DISPOSITIVO CQAF (COMMON QUALITY ASSURANCE FRAMEWORK) scheda sintetica

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DISPOSITIVO CQAF (COMMON QUALITY ASSURANCE FRAMEWORK) scheda sintetica - why quale problema risolve Il CQAF risponde all esigenza manifesta dagli Stati membri di garantire la qualità nell ambito della formazione professionale armonizzando le procedure messe in atto nei diversi Paesi ed estendendo l area di applicazione dei dispositivi dalle scuole o dagli altri attori dell Istruzione e Formazione Professionale (IFP) alle istituzioni competenti. Il dispositivo CQAF si rivolge a tutti i livelli della IFP e completa quanto già fatto a livello dei singoli Stati. Si tratta, quindi, di un approccio originale che colma la mancanza di coerenza ed unitarietà nell affrontare la tematica della garanzia della qualità. - what che cosa propone Il CQAF costituisce un quadro di riferimento europeo per la qualità dell IFP strutturato come uno strumento di lettura trasversale e basato su riferimenti qualitativi e quantitativi. Esso è finalizzato a supportare i policy maker e gli operatori nel cogliere l impatto dei modelli esistenti di Assicurazione della Qualità (AQ), nell identificare le aree di miglioramento e nel prendere decisioni. Il CQAF può anche costituire uno strumento per censire e classificare le best practice agite negli Stati membri. Complessivamente l applicazione del CQAF comporterà miglioramenti in termini di efficacia, trasparenza e riconoscimento reciproco a livello nazionale ed europeo. - who a chi è destinato Il framework CQAF è destinato ai decisori politici agli operatori della formazione - where - dove è applicabile Il CQAF può essere applicato per valutare l efficacia dell IFP a livello sia di sistema, sia di organismo scolastico e/o formativo. Il modello pone particolare attenzione sui risultati conseguiti in termini di occupazione, incontro domanda-offerta e miglioramento dell accesso al lifelong learning in particolare per l utenza svantaggiata. - how come è applicabile L applicazione del CQAF è volontaria da parte degli Stati membri che vogliono ottenere una maggiore convergenza rispetto agli obiettivi comunitari in materia di AQ. Il suo valore aggiunto consiste nell accorpare mezzi e strumenti per supportare gli Stati nello sviluppo progressivo delle loro politiche e nel favorire la condivisione delle esperienze e l apprendimento reciproco. - normativa di riferimento Il Gruppo Tecnico di Lavoro sulla qualità (TWG) ha proposto nel 2003 la costituzione del Quadro Comune Europeo di Assicurazione Qualità - Common Quality Assurance Framework (CQAF) - basato sull esperienza, la conoscenza e le Buone Pratiche già esistenti negli Stati membri. Nel Consiglio Istruzione del 28 maggio 2004 ha riconosciuto formalmente il risultato elaborato dal TWG. (http://www.europa.eu.int/comm/education/policies/2010/et_2010_en.html). Le conclusioni evidenziano che un quadro comune di assicurazione qualità può contribuire alla trasparenza ed alla coerenza delle iniziative degli Stati membri seppure rispettando l autonomia e la rispettiva responsabilità sulla gestione e lo sviluppo dei sistemi nazionali favorendo l adozione di un approccio sistematico alla qualità. 1

