Trasformazione dei paesaggi del potere nell Africa settentrionale fino alla fine del mondo antico



Documenti analoghi
I lavori per la realizzazione di un parcheggio nel centro storico, nei pressi di Palazzo de Curtis e

Trasformazione dei paesaggi del potere nell Africa settentrionale fino alla fine del mondo antico

Piazza Sant Antonino Piacenza. Scavo in prossimità di Porta del Paradiso a nord dell ingresso della chiesa di Sant Antonino

I luoghi e le forme dei mestieri e della produzione nelle province africane

ANNALI DELLA FONDAZIONE PER IL MUSEO CLAUDIO FAINA - PUBBLICAZIONI CATALOGO 2014

Trasformazione dei paesaggi del potere nell Africa settentrionale fino alla fine del mondo antico

Cinque occasioni da non perdere. Nazionale.

,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+(

I contenitori da cantina e da trasporto

IL PATRIMONIO CULTURALE ED AMBIENTALE. Disegno e Storia dell Arte_PATRIMONIO CULTURALE

Terzo settore. risorsa economica e sociale del VCO

GENOVA AL TEMPO DEGLI EMBRIACI:

Trasformazione dei paesaggi del potere nell Africa settentrionale fino alla fine del mondo antico

Le biblioteche raccontate a mia fi glia

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita.

VISITA GUIDATA ALLE NECROPOLI GRECHE (13/03/15)

NUOVO CIRCOLO INFORMA n. 39 (Circolare interna riservata ai Soci a cura del Consiglio Direttivo) Giugno 2013

D- Localizzazione La zona è vicina al centro storico di Schio, ed è situata tra la Fabbrica Alta e il torrente Leogra.

F E D E R C O N S U M A T O R I

P.I.A.C.I. Programma Modalità attive di invecchiamento Tiziano Vecchiato, Fondazione Zancan e Associazione Piaci

Archeologia a scuola

Sicurezza nel lavoro nella ASL 8 di Cagliari

Il beneficio è stato riproposto, per l esercizio finanziario 2009, dall articolo 63-bis del decreto-legge 25 giugno 2008, n.112. La norma prevede la

Le fonti della storia

Informazioni Statistiche N 3/2012

GESTIONE DELLA PROGRAMMAZIONE UNITARIA OB. C5 STAGE IN ITALIA GESTIONE DELLO STAGE

RILIEVO E DISEGNO DELL ARCHITETTURA (Gruppi di lavoro coordinati dall Ing. Roberto B. F. Castiglia 1 )

Scienze motorie SCIENZE MOTORIE

Corso di Storia delle Arti visive. 4. Gli Etruschi

Segnaletica di sicurezza nei luoghi di lavoro - D.Lgs. 81/2008.


LA FORNACE DI SANT'ARPINO*

PROGRAMMAZIONE DISCIPLNARE DI STORIA/ GEOGRAFIA per Unità di Apprendimento (UdA) bimestrali

POLITECNICO DI TORINO FACOLTA' DI ARCHITETTURA 2 Corso di Laurea in Architettura Tesi meritevoli di pubblicazione

IL MONDO DEL LAVORO NEL MERCATO E NELLE IMPRESE DEL NUOVO MILLENNIO Considerazioni e riflessioni sui cambiamenti a cavallo tra i due secoli

I luoghi e le forme dei mestieri e della produzione nelle province africane

La storia che vorrei L Opera e il cibo per Expo Milano 2015

I Edizione GIORNALISMO AMBIENTALE

Primi elementi di statistica a cura del gruppo di matematica del Cidi di Roma,

ONLUS e pubblici esercizi, attività polisportive dilettantistiche e commercio su aree pubbliche: i chiarimenti del MISE

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto

Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni

Perché parlare di territorio nella scuola? Importanza della conoscenza del proprio territorio, identità e legame affettivo.

