ELEMENTI DI CONTABILITA DI STATO E REGOLAMENTO DI ATENEO



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ELEMENTI DI CONTABILITA DI STATO E REGOLAMENTO DI ATENEO Docente: Dott. Martino Loddo mloddo@uniss.it Durata: : 8 ore Orario delle lezioni: 2626 febbraio h. 15,00-17,00 17,00 Aula F Scipol 44 marzo h. 15,00-17,00 17,00 Aula rossa Scipol 66 marzo h. 15,00-17,00 17,00 Aula rossa Scipol 77 marzo h. 10,30-12,30 12,30 Aula Magna Scipol Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 1

LA DEFINIZIONE DI CONTABILITA DI STATO Sistema di principi e norme che regolano la gestione finanziaria e patrimoniale dello Stato, dal bilancio alla sua esecuzione, alla conservazione e alla utilizzazione del patrimonio, all attivit attività contrattuale, alla rendicontazione, alla responsabilità patrimoniale di quanti partecipano alla gestione della cosa pubblica. Essa realizza la fondamentale esigenza di guarentigia diretta per i cittadini, correlativa ai sacrifici finanziari che sono a questi coattivamente imposti (G. Zaccaria, 1974) Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 2

DALLA CONTABILITA DI STATO ALLA RAGIONERIA PUBBLICA La prevalenza dell approccio giuridico piuttosto che di quello economico-aziendale ha portato a differenziare la contabilità pubblica dalla RAGIONERIA PUBBLICA che: ha come oggetto tipico le determinazioni e le rilevazioni quantitative delle aziende pubbliche, considerate negli aspetti economici della loro esistenza al fine di produrre la conoscenza necessaria per lo sviluppo di una amministrazione razionale fondata sulla programmazione, l esecuzione ed il controllo. (L. Puddu,, 2001) Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 3

DALLA RAGIONERIA PUBBLICA ALL ECONOMIA DELLE AZIENDE PUBBLICHE Più di recente l impegno l degli studiosi di economia aziendale ha consentito di elaborare una serie di principi finalizzati all applicazione applicazione nelle aziende pubbliche degli stessi criteri di razionalità economica riconosciuti validi per le imprese, tenendo però conto delle specificità distintive proprie delle aziende pubbliche. In tal senso, la disciplina Ragioneria pubblica si è progressivamente evoluta in Economia delle aziende pubbliche,, in cui l analisi l quali-quantitativa quantitativa dei fenomeni economici è reinterpretata alla luce della natura, delle finalità,, e delle peculiarità delle aziende pubbliche. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 4

IL PROCESSO DI AZIENDALIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Negli anni 90 si è acquisita la consapevolezza che di fronte alla crisi profonda del settore pubblico non era più possibile continuare a finanziare indiscriminatamente una cronica situazione di spreco di risorse, nén a perseverare nell adozione di logiche burocratiche dietro le quali si nascondono inefficienza, scarsa professionalità,, scarsa qualità del servizio e inefficacia sostanziale dell azione pubblica. Ha pertanto inizio una produzione legislativa mirata ad impostare la gestione delle aziende pubbliche secondo criteri di economicità,, efficienza ed efficacia. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 5

IL PRINCIPIO DI DISTINZIONE TRA INDIRIZZO POLITICO E FUNZIONI GESTIONALI D. Lgs.. n. 165/2001 (Norme generali sull ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche): > Funzioni di indirizzo politico: gli organi di governo dell Ente definiscono gli obiettivi ed i programmi da attuare, e verificano la rispondenza dei risultati della gestione agli indirizzi impartiti; > Funzioni gestionali: ai dirigenti spetta la gestione finanziaria, amministrativa e tecnica, mediante autonomi poteri di spesa e di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. N.B. Tutte le AA.PP.. sono obbligate ad adeguare i propri ordinamenti in applicazione di tale principio generale. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 6

LA LOGICA DELLE RILEVAZIONI NELLA CONTABILITA PUBBLICA ( 1 ) Le operazioni di entrata e uscita sono fenomeni finanziari dinamici a carattere unitario che si svolgono e sviluppano attraverso varie fasi,, o processi, o procedimenti amministrativi. La forma degli atti e le responsabilità dei soggetti che li pongono in essere assumono rilievo sotto il duplice aspetto giuridico e organizzativo/finanziario. I due approcci sono fra loro coerenti poiché sono frutto di un processo unitario che va dalla nascita dell operazione (attiva o passiva) alla sua estinzione. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 7

