CON L EUROPA IL LAZIO CAMBIA. ANCHE IN AGRICOLTURA.



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IL PSR 2007-2013 A LATINA CON L EUROPA IL LAZIO CAMBIA. ANCHE IN AGRICOLTURA. PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

INDICE INTRODUZIONE L AGRICOLTURA A LATINA Il quadro generale IL PSR 2007-2013 A LATINA Un analisi complessiva LE MISURE PER LA COMPETITIVITÀ Come funzionano L insediamento dei giovani (Misura 112) I risultati della Misura 112 nella provincia di Latina I progetti di investimento delle imprese agricole (Misura121) I progetti di investimento delle imprese alimentari (Misura123) INTERVENTI AGROAMBIENTALI E FORESTALI Come funzionano Il sostegno agroambientale e forestale nel Lazio Il sostegno agroambientale e forestale in provincia di Latina pag.4 pag.6 pag.11 pag.14 pag.25 LE MISURE PER LA QUALITÀ pag.36 Come funzionano Il contributo alle spese di certificazione dei prodotti di qualità (Misura 132) Il sostegno alla promozione e pubblicità (Misura 133) DIVERSIFICAZIONE E MULTIFUNZIONALITÀ Come funziona Il sostegno all agriturismo e alla multifunzionalità (Misura 311) L APPROCCIO INTEGRATO (PIF, PIT E GAL) Come funziona La Progettazione Integrata nel Lazio I PIF nella provincia di Latina I PIT nella provincia di Latina I GAL nella provincia di Latina pag.44 pag.50 CON L EUROPA IL LAZIO CAMBIA. ANCHE IN AGRICOLTURA. L assessorato all Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Lazio, in collaborazione con ARSIAL, ha lanciato una campagna comunicativa dedicata ai temi delle politiche agricole e del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. Obiettivi principali della campagna: informare e sensibilizzare, il pubblico e i potenziali beneficiari, sulle scelte strategiche che sono state adottate e che oggi hanno determinato la crescita del contributo del settore agricolo al prodotto interno lordo regionale. Seguendo questo intento, l opuscolo Il PSR 2007-2013 a Latina tratteggia una panoramica del sistema agricolo e agroalimentare a livello provinciale ed espone un quadro di sintesi di come il Programma di Sviluppo Rurale ha funzionato a livello locale, approfondendo alcuni temi quali: le cosiddette misure a investimento, le misure dell Asse II dedicate al miglioramento dell ambiente e dello spazio rurale e l approccio integrato e collettivo (PIF, PIT e LEADER). I risultati ottenuti sono molto importanti perché sono stati raggiunti gli obiettivi di spesa del Programma utilizzando tutti i fondi a disposizione, evitando l applicazione del noto meccanismo del disimpegno automatico consistente nella restituzione delle risorse alla comunità europea. Una testimonianza concreta della fiducia dei territori verso un importante strumento economico di rilancio del settore agricolo. La Regione Lazio, insieme ad ARSIAL, ha lavorato sin da subito con l obiettivo di utilizzare in modo concreto e mirato il piano finanziario del Programma di Sviluppo Rurale, recuperando il ritardo accumulato precedentemente. In poco più di un anno e mezzo sono stati erogati circa 200 milioni di euro, su un totale di 560 milioni di pagamenti effettuati dall avvio della Programmazione. Un risultato ottenuto grazie all introduzione di un processo virtuoso costituito da tre azioni chiave: sburocratizzazione, velocizzazione e liquidazione. Tutte le province hanno partecipato da protagoniste. A partire dai pagamenti totali, che sono stati a Viterbo 188,503 milioni (33,5%), a Roma 117,276 3 4

milioni (20,82%), a Latina 98,126 milioni (17,42%), a Frosinone 84,382 milioni (14,98%), a Rieti 75,062 milioni (13,32 %). Le misure che hanno riscontrato maggiore interesse sono i cosiddetti pagamenti agroambientali (misura 214), vale a dire i contributi agli agricoltori che hanno scelto di introdurre o mantenere in azienda metodi di produzione biologici e/o ecocompatibili, e i pagamenti agli agricoltori che hanno investito per l ammodernamento delle aziende agricole (misura 121) e hanno introdotto tecnologie innovative per migliorare il rendimento economico delle loro imprese. Il lavoro di semplificazione amministrativa fatto dalla Regione, ha dato la possibilità di individuare i fabbisogni dei territori, le priorità degli interventi e gli strumenti da adottare nella nuova Programmazione 2014-2020. Si parte dai risultati per creare l agricoltura che ci piace : l agricoltura semplice, innovativa e solidale, capace di essere una risorsa preziosa per i nostri giovani, in grado di rendere competitivo il sistema imprenditoriale del Lazio. Dando forza e fiducia alle start up d impresa, all aggregazione di più soggetti per la realizzazione di progetti di integrazione territoriale, allo sviluppo della multifunzionalità del settore agricolo per far nascere nuove opportunità di reddito e occupazione, alla valorizzazione della qualità delle produzioni agroalimentari e alla promozione di un patrimonio ricco di eccellenze. La campagna di comunicazione, realizzata dalla Regione Lazio in collaborazione con ARSIAL, è basata concretamente sull impatto suscitato nel mondo agricolo e in particolare nelle singole persone, spina dorsale del sistema laziale. Le loro storie, raccontate da volti veri, sono l esperienza di tanti che, come loro, hanno saputo cogliere un opportunità di crescita per il proprio futuro, trasformando un idea e un progetto in azioni concrete, capaci di migliorare lo spazio, l ambiente, la vita e il futuro di tutti. Roma, aprile 2015 L AGRICOLTURA A LATINA Il quadro generale Latina è decisamente un area vocata alla produzione agricola e alimentare, con la presenza di alcuni settori di punta che la collocano ai vertici regionali e nazionali. L orticoltura, il kiwi e le olive da mensa registrano una produzione elevata in termini di volumi e, nello stesso tempo, rinomata come qualità e caratteristiche distintive. In base ai dati dell ultimo Censimento agricolo, sono oltre 20.000 le aziende agricole attive sul territorio, mentre le imprese registrate alla Camera di Commercio sono 10.282 (Tabella 1). Il numero di occupati nel settore primario sfiora la soglia di 20.000 unità, con quasi 4 milioni di giornate lavorative e una forte presenza di manodopera dipendente a tempo indeterminato o impegnata in forma non continuativa, data la stagionalità della produzione e dei calendari di lavoro, in particolare nel settore ortofrutticolo. Circa 1 lavoratore su 10 in provincia di Latina opera nel settore agricolo. Precisamente il 9,6% della forza lavoro è impegnata in agricoltura, a fronte di valori decisamente inferiori a livello regionale (1,8%) e nazionale (3,6%). La Superficie Agricola Utilizzata (SAU) è pari a 88.391 ettari e la dimensione media per azienda è di appena 4,3 ettari: un indice assai più contenuto rispetto alla media regionale (6,5 ettari) e nazionale (8,0 ettari). La ragione della maggiore frammentazione fondiaria è probabilmente da ricercare nella prevalenza di una agricoltura tradizionale, dove prevale la pluriattività, nelle aree collinari interne e montane; nonché nella elevata presenza, in pianura, di produzioni intensive e specializzate nei settori dell orticoltura e della frutticoltura, in pieno campo e in serra, nei quali bastano pochi ettari per raggiungere una adeguata dimensione economica e per richiedere un elevato impegno lavorativo. Sono 8.107 le aziende agricole pontine che ricorrono all irrigazione, a fronte di un dato complessivo regionale di 19.090. In pratica, il 39% degli agricoltori di Latina può contare su un impianto di irrigazione, contro appena il 19% per la regione Lazio nel complesso. Gli ettari irrigati nel pontino sono oltre 30.000. Pertanto, il 35% della SAU provinciale è irrigata. Nel Lazio gli ettari irrigui sono appena il 12% del totale. 5 6