DA VARESE, CITTÀ GIARDINO, un escursione sulle vie della Fede

CORSO DI QUALIFICAZIONE DI BASE DI DURATA ANNUALE. autorizzato ai sensi dell Art. 8, comma 2 L.R. n.15/02 Provincia di Brindisi- Regione Puglia

L ASSIMILAZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI AI RIFIUTI URBANI. I PRESUPPOSTI DI ASSOGGETTABILITA DEI RIFIUTI ALLE IMPOSTE COMUNALI

Boccadoro. Porto Ercole. Comune di Monte Argentario Variante al Piano Strutturale. Sindaco: Arturo Cerulli Assessore all Urbanistica: Enzo Turbanti

CERISMAS - AREA FORMAZIONE INTERVENTI FORMATIVI AD HOC PROPOSTA PER AGENZIA PER LA FORMAZIONE AUSL 11 DI EMPOLI

Compilazione del modulo di dichiarazione per l utilizzo terre e rocce da scavo come sottoprodotto, ai sensi della legge 9 agosto 2013 n.

... Appena arrivati all Archeoparck...abbiamo fatto una piccola merenda... lasciati i bambini di 4,ci siamo diretti a Cividate Camuno

È adottato e posto n vigore Il seguente

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

CONVENZIONE QUADRO TRA L UNIVERSITÀ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA DI NAPOLI L AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

Scheda N museo DEFINIZIONE : Deposito Museale. Comune Oppeano Frazione Localita Via Roma 13

L uso consapevole dei nuovi media nella professione psicologica: un indagine preliminare

FORUM Strutture, funzioni e sviluppo degli impianti forensi in Italia (IV sec. a.c.- I sec. d.c.)

Contesti ceramici dai Fori Imperiali

mantova tra illuminismo e positivismo un percorso inedito tra arti, scienze, luoghi e collezioni

NOVITA PER I CONTRASSEGNI DISABILI

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO A OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Le attività sono proposte e condotte da operatori laici con esperienza nel contesto missionario e migratorio.

PROGETTO SCIENZE CLASSI PRIME SECONDARIA I GRADO A.S. 2013/2014

Dall area del Grande Palazzo proviene una colonna romana del II secolo d.c.

Questionario di gradimento del Museo di Palazzo Grimani Estratto dalla relazione sui dati raccolti giugno 2011 luglio 2012

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO

A cura di: Giovanni Azzone, Politecnico di Milano Tommaso Palermo, Politecnico di Milano. Focus: area casa. Aprile 2010

la Seraphica Ciclostorica di Assisi

LA PRIVACY DI QUESTO SITO

Presidenza del Consiglio dei Ministri

I SIGNIFICATI DEL TERMINE CHIESA.

5 per mille 2007: il beneficio

LA FIGURA PROFESSIONALE DEL TECNICO IN ACUSTICA E VIBRAZIONI. Alessandro Peretti

1. Siamo a Firenze nel secolo. Adesso leggi l'inizio della storia della famiglia dei Medici e rispondi alle domande

Corso di Laurea in Matematica Prova di orientamento. Questionario 1

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA ARTICOLO 2

Torchi e pressori. Per la Puglia un settore poco approfondito dell archeologia e della storia della tecnica è quello della tipologia dei torchi.

S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A

1 PROGETTO DI PROMOZIONE DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO A PARTIRE DAI BANCHI DI SCUOLA

Comune di Lastra a Signa (Provincia di Firenze)

Servizi per la didattica 2014/2015

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO A OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE

Linee guida per il Comitato Tecnico Operativo 1

IL NON TOFET DI FAVIGNANA. Giovanni Mannino

P.U.A. IN VARIANTE AL POC Comparto COLL S.c. APS.i Ca Marta sub a1 e a2

Gruppo di lavoro La comunicazione sociale

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

Percorsi didattici ed educativi

I libri di testo. Carlo Tarsitani

LA PERSONALIZZAZIONE DEL PASSORTO

SETTIMANA DELLA LETTURA

730, Unico 2013 e Studi di settore Pillole di aggiornamento

REGOLAMENTO!ISCRIZIONI!A.S!2015/2016!

