L'ASSOCIAZIONISMO COMUNALE : FORME DI RACCORDO TRA ENTI TERRITORIALI

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4. La denominazione delle borgate e frazioni è attribuita ai comuni ai sensi dell'articolo 118 della Costituzione.

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SEMINARIO PER AMMINISTRATORI NEOELETTI Venerdì 12 luglio 2019 Firenze L'ASSOCIAZIONISMO COMUNALE : FORME DI RACCORDO TRA ENTI TERRITORIALI Relatore : Dott. Giuseppe Zaccara Segretario comunale

1 UNA PANORAMICA DEL PROBLEMA Molti borghi e villaggi hanno il nome di Comuni senza averne la vitalità. Per toglierli dall impotenza e dall isolamento in cui sono e per collegare meglio l interesse locale al generale, si concede ad essi la facoltà di riunirsi in consorzio per certi servizi comunali, la cui trascuranza fa reclamare, a danno della libertà locale, l ingerenza dello Stato (Francesco Crispi, che nel 1887 spiegava le ragioni dell'auspicato associazionismo comunale al Parlamento della Giovane Italia)

I comuni: 1 UNA PANORAMICA DEL PROBLEMA 8.092 i Comuni in Italia (Istat censimento del 2011), di cui: 1.951 piccolissimi comuni (con popolazione fino a 1.000 abitanti), pari al 24,1 % del totale 5702 piccoli Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti) pari al 70,5 % del totale Ad oggi il numero dei comuni italiani è diminuito e corrisponde a 7.914 unità (fonte: https://www.tuttitalia.it/variazioniamministrative/nuovi-comuni-2019/)

Les Inserisci testo 1 UNA PANORAMICA DEL PROBLEMA La popolazione: 59.433.744 abitanti in Italia (Istat popolazione legale censimento del 2011), di cui: - 1.053.767 residente nei piccolissimi comuni (con popolazione fino a 1.000 abitanti), pari al 1,8 % del totale. - 9.177.675 residenti nei piccoli Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti) pari al 15,4 % del totale.

d Inserisci testo 1 UNA PANORAMICA DEL PROBLEMA I piccolissimi comuni (fino a 1.000 abitanti ) sono concentrati nella stragrande maggiorana nella area geografica di Nord Ovest ed in particolare in Piemonte ed in Lombardia, in particolare nell area di montagna; Anche i comuni fino a 5000 abitanti si collocano in questa area geografica anche se molti di questi sono anche al sud di Italia.

d Inserisci testo 1 Gli strumenti dell'associazionismo a) LE CONVENZIONI TRA ENTI (Art. 30 D.lgs n. 267/2000) - le convenzioni devono stabilire i fini, la durata, le forme di consultazione degli enti contraenti, i rapporti finanziari, i reciproci obblighi e garanzie<, - le convenzioni possono prevedere la costituzione di uffici comuni, che operano con personale distaccato degli enti contraenti, ovvero la delega di funzioni a favore di uno di essi.

d Inserisci testo a) LE CONVENZIONI TRA COMUNI E REGIONE (Art. 19 l.r. 68/2011) Atti associativi tra Regione ed enti locali 1. La Regione può esercitare funzioni amministrative in forma associata con comuni e province, mediante stipula di convenzione di cui al presente titolo. 2. La convenzione: a) è approvata con deliberazione della Giunta regionale, previo parere favorevole della commissione consiliare competente per materia; b) è sottoscritta dal sindaco del comune e dal presidente della provincia aderenti; c) prevede che l ente presso il quale opera la struttura amministrativa unica sia la Regione; d) prevede che all organo di cui di cui all'articolo 20, comma 2, lettera c), partecipi il Presidente della Giunta regionale o l assessore delegato, che lo presiede; e) può prevedere che la successione di cui all'articolo 20, comma 2, lettera e), riguardi anche la Regione. 3. Restano ferme le specifiche disposizioni di legge regionale che disciplinano l'esercizio associato tra Regione ed enti locali in materia di trasporto pubblico locale.

