INQUADRAMENTO GEOGRAFICO e GEOMORFOLOGIA DELL AREA. L'area oggetto d'indagine, ricade nella tavoletta



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INQUADRAMENTO GEOGRAFICO e GEOMORFOLOGIA DELL AREA L'area oggetto d'indagine, ricade nella tavoletta 1:25.000 dell'i.g.m.i. denominata "Torretta Granitola" IV S.E. del foglio n 265 della Carta d'italia. Dal punto di vista topografico l'area di studio si trova all'interno di un area terrazzata sub-pianeggiante prospiciente il mare che presenta una quota di circa 9 m s.l.m. Per quanto riguarda la geomorfologia, l'area oggetto di studio fa parte di un'ampia fascia costiera della Sicilia sud-occidentale, costituita da una serie di superfici terrazzate che si sono formate a causa delle variazioni del livello del mare durante il Quaternario. Infatti, durante tale periodo il mare stazionava a diverse quote, sia a causa delle variazioni del livello marino, sia per i movimenti di origine tettonica interessanti la terra ferma. Tutto ciò si è tradotto in una morfologia estremamente uniforme e subpianeggiante; infatti, tali terrazzi sono leggermente sfalsati tra loro e degradano molto dolcemente verso la costa. Per quanto riguarda l'idrografia dell'area di studio è possibile osservare una mancanza quasi assoluta di un reticolo idrografico superficiale; ciò è dovuto alla presenza di terreni con un buon potere drenante.

Infatti, le acque di ruscellamento superficiale vengono velocemente assorbite da detti terreni e scendendo in profondità, raggiungono la falda freatica. Più in particolare la morfologia dell'area mostra i segni evidenti di un intensa attività antropica materializzata con la realizzazione di una fitta rete viaria e di un piccolo ma intenso ed articolato agglomerato abitativo. Tutto ciò fa si che l'azione degli agenti morfogenetici esterni (precipitazioni meteoriche, venti, ruscellamento delle acque), sia praticamente trascurabile. Tutto ciò, vista la condizione plano-altimetrica generale, depone a favore di una condizione di stabilità geomorfologica dell'area di studio. GEOLOGIA DELL'AREA I saggi esplorativi eseguiti in questa sede, il rilevamento di campagna ed i lavori precedenti, hanno permesso di ricostruire con buona approssimazione la successione litostratigrafica dei terreni presenti nell'area di studio (vedi carta Geologica allegata). Durante le fasi di rilevamento è stata incontrata qualche difficoltà per la presenza di edifici e strade che mascherano le litologie affioranti nell'area. 2

Nell'area interessata dal progetto, la situazione geologica riscontrata, è costituita sostanzialmente dalla presenza, al di sotto di un discreto strato di terreni di riporto, di una formazione costituita sostanzialmente da depositi calcarenitici, scarsamente cementati, riferibili al Terrazzo Tirreniano, che sovrastano a loro volta i terreni della Calcarenite di Marsala. Di seguito sono descritte le formazioni geologiche presenti nell'area: - Formazione del Terrazzo Tirreniano (Pleist. Sup.) I terreni del Terrazzo Tirreniano, sono costituiti da granuli calcarei di colore biancastro, immersi in una matrice sabbiosa o limo-sabbiosa, anch'essa di natura calcarea, avente un debole grado di cementazione. Detti granuli, per gran parte di forma sferica e dalle dimensioni al massimo di qualche centimetro, sono costituiti da materiale limo-sabbioso avente un modesto grado di coesione. I depositi in questione presentano una modesta stratificazione sub orizzontale ed hanno uno spessore di circa 1 metro. Lo spessore di tale tavola sedimentaria tuttavia è leggermente variabile e in alcuni punti, anche se in aree relativamente distanti, può essere del tutto assente. - Calcareniti di Marsala (Pleistocene Inf.) 3

I terreni del Terrazzo Tirreniano poggiano in trasgressione su una formazione calcarenitica leggermente cementata e a grana piuttosto omogenea, di solito ben stratificata e di colore giallastro, denominata "Calcareniti di Marsala" ed appartenente al Pleistocene Inferiore. L'elemento di separazione tra i depositi Tirreniani ed i sottostanti depositi Pleistocenici, è quasi sempre costituito dalla presenza di uno strato piuttosto duro (Cappellaccio), fatto questo da imputare ad una maggiore cementazione dei livelli più superficiali. Le indagini geognostiche precedenti eseguite nei pressi dell area di studio hanno consentito di individuare questi terreni almeno fino alla profondità di 30 m dal p.c. È presumibile che le calcareniti abbiano nell area di interesse spessori dell ordine di 40-50 metri. Al di sotto delle calcareniti affiorano le argille grigio-azzurre plioceniche. IDROGEOLOGIA In questa fase di studio non sono state eseguite indagini specifiche atte ad accertare le caratteristiche idrogeologiche dei terreni presenti nell'area di studio. Tuttavia, gli studi precedenti eseguiti sulle stesse litologie e la ricca bibliografia specialistica, 4

consentono ugualmente di potere fornire una descrizione idrogeologica dell'area. Le caratteristiche dei terreni affioranti non consentono una circolazione di acque superficiali, in quanto le acque di precipitazione meteorica vengono velocemente assorbite e raggiungono il sottostante serbatoio idrico, costituito da materiali calcarenitici e delimitato in basso da depositi argillosi. Di seguito sono descritte le caratteristiche idrogeologiche dei litotipi presenti nell'area: - Complesso arenitico (Terrazzo Tirreniano) Si tratta di sedimenti costituiti principalmente da granuli calcarei di colore biancastro, immersi in una matrice sabbiosa o limo-sabbiosa, anch'essa di natura calcarea. Detti granuli, per gran parte di forma sferica e dalle dimensioni al massimo di qualche centimetro, sono costituiti da materiali sabbiosi addensati, avente un modesto grado di coesione. Questi terreni presentano una permeabilità per porosità primaria (permeabilità in piccolo) medio-alta ed una permeabilità per porosità secondaria dovuta a fratturazione e fessurazione (permeabilità in grande) discreta. 5