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI

Invio circolari n. 7 - GIUGNO 2014

Descrizione dettagliata del Programma delle Visite Guidate. Maggio-Giugno 2013

SCUOLA ELEMENTARE E. DE AMICIS Viale della Libertà n.21,23,25 Forlì RELAZIONE GENERALE 1. INTRODUZIONE

Transcript:

Trasformazione dei paesaggi del potere nell Africa settentrionale fino alla fine del mondo antico Atti del XIX convegno di studio Sassari, 16-19 dicembre 2010 A cura di Maria Bastiana Cocco, Alberto Gavini, Antonio Ibba Volume terzo Carocci editore

In copertina: Praetorium della Legio III Augusta a Lambaesis (foto di Attilio Mastino). 1 a edizione, novembre 2012 copyright 2012 by Carocci editore S.p.A., Roma Finito di stampare nel novembre 2012 issn 1828-3004 isbn 978-88-430-6287-4 Riproduzione vietata ai sensi di legge (art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633) Senza regolare autorizzazione, è vietato riprodurre questo volume anche parzialmente e con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche per uso interno o didattico. I lettori che desiderano informazioni sui volumi pubblicati dalla casa editrice possono rivolgersi direttamente a: Carocci editore corso Vittorio Emanuele II 229-00186 Roma telefono 06 / 42818417 - fax 06 / 42747931 Visitateci sul nostro sito Internet: http://www.carocci.it

Collana del Dipartimento di Storia, Scienze dell Uomo e della Formazione dell Università degli Studi di Sassari Serie del Centro di Studi Interdisciplinari sulle Province Romane Direttore: Raimondo Zucca 43***

Volume pubblicato con il contributo finanziario di: FONDAZIONE BANCO DI SARDEGNA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SASSARI I saggi di questi Atti di convegno sono stati sottoposti a referaggio. Presidente: Attilio Mastino Comitato scientifico Componenti: Aomar Akerraz, Angela Antona, Samir Aounallah, Piero Bartoloni, Nacéra Benseddik, Paolo Bernardini, Azedine Beschaouch, José María Blázquez, Antonietta Boninu, Giovanni Brizzi, Francesca Cenerini, Antonio Maria Corda, Lietta De Salvo, Angela Donati, Rubens D Oriano, Mounir Fantar, Piergiorgio Floris, Emilio Galvagno, Elisabetta Garau, Mansour Ghaki, Julián González, John J. Herrmann, Antonio Ibba, Mustapha Khanoussi, Giovanni Marginesu, Bruno Massabò, Marc Mayer, Marco Milanese, Marco Edoardo Minoja, Alberto Moravetti, Jean-Paul Morel, Giampiero Pianu, René Rebuffat, Marco Rendeli, Joyce Reynolds, Daniela Rovina, Paola Ruggeri, Donatella Salvi, Sandro Schipani, Ahmed Siraj, Pier Giorgio Spanu, Alessandro Teatini, Alessandro Usai, Emina Usai, Cinzia Vismara, Raimondo Zucca Coordinamento scientifico Centro di Studi Interdisciplinari sulle Province Romane dell Università degli Studi di Sassari Viale Umberto I 52-07100 Sassari telefono 079 / 2065233 - fax 079 / 2065241 e-mail: africaromana@uniss.it