A Latina è attiva una importante industria alimentare, presente sul territorio sia con unità produttive di imprese multinazionali che con piccole e medie società condotte da una vivace imprenditoria locale, molto spesso caratterizzata da una matrice agricola. Sono 513 le imprese alimentari e delle bevande censite a livello provinciale, corrispondenti al 14% di quelle complessivamente presenti sul territorio provinciale. Di rilievo è pure la diffusione di cooperative e Organizzazioni di Produttori (OP), con particolare riferimento a quelle impegnate nella filiera della frutta e degli ortaggi. A fine 2014 risultano riconosciute 26 OP a Latina; mentre sono 41 a livello regionale. La loro attività principale è la lavorazione e il condizionamento degli ortofrutticoli freschi, ma non mancano esempi di trasformazione industriale, con produzioni di quarta e quinta gamma, destinate al consumo fresco e ai circuiti della Grande Distribuzione Organizzata (GDO). Nella provincia di Latina si riscontra dunque la presenza di un sistema produttivo integrato agro-alimentare, all interno del quale le due principali componenti (agricola e industriale) interagiscono e collaborano, dando vita a una filiera in grado di rinnovarsi e di risultare competitiva sul mercato nazionale e internazionale. Il valore aggiunto agricolo della provincia di Latina ammonta a 502 milioni di euro, pari al 4,8% del totale della ricchezza generata a livello provinciale (Tabella 2): un dato assai più elevato rispetto alla media nazionale che è dell 1,9%. Latina è al primo posto nella regione Lazio e al dodicesimo nel ranking nazionale per importo del PIL generato dal settore primario. Le esportazioni di materie prime agricole e di prodotti alimentari della provincia di Latina ammontano a 335 milioni di euro. In pratica, il 7% delle esportazioni provinciali sono coperte dalla filiera agroalimentare. Latina è al primo posto nel Lazio per valore delle esportazioni, sia nel campo delle materie prime agricole che in quello dei prodotti trasformati. Le esportazioni di sole materie prime agricole ammontano a 140 milioni di euro, valore che colloca Latina al tredicesimo posto nella graduatoria delle provincie italiane. In aggiunta a quanto finora evidenziato, è opportuno riferire di altri caratteri distintivi dell agricoltura pontina. In primo luogo, si riscontra una maggiore incidenza della imprenditoria giovanile rispetto alla media regionale. A Latina il 21% dei titolari di imprese agricole è composta da giovani la cui età risulta inferiore a 40 anni, contro il 17% del valore medio regionale. Inoltre, il sistema agricolo provinciale si caratterizza per una maggiore intensità produttiva rispetto al resto della regione, il che implica come conseguenza l elevato assorbimento di manodopera e di mezzi tecnici. A Latina ciascun addetto lavora in media 6 ettari di SAU, contro i 12,2 del dato regionale medio, e il consumo annuale di prodotti fitosanitari a livello provinciale copre oltre il 50% del totale regionale. Infine, un terzo elemento da evidenziare, che risulta chiaramente collegato al precedente, è l elevato livello di specializzazione produttiva nei settori quali la frutta fresca e gli ortaggi. La provincia di Latina rappresenta da sola il 50% della SAU orticola regionale e il 20% delle coltivazioni di frutta, con un grado di copertura che arriva al 75% nel caso del kiwi. Un discorso a parte merita il comparto zootecnico: un tempo assai diffuso e sviluppato in provincia di Latina, ma che ha conosciuto un preoccupante declino negli ultimi 20 anni. Attualmente esso presenta alcuni caratteri degni di considerazione. Nel complesso, la zootecnia pontina che conta poco più di 90.000 Unità Bovine Adulte (UBA), si colloca allo stesso livello delle province di Roma e di Viterbo. Però presenta la peculiarità di essere specializzata verso il settore bovino e bufalino, il quale copre l 82% delle UBA allevate nel territorio provinciale, contro una media del 58% nell intera regione. A Latina ci sono pochi allevamenti (solo il 7% delle aziende agricole è attiva in ambito zootecnico), ma hanno una dimensione media assai elevata e pari a oltre il doppio rispetto al dato regionale. Ad esempio, le stalle che producono latte di vacca e di bufala allevano in media 75 capi contro appena 31 animali detenuti a livello regionale. Da ultimo, è necessario però evidenziare come il sistema zootecnico pontino abbia avuto negli ultimi anni una dinamica più accentuata rispetto a quello regionale nel suo complesso. Dal 2003-2004 al 2013-2014, la produzione commercializzata di latte bovino si è contratta del 36% a Latina (-33% nel Lazio). Di contro c è stata la crescita dell allevamento bufalino che ha raggiunto un peso notevole nel contesto dell agricoltura provinciale. A conclusione del profilo del sistema agricolo e alimentare della provincia di Latina, si ritiene utile richiamare l attenzione sui principali settori e su come 7 8

essi si collocano nel contesto nazionale e regionale (Tabella 3). Sicuramente l orticoltura è il comparto dove i vantaggi competitivi del territorio pontino sono più evidenti e consolidati, non solo per la variegata e abbondante produzione agricola di base, ma pure per la presenza del sistema cooperativo, delle OP, dell industria di trasformazione e dei servizi logistici e commerciali. A Latina si localizza il 10% delle OP ortofrutticole riconosciute a livello italiano, le quali operano con una gamma di produzioni assai estesa e tale da soddisfare le esigenze di un ampia clientela sul mercato domestico e su quello internazionale. Molto forte è anche la produzione di kiwi, segmento di mercato dove la provincia di Latina copre quasi il 25% dell intera offerta nazionale e nel quale opera circa il 16% delle imprese agricole iscritte alla Camera di Commercio. La zootecnia da latte rappresenta ancora un settore trainante a Latina, nonostante il declino accelerato e progressivo che si è verificato dalla fine degli anni novanta che ha portato alla chiusura di migliaia di stalle e ha fatto scendere la quota di produzione pontina sul totale nazionale a meno dell 1%. L allevamento bufalino è andato in controtendenza, registrando un incremento del numero di capi allevato e del volume di produzione, ma è riuscita a compensare solo in modo assai parziale il tracollo che ha interessato il settore delle vacche da latte. Tabella 1. I dati strutturali dell agroalimentare a Latina Numero di imprese agricole 20.583 Numero di occupati in agricoltura 19.356 Quota degli occupati in agricoltura sul totale provinciale 9,6% Superficie Agricola Utilizzata (SAU in ettari) 88.391 SAU media per azienda 4,3 Numero di imprese attive nel settore dell industria alimentare e delle bevande Quota delle imprese attive nel settore alimentare e delle bevande sul totale provinciale Fonte: Censimento dell agricoltura e Istituto Tagliacarne 513 14% Tipo di produzione Caratteristiche del comparto Orticole Sono 3.600 le aziende orticole in provincia di Latina, con 9.860 ettari di superficie coltivata (il 50% del totale regionale). Sono 26 le Organizzazioni di Produttori (OP) riconosciute e attive a fine 2014, su un totale di 41 per l intera regione Lazio. La produzione di ortaggi in provincia di Latina è pari a poco meno della metà dell intera produzione regionale. Kiwi Latte di bufala Latte di vacca Olive da olio e da mensa Tabella 2. I dati economici dell agroalimentare a Latina Valore aggiunto agricolo (milioni di euro) 502,5 Quota del valore aggiunto agricolo sul totale provinciale 4,8% Esportazioni di prodotti agricoli e silvicoli (milioni euro) 142,1 Esportazioni di alimentari e bevande (milioni euro) 193,5 Totale esportazioni agroalimentari 335,6 Fonte: Censimento dell agricoltura e Istituto Tagliacarne Tabella 3. Le principali produzioni dell agricoltura di Latina Sono 5.600 gli ettari di superficie coltivata in provincia di Latina (il 75% del totale regionale). La produzione raccolta ammonta ad 1 milione di quintali, pari al 23% dell offerta complessiva a livello nazionale. Il valore della produzione a livello di azienda agricola è di poco meno di 50 milioni di euro l anno. Sono 1.600 le aziende agricole che producono kiwi a livello provinciale. In provincia di Latina ci sono 281 allevamenti bufalini specializzati, pari al 47% del totale regionale. Le bufale allevate sono 28.173, corrispondenti al 66% dell intera mandria regionale e al 12% di quella nazionale. La produzione di latte di bufala è di 160.000 quintali l anno. In provincia di Latina ci sono 995 allevamenti che detengono 18.278 vacche da latte. Il volume della produzione commercializzata nella campagna 2013-2014 è di 950.000 quintali, il cui valore valutato ai prezzi di mercato è di 43 milioni di euro. La produzione di latte di vacca ottenuta a Latina copre il 30% di quella regionale. Ci sono 11.000 olivicoltori in provincia di Latina, con 13.220 ettari di oliveti. In media si producono 15.000 quintali di olio di oliva l anno e 12.000 quintali di olive da mensa (il 76% del totale regionale). Fonte: ISTAT, Istituto Tagliacarne 9 10

