Fabbricati industriali: aggiornati i coefficienti ICI di Antonio Gigliotti Con il Decreto del 14.3.2011 predisposto dalla Direzione federalismo fiscale del Dipartimento delle finanze del Ministero dell'economia e delle finanze, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 75 del 1 aprile 2011, sono stati resi noti i coefficienti da applicare per l anno 2011 per calcolare l Ici sui fabbricati privi di rendita catastale. Il criterio, determinato in base ai dati risultanti all'istat sull'andamento del costo di costruzione di un capannone, deve essere utilizzato per i fabbricati classificabili nel gruppo catastale D, non iscritti al catasto, ma solo se interamente posseduti da imprese e distintamente contabilizzabili. Il Ministero dell Economia e delle Finanze ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale con Decreto 14 marzo 2011, l aggiornamento dei coefficienti che consentono la determinazione del valore degli immobili ai fini ICI per i fabbricati che presentano le seguenti caratteristiche : sono classificabili nel gruppo D; appartengono ad imprese; sono distintamente contabilizzati; sono sforniti di rendita catastale. Dati rilevanti ai fini ICI Per tale tipologia di fabbricati, proprio per il fatto che sono sforniti di rendita catastale, è stata stabilita dall art. 5, comma 3, D.Lgs. n. 504/1992, una specifica modalità di quantificazione del valore da assumere ai fini ICI e che deve essere adottata fino all anno in cui vengono iscritti in catasto con regolare attribuzione di rendita. La norma stabilisce che il valore deve essere fissato alla data di inizio di ciascun anno solare o, se successiva, alla data di acquisizione, applicando, quindi, alcuni coefficienti che devono poi essere aggiornati annualmente tenendo conto dei dati risultanti all Istat sull andamento del costo di costruzione di un capannone. 1
Immobili di categoria D sprovvisti di rendita I suddetti immobili, costituiscono una particolare categoria di fabbricati non iscritti in catasto, sprovvisti di rendita e sono rappresentati da fabbricati classificabili nel gruppo catastale D. Valore imponibile Per tali fabbricati sprovvisti appunto di rendita catastale posseduti da imprese e da queste distintamente contabilizzati, il valore imponibile è dato dalla somma dei costi di acquisto e di quelli incrementativi considerati separatamente per ciascun anno di formazione e moltiplicati per appositi coefficienti di adeguamento pubblicati annualmente con decreto Ministeriale. Questa particolare modalità di calcolo si dovrà applicare fino alla fine dell'anno nel corso del quale viene notificata la rendita catastale oppure viene annotata la rendita presunta sulla base della procedura denominata Docfa. Il calcolo Per il calcolo dell imposta relativa ai fabbricati in oggetto occorre applicare i coefficienti al valore dell immobile, costituito dall ammontare che risulta dalle scritture contabili, al lordo delle quote di ammortamento. Base imponibile = (costo di acquisto + Costi incrementativi) X coefficienti Verifica della correttezza dei coefficienti Per verificare la corretta applicazione dei coefficienti di rivalutazione, possiamo considerare la seguente tabella: Fattispecie Coefficienti Anno di Tassazione Acquisto del fabbricato Coefficienti approvati Anno di acquisto nell anno di sostenimento del fabbricato del costo Costi incrementativi Coefficienti approvati Anno successivo al nell anno successivo di sostenimento del costo sostenimento del costo Costi incrementativi Coefficienti approvati Anno successivo al sostenuti nell anno di nell anno successivo di sostenimento del costo acquisto del fabbricato sostenimento del costo 2
Concetto di costo Per costo si deve intendere qualunque valore iscritto in bilancio, ovvero: 1. il costo originario di acquisto o di costruzione, comprensivo del costo del terreno; 2. i costi incrementativi sostenuti; 3. le rivalutazioni previste da specifiche disposizioni di legge; 4. le rivalutazioni effettuate dalle imprese di assicurazione; 5. le rivalutazioni economiche comunque effettuate; 6. le rivalutazioni effettuale a seguito di operazioni straordinarie. Costi di acquisto o costruzione: Per la collocazione temporale dei costi di acquisto o costruzione bisogna considerare i seguenti principi: Collocazione temporale dei costi Costi di acquisto sostenuti nel 2011 Costi incrementativi sostenuti nel 2010 Costi incrementativi sostenuti nel 2011 Sono rivalutati in base al relativo coefficiente (vedi tab. Coefficienti). Concorrono a determinare la base imponibile nel 2010. Concorreranno a determinare la base imponibile solo a partire dal 2011. Esempio di calcolo dell imponibile per il 2011 Valore storico Coefficienti QUOTA IMPONIBILE = xxxx 1.02 (2011) xxxxxxx A B A x B La somma che ne risulta costituisce la base imponibile dei fabbricati, alla quale va, poi, applicata l aliquota che il comune ha deliberato per detti immobili. 3