Antonella Unali L espressione del potere nella Sulci di età repubblicana: la cultura materiale Il presente contributo vuole indagare il passaggio tra l epoca punica e la successiva età romana, all interno di un vano abitativo della città fenicia, punica e romana di Sulky (l odierna Sant Antioco) attraverso lo studio dell instrumentum domesticum. In un sito dove i resti architettonici del periodo repubblicano e della precedente età punica sono molto rari, l elemento materiale di origine e tradizione cartaginese viene rinvenuto in contesti relativi alla piena età romana repubblicana, come sintomo di un conservatorismo che caratterizza da sempre la città sulcitana. Parole chiave: Sulky, ceramica, periodo repubblicano, civiltà punica, ex voto. Il susseguirsi delle pluriennali indagini nel sito del Cronicario di Sant Antioco (Carbonia), hanno permesso la messa in luce delle vestigia dell antica città di Sulky, insediamento dapprima fenicio, punico, e in seguito romano 1. Tuttavia le strutture architettoniche di * Antonella Unali, Dipartimento di Storia, Università degli Studi di Sassari. 1. Gli scavi sono condotti da chi scrive nonché da Elisa Pompianu e Laura Mallica, sotto la direzione scientifica di Piero Bartoloni, titolare della concessione di scavo da parte del Ministero dei Beni e le Attività Culturali. Per la bibliografia sull insediamento del Cronicario vedi da ultimo, con bibliografia di riferimento: P. BARTOLONI, Nuovi dati sulla cronologia di Sulky, in L Africa romana XVII, pp. 1601-1612; L. CAMPA- NELLA, Il cibo nel mondo fenicio e punico d Occidente: un indagine sulle abitudini alimentari attraverso l analisi di un deposito urbano di Sulky in Sardegna, (Collezione Studi Fenici, 43), Pisa-Roma 2008; E. POMPIANU, Nuove strutture abitative dall insediamento di Sulci (Sant Antioco), in L epigrafia romana in Sardegna, Atti del Convegno (Sant Antioco 2007), a cura di P. RUGGERI, F. CENERINI, (Incontri Insulari, 1), Roma 2008, pp. 265-78; L. L. MALLICA, Sant Antioco, area del Cronicario: notizie preliminari sullo scavo della strada B, in L Epigrafia romana in Sardegna, cit., pp. 253-63; E. POMPIANU, Un impianto artigianale per la lavorazione del ferro dall antica Sulky (Sardegna), in L Africa romana XVIII, pp. 1267-82; E. POMPIANU, Sulky fenicia (Sardegna): nuove ricerche nell abitato, «FOLD&ER» 212, http://www.fastionline.org/docs/folder-it-2010-212.pdf; A. UNALI, Sulky: la ceramica attica a vernice nera, in L Africa romana XVIII, pp. 1227-39. L Africa romana XIX, Sassari 2010, Roma 2012, pp. 2879-2888.

2880 Antonella Unali Fig. 1: Cronicario di Sant Antioco, pianta del vano II G, età ellenistica e repubblicana. età romana repubblicana, sono poco note nel centro sulcitano, se si eccettuano gli edifici sacri o templari quali Sa Presonedda o il tempio repubblicano in stile italico sull acropoli della città 2. Negli scavi del cosiddetto Cronicario la penuria di livelli architettonici riferibili a quest epoca è sopperita dal materiale ceramico che si rinviene in grande quantità in tutta l area, come testimonianza della continuità di vita di un insediamento da sempre crocevia dei traffici commerciali mediterranei. Come per i secoli precedenti, durante l età repubblicana sono molto forti le permanenze di epoca cartaginese 3 ; evidentemente il passaggio del potere tra l epoca punica e la successiva età romana non si è espresso attraverso la cultura materiale che sembra invece mantenere le caratteristiche sviluppate nell epoca precedente. Il vano II G, interessato da indagini in profondità tra il 2008 e il 2010 4, ha restituito materiale di epoca ellenistico-repubblicana da diversi strati di accumulo, fosse di fondazione, nonché da uno strato di abbandono costituito da una pavimentazione in terra battuta, databile 2. Per una sintesi sulla topografia di Sulci repubblicana cfr.: F. MARCONI, Ricostruzione topografica della città di Sulci tra la tarda repubblica e la prima età imperiale, «QSACO», 22, (2005-06), 2006, pp. 173-230. 3. Vedi ad esempio C. TRONCHETTI, S. Antioco, (Sardegna Archeologia. Guide e Itinerari, 12), Sassari 1989, p. 13. 4. Una prima notizia si ha in UNALI, Sulky: la ceramica attica a vernice nera, cit., pp. 1235-8.

L espressione del potere nella Sulci di età repubblicana 2881 Fig. 2, a-d: Anfore puniche e di tradizione punica. tra la fine del III e la prima metà del II secolo a.c. (FIG. 1). La forma delle anfore a siluro è la più attestata nel centro (FIG. 2), mentre sono del tutto assenti le anfore dello stesso periodo con orlo estroflesso e aggettante verso l esterno, che pure ebbero molta fortuna, oltre che in Sardegna, nel Mediterraneo centro-occidentale per tutto il II secolo a.c. 5. Due frammenti sono relativi alla forma Bartoloni D9 6, corrispondente al tipo Ramón T-5.2.2.1. 7, già attestata nell insediamento sulcitano, all interno della cisterna US 500 8 e databile tra 5. Forma H della tipologia Bartoloni: la forma compare nel Mediterraneo Occidentale sul finire del IV secolo a.c., la sua diffusione avviene fino a tutto il II secolo a.c., P. BARTOLONI, Le anfore fenicie e puniche di Sardegna, (Studia Punica, 4), Roma 1988, pp. 67-70, figg. 16-18. 6. BARTOLONI, Anfore, cit. p. 52, fig. 13. 7. J. RAMÓN TORRES, Las ánforas fenicio-púnicas del Mediterraneo central y occidental (Instrumenta, 2), Barcelona 1995, p. 197. 8. L. CAMPANELLA, Il cibo nel mondo fenicio e punico d Occidente. Un indagine sulle abitudini alimentari attraverso l analisi di un deposito urbano di Sulky in Sardegna (Collezione di Studi Fenici, 43), Roma-Pisa 2008, pp. 120-1, in particolare la variante CRON 500/56.

