Sport Lis gnovis ideis pai implants sul teritori Scuola. Cultura Si imbastìs Udin dai museus Cultura Prende corpo la Udine dei musei. ud.



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Scuele In prime rie te prevenzion dai pericui Cultura Si imbastìs Udin dai museus Cultura Prende corpo la Udine dei musei Sport Lis gnovis ideis pai implants sul teritori Scuola Sport All avanguardia nella Le nuove idee per gli prevenzione del rischio impianti sul territorio ud.info mai 05 / maggio 05 www.comune.udine.it Cantîrs Cantieri

Scuele / Scuola 2 Scuele e sigurece: primis lis elementârs Priorità elementare, la sicurezza In cheste pagjine, la gnove Friz al Peep Est. Inte pagjine dongje, parsore la IV Novembar jenfri e daspò il restaur, sot la Dante In questa pagina, la nuova Friz al Peep Est. Nella pagina accanto, in alto la IV Novembre durante e dopo il restauro, in basso la Dante Fâ dut ce che si pues par garantî la sigurece plene ai nestris fruts: al è chest l imperatîf che la aministrazion comunâl si è dade e che al à fat scrivi un plan gjenerâl par justâ i edificis scolastics daûr des normis cuintri dai infortunis e dai fûcs. I numars a fevelin a clâr: tai cinc agns 1999/2004 a son stâts investîts plui di 25 milions di euros tai intervents che a tocjin lis scuelis de citât, dai nîts fintremai aes mediis inferiôrs. La fete plui gruesse, cun biei 18 milions di euros, le àn cjapade lis elementârs, li che si è lâts a tocjâ fintremai 16 istitûts. I lavôrs plui consistents a son stâts il restaur de IV Novembre cun 3,8 milions, il cuviert, i sieraments e la palestre li de Dante (2 milions), la ristruturazion e il slargjament de Zardini a Cussignà (1,95 milions). In plui di sistemâ i edificis che a son, il Comun al à pensât di fâ sù ancje dôs struturis gnovis: la Friz al Peep Est (2 milions) e la scuele di vie Massaua a Sant Domeni. Cun di plui, stant che e je simpri plui domande di puescj pai frutins plui piçui, si à fat sù un nît gnûf in vie Alba a Padier (1,35 milions), che al permet di dâ acet ai fruts di chei altris 3 nîts comunâi, che a son daûr a lâ sot ristruturazion un daûr di chel altri. L investiment totâl sui nîts al rive a 2,5 milions di euros. Il plan che al tocje lis scuelis maternis al è za stât metût in vore ad in plen. La flôr e je la ristruturazion de Marco Volpe (plui di 700 mil euros), ma 400 mil euros a son stâts tignûts ancje par fâ plui grande la Benedetti e lavôrs di ristruturazion e di manutenzion straordenarie a àn cjapât ancje lis scuelis di vie d Artegna, dai Paparots, la Cossettini e la Gabelli. Fare tutto il possibile per garantire la piena sicurezza ai nostri bambini: è questo l imperativo che l amministrazione comunale si è data e che ha guidato alla redazione di un piano generale di adeguamento degli edifici scolastici alle norme contro gli infortuni e gli incendi. I numeri parlano chiaro: nel quinquennio 1999/2004 sono stati investiti più di 25 milioni di euro negli interventi riguardanti le scuole cittadine, dagli asili nido alle medie inferiori. La parte del leone, con ben 18 milioni di euro, l hanno fatta le elementari, dove si è intervenuto in ben 16 istituti. I lavori più consistenti sono stati il restauro della IV Novembre con 3,8 milioni, la copertura, i serramenti e la palestra alla Dante (2 milioni), la ristrutturazione e l ampliamento della Zardini a Cussignacco (1,95 milioni). Oltre a sistemare gli edifici esistenti, il Comune ha pensato di costruire anche due strutture ex novo: la nuova Friz al Peep Est (2 milioni) e la scuola di via Massaua a San Domenico. Inoltre, vista la crescente domanda di posti per la prima infanzia, è stato costruito un nuovo asilo nido in via Alba a Paderno (1,35 milioni), che consente di ospitare i bambini degli altri 3 nidi comunali a loro volta in corso di ristrutturazione. L investimento totale sui nidi ammonta a 2,5 milioni di euro. Il piano che riguarda le scuole materne è già stato realizzato completamente. Punta di diamante è la ristrutturazione della Marco Volpe (oltre 700 mila euro), ma 400 mila euro sono stati riservati anche all ampliamento della Benedetti e lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria hanno riguardato anche le scuole di via d Artegna, di Paparotti, la Cossettini e la Gabelli.

