Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti Lavoro ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI PARMA ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI PARMA COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI PARMA Documento redatto dai SPSAL AUSL Parma e CSE Parma, condiviso da Ordine Ingegneri, Ordine degli Architetti, Collegio dei Geometri, della Provincia di Parma Istruzioni per la redazione del PiMUS 16-06-06
PREMESSA La Caduta dall'alto La caduta dall'alto é il pericolo principale dei cantieri edili: provoca circa 1/3 degli infortuni permanenti e il 44 % degli infortuni mortali (Cpt To 2004). 44% Caduta dall'alto Il motivo sostanziale per il quale il datore di lavoro deve compilare il PiMUS è proprio quello di predisporre tutte le misure di prevenzione necessarie per eliminare tale rischio. Sospensione inerte ed effetto pendolo La sospensione inerte é il rischio di restare appeso al dispositivo di arresto in condizioni di incoscienza; l'oscillazione del corpo con urto contro ostacoli è definito: "effetto pendolo". Nella redazione del PiMUS occorre prevedere: la procedura adeguata per il recupero del lavoratore rimasto appeso in condizioni di incoscienza; misure adeguate per evitare l'effetto pendolo. *************************************************** Le Piattaforme autosollevanti sono Escluse dal campo di applicazione della presente normativa 2
1) ANAGRAFICA 1.1 Redatto da Persona competente: Datore di Lavoro. Il PiMUS deve essere redatto da persona competente. La scelta delle persone competenti ricade tra le responsabilità del datore di lavoro; pertanto potrà intendersi persona competente per la redazione del PiMUS anche lo stesso datore di lavoro. Varianti in corso d'opera Qualora, durante l'esecuzione dei lavori, intervengano modifiche sarà necessario integrare il PiMUS con tutti gli elaborati necessari per documentare le variazioni rispetto alla versione iniziale. 1.3 Ditta che esegue il montaggio Artigiani equiparati ai dipendenti. La normale attività lavorativa, in ordine a montaggio e smontaggio di ponteggi, prevede la presenza di più addetti tra loro coordinati, anche perché non è possibile che un solo lavoratore monti o smonti il ponteggio in condizioni di sicurezza. In tale situazione non risulta ipotizzabile il riferimento ad un lavoratore autonomo, ovvero ad una squadra di lavoratori autonomi che operano tra loro senza vincoli di subordinazione o coordinamento. In particolare qualora il montaggio o lo smontaggio venga affidato a una squadra di artigiani, questi non possono essere considerati lavoratori autonomi in quanto verrebbe a mancare sicuramente l'elemento principale della caratterizzazione, cioè l'assenza di vincoli di subordinazione. Dunque, in tal caso, a seconda dell'organizzazione reale, occorre individuare colui che riveste il ruolo di datore di lavoro ed al quale competono gli obblighi inerenti l'applicazione del decreto e quindi ad esempio della redazione del PiMUS. 2) ADDETTI 2.1 Preposto: E' colui che, relativamente a montaggio smontaggio e trasformazioni, dà le varie disposizioni pratiche, sovrintende e vigila: il "Caposquadra". 2.2 Addetti: Sono TUTTI gli altri lavoratori addetti al montaggio; compresi quelli che, a terra, movimentano i materiali del ponteggio stesso. Possesso requisiti: esperienza Fino al 23/02/08 i lavoratori possono autocertificare l'esperienza (2 anni per gli addetti e 3 anni per il preposto) maturata prima del 23/02/08, utilizzando il modello che segue; dopo il 23/02/ 08 l'esperienza non sarà più valida ai fini del possesso dei requisiti, ma sarà riconosciuto solo l'attestato di partecipazione al corso.
