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Transcript:

C~TIA' D~ CASTELLAMMARE DI SlAIB~A!Prov~ncia di NapoU SEITOIRE U!RIBANISl~CA. R~QUAL~F~CAZ~ONIE IEILEMENT~ T~PIC~ DEL PATIR~MON~O RURALE SO$ÌSMSlZO(O)fn19 p~alzzs dl~~~tal Malcdldal~tena~ a1 ElABORATO: Rte~~~corti1ta G(Sirilce!F~~e IL caro "... l1tfj. Francesco ot TAVOLA: DATA: J

CITTA' DI CASTELLAMMARE DI STABIA SETTORE URBANISTICA RELAZIONE GENERALE.. Oggetto: riqualificazione e ripristino ambientale degli elementi del patrimonio rurale. Recupero della piazzetta della chiesa della Maddalena a Quisisana. Cenni storici: Nel 1758 sotto Ferdinando IV di Borbone iniziarono una serie di lavori di restauro ed ampliamento della reggia di Quisisana, continuati fmo al 1790. Fu questo il massimo periodo di splendore della reggia e dopo la sistemazione del palazzo si passò anche a quella del giardino, che assunse una fisionomia tipicamente all'italiana, del bosco, dove vennero costruite quattro fontane, chiamate Fontane del Re e nelle vicinanze del palazzo fu creata una chiesa, chiamata la cappella della Maddalena. Dopo l' Unità d'italia la reggia passò ai Savoia fino al _31 maggio 1877 quando divenne Demanio dello Stato ed un anno dopo ceduta al comune di Castellammare di Stabia. La chiesa in stile rinascimentale a croce greca è a pianta centrale ricoperta a cupola, con due piccole cappelle laterali ed il Presbiterio semicircolare.. La cappella è rimasta chiusa per degrado fmo al 1998, quando si sono seguiti una serie d'interventi di restauro prima a cura della Soprintendenza e poi del Comune. Attualmente è aperta al pubblico essendo diventata chiesa parrocchiale al servizio dell'agglomerato di Quisisana denominata anche chiesa di Santo Spirito. Alla Cappella si accede da un piccolo spiazzo collegato da un lato al palazzo reale e da un altro lato attraverso una rampa alla stradina di via Maddalena a Quisisana. Questa piazzetta che interessa una superfice di circa 200,00 mq abbisogna di una manutenzione in quanto si presenta in uno stato degradato che deturpa anche la vista del palazzo Reale che si trova a pochi metri di distanza. Nell'ambito del PSR Campania 2007-2013, la Règione Campania ha inteso investire risorse nelle aree Parco attraverso i PIRAP (Progetti Integrati Rurali per la Aree Protette), la cui fmalità consiste nel promuovere e realizzare nelle aree di particolare pregio ambientale interventi pubblici coordinati aventi l'obiettivo di: adeguare l 'infrastmtturazione necessaria alla migliore fruizione delle risorse del territorio; prevenire i rischi ambientali; migliorare la qualità della vita degli abitanti.