LA LOGICA DELLE RILEVAZIONI NELLA CONTABILITA PUBBLICA ( 2 ) Tutte le entrate e le uscite sono accorpate in gruppi omogenei, via via più analitici: - titoli: individuano il genere di entrata e di spesa secondo la provenienza (corrente, in conto capitale, partite di giro). - categorie: : sono una disaggregazione dei titoli ed una aggregazione di capitoli (es. Trasferimenti correnti dal Ministero dell Universit Università). - capitoli: è l unità elementare del bilancio, in funzione dell oggetto specifico cui si riferisce l entrata l o la spesa (es. Fondo per il finanziamento ordinario). Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 8

LA LOGICA DELLE RILEVAZIONI NELLA CONTABILITA PUBBLICA ( 3 ) Le regole generali della contabilità finanziaria prevedono che per ogni capitolo siano rappresentati i valori, previsionali e consuntivi, della gestione: - di competenza finanziaria (accertamenti ed impegni). - di cassa (riscossioni e pagamenti). - dei residui (attivi e passivi, in relazione ai valori che al termine di ogni anno hanno attraversato la fase della competenza finanziaria ma non quella di cassa). Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 9

LE FASI DELLE ENTRATE NELLA CONTABILITA PUBBLICA 1) Previsione: è la determinazione, in sede di bilancio preventivo, del probabile ammontare di risorse finanziarie che saranno acquisite nell esercizio esercizio di riferimento. 2) Accertamento: è la fase giuridica di nascita del credito. L entrata è infatti accertata quando, sulla base di idonea documentazione, sono determinati tutti gli elementi costitutivi del credito vantato dall Ente: ragione, scadenza, persona debitrice, esatto ammontare. Il totale degli accertamenti a fine anno, rispetto alle previsioni definitive, può generare economie o diseconomie. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 10

LE FASI DELLE ENTRATE NELLA CONTABILITA PUBBLICA 3) Ordinazione: è la fase in cui, mediante emissione della Reversale di incasso,, si ordina al Tesoriere/Cassiere di riscuotere da un determinato debitore una somma definita, alla scadenza stabilita e per una causa specifica. 4) Riscossione: è il momento in cui il debitore paga la somma dovuta all Ente presso il Tesoriere/Cassiere o presso un Agente della riscossione esterno. 5) Versamento: è la fase in cui le somme riscosse sono trasferite nelle casse dell Ente, ed è separata dalla precedente solo se nella procedura di incasso è presente un Agente della riscossione. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 11

LE FASI DELLA SPESA NELLA CONTABILITA PUBBLICA 1) Previsione: è la determinazione del probabile ammontare delle uscite nell anno di riferimento, che si formalizza con l approvazione del bilancio di previsione. Deve scaturire da un vero e proprio processo di programmazione. 2) Impegno: è la fase giuridica in cui l Ente l vincola una data somma per un certo motivo ed entro una certa scadenza, a seguito di obbligazioni giuridicamente perfezionate (impegni propri), o a seguito di vincoli di destinazione solo interni all Ente (impegni impropri,, da monitorare!). Il totale degli impegni a fine anno, rispetto alle previsioni definitive, può generare economie o diseconomie (pericolo di riserve occulte con impegni impropri!). Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 12

LE FASI DELLA SPESA NELLA CONTABILITA PUBBLICA 3) Liquidazione: atto che comprova il perfezionamento degli elementi dell obbligazione giuridica ed il diritto del creditore a ricevere una somma determinata. Sotto l aspetto l ragionieristico è il momento in cui il ciclo finanziario passivo misura l acquisto l del fattore produttivo. 4) Ordinazione: è la fase in cui, mediante emissione del Mandato di pagamento,, si ordina al Tesoriere/Cassiere di pagare al creditore la somma liquidata. 5) Pagamento: è la fase di estinzione dell obbligazione, tramite la consegna del denaro al creditore da parte del Tesoriere/Cassiere. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 13

LA GESTIONE DI CASSA E DI COMPETENZA NELLA CONTABILITA PUBBLICA ( 1 ) I criteri di imputazione delle entrate e delle spese ad un esercizio finanziario piuttosto che ad un altro sono determinati in ragione della data in cui si verifica la: - competenza finanziaria: entrate e uscite sono imputate all esercizio in cui si manifestano, rispettivamente, le fasi dell accertamento e dell impegno; - movimentazione di cassa: : entrate e uscite sono imputate all esercizio in cui si manifestano, rispettivamente, le fasi della riscossione e del pagamento. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 14