3 Scuele / Scuola Par sierâ, lis scuelis mediis: chi a son bielzà stâts fats intervents impuartants tant che il justament de Ellero (723 mil euros), ma il plan al previôt propit ta chescj agns che al vegni il sfuarç plui grues. A son fintremai 12,6 i milions di euros che il belanç par chescj 3 agns che a vegnin al à metût par intervents li de Valussi, de Fermi, de Manzoni. No si à di dismenteâ che no larà al mancul la atenzion aes elementârs cun altris 10 milions di euros di doprâ in trê agns. Finint il mandât a saran sui 50 i milions di euros che la aministrazion e varà investît par garantî aes fameis no dome la sigurece, ma ancje la cualitât dai materiâi, la funzionalitât, mensis sanis e areis verdis tai puescj li che i lôr fîs a cressin dì par dì. Per concludere, le scuole medie: qui sono stati già effettuati interventi significativi come l adeguamento della Ellero (723 mila euro), ma il piano prevede proprio nei prossimi anni lo sforzo più consistente. Sono ben 12,6 i milioni di euro che il bilancio ha stanziato per i prossimi 3 anni per interventi come Valussi, Fermi, Manzoni. Senza dimenticare che non verrà meno l attenzione alle elementari con altri 10 milioni di euro da impiegare nel triennio. A conclusione del mandato saranno circa 50 i milioni di euro che l amministrazione avrà investito per garantire alle famiglie non solo la sicurezza, ma anche la qualità dei materiali, funzionalità, mense sane ed aree verdi nei luoghi che vedono i loro figli crescere giorno per giorno.

Culture / Cultura 4 Udin citât di art? Il Comun al à un progjet che al cjale lontan par fâ la nestre citât, dispès calcolade mancul di ce che e merete, un obietîf preseât di turisim culturâl. Chest desideri al è daûr a cjapâ forme in graciis dal recupar di diviers palaçs storics dai plui biei dal centri che di ca al 2008 a deventaran sedis di museus. A son pardabon tesaurs architetonics che a tignaran dentri altris oparis mestris: a son Cjase Cavazzini e Palaç Giacomelli che, intune cun Palaç Morpurgo e cu la ex Gil di vie Asquini, li che i lavôrs a son za finîts, si metaran dongje dal Oratori de Puritât, dai Museus Diocesans, dal Domo e des Galariis dal Cjistiel fasint sù un cercli dai museus juste tal cûr de citât, bon di clamâ dongje l interès di miârs di visitadôrs ogni an. Il lustrifin a chest circuit lu darà Cjase Cavazzini. Il so recupar al è scomençât dal 2004 daûr dal progjet de innomenade architete Gae Aulenti, furlane di origjin. L intervent (5,2 milions di euros) al à une alte complessitât architetoniche, ma insom l edifici liberty di vie de Pueste al ospitarà tai siei 3500 metris cuadrâts di superficie i tesaurs de Galarie di Art Moderne (cu lis zemis di Afro e Mirko Basaldella) e cu lis oparis mestris de Colezion Astaldi. In Borc di Graçan a son za insom i lavôrs par meti in sigurece, par stabilî la struture e par gjavâ lis barieris architetonichis a Palaç Giacomelli, edifici di fate cinccentescje. L intervent al costarà 1,6 milions di euros, ma al permetarà di vierzi al public il Museu di Arts, Mistîrs e Tradizions Popolârs dant lûc ancje ae Colezion Ciceri. Al è finît ancje il restaur di une altre zoie dal centri de citât, che si le tignarà pes mostris temporaniis. Al è il Palaç Morpurgo, dal Sietcent, li che a son stâts tratâts i afrescs dal 1800 e a son stadis netadis e stabilidis lis façadis di piere, simpri rispietant la architeture origjinâl. Al è stât bielzà screât ancje il Centri pes Arts Visivis Visionario, nassût dal recupar dal edifici ex Gil progjetât dal architet Ermes Midena tai agns 30. Cuintri di une Tesaurs di art tal centri de citât Tesori d arte in pieno centro Udine città d arte? Il Comune ha un progetto lungimirante per rendere la nostra città, spesso sottovalutata, una piacevole meta del turismo culturale. Questo desiderio sta prendendo corpo grazie al recupero di alcuni palazzi storici tra i più belli del centro che da qui al 2008 diverranno altrettante sedi museali. Veri e propri tesori architettonici che conterranno altri capolavori: si tratta di Casa Cavazzini e Palazzo Giacomelli che, assieme a Palazzo Morpurgo e alla ex Gil di via Asquini, dove i lavori sono già stati completati, andranno ad affiancare Oratorio della Purità, Musei Diocesani, Duomo e Gallerie del Castello creando un ring dei musei nel pieno cuore cittadino in grado di catalizzare l interesse di centinaia di migliaia di visitatori l anno. Il fiore all occhiello di questo circuito sarà Casa Cavazzini. Il suo recupero è iniziato nel 2004 su progetto del celebre architetto Gae Aulenti, friulana d origine. L intervento (5,2 milioni di euro) è di notevole complessità architettonica ma alla fine il centralissimo edificio liberty di via Cavour ospiterà nei suoi 3500 metri quadri di superficie i tesori della Galleria d Arte Moderna (con i gioielli di Afro e Mirko Basaldella) e i capolavori della Collezione Astaldi. In via Grazzano sono al termine i lavori di messa in