MODELLO ORGANIZZATIVO PER IL CCR



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MODELLO ORGANIZZATIVO PER IL CCR Sintesi Il modello organizzativo si basa sui seguenti elementi principali: Offerta preferenziale del test di primo livello da parte del medico di medicina generale (MMG), ai propri iscritti; i MMG aderiscono volontariamente. Offerta del test primo livello da parte dell ASL (incentrata sui servizi di endoscopia) sulla popolazione residua, non rappresentata dai MMG aderenti al progetto Sistema informativo web Definizioni: 1. Programma regionale: a. si intende il macroprofilo regionale screening così come definito dalla legislazione e dagli organizzativi emanati dalla Regione (e, per quanto di competenza, dall ASP) b. comprende le attività di clinical governance pertinenti al livello di macroprofilo regionale i. formazione ii. ricerca e sviluppo iii. risk management iv. promozione della qualità v. rapporto di partnership con gli utenti vi. monitoraggio e valutazione c. si concretizza nei seguenti compiti di gestione: i. gestione centralizzata dell archivio anagrafico (tale gestione può essere delocalizzata a livello ASL per valutazioni di opportunità) ii. gestione del sistema informativo iii. gestione (mediante assegnazione in service) degli inviti iv. gestione dei flussi dell attività spontanea di screening endoscopico e di pulitura collegata delle liste anagrafiche 2. Programma aziendale a. si intende il profilo aziendale screening come applicazione a livello del territorio aziendale di pertinenza del programma regionale b. comprende le attività di gestione a livello aziendale con particolare riguardo a: i. alimentazione dell archivio anagrafico unico regionale (fatto salvo il Comune di Roma che è direttamente gestito dall ASP) ii. definizione delle procedure operative locali per assicurare e garantire il profilo assistenziale (con particolare riguardo all integrazione degli attori) iii. definizione delle agende di lavoro iv. monitoraggio e valutazione delle attività aziendali c. partecipa per quanto di competenza alle attività di clinical governance così come stabilite a livello regionale dall ASP 3. Target: residenti maschi e femmine in fascia di età 50-74 anni 1

4. Test di primo livello: test immunoistochimico per la ricerca di sangue occulto fecale. Il test viene effettuato a domicilio dai soggetti che rispondono all invito su un solo campione fecale. 5. Test di secondo livello: colonscopia ( comunque: visualizzazione completa del colon) 6. Trattamento: a. Polipectomia perendoscopica b. Intervento chirurgico ( laparoscopico o tradizionale) 7. Attori: a. ASP: i. Personale dedicato: project manager, amministrativo, informatico junior dedicato ii. UOP sistemi informativi screening iii. UOC Sistemi Informativi b. Aziende Sanitarie Locali: i. Coordinamento Programmi di screening ii. Responsabile Screening CCR iii. MMG aderenti al progetto iv. Centri aziendali di Endoscopia (eventuali) v. Chirurgie aziendali di riferimento (eventuali) vi. Centri di primo livello diversi (eventuali) c. Aziende Sanitarie Ospedaliere (eventuali) i. Centri di Endoscopia ii. Chirurgie di riferimento d. Altri partner: i. SW house ii. POSTEL iii. Editore iv. Sponsor commerciali 2

ATTIVITÀ RESPONSABILE DESCRIZIONE Coordinamento ASP È responsabile del programma regionale Gestisce il sistema informativo Compie valutazione Invito Somministrazione test Lettura ASL: coordinamento screening ASL: coordinamento screening ASP: project manager Servizio di endoscopia di riferimento MMG: distretto centro di endoscopia È responsabile dell attuazione operativa sul territorio di competenza Garantisce il profilo assistenziale Coordina le varie fasi e gli attori del programma aziendale Deve studiare insieme al responsabile aziendale dei MMG possibili strategie di informazione per il coinvolgimento dei MMG Gestisce le agende degli inviti per i cittadini non coperti dai MMG Gestisce: l archivio anagrafico regionale e link con lo screening spontaneo endoscopico spedizione centralizzata inviti (service) è il centro deputato alla somministrazione del test di primo livello per i cittadini non coperti dai MMG; può appartenere ad una A.O. differente dall ASL se aderente deve distribuire il test di screening ai propri iscritti. può essere il centro di distribuzione e riconsegna del test per impraticabilità del Servizio di Endoscopia Centro di II livello distretto può essere il centro di lettura del test per impraticabilità del Servizio di Endoscopia centro di endoscopia È responsabile degli atti diagnostici necessari per i soggetti SOF positivi; deve prevedere il collegamento con un servizio di anatomia patologica. Esegue il trattamento perendoscopico. È responsabile dell accesso al trattamento Trattamento Centro di chirurgia Centro di riferimento, inserito nel profilo assistenziale 3

