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Studio Tecnico Cappiello & Barabino Pag. 1 di 5 1. Inquadramento e conformità al Piano di Bacino. In accordo con la prevista risistemazione urbanistica dell area fociva in sponda sinistra del torrente Merula nel tratto posto a valle del ponte ANAS sull Aurelia, area classificata come zona RU 1 dal P.U.C. adottato, si rende necessaria la realizzazione di un'arginatura, intesa come opera di difesa idraulica di un area urbanizzata, progettata per difendere la zona, con adeguato franco di sicurezza, da eventi di piena del corso d acqua in parola con tempi di ritorno pari a 200 anni. Per rendere l area in oggetto edificabile deve essere richiesta una di riperimetrazione delle fasce di inondabilità del Piano di Bacino a seguito di interventi di sistemazione idraulica ai sensi della DGR 16 del 12 gennaio 2007 Allegato 1. La realizzazione dell arginatura è prodromica alla riclassificazione delle fasce di inondabilità. Infatti, attualmente la zona in parola si trova in fascia A, definita dal Piano di Bacino come area caratterizzata da pericolosità idraulica molto elevata (Pi3) e cioè inondabile con un periodo di ritorno T = 50 anni. La realizzazione dell argine consentirebbe di rendere attuabile il P.U.O. previsto per tale sito 1, per la cui approvazione è necessario che la zona sia classificata in fascia C. Il progetto inerente il citato P.U.O. sarà presentato in sede di Conferenza dei Servizi referente unitamente agli studi idraulici e al progetto definitivo dell argine. Operativamente, una volta ottenuto il parere favorevole per l arginatura da parte degli enti preposti (Provincia di Savona, Comitato Tecnico Regionale), si dovrà provvedere alla sua realizzazione e ai correlati collaudi 2. Ad opera realizzata, sarà possibile ottenere l aggiornamento del Piano di Bacino per l area a tergo con la definitiva riclassificazione come fascia C, inondabile in concomitanza di eventi di piena con tempo di ritorno pari a 200 anni. Parimenti, come previsto in progetto, verrà eseguito, sempre nella parte fociva del torrente (anch essa attualmente in fascia A), un intervento di arginatura in sinistra, con innalzamento del muretto esistente. Così operando, anche l area in sponda destra, potrà essere riclassificata in fascia C. Quanto detto interessa il tratto a valle del ponte sull Aurelia. Procedendo verso monte, dalla carta delle fasce di inondabilità del Piano di Bacino si evince che a valle del ponte Italia 61 (a tergo di entrambe le sponde) è presente una porzione di area urbana ricadente in fascia A. Dalle verifiche idrauliche effettuate sulla base del rilievo eseguito, il tirante idrico con periodo di ritorno pari a 50 anni rimane all interno delle sponde, mentre quello con periodo di ritorno pari a 200 anni esonda da entrambi gli argini esistenti. In conseguenza di ciò, non è stata trascurata in fase di progetto la possibilità di un lieve innalzamento degli argini attuali, in modo tale che sia possibile riclassificare in fascia C anche la porzione di territorio in parola. Questo intervento, eliminerebbe ogni dubbio o 1 Si veda in proposito la scheda normativa con indicazioni di livello puntuale inerente il Sub-Ambito di Riqualificazione Urbana Foce Merula Levante (RU 1) del P.U.C. definitivo del Comune di Andora Norme di conformità.