sicurezza, consolidamento strutturale e abbattimento barriere architettoniche di Palazzo Giacomelli, edificio di matrice cinquecentesca. L intervento costerà 1,6 milioni di euro, ma permetterà di aprire al pubblico il Museo di Arti, Mestieri e Tradizioni Popolari dando collocazione anche alla Collezione Ciceri. Concluso invece il lifting per un altro gioiello del centrocittà che sarà riservato alle mostre temporanee. Si tratta del settecentesco Palazzo Morpurgo dove sono stati restaurati gli affreschi del 1800 e sono state pulite e consolidate le facciate in pietra, nel rispetto dell architettura originale. E stato già inaugurato infine il Centro per le Arti Visive Visionario, nato dal recupero dell edificio ex Gil progettato dall architetto Ermes Midena negli anni 30. A fronte

5 Culture / Cultura spese di 3 milions di euros, a son stadis otignudis 3 salis cinematografichis (in dut 400 puescj), un bar e une sale par esposizions che e à za tignût dentri mostris interessantis. Altris doi simbui de citât a son tornâts a nassi: dopo dal restaur dal 2002, e je stade netade di scritis e di sghiribiçs la Loze dal Lionello intant che il Palamostre, impuartant teatri citadin che al à vût un rinovament di 1,7 milions di euros, al è stât tornât a vierzi dopo metût in regule daûr des normis di sigurece. Cantîrs di ideis No son dome i cantîrs a fâ sù la citât dal doman. Il Comun al è daûr a puartâ indevant di agns cualchi progjet che nol vûl cambiâ dome l aspiet fisic de citât, ma che al vûl judâle a cressi tal sô tiessût urban daûr des dibisugnis des personis e a fâ deventâ il nestri mût di vivi plui san e responsabil. Si cîr di rivâ a chestis finalitâts cun doi programs ambiziôs: Agjende XXI e Citâts Sanis. Il prin al è il strument des Nazions Unidis par inviâ il disvilup sostignibil; il secont al è une iniziative de Organizazion Mondiâl de Sanitât che e propon azions di prevenzion e di promozion de salût tes citâts. Ancje chei ca a son doi cantîrs: ma di ideis. Ideis par mantignî, vuardâ, difindi l ambient e la salût, che a puartin a sieltis concretis di tutele. Inte pagjine dongje, i afrescs dal restaurât Palaç Morpurgo. Achì parsore, il gnûf cine Visionario in vie Asquini di una spesa di 3 milioni di euro, sono state ricavate 3 sale cinematografiche (in totale 400 posti), un bar e una sala espositiva che ha già ospitato interessanti mostre. Altri due simboli della città sono rinati: dopo il restauro del 2002, è stata ripulita dai graffiti la Loggia del Lionello mentre il Palamostre, importante teatro cittadino che ha subito un restyling da 1,7 milioni di euro, è stato riaperto dopo l adeguamento alle normative in materia di sicurezza. Cantieri di idee Non sono solo i cantieri a costruire la città del domani. Il Comune sta portando avanti da anni progetti che non mirano a cambiare solo il volto fisico della città, ma a far crescere a misura d uomo il suo tessuto urbano e a far diventare il nostro stile di vita più sano e responsabile. Lo fa attraverso due ambiziosi programmi: Agenda XXI e Città Sane. Il primo è lo strumento dell Onu per avviare lo sviluppo sostenibile; il secondo un iniziativa dell Organizzazione Mondiale della Sanità che propone azioni di prevenzione e di promozione della salute su scala cittadina. Sono anch essi due cantieri: ma di idee. Idee per conservare, preservare, tutelare ambiente e salute, che guidano a scelte concrete di salvaguardia. Nella pagina accanto, gli affreschi del restaurato Palazzo Morpurgo. Qui sopra, il nuovo cinema Visionario in via Asquini

Sport / Sport 6 Cjamps e pistis pai atletis di doman Campi e piste per gli atleti di domani Te nestre Regjon, Udin al è il centri che al pues svantâsi dal plui grant numar di implants sportîfs a pet de popolazion: e la azion dal Comun e je indreçade a disvilupâ chest potenziâl, par fâle deventâ simpri di plui citât dal sport. Par un tant la presince impuartante di scuadris professionistichis e di societâts agonistichis storichis, risultade di un moviment di nivel une vore alt, e à sburtât la zonte a cjatâ soluzions gnovis pes dissiplinis plui slargjadis e praticadis. Lis direzions di intervent a son stadis diviersis e i investiments ben fuarts, plui di 10,5 milions di euros. A son stâts programâts grancj lavôrs di manutenzion ordenarie e straordenarie tal Stadi Friuli e tal Palasport Carnera, par vignî incuintri aes dibisugnis di Udinese Calcio e Snaidero. Si è metût man al complès di vie Turin e di vie dal Mai a Padier cun intervents par justâ il cjamp di atletiche lizere, ai camarins di balon e di rugby par plui di 2 milions di euros. Une sume compagne, ma intune serie di intervents inmò plui lungje, e je stade spindude tai 12 centris sportîfs des circoscrizions li che a son in vore realtâts impuartantis pe promozion de pratiche sportive dai zovins e dai amadôrs. Di Laipà a vie Cormôr Bas, dal G. Centazzo di vie de Roie al complès di vie Valente, di vie Padue al Bepi Rigo di