2882 Antonella Unali Fig. 3, a-f: Ceramica da cucina e da preparazione. la metà del III e tutto il secolo successivo (FIG. 2: c-d). Altri due frammenti (FIG. 2: a-b) sono invece da ascrivere al tipo Bartoloni D10 9, con l orlo ingrossato internamente e fortemente allungato 10. Numerose sono le forme da cucina (FIG. 3), tra le quali si riconoscono diversi tegami, uno dei quali ritrova riferimenti tra la ceramica ellenistica di Monte Sirai 11 e di Olbia 12 (FIG. 3: f). Molto comuni nel 9. BARTOLONI, Anfore, cit., p. 53, fig. 14. 10. Lo stesso tipo di anfora è stata rinvenuta in un contesto di età ellenistica in via Regina Elena a Olbia: P. CAVALIERE, Olbia. Via Regina Elena: un contesto di età ellenistica. I materiali punici, «RStudFen», 26, 1998, pp. 85-131, in partic. p. 91, figg. 8-15; e a Nora, nell Area C: S. FINOCCHI, Ceramica fenicia, punica e di tradizione punica, in B. M. GIANNATTASIO (a cura di), Nora Area C, Scavi 1996-1999, Genova 2003, pp. 37-62, p. 51, tavola 7. 11. L. CAMPANELLA, Ceramica punica di età ellenistica da Monte Sirai, (Collezione di Studi Fenici, 39) Roma 1999, p. 31, nello specifico il tipo III, fig. 1, 3. La differenza morfologica tra il frammento sulcitano e quello siraiano si riscontra nell assenza della risega per il coperchio del primo esemplare e dall andamento leggermente meno convesso della parete esterna, entrambi databili tra il III e il II secolo a.c. 12. P. CAVALIERE, Olbia punica: intervento di scavo in via delle Terme (parte II),

L espressione del potere nella Sulci di età repubblicana 2883 Fig. 4, a-f: a) Ceramica da mensa in pasta grigia; b-d) vernice nera campana; e-f) coperchi in ceramica comune. centro sulcitano sono le pentole globulari con anse orizzontali (FIG. 3, a) utilizzate spesso come urne cinerarie negli strati più tardi del tofet di Sant Antioco e di Monte Sirai 13, anche se non è assente nei contesti abitativi degli stessi insediamenti sulcitani 14 e a Nora 15 con «Byrsa», III-IV, 2004-05, pp. 229-88, fig. 2, TC3, TC4; il vano in questione è datato alla piena età ellenistica. 13. P. BARTOLONI, Monte Sirai 1980: La ceramica vascolare, «RStudFen», 9, 1981, pp. 226-7, figg. 1, 11; 2,2 e 5; ID., Monte Sirai 1981. La ceramica del tofet, «RStudFen», 10, 1982, p. 287, figg. 3, b, f, h; 5, d. 14. CAMPANELLA, Ceramica ellenistica, cit., pp. 37-8, fig. 4, 22; ID., Il cibo, cit., 111-2. 15. L. CAMPANELLA, La ceramica da cucina fenicia e punica, in J. BONETTO, G. FALEZZA, R. GHIOTTO (a cura di), Nora. Il Foro romano. Storia di un area urbana dall età fenicia fino alla tarda antichità (1997-2006), Padova 2009, pp. 328-35.