IL PSR 2007-2013 A LATINA: UN ANALISI COMPLESSIVA La politica di sviluppo rurale per il settennio 2007-2013 ha avuto un ruolo importante per il sistema agricolo e per il territorio rurale della provincia di Latina e, in particolare, ha contribuito a consolidare la competitività delle imprese, favorendo la realizzazione di progetti di investimento e di interventi per l innovazione. Meno incisivo è stato, invece, l impatto del PSR in termini di interventi per il miglioramento dell ambiente, come si evince chiaramente dai dati relativi al numero di beneficiari e agli importi dei finanziamenti ammessi a livello provinciale per tali tipologie di operazioni. In base agli ultimi dati disponibili (autunno 2014), i contributi pubblici indirizzati sul territorio pontino tramite il PSR 207-2013 sono ammontati a 115 milioni di euro, corrispondenti al 18% del totale regionale. Si stima che abbiano usufruito dei finanziamenti 1.700 tra imprese agricole e altri beneficiari, a fronte di un totale di 13.800 a livello regionale. Pertanto, il 12% dei soggetti che hanno incassato aiuti pubblici del PSR è localizzato in provincia di Latina. Dato, questo, che è inferiore rispetto alle potenzialità del territorio e della economia agroalimentare provinciale, considerato che, in riferimento al solo settore agricolo, a Latina sono localizzate il 21% del totale delle aziende censite a livello regionale. Il contributo medio riconosciuto per beneficiario ammonta a 67.000 euro: un valore assai più elevato rispetto al dato medio registrato nell intera regione che è di 46.000 euro. Pertanto, la minore incidenza in termini di numero di beneficiari rispetto alle potenzialità provinciali è controbilanciata da interventi che hanno una maggiore massa critica e generano un volume di trasferimenti pubblici più cospicuo. E stato misurato l ammontare dei contributi pubblici riconosciuti sul territorio pontino in rapporto al numero di ettari di Superficie Agricola Utilizzata. Si stima che grazie al PSR 2007-2013 siano stati erogati 185 euro per ettaro di SAU e per annualità in provincia di Latina, contro 142 euro per l intera regione (Tabella 4). Sono stati 309 i giovani agricoltori di primo insediamento della provincia di Latina che hanno avviato l attività imprenditoriale grazie al sostegno diretto ricevuto dal PSR 2007-2013; mentre sono stati 472 gli agricoltori che hanno ottenuto finanziamenti pubblici per realizzare progetti di investimento e migliorare le prestazioni delle aziende. Gli agricoltori pontini che hanno sottoscritto impegni agroambientali, per rendere più sostenibile l attività e per ridurre l impatto ambientale sono stati 220, pari al 7% del totale dei beneficiari registrati a livello regionale durante il settennio di programmazione (Tabella 5). Pertanto, l interesse degli agricoltori provinciali appare piuttosto tiepido; a differenza di quanto accade con le misure ad investimento che pongono l agricoltura pontina in una condizione privilegiata nel contesto regionale. Infatti, il 24% degli aiuti erogati nella regione Lazio per il finanziamento dei progetti di investimento è stato assorbito da Latina, contro appena il 7% della spesa sostenuta dal PSR per le misure a superficie (Tabella 6). Tabella 4. Gli aiuti del PSR 2007-2013 in provincia di Latina Contributi complessivi riconosciuti (milioni di euro) Stima del numero di soggetti beneficiari del PSR 2007-2013 Stima del contributo riconosciuto in media a ogni soggetto beneficiario nel periodo di programmazione 2007-2013 (euro) Stima del contributo pubblico riconosciuto in media per ogni ettaro di SAU nel periodo di programmazione 2007-2013 (euro per ettaro) Latina Lazio %Latina 115 635 18% 1.700 13.800 12% 67.647 46.014 185 142 Il contributo medio per beneficiario a Latina è più elevato del 47% rispetto al dato regionale Il contributo medio per ettaro di SAU a Latina è più elevato del 30% rispetto al dato regionale 11 12

Tabella 5. Il numero di beneficiari del PSR 2007-2013 per le principali Misure MISURA Latina Lazio %Latina Misura 112 Numero di giovani agricoltori che si sono insediati grazie al PSR 2007-2013 Misura 121 Numero di agricoltori che hanno realizzato un progetto di investimento aziendale grazie al PSR 2007-2013 Misura 123 Numero di imprese di trasformazione e di commercializzazione che hanno realizzato un progetto di investimento aziendale grazie al PSR 2007-2013 Misura 214 Numero medio di agricoltori che hanno beneficiato di pagamenti agroambientali grazie al PSR 2007-2013 Misura 311 Numero di agricoltori che hanno realizzato un progetto di investimento per la diversificazione e la multifunzionalità aziendale grazie al PSR 2007-2013 309 1.511 21% 472 2.380 20% 43 218 20% 220 3.178 7% 47 382 12% Tabella 6. Risorse pubbliche intercettate dalla provincia di Latina rispetto al totale dei contributi riconosciuti a livello regionale con il PSR 2007-2013 Incidenza della spesa complessiva del PSR 2007-2013 in provincia di Latina rispetto al totale regionale Incidenza della spesa riconosciuta in provincia di Latina per le Misure ad investimento (interventi per la competitività, la diversificazione e le infrastrutture) Incidenza della spesa riconosciuta in provincia di Latina per le Misure a superficie (interventi ambientali e forestali) 18% 24% 7% LE MISURE PER LA COMPETITIVITÀ Come funzionano Le Misure per la competitività prevedono l erogazione di un contributo alle spese sostenute dal soggetto beneficiario (azienda agricola, impresa di trasformazione, cooperativa, OP, ecc.) sulla base di progetti che contribuiscano ad ammodernare le imprese, a migliorare la sostenibilità e favorire lo sviluppo territoriale regionale. I contributi vengono concessi o in conto capitale o in conto interessi o con altre forme di ingegneria finanziaria, a copertura parziale delle spese sostenute. Rientra nell ambito degli interventi per la competitività anche la misura che agevola il primo insediamento dei giovani nel settore agricolo, in modo da favorire il ricambio generazionale e combattere il fenomeno della senilizzazione dell imprenditoria agricola. Di seguito, si descrive come sono state applicate tali misure e quali risultati sono scaturiti dai rispettivi interventi previsti dal PSR Lazio 2007-2013. L attenzione è dedicata, in particolare, a tre operazioni: il premio unico per l insediamento di giovani agricoltori (Misura 112), il sostegno per i progetti di ammodernamento delle aziende agricole (Misura 121), gli aiuti per gli investimenti delle imprese di commercializzazione e di trasformazione dei prodotti agricoli (Misura 123). I dati utilizzati sono aggiornati al mese di ottobre 2014. L insediamento dei giovani (Misura 112) L insediamento dei giovani in agricoltura è stato ottenuto nel Lazio con il cosiddetto Pacchetto Giovani, un iniziativa rivolta agli agricoltori in un età compresa fra i 18 e i 40 anni non compiuti al momento della presentazione della domanda, per i quali il PSR prevede tre tipi di incentivi: un premio unico di primo insediamento, per favorire il ricambio generazionale nella conduzione delle imprese agricole; un sostegno finanziario per la realizzazione di un progetto di ammodernamento dell azienda concepito per migliorare il rendimento economico e la competitività, attraverso ristrutturazioni e l introduzione di tecnologie innovative; 13 14