Studio Tecnico Cappiello & Barabino Pag. 2 di 5 perplessità in merito ad un ipotetico allagamento dell area oggetto di riqualificazione dall acqua proveniente, attraverso le strade, da monte, sebbene pare giusto ricordare che la quota dell Aurelia, in prossimità del ponte, risulta alquanto superiore di quella dei tiranti idrici calcolati a monte e che l area di intervento è comunque confinata a levante da un muro di cinta. 2. Stato attuale dei luoghi. Disciplina urbanistico edilizia. A tutt oggi l area in oggetto è sede sia di edifici a più piani con fronte sulla via Aurelia che di una struttura ricettiva all aria aperta sita in corrispondenza dell area a levante della foce del Merula, rientrante nel citato sub-ambito di riqualificazione urbana RU 1. La quota attuale del piano di campagna varia da +1,30 m s.l.m. a +1,60 m s.l.m., ove è presente una estesa pineta nell ambito della quale gli edifici presenti, sono stati oggetto di richiesta di sanatoria edilizia. Pratiche ancora in itinere, in quanto è necessario che venga realizzata in primis l arginatura e che vengano riclassificate sotto il profilo idraulico le aree a tergo di essa, in maniera tale da essere in accordo con la normativa del Piano di Bacino del torrente Merula. In altre parole, che tale area non rientri più nella fascia di inondabilità A bensì nella fascia di inondabilità C, che consente gli interventi previsti nella citata scheda normativa RU 1. Si ricorda che il Comune di Andora ha effettuato un dragaggio alla foce del corso d acqua per regolarizzare il fondo alveo ed eliminare la barra formatasi nel corso di vari anni nella zona in corrispondenza degli esistenti pennelli a mare in massi naturali. È appena il caso di ricordare che di tale configurazione non si è assolutamente tenuto conto negli studi idraulici e nella progettazione dell argine. Per la configurazione di stato attuale si è fatto esclusivo riferimento alle condizioni del corso d acqua così come rilevato dal rilievo particolareggiato e i calcoli idraulici sono stati sviluppati con riferimento alla portata liquida assumendo i dati idrologici del Piano di Bacino. Ulteriori approfondimenti potranno essere fatti per quanto concerne la portata solida in concomitanza di eventi di piena con periodo di ritorno pari a 200 anni, attraverso uno studio sul trasporto solido al fondo e su quello in sospensione. A tale riguardo si dovrà concordare con i competenti Uffici della Provincia di Savona il livello di approfondimento dello studio e, conseguentemente, l approccio metodologico allo stesso e le modalità di campionamento dei sedimenti in alveo. 3. Caratteristiche dell opera. L arginatura, in sponda sinistra a valle del ponte dell Aurelia, consiste in un muro di sostegno in cemento armato a mensola, con piano di fondazione posto almeno 1,5 m al disotto del fondo alveo attuale. Sul fronte a vista (lato fiume), a parte un frontalino protettivo superiore in conglomerato 2 Trattandosi di opera pubblica, vi saranno sia il collaudo tecnico-amministrativo che quello statico relativo alle strutture.

Studio Tecnico Cappiello & Barabino Pag. 3 di 5 cementizio di altezza pari a 30 cm, è previsto un rivestimento in pietra da taglio a corsi regolari con elementi dello spessore di almeno 25 cm posti in opera con malta cementizia. I giunti tra i vari blocchi saranno adeguatamente stuccati e stilati al fine di realizzare un paramento faccia a vista; il tutto con l intenzione di mitigare l impatto dell opera nel contesto in cui è inserita (zona ad elevato valore paesaggistico) e ottenere una valida soluzione sotto il profilo estetico. La sommità del muro ha un altezza variabile da 3,70 m s.l.m. in aderenza alla via Aurelia a 2,20 m s.l.m. in corrispondenza della radice del pennello. Il muro si estende per una lunghezza complessiva di circa 150 m, con presenza di giunti di dilatazione del tipo water stop ogni 20 m circa. Si prevede inoltre di impiegare prodotti altamente innovativi ai fini dell impermeabilizzazione della struttura, anche alla luce della eventuale realizzazione di parcheggi sotto falda a tergo dell argine. A titolo di esempio, facendo uso nella miscela cementizia, di un additivo per l ottenimento di un calcestruzzo permanentemente impermeabile ed autosigillante e di una malta a penetrazione di cristalli per l impermeabilizzazione dei giunti di costruzione (riprese di getto). Dalla via Aurelia l altezza del manufatto, partendo dal ponte dell Aurelia, rimane costante per un tratto di 45 m per degradare alla quota 4,90 m e, con la stessa pendenza, per un tratto di circa 10 m, scendere a quota 4,20 m; da qui procede con un tratto quasi orizzontale per circa 55 m fino alla nuova passerella pedonale, oltre la quale la quota degrada con pendenza costante per altri circa 50 m e termina a quota 1,70 m dove si collega alla quota del pennello. Il primo tratto d argine a partire dalla via Aurelia, si trova in corrispondenza di un edificio ad 1 piano adibito a supermercato, con colmo della copertura a falde posto a quota di circa 14,50 m s.l.m. Il nuovo manufatto, di quota nettamente inferiore al citato edificio, non preclude la vista a mare dalla via Aurelia. Discorso analogo può essere applicato anche al tratto successivo in corrispondenza del quale si estende la pineta il cui piano di campagna è a quota 1,50 m s.l.m., pertanto l ostacolo visivo prodotto dal manufatto si limita a solo 1,50 m, altezza dell ordine di un parapetto. È appena il caso di ricordare che si è cercato al massimo di coniugare l esigenza di sicurezza sotto l aspetto idraulico con quella estetica ed urbanistica. La distanza del manufatto in parola dalle edificazioni adiacenti è sempre superiore ai 4 m, distanza minima in accordo con l allargamento delle sezioni dell alveo del Merula, che necessitano di una maggiore luce libera in corrispondenza dell arcata di sinistra del ponte ANAS, cosi come preventivamente concordato con i tecnici dell Autorità di Bacino. Il tracciato dell argine insiste per buona parte in area privata, comportando una diminuzione in termini di superficie della stessa pari a circa 750 m 2 e per la restante in area demaniale. L intervento nel suo complesso porta ad un ampliamento del letto del Merula, nel tratto tra il citato ponte e il mare, sempre in termini di superficie, di circa 1.600 m 2.

