L attimo fuggente Charlot soldato L attimo fuggente Charlot soldato
Due sequenze tratte da due film assai diversi e lontani nel tempo: Charlot soldato di Charlie Chaplin (1918) e L attimo fuggente di Peter Weir (1989)
Nella sequenza di Charlot soldato il protagonista, marcia diversamente dagli altri soldati - non riesce a tenere i piedi dritti - e ha difficoltà ad eseguire il dietrofront. in gruppo i soldati devono comportarsi, obbligatoriamente, tutti allo stesso modo perché stanno marciando; ma Charlot sbaglia tutti i passi e il sergente lo vuole obbligare a seguire gli altri senza permettergli di essere diverso. Questa sequenza fa ridere ma fa anche pensare: quando sbaglia quei passi in maniera spropositata diventava diverso e questo accade perché se diventasse uguale agli altri perderebbe la propria personalità. (giock90) fa una sorta di presa in giro di se stesso, facendo così diventare un suo difetto quasi un pretesto per far riflettere sulle diversità. (abba)
in un campo militare il sergente insegna ai soldati come impugnare il fucile, come cambiare posizione ma uno di loro non ci riesce; il sergente gli fa vedere come deve fare ma lui continua sempre a sbagliare e la prende giocando. (stefano88) si comporta in modo strano e ha uno stile completamente diverso dagli altri soldati che si muovono tutti a tempo e in modo uguale; il sergente vuole che si comporti come gli altri, anche se non ci riesce perché lui è così e non riesce ad assomigliare ad altre persone. (chadmuska)
in un gruppo di soldati che stanno eseguendo degli ordini, ce n è uno che spicca, quello un po più strano che ha i movimenti goffi e non capisce mai quello che deve fare. Ma quello strano e diverso dagli altri forse vuol fare capire che è lui quello che si comportava normalmente. (marusca) è molto chiara l incapacità, nei panni del soldato, di eseguire i passi e i movimenti giusti, facendo arrabbiare il maggiore. (daniele)
il soldato più piccolo si muove diversamente dagli altri, in maniera strana perché per lui muoversi in quella maniera, che per noi può risultare buffa, è del tutto normale. Ci fa capire che non ha paura di mostrare com é. (thedoctor)
a un soldato viene imposto di camminare come tutti gli altri però non obbedisce e si muove e si comporta con un suo stile facendo capire che una persona può essere libera di fare ciò che vuole, senza aver paura di essere preso in giro. (jonny90) il sergente vuol far marciare tutti con andatura e ritmo uguale, ma il protagonista mostra la sua diversità: i suoi piedi storti, il suo sedere all insù; non riesce a fare il dietro front e fa vedere il suo esser diverso. (vale90)
mostra, in modo scherzoso, le sue paure, le sue debolezze nelle movenze da soldato. (donny) i soldati devono marciare sotto gli ordini del loro superiore e quindi non hanno un loro modo di camminare, tranne Charlot che cammina in una strana maniera e sembra non sentirsi assolutamente diverso. (spizzic7)
il soldato si distingue dal gruppo per la propria camminata, ma non perché voglia fare il diverso ma perché sa camminare solo in quel modo; la camminata anche se è buffa e ridicola, diversa dalle altre, è però la sua, non può cambiarla anche se il luogo e la situazione non permetterebbero che ogni persona marci con il proprio passo. (alaintop)
Sequenza tratta dal film L attimo fuggente di Peter Weir (Il professore, nel cortile del college, con i suoi alunni) Professore: Niente voti, oggi. Si passeggia. (Tre alunni, stupiti, incominciano a camminare) Ecco, così! In coro: La poesia qualcuno ha detto non è certo un gran diletto. (ecc.) Professore: Sinistr, destr., sinistr.. ecc.alt! Grazie ragazzi. Avrete notato che ciascuno di voi si muove con la sua particolare andatura. Per esempio P. (imitandolo) se la prende comoda, tanto prima o poi arriverà Invece C. (imitandolo) sta pensando: Andrà bene? Forse sì, certo certo Forse sì o no Chi lo sa? E il nostro O.? (imitandolo) E mosso da profonda passione (risate dei ragazzi) Lo sappiamo tutti, non è vero? (Pausa) Ma non li ho fatti marciare per deriderli. Li ho fatti marciare per illustrare la questione del conformismo: la difficoltà di mantenere le proprie convinzioni di fronte agli altri. Alcuni di voi hanno l aria di pensare: Ah, io avrei marciato diversamente Allora chiedetevi perché battevate le mani. (Pausa) Ci teniamo tutti ad essere accettati ma dovete credere che i vostri pensieri siano unici e vostri anche se ad altri sembrano strani ed impopolari, anche se il gregge può dire: Non è beeeeello! (risate) Come ha detto F.: Due strade trovai nel bosco ed io, io, scelsi quella meno battuta. Ed è per questo che sono diverso. Voglio che troviate la vostra camminata, il vostro modo di correre e passeggiare in qualsiasi direzione, comunque vogliate, che sia fiero, che sia sciocco Sta a voi. Giovanotti il cortile è vostro. (I ragazzi cominciano a camminare) Non dovete dare spettacolo, lo fate per voi stessi. (A D.) Be D:, non partecipa? D.: Esercito il diritto di non camminare. Professore: Grazie mille D.; ha afferrato l idea al volo! Andate pure controcorrente!