CQAF (COMMON QUALITY ASSURANCE FRAMEWORK) scheda di approfondimento Dalla concezione di qualità all origine del dispositivo Il Quadro Comune Europeo per la garanzia della Qualità (Common Quality Assurance Framework - CQAF) rappresenta indubbiamente un importante risultato di cooperazione tra gli Stati membri. I principi della Qualità sintetizzati in questo dispositivo, si possono tradurre in quattro elementi fondamentali: - impegnare i policy maker a scelte politiche trasparenti e condivise, orientate a sviluppare una cultura dell organizzazione basata sul rispetto della Qualità - individuare i processi-chiave che rendono l offerta formativa coerente con le esigenze degli utenti e del territorio - pianificare e controllare i processi formativi per il miglioramento continuo attraverso la formalizzazione dei processi chiave - creare un clima di dialogo e di partecipazione che consenta agli attori impegnati di essere parte attiva nei diversi processi di gestione, di offerta alla domanda d istruzione e di formazione del territorio, di definizione delle iniziative di miglioramento continuo dei processi e dei prodotti formativi - promuovere, sviluppare e rafforzare la cultura del miglioramento continuo attraverso l apprendimento permanente da parte di tutti gli attori impegnati. Questi ultimi dovrebbero assumere un approccio favorevole all autovalutazione sistematica che consenta di prendere le decisioni significative sulla base di controlli e di verifiche negli ambiti della progettazione ed erogazione dei servizi formativi. Caratteristiche operative Il CQAF si articola in: - un modello, per facilitare la progettazione, l implementazione, la valutazione e la revisione dei sistemi ai livelli adeguati nei singoli Stati membri - una metodologia, per la valutazione e la revisione dei sistemi; l enfasi è posta sull autovalutazione associata a momenti di eterovalutazione - un sistema di monitoraggio, che dovrebbe essere definito a livello nazionale e/o regionale ed associato, se possibile, a momenti di peer review a livello europeo - uno strumento di misurazione, costituito da un set di indicatori che hanno l obiettivo di supportare gli Stati Membri nel monitoraggio e nella valutazione dei loro sistemi nazionali/regionali. Il modello Comprende i seguenti elementi correlati 1. progettazione 2. implementazione 3. valutazione 4. revisione 2

IL MODELLO DI ASSICURAZIONE QUALITA Obiettivi e Progettazione Revisione (feedback e procedure per il cambiamento) Metodologia Implementazione Valutazione Figura 1 Considerando la grande varietà di approcci alla qualità negli Stati membri, sono stati individuati alcuni criteri di valutazione trasversali per ciascuno degli elementi che compongono il modello. 1. La progettazione riguarda la definizione di: - obiettivi chiari e misurabili riferiti alle politiche, alle procedure, ai compiti ed alle risorse umane - standard di input e output per la progettazione e l implementazione di dispositivi di assicurazione qualità - procedure per la certificazione degli individui e/o l accreditamento delle strutture formative e/o dei programmi (Allegato 1) - modalità di coinvolgimento dei principali stakeholder, nazionali e/o regionali nel processo decisionale per la definizione degli obiettivi e dei modelli di AQ dell IFP. 2. L implementazione comporta la definizione di principi chiave che sostengano la pianificazione delle azioni per assicurare il conseguimento degli obiettivi programmati. Questi principi devono essere coerenti con gli obiettivi fissati. Tale coerenza può essere conseguita in diversi modi per esempio attraverso regole, incentivi finanziari, linee guida, formazione degli attori chiave, combinazione di sistema di controllo qualità interno con ispezioni esterne (Allegato 2). 3. La valutazione dei programmi formativi è realizzata attraverso l analisi degli obiettivi e dei risultati di apprendimento. Tale fase implica l individuazione e la definizione di: - criteri di valutazione legati al contesto - obiettivi e frequenza della valutazione - evidenze oggettive - punti di forza e aree di miglioramento. In generale, il processo di valutazione si articola in due fasi: - raccolta ed analisi dei dati - confronto sui risultati. (Allegato 3). 4. La revisione costante che combini l autovalutazione con la valutazione realizzata da un soggetto esterno, la raccolta di feed back e la realizzazione di opportuni cambiamenti. Un fattore chiave in questo processo è quello di rendere pubblici i risultati della valutazione e di favorire un confronto con i 3