ATTORE AZIONE ASP - coordinamento È responsabile del programma regionale Gestisce: il sistema informativo centralizzato l archivio anagrafico regionale e link con lo screening spontaneo endoscopico la spedizione centralizzata inviti (service) Compie valutazioni ASL - coordinamento È responsabile dell attuazione operativa sul territorio di competenza screening Garantisce il profilo assistenziale Coordina le varie fasi e gli attori del programma aziendale Deve studiare insieme al responsabile aziendale dei MMG possibili strategie di informazione per il coinvolgimento dei MMG Definisce le agende degli inviti per i cittadini non coperti dai Servizio di endoscopia di riferimento MMG Distretto Centro di chirurgia MMG E il centro deputato alla somministrazione del test di primo livello per i cittadini non coperti dai MMG; può appartenere ad una A.O. differente dall ASL E il centro di lettura del test di primo livello E il centro di II livello E responsabile degli atti diagnostici necessari per i soggetti SOF positivi Deve prevedere il collegamento con un servizio di anatomia patologica Esegue il trattamento perendoscopico. È responsabile dell accesso al trattamento chirurgico Se aderente, è responsabile del coinvolgimento dei propri assistiti Provvede alla distribuzione del test di screening ai propri iscritti Può essere il centro di distribuzione e riconsegna del test per impraticabilità del Servizio di Endoscopia Può essere il centro di lettura del test per impraticabilità del Servizio di Endoscopia Centro di riferimento per il trattamento, inserito nel profilo assistenziale 4

CRITERI PER L IDENTIFICAZIONE DEI PARTECIPANTI ALLA FASE DI FATTIBILITÀ. La DGR 1740/02 indica il coinvolgimento nel progetto di venti centri di endoscopia, venti distretti e 300.000 cittadini. Sono stati definiti criteri gerarchici per l identificazione di: 1. centri ospedalieri di endoscopia 2. distretti (di riferimento per i centri ospedalieri di endoscopia) 3. medici di medicina generale cui chiedere l adesione al progetto 4. sezioni di censimento per la popolazione residente da invitare I distretti individuati definiscono le ASL da coinvolgere. Flow Chart identificazione partecipanti Centro ospedaliero Endoscopia (H) Medici di Medicina generale Prossimali all H Distretto/i di localizzazione ASL Soggetti invitati Sezioni censimento Prossimali all H Soggetti invitati 1. Individuazione dei centri ospedalieri di endoscopia I criteri seguiti per l identificazione dei venti centri di endoscopia previsti dalla DGR 1740/02 sono: essere stati già coinvolti nello studio sperimentale A1 (in attuazione della DGR 2039/01) per la sperimentazione dello screening nella popolazione a rischio generico. essere stati già coinvolti nello studio (in attuazione della DGR 2039/01) (Studio: Sperimentazione e Valutazione di una strategia di Screening per i soggetti ad alto rischio). Si tratta, quindi, di centri già a conoscenza degli aspetti organizzativi dello screening del cancro del colon; hanno in maggioranza (13/20) già utilizzato l apparecchiatura 5

