APPROFONDIMENTI L Attaccamento



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dott.ssa DANILA LUZI APPROFONDIMENTI L Attaccamento L attaccamento è legame che unisce il bambino a chi si prende cura di lui. La teoria dell a. fu formulata alla fine degli anni 1960 e la sua diffusione è legata soprattutto alle opere di J. Bowlby e alla numerosa serie di ricerche a esse ispirata. L a. viene, in questa prospettiva, definito come una classe di comportamento, sia del bambino sia della madre, che hanno come scopo comune quello di raggiungere e/o mantenere la vicinanza reciproca. Questi comportamenti appartengono al corredo biologico della specie umana in funzione probabilmente di una protezione dai predatori che, in termini di sopravvivenza della specie, riveste un importanza almeno eguale alla nutrizione e alla riproduzione. I due tipi principali di comportamento di a. sono quello di segnalazione (pianto, sorriso, vocalizzi, richiami, gesti), che ha per effetto di avvicinare la madre al bambino, e quello di accostamento (aggrapparsi, seguire, suzione per fini non alimentari), che ha per effetto di avvicinare il bambino alla madre. L inizio del comportamento di a. si verifica nell uomo generalmente fra i 4 e i 12 mesi, quando il bambino risponde in modo differenziato alla madre e tende a mantenere il contatto con lei. Successivamente (1-3 anni), quando lo sviluppo delle potenzialità psico-fisiche (psicomotricità, linguaggio ecc.) consente al bambino il distacco temporaneo dalla madre e la possibilità di ritrovarla, il comportamento di a. viene suscitato anche da altre circostanze (per es., il distacco incombente). Dopo i 3 anni, il panorama relazionale e affettivo si arricchisce e il bambino riesce a realizzare una gamma più vasta di rapporti interpersonali, il che porta a una diminuzione dell a. verso i genitori. L Attaccamento è oggi visto come un sistema motivazionale a se stante che spinge la persona a ricercare, nell arco dell intera vita, una figura che risponda a questo bisogno primario. Teoria dell' attaccamento di John Bowlby Se il fatto che i bambini piccoli non siano mai completamente o troppo a lungo separati dai loro genitori fosse diventato parte della tradizione, allo stesso modo in cui il sonno regolare e la spremuta d arancia sono diventate consuetudini nell allevamento dei piccoli, credo che molti casi di sviluppo nevrotico del carattere sarebbero stati evitati. (John Bowlby) Il comportamento di attaccamento è quella forma di comportamento che si manifesta in una persona che consegue o mantiene una prossimità nei confronti di un altra persona, chiaramente identificata, ritenuta in grado di affrontare il mondo in modo adeguato. All inizio della vita l essere nutriti equivale all essere amati, il bisogno biologico legato all alimentazione è presente insieme a un altro bisogno, anch esso fondamentale, quello di essere amati, nutriti d amore, di essere desiderati, voluti, accettati per quello che si è. Gli effetti nocivi della deprivazione materna, l importanza del legame tra genitori e figli, il bisogno di una base sicura e il sentimento di attaccamento, il rendersi conto che il lutto ha un corso da seguire e che può essere suddiviso in fasi, tutti questi sono concetti familiari anche a persone molto lontane dal mondo della psicologia e della psicoterapia. Tali concetti, in tutto o in parte, possono essere fatti risalire all opera di John Bowlby. Egli ha avuto un notevole influsso su un gran numero di discipline specialistiche come la pediatria, la psicologia dello sviluppo, il servizio sociale, la psichiatria. All inizio della vita umana l essere nutriti equivale all essere amati, il bisogno biologico legato all alimentazione è presente insieme ad un altro bisogno, anch esso fondamentale, quello di essere nutriti d amore, di essere amati, di essere desiderati, voluti, accettati per quello che si è. Per Bowlby prendere in braccio il proprio piccolo che piange è la risposta più adeguata, da parte della madre, ad un segnale di disagio del bambino: esso non si configura come un rinforzo nè come un