una terza forma di aiuto scegliendo tra diverse possibilità, come la partecipazione a un intervento di formazione (Misura 111), il finanziamento di un progetto per la diversificazione delle attività aziendali (esempio agriturismo), il ricorso alla consulenza aziendale (Misura 114), il rimborso per la partecipazione dell azienda ai sistemi di qualità (Misura 132). Le risorse finanziarie messe a disposizione con il PSR 2007-2013 per l intero periodo di programmazione sono state circa di 58 milioni di euro. Nel complesso, sono state approvate 1.511 domande di nuovo insediamento presentate dai giovani aspiranti agricoltori laziali, ai quali è stato concesso un contributo di circa 53 milioni di euro (Tabella 7). PROCEDURA Tabella 7. Risultati della Misura 112 nel Lazio N DOMANDE AMMESSE CONTRIBUTO AMMESSO BANDO SINGOLO 66 2.147.145 PACCHETTO GIOVANI 1.445 50.791.500 TOTALE 1.511 52.939.245 Dei 1.511 giovani agricoltori beneficiari, 1.445 hanno usufruito del Pacchetto Giovani e quindi hanno presentato un progetto di insediamento e di sviluppo aziendale articolato, tale da prevedere anche operazioni di investimento. Solo 66 hanno utilizzato l approccio singolo, chiedendo di beneficiare unicamente del premio unico di primo insediamento. Da segnalare come 72 beneficiari si sono insediati a seguito del prepensionamento di agricoltori. Dei 1.445 giovani che hanno usufruito del Pacchetto Giovani, 102 hanno beneficiato dell intervento di formazione (Misura 111) come terza misura a scelta; 1.203 hanno usufruito di un servizio di assistenza tecnica (Misura 114); 129 hanno scelto di farsi rimborsare il costo per la certificazione dei prodotti di qualità (Misura 132) e, infine, 11 hanno realizzato un intervento di diversificazione verso attività extra agricole (Misura 311). Il grafico sottostante (Figura 1) riporta come si sono distribuite a livello provinciale le domande ammesse a finanziamento. 20% FIG 1. DOMANDE AMMESSE PER PROVINCIA IN % 24% 12% 23% 21% I risultati della misura 112 nella provincia di Latina FROSINONE LATINA RIETI ROMA VITERBO II giovani agricoltori di Latina che si sono insediati nel settore agricolo grazie ai contributi del PSR Lazio 2007-2013 sono 309. Tutti hanno utilizzato la modalità del Pacchetto Giovani e quindi hanno attivato contemporaneamente più misure, dimostrando in tal modo una capacità progettuale che va oltre la semplice richiesta di premio unico di primo insediamento. L ammontare complessivo del contributo riconosciuto a favore dei giovani agricoltori della provincia di Latina è stato di 7,3 milioni di euro, equivalenti al 14% del totale concesso sul territorio regionale. Il valore medio corrisposto a ciascun beneficiario è di 26.826 euro. A tale importo si deve aggiungere l aiuto erogato per l esecuzione del piano di investimenti aziendale, il cui ammontare medio per beneficiario è di poco meno di 70.000 euro. Pertanto ogni singolo agricoltore della provincia di Latina che ha utilizzato la formula del Pacchetto Giovani, ha incassato in media circa 96.000 euro dalle misure considerate obbligatorie, ovvero la 112 e la 121 (Tabella 8). Tabella 8. Risultati della misura 112 nella provincia di Latina (euro) Domande ammesse a contributo Spesa pubblica misura 112 Spesa pubblica in % rispetto al totale regionale Valore medio del premio di primo insediamento (Misura 112) Contributo medio erogato per il piano di investimenti (Misura 121) Contributo medio per beneficiario del Pacchetto Giovani 309 7.362.500 14% 26.826 68.937 95.763 15 16

La Tabella 9 specifica i settori nei quali i giovani agricoltori della provincia di Latina si sono insediati, grazie ai finanziamenti concessi dal PSR. Prevale l orticoltura con 166 nuovi insediamenti, seguita dalle coltivazioni permanenti con 67 giovani che hanno avviato per la prima volta l attività di impresa. Tabella 9. Settori di insediamento nella provincia di Latina SETTORE AGRICOLO LATINA LAZIO GRANDI COLTURE 14 110 ORTICOLTURA 166 308 VINO 12 60 COLTIVAZIONI PERMANENTI SETTORE LATTIERO CASEARIO 67 363 21 96 ANIMALI DA PASCOLO 21 344 SUINI 0 2 POLLAME 0 5 AZIENDE MISTE (coltivazione-allevamento) 6 106 ALTRE 2 117 TOTALE 309 1.511 I progetti di investimento delle imprese agricole (Misura 121) La tabella 10 riporta la spesa pubblica sostenuta nell ambito della Misura 121 nel corso del periodo di Programmazione 2007-2013. PROCEDURA Tabella 10. Misura 121 nel Lazio N DOMANDE AMMESSE CONTRIBUTO CONCESSO BANDO SINGOLO 752 54.205.942 PACCHETTO GIOVANI 1.445 112.040.852 PIF 183 18.305.701 TOTALE 2.380 184.552.496 Sono 2.380 le imprese agricole che hanno realizzato un progetto di investimento grazie ai finanziamenti del PSR. Nel complesso, i contributi erogati ammontano a oltre 184 milioni di euro. Gli agricoltori che hanno avuto i finanziamenti grazie alla classica domanda individuale (bando singolo) sono stati 752, con un contributo di 54 milioni di euro. A questi si aggiungono 1.445 nuovi insediati che hanno aderito al Pacchetto Giovani, con un contributo di 112 milioni di euro. Ci sono, infine, 183 agricoltori che hanno partecipato ai Progetti Integrati di Filiera (PIF) con un contributo di 18 milioni di euro. La ripartizione degli investimenti programmati in funzione della tipologia di interventi è la seguente: il 79% delle domande ha riguardato investimenti per l acquisto di macchinari; il 38% delle domande ha riguardato investimenti per i fabbricati il 18% delle domande ha riguardato investimenti per il miglioramento delle produzioni. Le domande ammesse per aziende che operano nel campo dell agricoltura biologica, 351 su 2.380, sono attive prevalentemente nel settore delle coltivazioni permanenti e in quello degli animali da pascolo. Il 61% delle domande ammesse riguarda i giovani agricoltori di primo inse- 17 18

diamento, mentre il 42% del totale delle domande finanziate dalla Misura 121 sono state presentate da donne imprenditrici (Tabella 11). La Figura 2 dettaglia come si sono distribuite a livello provinciale le domande ammesse a finanziamento: la Provincia di Viterbo primeggia con una quota del 30%; le province di Frosinone, Latina e Roma seguono appaiate con il 20% ciascuna; chiude Rieti con una percentuale più contenuta. Tabella 11. La tipologia di beneficiari della Misura 121 nel Lazio Tipologia di beneficiario Numero di beneficiari Percentuale Agricoltura biologica 351 15% Giovani agricoltori 1.445 61% Donne imprenditrici 999 42% Beneficiari per bando singolo 752 31% Beneficiari PIF 183 7% La risposta degli agricoltori di Latina ai bandi pubblici per la concessione degli aiuti agli investimenti aziendali è stata soddisfacente, sia in termini di numero di domande approvate che di finanziamenti pubblici concessi. Nel complesso, a Latina sono andati quasi 33 milioni di euro, pari al 18% della spesa pubblica concessa sul territorio regionale, producendo un investimento di oltre 81 milioni di euro grazie alla partecipazione finanziaria dei beneficiari che hanno contribuito con oltre 48 milioni di euro di risorse proprie. Gli agricoltori pontini che hanno beneficiato del contributo della Misura 121 del PSR Lazio 2007-2013 sono 472, di cui 309 hanno utilizzato il Pacchetto Giovani. Il contributo medio ricevuto da ogni beneficiario è stato di 68.938 euro; mentre la quota di investimento finanziata con risorse dello stesso agricoltore è stato in media di 103.406 euro (Tabelle 12a e 12b). Pertanto, l investimento medio realizzato dai 472 progetti attivati grazie al PSR 2007-2013 è stato di 172.344 euro. Tabella 12a. Risultati della misura 121 nella provincia di Latina (euro) Domande ammesse a contributo Contributo pubblico concesso Contributo pubblico concesso in % rispetto al totale regionale Contributo pubblico medio per beneficiario FIG 2. Misura 121, domande ammesse per provincia in percentuale 472 32.538.517 18% 68.938 30% 20% Tabella 12b. Risultati della misura 121 nella provincia di Latina (euro) 19% 11% 20% FROSINONE LATINA RIETI ROMA VITERBO Partecipazione finanziaria dei beneficiari Valore complessivo degli investimenti realizzati Partecipazione media per beneficiario Valore medio dell investimento realizzato per beneficiario 48.807.776 81.346.293 103.406 172.344 Gli interventi di ammodernamento delle aziende hanno interessato in particolare un settore preferenziale: quello dell orticoltura, con 259 domande finanziate. Le coltivazioni permanenti occupano il secondo posto, con 99 domande ammesse e finanziate (Tabella 13). 19 20