per eseguire la lettura automatica dei test immunoistochimici per la ricerca del sangue occulto fecale, sono in grado di assicurare il secondo livello ed hanno reparti di riferimento per l eventuale trattamento chirurgico. Inoltre, hanno già praticato un sistema informativo per lo screening che comprende la maggioranza delle variabili e delle procedure che caratterizzano il S.I. dello screening così come definito nella fase di fattibilità. 2. Distretti di riferimento per i centri ospedalieri di endoscopia Sono stati identificati i distretti di localizzazione dei centri ospedalieri di endoscopia;nel caso di Fiumicino si è mantenuta la scelta già avviata nella sperimentazione di identificare come riferimento l Ospedale S. Camillo Nella tabella 1 sono riassunti i centri e i distretti individuati. Tabella 1 Centri di Endoscopia, distretti e ASL di riferimento identificati per la fase di fattibilità dello screening del Cancro del colon ASL DISTRETTO CENTRO DI ENDOSCOPIA A 1 Nuovo Regina Margherita** A 3 Policlinico Umberto I*** (2 Servizi) B 5 Osp. Pertini ** B 7 Pol. Univ. Campus Biomedico *** B 8 Pol. Tor Vergata * C 9 A.O. S. Giovanni Addolorata** Osp. S. Eugenio *** C 12 A.O. I.F.O Regina Elena ** D 15 A.O. San Camillo Forlanini (mun. 15) *** D 14 Fiumicino E 17 Osp. S. Spirito** 18 E Pol. Univ. A. Gemelli *** 19 E 19 A.C.O. S. Filippo Neri *** E 20 Nuovo Pol. S. Andrea * H H2 Osp. S. Giuseppe di Marino *** RIETI Rieti Osp. S. Camillo De Lellis *** RIETI Magliano Sabina Osp. M. Marini ** VITERBO Viterbo POC Belcolle *** FROSINONE Polo D Osp. Del Prete Pontecorvo * FROSINONE Frosinone Osp. Umberto I** LATINA Latina Osp. S. Maria Goretti * * sono i Centri già coinvolti nello studio sperimentale A1 ** sono i Centri già coinvolti nello studio sperimentale B1 *** sono i Centri già coinvolti sia nello studio sperimentale A1 che nello studio sperimentale B1 6

3. medici di medicina generale cui chiedere l adesione al progetto Una delle linee strategiche individuate in base alle risultanze della sperimentazione (DGR 2039/01) è stata quella di favorire la maggiore integrazione possibile fra MMG coinvolti e centri di endoscopia. Il criterio principale di individuazione dei MMG cui richiedere di aderire è quello della distanza ambulatorio MMG- Ospedale. Per tale motivo i MMG con ambulatorio nei distretti selezionati sono stratificati per tale distanza (metodo del centroide) e saranno richiesti di afferire all ospedale più vicino, salvo eccezioni. Secondo il modello organizzativo, l individuazione dei MMG aderenti ( e, conseguentemente, dei loro iscritti) è prioritaria rispetto alla identificazione dei soggetti da invitare da parte dell ASL. 4. sezioni di censimento per la popolazione residente da invitare Le sezioni di censimento dei distretti selezionati sono state stratificate per distanza dall Ospedale partecipante al progetto più vicino; per ogni sezione è stata calcolata la numerosità della popolazione. Tale popolazione sarà invitata col criterio della distanza progressivamente crescente dal centro ospedaliero e sino a concorrenza di 300.000 cittadini da invitare (come da DGR 1740/02), diminuiti della popolazione invitata direttamente dai MMG aderenti. 7

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ATTIVITÀ Le attività sono divise in sei FASI: 1. preparazione dell archivio anagrafico 2. gestione inviti 3. ritiro e riconsegna test I livello 4. lettura test I livello 5. II livello diagnostico 6. trattamento FASE 1: preparazione dell archivio anagrafico Attori:ASP Centro di coordinamento aziendale a. Arricchimento archivio anagrafico b. Pulitura c. Aggiornamento d. assegnazione di agenda Archivi utilizzati Anagrafi Comunali dei residenti Archivio anagrafico MMG Lista degli assistiti dei MMG SIO Screening spontaneo endoscopico 10

