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CARBONCHIO EMATICO Malattia infettiva a carattere setticemico che colpisce bovini, ovini e caprini, suini, cavallo e uomo; è caratterizzata da una setticemia acuta ad insorgenza improvvisa e decorso rapidamente fatale. A volte può decorrere con una forma cronica con lesioni pustolose e febbre

EZIOLOGIA Bacillus anthracis - gram positivo - forma bastoncellare - immobile - sporigeno e con presenza di capsula La forma vegetativa è poco resistente nell ambiente esterno La sporulazione rappresenta la forma di resistenza al di fuori dell organismo animale ed avviene in presenza di O2

EZIOLOGIA Caratteristiche colturali: - tra i 35-37 C con un ph compreso tra i 7 e 7.4-24 h post-incubazione colonie di 3-5 mm con aspetto definito caput medusae Condizioni di aerobiosi o parziale anaerobiosi Terreni di crescita: Agar nutriente Agar sangue: leggera emolisi Gelatina: provoca una lenta liquefazione Caratteristiche biochimiche: produce acidi su destrosio, levulosio e saccarosio. ph: 5,5

EZIOLOGIA I principali fattori di virulenza di B. anthracis sono rappresentati dalla capsula e dalla tossina. 1) FATTORE EDEMATIGENO 2) FATTORE LETALE Variazioni genetiche - ceppo attenuato o rugoso : ottenuto da Pasteur coltivato a 42 C per due sett. Si tratta di un ceppo acapsulato privo del plasmide px01. - ceppo virulento, liscio (con plasmide px01) provoca morte nella cavia

EZIOLOGIA Resistenza: - la forma vegetativa è poco resistente all azione di agenti chimici e fisici - la forma sporigena 1) 120 C per 10 2) Resiste per 2-3h alla temperatura secca di 140 C 3) Formaldeide al 2-3% a 40 C per 20 4) Permanganato di potassio al 4% 5) Resistono per anni nei terreni e possono rimanere vitali per mesi negli animali sepolti (campi maledetti)

EZIOLOGIA In condizioni naturali le principali specie recettive sono: - BOVINI - PECORE - CAVALLI - SUINI - CAPRE - RUMINANTI SELVATICI (gazzelle, antilopi, cervidi, gnù, bufali) La recettività di specie varia in condizioni sperimentali e naturali. Ad esempio: pecore e bovini (necrofagia) IPOTESI: diverse condizioni ambientali e alimentari

EZIOLOGIA -UCCELLI: in condizioni naturali sono refrattari ma rappresentano possibili vettori passivi -UOMO: soggetti a rischio sono i conciatori di pelle e lavoratori della lana In condizioni sperimentali: cavia e topo sono altamente sensibili

EPIDEMIOLOGIA PRINCIPALI FONTI DI DIFFUSIONE animali malati o morti che disseminano le spore INQUINAMENTO AMBIENTALE Cause di inquinamento: - mancato o non corretto affossamento della carogna - acque di lavaggio delle industrie conciarie o laniere - uccelli predatori che eliminano tramite le feci le spore - insetti ematofagi - farine di carne e di ossa

EPIDEMIOLOGIA VIE DI TRASMISSIONE nell UOMO Via cutanea: conciatori, allevatori, macellatori, Via digerente: ingestione di carni infette Via polmonare: tipica dei conciatori e lavoratori dei pellami e lana Il carbonchio è considerato una possibile arma biologica perché le spore possono essere disseminate per via aerea

PATOGENESI 1) VIA DIGERENTE (negli animali) 2) PENETRAZIONE (mucosa gengivali, tratto digerente) 3) PUNTO DI INGRESSO (germinazione) 4) LESIONE PRIMARIA (3-4h) edema 5) DiSTRETTI LINFATICI REGIONALI (lesioni secondarie) 6) BATTERIEMIA E SETTICEMIA 7) INVASIONE MASSIVA DI TUTTI I TESSUTI