d b) I CONSORZI (Art. 31 D.lgs n. 267/2000) 1. Gli enti locali per la gestione associata di uno o più servizi e l'esercizio associato di funzioni possono Inserisci testo costituire un consorzio secondo le norme previste per le aziende speciali di cui all'articolo 114, in quanto compatibili. Al consorzio possono partecipare altri enti pubblici, quando siano a ciò autorizzati, secondo le leggi alle quali sono soggetti. 2. A tal fine i rispettivi consigli approvano a maggioranza assoluta dei componenti una convenzione ai sensi dell'articolo 30, unitamente allo statuto del consorzio. 3. In particolare la convenzione deve disciplinare le nomine e le competenze degli organi consortili coerentemente a quanto disposto dai commi 8, 9 e 10 dell'articolo 50 e dell'articolo 42, comma 2 lettera m), e prevedere la trasmissione, agli enti aderenti, degli atti fondamentali del consorzio; lo statuto, in conformità alla convenzione, deve disciplinare l'organizzazione, la nomina e le funzioni degli organi consortili. 4. Salvo quanto previsto dalla convenzione e dallo statuto per i consorzi, ai quali partecipano a mezzo dei rispettivi rappresentanti legali anche enti diversi dagli enti locali, l'assemblea del consorzio è composta dai rappresentanti degli enti associati nella persona del sindaco, del presidente o di un loro delegato, ciascuno con responsabilità pari alla quota di partecipazione fissata dalla convenzione e dallo statuto. 5. L'assemblea elegge il consiglio di amministrazione e ne approva gli atti fondamentali previsti dallo statuto.

d c)le UNIONI DI COMUNI (Art. 32 D.lgs n. 267/2000) Inserisci testo - è un ente locale, costituito da due o più comuni, per l'esercizio associato di funzioni e servizi; - gli organi dell'unione, presidente, giunta e consiglio, sono formati da amministratori dei comuni aderenti all'unione stessa; - l'atto costitutivo e lo statuto sono approvati dai consigli comunali dei comuni aderenti; - alle unioni competono gli introiti derivanti da tasse, tariffe e contributi derivanti da servizi ad esse affidate.

2.A : Le forme dell'associazionismo comunale l'individuazione delle funzioni fondamentali - la legge costituzionale n. 42/2009 - il D.L. n. 138/2011 - il D.L. n. 78/2010 - il D.L. n. 95/2012

2.A : Le forme dell'associazionismo comunale l'individuazione delle funzioni fondamentali - la legge costituzionale n. 42/2009 - il D.L. n. 138/2011 - il D.L. n. 78/2010 - il D.L. n. 95/2012

2.A : Le forme dell'associazionismo comunale l'individuazione delle funzioni fondamentali a) organizzazione generale dell'amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo; b) organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale, ivi compresi i servizi di trasporto pubblico comunale; c) catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato dalla normativa vigente; d) la pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonché la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale; e) attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi.

l-bis) i servizi in materia statistica. 2.A : Le forme dell'associazionismo comunale l'individuazione delle funzioni fondamentali f) l'organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la riscossione dei relativi tributi; (208) g) progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto previsto dall'articolo 118, quarto comma, della Costituzione; h) edilizia scolastica per la parte non attribuita alla competenza delle province, organizzazione e gestione dei servizi scolastici; i) polizia municipale e polizia amministrativa locale; l) tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e compiti in materia di servizi anagrafici nonché in materia di servizi elettorali, nell'esercizio delle funzioni di competenza statale;

2.A : L'Associazionismo obbligatorio Il D.L. n. 78/2010, all'art. 14 comma 28 ha imposto i seguenti obblighi di gestione in forma associata delle funzioni fondamentali di cui al comma 27 del medesimo decreto legge: I comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, ovvero fino a 3.000 abitanti se appartengono o sono appartenuti a comunità montane, esclusi i comuni il cui territorio coincide integralmente con quello di una o di più isole e il comune di Campione d Italia, esercitano obbligatoriamente in forma associata, mediante unione di comuni o convenzione, le funzioni fondamentali dei comuni di cui al comma 27, ad esclusione della lettera l) I comuni non possono svolgere singolarmente le funzioni fondamentali svolte in forma associata. La medesima funzione non può essere svolta da più di una forma associativa.(comma 30)

2.A : L'Associazionismo obbligatorio : gli obblighi imposti dalla legislazione statale Il D.L. n. 78/2010 individua quindi due forme possibili per la gestione associata delle funzioni fondamentali comunali: L'Unione dei Comuni disciplinata dall'art. 32 del D.lgs n. 267/2000. La convenzione tra comuni ai sensi dell'art. 30 del D.lgs n.267/2000 ( Le convenzioni di cui al comma 28 hanno durata almeno triennale e alle medesime si applica, in quanto compatibile, l'articolo 30 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Ove alla scadenza del predetto periodo, non sia comprovato, da parte dei comuni aderenti, il conseguimento di significativi livelli di efficacia ed efficienza nella gestione, secondo modalità stabilite con decreto del Ministro dell'interno, da adottare entro sei mesi, sentita la Conferenza Stato-Città e autonomie locali, i comuni interessati sono obbligati ad esercitare le funzioni fondamentali esclusivamente mediante unione di comuni )

