OSSERVATORIO SUL TURISMO



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UFFICIO STUDI E RICERCHE OSSERVATORIO SUL TURISMO Tra prospettive di sviluppo e criticità La vocazione turistica del nostro Paese è ben nota. Oltre alla presenza di risorse territoriali e amenities (la diversità e l estensione degli ambienti costieri, le caratteristiche naturali ambientali e antropiche delle Alpi e degli Appennini), in Italia sono localizzati quaranta siti definiti dall Unesco patrimonio dell umanità. Lo sviluppo del turismo costituisce anche un volano importante per stimolare la produzione di molti settori di attività economica nei comparti manifatturieri e dei servizi.

UFFICIO STUDI E RICERCHE Elaborazione per il Consiglio Generale della Fisascat CISL 12/13 MAGGIO 2010 PORTO CERVO Direttore Responsabile Pierangelo Raineri Editore, Redazione, Direzione, Amministrazione, Pubblicità Union Labor S.r.L. Via Tevere, 15 00198 Roma Telefono/Fax 06.85357906

I DATI DELLA STAGIONE TURISTICA 2009 Dovendo affrontare da un lato la crisi interna dei consumi e dall altro la competitività dei nostri concorrenti internazionali ci si aspettava che ovunque in Italia il turismo nel 2009 avrebbe visto aggravare la perdita di attrattività delle nostre offerte turistiche. Invece, si è potuto constatare una forte capacità di reazione delle imprese del settore che hanno saputo agire sulle molte leve del marketing così come su quella dei prezzi (diminuiti del 8,8%) e ciò ha fatto si che, dal 4,3% di vendite che si prospettava a fine estate, si è chiuso l anno 2009 con il 3,1%. VARIAZIONI DEI PREZZI E DELL OCCUPAZIONE CAMERE 2009/2008 Si stabiliscono così tre direzioni di comportamento legati al fattore prezzo per l acquisto del viaggio: l acquisto anticipato sul web della vacanza grazie alle offerte al ribasso dei voli low cost; la ricerca attraverso esperti, rappresentati dagli agenti di viaggio, della migliore occasione possibile in termini di qualità e di prezzi; l attesa della vacanza economica last minute. In merito alle strategie di commercializzazione, le imprese consolidano il ricorso ai circuiti dell organizzato (comunque ancora esiguo), mentre rafforzano la presenza sul web. Infatti, se i turisti organizzati rappresentano poco più del 9% (proprio come lo scorso anno) quelli che prenotano on line sono pari ad oltre il 41% contro il 36% registrato nel 2008. Inoltre, la contrazione dei consumi degli italiani ha colpito il turismo meno degli altri comparti, per almeno due ragioni evidenti: la prima legata ad una fascia di popolazione che, piuttosto che rinunciare al soggiorno, ha fatto scelte di vacanza più economiche, approfittando della proprietà di abitazioni in località turistiche e incrementando, così, il popolo dei turisti delle seconde case;