LA GESTIONE DI CASSA E DI COMPETENZA NELLA CONTABILITA PUBBLICA ( 2 ) Di norma, nelle AA.PP.. la funzione autorizzatoria del Bilancio di previsione è incentrata sul criterio della competenza, mentre la rendicontazione accoglie anche la gestione di cassa e quella dei residui. Tale scelta è coerente con il principio di distinzione tra organi politici e organi di gestione poiché: - la fase della competenza incarna il momento decisionale; - la gestione di cassa pertiene alla salvaguardia degli equilibri finanziari del bilancio. Pertanto, introdurre anche i vincoli di cassa nella redazione del bilancio preventivo sarebbe un inutile appesantimento della funzione autorizzatoria. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 15

LA GESTIONE DI CASSA E DI COMPETENZA NELLA CONTABILITA PUBBLICA ( 3 ) Residui: - attivi: : entrate accertate e non riscosse a fine dell esercizio; esercizio; - passivi: : spese impegnate e non pagate a fine esercizio. Entrambi si formano per stratificazioni successive distinguibili per anno di formazione. - propri: : somme attive o passive vincolate da una vera e propria obbligazione giuridicamente perfezionata; - impropri: : nascono da accertamenti o impegni di massima, e sono atti unilaterali che non hanno ancora generato una obbligazione giuridicamente perfezionata (es. stanziamenti complessivi per gare d appalto d da espletare). Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 16

LA GESTIONE DI CASSA E DI COMPETENZA NELLA CONTABILITA PUBBLICA ( 4 ) Istituti sull estinzione anticipata dei Residui: - prescrizione: : istituto civilistico che produce l estinzione l del diritto per effetto dell inerzia del suo titolare. Il residuo si cancella dalle scritture contabili (n.b. nel caso di residui attivi un inerzia potrebbe anche generare un danno erariale!). - riaccertamento: è la revisione, prima del consuntivo, delle ragioni giuridiche del mantenimento in tutto o in parte dei residui attivi e passivi, che conduce alla permanenza o annullamento anche solo parziale di ciascun residuo. - perenzione: è l istituto (ormai obsoleto!) che comporta l eliminazione solo contabile dei residui passivi non pagati entro un certo numero di anni. Non comporta l estinzione l del debito poiché in caso di richiesta da parte del creditore la somma deve essere reiscritta in bilancio. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 17

RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE È definibile come netto finanziario dell Ente, ovvero quella grandezza stimata che assomma i diversi aspetti della gestione (cassa, competenza e residui). - AVANZO: l Ente può aumentare i volumi di spesa negli anni successivi. - DISAVANZO: l Ente è in disequilibrio finanziario e deve programmare un piano di rientro onde evitare una situazione di dissesto. L esatta contezza del risultato di amministrazione si ha in sede di predisposizione del consuntivo annuale. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 18

RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE + Fondo di cassa ad inizio esercizio + Riscossioni (competenza e residui) - Pagamenti (competenza e residui) = Fondo di cassa a fine esercizio + Residui attivi a fine esercizio - Residui passivi a fine esercizio = Avanzo/Disavanzo di amministrazione Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 19

RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE In caso di Avanzo,, al consuntivo è inoltre allegato un prospetto dimostrativo, in cui sono distinte: - la parte vincolata su determinati programmi di destinazione, in forza di norme, atti deliberativi o altri eventi (es. per progetti di ricerca scientifica pluriennali finanziati da Enti esterni). - la parte disponibile per l Ente l (es. derivante dalle economie di spesa realizzate sui capitoli per il funzionamento). Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 20

I PRINCIPI GENERALI DI UN MODERNO SISTEMA CONTABILE PUBBLICO 1) Veridicità: il sistema contabile rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria dell Ente, ed il risultato economico dell esercizio. esercizio. 2) Correttezza: i documenti contabili rispettano, nella forma e nella sostanza, le disposizioni normative e le regole tecniche di redazione. 3) Imparzialità (neutralità): i documenti contabili sono preparati per una pluralità di destinatari interni ed esterni all Ente, e pertanto si fondano su principi contabili indipendenti ed imparziali dalle esigenze informative di particolari gruppi di interesse. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 21

I PRINCIPI GENERALI DI UN MODERNO SISTEMA CONTABILE PUBBLICO 4) Attendibilità: le previsioni sono sostenute da accurate analisi degli andamenti storici e da altri idonei ed obiettivi parametri di riferimento. 5) Coerenza: tutti gli atti contabili dell Ente, preventivi e consuntivi, finanziari e descrittivi, di breve e di lungo periodo, sono strettamente correlati da un nesso logico negli oggetti di analisi e negli aspetti dei fenomeni esaminati. 6) Significatività (e rilevanza): i documenti contabili espongono le informazioni significative e rilevanti in relazione al processo decisionale dei destinatari. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 22

