RELAZIONE DI INIZIO MANDATO (2013-2017)



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RELAZIONE DI INIZIO MANDATO (2013-2017) Proposte per la crescita: sicurezza territoriale, alimentare ed ambientale per la competitività del sistema socio-economico bergamasco. PREMESSA Il Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca di Bergamo che copre il 30% della provincia di Bergamo (circa 80.000 ha) comprende tutta la pianura bergamasca e una parte della collina ha realizzato e provvede alle manutenzioni e all'esercizio di un cospicuo patrimonio di impianti, canali e varie infrastrutture destinate alla difesa del suolo e alla irrigazione (circa 1500 km di canali). Bastano tali dati per attestare che il ruolo del Consorzio è indispensabile per la sicurezza territoriale ed ambientale di una provincia, come per altro tante altre italiane, che, in relazione alla variabilità del clima, alla diffusa vulnerabilità del suolo, al regime delle piogge, ha costante bisogno di azioni di sistemazione idraulica, che per la loro efficacia vanno realizzate in ambiti definiti da confini idraulici più che da quelli amministrativi come il comprensorio del consorzio. L'attuazione del protocollo d'intesa fra Stato Regioni del 18 settembre 2008 che la Lombardia ha completamente portato a termine e di cui la presente amministrazione consortile è testimonianza, non potrà che applicarsi e produrre i suoi effetti durante questo mandato amministrativo. La sicurezza territoriale, alimentare ed ambientale sono obbiettivi strategici e presupposti indispensabili per la crescita economica e per lo sviluppo produttivo di ogni provincia in particolare della nostra. Le esigenze da soddisfare di cui il nostro consorzio avverte maggiore ed urgente bisogno sono legate alle tematiche di seguito elencate: 1) RIDUZIONE DEL RISCHIO IDROLOGICO 2) PIANO IRRIGUO 3) INTERVENTI MEDIANTE PAC 2014 2020 4) ENERGIE RINNOVABILI: CENTRALINE IDROELETTRICHE 5) PIANO COMPRENSORIALE DI BONIFICA - PIANO DI CLASSIFICA E PIANO ORGANIZZAZIONE VARIABILE 6) COMUNICAZIONE E PARTECIPAZIONE 7) CONCERTAZIONE 1) RIDUZIONE DEL RISCHIO IDROLOGICO Seppure su questo fronte il Consorzio abbia nel tempo bene e tanto operato e lo dimostrano le opere recentemente inaugurate, tanto rimane ancora da fare per poter garantire a tutti la sicurezza idraulica del territorio comprensoriale. Alcune zone ancorché circoscritte e limitate, soffrono di una situazione di vulnerabilità a cui si deve porre rimedio. L'Italia è un paese fortemente antropizzato con una densità media pari a 189 abitanti per chilometro 1