la seconda, quella che ha visto incidere meno la crisi dei consumi sui cosiddetti plurivacanzieri in correlazione anche alle classi di reddito, portando in pareggio il numero delle vacanze. Ciò ha fatto si che nonostante la performance delle strutture ricettive indichi una perdita contenuta ( 3,1%) nella vendita delle camere, il dato sulle partenze degli italiani sia rimasto, invece, stabile (+0,8% pari cioè a 94,2 milioni), seppur di questa tenuta abbiano beneficiato maggiormente, in termini di consumo, le imprese non turistiche del territorio piuttosto che le strutture della ricettività alberghiera ed extralberghiera. Quello che è successo in questi due anni nel turismo ha modificato profondamente il sistema turistico del nostro Paese che si trova oggi ad affrontare un 2010, in cui le previsioni indicano ripresa per fine anno, e in cui le imprese non potranno modificare la politica dei prezzi attuata per contrastare la crisi, non potranno diminuire la qualità del servizio per restare competitive ed avranno alle spalle un bilancio negativo. Il sistema turistico ha però dimostrato la sua solidità, continuando a soddisfare le attese dei turisti italiani e stranieri, valorizzando le offerte di prodotto e contribuendo all economia nazionale e dei territori come altri comparti economici quest anno non hanno potuto fare. Occupazione camere anno 2009 per area-prodotto (%) Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 1 città di interesse storico artistico 35,0 37,1 41,8 46,4 51,3 52,1 61,2 67,3 55,7 51,9 39,3 26,1 montagna 50,3 51,8 46,2 27,2 28,0 33,9 59,2 75,5 47,1 35,9 28,0 49,0 terme 40,0 38,0 34,4 44,5 44,1 43,3 54,2 70,6 54,7 44,2 35,9 35,3 lago 29,5 29,4 25,9 34,1 41,8 45,3 63,3 67,9 52,4 35,7 30,3 32,6 mare 29,4 28,6 30,1 30,7 36,8 49,3 69,8 84,3 50,4 40,3 20,3 14,4 campagna 29,0 28,7 30,5 36,3 40,7 44,2 57,7 68,3 46,4 34,5 30,0 19,7 altre località 36,0 35,8 38,2 37,3 41,6 46,2 51,8 58,4 45,3 40,7 34,5 23,6 Totale Italia 36,6 37,3 37,4 35,6 40,0 46,2 63,1 75,0 50,6 41,7 30,3 27,8 Fonte: Unioncamere Isnart In termini numerici assoluti il turismo in Italia ha contenuto nel 2009 la perdita di occupazione dei posti letto rispetto all anno precedente, anche se l andamento nell arco dei 12 mesi non è stato lineare. Il 1 trimestre ha chiuso sostanzialmente in pareggio, grazie ai buoni risultati delle destinazioni montane e dell extralberghiero; nel 2 trimestre le imprese ricettive hanno subìto maggiormente gli effetti della congiuntura, specie a giugno ( 2,7%); il 3 trimestre è cominciato male a luglio, soprattutto a causa della riduzione di vendite nell extralberghiero ( 7,2%), ma la perdita si è arrestata ad agosto quando il turismo è risalito negli hotel (+1,7%) e ha presentato picchi di vendite sia al mare, sia in montagna; il 4 trimestre è partito stabile a ottobre (+1% sul 2008), è calato a novembre ( 3,2% negli hotel e 7,8% nel comparto complementare) e ha chiuso a dicembre con una media del 9,3%. 1 Dati dicembre 2009, provvisori

PARTENZE DEGLI ITALIANI Nel 2009 gli italiani hanno svolto complessivamente 94,2 milioni di vacanze, di cui 71,7 milioni nelle destinazioni italiane e 22,5 milioni in quelle estere. Rispetto al 2008, dunque, nel 2009 gli italiani, hanno effettuato, circa lo stesso numero di vacanze (+0,8%). La vacanza principale dei turisti italiani si è svolta nelle destinazioni balneari (52,3%) sia italiane (56,5%) che estere (43,4%), nelle città d arte (24,5%), soprattutto quelle oltre confine (42,6%) e nelle destinazioni italiane di montagna (17,1%). In testa tra le mete più gettonate la Toscana, l Emilia Romagna e il Trentino Alto Adige, mentre all estero i Paesi preferiti sono stati come da tradizione Francia, Spagna e Grecia, seguite da Regno Unito, Croazia e Stati Uniti. Il sistema delle seconde case ha avuto un boom nel 2009, contando 160 milioni di pernottamenti stimati dei turisti internazionali e 342 milioni per i turisti italiani, questi ultimi in crescita del +20% rispetto al 2008. Questa scelta permette di realizzare vacanze a costi contenuti, comportando una spesa media individuale giornaliera dei turisti nelle seconde case (escludendo la spesa per l alloggio) che scende a 57 euro contro i 69 spesi dal turista che utilizza i canali della ricettività tradizionale. Valutando la spesa per l alloggio, inoltre, il turista delle seconde case (in affitto) arriva a spendere in media 33 euro al giorno contro i 56 del turista tradizionale.