comportamento che condiziona il piccolo rendendolo viziato come asseriscono i comportamentisti e i teorici dell apprendimento sociale. Biografia di John Bolwby Origini Le coccole, i giochi, le intimità del poppare attraverso le quali il bambino impara la piacevolezza del corpo di sua madre, i rituali dell essere lavati e vestiti con i quali il bambino impara il valore di se stesso, attraverso l orgoglio e la tenerezza della madre verso le sue piccole membra, queste sono le cose che mancano (Bowlby). Bowlby aveva intuito che l attaccamento riveste un ruolo centrale nelle relazioni tra gli esseri umani, dalla nascita alla morte. Insieme a Mary Ainsworth, sua collaboratrice, lavorando all applicazione di tale teoria ha contribuito a dimostrare come lo sviluppo armonioso della personalità di un individuo dipenda principalmente da un adeguato attaccamento alla figura materna o un suo sostituto. Bowlby ritiene che il legame che unisce il bambino alla madre non è una conseguenza del soddisfacimento del bisogno di nutrizione, bensì è un bisogno primario, geneticamente determinato, la cui funzione è garantire la crescita e la sopravvivenza biologica e psicologica del bambino. Egli ritiene che la ricerca della vicinanza sia la manifestazione più esplicita dell attaccamento. Gli esseri umani hanno una predisposizione innata a formare relazioni con le figure genitoriali primarie. Queste relazioni si formano durante il primo anno di vita del bambino ed hanno la funzione di proteggere la persona attaccata. A Bowlby l idea dell attaccamento venne in un lampo, dopo aver letto i lavori etologici di Konrad Lorenz e Nikolaas Tinbergen. Difatti, tale teoria prende spunto dagli studi etologici di Lorenz sull imprinting e dagli esperimenti di Harlow con i macachi Rhesus fornendo a Bowlby il fondamento scientifico che egli riteneva necessario per aggiornare la teoria psicoanalitica. Lorenz dimostrava come i piccoli di anatroccolo, privati della figura materna naturale, seguivano un essere umano o qualsiasi altro oggetto, nei confronti del quale sviluppavano un forte legame che andava oltre la semplice richiesta di nutrizione, dato che questo tipo di animale si nutre autonomamente di insetti. Harlow aveva dimostrato come, in una serie di esperimenti, i piccoli di scimmia venivano messi a confronto con una madre fantoccio fatta di freddo metallo alla quale era attaccato un biberon e con un altra madre fantoccio senza biberon, ma coperta di una stoffa morbida, spugnosa e pelosa. Le piccole scimmie mostrarono una chiara preferenza per la madre pelosa passando fino a diciotto ore al giorno attaccate ad essa (come avrebbero fatto con le loro madri reali) anche se erano nutrite esclusivamente dalla madre fantoccio allattante. La teoria dell attaccamento fornisce un valido supporto per lo studio di fenomeni legati a storie infantili di gravi abusi e trascuratezza, correlate con lo sviluppo di un ampio spettro di disturbi di personalità, sintomi dissociativi, disturbi d ansia, depressione e abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti. In questi ultimi anni la teoria dell attaccamento ha sviluppato un notevole interesse verso un approccio che indaghi sui possibili eventi negativi nell età evolutiva, il contesto relazionale in cui questi fatti hanno avuto luogo e gli aspetti psicologici dell adulto rispetto alle esperienze precoci. Questo approccio postula che gli effetti a lungo termine di comportamenti genitoriali inadeguati e, quindi, di esperienze traumatiche all interno della famiglia, siano in gran parte mediati dai modelli mentali sviluppati dall individuo rispetto alle relazioni di attaccamento. Ciò permette di acquisire importanti indizi riguardo alle caratteristiche di personalità e di funzionamento interpersonale. Una base sicura Bowlby osservando il comportamento dei macachi e quello dei bambini nei primi mesi di vita poté notare come si trovasse alla presenza degli stessi schemi di comportamento. In particolare verificò come la madre (e la relazione con lei) fornisce al bambino una base sicura dalla quale egli può allontanarsi per esplorare il mondo e farvi ritorno, intrattenendo forme di relazione con i membri della famiglia.