Studio Tecnico Cappiello & Barabino Pag. 4 di 5 A completamento dell intervento di cui si è detto in sponda sinistra, il progetto prevede l innalzamento del muro in sponda destra a valle della via Aurelia con altezze pari a quelle in sponda sinistra, la realizzazione di una passerella pedonale senza pile in alveo verso la foce del torrente e un piccolo approdo in sponda sinistra costituito da un pontile di modeste entità per piccoli gommoni o natanti. 4. Modalità di esecuzione dei lavori. In primo luogo è necessario deviare il corso d acqua a partire dalla spalla sinistra del ponte sulla via Aurelia, cercando di far confluire la corrente nella parte centrale dell alveo o comunque a debita distanza dalla zona di intervento. Tale deviazione potrà essere attuata realizzando una savanella nella zona in corrispondenza del fornice centrale e di quello in destra, impiegando il materiale di scavo per la formazione di un cumulo in terra con funzione di arginello temporaneo in sinistra. L intervento dovrà iniziare a partire dalla zona maggiormente critica, che è quella in aderenza alla spalla sinistra del ponte. Si prevede di operare a conci di circa 20 m, al termine di ognuno dei quali verrà posto un giunto di dilatazione water-stop. In primo luogo si presume di operare uno scavo di sbancamento di circa 1 m, con larghezza adeguata in rapporto alle dimensioni della suola di fondazione e della profondità del piano di posa della stessa. Dato che si presume che il livello di falda si trovi a circa 0,50 m al di sotto del piano di campagna, si creeranno in questa fase anche le necessarie vie di scolo dell acqua, tramite convogliamento delle stesse verso l alveo. Successivamente si opererà lo scavo a sezione obbligata sino alla quota di posa del magrone, il quale avrà uno spessore non inferiore ai 10 cm. Essendo preferibile eseguire il getto all asciutto, si dovrà contestualmente provvedere all aggotamento con motopompe di adeguata potenza. Tali pompe dovranno funzionare anche quando si dovrà predisporre la casseratura e l armatura della suola di fondazione, sempre per eseguire le operazioni di getto all asciutto. In questa sede non si prevede di ricorrere all uso di palancole, se non nel primo tratto di intervento solo se strettamente necessario. Dall esame stratigrafico (vedere relazione geologica preliminare), si evince al di sotto di 1 1,50 m rispetto al piano di campagna il terreno presenta una matrice prevalentemente argillosa e limosa. Per ogni concio, completato lo spiccato di elevazione, si potrà procedere alle operazioni di rinterro. Una volta terminato l argine in tutta la sua estensione e provveduto al rimodellamento delle scogliere, si potrà completare l opera con il rivestimento in pietra, ammorsato alla parete a vista del muro con malta cementizia dosata a 400 Kg di cemento per m 3. Man mano che si procederà nella realizzazione dei vari conci si potrà modificare l opera di deviazione del corso d acqua e di drenaggio locale, fino a quando l opera stessa non sarà più

Studio Tecnico Cappiello & Barabino Pag. 5 di 5 necessaria e si potrà procedere alla regolarizzazione del fondo e/o dei dragaggi in adiacenza al manufatto stesso. Si allega alla presente il grafico per la richiesta di riclassificazione delle fasce di inondabilità. Genova, 22 novembre 2012 (Ing. Luca Barabino)

Studio Tecnico Cappiello & Barabino FASCE DI INONDABILITA ATTUALI L area oggetto dell intervento si trova in fascia rossa (inondabile con periodo di ritorno pari a 50 anni). STUDIO TECNICO DI INGEGNERIA CIVILE IDRAULICA E AMBIENTALE

Studio Tecnico Cappiello & Barabino FASCE DI INONDABILITA DI PROGETTO L area dopo l intervento di arginatura si troverà in fascia azzurra (inondabile con periodo di ritorno pari a 500 anni). STUDIO TECNICO DI INGEGNERIA CIVILE IDRAULICA E AMBIENTALE