LA COMPETITIVITA DEL SETTORE In una logica di mercato internazionale, possiamo osservare qualche punto di forza e di debolezza del sistema Italia. L Italia è il primo Paese tra i suoi principali competitors (Francia, Spagna e Grecia) per consistenza del comparto alberghiero (2.202.000 posti letto) e per presenze, che ammontano a poco meno di 252 milioni. E invece al secondo posto per numero totale di posti letto (4.500.000 circa) e per arrivi negli alberghi (77 milioni circa). In dettaglio, gli alberghi di casa nostra ospitano il 43,6% di turisti d oltre confine: quasi il doppio rispetto a quelli che soggiornano nelle strutture francesi. L Italia è però caratterizzata da una stagionalità decisamente marcata, con picchi di utilizzazione lorda (media di camere occupate sul totale delle camere esistenti) nei mesi centrali dell estate (55,2% in luglio e 61,4% in agosto), mentre l andamento è molto più costante in Francia e Spagna lungo l intero arco annuale. In quest ottica, esistono ancora forti margini di miglioramento per diversificare maggiormente i prodotti e l offerta da parte delle strutture ricettive. Di contro, seppur lontana da livelli di eccellenza, la soddisfazione complessiva verso l offerta turistica del nostro Paese è buona e leggermente superiore tra gli stranieri. I risultati più elevati (giudizio intorno agli 8 punti su un massimo di 10) sono per la qualità del mangiare e del bere e per la cortesia del personale; mentre l offerta culturale e di intrattenimento e la pulizia delle strutture si attesta su valori compresi tra 7,4 e 8. Le destinazioni di montagna e laghi segnano, da questo punto di vista, i risultati migliori (con punte fino ed oltre il 70%). Cresce inoltre l attenzione alla sostenibilità su 10 dichiarano di adottare nella loro gestione delle particolari attenzioni nei confronti dell ambiente. Dal punto di vista delle aree turistiche, il mare e la montagna sono più ricche di imprese attente alla loro tutela. I sistemi più adottati sono la raccolta differenziata dei rifiuti e forme di risparmio energetico, con riflessi positivi anche sui costi gestionali delle strutture. Meno diffuse le azioni di sensibilizzazione e l informazione del personale e della clientela, o quelle che comportano un investimento economico ed organizzativo molto significativo (come la

gestione dell acqua o l utilizzo di fonti rinnovabili). Circa la metà delle imprese ricettive, concentrate soprattutto nel comparto alberghiero, hanno adottato azioni per favorire il soggiorno e l accessibilità della clientela con esigenze speciali, in particolare dotandosi di accessi facilitati o ascensori interni. L analisi della conoscenza e sensibilità della domanda turistica italiana nei confronti del turismo responsabile, infine, mette in luce un basso livello di sensibilizzazione tra i viaggiatori, dovuto principalmente ad una carenza di informazioni e ad una bassa riconoscibilità e notorietà del prodotto. Circa il 15% degli italiani ha comunque partecipato almeno una volta ad un viaggio responsabile, motivati soprattutto dalla possibilità di conoscere e rispettare la natura ed il patrimonio locale (99,7% dei viaggiatori responsabili), di avere contatti con la popolazione locale (92,5%) e di sentirsi in qualche modo utile al territorio visitato (80,3%). Giudizio medio sul soggiorno (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) Italiani Stranieri Totale Europei Extraeuropei Totale La qualità del mangiare e bere 8,0 8,2 8,4 8,3 8,1 La cortesia/ospitalità della gente 7,8 8,0 8,0 8,0 7,9 L'accoglienza nelle strutture di alloggio 7,8 8,0 8,0 8,0 7,9 La pulizia dell'alloggio 7,8 7,9 8,1 7,9 7,9 L'offerta culturale 7,6 7,9 8,6 8,0 7,7 La pulizia del luogo 7,6 7,8 7,7 7,8 7,7 L'offerta di intrattenimento 7,4 7,6 7,8 7,6 7,5 L'organizzazione del territorio 7,4 7,5 7,6 7,5 7,5 Il rispetto per l'ambiente/urbanizzazione/inquinamento 7,4 7,5 7,5 7,5 7,5 Informazioni turistiche 7,3 7,4 7,2 7,4 7,3 Il costo dell'alloggio 7,2 7,3 7,0 7,3 7,2 Il costo della ristorazione 7,1 7,2 7,1 7,2 7,2 Il costo dei trasporti locali 7,0 7,2 7,0 7,2 7,1 Il traffico 6,7 6,9 6,7 6,8 6,7 Offerta turistica nel complesso 8,0 8,1 8,3 8,1 8,1 Fonte: Unioncamere-Isnart