Pertanto per detti terreni si può considerare un coefficiente di permeabilità K variabile da 10-2 a 10-4 cm/s ed una porosità del 30%. - Complesso arenitico detritico-organogeno (Calcareniti di Marsala) Questi sedimenti calcarenitici, di colore giallastro, presentano una stratificazione irregolare, una granulometria omogenea e un discreto grado di cementazione. Detti depositi sono dotati di un discreto grado di permeabilità, dovuta alla elevata porosità dei materiali (permeabilità in piccolo) e, in minor misura, alle soluzioni di continuità rappresentate da fratture e da piani di stratificazione (permeabilità in grande). Anche per questi terreni va considerato un intervallo di permeabilità K variabile da 10-2 a 10-4 cm/s con una porosità del 30-35%. All'interno di questi sedimenti è stato possibile individuare la presenza di una falda idrica sotterranea alla profondità di circa 8 m dal p.c. CONSIDERAZIONI SULLE CARATTERISTICHE GEOTERMICHE DEI TERRENI In questa fase di studi non sono state eseguite in situ misurazioni in grado di fornire dati diretti sulle 6

caratteristiche geotermiche dei terreni affioranti nell area di Capo Granitola. Pur tuttavia, la ricca bibliografia specialistica e le conoscenze pregresse hanno consentito ugualmente di fornire alcune grandezze geotermiche che potranno essere utilizzate per la progettazione esecutiva dell interno impianto geotermico. I parametri geotermici sotto elencati si riferiscono ai valori tiportati dalle norme VDI 4640 e UNI-EN 15450 relativamente a terreni assimilabili alle calcarenitici affioranti nell area e tenendo conto inoltre della presenza della falda freatica a partire da 8 m di profondità dal p.c. Conduttività Capacità termica Potenza termica λ(w/mk) volumetrica ρ(j/m 3 K) termica W/m min med max min max range 1,7 2,4 5 2,20E+06 2,90E+06 80-100 CARATTERISTICHE GEOLOGICO-TECNICHE DEI TERRENI Sulla base delle indagini eseguite, è stato possibile individuare, nell'ambito dell'area oggetto di indagine, una copertura di terreno vegetale e di riporto sovrapposta su depositi di età quaternaria, in facies prevalentemente calcarenitica. 7

A tali terreni possono essere attribuiti i seguenti valori di caratterizzazione geomeccanica: - coesione (c') = 0 tonn/mq; - angolo di attrito interno (Φ')= 30 ; - peso di volume (γ) = 1,8 tonn/mc. Al di sotto dei terreni del Terrazzo Tirreniano sono presenti delle calcareniti detritico-organogene di colore giallastro, a stratificazione irregolare, talvolta incrociata, a grana piuttosto omogenea e a medio grado di cementazione. I depositi calcarenitici sono interessati di solito da alcuni sistemi di piani di fratturazione, a giacitura variabile rispetto ai piani di stratificazione; la frequenza di queste superfici di discontinuità non è, comunque, generalmente tale da compromettere l'integrità dell'ammasso roccioso e le caratteristiche di portanza dello stesso. A questi terreni possono essere attribuiti i seguenti valori di caratterizzazione geomeccanica: - c'= 0 tonn/mq (coesione); - Φ'= 35 (angolo di attrito interno); - γ = 1,9 tonn/mc (peso di volume). CONCLUSIONI 8

Alla luce delle caratteristiche geologiche, idrogeologiche, geomorfologiche e litotecniche descritte nella presente relazione, si può concludere che non esistono incompatibilità ambientali circa la "fattibilità" delle opere di progetto. Infatti, le indagini sin qui eseguite hanno permesso di stabilire che l'area in esame risulta stabile dal punto di vista geologico e geomorfologico e non persistono segni di pericolosità e vulnerabilità. Litologicamente, oltre al primo strato di terreno vegetale e di riporto dello spessore di circa 30 cm, è stato individuato un livello calcarenitico di chiara origine marina che presenta buone caratteristiche meccaniche; esso può essere riferito alla formazione del Terrazzo Tirreniano del Pleistocene Sup. Questi sedimenti poggiano in discordanza su una calcarenite detritico-organogena, di colore giallastro riferibile alla formazione delle Calcareniti di Marsala del Pleistocene Inf. Questi materiali presentano una granulometria omogenea, una stratificazione irregolare e buone caratteristiche meccaniche. Inoltre, la presenza di una falda freatica alla profondità di circa 8 m dal p.c. non costituisce alcun ostacolo alla esecuzione dei lavori di progetto. Infine, la zona interessata dall'intervento di progetto non è a rischio idrogeologico R3-R4 di cui al 9

Decreto A.R.T.A n 298/41 del 04/07/2000 e successive modifiche ed aggiornamenti. 10

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