I PRINCIPI GENERALI DI UN MODERNO SISTEMA CONTABILE PUBBLICO 7) Prudenza: i documenti previsionali contengono le sole componenti positive che ragionevolmente saranno disponibili e quelle negative nei limiti delle risorse previste; i documenti consuntivi riportano i soli proventi realizzati ma gli oneri anche non definitivamente sostenuti. 8) Chiarezza: gli atti contabili dell Ente contengono una semplice e chiara classificazione delle poste finanziarie, economiche e patrimoniali, ed adottano una struttura che ne faciliti la consultazione. 9) Annualità: l unità di riferimento temporale è finanziario, che corrisponde all anno anno solare. l anno Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 23

I PRINCIPI GENERALI DI UN MODERNO SISTEMA CONTABILE PUBBLICO 10) Pubblicità: i bilanci preventivi e consuntivi dell Ente sono di dominio pubblico affinché tutti possano essere informati sulle risorse acquisite e sulle modalità di utilizzo. 11) Universalità: i documenti contabili accolgono tutte le grandezze finanziarie, economiche e patrimoniale dell Ente. Le gestioni fuori bilancio sono consentite solo da leggi speciali. 12) Integrità: è vietata la compensazione tra partite attive e passive, l iscrizione l di entrate al netto delle uscite sostenute per la riscossione, l iscrizione l di uscite ridotte delle correlative entrate. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 24

I PRINCIPI GENERALI DI UN MODERNO SISTEMA CONTABILE PUBBLICO 13) Unità: il bilancio di previsione ed il rendiconto sono documenti unici a livello di Ente. La massa delle entrate sostiene la totalità delle spese, salvo eccezioni motivate (es. contributi finalizzati, entrate a destinazione vincolata). 14) Flessibilità: i bilanci consentono di affrontare, entro limiti ragionevoli, gli effetti derivanti da circostanze straordinarie o imprevedibili (es. fondo di riserva). 15) Competenza finanziaria: i valori finanziari sono imputati in ragione dell atto giuridico con il quale sono accertate le entrate o impegnate le uscite. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 25

I PRINCIPI GENERALI DI UN MODERNO SISTEMA CONTABILE PUBBLICO 16) Competenza economica: gli effetti delle operazioni e degli altri eventi sono imputati all esercizio in cui è rinvenibile l utilitl utilità economica ceduta o acquisita, anche se diverso dall esercizio in cui si concretizzano i relativi movimenti monetari. 17) Equilibri di bilancio: il pareggio economico di medio- lungo periodo è una delle condizioni necessarie per l equilibrio strutturale delle AA.PP. Infatti, l equilibrio l economico duraturo comporta necessariamente la ricerca di una stabilità anche finanziaria, ma non è vero il contrario, specie nelle AA.PP. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 26

I DOCUMENTI ESSENZIALI PER UN MODERNO SISTEMA CONTABILE PUBBLICO Bilancio di previsione: - un Preventivo finanziario,, ossia un documento costituito da uno o più prospetti numerici che riportano i valori presunti di entrate e uscite che si verificheranno nel periodo futuro di riferimento. - un Documento descrittivo,, che delinea gli indirizzi politici ed il sistema degli obiettivi che si intendono perseguire. - dei Budget di natura economica,, che evidenziano i ricavi ed i costi previsti in connessione con l espletamento l delle attività volte al perseguimento delle finalità istituzionali. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 27

I DOCUMENTI ESSENZIALI PER UN MODERNO SISTEMA CONTABILE PUBBLICO Rendiconto generale: - un Rendiconto finanziario,, che ha la stessa struttura del Preventivo finanziario, costituendo la determinazione a consuntivo delle entrate e uscite originariamente previste. - una Situazione patrimoniale,, che contrappone le attività alle passività dell Ente fornendo una rappresentazione quantitativa del patrimonio alla fine dell esercizio. esercizio. - un Conto economico,, che rendiconta gli andamenti dei ricavi e dei costi afferenti la gestione dell esercizio. esercizio. - un Documento descrittivo,, che commenti la gestione svolta evidenziando il livello di raggiungimento del sistema degli obiettivi definito in sede di previsione. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 28

LA FONTE DELL AUTONOMIA REGOLAMENTARE DELLE UNIVERSITA STATALI Art. 7 Legge 168/1989. comma 7: le università possono adottare un Regolamento di ateneo per l'amministrazione, la finanza e la contabilità,, anche in deroga alle norme dell'ordinamento contabile dello Stato e degli enti pubblici, ma comunque nel rispetto dei relativi principi. Comma 8: il Regolamento disciplina i criteri della gestione, le relative procedure amministrative e finanziarie e le connesse responsabilità,, in modo da assicurare la rapidità e l'efficienza nell'erogazione della spesa e il rispetto dell'equilibrio finanziario iario del bilancio, consentendo anche la tenuta di conti di sola cassa. Il regolamento disciplina altresì le procedure contrattuali, le forme di controllo interno sull'efficienza e sui risultati di gestione complessiva dell'università,, nonché dei singoli centri di spesa, e l'amministrazione del patrimonio. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 29