Procedure della Fase 1 a. Arricchimento dell archivio anagrafico L archivio anagrafico regionale contiene i dati anagrafici di tutti i soggetti target (età: 50-74); in tal senso è un archivio dinamico. L archivio anagrafico è da intendersi unico regionale; potrà essere gestito in forma delocalizzata presso parte o tutte le ASL a seconda delle esigenze operative. b. Pulizia archivio anagrafico L archivio anagrafico regionale così costituito deve essere sottoposto ad una operazione di controllo e pulizia per identificare i soggetti eleggibili per lo screening. Tali controlli prevedono: la pulizia dei doppi anagrafici; l esclusione dei soggetti non eleggibili in base alle linee guida attraverso linkage con l archivio dei dati del Sistema Informativo Ospedaliero; l esclusione di soggetti già sottoposti a colonscopia attraverso linkage con gli archivi dei centri di endoscopia. c. Aggiornamento L archivio anagrafico deve essere periodicamente aggiornato attraverso il controllo: della mobilità (inter intra regionale) dei soggetti. della coorte in base all età del target. Per controllo della mobilità inter-regionale si intende la registrazione degli individui target diventati nuovi residenti e l esclusione di quelli trasferitisi in altra regione. Per mobilità intra-regionale si intende l aggiornamento dell assegnazione alle varie ASL in base al cambio della residenza. d. Assegnazione all agenda di gestione In base ai principi del modello organizzativo sono costituite due agende dei soggetti e- leggibili: Soggetti gestiti dal proprio MMG, sulla base del contratto di agenzia e delle liste degli iscritti Soggetti gestiti dall ASP, sulla base della residenza nelle varie ASL di pertinenza. I MMG aderenti (afferenti alle rispettive ASL) comunicheranno ai coordinatori dei programmi le liste dei propri assistiti che si impegnano a gestire nonché il centro di II livello scelto prioritariamente come riferimento. Questo permetterà di assegnare i soggetti target alle due modalità di invito : ASP/ MMG. I MMG invitati a partecipare e non aderenti al progetto possono esprimere la volontà di ricevere informazioni via posta elettronica sullo screening dei propri iscritti (fatta salva l autorizzazione concessa dai singoli soggetti target). L amministratore di sistema (ASP) assegnerà l attribuzione alle due modalità di gestione dell archivio dei soggetti eleggibili. L ASP provvederà a delle verifiche in back-office per confrontare la lista degli assistiti fornita da ogni MMG con gli iscritti che risultano a livello regionale per procedere ad una valutazione di copertura. 11

FASE 2: gestione degli inviti Attori: ASP Centro di coordinamento aziendale MMG a. Preparazione modulistica per l invito b. Definizione dell agenda degli inviti c. Spedizione delle lettere di invito d. Predisposizione dei solleciti per i non responders MMG aderenti Soggetti eleggibili da invitare ASL Amministratore di sistema Assegnazione degli eleggibili per le agende (MMG / ASL) Definizione agende Amministratore di sistema POSTEL Spedizione inviti (agende ASL) Procedure della Fase 2 a. Preparazione modulistica per l invito Ai MMG non è richiesto di predisporre una modulistica standardizzata nè di avere procedure omogenee di invito. Ogni MMG deciderà le procedure per lui più idonee a massimizzare l adesione dei propri iscritti. Ogni ASL curerà insieme all ASP la predisposizione dell apposita modulistica destinata agli individui invitati direttamente. b. Definizione dell agenda degli inviti Per i soggetti attribuiti alla ASL sarà la ASL stessa che programmerà l agenda degli inviti da fare in base a criteri di chiamata prestabiliti, e la comunicherà periodicamente 12

