, ecc..) Consociazioni tra le piante per aumentare la resistenza ai parassiti La ricerca di semi antichi e piante resistenti Limitare l erosione superficiale dei suoli, rendere le colture più resistenti, ottimizzare le tecniche di coltivazione riducendo i tempi di lavoro sono alcune sfide che il mondo agricolo deve vincere. Piogge torrenziali, gelo tardivo possono spesso compromettere il suolo e le nostre colture. Il nostro territorio caratterizzato da colline di composizione arenaria calcarea o sabbioso calcarea è facilmente erodibile sotto l azione dell acqua e per questo motivo deve essere protetto con tecniche di coltivazione conservative. Nel corso del convegno vedremo alcuni esempi pratici di agricoltura conservativa riguardo i vigneti che saranno sempre più soggetti a problematiche di erosione. Durante il dilavamento il terreno perde nel tempo i suoi nutrienti mentre il Sole con la sua azione colpisce inevitabilmente la microflora del terreno. Le continue lavorazioni del terreno oltre a distruggere l ambiente microbico del terreno hanno ridotto moltissimo la biodiversità. E necessario quindi invertire la rotta!
Quando invece è l acqua a mancare i nostri terreni, soprattutto quelli meno sabbiosi e con una componente limoso argillosa importante sotto l azione del Sole iniziano a formare una crosta superficiale dura e crepe di varia grandezza. Questa crosta limita la crescita delle piante soprattutto appena dopo la semina, mentre le crepe nel terreno aumentano l evaporazione e diminuiscono l umidità del terreno. Abbiamo perso in circa 30 anni più del 70% di nutrienti! Sono argomenti che richiedono molte ore di spiegazioni, ma sintetizzando al massimo possiamo capire che può esserci per l agricoltura solo un futuro sostenibile. Il futuro è infatti nella sostenibilità come tecniche di coltivazione conservativa, nel cibo sicuro esente da residui di diserbanti e nell uso ridotto al massimo di fitofarmaci di origine chimica. Quindi sano e possibilmente biologico. E possibile quindi coltivare in modo sostenibile, sicuro e biologico per tutti. Certamente è possibile attuando un agricoltura sostenibile e conservativa dove la minima lavorazione è il punto centrale della tecnica agricola. Inoltre lo studio delle relazioni tra le piante, tra il suolo ed il ciclo dell acqua permette di migliorare nel tempo il sistema. E un lavoro duro, a lungo termine, ma con risultati molto promettenti. La permacoltura è un esempio di questo tipo di agricoltura che asseconda la natura utilizzando al meglio i suoi processi.
Quindi l inerbimento dei suoli, la pacciamatura e la costante ricerca e selezione di semi e piante resistenti può aiutare l agricoltore a lavorare meglio, in modo diverso e sostenibile con meno preoccupazioni. Un esempio arriva di un mio collega abruzzese che utilizza la permacoltura nella coltivazione dell olivo ed ha avuto produzioni ottime senza arare il terreno e coltivando vicino all olivo una pianta erbacea infestante L inula viscosa che ha permesso di confondere la mosca dell olivo e proteggere così le sue olive! Infatti l inerbimento e la pacciamatura dei suoli con materiale organico permette di creare quel micro ambiente favorevole ai microorganismi simbionti che aiutano le nostre piante coltivate ad essere più resistenti e vivere meglio assorbendo anche più elementi nutritivi. Si riduce al minimo l impatto del dilavamento ed erosione del suolo mantenendo umidità, nutrienti e lavorabilità del suolo. Inoltre i microcanali creati dalle radici delle vecchie piante coltivate permettono una irrigazione capillare migliore del terreno e limitano l indurimento e la formazione di zolle dure e croste superficiali. La pacciamatura nel corso degli anni forma uno strato di humus sul terreno simile al sottobosco che permette alle piante di assorbire maggiori nutrienti ed essere più protette dagli eventi atmosferici.
Nel terreno coltivato con questa tecnica ritornano i lombrichi ed i microorganismi simbionti che lo migliorano nel tempo. La consociazione delle piante coltivate all interno dell orto è un altra tecnica importante che permette di aumentare le difese delle nostre coltivazioni, ridurre l uso di antiparassitari e quindi ridurre anche le problematiche di residui chimici sul cibo. Un esempio può essere una pianta di pomodoro associata con l aglio o la cipolla ed un fiore di tagete. Le piante produrranno di più, in modo più sano e con maggiori nutrienti al loro interno. I nutrienti presenti nel cibo derivano sia dal terreno su cui crescono sia dal patrimonio genetico della pianta. I semi antichi e le piante che si utilizzavano nel passato avevano caratteristiche nutrizionali migliori di quelle ibride utilizzate in larga scala oggi sul mercato. Con questo tipo di agricoltura il lavoro dell agricoltore ed il suo tempo cambiano in meglio infatti si riducono i tempi di lavorazione del terreno e di semina (lavorano per noi i lombrichi, le radici ed i microorganismi) e si può utilizzare il proprio tempo per studiare meglio le piante da utilizzare e per osservare il comportamento dei parassiti. Raggiunto l equilibrio con pochi lavori l orto cresce ed il nostro benessere psicofisico aumenta. Quindi tutto parte da una minima lavorazione del terreno, una buona pacciamatura ed una microirrigazione per risparmiare acqua. Lo studio delle piante più adatte e lo scambio di esperienze tra le comunità che già utilizzano questo tipo di coltivazione permettono di migliorare il sistema ed avere buoni raccolti. Nei prossimi incontri svilupperemo meglio ogni singola problematica mentre oggi due esperti agricoltori di diverse coltivazioni vi illustreranno la loro esperienza ed i loro successi.