BILANCIA DEI PAGAMENTI DEL SETTORE TURISMO (Banca d Italia) MESE CREDITI SPESA DEI VIAGGIATORI STRANIERI DEBITI SPESA DEI VIAGGIATORI ITALIANI SALDO 2008 2009 VAR. % 2009-2008 2008 2009 VAR. % 2009-2008 2008 2009 VAR. % 2009-2008 GENNAIO 1.699 1.594-6,2% 1.511 1.523 0,8% 188 71-62,2% FEBBRAIO 1.613 1.429-11,4% 1.328 1.281-3,5% 284 147-48,3% MARZO 1.989 1.807-9,2% 1.491 1.456-2,3% 498 351-29,6% I TRIMESTRE 5.301 4.830-8,9% 4.330 4.260-1,6% 971 569-41,4% APRILE 2.303 2.176-5,5% 1.367 1.405 2,8% 937 771-17,7% MAGGIO 2.944 2.561-13,0% 1.515 1.522 0,5% 1.430 1.038-27,4% GIUGNO 3.280 2.880-12,2% 1.817 1.601-11,9% 1.463 1.279-12,6% II TRIMESTRE 8.527 7.617-10,7% 4.698 4.529-3,6% 3.829 3.088-19,4% LUGLIO 4.275 4.065-4,9% 2.281 2.139-6,2% 1.994 1.926-3,4% AGOSTO 4.016 3.830-4,6% 3.489 3.244-7,0% 527 585 11,2% SETTEMBRE 3.511 3.254-7,3% 1.937 1.938 0,0% 1.574 1.316-16,4% III TRIMESTRE 11.801 11.149-5,5% 7.707 7.321-5,0% 4.094 3.828-6,5% OTTOBRE 2.544 2.395-5,9% 1.545 1.386-10,3% 998 1.009 1,1% NOVEMBRE 1.584 1.509-4,7% 1.344 1.267-5,7% 240 242 0,9% DICEMBRE 1.332 1.320-0,9% 1.297 1.196-7,8% 35 124 256,7% IV TRIMESTRE 5.460 5.224-4,3% 4.186 3.849-8,1% 1.273 1.375 8,0% TOTALE ANNO 31.090 28.819-7,3% 20.922 19.959-4,6% 10.168 8.860-12,9% Nel periodo GENNAIO DICEMBRE 2009 si è avuto un saldo netto positivo di 8.860 milioni di euro, a fronte di uno di 10.168 milioni di euro nello stesso periodo dell'anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, per 28.819 milioni di euro, sono diminuite del 7,3 per cento; quelle dei viaggiatori italiani all'estero, per 19.959 milioni di euro, sono diminuite del 4,6 per cento. La spesa dei viaggiatori stranieri in Italia che hanno alloggiato in albergo o villaggio turistico e che hanno scelto una casa in affitto si è ridotta del 10,0 per cento rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. La riduzione di spesa è stata invece più contenuta per i viaggiatori ospiti presso parenti e amici ( 2,9 per cento), mentre le spese di coloro che si sono rivolti alle restanti forme di alloggio sono leggermente aumentate (0,7 per cento). Le spese degli escursionisti sono diminuite dell 1,2 per cento. Nello stesso periodo la spesa dei viaggiatori italiani all'estero è aumentata per i soggiornanti in casa in affitto (+6,7 per cento), mentre si è ridotta in tutti gli altri tipi di ricettività: per i clienti degli alberghi e villaggi turistici ( 7,4 per cento), per gli ospiti di parenti e amici ( 7,8 per cento) e, più moderatamente, per gli altri tipi di struttura ricettiva ( 1,5 per cento); la spesa degli escursionisti è pressoché invariata ( 0,2 per cento).

L ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO ISTAT Le attività turistiche sono caratterizzate da un elevata intensità di lavoro: l occupazione del settore rappresenta, perciò, una misura sia della sua dimensione, sia delle opportunità occupazionali che esso offre. In Italia, nel 2008, un occupato su 20 lavora nel turismo, valore superiore a quello medio europeo e in costante crescita. L Italia, nell ambito dei paesi Ue27, è l ottavo paese per quota di occupati nel settore turistico (5 per cento). Prima dell Italia si collocano Malta (8,4 per cento), Spagna (7,2per cento), Grecia (6,9 per cento), Cipro (6,7 per cento), Portogallo, Austria e Irlanda(tutte con il 6,1 per cento). In coda alla graduatoria Polonia e Romania, rispettivamente con quote pari a 1,9 e 1,6 per cento. Nel 2008, gli occupati nel settore del turismo sono poco meno di 1 milione e 200mila unità, pari al 5,0 per cento degli occupati totali. Tra le ripartizioni non si rilevano elevate differenze della quota di occupati nel turismo: nel Nord ovest si registra quella più bassa (4,4 per cento), nel Centro quella più alta (5,7 per cento). A livello regionale la situazione è più variabile. Le regioni con una maggiore quota di occupati nel settore turistico sono la Valle d Aosta e la provincia autonoma di Bolzano (rispettivamente 8,7 e 10,8 per cento), seguite da Liguria e Toscana (entrambe con 6,8 percento) e dalla Sardegna (6,4 per cento). La più bassa quota di occupati nel settore si osserva in Basilicata e in Lombardia (entrambe al 3,9 per cento). Tra il 2004 e il 2008 la quota di occupati del settore è aumentata di 0,4 punti percentuali. Questa tendenza non è però condivisa da tutte le aree. L incremento è stato più accentuato nel Centro (+1,0 punti), grazie soprattutto all apporto della Toscana (+1,9); mentre nel Nord est si registra un lieve calo ( 0,1), frutto di variazioni inferiori a quella media di tutte le sue aree a eccezione della provincia autonoma di Bolzano. In particolare, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna registrano un calo della quota di occupati del turismo. Tra le regioni in cui il peso occupazionale del turismo è aumentato di più vi sono, oltre alla Toscana, l Abruzzo (+1,8) e la Calabria (+1,3).

ANDAMENTO DEL MERCATO INTERNAZIONALE Il clima di incertezza economica non risparmia il settore dei viaggi organizzati che a livello internazionale sembrano subire evidenti contraccolpi. Per il 2009 il 62,6% degli operatori segnala una diminuzione della domanda mondiale dei viaggi organizzati, il 25,9% indica una stabilità mentre solo l 11,5% un aumento. Le maggiori criticità rispetto al 2008 riguardano gli operatori della Spagna (l 83,3% dei T.O indica una diminuzione), del Regno Unito (80%) e degli Usa (74%); più stabile, invece, l andamento per i T.O. austriaci (64,3%). Meno variabile la domanda dei viaggi organizzati verso l Italia dalla Francia, dal Belgio e dall Olanda per la metà degli operatori. Maggiore stabilità per la domanda di viaggi organizzati verso l Italia (30,6%), sebbene il 55,6% degli intermediari indichi una diminuzione rispetto allo scorso anno. Le principali criticità riguardano la domanda organizzata statunitense (in diminuzione per il 73% degli operatori), del Regno Unito (71,4%), della Svizzera (71,4%) e dei Paesi dell Est (63,4%). Meno variabile la domanda dei viaggi organizzati verso l Italia dalla Francia, dal Belgio e dall Olanda per la metà degli operatori.