principali stakeholders sui fattori che hanno contribuito a raggiungere i risultati. Inoltre, la realizzazione di processi di benchmarking con situazioni analoghe, può favorire l apprendimento reciproco. (Allegato 4). 1. Metodologia La metodologia è una dimensione trasversale a tutti gli elementi del modello. Essa include - decisioni sugli attori e gli indicatori - l elaborazione del dispositivo e degli strumenti di valutazione - le procedure per il cambiamento - le modalità di raccordo tra tutti gli elementi per l unicità del sistema di AQ (Allegato 5). 2. Autovalutazione L autovalutazione (AV) è un metodo rilevante di valutazione e di sviluppo della qualità a livello di sistema e di struttura formativa; può comprendere uno, alcuni o tutti i fattori che hanno un impatto sulla qualità dell IFP inclusi l organizzazione, le risorse, le competenze pedagogiche e le relazioni con il territorio. Il Gruppo tecnico di lavoro sulla qualità (TWG) ha redatto delle linee guida 1. Nell AV si possono distinguere due approcci prevalenti - uno è utilizzato dalle Istituzioni preposte a supporto della qualità nelle disposizioni sull IFP: in questo caso l AV si riferisce essenzialmente agli obiettivi nazionali e viene implementata in base alla normativa nazionale - l altro viene fatto su base volontaria dalle strutture scolastiche e formative a livello istituzionale, quale strumento per razionalizzare l offerta e per far fronte alle sfide di un mercato esigente e competitivo. 3. Monitoraggio E opportuno che l AV sia completata da un monitoraggio esterno svolto da un Organismo indipendente a livello nazionale, regionale o di settore. Si tratta infatti di una condizione che rafforza la credibilità, la legittimità e il riconoscimento dei risultati dell AV. Le modalità di monitoraggio sono parte della funzione di governo e variano in relazione ai sistemi, sotto sistemi e Istituzioni: - l ispezione è un sistema diffuso di monitoraggio esterno a supporto dell AV. La verifica ispettiva aiuta a garantire che le valutazioni interne forniscano un quadro chiaro della qualità dell IFP attraverso un sistema di classificazione e di rapporti pubblici. Insieme alla funzione di controllo l ispezione può svolgere anche una funzione di assistenza tecnica, intesa come supporto e orientamento delle strutture formative. Tale funzione è in fase di sviluppo nella maggior parte degli Stati membri - l accreditamento impone alle strutture formative di conseguire degli standard minimi per essere parte del sistema nazionale di IFP. Questo è particolarmente importante per la formazione continua dove la regolamentazione e la revisione per la qualità sono minime. L autovalutazione come accreditamento è agita spontaneamente da organismi pubblici soprattutto nell ambito della Formazione Continua - verifiche di parte terza come quelle delle ISO 9000 e del modello EFQM diffuse in molti Paesi. 4. Strumenti di misurazione Il Dispositivo CQAF propone un set di indicatori per misurare e valutare la qualità dell IFP. L obiettivo è quello di supportare gli Stati membri nell assicurare un adeguato follow up e valutazione dello sviluppo della qualità dei propri sistemi sulla base di riferimenti quantitativi e qualitativi comuni. Il set di indicatori, individuato dal Gruppo tecnico, può anche essere utilizzato per attirare l attenzione sul processo di IFP a livello nazionale, e come base per lo scambio di Buone Pratiche. 1 4

Due principi hanno guidato la selezione degli indicatori: - favorire l applicazione di dispositivi di assicurazione qualità a livello di sistema e di struttura - associare le attività di gestione della qualità agli obiettivi politici concordati a livello europeo - includere informazioni sul contesto sul processo e sui risultati. (Allegato 6) a cura di Simonetta Bettiol USRV Ufficio II Rapporti con la Regione e Progetti europei 5

Allegato 1 PROGETTAZIONE: CRITERI DI QUALITÀ Domande chiave sistema- criteri di qualità strutture criteri di qualità Gli obiettivi sono chiari e misurabili? Gli obiettivi nazionali ed europei per l IFP sono noti ai principali stakeholders. Esistenza di procedure sistematiche per l identificazione dei bisogni futuri. Un numero minimo di obiettivi/standard sono stati definiti. Gli obiettivi europei, nazionali e locali sono conosciuti all interno della struttura. Quali sono gli obiettivi del sistema/struttura in relazione all IFP? (Descrizione degli obiettivi) (Descrizione degli obiettivi) Gli obiettivi europei vengono considerati nella definizione dei propri obiettivi specifici? E stato definito un piano di azione per conseguire gli obiettivi europei Focus su alcuni degli obiettivi europei in collaborazione con strutture scolastiche/formative di altri Paesi Membri. Come valuta l organizzazione il livello di conseguimento degli obiettivi? Gli obiettivi vengono comunicati alle strutture formative. Vengono raccolti sistematicamente risultati su indicatori specifici. Vengono realizzati processi di autovalutazione ogni due anni. I singoli dipartimenti forniscono rapporti, supportati da indicatori specifici, al management. Descrivere la procedura di progettazione prevista nell approccio qualità utilizzato. (Descrizione della procedura) (Descrizione della procedura) 6

