SCHEDE BOTANICHE DI ALCUNE SPECIE PRESENTI NEL BOSCO



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SCHEDE BOTANICHE DI ALCUNE SPECIE PRESENTI NEL BOSCO Piccolo contributo di un gruppo di studenti dell I.T.I.S. Leonardo da Vinci di Foggia alla conoscenza del parco. Realizzato nell ambito delle attività del Programma Operativo Nazionale 2010/11, cofinanziato dalla Commissione europea ( Fondo Sociale Europeo) e dallo Stato italiano.

IMPARIAMO SUL CAMPO Percorso didattico sulla biodiversità P.O.N. C-1-FSE-2010-542 Bando 3760-31/03/2010 Piani Integrati 2010

Camminando nel bosco abbiamo osservato: ALBERO DI GIUDA ASFODELO ASPARAGO BIANCOSPINO CANNUCCIA DI PALUDE CIPRESSO EUCALIPTO EUFORBIA FERULA LIGUSTRO OLMO CAMPESTRE PERASTRO PINO D ALEPPO PIOPPO BIANCO PUNGITOPO ROSA SELVATICA ROVERELLA SALSAPARIGLIA TAMERICE TIFA

Si presenta come un piccolo albero alto fino a 10 metri e più spesso come arbusto. Cresce molto lentamente. La corteccia è di colore grigio nerastro. Possiede foglie caduche, arrotondate cuneiformi, con nervatura palmata, di colore verde carico e aspetto liscio e lucido. I fiori sono ermafroditi, con corolla papilionacea e di colore rosa - lilla o bianchi e spuntanto direttamente dalla corteccia dei rami e sul tronco. ALBERO DI GIUDA Cercis siliquastrum L. Famiglia: Fabaceae Produce baccelli scuri, pendenti, molto numerosi, che restano attaccati alla pianta fino alla fine dell'inverno. Si trova sia su pendii aridi che lungo le rive dei fiumi, preferisce i terreni calcarei ma tollera anche quelli moderatamente acidi. Abbastanza resistente al freddo tura: marzo-aprile

Pianta perenne, rizomatosa, di aspetto erbaceo con fusti eretti, robusti e cilindrici, alta fino a 1 metro. Le foglie sono tutte radicali, nastriformi, a sezione triangolare e larghe 2 4 cm, lunghe sino a 70 cm, coriacee, glabre, caduche. I fiori melliferi e profumati, peduncolati formano infiorescenze riccamente ramificate, piramidali, sono muniti di una brattea lanceolata, lunga quanto il peduncolo. Sei tepali liberi, allungati, con apice ottuso, carnosi, bianchi striati di verde esteriormente, rosati con venatura mediana rosso-marrone interiormente. ASFODELO Asphodelus ramosus L. Famiglia: Liliaceae Fiorutura: marzo-maggio I frutti sono capsule ovali tripartite che contengono numerosi semi neri. Predilige i prati soleggiati ed è invadente nei terreni soggetti al pascolo, poiché le sue foglie appuntite vengono risparmiate dal bestiame. Le foglie vengono tuttora usate per confezionare un prodotto caseario tipico pugliese, la "burrata".

Arbusto perenne, legnoso, rampicante, ramificato in modo disordinato. I rami sono di colore verde - grigiastro oppure bianchi. Su ogni ramo vi sono numerosi rametti molto corti, pungenti normalmente ritenuti delle spine o confusi con le foglie. Sono piccole squame poco visibili. Sono poco appariscenti dato il colore giallo - verde e le piccolissime dimensioni; hanno un odore poco gradevole. ASPARAGO Asparagus acutifolius L. Famiglia: Liliaceae Sono bacche verdi che a maturazione diventano prima rosse e poi nere. Cresce nei luoghi incolti, ai bordi delle strade, nei boschi o a ridosso di siepi fino a 1.500 m di altitudine. Se ne raccolgono i giovani germogli (turioni) che spuntano in primavera e sono commestibili. tura: luglio-settembre

La pianta può raggiungere altezze comprese tra i 50 centimetri ed i 6 metri. Il fusto è ricoperto da una corteccia compatta e di colore grigio. I rami giovani sono dotati di spine che si sviluppano alla base dei rametti brevi. Le foglie sono lunghe 2-4 centimetri, dotate di picciolo, di forma romboidale ed incise profondamente. L'apice dei lobi è dentellato. I fiori sono raggruppati in corimbi, che ne contengono circa 5-25. I petali sono di colore bianco-rosato e lunghi 5 o 6 millimetri. BIANCOSPINO Crataegus monogyna Jacq. Famiglia: Rosaceae tura: aprile-maggio I frutti sono ovali, rossi a maturazione e con un nocciolo che contiene il seme. La fioritura avviene tipicamente tra aprile e maggio, mentre i frutti maturano fra novembre e dicembre. I frutti del biancospino sono edibili, ma solitamente non vengono mangiati freschi, bensì lavorati per ottenere marmellate, gelatine o sciroppi. Il suo habitat naturale è rappresentato dalle aree di boscaglia e tra i cespugli, in terreni prevalentemente calcarei.

