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Transcript:

Seminario della Fondazione Ugo Bordoni ICT e crescita economica Tavola rotonda Reti, servizi e applicazioni di prossima generazione: scenari italiani di fattibilità e sviluppo 12 febbraio 2009 Luigi Perissich DG Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici

La Federazione A Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici fanno capo attraverso 45 Associazioni di Categoria (fra soci effettivi e soci aggregati) e 63 Sezioni Territoriali istituite presso le Unioni Provinciali di Confindustria circa 17.000 imprese con 600.000 addetti, che realizzano un fatturato complessivo di circa 117 miliardi di Euro, pari al 40% del volume d affari del settore.

I Servizi Innovativi e Tecnologici in Italia Il settore conta circa 1 milione di imprese (30% ditte individuali) e 2,5 milioni di addetti. L impatto del valore aggiunto (pari a circa 150 mld. l anno) sul PIL (al netto dei servizi pubblici) è dell ordine del 13%. Ma se consideriamo che i Servizi Innovativi e Tecnologici (e la relativa filiera di produzione e commercializzazione) incidono sulla produzione degli altri settori (industria, pubblica amministrazione, commercio, altri servizi), attraverso l effetto input-output, abbiamo calcolato un moltiplicatore pari a 2,38, che porta l incidenza sul totale del valore aggiunto dal 13% al 31%.

Le aree associative

Il contagio della crisi Anche i Servizi Innovativi sono stati toccati dalla crisi. L indicatore trimestrale del clima di fiducia del nostro settore, dopo aver toccato i massimi della serie nel biennio 2006-2007, ha registrato nel corso del 2008 un peggioramento tale da condurre, nell ultimo trimestre, ad un dato negativo (-16) mai registrato dal 2003. Clima di fiducia dei servizi alle imprese (elaborazioni su dati ISAE) 50 40 38 36 30 34 35 36 30 20 10 0-10 I trim 2003-20 7 5 II trim III trim IV trim 1 20 3 I trim 2004 II trim III trim 2-1 IV trim I trim 2005 6 14 3 II trim III trim IV trim I trim 2006 9 24 23 II trim III trim IV trim I trim 2007 II trim III trim IV trim I trim 2008 17 10 16 II trim III trim IV trim 1-16

Occupazione a crescita zero 10% 8% 6% 4% 2% 0% -2% I Trimestre 2005 Andamento dell'occupazione nei Servizi Innovativi e Tecnologici variazioni tendenziali 2005-2008 - Elaboraz. su dati Istat, Forze Lavoro II Trimestre III Trimestre IV Trimestre I Trimestre 2006 II Trimestre III Trimestre IV Trimestre I Trimestre 2007 II Trimestre III Trimestre IV Trimestre I Trimestre 2008 II Trimestre III Trimestre Dopo il minimo storico della serie toccato nel primo trimestre 2006 l occupazione nel settore ha iniziato una crescita costante (interrotta solo nel quarto trimestre 2006) che aveva portato al picco massimo registrato nel primo trimestre 2008. Nel secondo e terzo trimestre 2008 la discesa è stata verticale per tornare alla crescita zero registrata nel 2006. Rispetto al primo trimestre 2008 abbiamo già perso in tutto il settore oltre 100mila posti di lavoro. Se questo trend dovesse perdurare, significherebbe aver perso 2 anni di crescita occupazionale del settore che si tradurrebbe in circa 200mila posti di lavoro su 2,5 milioni (8%).

La risposta alla crisi internazionale Tutti i Paesi sono impegnati per approntare un pacchetto di misure per contrastare e governare la difficile congiuntura che si va determinando a livello globale. La situazione delle singole economie si presenta diversa di fronte alla crisi generalizzata che inizia a manifestare i suoi effetti, e sono quindi differenti gli interventi che andranno realizzati nei settori interessati. Per aiutare/salvare i settori in difficoltà, viste le limitate risorse disponibili, è importante investire (come negli USA, nel Regno Unito e in Francia) sui fattori innovativi e sulle infrastrutture tecnologiche che rafforzano strutturalmente la capacità competitiva del Paese, con ricadute positive su tutti i settori nonché sull occupazione.