2884 Antonella Unali Fig. 5: Visione dall alto della parte est del vano II G, all estrema sinistra si nota un lacerto pavimentale in coccio pesto. una datazione che va dalla fine IV fino a tutto il II secolo a.c., con attardamenti della forma nel corso del I secolo a.c. 16 La particolare conformazione della risega per il coperchio fa propendere nel nostro caso per una datazione leggermente più tarda, compresa in tutto il II secolo a.c. 17. Confronti stringenti si hanno con la classe B delle Ollas de Labio Moldurado della tipologia di Guerrero, con esemplari che vanno anche in questo caso dal IV al II secolo a.c. 18 Della medesima cronologia è anche un frammento di pentola con orlo ribattuto, rinvenuto nelle maggiori città puniche di Sardegna, come nello stesso sito di Sulci 19, Monte Sirai 20, a Nora 21 o a Olbia 22 (FIG. 3: c). 16. CAMPANELLA, Ceramica da cucina, cit., p. 328. 17. Confronto puntuale è in un esemplare di Nora, ivi, p. 331, fig. 22, 405. 18. V. M. GUERRERO, La vajilla punica de usos culinarios, «RStudFen», 23, 1995, pp. 78-85, figg. 8, a-d, 9, a. 19. Pentole dello stesso tipo, con orlo ribattuto e profilo emisferico sono state rinvenute nello stesso vano II G: UNALI, Ceramica attica, cit., p. 1237, fig. 7, b. 20. BARTOLONI, La ceramica del tofet, cit., p. 286, fig. 3, d; CAMPANELLA, Ceramica ellenistica, cit., p. 35, fig. 2, 14. 21. S. FINOCCHI, Ceramica fenicia, punica e di tradizione punica, in GIANNATTA- SIO (a cura di), Nora Area C, cit., p. 38, tipo II; CAMPANELLA, Ceramica da cucina, cit., pp. 335-7. 22. CAVALIERE, Via Regina Elena, cit., pp. 119, 125, figg. 57, 51 bis.

L espressione del potere nella Sulci di età repubblicana 2885 Fig. 6, a-c: a) Pentola di tradizione punica; b) coppa in vernice nera; c) lucerna in vernice nera. Non mancano tra il materiale le forme da mensa (FIG. 4) che si avvicinano maggiormente alla tradizione romano-repubblicana, rispetto alla ceramica da cucina che, come si può facilmente notare è di ascendenza o di tradizione punica. Probabilmente il conservatorismo, che già in altri ambiti si connota nell insediamento sulcitano, è maggiormente riscontrabile in un aspetto domestico e popolare come l ambiente della cucina e del focolare, da sempre destinato al mondo femminile. La ceramica da mensa è in alcuni casi di importazione campana o di realizzazione locale, come la coppetta in pasta grigia che tanta fortuna ebbe negli insediamenti sardi 23 (FIG. 4: a). Nel nostro caso la coppetta è tra i rinvenimenti di maggiore anti- 23. Per una panoramica sulla ceramica a pasta grigia vedi C. TRONCHETTI, La ceramica di importazione, in P. BARTOLONI (a cura di), La necropoli di Bitia, I, (Collezione Studi Fenici, 38), Roma 1996, pp. 32-3, tavola 3, in particolare il nostro esemplare si può avvicinare al numero 6 della stessa tavola.

2886 Antonella Unali Fig. 7, a-c: a-b) Fronte e retro di matrice in terracotta; c) calco a testa leonina dalla matrice. chità tra le forme di questa classe ceramica e afferente con ogni probabilità alla fine del II secolo a.c. 24. Tre frammenti sono invece riferibili a ceramica a vernice nera campana, più prossimi al mondo coloniale romano, databili genericamente anch essi allo stesso secolo. È il caso ad esempio del frammento di fondo (FIG. 4: d), probabilmente riferibile a una patera, riconducibile alla serie Morel 2200 25, o come anche la coppa con pareti profonde e banda a vernice bianca sovradipinta in prossimità dell orlo, avvicinabile all esemplare 2615d della stessa serie 26. Dello stesso arco cronologico sono anche i due frammenti acromi in ceramica comune, riferibili a coperchi di forme da mensa. 24. Questo tipo di ceramica copre un arco cronologico che va dalla seconda metà del II secolo a.c. fino a tutto il II secolo d.c., sostituendo in quest ultima fase tutte le importazioni di vernice nera dell isola: C. TRONCHETTI, Problemi di cronologia nella Sardegna romana, in Sardinian and Aegean Chronology towards the Resolution of Relative and Absolute Dating in the Mediterranean Chronology, (Tufts University, Massachussets, march 17-19, 1995), ed. by BALMUTH-TYKOT, Oxford 1998, p. 377; G. FALEZZA, La ceramica romana a vernice nera, in BONETTO, FALEZZA, GHIOTTO (a cura di), Nora foro romano, cit., p. 638, nota 100. 25. J.-P. MOREL, Céramique campanienne: les formes, Roma 1981 4, p. 146, pl. 37. 26. Ivi, p. 191, pl. 59, 2615d.