Pianta erbacea perenne che presenta fusti duri e flessibili, nodosi, non ramificati, alti fino a 3-4 metri, ancorati al fondo tramite radici e fusti sotterranei (rizomi) che formano un reticolo nel fango del fondale. Di colore grigio-verde, lanceolate e appuntite, con margine tagliente; sono larghe fino a 5 cm e lunghe fino a 30 cm; circondano il fusto con una lunga guaina. Mentre i fusti persistono per tutto l inverno, le foglie sono caduche. CANNUCCIA DI PALUDE Phragmites australis (Cav.)Trin. Famiglia: Poaceae tura: luglio-settembre Sono disposti in pannocchie erette o leggermente pendenti, alte fino a 40 cm, di colore violetto o bruno, costituite a loro volta da spighette di 3-6 fiori ciascuna. I frutti maturano verso gennaio e sono piuttosto rari. Si sviluppa in densi canneti in prossimità di paludi e aree umide, sulle sponde di laghi, stagni, fossati e in terreni incolti bagnati; tollera un moderato livello di salinità.

Albero sempreverde che raggiunge i 25 m dalla chioma molto caratteristica. Possiede una corteccia di colore marrone grigio-bruno con lunghe fessurazioni. Sono di colore verde scuro, molto piccole, lunghe circa 1 mm e appressate al rametto, dando una forma detta squamiforme. Disposti all'apice dei rametti, di colore giallo, sono indistintamente maschili e femminili su tutta la pianta. CIPRESSO Cupressus sempervirens L. Famiglia: Cupressaceae tura: luglio-settembre Sono delle piccole sfere di colore verde chiaro da giovani, dette galbule, squamate e, dopo una maturazione lunga due anni, cambiano colore diventando marroni, lignificano e si aprono lungo le fenditure delle squame per far cadere i semi alati (acheni). Predilige aree a clima caldo, con estati secche e soffre i freddi prolungati, ma la sua riproduzione spontanea e l'adattabilità a tutti i tipi di terreno lo ha portato a vegetare un po' ovunque anche fino a 700 metri e su terreni aridi, così da essere un albero da rimboschimento.

EUCALIPTO Eucalyptus globulus Labill Famiglia: Myrtaceae tura: inverno-primavera Albero sempreverde nativo dell'australia sudorientale (Tasmania e Victoria). Ha ragguardevoli dimensioni: nelle zone di origine, ma in Italia ha uno sviluppo più contenuto. Il fusto è diritto con corteccia azzurrognola o giallorossastra e scorza che si distacca in placche longitudinali, spesso di considerevole lunghezza. Nelle piante adulte sono picciolate e alterne, di colore verde carico. La lamina è lunga 15-20 cm, di forma lanceolata e falcata con apice lungamente acuminato.. La consistenza è coriacea. Emanano un forte aroma che diventa particolarmente intenso e pungente se stropicciate per l'abbondante presenza di olio essenziale. Sono solitari, portati all'ascella delle foglie, piuttosto vistosi. Il calice è conformato a coppa,sormontato da un opercolo che si distacca al momento della fioritura. La corolla è assente. L androceo è formato da numerosissimi stami, dai filamenti lunghi e di colore bianco-crema che conferiscono al fiore un aspetto vistoso e una forma globosa. L ovario è infero. Sono capsule deiscenti di consistenza legnosa. A maturità si aprono con fenditure nella parte superiore lasciando fuoriuscire i semi di piccolissime dimensioni.

