L impresa formativa simulata nel curricolo scolastico Stresa, 14 marzo 2018

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1 L impresa formativa simulata nel curricolo scolastico Stresa, 14 marzo 2018 Maria Rosaria Capuano Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia 1

2 Alternanza Scuola - Lavoro Nodi da sciogliere La rigidità della struttura organizzativa della scuola (tempi, spazi, suddivisione disciplinare, classi) rende difficile l inserimento curricolare di un attività di alternanza. Difficoltà a coinvolgere l intero consiglio di classe in un progetto di alternanza. I consigli di classe non sono ancora preparati ad accettare una valutazione dell allievo che non sia strettamente legata alle discipline e all attività in classe. Il tema del lavoro non è visto come parte integrante del curricolo della scuola italiana, scuola e lavoro sono considerati due mondi differenti. L alternanza si inserisce bene in una didattica per competenze, ma la scuola italiana è ancora distante da questa logica. 2 2

3 Il cambio di paradigma 3

4 Le specifiche connessione tra programmazione dell Alternanza e programmazione didattica ordinaria ripensamento dell intero curricolo scolastico e dell organizzazione delle attività adozione di prassi valutative non centrate sulle conoscenze disciplinari ma sull accertamento del possesso delle competenze funzione docente da un ruolo di insegnamento a un ruolo di «accompagnatore» del percorso formativo di ciascuno studente sviluppo di una struttura organizzativa funzionale alla gestione di un apprendimento che avviene in una pluralità di contesti 4

5 La gestione dell alternanza scuola lavoro/ifs nel curricolo scolastico Piano triennale offerta formativa Progetto ASL Diario di bordo studente Prestazioni progettazione curriculare extracurriculare educativa ed organizzativa Competenze obiettivo, contesto, discipline coinvolte, modalità realizzative, modalità di valutazione Report tutor interno ed esterno Criteri Scala di valutazione QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTAZIONE DI ISTITUTO, DI CLASSE E PROGETTO INDIVIDUALE ATTUAZIONE VALUTAZIONE 5

6 L IFS Il Consiglio di classe progetta il raccordo fra l attività di simulazione e il curricolo scolastico individua il contributo che ogni disciplina può dare all esperienza di simulazione impresa area linguistica (stendere rapporti, comporre relazioni, comunicare in lingua straniera con le imprese estere) area informatica e matematica per lo sviluppo degli strumenti applicativi informatici e per la gestione della comunicazione fra imprese 6

7 Il percorso di lavoro formulazione degli obiettivi generali e di indirizzo previsti dal percorso; definizione delle competenze da acquisire tramite l alternanza, riferite agli obiettivi formativi del curricolo; programmazione dei moduli da sviluppare sulla base delle indicazioni fornite dal docente tutor, tenendo conto degli obiettivi generali e di indirizzo previsti dal percorso; verifica sistematica dell attività programmata; programmazione degli eventuali interventi correttivi che verifiche in itinere rendano necessari. 7

8 Le competenze trasversali l interattività, grazie alla quale vengono stimolate più facoltà nel processo di apprendimento; il lavoro di gruppo, che favorisce un clima di collaborazione e confronto, e crea motivazione nell apprendimento (il gruppo condivide un obiettivo comune, la mission aziendale); la rotazione nello svolgimento dei compiti e l individualizzazione del percorso formativo, grazie alle quali gli studenti acquisiscono una visione d insieme del lavoro aziendale 8

9 La valutazione degli apprendimenti APPROCCIO PORTFOLIO (trasparenza, attendibilità, coerenza con RdA perseguiti) > BASATO SU EVIDENZE - prodotti realizzati, elaborati, ecc. - documenti fotografici, video, ecc. del processo di lavoro e/o degli output realizzati - schede di osservazione sul processo (come lavora con gli altri, grado di autonomia, ecc.) - questionari di autovalutazione - questionari di valutazione dei pari - prove somministrate ad hoc (risposta chiusa, aperta, ecc) > RACCOLTE IN DIVERSI MOMENTI > GIUDIZI ESPRESSI DA PIÙ PERSONE, PIÙ PUNTI DI VISTA (tutor aziendale, tutor didattico, docenti, studente,..) 9