PREVISIONI 2010 TOUR OPERATING Per il 2010 i Tour Operator internazionali indicano un cambio di direzione ed un inizio di recupero: la domanda di turismo verso l Italia per il prossimo anno vede il 45,8% degli operatori che indica stabilità, il 40,7% che segnala un aumento e solo il 13,5% una diminuzione. Nel dettaglio dei mercati, l 81,3% degli intermediari indiani prevede un aumento della domanda dei viaggi organizzati verso l Italia per il 2010; così come il mercato statunitense che nel 57,4% dei casi indica un aumento. Meno positive le previsioni dei T.O. del Regno Unito, dove il 40,6% rileva stabilità mentre il 34,4% una diminuzione. A saldo degli andamenti positivi e negativi rilevati, il 2010 si configura come un anno di riavvio per il turismo organizzato internazionale. Infatti, i T.O. indiani e statunitensi prevedono una variazione complessiva positiva della domanda verso l Italia (rispettivamente +15,2% e +12,8%). Più contenute le aspettative del mercato giapponese che chiude con una previsione sul 2010 del +4,3% mentre in Europa si rileva una ripresa più lenta (+1,1%). L Italia, si conferma la destinazione più richiesta dalla clientela ai Tour Operator internazionali, il 78% della clientela che si rivolge agli intermediari di viaggio a livello mondiale richiede la destinazione Italia. Solo a distanza i competitor più diretti: la Francia (richiesta dal 41,5% della clientela) e la Spagna (25%). Nel dettaglio dei singoli Paesi l Italia è la destinazione più richiesta: dall 89% della clientela dei T.O. statunitensi; dall 80,9% della clientela dei T.O. europei; dal 60% della clientela dei T.O. giapponesi; dal 59% di quella che si rivolge agli intermediari di viaggio indiani.

RILEVAZIONE SULLE FORZE DI LAVORO (DATI ISTAT) La crisi non poteva non avere un riflesso negativo anche sul turismo, che sebbene meno colpito di altri settori, ha drasticamente rallentato la crescita impetuosa da cui era stato caratterizzato negli anni precedenti. Se si analizza la dinamica degli occupati rispetto ai vari periodi possiamo vedere come questa sia caratterizzata da una forte variabilità stagionale. Infatti, si ha la massima concentrazione degli occupati nei mesi estivi e valori molto più bassi in inverno e autunno. La distribuzione presenta una asimmetria a sinistra, in quanto si ha una maggiore presenza di occupati nei mesi primaverili rispetto a quelli autunnali. Il numero degli occupati segna il suo minimo sempre all inizio dell anno. Da notare come pur essendo in calo il numero di addetti nel 2009 il periodo di maggiore occupazione risulta essere proprio l estate 2009 con incidenza maggiore degli occupati nel mezzogiorno. OCCUPATI NEL SETTORE ALBERGHI E RISTORANTI (migliaia di unità) Periodo di riferimento 2004 2005 2006 2007 2008 2009 I Trimestre 980 1.012 1.082 1.045 1.125 1.091 II Trimestre 1.040 1.100 1.163 1.207 1.234 1.179 III Trimestre 1.113 1.140 1.162 1.266 1.246 1.276 IV Trimestre 1.008 987 1.050 1.099 1.113 1.119 Media Annuale 1.035 1.060 1.114 1.154 1.179 1.166 1.200 1.150 1.100 OCCUPATI NEL SETTORE (migliaia di unità) Media Annuale 1.050 1.000 950 2004 2005 2006 2007 2008 2009 RIPARTIZIONE GEOGRAFICA DEGLI OCCUPATI NEL SETTORE TURISMO Anno 2009 (migliaia di unità) Periodo di riferimento Nord Ovest Nord Est Centro Sud TOTALE I Trimestre 271 248 278 294 1.091 II Trimestre 304 276 273 326 1.179 III Trimestre 313 293 294 377 1.276 IV Trimestre 317 249 260 294 1.119 Media Annuale 301 267 276 323 1.166