all amministratore di sistema (ASP) che provvederà a predisporre le lettere da inviare attraverso il servizio POSTEL. Per i soggetti con MMG aderente al programma di screening non si prevede la realizzazione formale di una agenda, poiché questi vengono direttamente invitati in maniera autonoma dal proprio medico a ritirare il test nel proprio studio. c. Spedizione delle lettere di invito La spedizione degli inviti viene gestita in modo centralizzato attraverso il servizio PO- STEL sulla base delle agende predisposte dalle ASL e comunicate all amministratore di sistema (ASP). I MMG aderenti allo screening gestiscono gli inviti dei propri assistiti in maniera autonoma. d. predisposizione dei solleciti per i non risponders E previsto un II invito (sollecito) per i non responders entro 45 giorni. FASE 3: ritiro e riconsegna test I livello Attori: ASL (centro di coordinamento) MMG Centri di Endoscopia Altre strutture (eventuali) a. Approvvigionamento test b. Ritiro del test (da parte del soggetto target) c. Riconsegna del test Procedure della Fase 3 a. Approvvigionamento test Il centro di coordinamento: definisce bimestralmente il quantitativo di test necessari; tali test sono acquistati dall ASP e recapitati direttamente ai Centri di coordinamento da parte della ditta fornitrice. fornisce il test ai Medici e ai centri di Endoscopia (o ad eventuali altre strutture, in base a specifiche varianti del modello organizzativo. organizza in maniera autonoma il ritiro dei test riconsegnati ai MMG e il trasporto al centro di lettura (centro di endoscopia o eventuali altri). Il MMG comunica bimestralmente al centro di coordinamento il quantitativo di test necessari 13

b. Ritiro del test (da parte del soggetto target) I soggetti invitati dal MMG aderente al progetto, ritirano il test secondo procedure concordate. I soggetti invitati dalla ASL (centro di endoscopia o equivalente) ritirano il test presso il centro secondo le modalità previste nella lettera di invito; a tal riguardo il centro di Coordinamento e il centro di endoscopia (o equivalente) formalizzano orari dedicati e procedure specifiche per la consegna; tali procedure devono esplicitamente comprendere modalità per una corretta comunicazione. c. Riconsegna del test I soggetti invitati dal MMG aderente al progetto, riconsegnano il test al medico secondo procedure concordate. I soggetti che hanno prelevato il test dalla ASL (centro di endoscopia o equivalente) lo riconsegnano al centro dove lo hanno ritirato. FASE 4: lettura I livello Attori: Centro di endoscopia MMG, centro coordinamento a. Lettura del test b. Refertazione c. comunicazione dell esito del test La lettura dei kit riconsegnati viene eseguita dal Centro di endoscopia o presso il Distretto per impraticabilità del Centro stesso. I dati devono essere inseriti dal centro di endoscopia. L amministratore del sistema deve provvedere tramite POSTEL all invio delle lettere di esito negativo. I positivi vengono informati per via telefonica dal Medico e /o dall Endoscopista che invita il soggetto ad effettuare la colonscopia presso il centro. Il centro di Endoscopia deve organizzare gli appuntamenti di II livello. Procedure della Fase 4 a. Lettura del test I test vengono letti al centro di endoscopia secondo una periodicità non superiore a 10gg, mediante lettore automatico. b. Refertazione Il risultato dell esame del test immunoistochimico per la ricerca del sangue occulto fecale viene automaticamente registrato sul S.I.. 14