2.A : L'Associazionismo obbligatorio : gli obblighi imposti dalla legislazione statale Il D.L. n. 78/2010, all'art. 14 comma 31 ha imposto i seguenti limiti demografici alle forme dell'associazionismo comunale (Unione o Convenzione): Il limite demografico minimo delle unioni e delle convenzioni di cui al presente articolo è fissato in 10.000 abitanti, ovvero in 3.000 abitanti se i comuni appartengono o sono appartenuti a comunità montane, fermo restando che, in tal caso, le unioni devono essere formate da almeno tre comuni, e salvi il diverso limite demografico ed eventuali deroghe in ragione di particolari condizioni territoriali, individuati dalla regione. Il limite non si applica alle unioni di comuni già costituite

2.A : L'Associazionismo obbligatorio : i termini per l'esercizio obbligatorio in forma associata delle funzioni comunali L'obbligo di esercizio associato delle funzioni dei piccoli comuni è stato previsto (dal decreto-legge n. 78 del 2010) con la seguente scadenza temporale: - entro il 1 gennaio 2013 con riguardo ad almeno tre delle funzioni fondamentali - entro il 30 settembre 2014, con riguardo ad ulteriori tre delle funzioni fondamentali - entro il 31 dicembre 2014, con riguardo alle restanti funzioni fondamentali di cui al comma 27.

2.A : L'Associazionismo obbligatorio : i termini per l'esercizio obbligatorio in forma associata delle funzioni comunali i continui rinvii Tali termini sono stati prorogati prima al 31 dicembre 2015 (D.L. 192/2014, art. 4, co. 6-bis), poi al 31 dicembre 2016 (D.L. 210/2015, art. 4, co. 4), quindi al 31 dicembre 2017 (D.L. 244/2016, art. 5, co. 6), al 31 dicembre 2018 (legge di bilancio 2018), al 30 giugno 2019 (art. 1, comma 2-bis, DL 91/2018).

2.A : L'Associazionismo obbligatorio : i termini per l'esercizio obbligatorio in forma associata delle funzioni comunali i continui rinvii Tali termini sono stati prorogati prima al 31 dicembre 2015 (D.L. 192/2014, art. 4, co. 6-bis), poi al 31 dicembre 2016 (D.L. 210/2015, art. 4, co. 4), quindi al 31 dicembre 2017 (D.L. 244/2016, art. 5, co. 6), al 31 dicembre 2018 (legge di bilancio 2018), al 30 giugno 2019 (art. 1, comma 2-bis, DL 91/2018).

2.A : L'Associazionismo obbligatorio : l'ennesimo rinvio dell'esercizio obbligatorio in forma associata delle funzioni comunali il DL 91/2018 ha disposto l'istituzione di un tavolo tecnico-politico, presso la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, per l'avvio di un percorso di revisione della disciplina di province e città metropolitane, anche al fine del superamento dell'esercizio obbligatorio e la semplificazione degli oneri amministrativi a contabili a carico dei comuni, soprattutto di piccole dimensioni. Il 10 gennaio 2019 il tavolo tecnico si è riunito per la prima volta sotto la presidenza del sottosegretario all'interno Candiani. Nella seduta successiva del 17 febbraio 2019 il tavolo tecnico ha definito quali funzioni dovrebbero restare nell'ambito dell'esercizio obbligatorio, come i servizi sociali, mentre per gli altri servizi e funzioni, invece, si punterà su incentivi, con un sistema di controllo ben definito.

2.A : L'Associazionismo obbligatorio : l'ennesimo rinvio dell'esercizio obbligatorio in forma associata delle funzioni comunali Il D.L. 135/2018 (art. 11-bis comma 1) ha prorogato al 31 dicembre 2019 i termini per l'esercizio obbligatorio in forma associata delle funzioni comunali ed ha disposto istituzione di un tavolo, presso la Conferenza Statocittà ed autonomie locali, per l'avvio di un percorso di revisione della disciplina di province e città metropolitane, anche al fine del superamento dell'esercizio obbligatorio e la semplificazione degli oneri amministrativi a contabili a carico dei comuni, soprattutto di piccole dimensioni. https://www.camera.it/temiap/documentazione/temi/pdf/1105809.pdf?_155 5520990223

2.A : L'Associazionismo obbligatorio : la sentenza n. 33 del 24.01.2019 della Corte Costituzionale La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 14 comma 28 del D.L. n. 78/2010 nella parte in cui non prevede la possibilità, in un contesto di comuni obbligati e non, di dimostrare, al fine di ottenere l'esonero dall'obbligo, che a causa della particolare collocazione geografica e dei caratteri demografici e socio ambientali, del Comune obbligato, non sono realizzabili, con le forme associative imposte, economie di scala e/o miglioramenti, in termini di efficacia ed efficienza nell'erogazione dei beni pubblici alle popolazioni di riferimento.