I Servizi Innovativi e Tecnologici risorsa strategica Il settore dei Servizi Innovativi e Tecnologici si riconferma, a livello globale, una risorsa strategica per fronteggiare la recessione e dare impulso alla ripresa, e si distingue per l effetto moltiplicatore che è in grado di generare a livello di sistema. Il Paese ha bisogno di un forte cambiamento strutturale, se vuole mantenere le quote di mercato nei settori maturi e trovare nuovi fattori di successo per il made in Italy. Negli ultimi 5 anni il settore dei servizi innovativi ha visto aumentare gli investimenti di circa 8 MLD creando 500mila posti di lavoro ad alto profilo di conoscenza. Un sostegno pubblico volto a garantire la continuità di investimenti in questo settore sarebbe in grado di assicurare oltre 60mila posti di lavoro per ogni miliardo di euro investito.

Determinante il contributo dell ICT alla crescita Un recente documento dell OECD (2 febbraio 2009) ha rilevato come, a partire dagli anni 90, gli investimenti in tecnologie ICT abbiano portato un importante contributo alla crescita della produttività del lavoro. Tali contributo si è rivelato ancora più importante quando gli investimenti in ICT sono stati accompagnati da nuove strategie del business, nuovi processi organizzativi e, soprattutto, da nuovi worker skills, innescando quel fattore moltiplicatore capace di far crescere il Sistema Paese. Questo conferma il ruolo centrale della nostra Federazione nella promozione dell innovazione nel Paese.

Investire in Servizi Innovativi per la competitività Occorre investire come Paese in tutte le tecnologie ICT e servizi abilitanti che hanno un impatto sulla produttività delle imprese e della PA nonché sulla qualità dei servizi alle famiglie. L Offerta di Servizi e Contenuti sempre più a valore aggiunto sono ciò che chiedono i cittadini e le imprese sulle reti di comunicazione elettroniche, e ciò che rende più efficienti le PA. L intervento per lo sviluppo del Paese deve mettere al centro la crescita di un mercato di Servizi e Contenuti che accelerino l utilizzo delle reti.

Penetrazione della banda larga e digital divide Gli utenti internet sono stabili tra i 27 e i 28 milioni di italiani ormai da almeno 4 anni. I nuclei famigliari in possesso di un PC sono stimati tra gli 11 e i 12 milioni (all incirca il 50% del totale) dal 2004. Di questi hanno accesso a internet poco più di 9 milioni (prevalentemente in banda larga: circa l 85%). Il digital divide continua a lasciare fuori almeno un terzo della popolazione, che ha pochi stimoli alla digitalizzazione. Le imprese italiane che ricorrono all e-business risultano il 58%, ma quelle della Danimarca e della Svezia sono, rispettivamente, l 87% e l 86%, seguite dai Paesi Bassi con una percentuale dell 85% (la media Europea è pari al 64%).

Industria 2015 e Piano E-Government 2012 Vanno sviluppati, anche con le risorse necessarie, Industria 2015 e il Piano di E-Government 2012 per l innovazione della PA. L iniziativa di ampliare all'ict, all'industria aerospaziale e all'ambiente le aree tecnologiche di INDUSTRIA 2015 è una misura di cui siamo particolarmente soddisfatti, perché accoglie una richiesta di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici. È necessario che tale iniziativa trovi l'adeguata disponibilità economica. IL PIANO DI E-GOVERNMENT 2012 del Ministro Brunetta deve rappresentare un forte drive per la penetrazione delle tecnologie nelle famiglie e nelle imprese mediante lo switch-off di servizi all digital della Pubblica Amministrazione. Solo così si potrà coniugare un miglior controllo della spesa pubblica, maggiore produttività della PA e qualità dei servizi offerti. Anche per questo Piano è indispensabile che il Governo trovi una copertura finanziaria che lo sostenga fino alla sua completa realizzazione.