Arbusto o cespuglio alto fino a 1 metro, di colore verde chiaro con numerosi fusti e corteccia sottile, di colore grigio chiaro. Lineari-lanceolate e coriacee, margine intero, lunghe 4-10 cm, presenti soprattutto nella parte terminale dei rami. Di colore giallo e molto numerosi, portati da una grande ombrella terminale di 10-20 raggi, e da altre laterali. Piccole capsule, con all interno numerosi semini. EUFORBIA CESPUGLIOSA Euphorbia characias L. Famiglia: Euphorbiaceae Si adatta a qualsiasi substrato, ma preferisce ambienti rupestri e semirupestri; si sviluppa spesso anche nelle garighe o in luoghi isolati, nei terreni aridi, sassosi o rocciosi, nelle siepi e ai margini delle strade. I tessuti dell euforbia contengono un lattice irritante e tossico che la proteggono dal morso del bestiame. tura: marzo-aprile

Pianta erbacea perenne a riposo estivo, poco appariscente in inverno, mentre in primavera, alla fioritura il fusto si allunga in un alto scapo fiorale (alto fino a 3 m) che persiste a lungo sulla pianta anche quando secco. Le foglie molli, pluripennate, hanno un caratteristico aroma pungente somigliante un po' al sedano; le inferiori lunghe fino a 60 cm, hanno un contorno a forma di ventaglio, le superiori sono più piccole e avvolte da una guaina navicolare. FERULA Ferula communis L. Famiglia: Apiaceae tura: aprile-giugno L'infiorescenza è molto ramificata con ombrelle terminali fertili e brevemente peduncolate, quelle laterali sterili e lungamente peduncolate. Il frutto è obovoide-compresso con ali laterali. Vive nelle stazioni aride e sassose della macchia degradata e nelle garighe, dove si diffonde sia grazie ai frequenti incendi sia perchè non viene brucata dal bestiame. La Ferula è infatti velenosa: gli animali che se ne cibano contraggono la "ferulosi" e muoiono in pochissimo tempo.

Pianta arbustiva le cui dimensioni vanno da pochi decimetri a circa 4/5 metri. La corteccia è verdastra e liscia. Le foglie sono opposte, caduche ma persistenti nelle zone a clima mediterraneo, con picciolo breve e lamina ellittico-lanceolata, intera e glabra, superiormente verde scuro e inferiormente più chiara. I fiori, dalle corolla bianco lattea, imbutiforme, con odore acuto, si riuniscono in infiorescenze a pannocchia terminale. LIGUSTRO Ligustrum vulgaris L. Famiglia: Oleaceae tura: maggio-giugno I frutti sono bacche di 6-8 mm, nere e lucide a maturità, ottobre-novembre. La pianta contiene un glucoside velenoso per l uomo, anche se casi di avvelenamento sono molto rari in quanto i frutti hanno un gusto sgradevole e risultano appetibili solo a merli, tordi e altri uccelli mentre le foglie sono ricercate dagli animali pascolanti.

È una specie decidua, di media grandezza, potendo raggiungere altezze comprese tra i 2 e i 30 metri. I fusti giovani presentano una corteccia liscia e di colore grigio scuro. Con l'età la corteggia tende a desquamare. Le foglie sono alternate, di forma ellittica e delle dimensioni di circa 3 centimetri in larghezza e 5 centimetri in lunghezza. Hanno margine dentellato e sono dotate di un breve picciolo. Hanno colore verde, che vira al giallo durante l'autunno, prima della caduta. La pagina inferiore è di colore grigio verde. OLMO CAMPESTRE Ulmus minor Miller Famiglia: Ulmaceae tura: febbraio-marzo I fiori sono piccoli, unisessuali e dotati di tepali verdastri. Gli stami sono 5 ed i carpelli 2, formanti un ovario supero. La fioritura avviene prima dell'emissione delle foglie, nel periodo a cavallo di inverno e primavera. Il frutto è una samara, frutto secco deiscente, atto a sfruttare la forza del vento per una più ampia diffusione. Il suo habitat naturale è rappresentato da boschi e terreni incolti. Lo si ritrova anche lungo il greto di torrenti e ruscelli.

E un piccolo albero molto ramificato, alto 7-8 m, che cresce piuttosto lentamente e viene utilizzato come portainnesto delle numerose varietà coltivate. Ha una corteccia di color bruno-scuro, fessurata in modo irregolare. Le foglie sono caduche, lanceolate e a margine intero; verdi e glabre superiormente, pelose inferiormente. I fiori sono di colore bianco e a cinque petali, disposti in cime ombrelliformi, con stami più lunghi degli stili. PERASTRO Pyrus amygdaliformis Vill. Famiglia: Rosacee tura: marzo-maggio I frutti sono piccoli pomi del diametro di 2-3 cm., di colore vario, dal giallo scuro al marrone, molto aspri e astringenti; sono molto graditi dall avifauna e dagli animali sia domestici che selvatici. Cresce su ogni tipo di terreno, dal livello del mare sino a 1200-1300 m. di quota. Predilige le pendici soleggiate, le radure e i margini dei boschi. Il legno, di colore rossastro, viene utilizzato in ebanisteria e per lavori di intaglio, essendo facilmente lavorabile. E inoltre utilizzato anche come legna da ardere. I rami, essendo pungenti, vengono utilizzati per farne siepi e recinti.

