NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 14 maggio 2010 Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero della Salute Italiano, dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC), in riferimento alla nuova influenza umana A/H1N1 si evidenzia la seguente situazione: SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE Paesi Numero dei decessi accertati per influenza umana A/H1N1 Italia 259 Europa 4861* Africa 168* America 8361* Medio Oriente 1019* Asia 1798* Est Pacifico 1829* Totale 18.295 * Dati forniti dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) del 14-05-10, aggiornamento n. 100. Dati forniti dal Centro Nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell Istituto Superiore di Sanità (FluNews) - Comunicato n. 28 del 03 09 maggio 2010. Dati forniti dalla Rete Italiana Sorveglianza Inf luenza (InfluNet): Alla 17 settimana (dal 26 April e al 02 Maggio 2010) in Italia sono stati accertati 445 casi (incidenza 0,58%), di cui 103 tra 0-4 anni (incidenza 2,04%); 108 tra 5-14 anni (incidenza 1,08%); 200 tra 15-64 anni (incidenza 0,43%); 34 oltre i 65 anni (incidenza 0,22%). 11 casi (incidenza 2,06 %) sono stati accertati nella Regione Marche e 0 casi (incidenza 0,00%) sono stati confermati nella Regione Umbria. 1
In tutto il mondo sono stati confermati in laboratorio casi di influenza pandemica A/H1N1 in più di 214 Paesi e sono stati accertati 18.295 morti. Le aree più attive di trasmissione del virus dell'influenza pandemica attualmente sono localizzate in alcune parti dei Carabi e America centrale e in misura minore in Africa occidentale, meridionale e sud est Asiatico. Il virus dell influenza di tipo B continua a circolare in Asia, Africa e Europa. In America la trasmissione del virus pandemico rimane diffusa nei Carabi e in misura minore in America centrale e a Cuba. Diversamente in Giamaica e nella Repubblica Domenicana sono stati accertate co-circolazioni virali del virus pandemico con altri virus responsabili di malattie respiratorie. In America centrale e regioni del sud (Nicaragua, Honduras, Guatemala, Colombia, Bolivia, Perù) persistono casi di influenza pandemica non associati ad altri virus, compresi il respiratorio sinciziale e adenovirus. In Asia le zone più colpite dal virus A/H1N1 sono attualmente localizzate nel sud e sud-est asiatico, in particolare Bangladesh, Malesia e Singapore. In Bangladesh è stato accertato un trend positivo di malattie respiratorie da metà aprile ad oggi, sostenute dal virus pandemico e quello dell influenza di tipo B. In Malesia i pochi dati disponibili evidenziano che la pandemia influenzale è iniziata nei primi giorni di aprile ed è aumentata durante lo stesso mese. A Singapore il livello di pandemia è rimasto elevato nel mese di aprile 2010. il 38% dei campioni saggiati è risultato positivo per virus pandemico. In Thailandia la circolazione virale sembra essere diminuita. In India si accertano casi sporadici nella parte occidentale e meridionale. In Indonesia la circolazione del virus H3N2 sembra essere in diminuzione. In Asia orientale sono stati rilevati pochi casi di influenza pandemica, diversamente da quelli sostenuti dal virus di tipo B segnalato in Cina, Hong Kong e Cina Tapei. Nell Africa sub-sahariana i pochi dati disponibili evidenziano che la trasmissione del virus pandemico continua ad diminuire nella parte occidentale a differenza del virus dell influenza di tipo B che viene accertato in Africa centrale e orientale. In Ghana il trend d infezione continua ad diminuire rispetto al mese di aprile 2010. In Africa centrale (Camerun) continua la co-circolazione del virus pandemico (4% dei campioni) con quello di tipo B (31% dei campioni). In Africa orientale si segnalano casi sporadici di virus H3N2 e di tipo B. In Cile si continuano a registrare casi di virus pandemico. In Europa si segnalano casi sporadici di virus pandemico. Il virus dell influenza tipo B persiste in alcune zone dell Europa meridionale e orientale. Di seguito si riportano due mappe pubblicate dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) e dall Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), riguardanti rispettivamente i diffusione geografica dei virus influenzali a livello europeo durante la 18 settimana e il numero dei test positivi per influenza nel Mondo (25 Aprile 01 Maggio 2010). 2
-, numero dei casi clinici in diminuzione +, numero dei casi clinici in aumento =, numero dei casi clinici non variato A(H1)v, virus dell influenza tipo A, sottotipo H1 B, virus dell influenza tipo B 3
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Per approfondimenti è possibile consultare i seguenti siti internet: 1) Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali http://www.ministerosalute.it/ 2) Istituto Superiore di Sanità http://www.iss.it/ 3) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) http://www.who.int/en/ 4) Il Centro di Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta (USA) http://www.cdc.gov/ 5) Il Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) http://www.ecdc.eu.int/ 6) L Ufficio Internazionale delle Epizoozie (OIE) http://www.oie.int/ 7) Sito internet dell WHO dedicata all influenza http://gamapserver.who.int/globalatlas/home.asp 8) Sito internet Influnet http://www.iss.it/if A cura della Direzione dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche e in collaborazione con il Dr. Stefano Petrini (s.petrini@izsum.it). Tel. 075-3431 Fax. 075-35047 www.izsum.it 5