Il Centro di Endoscopia contatta telefonicamente i soggetti risultati positivi per invitarli al colloquio pre-endoscopico preliminare all esecuzione della colonscopia di secondo livello. c. comunicazione dell esito del test L Amministratore di sistema (ASP) provvede alla spedizione dei referti negativi per i soggetti con MMG non aderenti. Il MMG, che può accedere direttamente al tracciato record, acquisisce direttamente l informazione di esito. I soggetti con esito : positivo: ricevono la comunicazione telefonica (entro 3 giorni dalla lettura del test) e quella scritta negativo: ricevono il preannuncio dell invito al secondo round inadeguato: ricevono l invito a ripetere l esame rivolgendosi al soggetto erogatore di pertinenza (MMG o Centro Endoscopia) FASE 5 II livello diagnostico Attori: Centro di Endoscopia, Centro di Anatomia Patologica, Centro di Coordinamento Il II livello prevede le seguenti attività: a. Assegnazione appuntamento b. Visualizzazione completa del colon (test di secondo livello:colonscopia o clisma opaco) c. Biopsia d. Esame istologico e. Esito endoscopico del secondo livello f. Clisma opaco g. Conclusioni operative secondo livello a. Assegnazione appuntamento Il centro di endoscopia, mediante comunicazione telefonica di referto positivo al test di primo livello, assegna un appuntamento per un colloquio pre-endoscopico. Tale colloquio è a discrezione dell endoscopista ed è affidato a un medico o a personale formato. Esso prevede: breve anamnesi familiare e personale tendente a rilevare: i. presenza di parenti di primo grado con patologica neoplastica del colon e tumori maligni di altre sedi ii. presenza di patologie personali neoplastiche, a rischio di insorgenza di neoplasia del colon iii. presenza di patologie e/o terapie che possano complicare l esecuzione della colonscopia spiegazione dei motivi e degli obiettivi dell approfondimento 15

fornitura delle istruzioni per la preparazione fornitura di ricetta per gli accertamenti ematologici sulla coagulazione assegnazione di appuntamento per la esecuzione della colonscopia b. Visualizzazione completa del colon (test di secondo livello: colonscopia o clisma opaco) Obiettivo del secondo livello è la visualizzazione completa del colon. Il centro di endoscopia, nella data fissata per l esecuzione, provvede a: Verificare il risultato delle analisi ematochimiche al fine di verificare la fattibilità in condizioni di sicurezza della eventuale polipectomia perendoscopica Sottoporre il consenso informato Eseguire la visualizzazione completa del colon mediante colonscopia totale secondo i criteri di best practice. In caso di colonscopia: o impossibile o inattendibile per mancata pulizia:fissare nuovo appuntamento o impossibile per ragioni anatomiche: invio a clisma opaco,mediante fissazione di appuntamento e fornitura di relativa ricetta o positiva per lesioni: eseguire eventuali biopsie ed invio del materiale all istologia di riferimento esecuzione di eventuale polipectomia perendoscopica (v. Fase 6 a) Registrazione di eventuali complicazioni contestuali alla seduta endoscopica (comparse prima dell invio a casa dell individuo o causa di ricovero in regime ordinario o DH) c. Biopsia Durante la colonscopia si può avere l esigenza di effettuare la biopsia: Il pezzo bioptico viene inviato all esame istologico. d. Esame istologico Viene effettuato dal servizio di anatomia patologica e. Esito del test Dall esito della colonscopia si ha l indicazione al tipo di trattamento a cui il soggetto deve sottoporsi. f. Clisma opaco I soggetti ai quali non viene eseguita la colonscopia sono sottoposti a radiografia a doppio contrasto. g. Conclusioni operative Le conclusioni operative riguardano le indicazioni che scaturiscono dall esito degli approfondimenti di II livello. 16

FASE 6: Trattamento La fase del trattamento prevede a. trattamento perendoscopico b. Esame istologico c. Invio a intervento chirurgico d. Conclusioni operative (follow-up) a. Polipectomia per endoscopica I soggetti con presenza di polipi riscontrati durante la colonscopia vengono polipectomizzati per via endoscopica. b. Esame istologico I polipi prelevati verranno sottoposti ad analisi istologica. c. Intervento chirurgico I soggetti con neoplasia maligna vengono inviati ad intervento chirurgico. d. Conclusioni operative Al termine della fase relativa al trattamento vengono raccolte le conclusioni che prevedono il follow up. FASE 7: GESTIONE SOGGETTI AD ALTO RISCHIO Attori: centri di endoscopia ASP (amministrazione di sistema) La gestione dei soggetti ad alto rischio prevede le seguenti attività a. Identificazione casi indice b. Identificazione soggetti ad alto rischio c. Invito ad eseguire visita pre-endoscopica d. Appuntamento per colonscopia (test di I livello) e. Esecuzione colonscopia a. Identificazione casi indice I soggetti che effettuando gli approfondimenti diagnostici del II livello risultano positivi, diventano casi indici; essi sono: individui inviati a secondo livello perché positivi alla ricerca del sangue occulto fecale individui che per accesso spontaneo eseguono direttamente colonscopia 17