I TRASFERIMENTI STATALI ALLE UNIVERSITA Art. 5 Legge 537/1993 comma 1. Dall esercizio 1994 i trasferimenti statali alle Università sono iscritti in 3 capitoli dello stato di previsione della spesa del MUR: - FFO Fondo per il funzionamento ordinario delle Università,, ivi comprese le spese per il personale docente e non docente, per l ordinaria manutenzione e per la ricerca scientifica (introduzione del principio del budget unico). - FEU Fondo per l edilizia l universitaria e le grandi attrezzature scientifiche, ivi compresi i fondi per gli impianti sportivi. - FPS Fondo per la programmazione dello sviluppo del sistema universitario, ivi compreso il finanziamento delle nuove iniziative ive didattiche. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 30

IL REGOLAMENTO PER L AMMINISTRAZIONE, L LA FINANZA E LA CONTABILITA DELL ATENEO Struttura: I.- Norme generali. II.- Bilanci e loro gestione. III.- Centri autonomi di spesa. IV.- Autonomia negoziale. V.- Patrimonio. VI.- Controlli. VII.- Norme transitorie e finali. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 31

BILANCI DI PREVISIONE L attività finanziaria si svolge in base al bilancio di previsione dell Ateneo e a quelli dei CAS. E vietata ogni gestione fuori bilancio. L esercizio finanziario ha durata annuale e coincide con l anno solare. Dal 2008 anche i bilanci dei CAS sono formulati secondo il principio della competenza finanziaria. Il RAFC richiama i principi dell annualit annualità,, integralità, unicità e pareggio finanziario. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 32

LA STRUTTURA DEL BILANCIO DI ATENEO NELL ART. 5 DEL RAFC Entrata Titolo 1: Entrate contributive. Titolo 2: Entrate da trasferimenti. Titolo 3: Entrate diverse. Titolo 4: Entrate correlate a diminuzioni del Patrimonio. Titolo 5: Entrate da accensione di prestiti. Spesa Titolo 1: Somme non attribuibili. Titolo 2: Trasferimenti ai CAS. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 33

LA STRUTTURA DEL BILANCIO DI ATENEO ATTUALMENTE IN USO Entrata Titolo 1: entrate correnti. Titolo 2: entrate in conto capitale. Titolo 3: partite di giro. Spesa Titolo 1: spese correnti. Titolo 2: spese in conto capitale. Titolo 3: partite di giro. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 34

IL FONDO DI RISERVA Capitolo iscritto nel bilancio di Ateneo per spese impreviste o maggiori spese nell esercizio. esercizio. Limite max = (FFO Costo personale) * 5% Il suo utilizzo avviene esclusivamente mediante una variazione di bilancio per incrementare il capitolo di spesa su cui andrà effettuato il pagamento. Sul capitolo dedicato al Fondo di riserva non puo essere effettuata alcuna registrazione contabile. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 35

IL PROCEDIMENTO DI ADOZIONE DEL BILANCIO PREVENTIVO DI ATENEO Entro il 30/6 i CAS inviano le proprie azioni programmate e le richieste finanziarie per l anno l successivo. Entro il 15/10 il Rettore, coadiuvato dal Dirigente dell Uff. Ragioneria, presenta il progetto di bilancio. Entro il 30/11 il Consiglio di amministrazione approva il bilancio di previsione per l esercizio l successivo. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 36

LE VARIAZIONI DI BILANCIO In caso di fatti sopravvenuti nel corso dell anno, il CdA approva le necessarie variazioni al bilancio. Non sono ammessi storni tra competenza e residui e tra residui. Nuove o maggiori spese possono essere approvate solo se è garantita la copertura finanziaria. Entro maggio il CdA approva l assestamentol di bilancio, anche in base al consuntivo dei CAS. Nei casi di urgenza la variazione puo essere disposta con Decreto del Rettore, da sottoporre a ratifica nella seduta del CdA immediatamente successiva. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 37

LA CONTABILIZZAZIONE DELLE ENTRATE Gli accertamenti sono registrati dall Uff. Ragioneria quando, sulla base di idonea documentazione, è acquisita l identitl identità del debitore e vi è la certezza del credito o dell assegnazione finanziaria. Le entrate sono riscosse mediante Reversali all Istituto che gestisce il servizio di cassa. inviate L Uff. Ragioneria, il Direttore amministrativo ed i Direttori dei CAS vigilano sul puntuale ed integrale accertamento, riscossione e versamento delle entrate. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 38

