COMUNE DI VIAREGGIO Ufficio progettazione urbanistica VARIANTE AL PRG VIGENTE PER REALIZZAZIONE STRUTTURA SOCIO- ASSISTENZIALE PER ANZIANI (RSA) IN LOCALITA CAMPO DI AVIAZIONE APPROVAZIONE RELAZIONE TECNICA Settembre 2007
Cap.1 Premessa Il Comune di Viareggio è caratterizzato, analogamente alle dinamiche demografiche italiane, dalla consistente presenza di popolazione anziana con una percentuale che oscilla dal 19,82 al 20,20% del totale della popolazione. Nell ottica di offrire alla popolazione anziana ed in particolare alla persone non autosufficienti, affette da malattie croniche o non assistibili a domicilio evitando l ospedalizzazione, risposte in termini di strutture socio assistenziali il Comune di Viareggio favorisce la realizzazione di Residenze sanitarie Assistenziale (RSA) da affiancare alle Case Protette e alle Comunità alloggio. Attualmente il Comune di Viareggio sta realizzando una Residenza sanitaria Assistenziale all interno dell ex Ospedale Tabarracci, mentre la Misericordia di Torre del Lago sta realizzando una RSA a Torre del Lago. Cap.2 La strumentazione urbanistica vigente e il Piano Strutturale La Variante generale al P.R.G. vigente approvata con delibera C.C. n. 66 del 27.10.97 prevede nell area destinata alla realizzazione della RSA una zona denominata VS (- Aree per impianti sportivi VS) disciplinata dall art. 32 del vigente PRG e una zona denominata VR (Verde di rispetto) Il Piano Strutturale approvato con Delibera C.C. 27 del 29/06/2004 prevede all art. 123 comma 3 specificamente: Il R.U. dovrà individuare, nell area posta in via Comparini lato est del CESER, una zona da destinarsi alla realizzazione di un RSA (Residenza Sanitaria Assistita) per un numero di posti letto compreso tra i 40 e i 60. Cap. 3 Le RSA e l evoluzione nazionale e regionale A livello nazionale è con il DPCM 22/12/89 che viene introdotta la terminologia Residenza Sanitaria Assistita RSA per una struttura extraospedaliera indicandone i requisiti architettonici,organizzativi e funzionali. Viene introdotto il concetto di "nucleo" e vengono indicati i parametri di ricettività, articolazione dei servizi e dimensionamento tesi a ricreare all'interno della struttura condizioni di vita ispirate a quelle godute dagli ospiti al proprio domicilio, concetti ripresi e sviluppati dal DPR 14/01/1997 dove viene prescritta una capacità ricettiva non inferiore a 20 e non superiore (in via eccezionale) a 120 posti, articolati in nuclei da 10/20 soggetti: con questo Decreto viene introdotto il concetto di "Aree funzionali" ovvero, le aree destinate alla residenzialità, le aree destinate alla valutazione e alle terapie le aree di socializzazione e le aree generali di supporto. Con il D.M. 21/05/01 n. 308 vengono previste camere da letto esclusivamente singole o doppie (non è specificata la percentuale) con annesso servizio igienico attrezzato per la non autosufficienza, e ad ogni "Nucleo" viene prescritto un bagno assistito. La Regione Toscana a seguito della Delibera del Consiglio n. 228 del 15/07/98 il Piano Integrato Sociale Regionale riporta un quadro esauriente delle norme regionali e nazionali, delle
definizioni e dei requisiti tipologici e dimensionali relativi alle RSA, approfondendone ulteriormente alcuni standard strutturali e funzionali. Il modello architettonico delle "case protette" deve risultare uniforme a quello condominiale, devono essere privilegiate strutture a sviluppo orizzontale, massimo 2-3 piani fuori terra, gli spazi di relazione e di servizio comunitari devono essere trovati sia all'interno dei "nuclei" che a servizio per l'intera struttura, devono essere previsti percorsi protetti, balconi e verande accessibili anche a portatori di handicap, la possibilità di attrezzare camere per coniugi, locali con servizi igienici per brevi degenze, un locale guardaroba con lavatrici, il soggiorno (minimo 18 mq.) deve essere distinto dalla sala pranzo (1,5 mq./ospite), devono essere privilegiate condizioni adeguate di areazione, riscaldamento e luminosità tenendo conto della flessibilità d'uso della struttura e vengono quindi prese in considerazione tutta una serie di prescrizioni specifiche sugli arredi e sui materiali. La Deliberazione della Giunta Regionale n. 402 del 26/04/04, introduce azioni mirate alla riorganizzazione delle strutture residenziali diversificando l'offerta delle prestazioni in tipologie corrispondenti alle categorie di bisogno, per favorire la flessibilità delle prestazioni in relazione all'evoluzione della condizione e dei bisogni della persona e del relativo progetto assistenziale. Vengono forniti indirizzi per lo sviluppo dei servizi semiresidenziali, e in particolare per la diffusione dei Centri Diurni "Alzheimer". Nascono le "modularità differenziate" per tipologia di bisogni assistenziali, nell'ottica di garantire anche nella stessa struttura la coesistenza di più tipologie assistenziali e la possibilità di passaggio da una tipologia assistenziale ad un'altra in relazione a mutate esigenze sanitarie ed assistenziali, sino a consentire la previsione sino ad un 40% di moduli specialistici in grado di rispondere ad esigenze di accoglienza temporanea. Le "modularità" assistenziali sono così individuate: -non autosufficienza stabilizzata, tipologia base, -disabilità prevalentemente di natura motoria (ictus, Parkinson, fratture) -disabilità prevalentemente di natura cognitivo-comportamentale (demenza) -stati vegetativi persistenti con parametri vitali stabilizzati e pazienti terminali Per ogni "modulo" vengono indicati specifici parametri assistenziali tra i quali assumono particolare importanza le attività di carattere ludico e sociale o riabilitativo con la conseguente previsione di idonei spazi funzionali. Cap. 4 Il Progetto La residenza sanitaria assistenziale è una struttura le cui finalità sono oltre all ospitalità, le prestazioni sanitarie e di recupero funzionale, la socializzazione e la prevenzione relativamente all aggravamento delle malattie derivanti da patologie croniche e sono destinate a persone non autosufficienti o non curabili a domicilio ma che per le quali non è necessario il ricovero ospedaliero. Si differenziano da altre tipi di residenze per la tipologia di utenza che nelle Comunità alloggio e nelle Case protette è generalmente autosufficiente. Nelle RSA può essere altresì previsto un Centro Diurno per l assistenza di anziani non alloggiati punto di appoggio per servizi di assistenza domiciliare.