Carta intestata impresa Carta intestata impresa Oggetto: Obblighi del datore di lavoro relativi all impiego dei ponteggi: dichiarazione Oggetto: Obblighi del datore di lavoro relativi all impiego dei ponteggi: dichiarazione Io sottoscritto In qualità di dell impresa edile con sede in DICHIARO Che ai sensi dell articolo 36-quater commi 6 e 9 del decreto legislativo 626/94 e s.m.i., i sigg. da me impiegati nel cantiere di, hanno svolto per almeno due anni, alla data del 19 luglio 2005, l attività di montaggio, smontaggio o trasformazione di ponteggi, cosicché sono tenuti a partecipare ai corsi di formazione previsti dal comma 8 del suddetto decreto entro il 19 luglio 2007. Dichiaro inoltre che, nelle more dell istituzione dei citati corsi di formazione, i lavoratori sopra riportati hanno ricevuto una formazione adeguata e mirata alle operazioni previste. Io sottoscritto In qualità di dell impresa edile con sede in DICHIARO Che ai sensi dell articolo 36-quater commi 6 e 9 del decreto legislativo 626/94 e s.m.i., i sigg. da me impiegati nel cantiere di, hanno svolto per almeno tre anni, alla data del 19 luglio 2005, l attività di montaggio, smontaggio o trasformazione di ponteggi, cosicché sono tenuti a partecipare ai corsi di formazione previsti dal comma 8 del suddetto decreto entro il 19 luglio 2007. Dichiaro inoltre che, nelle more dell istituzione dei citati corsi di formazione, i preposti sopra riportati hanno ricevuto una formazione adeguata e mirata alle operazioni previste. 3) MARCA e TIPO 3.1 E' possibile affiancare stilate di ponteggio di altra marca, purchè ogni stilata sia indipendente, come da schema successivo in cui viene utilizzato un ponteggio di marca "A" ed un altro di marca "B". Esempio di ponteggio montato come da schema tipo Sovraccarico max 300 Kg/mq (Marca A e B) ANCORAGGI Se i ponteggi sono di due marche diverse occorre indicare entrambi gli schemi di ancoraggi Firma responsabile di cantiere. (Fig A) Disegno esecutivo: Pianta, Prospetti e ancoraggi
Disegno esecutivo Nei casi in cui il ponteggio non è più alto di 20 m ed è realizzato secondo le configurazioni previste nel libretto, il disegno esecutivo da redigere corrisponde allo schema di fig. A: Piante e Prospetti con l'indicazione delle altezze; Sovraccarichi massimi per metro quadrato; Indicazione ancoraggi; (art. 32/164) Firma disegno esecutivo Se il responsabile di tutto il cantiere non coincide con il preposto ai ponteggi, si presenta l'obbligo di firmare il disegno esecutivo da parte di tale responsabile per assolvere a quanto richiesto dall'art. 33/164. 3.3 Ponti da tiro 1.Sopra i ponti di servizio e sulle impalcature in genere è vietato qualsiasi deposito, eccettuato quello temporaneo dei materiali ed attrezzi necessari ai lavori. 2.Il peso dei materiali e delle persone deve essere sempre inferiore a quello che è consentito dal grado di resistenza del ponteggio; lo spazio occupato dai materiali deve consentire i movimenti e le manovre necessarie per l'andamento del lavoro. (art. 18/164) Esempio: pg xx del libretto del ponteggio. CONDIZIONI LIMITE DI IMPIEGO N Max Impalcati montabili: 10 Condizioni massime di carico di servizio 1 Piano di lavoro 300 dan/mq (1 dan corrisponde a circa 1 Kg) 1 Secondo piano di lavoro 150 dan/mq Esempio di Piazzola di carico prevista dal libretto: Raddoppio delle stilate Ancoraggi aggiuntivi I materiali necessari ai lavori, temporaneamente depositati sul piano di lavoro, una volta sommati al peso delle persone presenti sullo stesso piano, devono sempre essere inferiori al carico utile del ponteggio rilevabile sul libretto del ponteggio. Tutte le altre soluzioni, come i castelli di carico in tubi innocenti etc., dovranno essere corredate da calcolo di stabilità e disegno esecutivo a firma di ingegnere abilitato. 5