il professore vuole far emergere la personalità di ogni alunno esaltandone i difetti e volendo far capire che se una persona ne ha non si deve sentire inferiore ad un altro. (Abba) l insegnate vuole far capire ai suoi studenti come la gente tenda ad essere conformista in base alla necessità. E come la massa si ritrovi ad essere un gregge al seguito di idoli o cose del genere. (donny) un professore spiega come il modo di camminare dei suoi tre alunni sia condizionato dal fatto che sono davanti a tutta la classe e questo vale anche per le idee di ognuno di loro, cioè che molto spesso il gruppo ha le stesse idee. (somonec06) il professore cercava di dimostrare a tutta la classe che il conformismo è una cosa sbagliata e che ognuno deve avere le proprie idee. (giock90)
il professore fa capire agli alunni la diversità grazie al loro modo di camminare; ai primi tre dice di camminare ma dando ordini (Professore: Sinistr, destr., sinistr. ecc.alt!) li spinge ad assumere la stessa andatura; poi fa notare la diversità che c era tra loro tre e quindi li invita, tutti, a camminare in modo sciolto e disinvolto, andando in ogni direzione con un andatura a scelta, proprio per far notare la diversità che c è tra un uomo e l altro. (vale90) un gruppo di studenti con uno strano professore che li fa marciare come se fossero soldati, poi comincia a parlare e ad imitare le camminate dei suoi alunni dicendo ai ragazzi di pensare sempre con la propria testa e non di farsi trascinare dagli altri. (marusca)
una classe in cortile con il professore che cercava di far capire ai suoi alunni che essere diversi non significa essere inferiori o buffi, significa avere altre idee rispetto ad un altra persona. (thedoctor) il professore dice ai ragazzi di scegliere il modo di camminare cercando di non essere conformisti. (jonny90) ci sono degli alunni che fanno quasi tutti la stessa cosa, anche se in modo diverso; ma nel gruppo c è uno che rimane fermo senza fare niente, e c è pure il professore che insegna e spiega come essere indipendenti. (snaikeram)
il professore sta spiegando ai ragazzi che ognuno di loro è diverso con i suoi pregi e difetti; cerca di far trovare a ognuno di loro un proprio modo di camminare, diverso dagli altri, perché ciascuno ha un proprio cervello con cui prendere le proprie decisioni, belle o brutte, anche diverse da quelle degli altri; e poi secondo me se il mondo fosse fatto di persone con gli stessi pensieri, sarebbe un mondo monotono. (alaintop) gli studenti camminano, ognuno nel modo che preferisce, e questo li rende tutti diversi. (spizzic7)
tre ragazzi, guidati dal loro professore, camminano nel cortilr del college, ognuno con una camminata differente; è proprio questo il tema centrale, la diversità: camminare in base alla persona che sei tu, in quanto non puoi cambiarla per nessun motivo, tranne quando hai paura del tuo modo di camminare e delle persone che ti sono attorno che ti possono prendono in giro. (daniele) il professore cerca di far capire ai suoi alunni che non è importante cercare di essere tutti uguali per paura di essere giudicati male dagli altri, ma che ognuno di noi faccia delle scelte proprie che sono diverse da quelle di tutti gli altri e che vanno rispettate come tali, e quindi sprona i ragazzi a provare a camminare nel cortile con una propria camminata senza imitare tutti gli altri e senza seguire tutti la stessa direzione, ma anche camminando nel senso opposto agli altri, sparpagliati. (chadmuska)