Il concetto di base sicura è stato elaborato da Bowlby nel 1969. La persona fidata, ossia la figura di attaccamento, è quella che fornisce la sua compagnia assieme a una base sicura da cui operare. Lo sviluppo della personalità risente della possibilità o meno di aver sperimentato una solida base sicura, oltre che della capacità soggettiva di riconoscere se una persona è fidata può o vuole offrire una base sicura. La personalità sana consente di far affidamento sulla persona giusta e, allo stesso tempo, di avere fiducia in sé e dare a propria volta sostegno. Al momento in cui il bambino avverte qualche minaccia, cessa l esplorazione per raggiungere prontamente la madre per poter ricevere conforto e sicurezza. Il piccolo protesta vivacemente se vi è un tentativo di separarlo dalla madre. Per Bowlby i legami emotivamente sicuri hanno un valore fondamentale per la sopravvivenza e per il successo riproduttivo. Egli sottolinea che il conflitto è una dimensione ordinaria della condizione umana e che la malattia psichica è data dall incapacità di affrontare efficacemente i conflitti. Il termine base sicura è da attribuirsi a Mary Ainsworth la quale ideò nei tardi anni 60 un valido strumento di indagine, la Strange Situation, per classificare i vari pattern base di relazione in bambini di età prescolare ricongiuntisi ai genitori dopo un lungo periodo di degenza in un sanatorio. La Ainsworth distinse un primo gruppo di bambini che manifestava sentimenti positivi verso la madre, un secondo che manifestava relazioni marcatamente ambivalenti ed un terzo che intratteneva con la madre relazioni non espressive, indifferenti o ostili. Strange situation Valutazione del legame di attaccamento nei bambini Attraverso venti minuti di osservazione in cui si trovano in una stanza il bambino, la mamma ed un estraneo, si possono osservare i diversi comportamenti e le reazioni emotive del bambino in presenza della madre, al momento della separazione da questa ed in compagnia di un estraneo. Da queste osservazioni nacque il famoso sistema di classificazione della Strange Situation che prevedeva inizialmente tre stili di attaccamento: sicuro, insicuro ansioso-ambivalente e insicuro evitante. Lo stile di attaccamento che un bambino svilupperà dalla nascita in poi dipende in grande misura dal modo in cui i genitori, o altre figure parentali, lo trattano. In base a tale interazione si strutturerà uno dei seguenti stili attaccamento: - Stile Sicuro: l individuo ha fiducia nella disponibilità e nel supporto della Figura di attaccamento, nel caso si verifichino condizioni avverse o di pericolo. In tal modo si sente libero di poter esplorare il mondo. Tale stile è promosso da una figura sensibile ai segnali del bambino, disponibile e pronta a dargli protezione nel momento in cui il bambino lo richiede. I tratti che maggiormente caratterizzano questo stile sono: sicurezza nell esplorazione del mondo, convinzione di essere amabile, capacità di sopportare distacchi prolungati, nessun timore di abbandono, fiducia nelle proprie capacità e in quelle degli altri, Sé positivo e affidabile, Altro positivo e affidabile. L emozione predominante è la gioia. - Stile Insicuro Evitante: questo stile è caratterizzato dalla convinzione dell individuo che, alla richiesta d aiuto, non solo non incontrerà la disponibilità della Figura di attaccamento, ma addirittura verrà rifiutato da questa. Così facendo, il bambino costruisce le proprie esperienze facendo esclusivo affidamento su se stesso, senza l amore ed il sostegno degli altri, ricercando l autosufficienza anche sul piano emotivo, con la possibilità di arrivare a costruire un falso Sé. Questo stile è il risultato di una figura che respinge costantemente il figlio ogni volta che le si avvicina per la ricerca di conforto o protezione. I tratti che maggiormente caratterizzano questo stile sono: tendenza all esplorazione del mondo, convinzione di non essere amato, percezione del distacco come prevedibile, tendenza all evitamento della relazione per convinzione del rifiuto, apparente esclusiva fiducia in se stessi e nessuna richiesta di aiuto, Sé positivo e affidabile, Altro negativo e inaffidabile. Le emozioni predominanti sono tristezza e dolore. - Stile Insicuro Ansioso Ambivalente: non vi è nell individuo la certezza che la figura di attaccamento sia disponibile a rispondere ad una richiesta d aiuto. Per questo motivo l esplorazione del mondo è incerta,