vie Basilian, a son tancj i cjamps sportîfs fats funzionâi in gracie di lavôrs ad hoc. Ma il sfuarç decisîf al sta te costruzion di implants Nella nostra Regione, Udine è il centro che vanta il maggior numero di impianti sportivi rispetto alla popolazione: e l azione del Comune è tesa a sviluppare questo potenziale, per renderla sempre più città dello sport. Per questo l importante presenza di squadre professionistiche e di storiche società agonistiche, punta dell iceberg di un movimento di ottimo livello, ha spinto la giunta a trovare nuove soluzioni per le discipline più diffuse e praticate. Le direttrici di intervento sono state molteplici e gli investimenti assai consistenti, oltre 10,5 milioni di euro. Sono stati programmati consistenti lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria allo Stadio Friuli e al Palasport Carnera, per andare incontro alle esigenze di Udinese Calcio e Snaidero. Si è messo mano al complesso di via Torino e via del Maglio con interventi di adeguamento al campo di atletica leggera, agli spogliatoi di calcio e rugby per oltre 2 milioni di euro. Somma analoga, ma in una serie di interventi ancora più lunga, è stata spesa nei 12 centri sportivi delle circoscrizioni dove operano realtà importanti per la promozione della pratica sportiva giovanile e amatoriale. Da Laipacco a via Cormor Basso, dal G. Centazzo di via della Roggia al complesso di via Valente, da via Padova al Bepi Rigo di via Basiliano, sono tanti i campi sportivi resi funzionali grazie a lavori ad hoc. Ma lo sforzo decisivo sta nella costruzione di nuovi impianti. Due esempi su tutti. A Paderno sta per es-

Inte pagjine dongje, il progjet dal gnûf Palaçut pe atletiche lizere al cuviert di Padier. Achì, intal disen a drete, cemût che e deventarà la pissine difûr dal Palamostre daspò de ristruturazion Nella pagina accanto, il progetto del nuovo Palazzetto per la pratica dell atletica leggera indoor a Paderno. Qui, nel disegno a destra, ecco come diventerà la piscina esterna del Palamostre dopo la ristrutturazione 7 Sport / Sport gnûfs. Doi esemplis tra ducj. A Padier al è li li par jessi puartât insom un Palaçut pe atletiche lizere al cuviert e a Cussignà si fasarà sù un Cjamp di balis di gnove gjenerazion: a son implants domandâts des societâts sportivis furlans fintremai dai agns 60 incà. Il prin al è sot a jessi completât e ur furnirà ai atletis di cjase nestre un supuart fondamentâl, permetintjur di alenâsi ancje di Invier. Il secont al è une perle ancje architetoniche, stant che al è la ultime opare di un grant gjeni furlan, puar Gino Valle, mancjât che al è pôc. Scuasi 4 milions di euros a saran impleâts pe ristruturazion gjenerâl des pissinis difûr dal Palamostre, cuntun oblic: vie il ciment e strade vierte a spazis verts, zûcs pai fruts e solarium. I lavôrs a coventin par vie che l implant al è za passât e dome tai ultins agns al à domandât 850 mil euros di spese par manutenzion ordenarie. Plui 600 mil euros a son stâts ancje doprâts par tornâ a meti in funzion a plen la pissine cuvierte di vie Pradaman che cumò si pues gjoldile in dute la sô potenzialitât. Par sierâ chest cuadri articolât, si à di zontâ che in vie Bariglarie al sarà spazi par fâ une piste di patinaç (480 mil euros), in vie Valente si prontarà un cjamp di rugby e si scuen dî che il Comun di Udin al à metût lis fondis par che si acetàs la domande de Asu di un finanziament pe costruzion di un gnûf implant cuntun investiment di 1 milion e 400 mil euros, pe plui part cuvierts de Regjon. sere ultimato un Palazzetto per la pratica dell atletica leggera indoor e a Cussignacco sorgerà un Bocciodromo di nuova generazione: sono impianti richiesti dalle società sportive friulane fin dagli anni 60. Il primo è in fase di completamento e fornirà agli atleti di casa nostra un supporto fondamentale, permettendogli di allenarsi pure d inverno. Il secondo è una perla anche architettonica, essendo l ultima opera di un grande genio friulano, Gino Valle, recentemente scomparso. Quasi 4 milioni di euro saranno impiegati per la ristrutturazione generale delle piscine esterne del Palamostre, con un imperativo: via il cemento e largo a spazi verdi, giochi per i bambini e solarium. I lavori si rendono necessari perché l impianto è obsoleto e solo negli ultimi anni ha richiesto 850 mila euro di spese per manutenzione ordinaria. Oltre 600 mila euro inoltre sono stati impiegati per riportare in piena attività la piscina coperta di via Pradamano ora pienamente fruibile. Per chiudere questo articolato quadro, resta da dire che in via Bariglaria ci sarà spazio per la realizzazione di una pista di pattinaggio (480 mila euro), in via Valente sarà approntato un campo di rugby e che il Comune di Udine ha creato le premesse affinché venisse accolta la richiesta dell Asu di un finanziamento per la costruzione di un nuovo impianto con un investimento di 1 milione e 400 mila euro, in gran parte coperti dalla Regione.