b. Identificazione soggetti ad alto rischio Il centro di endoscopia deve identificare i familiari di I grado del caso indice. I familiari dei soggetti con tumore del colon (esito II livello positivo) sono identificati come soggetti ad alto rischio; questi devono essere coinvolti nello screening in maniera diversa dal resto della popolazione target in quanto devono essere invitati a sottoporsi alla colonscopia. c. invito ad eseguire visita pre-endoscopica I familiari di primo grado dei casi indice sono invitati dall amministratore di sistema ad eseguire colloquio pre-endoscopico. la visita pre-endoscopica prevede: breve anamnesi familiare e personale tendente a rilevare: i. il sospetto di patologia eredo-familiare ii. presenza di patologie e/o terapie che possano complicare l esecuzione della colonscopia iii. eventuale indicazione ad approfondimento genetico spiegazione dei motivi e degli obiettivi dell approfondimento fornitura delle istruzioni per la preparazione fornitura di ricetta per gli accertamenti ematologici sulla coagulazione assegnazione di appuntamento per la esecuzione della colonscopia d. appuntamento per colonscopia il centro di endoscopia, dopo avere eseguito la visita preendoscopica, assegna direttamente l appuntamento per la colonscopia. e. esecuzione colonscopia rientra nella procedura standard (v Fase 5) 18

Per l individuazione dei soggetti ad alto rischio le fonti sono: 1. esito della colonscopia; 2. esito Clisma Opaco; 3. centri di endoscopia: screening spontaneo. I soggetti ad alto rischio presenti nella lista devono essere invitati ad eseguire la visita pre-endoscopica presso il centro di riferimento. L amministratore di sistema deve relazionare la lista dei soggetti ad alto rischio con la lista dei soggetti eleggibili. Si possono verificare i seguenti casi I. I soggetti fanno parte del target: occorre deviare il loro percorso; devono essere invitati a eseguire il colloquio pre-endoscopico attraverso l invito mediante lettera. E l amministratore del sistema che predispone le lettere di coinvolgimento. II. I soggetti non fanno parte del target: nel caso in cui risiedano fuori regione, l amministratore di sistema predispone l invio di un modello di lettera in cui si invita il soggetto a comunicare al suo MMG i risultati del test del caso indice. 19

APPENDICE I Criteri identificati nell ambito dell obiettivo E2 della sperimentazione di cui alla DGR 2039/01 PRESTAZIONI ENDOSCOPICHE Il presente capitolo riguarda le attività specifiche della UO che partecipa al Programma di Screening per le prestazioni endoscopiche sia come test di secondo livello per la popolazione generale a medio rischio, sia come test di primo livello per la popolazione ad alto rischio. TUTELA DIRITTI CITTADINI/UTENTI (codice paragrafo TDC E) REQUISITI Esistono procedure di Comunicazione / informazione Esistono verifiche periodiche della soddisfazione dell utente (criteri di accoglienza, informazione, tollerabilità dell esame) AMBULATORIO E POLIAMBULATORIO - requisiti generali di struttura (codice paragrafo AMBG 2) Il presente capitolo riguarda la UO che partecipa al Programma di Screening per le prestazioni endoscopiche ACCETTAZIONE ED ATTESA REQUISITI Esiste una sala di attesa dedicata Esiste uno spazio per attesa dedicata Note: in alternativa al criterio precedente Esiste personale dedicato all accoglienza Esistono spogliatoi dedicati all utente Esistono servizi igienici dedicati all utente Esistono procedure di Accoglienza ARCHIVIO REQUISITI l archivio dispone di un computer in rete Esistono procedure di archiviazione 20