esitante, connotata da ansia ed il bambino è incline all angoscia da separazione. Questo stile è promosso da una Figura che è disponibile in alcune occasioni ma non in altre e da frequenti separazioni, se non addirittura da minacce di abbandono, usate come mezzo coercitivo. I tratti che maggiormente caratterizzano questo stile sono: insicurezza nell esplorazione del mondo, convinzione di non essere amabile, incapacità di sopportare distacchi prolungati, ansia di abbandono, sfiducia nelle proprie capacità e fiducia nelle capacità degli altri, Sé negativo e inaffidabile (a causa della sfiducia verso di lui che attribuisce alla figura di attaccamento), Altro positivo e affidabile. L emozione predominante è la colpa. Dalle osservazioni della Strange Situation è emerso che alcuni bambini manifestavano comportamenti non riconducibili a nessuno dei tre pattern sopra descritti, rivelando così la necessità di aggiungere un quarto stile di attaccamento alla classificazione originaria. Main e Salomon hanno proposto la definizione disorientato/disorganizzato per descrivere le diverse gamme di comportamenti spaventati, strani, disorganizzati e apertamente in conflitto, precedentemente non individuati, manifestati durante la procedura della Strange Situation di Mary Ainsworth. - Stile Disorientato/Disorganizzato: sono considerati disorientati/disorganizzati i bambini che, ad esempio, appaiono apprensivi, piangono e si buttano sul pavimento o portano le mani alla bocca con le spalle curve in risposta al ritorno dei genitori dopo una breve separazione. Altri bambini disorganizzati, invece, manifestano comportamenti conflittuali, come girare in tondo mentre simultaneamente si avvicinano ai genitori. Altri ancora appaiono disorientati, congelati in tutti i movimenti, mentre assumono espressioni simili alla trance. Sono anche da considerarsi casi di attaccamento disorganizzato quelli in cui i bambini si muovono verso la figura di attaccamento con la testa girata in altra direzione, in modo da evitarne lo sguardo. Come anzidetto, tutti i bambini normali si attaccano entro i primi 8 mesi di vita, per portare a compimento tale processo entro il loro secondo anno. Non è stato stabilito quando avvenga esattamente il passaggio dall attaccamento genitoriale a quello tra pari. Nell adolescenza l attaccamento attraversa un periodo di transizione. In questo periodo l adolescente sembra spesso impegnato ad un allontanamento intenzionale dalla relazione con i genitori e familiari. Si cominciano così a stabilire le relazioni di attaccamento con coetanei (partner sentimentali e amici molto stretti). La componente sessuale di queste relazioni, che in questa fase comincia a manifestarsi, aiuta a favorire la componente dell attaccamento, fornendo motivazioni stabili, l esperienza di emozioni intense, intime. Modelli Operativi Interni I Modelli Operativi Interni sono rappresentazioni mentali che gli individui, secondo Bowlby, costruiscono nel corso dell interazione col proprio ambiente. Sono i motori che muovono il comportamento umano. Essi hanno la funzione di veicolare la percezione e l interpretazione degli eventi da parte dell individuo, consentendogli di fare previsioni e crearsi aspettative sugli accadimenti della propria vita relazionale. I Modelli Operativi Interni consentono all individuo di valutare e analizzare le diverse alternative della realtà, scegliersi quella ritenuta migliore, reagire alle situazioni future prima che queste si presentino, utilizzare la conoscenza degli avvenimenti passati per affrontare quelli presenti, scegliendo un azione ottimale in relazione agli eventi stessi. Quindi permettono al bambino, e poi all adulto, di prevedere il comportamento dell altro guidando le risposte, soprattutto in situazioni di ansia o di bisogno. Lo sviluppo dei M.O.I. fa riferimento alla teoria dello sviluppo senso-motorio di Jean Piaget ed ai relativi processi di assimilazione e di accomodamento. Gli schemi interiorizzati del bambino, nei primi anni di vita, possono continuamente essere ridefiniti sulla base dei cambiamenti della realtà esterna e della relazione con la figura di attaccamento che muta con il mutare del bambino. I M.O.I. possono successivamente cambiare quando, ad esempio, un genitore cambia radicalmente il suo atteggiamento nei confronti del figlio. Questi cambiamenti dei Modelli Operativi Interni sono intesi sia in senso positivo che in senso negativo a seconda della variazione comportamentale del genitore.

Adult Attachment Interview Valutazione del legame di attaccamento nell età adulta Per valutare i Modelli Operativi Interni dell adulto fu messa a punto da Mary Main una procedura chiamata Adult Attachment Interview. Si tratta di un intervista semi-strutturata condotta secondo le linee di una valutazione psicoterapica. Tali interviste vengono registrate e classificate secondo diversi parametri. A questo punto può essere stabilito a quale stile di attaccamento viene assegnato l individuo adulto esaminato