Viabilitât / Viabilità 8 Ae ricercje dal asfalt pierdût Alla ricerca del manto perduto Sì, viazâ: tal nestri siminâ di ogni dì la strade e je par fuarce une compagne, ma e pues deventâ un martueri se la sô manutenzion no ven fate come che al covente. De legjislature passade l impegn tal cjamp des oparis pe viabilitât al è stât salt e continuât, tant che si pues dî che al è stât justât in grande part un deficit, che al durave di un dîs agns, par ce che al tocje lis stradis, lis fognis, i marcjepîts, l asfalt. A son lis grandis oparis tant che lis riorganizazions fatis in Plaçâl Cjavrîs e in Plaçâl Cella, a son stadis viertis stradis gnovis tant che la variante di colegament tra Gran Selva e la Tresemane: ma la liste e podarès lâ dilunc cu lis pistis ciclabilis gnovis e cui colegaments ciclopedonâi, e cul gnûf parc di machinis Moretti e cul Parc di machinis Venerio che al è tornât in vore. Chescj a son i intervents plui grues intune rêt li che a nd è stâts fats a centenârs in chescj ultins agns. In centri e tai cuartîrs fûr, si à asfaltât, completât i marcjepîts, justât lis croseris e tornât a fâ i paviments des stradis un pôc pardut. La liste e cjaparès cetantis pagjinis. Miôr lâ a viodi dome i intervents plui significatîfs. La flôr al è viâl Palme, arterie essenziâl par jentrâ in citât de bande sud, li che i lavôrs grues par meti i condots des fognis a son lâts indevant nûf mês ma no àn fate sierâ la strade nancje une dì: di fat si ju à puartâts indevant cu la tecniche dal microtunel par no dâi il discomut de deviazion a 17 mil machinis che a passin ogni dì (in medie 880 autos par ore par jentrâ e 540 par lâ fûr). Tai 9 mês che a àn coventât par fâ i lavôrs si varès obleât a lâ plui a planc 4 milions e mieçs di passaçs: ve che alore la sielte di lavorâ cun cheste tecniche gnove e je stade providenziâl. Une atenzion particolâr le meretin altris intervents par sestâ la rêt des fognis, come chei su la linie di Plaçâl Osôf, Zardin Grant e Place Patriarcjât (che si è daûr a fâ ancje li cui microtunei) e chei di vie Cividât. Simpri pe metude in vore dai condots di viâl Palme a son stadis fatis deviazions in Plaçâl D Annunzio e si à tacât il colegament fognari cul Coletôr orientâl. Ancje il centri de citât al à vût lavôrs avonde grancj e impuartants par tornâ a meti a puest ciertis viis: si Sì, viaggiare: nella nostra frenesia quotidiana la strada è una compagna necessaria, ma può diventare un supplizio se la sua manutenzione non è fatta come si deve. Dalla scorsa legislatura l impegno sul fronte delle opere per la viabilità è stato deciso e continuo, tanto che un deficit decennale in quanto a strade, fognature, marciapiedi, asfaltature si può dire in buona parte sanato. Si va dalle grandi opere come le riorganizzazioni operate in Piazzale Chiavris e in Piazzale Cella, alla realizzazione di nuove strade come la variante di collegamento tra Gran Selva e viale Tricesimo: ma l elenco potrebbe continuare con la realizzazione di nuove piste ciclabili e collegamenti ciclopedonali, e con la realizzazione del nuovo parcheggio Moretti e la rimessa in funzione del Parcheggio Venerio. Questi sono i più grossi interventi di una ragnatela che ne ha effettuati centinaia in questi anni. Dal centro ai quartieri, la serie di asfaltature, completamento dei marciapiedi, sistemazione di incroci e rifacimento dei manti stradali ha riguardato una miriade di strade. L elenco occuperebbe diverse pagine. Meglio limitarsi a dare un cenno dei più significativi. La punta di diamante è viale Palmanova, arteria essenziale di accesso alla città dalla direttrice sud, dove i corposi lavori di posa della fognatura durati nove mesi non hanno comportato nemmeno un giorno di chiusura: sono stati infatti eseguiti con la tecnica del microtunneling evitando il disagio della deviazione per 17 mila passaggi auto giornalieri (in media 880 vetture l ora in entrata e 540 in uscita). Nei 9 mesi necessari per l esecuzione dei lavori, sarebbero stati rallentati più di 4 milioni e mezzo di transiti: la scelta di effettuare i lavori con questa innovativa procedura si è quindi rivelata provvidenziale. Una particolare attenzione meritano altri interventi di sistemazione della rete fognaria, come quelli sull asse di Piazzale Osoppo, Piazza I Maggio e Piazza Patriarcato (in corso di realizzazione con la tecnica del microtunneling ) e quelli di via Cividale. Legati sempre alla posa della condotta di viale Palmanova sono stati i by-pass realizzati in Piazzale D Annunzio e la posa in opera del collegamento fognario al Collettore orientale.