Allegato 2 IMPLEMENTAZIONE: CRITERI DI QUALITA Domande chiave sistemacriteri di qualità strutture criteri di qualità Come viene implementata un azione pianificata? Attraverso le norme: - regole, leggi - dispositivo nazionale per la qualità - domanda di un approccio qualità a livello di struttura Attraverso il finanziamento: - basato su input - basato su output Attraverso il contributo delle Parti sociali Attraverso il lavoro delle strutture Attraverso un approccio sistematico alla qualità. Condividendo tale approccio con altri attori. Attraverso il coinvolgimento degli attori locali e l adattamento ai bisogni del territorio. Investendo nella formazione degli operatori. Sviluppando una politica del personale basata sulle strategie e la pianificazione della struttura/istituzione. Allineando compiti, responsabilità e autorità. Descrivere i principi chiave della procedura del processo di implementazione. Attribuzione della responsabilità esclusiva per l implementazione alle strutture formative. Declinazione di un numero minimo di criteri per le strutture. Definizione di un dispositivo di qualità specifico da applicare nelle strutture. Organizzando e attribuendo i finanziamenti a: - finanza e risorse - partnership - leadership - processo di management - formazione dei formatori - materiali didattici Richiedendo trasparenza e coerenza con gli obiettivi. Coinvolgendo i diversi stakeholder nel lavoro. Assicurando buone condizioni di lavoro all interno dell organizzazione. 7

Allegato 3 VALUTAZIONE: CRITERI DI QUALITÀ Domande chiave Descrizione del processo di valutazione: - input - processi - output - risultati Come viene assicurato che la valutazione sia rilevante e sistematica? Quail stakeholders partecipano al processo di valutazione? Che ruoli giocano i differenti stakeholders? Quando viene realizzata la valutazione (frequenza)? sistema- criteri di qualità strutture criteri di qualità Attraverso l applicazione di: Attraverso l applicazione di: - sistemi di controllo - autovalutazione - ispezioni - ispezioni esterne - accesso pubblico al Web - controllo di qualità interno - benchmarking I risultati conseguiti confrontati - standard nazionali di input, con i risultati attesi. processo e output. Risultati di insegnamento e di Valutando la coerenza tra i risultati apprendimento. e le priorità politiche. Risultati orientati al personale. Risultati societari. Attraverso procedure sistematiche di raccolta dati: - uso di indicatori - misurazione Il livello di sistema e le parti Sociali. Un Istituzione per la qualità Partecipazione dei rilevanti stakeholders in: - iniziative - decisioni - valutazione - certificazione - supporto politico - legittimazione delle decisioni politiche. In occasione dei processi di riforma dell IFP, ogni 3-5 anni. Chiedendo agli utenti. Managers, docenti, studenti, genitori e imprenditori. I principali stakeholders partecipano ad un ampia gamma di attività: - iniziative - decisioni - valutazione - certificazione - collegamenti con il mercato del lavoro. A conclusione dei percorsi formativi. Durante l erogazione del percorso formativo. 8

Allegato 4 REVISIONE : CRITERI DI QUALITÀ Domande chiave Come viene realizzata la raccolta di feedback e il processo di cambiamento? Come viene garantito il feedback sistematico? Come il feedback sulla qualità dell IFP viene reso trasparente? sistema- criteri di qualità Le procedure per il feedback sono definite dalla regolamentazione e riviste in occasione dei processi di riforma del sistema ogni 3-5 anni. Il feedback segue un piano predefinito su basi specifiche. Collocando i risultati sulla homepage. Organizzando seminari e convegni sulla qualità dell IFP. strutture criteri di qualità La raccolta di feedback e le procedure per il cambiamento sono parte integrante dell apprendimento organizzativo della struttura. Ogni dipartimento deve riferire alla dirigenza della struttura sulla base di un piano predefinito. Tutte le informazioni sono disponibili sulla homepage della struttura e/o su carta. Come si garantisce che i risultati della valutazione vengano utilizzati? Come vengono correlati gli obiettivi alla valutazione? Attraverso la trasparenza del processo. Dagli Ispettori. Stabilendo delle procedure di reclamo. Attraverso sanzioni. In occasione delle riforme. Quando le gare annuali vengono aggiudicate Attraverso l organizzazione di riunioni di controllo e sviluppo con i differenti dipartimenti dell Organismo. Attraverso la partecipazione di tutti i principali stakeholders nel lavoro di revisione. Alle riunioni dei singoli dipartimenti o dell intero organismo, come componente strutturale del processo decisionale. 9