4) RISCHI AMBIENTALI 4.1 Condizioni meteo avverse In caso di vento particolarmente forte il preposto è tenuto a sospendere i lavori; (nel caso di montaggio di prefabbricati le normative vietano di procedere al montaggio con velocità del vento superiore ai 80 Km/h). In caso di neve o ghiaccio il preposto è tenuto a sospendere i lavori. In caso di pioggia persistente che può rendere scivolose le superfici di appoggio, il preposto è tenuto a sospendere i lavori. 4.2 Presenza linee elettriche Da compilare solo in caso affermativo 4.3 Ponteggio su area pubblica Da compilare solo in caso affermativo ALTA VISIBILITA' Bretelle Classe 1 Gilet Classe 2 Tuta Classe 3 4.4 Ponteggio in zona con passaggio di mezzi da cantiere Da compilare quando il ponteggio sia montato in una zona di traffico continuo, come potrebbe essere un ponteggio montato per la costruzione della "pila" di un viadotto posta nelle immediate vicinanze di un percorso di cantiere. Non è quindi il caso di costruzioni civili quali villette o condomini. 4.5 Ponteggio all'interno di locali con altra attività lavorativa Per altra attività lavorativa si intende un'attività diversa dalla normale gestione di cantiere, come, per esempio, quando si interviene all'interno di stabilimenti produttivi (Transito muletti, nastri trasportatori).. 4.6 Ponteggio in cantiere con presenza di attività interferenti Per attività interferenti si intendono attività di cantiere che possano interferire con il montaggio del ponteggio. 4.8 Franamenti del terreno o cedimenti La relazione geologica è necessaria solo quando ci siano dubbi sulla consistenza e compattezza del terreno. 6
5) DPI 5.1 Tutti gli addetti: Casco, guanti e scarpe antinfortunistiche 5.2 Addetti che lavorano in quota: Oltre ai DPI di cui sopra devono necessariamente essere provvisti del dispositivo anticaduta scelto dal Datore di lavoro. A: Imbracatura anticaduta 1:Cordino ideato per far presa su tubi di ponteggi verticali con diametro tra 48.3 e 50 mm 2: Dispositivo anticaduta retrattile a nastro 3: Cordino anticaduta Cordino con assorbitore di energia 7
6.1 Movimentazione con gru 6) MOVIMENTAZIONE ELEMENTI Cesta per sollevamento Gli elementi devono essere vincolati al contenitore Qualora venga utilizzata una carrucola, l'operatore a terra non deve MAI Sostare sotto al carico sospeso 8
7) MONTAGGIO PONTEGGIO 7.2 Verifica prima del montaggio Prima di montare il ponteggio è necessario verificare gli elementi che lo compongono al fine di non utilizzare quelli non idonei. Tale verifica deve essere documentata. Verifiche prima del montaggio Scheda n.1 : Telai Prefabbricati Scheda n.2 : Montanti e traversi prefabbricati (Multidirezionale) Scheda n.3 : Tubi e giunti 7.4 Linea vita assicurata al ponteggio 7.5 Linea vita assicurata alla parete 9
7.6 Dispositivo retrattile Il Dispositivo retrattile utilizzato come sopra deve essere omologato per l'uso orizzontale; altrimenti occorre fare attenzione ai limiti operativi di tale dispositivo illustrati di seguito: Dispositivo retrattile fissato ad altra struttura: per "altra struttura" si intende comunque un ancoraggio fisso come potrebbe essere un edificio vicino, ma non certo la Gru, per esempio. 7.7 Pinza per ponteggio 10
7.8 Parapetto collettivo (DPC) montato dal basso 8) ANCORAGGI Relativamente al ponteggio gli ancoraggi sono di due categorie 1. Ancoraggi del ponteggio 2. Ancoraggi del sistema anticaduta ANCORAGGIO DEL PONTEGGIO RISTRUTTURAZIONE Ancoraggio del ponteggio alla facciata eseguito come indicato sul libretto del ponteggio. Il preposto verifica A priori la posizione precisa in cui predisporre ogni ancoraggio, escludendo le zone dubbie o deteriorate, e con particolare attenzione alle zone di muratura sconnesse o decoese, anche se apparentemente sane. e dopo l'installazione, puntualmente per ogni ancoraggio alla struttura del vecchio fabbricato, l'effettiva efficienza mediante prove manuali. NUOVO EDIFICIO Ancoraggio del ponteggio alla facciata eseguito come indicato sul libretto del ponteggio. (Posto che gli ancoraggi alla struttura del nuovo fabbricato, presentano meno "insidie nascoste" rispetto alla facciata dei vecchi edifici); Il preposto controlla che la disposizione in facciata rispetti le indicazioni del libretto. 11