9 Viabilitât / Viabilità à di pensâ propit ae pavimentazion gnove de Contrade dal Morarat e di Borc di Puscuel, di vie Rialt e di vie des Jerbis, par sierâ cun Borc di Glemone (che si è daûr a lavorâ) e di Marcjât Vieri, li che za chest an si inviarà un intervent di plante fûr par fâlu ancjemò plui biel. A son gnovis impuartantis par cui che al sielç di movisi in bici: lis pistis ciclabilis a zontin il Centri Studis e il Pôl Universitari dai Riçs, i Riçs e il cimitieri, po dopo in Borc di Sant Lazar (vie Anton Lazzaro Moro) e tal viâl de Stazion a son pal moment dome une part di un anel che ca di cualchi an al varès di permeti a cui che al à miôr lis dôs ruedis di movisi in citât cence problemis. La part plui fuarte dai lavôrs e je stade puartade indevant par tornâ a fâ e a justâ i marcjepîts e l asfalt des stradis, li che dome tai ultins trê agns la aministrazion e à investît pôc mancul di 7 milions di euros in 31 pachets di intervent almancul su di un centenâr di stradis distribuidis cun ecuilibri in dutis lis zonis de citât, in centri e in perifarie. Altris intervents impuartants a son in program, tacant di cualchi rotatorie che il Plan dal Trafic al à studiât par regolâ il trafic in Plaçâl Pauli Diacun, tra vie Diaz e Plaçâl Del Din, e tal grop stradâl cjapât dentri tra vie Renati, vie Caccia, vie Planis e il Puint Simonetti. Anche il centro cittadino è stato interessato da lavori piuttosto ampi e consistenti di risistemazione di alcune vie: basti pensare alle nuove pavimentazioni di via del Gelso e via Poscolle, di via Rialto e via delle Erbe, per concludere con via Gemona (in corso) e via Mercatovecchio, che sarà oggetto di un intervento di radicale riqualificazione da avviare entro l anno. Rilevanti per chi sceglie di spostarsi in bici sono le piste ciclabili: i collegamenti fra Centro Studi e Polo universitario dei Rizzi, tra i Rizzi e il cimitero, in via Anton Lazzaro Moro, in viale Europa Unita sono per ora solo una parte di un anello che fra qualche anno dovrebbe consentire a chi ama le due ruote di spostarsi in città senza problemi. La più consistente mole di lavori ha però riguardato il rifacimento e la sistemazione dei marciapiedi e le asfaltature, che solo negli ultimi tre anni hanno visto l amministrazione investire quasi 7 milioni di euro in 31 pacchetti-intervento su almeno un centinaio di strade equamente distribuite in tutte le zone della città fra centro e circoscrizioni. Altri importanti interventi sono in programma, a partire dalla realizzazione di alcune rotatorie che il Piano del Traffico ha studiato per regimentare il traffico in Piazzale Diacono, fra via Diaz e Piazzale Del Din, e nel nodo compreso fra via Renati, via Caccia, via Planis e il Cavalcavia Simonetti. La gnove viabilitât di Plaçâl Cella La nuova viabilità di Piazzale Cella

Vert / Verde 10 Zardins di dâur l Oscar, il biel si vierç la strade Giardini da Oscar, il bello si fa strada Magari no ducj a san che Udin al à vinçût tal 2002 il premi talian La città per il verde in graciis de bielece e de cure dai siei parcs e dai siei strops di rosis. Al è il risultât di un impegn fis che al va ancjemò indevant: la aministrazion comunâl, dopo di une serie di intervents che a àn volût fâ cressi di numar lis areis verdis, cumò al è daûr a meti i siei sfuarçs e lis sôs risorsis par miorâ la lôr gjestion e il lôr aspiet. In chescj agns il personâl dal Ufici Gjestion Vert Public al à fats plui biei 20 sîts, viodint ad in plen dal procès di recupar, de progjetazion ae metude in vore, fintremai ae manutenzion che e covente. Diviers a son i modei che si à cjapât pe costruzion di chestis zoiis coloradis e fantasiosis: cualchidun al torne a proponi i paisaçs des nestris tieris, cualchidun altri si ispire a zardins di Paîs lontans. Il strop di rosis di Borc di Cjastelan, par esempli, al è une espression de filosofie zen; chel di plaçâl Cadorna, batiât Zardin Blu, al cjape la idee dal ambient naturâl che al è te grave de Tor; chel di Borc di Puscuel al riclame il stîl e i colôrs tipics dal Nord Europe intune composizion impressionistiche di plantis raris. Ma salacor la creazion plui particolâr e je chê sot dal Puint di viâl Cjadovri: doprant materiâl di risulte di sgjâfs stradâi e plantis che a puedin sorevivi intun ambient sec, si à dât dongje un ambient mediterani sugjestîf cun palmis, aloe e agavis. Tra il 2000 e il 2004 a son ancje stâts plantâts in plui puescj de citât (zardins, viâi, tarondis) 200 mil cjavacis di rosutis pal progjet Une rose par abitant : su la fin dal Invier a sflurissin lis cjandelutis e lis