Tabella 13. Settori interessati dai progetti di investimento nella provincia di Latina SETTORE AGRICOLO LATINA LAZIO GRANDI COLTURE 22 164 ORTICOLTURA 259 457 VINO 19 126 COLTIVAZIONI PERMANENTI SETTORE LATTIERO CASEARIO 99 544 36 184 ANIMALI DA PASCOLO 26 583 SUINI 0 2 POLLAME 0 4 AZIENDE MISTE (Coltivazione-allevamento) 7 134 ALTRE 4 182 TOTALE 472 2.384 Diversi sono stati i progetti innovativi e originali finanziati grazie al PSR 2007-2013. Tra questi si segnala un intervento di ammodernamento realizzato da una azienda agricola di Sabaudia, impegnata nel settore ortofrutticolo, in particolare nella produzione dei ravanelli. Sono state realizzate due serre multiple in struttura metallica con copertura in film di plastica, con finestre automatiche in gronda e laterali. Tali strutture sono state integrate con un impianto di irrigazione, aerea e basale, e un impianto per la lavorazione e il confezionamento dei ravanelli senza foglia. Tale investimento ha permesso di ampliare il volume della produzione, di migliorare le fasi della lavorazione industriale del prodotto e di aumentare le esportazioni nei paesi dell Europa settentrionale e dell Europa dell Est. L intervento ha consentito, inoltre, di aumentare la redditività dell azienda. L agricoltore ha beneficiato della Misura 121 del PSR sia nel 2008, ricevendo un contributo di 535.363 euro, (equivalente al 53% dell investimento totale), sia nel 2013, ricevendo un contributo di 224.883 euro (equivalente al 45% dell investimento totale). I progetti di investimento delle imprese alimentari (Misura 123) Le Tabelle 14, 15 e 16 riportano il numero di domande ammesse e l entità della spesa pubblica sostenuta per finanziare i progetti di ammodernamento delle imprese di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti agricoli e forestali. La Tabella 14 si riferisce alle imprese alimentari, la 15 a quelle forestali e la 16 contiene i dati complessivi. PROCEDURA N DOMANDE AMMESSE INVESTIMENTO PREVISTO CONTRIBUTO CONCESSO BANDO SINGOLO 104 196.155.924 43.987.917 PIF 62 71.849.375 21.340.810 TOTALE 166 268.005.299 65.328.728 PROCEDURA Tabella 14. La Misura 123, Azione 1, nel Lazio Tabella 15. La Misura 123, Azione 2, nel Lazio N DOMANDE AMMESSE INVESTIMENTO PREVISTO CONTRIBUTO CONCESSO BANDO SINGOLO 50 14.289.163 2.502.248 PIF 2 3.981.504 210.553 TOTALE 52 18.270.667 2.712.802 Tabella 16. La Misura 123 nel complesso (Azione 1 e Azione 2) nel Lazio PROCEDURA N DOMANDE AMMESSE INVESTIMENTO PREVISTO CONTRIBUTO CONCESSO BANDO SINGOLO 154 210.445.087 46.490.166 PIF 64 75.830.879 21.551.364 TOTALE 218 286.275.967 68.041.530 21 22

Le domande complessivamente finanziate sono 218: circa il 70% nella modalità bando singolo e il resto come PIF. Tra le due Azioni disponibili c è stata una netta prevalenza di quella destinata alle imprese di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti agricoli che ha intercettato il 94% del finanziamento pubblico, con un numero di domande complessive di 166 su un totale di 218, pari al 76%. Da segnalare come 64 progetti finanziati siano stati presentati nell ambito della Progettazione Integrata di Filiera, avvalorando la strategia regionale di puntare su tale strumento di progettazione per favorire il processo di aggregazione dei vari soggetti economici che operano nelle zone rurali: dal produttore di base, all impresa di trasformazione/commercializzazione, fino al consumatore. La Figura 3 riporta come si sono distribuite a livello provinciale le domande ammesse e finanziate. 28% 17% FIGURA 3. Misura 123, domande ammesse per provincia in percentuale 21% 14% 20% FROSINONE LATINA RIETI ROMA VITERBO Le imprese di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti agricoli e forestali di Latina che hanno beneficiato dell intervento finanziario del PSR per realizzare progetti di investimento, sono state 43 (20% del totale regionale). A favore di queste imprese è andato un finanziamento pubblico di quasi 22 milioni di euro che ha consentito di realizzare una spesa per investimenti di circa 55 milioni di euro, a fronte di un cofinanziamento da parte dei privati di quasi 33 milioni di euro (Tabelle 17a e 17b). Tabella 17a. Risultati della misura 123 nella provincia di Latina (euro) Domande ammesse Contributo pubblico concesso Partecipazione finanziaria dei beneficiari Valore complessivo degli investimenti realizzati Contributo pubblico concesso in % rispetto al totale regionale Partecipazione finanziaria media per beneficiario Contributo pubblico medio per beneficiario 43 21.951.862 32% 510.508 Tabella17b. Risultati della misura 123 nella provincia di Latina (euro) Valore medio dell investimento realizzato per beneficiario 32.972.766 54.879.268 765.762 1.276.270 Tra i vari casi esemplari di progetti realizzati dalle imprese di trasformazione agricola e forestale grazie al PSR 2007-2013, si segnala un intervento nel comune di Pontinia che ha riguardato il settore ortofrutticolo e, in particolare, la produzione di pomodori da industria. L investimento ha consentito di realizzare un capannone industriale dotato di macchinari e impianti altamente tecnologici. Sono stati istallati: un impianto di depurazione e riciclo delle acque, un impianto di dissalazione delle acque di pozzo ad osmosi inversa e un impianto di distribuzione del vapore industriale. Tali investimenti hanno permesso all azienda di ridurre i costi legati all utilizzo di acqua ed energia. Inoltre l alto contenuto tecnologico dei macchinari utilizzati, ha reso possibile un miglioramento della sicurezza del lavoro. Con questi investimenti l azienda è passata dalle produzioni ad alta concentrazione (doppio e triplo concentrato di pomodoro) a quelle a bassa concentrazione (semi-concentrati, pizza sauce, etc.). Il beneficiario, a fronte di un investimento di 5 milioni di euro, ha ricevuto un finanziamento di 2 milioni di euro pari al 40% del costo totale. 23 24

INTERVENTI AGROAMBIENTALI E FORESTALI Come funzionano Con il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, la Regione Lazio ha sostenuto gli interventi che preservano e migliorano l ambiente, il territorio e il clima. A tal fine è stata messa a disposizione una dotazione di circa 238 milioni di euro: il 34% dell intera disponibilità finanziaria. La Regione ha puntato sulle azioni che consentono di razionalizzare e ridurre l impiego di concimi e fertilizzanti chimici, di migliorare la gestione del suolo (ad esempio attraverso l agricoltura integrata, il recupero di tecniche di coltivazione tradizionali, l agricoltura conservativa) e di incentivare l imboschimento e la cura degli ambiti forestali. A questo scopo, sono state attivate 12 diverse Misure (Tabelle 18 e 19) che possono essere suddivise in due categorie. Alla prima appartengono le operazioni rivolte essenzialmente alle imprese agricole, comprendenti: gli impegni agroambientali (Misura 214); il primo imboschimento delle superfici agricole (Misura 221); le indennità compensative erogate agli agricoltori le cui aziende sono localizzate in aree con svantaggi naturali (la montagna, le altre aree disagiate e i siti Natura 2000). L altra categoria riguarda invece gli interventi indirizzati ad una platea di beneficiari più eterogenea (agricoltori, soggetti privati proprietari di boschi e superfici forestali, enti pubblici, ecc.) e ha come finalità quella di agire sugli elementi del paesaggio, sul territorio e sulle aree forestali, conservandone l integrità e migliorandone le condizioni. Tabella 18. Operazioni rivolte prevalentemente alle imprese agricole MISURA BENEFICIARI BREVE DESCRIZIONE Misura 211 Indennità per svantaggi naturali a favore di agricoltori delle zone montane Misura 212 Indennità a favore di agricoltori in zone svantaggiate, diverse dalle zone montane Misura 213 Indennità Natura 2000 (superfici agricole) Misura 214 Pagamenti agroambientali Misura 215 Pagamenti per il benessere degli animali Misura 221 Primo imboschimento di terreni agricoli Imprenditori agricoli singoli o associati, titolari di partita IVA Imprenditori agricoli singoli o associati, titolari di partita IVA Imprenditori agricoli singoli o associati, titolari di partita IVA Imprenditori agricoli, singoli e associati, e soggetti pubblici che conducono attività di impresa agricola Imprenditori agricoli, singoli o associati, in possesso di partita IVA Imprenditori agricoli professionali, altre persone fisiche o entità di diritto privato, Comuni o loro associazioni, Università Agrarie e altri enti di diritto pubblico E erogato un contributo compreso tra 80 e 150 euro per ettaro e per anno a favore degli agricoltori le cui aziende sono localizzate in montagna, come forma di compensazione per i maggiori costi e i mancati redditi E erogato un contributo compreso tra 50 e 100 euro per ettaro e per anno a favore degli agricoltori le cui aziende sono localizzate nei territori svantaggiati, come forma di compensazione per i maggiori costi ed i mancati redditi E erogato un contributo di 100 euro per ettaro e per anno a favore degli agricoltori le cui aziende sono localizzate nei siti Natura 2000, come forma di compensazione per i maggiori costi e i mancati redditi Gli agricoltori che sottoscrivono impegni di natura agroambientale pluriennali ricevono un contributo erogato annualmente, quantificato per ettaro coltivato o per capo allevato a copertura dei maggiori costi e i mancati redditi che ne conseguono Gli allevatori che attuano interventi finalizzati a migliorare in modo significativo le condizioni di benessere degli animali, assumendo impegni quinquennali, ricevono un contributo in funzioni delle operazioni svolte e del relativo impatto sulla mandria Sono concessi contributi a coloro che realizzano nuovi imboschimenti sulle superfici agricole Misura 222 Primo impianto di sistemi agroforestali su terreni agricoli Imprenditori agricoli, singoli o associati La misura prevede la realizzazione di sistemi agroforestali estensivi su terreni agricoli attraverso l impianto di essenze arboree forestali. Per impianto agroforestale si intende una superficie in cui si attua una combinazione fra agricoltura estensiva e silvicoltura, tale da consentire sia l utilizzo agricolo della stessa che la produzione di legname di pregio o altri prodotti silvicoli non legnosi, con esclusione dei castagneti o altre piante da frutto 25 26