2.A : L'Associazionismo obbligatorio : gli obblighi imposti dalla legislazione statale Il D.L. n. 78/2010, all'art. 14 comma 31 ha imposto i seguenti limiti demografici alle forme dell'associazionismo comunale (Unione o Convenzione): Il limite demografico minimo delle unioni e delle convenzioni di cui al presente articolo è fissato in 10.000 abitanti, ovvero in 3.000 abitanti se i comuni appartengono o sono appartenuti a comunità montane, fermo restando che, in tal caso, le unioni devono essere formate da almeno tre comuni, e salvi il diverso limite demografico ed eventuali deroghe in ragione di particolari condizioni territoriali, individuati dalla regione. Il limite non si applica alle unioni di comuni già costituite

2.A : L'Associazionismo obbligatorio : gli obblighi imposti dalla legislazione statale Il D.L. n. 78/2010, all'art. 14 comma 30, ha stabilito che, ai fini dell'attuazione della normativa statale: La regione, nelle materie di cui all'articolo 117, commi terzo e quarto, della Costituzione, individua, previa concertazione con i comuni interessati nell'ambito del Consiglio delle autonomie locali, la dimensione territoriale ottimale e omogenea per area geografica per lo svolgimento, in forma obbligatoriamente associata da parte dei comuni delle funzioni fondamentali di cui al comma 28, secondo i princìpi di efficacia, economicità, di efficienza e di riduzione delle spese, secondo le forme associative previste dal comma 28. Nell'ambito della normativa regionale, i comuni avviano l'esercizio delle funzioni fondamentali in forma associata entro il termine indicato dalla stessa normativa.

2.A: L'Associazionismo obbligatorio : gli obblighi imposti dalla legislazione regionale (l.r. 68/2011) gli Ambiti Territoriali Adeguati La legge regionale Toscana n. 68/2011 individua, in attuazione dell'art. 14 comma 30 del D.L. n. 78/2010, 33 ambiti territoriali adeguati per l'esercizio associato delle funzioni fondamentali: Art. 54 1. La dimensione territoriale adeguata per l'esercizio obbligatorio delle funzioni fondamentali dei comuni è costituita da aggregazioni di comuni, avente territorio di norma contermine e con popolazione complessiva superiore a 5.000 abitanti... Detto limite è raggiunto dai comuni obbligati, tra di loro o in aggregazione con altri comuni d'ambito...3. Le aggregazioni di cui al comma 1 sono costituite negli ambiti dell'allegato A...

2.A: L'Associazionismo obbligatorio : gli obblighi imposti dalla legislazione regionale (l.r. 68/2011) gli Ambiti Territoriali Adeguati La legge regionale Toscana n. 68/2011 individua, in attuazione dell'art. 14 comma 30 del D.L. n. 78/2010, 33 ambiti territoriali adeguati per l'esercizio associato delle funzioni fondamentali: Art. 55 Nell'ambito dei territori di cui all'allegato A...i comuni aventi popolazione fino a 5.000 abitanti, ovvero fino a 3.000 abitanti se hanno fatto parte di comunità montane...avviano l'esercizio associato delle funzioni fondamentali mediante convenzione o unione dei comuni, osservando i seguenti limiti dimensionali: (vedi norma)

2.A: L'Associazionismo obbligatorio : gli obblighi imposti dalla legislazione regionale (l.r. 68/2011) gli strumenti dell'associazionismo : le convenzioni La legge regionale Toscana n. 68/2011, all'art. 20, disciplina le modalità con cui i comuni possono esercitare le funzioni fondamentali mediante convenzione. Si distinguono sostanzialmente due modalità: Convenzione mediante costituzione di ufficio comune (Art. 21); Convenzione mediante delega ad ufficio di uno dei comuni aderenti (Art. 22).