cjampanutis di Invier, po dopo i cidivocs, lis tarcetis e i tulipans, intant che di Istât Udin è plen de ligrie dai colôrs dai ciclamins e des nerinis. Po dopo si scuen visâsi de instalazion temporanie in Place Contarene, fate pai dîs agns di Friuli Doc. Batiade Forse non tutti sanno che Udine ha vinto nel 2002 il premio nazionale La città per il verde grazie alla bellezza e alla cura dei suoi parchi e delle sue aiuole. E il risultato di un impegno costante che continua ancora: l amministrazione comunale, dopo una serie di interventi mirati ad aumentare le aree verdi, sta ora impiegando i suoi sforzi e le sue risorse per migliorarne gestione ed impatto estetico. Il personale dell Ufficio Gestione Verde Pubblico ha riqualificato in questi anni ben 20 siti, seguendone in toto il processo di recupero, dalla progettazione all effettiva realizzazione fino alla necessaria manutenzione. Diversi sono i modelli che hanno influenzato la costruzione di questi colorati e fantasiosi capolavori: alcuni riprendono paesaggi delle nostre terre, altri si ispirano a giardini di Paesi lontani. L aiuola di via Castellana, per esempio, è un espressione della filosofia zen; quella di piazzale Cadorna, battezzata Giardino Blu, prende spunto dall ambiente naturale che si sviluppa sul greto del Torre; quella di via Poscolle richiama lo stile e i colori tipici del Nord Europa in una composizione impressionistica di piante rare. Ma forse la creazione più particolare è quella dell aiuola posta sotto il cavalcavia di via Cadore: utilizzando materiale derivato da scavi stradali e piante che possono sopravvivere in un ambiente arido, è stato realizzato un suggestivo ambiente mediterraneo con tanto di palme, aloe e agavi. Tra il 2000 e il 2004 sono poi stati piantati in vari luoghi della città (giardini, viali, rotonde) 200 mila bulbi per il progetto Un fiore per abitante : a fine inverno fioriscono i bucaneve e le campanelline, a seguire i crocus, i narcisi e i tulipani mentre in estate Udine è rallegrata dai colori dei ciclamini e delle nerine. Infine, non si può non ricordare l installazione temporanea in Piazza Libertà creata per il decennale di Friuli Doc. Battezzata Ir, Oggi, Tomorrow, sintetizzava un viaggio ideale nell evoluzione del concetto di giardino,

11 Vert / Verde Ir, Oggi, Tomorrow, e faseve il struc di un viaç ideâl te evoluzion dal concet di zardin, dal model tradizionâl aes gnovis concezions europeanis. Il Servizi Vert Public, in plui di colaborâ cu lis scuelis udinesis par cjapâ dentri i fantats te scuvierte dal vert e dal ambient, si da dongje ancje cul Dipartiment di Siencis Agrariis e Ambientâls de Universitât di Udin intun progjet di tutele dai prâts stabii tal parc dal Cormôr cun chê di mantignî la lôr biodiviersitât animâl e vegjetâl. Tal 2004 al à ancje tornât a vierzisi pal public il Vivâr Giorgini di vie Colugne: passâts agns che al jere pustot al è stât tornât a meti a bon, fasintlu deventâ un boscut di citât tignût tal stât plui naturâl che si pues, cussì di inmagâ i visitadôrs pal misteri che al rive a dismovi. Une opare atente di recupar e à tocjât i zigants verts de citât, cun intervents par spedâ e curâ i cedris (ancje chel plui grant di Udin, alt 30 metris, li de scuelute di vie Marco Volpe) e ducj i arbui che a fasin ombrene sui nestris viâi (pins, agaciis, teis). Juste par rindi plui facile la planificazion plurienâl e smirade di chescj intervents, il Comun di Udin al è pôc che al à cjapât sù un Regolament di tutele dal vert e dal patrimoni arbori de citât, che al previôt une sorte di anagrafe verde, un censiment dal vert public e privât di presi che al permetarà une gjestion corete e moderne de ricjece ambientâl citadine. dal modello tradizionale alle nuove concezioni europee. Il Servizio Verde Pubblico, oltre a collaborare con le scuole udinesi per coinvolgere i ragazzi nella scoperta del verde e dell ambiente, coopera anche con il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell Università di Udine in un progetto di salvaguardia dei prati stabili nel parco del Cormôr con l intento di preservarne la biodiversità animale e vegetale. Nel 2004 ha anche riaperto al pubblico il Vivaio Giorgini di via Colugna: dopo anni di abbandono è stato risanato, facendone un boschetto di città mantenuto allo stato più naturale possibile, così da affascinare i visitatori per il mistero che riesce a suggerire. Un attenta opera di recupero ha coinvolto i giganti verdi della città, con interventi di potatura e cura dei cedri (tra cui il più grande di Udine, alto 30 metri, nell asilo di via Marco Volpe) e dei tanti alberi che ombreggiano i nostri viali (pini, acacie, tigli). Proprio per facilitare la pianificazione pluriennale e mirata di questi interventi, il Comune di Udine si è recentemente dotato di un Regolamento di salvaguardia del verde e del patrimonio arboreo della città, che prevede una sorta di catasto verde, un censimento del verde pubblico e privato di pregio che permetterà una gestione corretta e moderna della ricchezza ambientale cittadina. Il strop di rosis di Borc di Cjastelan (te pagjine dongje) e chel disot dal Puint di viâl Cjadovri L aiuole di via Castellana (nella pagina accanto) e quella sotto il cavalcavia di viale Cadore