Tabella 19. Operazioni rivolte prevalentemente a beneficiari pubblici e privati MISURA BENEFICIARI BREVE DESCRIZIONE Misura 216 Sostegno ad investimenti non produttivi Misura 223 Primo imboschimento di terreni non agricoli Misura 224 Indennità Natura 2000 (superfici forestali) Misura 226 Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi Misura 227 Investimenti non produttivi Imprenditori agricoli, singoli o associati, soggetti pubblici che gestiscono le aree protette, Comuni Privati e loro associazioni con regolare titolo di possesso, enti pubblici singoli o associati Proprietari forestali privati, singoli e associati Soggetti pubblici e privati, singoli o associati, possessori di boschi o conduttori di superfici forestali Soggetti pubblici e privati, singoli o associati I contributi sono destinati a coloro che realizzano sulle loro superfici agricole interventi di natura non produttiva (ad sempio siepi, filari, boschetti, muretti a secco, ecc.). Tali interventi producono benefici per l ambiente, la tutela degli habitat e la conservazione dello spazio naturale I contributi sono concessi per interventi di imboschimento dei terreni non agricoli e degli ex coltivi Sono concesse indennità volte a compensare i proprietari o i gestori delle aree forestali dei mancati guadagni e dei maggiori costi che devono supportare a seguito di obblighi e vincoli previsti nelle disposizioni comunitarie e nazionali Sono erogati contributi per interventi di ripristino delle foreste danneggiate da disastri naturali e incendi La misura favorisce una gestione multifunzionale del territorio, assicurando un migliore assetto ecologico e idrogeologico ed esaltando il valore sociale, ricreativo e turistico degli ecosistemi forestali Gli impegni agroambientali (Misura 214), che hanno beneficiato della maggiore dotazione finanziaria (160 milioni di euro), sono stati applicati nel Lazio attraverso 10 diverse Azioni (Tabella 20). Queste comprendono l agricoltura biologica, quella integrata, gli interventi per mantenere la biodiversità in campo vegetale e animale, più alcune operazioni per la gestione del suolo e il miglioramento della fertilità. L obiettivo della Misura consiste nella promozione di sistemi di produzione agricola o di specifiche tecniche colturali e di allevamento orientate alla gestione sostenibile delle risorse naturali, alla salvaguardia della biodiversità e del paesaggio agricolo. I soggetti beneficiari assumono impegni volontari che vanno al di là delle specifiche norme obbligatorie e ricevono un premio annuo (per ettaro o per capo) che compensa i maggiori costi sostenuti o i minori ricavi registrati con- seguenti agli impegni assunti. Il Lazio è stata una delle 5 Regioni italiane che ha introdotto un intervento specifico per favorire la diffusione delle tecniche di agricoltura conservativa (Azione 12), la quale assicura benefici in termini ambientali, di tutela del suolo e di fertilità. L agricoltura conservativa si basa su tre principi fondamentali: 1. l alterazione minima del suolo, realizzata con la semina su sodo o la lavorazione ridotta del terreno; 2. la copertura permanente del terreno con residui colturali o con colture secondarie; 3. la rotazione delle colture. DENOMINAZIONE BREVE DESCRIZIONE IMPORTO PREMI Azione 214.1 Produzione integrata Azione 214.2 Agricoltura biologica Azione 214.3 Gestione del suolo Azione 214.4 Conversione dei seminativi in prati L aiuto concesso è pari a 300 euro per ettaro di superfici convertite Azione 214.5 Miglioramento ambientale e conservazione del paesaggio rurale Azione 214.6 Coltivazioni a perdere Azione 214.8 Tutela della biodiversità agraria animale Azione 214.9 Tutela della biodiversità agraria vegetale Azione 214.11 Conservazione e incremento della sostanza organica Azione 214.12 Tecniche di agricoltura conservativa Tabella 20. Le Azioni della Misura 214 Promozione di tecniche/metodi di produzione integrata presso le aziende agricole in zone vulnerabili o in aree ad agricoltura intensiva Sostenere l introduzione o il mantenimento dei metodi di agricoltura biologica Inerbimento permanente delle coltivazioni arboree e realizzazione di colture di copertura Incentivare la conversione delle superfici agricole destinate attualmente a seminativi in prati permanenti, prati-pascoli e pascoli permanenti Incentivare la realizzazione di interventi volti alla conservazione dei paesaggi agrari Sostegno alle pratiche favorevoli all alimentazione della fauna selvatica Incentivare l allevamento di razze locali in via di estinzione Incentivare la coltivazione di specie vegetali locali in via di estinzione Promuovere l adozione di tecniche di conduzione dei terreni finalizzate al mantenimento e/o all incremento della sostanza organica nel suolo Salvaguardare la biodiversità, migliorare la qualità dell aria, limitare il dissesto idrogeologico, migliorare le risorse idriche L aiuto annuale, distinto in base alla tipologia d intervento, è compreso tra 110 e 920 euro a ettaro L aiuto annuale, distinto in base alla tipologia d intervento, è compreso tra 150 e 320 euro a ettaro L aiuto annuale, distinto in base alla tipologia d intervento, è compreso tra 100 e 150 euro a ettaro Premio massimo erogabile 450 euro per ettaro Aiuto annuale di 270 euro a ettaro L aiuto previsto varia da 200 euro/uba al 100% delle spese sostenute L aiuto annuale, distinto in base alla tipologia d intervento, è compreso tra 300 e 900 euro a ettaro L aiuto annuale, distinto in base alla tipologia d intervento, è compreso tra 100 e 250 euro ettaro L aiuto annuale, distinto in base alla tipologia d intervento, è compreso tra 250 e 400 euro a ettaro 27 28