10 La valutazione degli apprendimenti Prestazioni che fanno riferimento alle competenze di profilo, «agganciate» alle discipline Aspetti che concorrono alla valutazione del comportamento Contributo alla formulazione del giudizio finale 10

11 La valutazione del percorso in alternanza Valutazione delle prestazioni rese dallo studente, da parte del tutor aziendale Autovalutazione delle prestazioni che ha reso, da parte dello studente Valutazione delle prestazioni eseguite dallo studente per la parte realizzata a scuola, da parte del tutor scolastico SCALA A 4 LIVELLI PROPOSTA DA USR LOMBARDIA 11

12 La valutazione del percorso in alternanza LA SCALA DI VALUTAZIONE N V realizza il compito in modo non adeguato (non rispetta buona parte delle specifiche/istruzioni ricevute) realizza il compito in modo parzialmente adeguato (non rispetta alcune specifiche/istruzioni ricevute) realizza il compito in modo adeguato (rispetta interamente le specifiche/istruzioni ricevute) realizza il compito in modo più che adeguato (dando un contributo personale autonomo al raggiungimento del risultato) non verificabile (per ragioni non riconducibili allo studente) 12

13 I livelli standard EQF Raccomandazione 22 maggio 2017 LIVELLO 3 EQF (qualifica, 3 anno) CONOSCENZE ABILITA RESPONSABILITA E AUTONOMIA Conoscenze di fatti, principi, Processi e concetti generali in ambito di lavoro o studio Una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a svolgere compiti e risolvere problemi, scegliendo e applicando metodi di base, strumenti, materiali e informazioni Assumere responsabilità di portare a termine compiti nell ambito del lavoro o dello studio. Adeguare i propri comportamenti alle circostanze nella soluzione dei problemi 13

14 I livelli standard EQF Raccomandazione 22 maggio 2017 LIVELLO 4 EQF (finale secondaria superiore) CONOSCENZE ABILITA RESPONSABILITA E AUTONOMIA Conoscenza pratica e teorica in ampi contesti in un ambito di lavoro o studio Abilità cognitive e pratiche necessarie a risolvere problemi specifici in un campo di lavoro o di studio Sapersi gestire autonomamente nel quadro di istruzioni in un contesto di solito prevedibile ma soggetto a cambiamenti Sorvegliare il lavoro di routine di altri assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attività lavorative o di studio 14

15 Quadro nazionale delle qualificazioni (G.U , n. 20) Strumento di descrizione e classificazione delle qualificazioni rilasciate nell'ambito del Sistema nazionale di certificazione delle competenze. Livello Conoscenze Abilità Autonomia e responsabilità 3 Gamma di conoscenze, prevalentemente concrete, con elementi concettuali finalizzati a creare collegamenti logici. Capacità interpretativa. Utilizzare anche attraverso adattamenti, riformulazioni e rielaborazioni una gamma di saperi, metodi, materiali e strumenti per raggiungere i risultati previsti, attivando un set di abilità cognitive, relazionali, sociali e di attivazione che facilitano l'adattamento nelle situazioni mutevoli. Tipicamente: COGNIZIONE, COLLABORAZIONE e ORIENTAMENTO AL RISULTATO Raggiungere i risultati previsti assicurandone la conformità e individuando le modalità di realizzazione più adeguate, in un contesto strutturato, con situazioni mutevoli che richiedono una modifica del proprio operato. 15

16 Quadro nazionale delle qualificazioni (G.U , n. 20) Livello Conoscenze Abilità Autonomia e responsabilità 4 Utilizzare anche attraverso adattamenti, riformulazioni e Ampia gamma di rielaborazioni una gamma di Provvedere al conoscenze, integrate saperi, metodi, prassi e conseguimento degli dal punto di vista della dimensione protocolli, materiali e strumenti, per risolvere obiettivi, coordinando e integrando le attività e i fattuale e/o concettuale, problemi, attivando un set di risultati anche di altri, abilità cognitive, relazionali, partecipando al processo approfondite in alcune sociali e di attivazione decisionale e attuativo, in aree. Capacità interpretativa. necessarie per superare difficoltà crescenti. Tipicamente: PROBLEM SOLVING, COOPERAZIONE e MULTITASKING un contesto di norma prevedibile, soggetto a cambiamenti imprevisti. 16

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