Avignì / Futuro 12 La Regjon e scomet su Udin, fasint sù une sede gnove e moderne che e sarà pronte tal 2007: ma e scomet ancje sul Comun di Udin tant che prin interlocutôr, fasint un Ufici Speciâl di Progjet che in pôcs agns no dome al à gjestît un apalt di 35 milions di euros par lavôrs che a van indevant di buine uce, ma ancje al à impostât une schirie di proceduris che a permetaran une ricualificazion complessive di une grande part di Udin Sud. Il strument al è chel dal Acuardi di Program tra i doi ents par fâ i uficis regjonâi gnûfs che a varan sede li de aree dal marcjât ortofruticul vieri, in vie Volturno. Cheste intese, di prin risultât impuartant, e à permetût di tornâ a ordenâ Plaçâl Cella, miorant te struture la viabilitât e la pussibilitât di rivâ in chê zone. Duncje si è metude la ipotesi, cu lis Rêt Feroviariis Talianis (RFI), che a dismetin areis che a àn in chê zone, calcolant che a ndi puedin fâ di mancul, e che, come che si è daûr a viodi, a podaressin jessi tornadis a doprâ in pro de citât. Chest al à permetût al Comun di vê un finanziament, rivant tal cuart puest su 100 concorents, pal studi di fatibilitât par costituî une societât di trasformazion urbane (Stu) pe aree de ex SAFAU e des fermadis feroviariis dongje. Un tant al permetarà di viodi recuperade la aree industriâl dismetude plui grande di Udin, tornantle in man ae citât propit cemût che al sucedarà a nord cu la aree Bertoli. Il cantîr pal gnûf Palaç de Regjon in vie Volturno La Regione scommette su Udine, creando una nuova sede moderna e all avanguardia che sarà pronta nel 2007: ma scommette anche sul Comune di Udine come interlocutore privilegiato, creando un Ufficio Speciale di Progetto che in pochi anni non solo ha gestito un appalto da 35 milioni di euro per lavori che stanno procedendo a spron battuto, ma ha anche impostato una serie di procedure che permetteranno una complessiva riqualificazione di un ampia porzione di Udine Sud. Lo strumento è quello dell Accordo di Programma fra i due enti per la realizzazione dei nuovi uffici regionali che avranno sede nell area dell ex mercato ortofrutticolo di via Volturno. Quest intesa, come primo importante frutto, ha consentito la risistemazione di Piazzale Cella, con il miglioramento strutturale della viabilità e dell accessibilità della zona. Perciò si è ipotizzata con le Reti Ferroviarie Italiane (RFI) la dismissione di loro aree presenti nell ambito sud, ritenute non più indispensabili, e di cui si sta verificando i possibili riutilizzi urbani a favore della città. Questo ha permesso al Comune di vedersi finanziato, quarto su 100 concorrenti, lo studio di fattibilità per la costituzione di una società di trasformazione urbana (Stu) per l ambito dell ex SAFAU e degli scali ferroviari contermini. Ciò consentirà di vedere recuperata l area industriale dismessa più grande di Udine, riconsegnandola alla città come analogamente avverrà a nord con l area Bertoli. Il cantiere del nuovo Palazzo della Regione in via Volturno ud.info Periodic di informazion dal Comun di Udin / Periodico di informazione del Comune di Udine Regjistrât al n. 23/04 dal Regjistri periodics dal Tribunâl di Udin / Registrato al n. 23/04 del Registro periodici del Tribunale di Udine An 1 - Numar 2 - Mai 2005 / Anno 1 - Numero 2 - Maggio 2005 Diretôr responsabil / Direttore responsabile: Walter Tomada - walter.tomada@comune.udine.it E à colaborât / Ha collaborato: Alessia Pilotto Fotografiis a pagjine 1 e 5 di Claudio Cescutti a pagjine 4 di Studio FB1 / Fotografie a pagina 1 e 5 di Claudio Cescutti a pagina 4 di Studio FB1 Traduzion par cure di / Traduzioni a cura di: Serling Progjet grafic / Progetto grafico: Bibi Agosto Stampe / Stampa: Graphic Linea - Tavagnà (Ud) / Tavagnacco (Ud) Tiradure: 48000 copiis / Tiratura: 48000 copie Publicazion realizade cul jutori de leç 482/99 / Pubblicazione realizzata con il contributo della legge 482/99