IL PffiAP è un Progetto collettivo/territoriale per un Modello di Govemance per le Aree Parco: - che si basa sulla condivisione di una visione strategica, coerente con la piattaforma delle risorse del Parco; -che integra interventi pubblici, coerenti con un Tema Portante. Il tema portante dovrà essere riconducibile ad uno di quelli di seguito indicati: ambiente e risorse enogastronomiche; ambiente e turismo rurale; ambiente e biodiversità; ambiente e miglioramento della qualità della vita nelle aree protette. Gli interventi possono essere attivati attraverso le 38 Misure, articolate in 4 Assi, di cui si compone il PSR: ASSE l- Competitività dell'agroalimentare e del settore forestale; ASSE 2- Gestione sostenibile dell'ambiente e del Territorio; ASSE 3- Diversificazione dell'economia e qualità della vita nelle aree rurali; ASSE 4- Govemance dello sviluppo: strategie integrate di sviluppo rurale. Fondamentale è in tale programmazione il ruolo dell'ente Parco, che diventerà sempre più operativo nella fase di attuazione: o nel coordinamento delle attività in fase di attuazione del PlRAP; come Organismo Intermedio, nel caso di assegnazione delle deleghe previste nel PO FESR (obiettivo specifico 1.8 - Parchi ed Aree protette - dell'asse l - Sostenibilità ambientale ed attrattività culturale e turistica"; Nell'ambito della territorializzazione individuata dal PSR, il Parco dei Monti Lattari, ricadente nella zona A3 - Aree a forte valenza paesaggistico- naturalistica con forte pressione antropica, ha istituito il tavolo di Partenariato con i Comuni compresi all'interno dell'area, per la presentazione di proposte e progetti coerenti con il PSR. Appena dopo l'emanazione del bando PIRAP, avvenuto sul BURC 51 del 24/08/2009, il Parco Regionale dei Monti Lattari ha condotto e coordinato un'attività di concertazione pubblicizzata, finalizzata alla costituzione di un partenariato pubblico, il Partenariato PIRAP. Il Partenariato così costituito è chiamato a predisporre una proposta progettuale che sarà portata al tavolo negoziale e che costituirà la base per un Accordo di Programma. Il Comune di Castellammare di Stabia ha presentato al Tavolo n. 4 schede progetto per azioni materiali coerenti con gli obiettivi del PSR, con il Tema Portante ed integrati tra loro, nonché con altri interventi in corso e programmati sul territorio comunale e precisamente: - per la RIQUALIFICAZIONE ELEI\1ENTI TIPICI DEL PA TRIMON10 RURALE L Sistemazione sentiero Acquedotto borbonico, Monte Coppola - ponticello sul

rivo San Pietro 2. Sistemazione area Sorgente S. Bartolomeo, via Tuoro e Calcara 3. Sistemazione piazzetta antistante Chiesa Maddalena a Quisisana - per AMBIENTE E TURISMO RURALE -ASSE I SOSTENIBILITA' AMBIENTALE Ripristino rete sentieristica. Con nota allegata prevenuta via fax, indirizzata ai Componenti del tavolo di Partenariato PIRAP - Parco Regionale dei Monti Lattari, l'autorità preposta alla progettazione del PIRAP ha invitato gli Enti proponenti le schede di Manifestazione d'interesse a presentare entro e non oltre le ore 13 dell'08 gennaio 2010, presso la sede dell'ente Parco i progetti preliminari, corredati da: l. Delibera di Giunta; 2. Autocertificazione attestante la conformità del progetto preliminare alla Manifestazione d'interesse presentata- 3. Pertanto vista la scheda di progetto, trasmessa all'ente Parco, relativa alla RIQUALIFICAZIONE ELEMENTI TIPICI DEL PATRIMONIO RURALE, per l'intervento di Sistemazione sentiero Acquedotto borbonico, Monte Coppola- ponticello sul rivo San Pietro, Sistemazione piazzetta antistante Chiesa Maddalena a Quisisana il V Settore Urbanistico - Servizio Piani e Programmi ha redatto il progetto preliminare, per procedere agli adempimenti richiesti dall'ente Parco. li progetto relativo alla Sistemazione piazzetta antistante Chiesa Maddalena a Quisisana prevede: L'intervento sulla pavimentazione che attualmente è in conglomerato bituminoso, ma verrà cambiata in basolato com'era in origine, poi saranno ristrutturati i muri in tufo che delimitano l'area, sarà realizzato un ramo fognario nuovo (fecale e pluviale) che verserà nella fogna di via Maddalena ed in ultimo la piazzetta sarà arredata con n l O nuovi pali di pubblica illuminazione. Detti lavori favoriscono il miglioramento ambientale e paesaggistico del contesto e si rendono necessari e urgenti per la salvaguardia della pubblica incolumità, in quanto di domenica e nelle giornate festive o di lutto alla chiesa affluiscono tutti i residenti del luogo, dato che intorno alla piccola chiesa gira tutta la comunità cattolica della frazione di Quisisana. L'intervento comporta una spesa di 113.500,00 oltre IVA e competenze tecniche secondo il seguente quadro economico: Importo lavori IVA 10% Spese tecniche 2% Imprevisti entro il5%. 128.050,28 12.805,13 2.562,03 6.402,56 J TOTALE. 149.820,00.. l

E risulta costituito da seguenti elaborati tecnici: - Relazione illustrativa - Computo metrico con elenco prezzi e stima incidenza sicurezza e mano d'opera; Planimetria con rìlievo fotografico dello stato di fatto e di progetto; Sede, lì.... Il Progettista c=:-~..

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