L espressione del potere nella Sulci di età repubblicana 2887 Nello stesso vano è stata rinvenuto un livello di abbandono databile tra il III e il II secolo a.c. (FIGG. 1 e 5), che ricalca la situazione espressa precedentemente, ossia ceramica afferente alla cultura materiale punica, mista a ceramica a vernice nera ascrivibile al primo periodo della dominazione romana in Sardegna (FIG. 6). La lucerna è ascrivibile al tipo 25B della seriazione di R. H. Howland; la coppa è di produzione laziale dell atelier des petites estampilles. Di notevole interesse è il ritrovamento negli stessi strati di una matrice fittile raffigurante una testa di leone riferibile probabilmente ad una leontè (FIG. 7), attributo evidentemente legato ad Ercole; un reperto simile è stato rinvenuto tra il materiale repubblicano del santuario di Cuccureddus di Villasimius, misto ad altre matrici o piccole statue legate alla fertilità 27. Materiale votivo e matrici per realizzare ex voto e oggetti di culto si ritrovano a poca distanza dal vano II G nello stesso sito del Cronicario 28, espressione artistica di un tempio e delle relative botteghe, attive nel periodo romano, ma che fondavano le proprie origini in tempi più antichi. Infatti è possibile che un culto precedente fosse attivo nelle immediate vicinanze 29, e che questa zona sacra fosse legata a una divinità femminile, ma che sicuramente accoglieva in sé anche una controparte maschile, come ci suggerisce la presenza di questo ex voto, presumibilmente legato a Ercole. Possiamo notare quindi come il periodo di passaggio tra l età punica e quella romana non sia drastico, e come le forme della cultura materiale di tradizione punica, in questo caso legate all instrumentum domesticum, proseguano senza soluzione di continuità 27. C. PERRA, Herakles-Melqart a Villasimius e nei santuari della salute, in Il Mediterraneo di Herakles, Atti del Convegno di Studi (Sassari, 26 marzo-oristano, 27-28 marzo 2004), a cura di P. BERNARDINI, R. ZUCCA, Roma 2005, pp. 241-8, fig. 14.1, A-B. 28. Vedi E. POMPIANU, Un tempio urbano a Sulci, e F. CENERINI, Un avorio iscritto da Sulci, in questi stessi Atti, rispettivamente alle pp. 2173-88 e pp. 2189-94. 29. Si ricordi ad esempio la presenza nel recente Museo Archeologico Ferruccio Barreca di Sant Antioco di una epigrafe bilingue dove è menzionata la presenza di un luogo di culto legato alla divinità femminile Elat. Per una rilettura del testo scritto evidentemente in due momenti storici e culturali ben distinti vedi F. CENERI- NI, Epigrafia di frontiera: il caso di Sulci punica in età romana, in Epigrafia di confine. Confine dell epigrafia, Atti del Colloquio AIEGL, Borghesi 2003, a cura di M. G. ANGE- LI BERTINELLI, A. DONATI, Faenza 2004, pp. 227-30; F. CENERINI, Alcune riflessioni sull epigrafia latina sulcitana, in Epigrafia romana in Sardegna, cit., pp. 223-4, fig. 2.

2888 Antonella Unali sino al II secolo a.c. Si può generalmente mettere in relazione la continuità di vita di reminiscenze puniche in Sardegna con l influsso ellenistico mediato da Cartagine, che a livello di cultura materiale si manifesta nell isola con delle produzioni artigianali originali, che risentono oltre che dei commerci nord africani anche delle relazioni con le coste italiche.