Albero sempreverde, si presenta con tronco contorto e chioma scomposta a fronde di colore verde cinereo, più chiaro rispetto agli altri pini mediterranei. Gli aghi del pino d'aleppo, riuniti a 2, sono lunghi 6-10 cm. maschili riuniti in amenti numerosi e gialli; quelli femminili di colore verde violaceo sono solitari o in gruppeti di due o tre. PINO D ALEPPO Pinus halepensis Miller Famiglia: Pinaceae tura: marzo-maggio Strobili di forma ovale-conica, lunghi 5-10 cm e larghi 2-3 cm. Sono verdi in età giovanile e diventano marroni dopo due anni. Contengono dei semi lunghi 5-6 mm, dotati di un'ala di 20 mm. Gli strobili si aprono con lentezza, di solito nel corso di qualche anno, oppure per il calore provocato da un incendio. Vegeta generalmente, sui terreni calcarei e rocciosi. Per la sua capacità di adattamento ai terreni più aridi (le radici penetrano profondamente tra le fessure della roccia), è molto usato dai forestali per rimboschire terreni nudi nell'ambiente mediterraneo.

Albero a foglie caduche, alto fino a 30 metri, con un'ampia chioma arrotondata. Tra le numerose specie di pioppo questa è la più sana e longeva. La sua corteccia grigio chiaro, rimane per lungo tempo liscia e punteggiata da piccole lenticelle suberose a forma di rombo; invecchiando diviene più scura e solcata longitudinalmente dalla base dell'albero e progressivamente diventa ruvida e molto scura. Le foglie, sorrette da un picciolo, hanno una forma ovale o rotondeggiante, ma talvolta irregolarmente. La pagina fogliare superiore è lucida, di colore verde scuro, mentre quella inferiore, è ricoperta da una fitta peluria biancastra. PIOPPO BIANCO Populus alba L. Famiglia: Salicaceae tura: marzo-maggio I fiori sono unisessuali riuniti in amenti che compaiono prima delle foglie. Gli amenti maschili sono cilindrici, quelli femminili corti con fiori ascellanti su una brattea pelosa.l impollinazione è anemofila. Capsule che contengono i semi, la cui dispersione è affidata al vento grazie alla presenza su questi di filamenti pelosi il cui insieme è detto pappo. Il suo habitat naturale è rappresentato da suoli incoerenti, sciolti limosi-argillosi, che rimangono umidi tutto l'anno ma senza subire regolari inondazioni.

Pianta cespugliosa sempreverde, comune nella macchia mediterranea, alta dai 30 agli 80 cm, provvista di cladodi, fusti trasformati, che hanno assunto la funzione delle foglie, divenendo ovali, appiattiti e rigidi, con estremità pungenti. Le vere foglie sono le minuscole brattee che si trovano alla base dei cladodi. I fiori maschili e femminili si trovano su rami diversi portati al centro dei cladodi. PUNGITOPO Ruscus aculeatus L. Famiglia:Ruscaceae tura: marzo-aprile I frutti sono grosse bacche globose, rosso brillante, contenenti uno o due semi; maturano in inverno. È specie indicatrice di mediterraneità, costituendo una delle componenti del sottobosco delle pinete e delle leccete. I germogli di pungitopo, dal gusto amarognolo, talora noti come "asparagi selvatici", raccolti da marzo a maggio, vengono utilizzati in cucina a mo' di asparagi

È l'antenata delle rose coltivate. Si presenta come un arbusto spinoso, alto sino a 2 m. Ha fusti legnosi glabri, spesso arcuati e pendenti, con spine rosse, robuste, arcuate, a base allungata, compresse lateralmente. Caduche, sono composte da 5-7 foglioline di forma ovale a margine seghettato. Sono color rosa chiaro o bianco (larghi 5 cm.), solitari o riuniti a 2-3 in infiorescenze a corimbo. Il calice è formato da 5 sepali laciniati, la corolla da 5 petali rosei sui lobi, bianchi nel resto, con numerosi stami gialli. ROSA SELVATICA Rosa canina L. Famiglia: Rosaceae tura: maggio-luglio Piccoli acheni pelosi, sono racchiusi in un cinorrodo, falso frutto rosso di forma ovoidale, carnoso. Si rinviene con facilità lungo le siepi, nelle radure, nelle macchie, lungo i sentieri, ai margini degli incolti fino ai 1900 metri d'altezza. Preferisce suoli abbastanza profondi, limosi e moderatamente aridi.