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LA CONTABILIZZAZIONE DELLE SPESE Gli impegni sono registrati dall Uff. Ragioneria, previa verifica della regolarità documentale e amministrativo- contabile, quando vi sono atti comportanti oneri a carico del bilancio (es. obbligazioni giuridicamente perfezionate). Ad ogni Mandato è allegata tutta la documentazione comprovante la regolarità della spesa effettuata. Il servizio di cassa è affidato, con convenzione deliberata dal CdA,, ad un unica unica Azienda di credito per l amministrazione centrale ed i CAS. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 40

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RESIDUI E RIPORTI ALLA FINE DELL ESERCIZIO ESERCIZIO Residui attivi: : entrate accertate e non riscosse. Residui passivi: : spese impegnate e non pagate. Fondo di riserva: : le somme non utilizzate sono economie. Qualsiasi variazione dei residui attivi e passivi (c.d. riaccertamento) è deliberata dal CdA,, in allegato al conto consuntivo. Le somme non impegnate in un esercizio incrementano la disponibilità dell esercizio esercizio successivo, nel rispetto degli eventuali vincoli di destinazione. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 42

LA PERENZIONE (ART.( 20 RAFC) I residui passivi per spese di funzionamento non pagati entro il II esercizio successivo si intendono perenti. I residui passivi per spese di investimento non pagati entro il V esercizio successivo si intendono perenti. I residui passivi perenti, ovvero eliminati solo contabilmente, sono reiscritti in bilancio quando i creditori ne chiedono il pagamento, salvo che i diritti di questi non siano prescritti. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 43

LE SCRITTURE CONTABILI E PATRIMONIALI Le scritture finanziarie, che devono consentire per ciascun capitolo di rilevare accertamenti e impegni, riscossioni e pagamenti, residui attivi e passivi, sono: - Partitario delle entrate (stanziamento iniziale e variazioni, somme accertate, riscosse e da riscuotere). - Partitario delle spese (stanziamento iniziale e variazioni, somme impegnate, pagate e da pagare). - Partitario dei residui (iniziali, riscossioni e pagamenti). - Giornale cronologico di cassa (reversali e mandati, con separata indicazione della competenza e dei residui). - Registri degli inventari. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 44

IL CONTO CONSUNTIVO DELL UNIVERSITA UNIVERSITA Si compone del Rendiconto finanziario dell Ateneo e della Situazione patrimoniale, nonché del Rendiconto finanziario complessivo, che assomma i dati consuntivi dei CAS. È predisposto dal Rettore coadiuvato dall Uff. Ragioneria, ed è approvato entro il 30/4 dal CdA (i CAS approvano entro il 31/3 il loro consuntivo). È redatto secondo la stessa articolazione del bilancio preventivo. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 45

CODIFICA SIOPE (SIST. INFORMATIVO OPERAZIONI ENTI PUBBLICI) Per consentire il monitoraggio dei conti pubblici e verificarne la rispondenza all art. art. 104 Trattato UE, tutti gli incassi e pagamenti delle AA.PP.. devono essere codificati in modo univoco. Per le Università il Decreto Min. Economia 18.2.2005 definisce i codici da utilizzare per gli incassi ed i pagamenti posti in essere dal I gennaio 2006. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 46

CENTRI AUTONOMI DI SPESA Ripartizione delle competenze (art. 26): - I CAS sono dotati di autonomia negoziale, contabile e di bilancio, ed operano in base ad un bilancio di competenza. - Restano di competenza dell Ateneo le spese per il personale, le spese per l edilizia l universitaria, gli atti di disposizione e manutenzione straordinaria degli immobili, l acquisto l di grandi attrezzature e impianti tecnologici di interesse generale, il funzionamento dei servizi generali dell Universit Università. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 47

CENTRI AUTONOMI DI SPESA Effettuazione delle spese (art. 34): - I Direttori provvedono a tutte le spese necessarie per il CAS, assumendone le relative obbligazioni (firmando l ordine e l impegno) l ed ordinandone il pagamento (firmando il mandato). - I Consigli dei CAS, con apposita delibera, individuano le obbligazioni che, per entità o contenuti, sono riservate alla propria diretta competenza. - In relazione ai fondi di ricerca,, l assunzione l delle obbligazioni avviene su richiesta del diretto responsabile. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 48

CENTRI AUTONOMI DI SPESA Responsabile amministrativo (art. 25): - Cura la predisposizione tecnica del bilancio preventivo, del conto consuntivo e della situazione patrimoniale. - Coordina le attività amministrativo-contabili ed effettua i relativi controlli. - Provvede alla corretta tenuta dei registri contabili ed inventariali ed alla conservazione della documentazione amministrativo-contabile. - Collabora con il Direttore del CAS per il buon andamento e funzionamento della struttura. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 49