Allegato 5 METODOLOGIA: CRITERI DI QUALITÀ Domande chiave In che modo viene garantito un approccio sistematico di AQ? Qual è il ruolo dell autovalutazione nell approccio di AQ applicato? Quali stakeholders sono coinvolti nel dispositivo di AQ applicato e con quali ruoli? Quali strumenti e procedure vengono utilizzati per la raccolta dati, misurazione, analisi, conclusioni e implementazione? Come vengono motivati gli attori a espletare il proprio ruolo in maniera adeguata? Quali strategie assicurano la realizzazione dei cambiamenti? In che modo viene utilizzata la valutazione esterna? sistema- criteri di qualità Seguendo le normali procedure stabilite dal Ministero. L autovalutazione è applicata a tutti I livelli all interno di un quadro comune. L autovalutazione fornisce una visione generale di tutte le attività realizzate dalle strutture formative. A livello nazionale le Parti Sociali giocano un ruolo fondamentale insieme ai decisori politici. Le agenzie di accreditamento giocano un ruolo fondamentale Strumenti e procedure sono stati sviluppati a livello di sistema es. questionari e scale di misurazione. Indicatori. Gli attori esterni vengono motivati attraverso la partecipazione a Commissioni consultive sull IFP. Attraverso l intensa collaborazione con il mondo del lavoro. Il processo di decisione politica e i differenti strumenti di coinvolgimento degli stakeholders. Le spinte del mercato creano le pressioni per i cambiamenti In caso di problemi e come risultato di un piano nazionale di valutazione. strutture criteri di qualità Scegliendo un approccio qualità basato su norme standard es. ISO o EFQM. L autovalutazione è organizzata in maniera sistematica come strumento di miglioramento delle performance della struttura in quanto consente di focalizzare le aree prioritarie di miglioramento. L autovalutazione è utilizzata come base per il benchmarking Diversi attori: sono coinvolti Parti sociali, genitori, studenti (clienti). Consulenti esterni partecipano a parte delle attività. Sviluppo di questionari, strumenti di misurazione, benchmarking. attraverso la collaborazione con altri Organismi. Gli attori esterni vengono motivati dalla loro stessa influenza sull Organismo es. membri del Consiglio Sugli interni la principale motivazione è lo sviluppo individuale. Considerazione per l immagine/risultati dell Organismo La struttura del Sistema qualità include chiare strategie per il cambiamento Come audit. 10

Allegato 6 Un set coerente di indicatori livello no INDICATORI Fonte contesto/input input/processo 2 1 Percentuale di strutture formative che applicano sistemi di AQ coerenti con il Common Quality Assurance Framework per tipo di approccio seguito (es. ISO, EFQM) Investimenti in formazione dei formatori nuovo nuovo INDICATORI RIFERITI AD OBIETTIVI DI QUALITÀ occupabilità accesso incontro contesto 3 Disoccupazione per gruppi Disoccupazione per gruppi - Eurostat contesto 4 - Presenza di gruppi svantaggiati - Eurostat input/processo output 5 Tassi di partecipazione a FI e LLL Tasso di partecipazione in FI e LLL Tasso di partecipazione in FI e LLL Eurostat LFS/CVT prodotti 6 Tasso di successo nella formazione Tasso di successo nella formazione - LFS risultati 7 Occupazione a sei mesi dei formati: ulteriore formazione, occupati (lavori coerenti con la formazione), disoccupati, ecc. - Occupazione a sei mesi dei formati: ulteriore formazione, occupati (lavori coerenti con la formazione), disoccupati, ecc. nuovo risultati 8 Utilizzo delle competenze acquisite sul lavoro - Utilizzo delle competenze acquisite sul lavoro INFORMAZIONI QUALITATIVE contesto/input 9 - - Meccanismi per legare lo sviluppo del mercato del lavoro ai sistemi di IFP processo 10 - Misure per promuovere l accesso (informazione, orientamento, supporto) Note: tutti i dati riferiti agli individui devono essere distinti per genere nuovo Da includere nei criteri fondamentali - Da includere nei criteri fondamentali 11