E la specie di quercia più diffusa in Italia. Resistente all'aridità, è facilmente riconoscibile d'inverno in quanto mantiene le foglie secche attaccate ai rami. Presenta un fusto contorto, corto, con branche sinuose e rami sottili; corteccia grigiobrunastra, molto rugosa e fessurata. decidue, semplici con lamina ovoidale allungata, lobata a lobi arrotondati; sono ricoperte da una fine peluria che costituisce elemento diagnostico rispetto alle altre querce. Pianta monoica a fiori unisessuali: quelli maschili sono disposti in amenti penduli, quelli femminili sono sessili o brevemente peduncolati. ROVERELLA Quercus pubescens L. Famiglia: Fagaceae tura: marzo-aprile I frutti sono ghiande con pericarpio ovoide, di colore bruno lucido, protette da una cupola a squame regolari non molto rilevate; maturano in autunno. Questa pianta si trova principalmente nelle località più assolate, nei versanti esposti a Sud ad un'altitudine compresa tra il livello del mare e i 1000 m s.l.m. Distribuita nel bacino mediterraneo e in tutta Italia, con esclusione delle zone più interne e più elevate.

È una pianta arbustiva con portamento lianoso, rampicante, dal fusto flessibile e delicato, ma cosparso di spine acutissime. Le foglie a forma di cuore, hanno i margini dentati e spinosi, e spinosa è anche la nervatura mediana della pagina inferiore. I fiori, molto profumati, sono piccoli, giallicci o verdastri, poco vistosi e raccolti in piccole ombrelle, SALSAPARIGLIA Smilax aspera L. Famiglia:Smilacaceae tura: agosto-ottobre I frutti sono bacche rosse, riunite in grappoli, che giungono a maturazione in autunno. Contengono semi minuscoli e rotondi. Insipide e poco appetibili per l'uomo, costituiscono una fonte di nutrimento per numerose specie di uccelli. La radice contiene numerosi principi attivi tra cui la salsasaponina e l'acido salsasapinico. Ha proprietà sudoripare e depurative. Nel Salento(Puglia) i germogli teneri di questa pianta vengono raccolti e utilizzati alla stregua degli asparagi selvatici.

Arbusto o piccolo albero sempreverde perenne, con corteccia di color cenere, profondamente incisa da fessurazioni ad andamento sinuoso. Fronde vaporose formate da foglie verdi azzurrognole, molto piccole, a forma di squama, disposte sui rami come tegole (embricate). Tipica fioritura piumosa in spighe sottili, con fiori bianchi, quasi sessili. TAMERICE Tamarix africana Poiret Famiglia: Tamaricaceae Sono minute capsule piramidali che contengono piccolissimi semi provvisti di peli, per essere trasportati del vento. Presente in tutte le coste italiane, ma non oltre gli 800 metri di quota; gradisce climi miti. tura: febbraio-maggio

E una specie erbacea acquatica, palustre e perenne. Il tronco è un rizoma sotterraneo allungato, da cui si eleva un fusto eretto provvisto di foglie. Sono lineari, lunghe, erette, hanno venature parallele e sono provviste di un'ampia guaina che avvolge il fusto. Sono unisessuati, raggruppati in spighe dense e cilindriche; l infiorescenza femminile, posta sotto a quella maschile, è più grossa e, a maturità, assume una colorazione bruna. TIFA Typha latifolia L. Famiglia: Tiphaceae Formano caratteristici sigari marroni composti da migliaia di frutti minuscoli contenenti un solo seme; sono strettamente stipati l'uno all'altro, muniti di un pappo formato da lunghi peli che ne consentono la dispersione ad opera del vento. Vive sulle sponde dei fossi e nelle zone paludose. tura: maggio-ottobre

Realizzato dagli studenti iscritti al modulo formativo P.O.N. C-1-FSE-2010-542 - IMPARIAMO SUL CAMPO : Valerio Amato Crescenzo Luca Bevere Alfredo Capozio Suresh Cappetta Federica Chieppa Antonio D'Angelica Samuele Del Grosso Luigi Ferrazzano Andrea Fidanza Vito Francavilla Andrea Iacovelli Jonathan Korbel Francesco Langianese Mariapia Lavio Davide Longo Michele Morcone Alessandro Palma Pietro Pipli Mario Rossiniello Emanuele Saveriano Alessio Stella Guidati dall esperta, dott.ssa Natalia Turbacci, e dal tutor della scuola, prof.ssa Irene Sasso.