DEMOLIZIONE FABBRICATO ESISTENTE Ancoraggio sostitutivo del ponteggio Poiché non sono possibili ancoraggi alla facciata, in quanto da demolire, il Datore di Lavoro adotta un sistema di ancoraggio "sostitutivo" (Puntellamenti laterali etc.) sulla scorta della relazione di calcolo a firma del tecnico abilitato. Tale relazione sarà allegata al PiMUS in copia conforme. ANCORAGGIO SISTEMA ANTICADUTA La procedura operativa è la seguente: 1. la linea di ancoraggio deve essere sempre già montata nel momento in cui il lavoratore sbarca al livello superiore: il montaggio della linea di ancoraggio deve avvenire dal basso preventivamente all'allestimento del livello superiore; 2. la linea di ancoraggio dei primi livelli è posizionata ad una quota tale da rendere efficace l'intervento dei DPI anticaduta utilizzati; 3. nel caso di utilizzo di una linea di ancoraggio costituita da una "fune tesa", è prevista la messa in tensione della fune; 10.2 10) MONTAGGIO ULTERIORI ELEMENTI Reti o teloni Nel caso in cui la rete o il telone siano fissati ad un ponteggio montato come da schema tipo, è sufficiente la relazione di calcolo (che potrebbe aumentare il n di ancoraggi), ma non sono necessari disegni aggiuntivi. 11) RECUPERO LAVORATORE Studi sulla sospensione inerte hanno evidenziato il possibile sopraggiungere di una possibile patologia causata dall'imbracatura che può portare ad un malessere grave in un tempo inferiore a 30 minuti, pertanto la procedura prevista dal datore di lavoro deve ridurre la sospensione inerte a pochi minuti. La squadra che esegue il lavoro deve essere composta da un numero sufficiente a garantire l'intervento di emergenza in aiuto al lavoratore sospeso per riportarlo su un piano di lavoro accessibile e per l'allertamento immediato del soccorso pubblico. Scheda n 4 12) VERIFICHE DURANTE L'USO Periodicità Le verifiche durante l'uso sono richieste: In caso di eventi straordinari: intemperie etc. Quando il ponteggio è utilizzato da altre squadre, la scheda allegata permette di stilare un verbale di consegna che attesta la conformità del ponteggio al PiMUS e 12
quindi solleva gli addetti al Montaggio da responsabilità in ordine alle modifiche successive apportate dagli utilizzatori. Per una maggiore completezza, e data l'importanza dell'argomento in questione, possono anche essere allegate alcune foto significative. La periodicità delle verifiche ordinarie, settimanale-quindicinale-mensile o altro, è valutata dal Responsabile di cantiere in funzione del susseguirsi delle varie fasi di lavoro. PiMUS Check list : Il PIMUS, oltre ai dati relativi al preposto e agli addetti, deve contenere almeno: 1. Identificazione dell'impresa che procederà al montaggio del ponteggio 2. identificazione, se presente, dell'appaltatore per il quale si effettua l'opera 3. identificazione del cantiere ove verrà montato il ponteggio 4. identificazione del ponteggio che verrà utilizzato e della sua documentazione tecnica (autorizzazione ministeriale, libretto,schede di manutenzione, verifiche, controlli, ecc.) 5. modalità di controllo dei singoli elementi prima di essere utilizzati 6. modalità di controllo dei DPI di III categoria da utilizzare durante il montaggio, lo smontaggio e la manutenzione 7. modalità di verifica e controllo della base di appoggio del ponteggio (resistenza della superficie, omogeneità, ripartizione del carico, ecc.) 8. indicazioni sul corretto tracciamento del ponteggio da installare 9. modalità di impostazione della base (1 campata), verifica della linearità, verticalità, livello (o bolla) distanza tra ponteggio (intavolato o piano di calpestio) e opera da realizzare. Ecc. 10. modalità di installazione ed uso di argani, carrucola o gru, autogru, quando utilizzati, per il sollevamento dei materiali impiegati 11. procedure per le attività da svolgersi in condizioni atmosferiche avverse (pioggia, vento, neve, gelo, ecc.) 12. modalità di posa e utilizzo delle linee vita o dei sistemi anticaduta da utilizzare e relativi DPI in dotazione dei lavoratori 13. montaggio delle campate del ponteggio (dalla seconda a quella finale) utilizzando correttamente i sistemi anticaduta (linee vita), DPI, (imbracature con doppio cordino e dissipatore di energia) le attrezzature (carrucole, argani, ecc.) 14. modalità di ancoraggio degli elementi del ponteggio all'opera oggetto dell'intervento 15. specifiche sull'installazione della mantovana parasassi e delle eventuali reti, teli o cartelli pubblicitari 16. specifiche inerenti al montaggio di pezzi speciali, quali mensole, parti a sbalzo, ecc. 17. specifica tecnica da assumere durante le attività di controllo e manutenzione del ponteggio 18. specifica tecnica da assumere durante le attività di smontaggio del ponteggio 19. modalità di fissaggio dei piani di camminamento misti (nel caso gli intavolati siano metallici e in legno) 20. procedura di verifica finale e collaudo. 13