Il progetto della residenza sanitaria assistenziale prevede una struttura destinata ad ospitare circa 60 ospiti tra autosufficienti e non autosufficienti. Il Progetto generale prevede due lotti rettangolari di cui il più grande, adiacente a via dei Comparini, destinato a ospitare la struttura ed un lotto più piccolo posto a sud destinato a parcheggi e verde attrezzato. L area è delimitata ad ovest dal fosso Fiaschetta e dall area per attrezzature sociali (CESER centro Ricreativo la Vinaia) e ad est dal maneggio. La residenza si sviluppa su due piani f.t. destinati entrambi sia alla residenza suddivisa in nuclei per autosufficienti e per non autosufficienti che alle aree di socializzazione. A Piano terra trovano spazio le palestre fisioterapiche, gli ambulatori oltre alle attività generali (amministrazione) e di supporto (cappella. morgue). Inoltre si prevede la realizzazione di un piano seminterrato destinato ad ospitare la cucina e i magazzini. Cap. 5 Gli obiettivi urbanistici Gli obiettivi urbanistici sono principalmente legati all individuazione di una area destinata ad attrezzature sanitarie di tipo assistenziale destinate alla popolazione anziana ed in particolare alla persone non autosufficienti. L area individuata è posta in un area posta all interno dell UTOE Campo di Aviazione in posizione strategica rispetto alla viabilità cittadina in quanto facilmente raggiungibile attraverso il Viale dei Tigli, via Indipendenza e via dei Lecci/via Pisano. La posizione dal punto di vista della collocazione ambientale è ottimale in quanto adiacente al parco di Migliarino, San Rossore Massaciuccoli a diretto contato con altre strutture a carattere socio-sanitario già esistenti sull area ovvero, la residenza Sanitaria per disabili ARCA CASA, Il centro per l inclusione sociale, il centro di salute mentale CESER. Sull area inoltre è presente il centro ricreativo La Tinaia con annesso parco. Si viene così a costituire un importante polo di attrezzature sociali e sanitarie e ricreative in prossimità del quartiere ex campo di aviazione. Cap.6 La Variante Urbanistica Al fine di realizzare il progetto indicato nel capitolo precedente si rende necessario predisporre un apposita Variante urbanistica al Vigente PRG per l individuazione di una zona destinata a zona omogenea Ap ovvero zona destinata ad attrezzature pubbliche e di interesse collettivo disciplinata dagli art. 34 delle Norme tecniche di Attuazione allegate al Piano regolatore vigente. La zona oggetto di variante è attualmente compresa interamente in un area destinata dal vigente PRG come Area per impianti sportivi già disciplinata dall art. 32 delle NTA. 4.a Modalità di approvazione La Legge Regionale 3 gennaio 2005, n. 1 introduce alcune significative novità rispetto alla disciplina previgente tra cui la valutazione integrata (art. 1); oggi l iter procedurale per piani e varianti si compone delle seguenti fasi procedimentali:
a) Adozione dello strumento di pianificazione e pubblicazione; b) Comunicazione agli altri soggetti istituzionali mediante trasmissione degli atti ; c) Deposito dello strumento di pianificazione e recepimento delle osservazioni (nel termine di 45 giorni per i cittadini e di 60 per i soggetti istituzionali). L approvazione Con il provvedimento di approvazione l Amministrazione promotrice può apportare a quanto adottato esclusivamente le modifiche attinenti alle questioni di propria esclusiva competenza. A seguito della Delibera G.C. n 48 del 03/02/2004 è stato dato avvio al Procedimento per l adozione della Variante urbanistica in oggetto. Viareggio 10/01/2007 Il responsabile del Procedimento Dott. Arch. Davide Berrugi IL DIRIGENTE Dott.Arch. F.G.M. Allegretti Allegati - o Planimetria Catastale; o Piano Particellare; o Estratto Piano Strutturale