Il sostegno agroambientale e forestale nel Lazio Gli impegni agroambientali (Misura 214) hanno intercettato oltre l 80% del finanziamento pubblico complessivo. Mediamente, durante l intero periodo di Programmazione 2007-2013, sono state circa 4.500 le aziende agricole del Lazio che hanno beneficiato ogni anno dei pagamenti agroambientali, per un importo di contributi erogati di quasi 23 milioni di euro in media per anno. Pertanto, ogni agricoltore beneficiario della Misura 214 ha incassato mediamente oltre 5.000 euro di premi per anno. Prendendo a riferimento i dati del 2013, si riscontra che la provincia di Viterbo (Figura 4) è quella con il maggior numero di domande presentate (1.907), seguita da Rieti (1.045), Roma (848), Frosinone (402) e Latina (245). Le indennità corrisposte per compensare gli svantaggi naturali a favore di agricoltori con aziende localizzate in montagna (Misura 211) sono state di 18 milioni di euro (pari al 9,3% della spesa complessiva); mentre l intervento per il primo imboschimento di terreni agricoli (Misura 221) ha intercettato un finanziamento pubblico di 10,5 milioni di euro (Tabella 21). Le rimanenti 9 misure agroambientali e forestali hanno registrato una spesa nettamente inferiore alla soglia di 10 milioni di euro e per due di esse non è stata finanziata alcuna domanda. Nel complesso, la spesa pubblica sostenuta dalla Regione Lazio per attivare gli interventi a superficie di natura agroambientale e forestale ammonta a quasi 200 milioni di euro. I dati sono aggiornati al mese di ottobre 2014. 2500 2000 FIGURA 4. Beneficiari Misura 214 PSR 2007/2013 nell anno 2013 VITERBO Tabella 21. I finanziamenti concessi nell ambito dell Asse II del PSR 2007/2013 MISURA TOTALE PAGAMENTI % Misura 211 Indennità per svantaggi naturali a favore di agricoltori delle zone montane 18.477.133 9,3 Misura 212 Indennità a favore di agricoltori in zone svantaggiate, diverse dalle zone montane Misura 213 Indennità Natura 2000 (superfici agricole) Misura 214 Pagamenti agroambientali Misura 215 Pagamenti per il benessere degli animali Misura 216 Sostegno ad investimenti non produttivi Misura 221 Primo imboschimento di terreni agricoli Misura 222 Primo impianto di sistemi agroforestali su terreni agricoli Misura 223 Primo imboschimento di terreni non agricoli Misura 224 Indennità Natura 2000 (superfici forestali) 1.636.653 0,8 Nessun pagamento erogato 160.308.852 80,4 4.547.606 2,3 412.890 0,2 10.494.063 5,2 Nessuna domanda ammessa Nessuna domanda ammessa 52.351 0,02 0 0 0 1500 1000 500 0 RIETI ROMA FROSINONE Fonte: elaborazioni su dati Regione Lazio LATINA Misura 226 Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi Misura 227 Investimenti non produttivi Fonte: elaborazioni su dati Regione Lazio 1.109.818 0,6 2.203.543 1,1 TOTALE FINANZIAMENTI 199.242.932 100% 29 30

Il sostegno agroambientale e forestale in provincia di Latina La provincia di Latina ha beneficiato nel corso dell attuazione del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 di quasi 13 milioni di euro di contributi pubblici, per interventi ambientali e forestali, corrispondente al 6,4% dell intera spesa sostenuta a livello regionale (Tabella 22). L interesse è stato pertanto al di sotto delle potenzialità, considerato che Latina copre il 13,1% della superficie territoriale dell intera regione, il 13,8% della Superficie Agricola Utilizzata (SAU) e che, nel territorio provinciale, è localizzato il 21% delle aziende agricole attive. Gli interventi che a Latina hanno suscitato un interesse maggiore, rispetto all intero contesto regionale, sono le indennità compensative per gli agricoltori operanti in aree svantaggiate (Misura 212), i contributi per il benessere degli animali (Misura 215) e il sostegno per interventi non produttivi (Misura 216). Il ricorso degli agricoltori di Latina agli impegni agroambientali (Misura 214) è stato limitato, avendo assorbito appena il 6,6% dell intera spesa regionale, così come per il primo imboschimento dei terreni agricoli (Misura 221) che ha generato un flusso di aiuti pubblici di circa 120.000 euro, corrispondente a poco più dell 1% del totale della spesa regionale per questo intervento. Tabella 22. I finanziamenti concessi per interventi agroambientali e forestali del PSR 2007/2013 in provincia di Latina MISURA Misura 211 Indennità per svantaggi naturali a favore di agricoltori delle zone montane Misura 212 Indennità per svantaggi naturali a favore di agricoltori delle zone svantaggiate, diverse dalle zone montane Misura 214 Pagamenti agroambientali Misura 215 Pagamenti per il benessere degli animali Misura 216 Sostegno ad investimenti non produttivi sui terreni agricoli PAGAMENTI TOTALI LATINA PAGAMENTI TOTALI LAZIO INCIDENZA % LATINA 566.401 18.477.133 3,1% 690.066 1.636.653 42,2% 10.622.132 160.308.852 6,6% 656.688 4.547.606 14,4% 90.022 412.890 21,8% Misura 221 Primo imboschimento di terreni agricoli 121.762 10.494.063 1,2% Misura 224 Indennità Natura 2000 (superfici forestali) 0 52.351 0 % Misura 226 Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi 0 1.109.818 0 % Misura227 Investimenti non produttivi sulle superfici forestali 0 2.203.543 0 % Totale ASSE II 12.747.054 199.242.912,18 6,4% Fonte: elaborazioni su dati Regione Lazio 31 32

La Figura 5 riporta la distribuzione territoriale dei pagamenti dell Asse II del PSR 2007-2013, a livello di singoli comuni: più forte è la tonalità della colorazione e maggiore è risultata la spesa pubblica erogata durante il settennio di Programmazione. Emerge chiaramente come la provincia di Latina sia quella che beneficia di una minore intensità di aiuti pubblici rispetto alle altre zone della regione Lazio, indice questo di una bassa propensione delle imprese agricole pontine e degli altri potenziali beneficiari a utilizzare le misure ambientali e forestali del PSR. Una particolarità, che contraddistingue la provincia di Latina rispetto al resto della regione, è la forte predominanza della spesa del PSR per gli interventi per la competitività (Misure strutturali) rispetto a quelle ambientali e forestali (Misure a superficie). Come si evince dalla Figura 6, i pagamenti complessivi erogati per le misure strutturali risultano oltre 4 volte più elevati rispetto a quelli per interventi ambientali e forestali. Nelle provincie di Rieti e Roma le due componenti si equivalgono; a Viterbo prevalgono le misure a superficie; mentre a Latina e a Frosinone l attenzione dei beneficiari del PSR è concentrata soprattutto sulle operazioni per la competitività. FIGURA 5. Distribuzione territoriale dei pagamenti PSR 2007-2013 FIGURA 6. PAGAMENTI TOTALI PER PROVINCIA INTERO PERIODO DI PROGRAMMAZIONE 35% 30% 25% 19,75% % Superficie % Strutturali 20% 15% 10% 5% 3% 10% 2,85% 9,25% 5,80% 13,40% 0,00% 10,83% 9,36% 9,79% 6,01% 0% Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Dir. Agr.+ Dir. Amb. Fonte: elaborazioni su dati Regione Lazio Fonte: elaborazione su dati Regione Lazio Lo scarso coinvolgimento delle imprese agricole di Latina nei confronti degli interventi ambientali e forestali del PSR è testimoniato anche dal numero piuttosto basso di domande che sono state finanziate rispetto all universo delle imprese attive. Si calcola che meno del 2% delle imprese agricole operanti sul territorio provinciale abbia beneficiato nel settennio 2007-2013 di una forma di contributo a valere su uno degli interventi contemplati nell ASSE II, a fronte del dato complessivo regionale che è superiore al 6%. La Tabella 23 riporta il numero di imprese agricole che hanno ottenuto i 33 34