CENTRI AUTONOMI DI SPESA - Partecipa con voto consultivo alle sedute del Consiglio del CAS con funzioni di segretario verbalizzante, e provvede alla corretta tenuta dei verbali delle adunanze. - Esercita tutte le altre attribuzioni che gli sono demandate dalla legge, dallo Statuto e dai Regolamenti. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 50

LA STRUTTURA DEL BILANCIO DEL CAS NELL ART. 27 DEL RAFC Entrata Titolo 1: entrate da trasferimenti. Titolo 2: altre entrate. Titolo 3: partite di giro. Spesa Titolo 1: spese vincolate. Titolo 2: spese non vincolate. Titolo 3: partite di giro. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 51

LA STRUTTURA DEL BILANCIO DEL CAS ATTUALMENTE IN USO Entrata Titolo 1: entrate correnti. Titolo 2: entrate in conto capitale. Titolo 3: partite di giro. Spesa Titolo 1: spese correnti. Titolo 2: spese in conto capitale. Titolo 3: partite di giro. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 52

IL BILANCIO DI PREVISIONE NEL CAS Il Direttore, coadiuvato dal responsabile amm.vo,, predispone il progetto di bilancio e lo presenta entro il 15/12 all approvazione approvazione del Consiglio. Entro il 31/12 il Consiglio delibera l approvazionel del bilancio preventivo ed autorizza così lo svolgimento della gestione nell anno successivo. Nel corso dell anno, in caso di fatti sopravvenuti, il Consiglio approva le opportune variazioni al bilancio. In caso di urgenza le variazioni sono disposte con Decreto del Direttore, da sottoporre a ratifica nella seduta successiva del Consiglio. Entro il 30/6 il Consiglio delibera l assestamentol assestamento. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 53

LE SCRITTURE FINANZIARIE NEI CAS Per ciascun capitolo: - Partitario delle entrate (stanziamento iniziale e variazioni, somme accertate, riscosse e da riscuotere). - Partitario delle spese (stanziamento iniziale e variazioni, somme impegnate, pagate e da pagare). - Partitario dei residui (iniziali, riscossioni e pagamenti, da riscuotere e da pagare). - Giornale cronologico di cassa (reversali e mandati, con separata indicazione della competenza e dei residui). Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 54

IL CONTO CONSUNTIVO NEI CAS (ART. 38 RAFC) Si compone dei seguenti documenti: : conto consuntivo, situazione patrimoniale, relazione del Direttore. È approvato entro il 31/3 da parte del Consiglio di CAS ed è inviato all Uff. Ragioneria e al Nucleo di valutazione. È redatto secondo la stessa articolazione del Bilancio di previsione. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 55

IL CONTO CONSUNTIVO NEI CAS Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 56

IL CONTO CONSUNTIVO NEI CAS Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 57

IL CONTO CONSUNTIVO NEI CAS Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 58

IL CONTO CONSUNTIVO NEI CAS: IL RENDICONTO FINANZIARIO Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 59

IL CONTO CONSUNTIVO NEI CAS: IL RENDICONTO FINANZIARIO Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 60

IL CONTO CONSUNTIVO NEI CAS: IL RENDICONTO FINANZIARIO Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 61

LE PRESTAZIONI A PAGAMENTO (ART. 59 RAFC) I CAS possono eseguire vere e proprie commesse esterne in ambito didattico, di ricerca e di consulenza (es. analisi acque minerali). Il ricavo e e ripartito: a) eventuali spese per l acquisto l di attrezzature o di servizi esterni previsti nella convenzione. b) 10% (al netto punto a) all Ateneo per le spese generali. c) costi diretti sostenuti per la prestazione. d) utili (al netto delle voci precedenti). Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 62

LE PRESTAZIONI A PAGAMENTO (ART. 59 RAFC) Gli UTILI sono ripartiti: a) 10% al Fondo comune di Ateneo (poi ripartito a tutto il personale TA). b) personale direttamente impegnato (individuato con delibera del CAS, fino ad un max del 50% dei proventi globali). c) ciò che resta è assegnato al CAS che ha effettuato la prestazione a pagamento. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 63

LE PRESTAZIONI A PAGAMENTO (ART. 59 RAFC) Ripartizione al personale direttamente impegnato: (max 30% retribuzione complessiva) - fino a 3 quote per professori, dirigenti e funzionari nella IX e X qualifica funzionale. - fino a 2 quote per ricercatori, professori stabilizzati, assistenti univ., dottorandi, assegnisti, personale TA nella VII e VIII qualifica funzionale. - fino a 1,5 quote per il personale TA fino alla VI q.f. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 64