ENDOSCOPIA REQUISITI Esiste una sala dedicata all endoscopia del colon Esiste un locale dedicato alle procedure di disinfezione Esiste una procedura per garantire la pronta disponibilità di un anestesista, quando le procedure o le condizioni del paziente lo richiedano Esistono procedure per la disinfezione delle apparecchiature Esistono procedure per la sterilizzazione degli accessori Esistono procedure per il controllo del rischio da gas anestetici Esistono procedure per la protezione contro il rischio radiogeno e biologico Esiste una procedura per l integrazione dell attività con l istologia Esiste una procedura per l integrazione dell attività con la chirurgia Esistono procedure per i rapporti con i MMG inseriti nel programma Esistono procedure per i rapporti con il coordinamento degli screening della ASL di riferimento È stato individuato un responsabile per l applicazione delle procedure L applicazione delle procedure è verificata periodicamente e sono sistematicamente individuate e valutate iniziative di miglioramento delle non conformità E garantita l apertura del servizio DI SCREENING per almeno 3 giorni alla settimana Il consenso informato viene richiesto al 100% degli utenti ATTIVITÀ DI ENDOSCOPIA - requisiti specifici (codice paragrafo AEND 1) Il presente capitolo riguarda le strutture erogatrici di prestazioni endoscopiche diagnostiche e terapeutiche REQUISITI GENERALI E garantito un servizio di pronta disponibilità per le emergenze notturne e festive Esiste almeno un videocolonscopio Esiste almeno un videocolonscopio dedicato alla attività di screening Esiste un sistema di registrazione delle immagini endoscopiche Sono disponibili accessori in numero tale da garantire pratiche di sterilizzazione senza ridurre il numero di esami endoscopici / seduta È disponibile un ossimetro in sala endoscopica È disponibile un carrello di pronto intervento È disponibile l attrezzatura per polipectomia (ansa e endoloop) 21

E stata definita l organizzazione del servizio per l erogazione delle prestazioni sia routinarie che in urgenza Esiste un piano di aggiornamento continuo del personale medico e non medico Ogni medico rispetta le specifiche del piano di aggiornamento Il personale non medico rispetta le specifiche del piano di aggiornamento Il MMG può presenziare, a richiesta, all'esame endoscopico di un suo iscritto Esiste una procedura per la presa in carico delle patologie non neoplastiche riscontrate SEDAZIONE Sono disponibili procedure per la sedazione cosciente E eseguita sedazione cosciente in almeno l 80% degli esami colonscopici ENDOSCOPIA Il personale medico è fornito per almeno il 50% di specializzazione in endoscopia o almeno 10 anni di attività in centri di endoscopia È disponibile almeno un unità di personale non medico dedicata all attività colonscopica Sono definiti e valutati i tempi massimi di refertazione Il centro ha eseguito nei due anni precedenti almeno 1000 colonscopie/anno Ogni medico dedicato ha eseguito nell anno precedente almeno 370 colonscopie Note: in altrenativa al criterio precedente dopo l accreditamento provvisorio Ogni medico è incorso nei due anni precedenti in meno del 3/1000 di complicazioni maggiori Nota: autocertificazione Il Centro ha una detction rate annua di polipi superiore a XX per il primo anno (In sospeso) Il Centro ha una detction rate annua di cancri superiore a XX per il primo anno (In sospeso) Il Centro ha una detction rate annua di polipi superiore a XX (In sospeso) Il Centro ha una detction rate annua di cancri superiore a XX (In sospeso) Ogni medico assegnato allo screening ha una percentuale di complicazioni maggiori inferiore a 2/1000 endoscopie POLIPECTOMIA Esistono procedure per prelievo, conservazione, registrazione e trasporto dei campioni biologici da sottoporre ad accertamenti Le polipectomie vengono, tranne controindicazioni, eseguite per almeno l'80% contestualmente alla colonscopia sono disponibili procedure per la sorveglianza postepolipectomia Sono disponibili procedure per la gestione delle complicanze da polipectomia Il centro dispone di procedure per il follow-up attivo dei trattamenti endoscopici Il Centro ha una compliance al follow up postpolipectomia di almeno il 70% 22