SINTOMATOLOGIA PERIODO DI INCUBAZIONE: 3-10 GG BOVINO Forma iperacuta: morte improvvisa (senza sintomi), a volte convulsioni, brividi,febbre, dispnea, congestione delle mucose. Dopo la morte si può osservare fuoriuscita di sangue dalle narici, bocca, ano e vulva SI OSSERVA ALL INIZIO DI UN FOCOLAIO

SINTOMATOLOGIA BOVINO Forma acuta: rappresenta la forma più frequente. Febbre: 42 C Depressione con tremori muscolari Mucose congeste con fuoriuscita di sangue dal naso Diarrea sanguinolenta Aborto negli animali gravidi Morte 1-2 gg Forma subacuta: si osserva in animali più resistenti. Il decorso è di solito di circa una settimana

SINTOMATOLOGIA PECORE E CAPRE Decorre con la forma iperacuta/acuta e la morte sopravviene rapidamente dopo le convulsioni gli animali si presentano barcollanti, digrignano i denti, presentano tremori muscolari ed una marcata dispnea EQUINI Le manifestazioni cliniche dipendono dalla via di ingresso 1) VIA ALIMENTARE: enterite e coliche 2) INSETTI EMATOFAGI: edemi a livello di gola, parte laterale del collo e dell addome, prepuzio e mammella Febbre: 42 C. Morte in 48-96 ore

SINTOMATOLOGIA SUINO 1) Forma faringea o Angina carbonchiosa Caratterizzata da infiammazione edemigena dei linfonodi retrofaringei e cervicali. Una certa % di animali può giungere a morte (50%) 2) Forma intestinale Conseguente alla penetrazione per via alimentare. Grave enterite necrotica ed ulcerativa 3) Forma setticemica Rappresenta la forma più grave e la si osserva raramente nel suino

SINTOMATOLOGIA UOMO Le forme polmonare e setticemica sono poco frequenti La letalità può raggiungere il 10% La via cutanea può dare origine alla pustola carbonchiosa.

ANATOMIA PATOLOGICA - Decomposizione rapida - Mancanza del rigor mortis - Rapida putrefazione - Sangue poco coagulato e di colore nero-piceo-catramoso - Emorragie diffuse in tutti gli organi - Splenomegalia, di colore nero - Rigonfiamenti sottocutanei contenenti materiale gelatinoso

DIAGNOSI ANAMNESI QUADRO CLINICO DIAGNOSI DIFFERENZIALE : BOVINO 1) Leptospirosi (anemia-ittero ed emoglobinuria) 2) East coast fever: aumento di tutti i linfonodi con sintomatologia simil-leucosica, elevata morbilità CAVALLO 1) Classiche coliche 2) Anemia infettiva equina 3) Morbo coitale maligno

DIAGNOSI DIAGNOSI DI LABORATORIO 1) Striscio di sangue: incisione dell orecchio o del piede Colorazione di Giemsa o Gram Il punto di prelievo va bruciato ATTENZIONE: a dove si butta il vetrino!!! 2) Esame batteriologico: tamponi dal sangue, da essudati, da piccoli vasi Agar sangue: caratteristiche colonie filamentose

DIAGNOSI DIAGNOSI DI LABORATORIO 2) Immunofluorescenza diretta 3) Prova biologica (cavia e topo) Via sottocutanea, scarificazione, intramuscolare Di solito la morte sopraggiunge in 2-3 gg 4) Polymerase Chain reaction (PCR)

PROFILASSI DIRETTA 1) Immobilizzazione degli allevamenti 2) Delimitazione della zona dichiarata infetta nella quale tutti gli animali recettivi devono essere vaccinati 3) Isolamento dei malati: DIFFICILE!!!!! 4) Distruzione con il fuoco o affossamento profondo dei cadaveri carbonchiosi che non devono essere né aperti, né scuoiati

PROFILASSI INDIRETTA Vaccino attenuato: costituito da una sospensione di spore attenuate ottenute da varianti rugose o acapsulate, in soluzione fisiologica con glicerina al 50% e saponina allo 0,5% (Ceppo Sterne) La somministrazione avviene per via sottocutanea o intradermica Negli animali immunizzati le spore germinano e le forme vegetative Inducono la risposta immunitaria sia tipo cellulo-mediata che umorale.