Pensando a... l idea che si vuole esprimere è che si possa pensare diversamente dagli altri, e non seguire sempre il gruppo e che non ci si debba vergognare delle proprie idee. È vero che molte volte in un gruppo di persone si pensano le stesse cose e che molte volte chi fa parte di questo gruppo e ha delle idee diverse dagli altri si vergogna ad esprimerle, ma questo accade perché se qualcuno va fuori dal coro viene subito attaccato o escluso e quasi tutte le persone che fanno parte del gruppo hanno paura di questo. (somenoc06) alla volontà di evidenziare un aspetto in particolare: la diversità ; e, a mio parere, ogni persona si dovrebbe comportare com è nella realtà e non dovrebbe cercare di assomigliare per forza ad altri. (marusca) al tema della diversità: il fatto di volersi somigliare e di ritenere diversi quelli che non seguono il gruppo e si comportano in un modo ritenuto strano perché non uguale a quello dominante. (chadmuska) che essere diversi non significa essere inferiori. (thedoctor) alla forza con cui imporre a qualcuno un qualcosa, e al suo esatto contrario. (jonny90)
si parla di diversità. Infatti ognuna delle due sequenze pone l accento sul modo di comportarsi: nel film di Chaplin i soldati sono obbligati a fare gli stessi movimenti, a essere uguali, e non possono dire nulla. Charlot quindi fa ridere ma, nello stesso tempo, fa pensare: ha molta difficoltà a essere uguale agli altri, veramente non ci riesce e cerca sempre di porsi per quello che è. La cosa più giusta accade nel film L attimo fuggente perché i ragazzi hanno la possibilità di scegliere movimenti propri in modo da non essere tutti uguali. Io cerco sempre di essere diverso, di fare le cose di testa mia anche se, devo dire la verità, qualche volta mi aggrego al gruppo e facciamo allora tutti le stesse cose. (simon9) che ognuno dovrebbe fare come gli pare. Non sembra giusto essere tutti uguali: ognuno ha il suo modo di fare e ognuno dovrebbe fare e lasciare fare. Ognuno dovrebbe vivere come meglio pensa, secondo ciò che sente senza aver paura di essere diverso dagli altri. (sanfulle) che in entrambi i gruppi c è uno che non fa le stesse cose che fanno gli altri. (snaikeram)
al conformismo, o meglio al timore di apparire diversi rispetto ad un gruppo di persone che hanno quasi tutti lo stesso stile di vita, come si vestono, come si comportano, fino al modo di pensare; e se uno diverso viene escluso dal gruppo e qualcun altro, che è diverso ma non lo fa notare, rimane nel gruppo, è proprio questo il conformismo: comportarsi in un determinato modo per non rimanere fuori dal gruppo anche se dentro di sé si è diversi. Secondo me questo accade più o meno a tutte le persone di qualsiasi età, ma soprattutto ai giovani e agli adolescenti. Nella fase della vita in cui si comincia a crescere e si ha un gruppo di amici, spesso accade questo, chi è diverso viene escluso dal gruppo e allora si cerca di essere tutti uguali, anche se è sbagliato. Invece agli adulti penso che succeda molto meno, perché loro quella fase l hanno già superata. (giock90) al tema della diversità; ma cosa più importante di questa la paura di essere presi in giro per il modo in cui si fanno determinate cose, da chi pensa in modo diverso. Questa paura è contenuta in noi, soprattutto per quello che facciamo e per quello che diciamo; questo tipo di paura, che ci contamina, è molto diffusa soprattutto tra le persone molto deboli che vengono prese subito in giro. (daniele)