2.A: L'Associazionismo obbligatorio : gli obblighi imposti dalla legislazione regionale (l.r. 68/2011) gli strumenti dell'associazionismo : le unioni di comuni La legge regionale Toscana n. 68/2011, agli artt. 24 e ss., disciplinano le unioni dei comuni. In sintesi: a) sono previste norme ad hoc per le modifiche statutarie; b) l'unione può essere costituita esclusivamente tra comuni appartenenti al medesimo ambito, deve essere costituita da almeno tre comuni e deve raggiungere il limite demografico minimo di 10.000 abitanti

2.A: L'Associazionismo obbligatorio : gli obblighi imposti dalla legislazione regionale (l.r. 68/2011) Le Unioni dei Comuni (i contributi) La legge regionale Toscana n. 68/2011, all'art. 90, disciplina i contributi alle Unioni dei Comuni: Le unioni di comuni accedono ai contributi del presente articolo a condizione che: a) rispettino i requisiti di cui all articolo 24, comma 4; b) esercitino per tutti i comuni dell unione almeno quattro funzioni fondamentali di cui all articolo 14, comma 27, lettere b), d), e), g), h), i) e l bis), del d.l. 78/2010 convertito dalla l. 122/2010; in aggiunta o sostituzione di una o più delle suddette funzioni fondamentali è considerato anche l'esercizio associato di una o più di quelle unitariamente indicate ai numeri seguenti: 1) sportello unico delle attività produttive; 2) procedure di valutazione di impatto ambientale, vincolo idrogeologico, pareri relativi ai procedimenti in materia paesaggistica...;

2.A: L'Associazionismo obbligatorio : gli obblighi imposti dalla legislazione regionale (l.r. 68/2011) Le Unioni dei Comuni (i contributi) La legge regionale Toscana n. 68/2011, all'art. 90, disciplina i contributi alle Unioni dei Comuni: Le unioni di comuni accedono ai contributi del presente articolo a condizione che: 3) piano strutturale intercomunale di cui all'articolo 23 della legge regionale 10 novembre 2014, n. 65 (Norme per il governo del territorio); dette attività sono considerate solo se sono svolte in alternativa alla funzione di cui all articolo 14, comma 27, lettera d), del d.l. 78/2010 convertito dalla l. 122/2010, ovvero se, in presenza di esercizio associato di detta funzione, ne costituiscono l'unico o il prevalente svolgimento;

2.A: L'Associazionismo obbligatorio : gli obblighi imposti dalla legislazione regionale (l.r. 68/2011) Le Unioni dei Comuni (contributi) La legge regionale Toscana n. 68/2011, all'art. 90, disciplina i contributi alle Unioni dei Comuni: Le unioni di comuni accedono ai contributi del presente articolo a condizione che: 4) gestione delle entrate tributarie e dei servizi fiscali, concernente la gestione ordinaria dei tributi e delle imposte comunali; gestione dei beni demaniali e patrimoniali, concernente la tenuta e l'aggiornamento dell inventario dei beni, nonché la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici destinati a sedi di uffici pubblici e a pubblico servizio; gestione delle risorse umane, concernente il reclutamento e i concorsi e il trattamento giuridico ed economico del personale; dette attività sono considerate, fino alla puntuale individuazione da parte dello Stato delle attività rientranti nella funzione fondamentale dell'articolo 14, comma 27, lettera a), del d.l. 78/2010, convertito dalla l. 122/2010, solo se sono esercitate nel loro complesso come svolgimento della funzione medesima.

2.A: L'Associazionismo obbligatorio : gli obblighi imposti dalla legislazione regionale (l.r. 68/2011) Le Unioni dei Comuni (contributi) La legge regionale Toscana n. 68/2011, all'art. 90, disciplina i contributi alle Unioni dei Comuni: L'esercizio delle funzioni delle unioni di comuni è accertato sulla base dello statuto dell'unione. A tal fine, sono considerate: a) le sole funzioni che sono attribuite all'unione direttamente dallo statuto; non sono considerate quelle affidate all'unione mediante convenzione, quantunque richiamate dallo statuto; b) le sole funzioni per le quali lo statuto o i provvedimenti di attuazione da questo richiamati prevedono l effettivo esercizio entro la data di avvio del procedimento di concessione del contributo di cui al comma 5. 2 bis. Fermo restando quanto previsto dal comma 2, a decorrere dall'anno 2017, l'esercizio associato dello sportello unico delle attività produttive può essere considerato tra le funzioni di cui al comma 1, lettera b), solo se risulta anche la sussistenza dei requisiti di interoperabilità stabiliti con deliberazione della Giunta regionale; l'accertamento della sussistenza di detti requisiti avviene d'ufficio, sulla base di comunicazione della struttura regionale competente alla gestione di tale sistema di interoperabilità.