Proposte per un processo virtuoso per il Paese Ritardati pagamenti della PA. Dare liquidità alle imprese per stimolare gli investimenti riducendo progressivamente il fenomeno dei ritardati pagamenti della PA. Definire modalità e procedure per la certificazione del credito (es. fattura elettronica) per consentire e facilitare operazioni di factoring e cessione. Switch-off DTT 2012. Il passaggio al digitale terrestre è una grande opportunità di alfabetizzazione tecnologica, anche perché offre al vasto pubblico l accesso ai servizi interattivi. Opportune agevolazioni fiscali sono in grado di stimolare l acquisto degli apparati televisivi integrati contribuendo al percorso di switch-off. In house. Superare in tempi brevi il fenomeno degli affidamenti diretti senza gara sia di servizi che di infrastrutture della PA, obbligando le Amministrazioni ad operare solo negli spazi che sono loro propri (fuori dalle aree dove già operano mercati aperti e concorrenziali).

Proposte per un processo virtuoso per il Paese Qualità nelle gare pubbliche. E necessario ridurre il numero delle stazioni appaltanti (almeno 20.000 in Italia) e qualificare le Commissioni di gara (almeno 100.000), per migliorare la qualità dei beni e servizi acquistati (valutando l offerta più vantaggiosa e non quella con il massimo ribasso ) e ridurre l incidenza dei ricorsi. Credito d imposta per ricerca e innovazione. Le limitazioni introdotte con il D.L. anticrisi per la ricerca e l innovazione, già largamente insufficiente (tetto e sistema di prenotazione), rischiano di ridurre i già scarsi investimenti delle imprese. Il sistema del credito d imposta deve essere ripristinato alla situazione ex ante.

Progetti Paese Come iniziativa del Coordinamento Servizi e Tecnologie di Confindustria, presieduto da Alberto Tripi, insieme alle altre Federazioni e Organizzazioni dei Servizi di Confindustria abbiamo avviato dei Tavoli di lavoro per sviluppare proposte innovative concrete: progetti precompetitivi per l innovazione del Paese nei settori strategici quali Sanità, Turismo, Trasporto, Cultura, Energia, identificando le migliori soluzioni di best practice nazionali ed internazionali da realizzare attraverso l uso di tecnologie e servizi innovativi. Questi GRANDI PROGETTI PAESE sono necessari per innovare e modernizzare concretamente l Italia, stimolando la domanda di banda larga necessaria per lo sviluppo economico di queste infrastrutture.

Attività dei Gruppi di Progettodi pagamenti della PA Sono stati avviati Gruppi di Progetto sulle seguenti aree tematiche: ICT nella Sanità, Sviluppo del mercato e-content e tutela del diritto d'autore, Sistema Turistico, Logistica Integrata, ICT nell industria manifatturiera (PMI), Altri Gruppi di Progetto sono in via di costituzione: Efficienza energetica; Infrastrutture ICT per le Associazioni ed interassociative.

Un esempio: il Progetto ICT nella Sanità Il Progetto che registra uno stato di lavori più avanzato è quello dell ICT nella Sanità. La Sanità rappresenta uno dei contesti in cui l ICT costituisce oggi un opportunità fondamentale per attivare circoli virtuosi, contribuendo a: portare un freno alla sempre crescente spesa sanitaria, favorire un incremento del livello qualitativo dell assistenza riducendo le ospedalizzazioni con servizi di telemedicina e telemonitoraggio ai pazienti. Le soluzioni innovative del Progetto prevedono: il fascicolo sanitario elettronico (EHR); l E-Prescribing e la gestione dei percorsi di cura; Shared services (soluzioni che consentono l erogazione di servizi centralizzati producendo ottimizzazioni infrastrutturali e di processo); Education per operatori sanitari e cittadini (con interventi di knowledge ed e-learning).

I costi e i benefici dell innovazione La spesa pubblica sanitaria si aggira sui 100 miliardi. Stimando nel 3% il costo relativo all innovazione (interventi per le tecnologie ICT e i servizi innovativi), il risparmio netto viene valutato nell 8,7%, pari a circa 9 miliardi.

GRAZIE www.confindustriasi.it