IL NUCLEO DI VALUTAZIONE ( 1 ) Art. 5 Legge 537/1993 comma 22. Nelle Università sono istituiti i Nuclei di valutazione,, con il compito di verificare, mediante analisi comparative dei costi e dei rendimenti, la corretta gestione delle risorse pubbliche, la produttività della ricerca e della didattica, nonché l'imparzialità ed il buon andamento dell'azione amministrativa. I nuclei determinano i parametri di riferimento del controllo anche su indicazione degli organi generali di direzione, cui riferiscono con apposita relazione almeno annualmente. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 65

IL NUCLEO DI VALUTAZIONE ( 2 ) Legge n. 370/1999. Le Università adottano un sistema di valutazione interna della gestione amministrativa, delle attività didattiche e di ricerca, degli interventi di sostegno al diritto allo studio, verificando anche mediante analisi comparative dei costi e dei rendimenti, il i corretto utilizzo delle risorse pubbliche, la produttività della ricerca e della didattica, nonché l'imparzialità e il buon andamento dell'azione amministrativa. Le Università assicurano ai Nuclei l'autonomia operativa, il diritto di accesso ai dati e alle informazioni necessari, nonché la pubblicità e la diffusione degli atti, nel rispetto della normativa a tutela della riservatezza. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 66

LA BANCA DATI CNVSU A LIVELLO DI SISTEMA UNIVERSITARIO www.cnvsu.it & http://nuclei.miur.it/sommario/ Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 67

I PRINCIPI GENERALI DEL CONTROLLO INTERNO D.Lgs.. n. 286/1999. Le AA.PP.. nell'ambito della rispettiva autonomia si dotano di strumenti adeguati a: a) garantire la legittimita', regolarita' e correttezza dell'azione amministrativa (controllo( di regolarita' amministrativa e contabile). b) verificare l'efficacia, efficienza ed economicita' dell'azione amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati (controllo( di gestione). Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 68

I PRINCIPI GENERALI DEL CONTROLLO INTERNO c) valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale (valutazione( della dirigenza); d) valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti (valutazione e controllo strategico). N.B. E vietato affidare verifiche di regolarita' amministrativa e contabile a strutture addette alle altre tipologie di controllo interno! Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 69

I PRINCIPI GENERALI DEL CONTROLLO INTERNO c) valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale (valutazione( della dirigenza); d) valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti (valutazione e controllo strategico). N.B. E vietato affidare verifiche di regolarita' amministrativa e contabile a strutture addette alle altre tipologie di controllo interno! Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 70

IL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI (ART. 73) a) esamina i conti consuntivi, redigendo apposite relazioni. b) vigila sulla gestione finanziaria e patrimoniale dell Universit Università. c) accerta la regolarità della tenuta dei libri e delle scritture contabili. d) effettua verifiche di cassa e sull'esistenza dei valori e dei titoli in proprietà,, deposito, cauzione o custodia. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 71

L ATTIVITA NEGOZIALE NELL UNIVERSITA UNIVERSITA DI SASSARI Legge 168/1989: : le Università hanno autonomia negoziale per il perseguimento dei propri fini istituzionali. D. Lgs.. 163/2006: : il Codice dei contratti pubblici trova applicazione anche per le Università. Competenze: - I Dirigenti ed i Direttori dei CAS stipulano i contratti secondo la ripartizione delle competenze ex art. 26. - Il Rettore stipula i contratti e le convenzioni a carattere generale in relazione all attivit attività di ricerca commissionata all Ateneo da Enti pubblici e privati. Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 72

IL REGOLAMENTO DI ATENEO PER LE SPESE IN ECONOMIA (ART.( 2) Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 73

IL REGOLAMENTO DI ATENEO PER LE SPESE IN ECONOMIA (ART.( 5 LIMITI DI SPESA) Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 74

IL REGOLAMENTO DI ATENEO PER LE SPESE IN ECONOMIA (ART.( 8 COTTIMO FIDUCIARIO) Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 75

IL REGOLAMENTO DI ATENEO PER LE SPESE IN ECONOMIA (ART.( 9 SCELTA DEL CONTRAENTE) Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 76

IL REGOLAMENTO PER LE SPESE IN ECONOMIA (ART. 10 VERIFICA DELLA PRESTAZIONE) Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 77

STIPULA DEI CONTRATTI (ART. 51 RAFC) Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 78

COLLAUDI (ART. 53 RAFC) Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 79

CAUZIONE E RIBASSO FORFETARIO (ART. 54 RAFC) Università di Sassari Mobilita' verticale 2008 80