Dall insieme di queste operazioni si ottiene, così, l importo dell ICI da pagare. Coefficienti Coefficienti di aggiornamento stabiliti per l applicazione dell Ici dovuta Sono relativi agli ultimi 30 anni dal 2011 fino al 1982 e precedenti. I COEFFICIENTI Per l anno 2011 = 1,02 Per l anno 2010 = 1,04 Per l anno 2009 = 1,04 Per l anno 2008 = 1,08 Per l anno 2007 = 1,12 Per l anno 2006 = 1,15 Per l anno 2005 = 1,19 Per l anno 2004 = 1,26 Per l anno 2003 = 1,30 Per l anno 2002 = 1,34 Per l anno 2001 = 1,37 Per l anno 2000 = 1,42 Per l anno 1999 = 1,44 Per l anno 1998 = 1,46 Per l anno 1997 = 1,50 Per l anno 1996 = 1,55 Per l anno 1995 = 1,59 Per l anno 1994 = 1,64 Per l anno 1993 = 1,68 Per l anno 1992 = 1,69 Per l anno 1991 = 1,73 Per l anno 1990 = 1,81 Per l anno 1989 = 1,89 Per l anno 1988 = 1,97 Per l anno 1987 = 2,14 Per l anno 1986 = 2,30 Per l anno 1985 = 2,46 Per l anno 1984 = 2,63 Per l anno 1983 = 2,79 Per l anno 1982 e anni precedenti = 2,96 Procedura automatica di classamento Docfa La determinazione del valore sulla base dei costi rivalutati non si applica ai fabbricati per i quali è stata utilizzata la procedura automatica di classamento Docfa che consente al contribuente di avanzare una proposta di rendita il cui valore può essere utilizzato ai fini Ici fino a quando non viene attribuita la rendita definitiva. La rendita proposta diviene definitiva se non rettificata dall ufficio entro un anno dalla presentazione. Questo metodo di determinazione dell Ici deve essere eseguito solo fino al momento in cui avviene l iscrizione in catasto dell immobile, o sia stata annotata la rendita proposta a seguito della richiesta da parte del contribuente dell attribuzione secondo le procedure informatiche stabilite con il decreto del ministro delle finanze 19 aprile 1994, n. 701, vale a dire con il DOC-FA. 4
Dal momento dell attribuzione della rendita, l imposta deve essere determinata sulla base dei criteri ordinari, cioè non più in base ai costi contabilizzati, ma in base al valore catastale Corte Costituzionale Sottolineiamo, che il particolare criterio di calcolo stabilito per gli immobili in questione, messo in discussione da alcuni contribuenti, ha superato anche l esame della Corte costituzionale che, nella sentenza n. 67 del 24 febbraio 2006, ha precisato come la metodologia di calcolo utilizzata dal legislatore per questi fabbricati risponda ad una logica del tutto razionale. Cassazione Sulla questione sono intervenute di recente anche le Sezioni unite della Corte di Cassazione che con la sentenza n 3160 del 9 febbraio 2011 hanno affermato il principio di diritto secondo cui: in tema di Ici e con riferimento alla base imponibile dei fabbricati non iscritti in catasto, posseduti da imprese e distintamente contabilizzati, il dlgs 30/12/1992, n. 504, art. 5, comma 3, ha previsto, fino alla attribuzione della rendita catastale, un metodo di determinazione della base imponibile collegato alle iscrizioni contabili valido fino a che la richiesta di attribuzione della rendita non viene formulata dal contribuente. Rimborso del tributo E sorto un contrasto giurisprudenziale anche sulla possibilità per i contribuenti di invocare il diritto ad ottenere il rimborso nel caso in cui l'importo pagato sulla base dei coefficienti ministeriali, sia stato superiore a quanto dovuto per lo stesso immobile a seguito dell attribuzione della rendita. Per quanto riguarda: la soluzione negativa si è espressa la prassi ministeriale (cfr. risoluzioni: n. 27/E del 9 aprile 1998 e n. 5/E del 1 marzo 1998) e parte della giurisprudenza (cfr: Cass. Sent. n. 27062 del 13 novembre 2008, n. 24235 del 30 dicembre 2004, n. 21653 del 16 novembre 2004 e n. 15463 del 22 luglio 2005); 5
la soluzione positiva si è espressa altra parte della giurisprudenza (cfr: Cass. Sent. Cass. 10969/09, 15764/08, 11391/07, 6255/07, n. 13077/05), sostenendo la natura dichiarativa e quindi l'efficacia retroattiva dell'attribuzione della rendita. 30 maggio 2011 Antonio Gigliotti 6