finanziamenti di alcune tra le più importanti Misure a superficie del PSR in rapporto al totale dei beneficiari che ci sono stati in tutta la regione. Gli impegni agroambientali (Misura 214) sono stati quelli più richiesti, con 220 beneficiari medi per annualità, pari al 6,9% del totale regionale. I pagamenti per il benessere degli animali (Misura 215) e le indennità compensative per gli agricoltori in aree diverse dalla montagna (Misura 212) hanno avuto un numero di domande finanziate di molto inferiore, ma l incidenza sul totale regionale risulta assai elevata, avvicinandosi, in entrambi i casi, alla soglia del 40%. MISURA MISURA 211 Indennità per svantaggi naturali a favore di agricoltori delle zone montane Misura 212 Indennità a favore di agricoltori in zone svantaggiate, diverse dalle zone montane Misura 214 Pagamenti agroambientali Misura 215 Pagamenti per il benessere degli animali Tabella 23. Le imprese agricole beneficiarie delle misure a superficie in provincia di Latina NUMERO MEDIO DI BENEFICIARI A LATINA Fonte: elaborazione su dati Regione Lazio NUMERO MEDIO DI BENEFICIARI NEL LAZIO INCIDENZA % LATINA 45 1.600 2,8% 60 160 37,5% 220 3.178 6,9% 80 620 36,4% LE MISURE PER LA QUALITÀ Come funzionano Il PSR sostiene i prodotti agricoli e alimentari di qualità (DOP, IGP, BIO, vini DOC e DOCG) con distinte modalità: concessione di contributi agli agricoltori che aderiscono ai sistemi di qualità ufficialmente riconosciuti a livello comunitario (Misura 132), per la copertura parziale di costi inerenti la certificazione delle produzioni. L aiuto è erogato annualmente ed è pari all 80% dei costi fissi realmente sostenuti dall imprenditore per la partecipazione al sistema di qualità; è erogabile nella misura massima di 3.000 euro/anno, per un periodo non superiore a 5 anni; finanziamento di interventi per la valorizzazione delle produzioni e la ricerca di nuovi sbocchi sui mercati nazionali e internazionali (Misura 133). I beneficiari dell intervento sono le organizzazioni dei produttori (OP) e i consorzi che attuano azioni di informazione, pubblicità e promozione rivolte ai consumatori e agli operatori economici. Le iniziative devono riguardare i prodotti di qualità tutelati e riconosciuti dalla normativa comunitaria. L aiuto viene erogato in conto capitale da calcolarsi in percentuale sul costo ammissibile. Il livello del sostegno copre fino al 70% della spesa. Il contributo massimo concedibile per operazione è di 400.000 euro. Il contributo alle spese di certificazione dei prodotti di qualità (Misura 132) Nella Regione Lazio per la Misura 132 sono stati attivati due bandi: il primo con DGR 412 del 30 maggio 2008 (chiusosi definitivamente il 15/09/2011) e il secondo con DGR 368 del 2 settembre 2011 (la raccolta si è chiusa il 30/03/2012). Le domande raccolte con DGR 412/2008 potevano essere presentate attraverso la modalità del bando singolo, con quello dell approccio integrato aziendale, con il Pacchetto Giovani e, infine, nell ambito dei PIF. Con la DGR 368/2011 sono state previste due modalità di presentazione delle domande: il bando singolo e il Pacchetto Giovani. Come si può evincere dalla Tabella 24, riassuntiva dell andamento della Misura 132, al mese di ottobre 2014, sono state ammesse a finanziamento 35 36

322 domande: il 49% presentate nella modalità bando singolo, il 40% nel Pacchetto Giovani e il rimanente 11% tramite la Progettazione Integrata di Filiera. PROCEDURA N DOMANDE AMMESSE INVESTIMENTO AMMESSO CONTRIBUTO AMMESSO BANDI SINGOLI 157 404.578 327.131 PACCHETTO GIOVANI Tabella 24. La Misura 132 nella Regione Lazio 129 223.525 178.558 PIF 36 80.157 64.211 TOTALE 322 708.260 569.902 Come mostrato nella Tabella 25, Roma e Viterbo detengono la maggioranza delle azioni ammesse e finanziate, segue Rieti e chiudono la panoramica Latina e Frosinone. L ortofrutta è il settore predominante nella regione per ciò che riguarda l adesione degli imprenditori agricoli ai sistemi di qualità riconosciuti, con il 33,2% delle domande. Circa il 73% delle domande finanziate riguarda prodotti ottenuti con il metodo dell agricoltura biologica. Nessuna domanda è stata presentata per il comparto vitivinicolo. CATEGORIE DI PRODOTTO ROMA LATINA VITERBO FROSINONE RIETI TOTALE CARNE FRESCA 2 1 9 0 5 17 FORMAGGI 2 0 1 0 0 3 PRODOTTI DI ORIGI- NE ANIMALE (latte e uova) 2 2 3 0 3 10 OLI E GRASSI 12 4 14 0 30 60 FRUTTA, ORTAGGI, CEREALI BEVANDE OTTENU- TE DA ESTRATTI DI PIANTE ALTRI PRODOTTI ALIMENTARI PRODOTTI A BASE DI CARNE COTTA Totale complessivo Tabella 25. La Misura 132 per singole Province 24 15 51 2 15 107 0 0 1 0 0 1 66 8 22 5 20 121 3 0 0 0 0 3 111 30 101 7 73 322 % 34,5% 9,4% 31,4% 2,1% 22,6% 100% Nel complesso, la partecipazione degli agricoltori laziali ha fornito un risultato più basso rispetto alle aspettative. Anche in provincia di Latina l interesse degli agricoltori è stato piuttosto tiepido. Il numero di domande ammesse a finanziamento è risultato molto basso e pari ad appena il 9,4% del totale regionale. Solo la provincia di Frosinone registra un numero di beneficiari inferiore (2,1%). Su un totale di spesa pubblica sostenuta che ammonta a 570.000 euro, a Latina sono stati spesi solo 45.000 euro. La Tabella 26 pone l attenzione sulle categorie di prodotto che hanno trovato maggiore spazio. A prevalere sono state le aziende che producono frutta, ortaggi e cereali. 37 38

Tabella 26. La Misura 132 nella provincia di Latina CATEGORIE DI PRODOTTO LATINA CARNE FRESCA 1 PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE (latte e uova) 2 OLI E GRASSI 4 FRUTTA, ORTAGGI, CEREALI 15 ALTRI PRODOTTI ALIMENTARI 8 TOTALE COMPLESSIVO 30 Si stima che solo il 14% delle aziende agricole potenzialmente beneficiarie dell intervento abbia ottenuto il sostegno pubblico. La percentuale è piuttosto bassa, considerato che la provincia di Latina ha un buon paniere di prodotti che rientra nel sistema di qualità e la cui importanza è riconosciuta su tutto il territorio regionale, così come all estero. Il kiwi, in particolare, rappresenta un prodotto di punta, tanto da essere diventata la specie frutticola principale nell area di Latina, dove la pianta ha trovato condizioni pedoclimatiche particolarmente favorevoli che contribuiscono ad ottenere una produzione dalle eccellenti caratteristiche organolettiche e merceologiche, riconosciute dagli operatori commerciali europei. Forse, alla base dello scarso successo, vi è una inadeguata conoscenza della Misura 132 da parte degli agricoltori. Si deve considerare, inoltre, il basso numero di aziende biologiche. In provincia di Latina sono solo 176, rispetto al totale regionale di oltre 1.500. La Tabella 27 riporta l elenco dei prodotti agroalimentari della provincia di Latina che hanno ottenuto un riconoscimento ufficiale da parte dell Unione Europea. Per ogni prodotto è specificata l indicazione ufficiale della denominazione, la zona di produzione e il numero di aziende che utilizzano la denominazione tutelata e che quindi certificano la loro produzione. Oltre a quanto riportato, esistono altri due prodotti annoverati nel sistema di qualità: il Sedano Bianco di Sperlonga Igp e il Vino Aprilia DOC, i quali, però non trovano nessuna rivendicazione. Tabella 27. Prodotti inseriti nel sistema di qualità per la Provincia di Latina PRODOTTO KIWI LATINA OLIO EXTRA- VERGINE DI OLIVA COLLINE PONTINE MOZZARELLA DI BUFALA RICOTTA DI BU- FALA CAMPANA RICOTTA ROMANA ABBACCHIO ROMANO AGNELLO DEL CENTRO SUD ITALIA VINO CIRCEO TIPO DI TUTELA IGP DOP DOP DOP ZONA DI PRODUZIONE Aprilia, Cisterna di Latina, Cori, Pontinia, Priverno, Sabaudia, Sermoneta Aprilia, Bassiano, Campodimele, Castelforte, Cisterna di Latina, Cori, Fondi, Formia, Itri, Lenola, Maenza, Minturno, Monte San Biagio, Norma, Priverno, Prossedi, Roccagorga, Rocca Massima, Roccasecca dei Volsci, Santi Cosma e Damiano, Sermoneta, Sonnino, Spigno Saturnia, Terracina Aprilia, Cisterna di Latina, Fondi, Latina, Lenola, Maenza, Minturno, Monte San Biagio, Pontinia, Priverno, Prossedi, Roccagorga, Roccasecca dei Volsci, Sabaudia, San Felice Circeo, Sermoneta, Sonnino, Terracina Aprilia, Cisterna di Latina, Fondi, Latina, Lenola, Maenza, Minturno, Monte San Biagio, Pontinia, Priverno, Prossedi, Roccagorga, Roccasecca dei Volsci, Sabaudia, San Felice Circeo, Santi Cosma e Damiano, Sermoneta, Sezze, Sonnino, Sperlonga, Terracina N AZIENDE COINVOLTE DOP Intera Regione Lazio 1 IGP Intera Regione Lazio 20 IGP Intera Regione Lazio 1 DOC Latina, Sabaudia, San Felice Circeo, Terracina VINO CORI DOC Cisterna di Latina, Cori 15 TERRACINA o MOSCATO DI TERRACINA DOC Monte San Biagio, Sonnino, Terracina 2 50 50 3 20 50 39 40