quadrato, che salgono a 379 abitanti per chilometro quadrato se prendiamo in considerazione la sola Lombardia. La nostra provincia ancor più registra una densità di 407 abitanti per chilometro quadrato per ulteriormente salire nel nostro comprensorio di bonifica a circa 987 abitanti per chilometro quadrato. Si è quindi evidenziato che lo stabilirsi nel territorio rurale di impianti industriali, il diffondersi di insediamenti civili, lo svilupparsi di reti stradali e ferroviarie anche recenti hanno accresciuto le esigenze di difesa idraulica del territorio, anche per effetto dell'impermeabilizzazione del suolo che ha modificato il regime delle acque superficiali, non più trattenute dal terreno agrario. La fragilità del territorio risulta certamente aggravata dalla intensa urbanizzazione; è quindi di fondamentale importanza ridurre i fenomeni di dissesto e provvedere a realizzare quegli adeguamenti e opere di bonifica idraulica destinate a difendere i suoli che alle condizioni attuali di un territorio profondamente modificato non garantiscono la necessaria riduzione del rischio idraulico. Dovrà essere in sostanza realizzata una politica di interventi per mettere in sicurezza il territorio attraverso la prevenzione che garantisce quelle condizioni di conservazione del suolo indispensabile alla vita civile e alle attività produttive. Dovrà essere altresì realizzata un azione di ricognizione di tutti i manufatti idraulici consortili affinchè possa essere predisposta idonea indagine circa lo stato di consistenza degli stessi con annesse proposte di adeguamento agli standard di sicurezza necessari per l intervento del personale consortile e degli utenti. Certamente è indispensabile intervenire nell'emergenza, ma è altrettanto necessario agire in prevenzione attraverso azioni e regole comportamentali, che determinano la cosiddetta "mitigazione" del rischio idrogeologico. A tal fine è ormai opinione comune e condivisa che occorre per garantire l'efficienza dei sistemi di scolo, la regimazione delle reti di deflusso superficiale e la riduzione delle interferenze antropiche. Il messaggio è dunque il seguente: maggiore prevenzione! Alcuni esempi di interventi in argomento stanno già diventando realtà come: a) vasca laminazione sul T. Lesina Mapello b) vasca laminazione sul T. Zerra Albano Montello c) regimazione idraulica T. Morletta Bergamo, Lallio e Stezzano 2) PIANO IRRIGUO L'irrigazione per la nostra realtà non è frutto di libera scelta, ma è imposta dalle caratteristiche varie del territorio provinciale. Senza l'irrigazione la nostra agricoltura non può reggere la concorrenza dei paesi del centro nord europeo pianeggianti, piuttosto omogenei e dal clima umido. Per affrontare la concorrenza dei partners europei quindi si deve puntare su un'agricoltura intensiva e specializzata con prodotti di qualità per i quali l'irrigazione è indispensabile a superare gli ostacoli 2

del clima e per far fronte alla siccità, oltre che per garantire l'elasticità nelle produzioni e rispondere alle notevoli esigenze dei mercati. La competitività è quindi fortemente legata all'irrigazione che diventa così una dominante esigenza strumentale. Va sottolineato che più dell 87% della produzione agricola italiana dipende dall'irrigazione. Le esportazioni a loro volta sono costituite per i 2/3 del loro valore da prodotti ottenuti in territori irrigati. Né vanno sottaciuti i benefici effetti ambientali dell'irrigazione. Esistono già in consorzio progetti finalizzati all'ammodernamento degli impianti sia sul versante della riduzione delle perdite delle reti di adduzione che su quello dell'introduzione di metodi irrigui ad alta efficienza, finalizzati a ridurre i consumi. Si ritiene quindi indispensabile provvedere a completare i progetti riportati nel piano triennale consortile anche attraverso finanziamenti pluriennali o mutui. Dovrà essere altresì realizzata un azione di ricognizione di tutti i manufatti irrigui consortili affinchè possa essere predisposta idonea indagine circa lo stato di consistenza degli stessi con annesse proposte di adeguamento agli standard di sicurezza necessari per l intervento del personale consortile e degli utenti. Alcune opere già in previsione sono a) vasca di compenso della portata del F. Serio b) Derivazione acqua dal Fiume Adda IV lotto IV stralcio collegamento Cherio/Oglio; c) interventi per la razionalizzazione degli si irrigui tra Serio e Brembo; 3) INTERVENTI MEDIANTE PAC 2014 2020 Già con il piano di sviluppo rurale finanziato dalla PAC fino al 2013 il Consorzio ha dato ampia prova di buona capacita di un investimento e realizzazione di opere con ben 11 progetti finanziati. Tali opere sono state innanzitutto mirate all'ammodernamento degli impianti di irrigazione, anche ai fini del risparmio d'acqua, sempre più necessario alla luce dei previsti cambiamenti climatici e normativi (DMV). Molte altre opere sono state invece dedicate all'ammodernamento di impianti di bonifica alla salvaguardia del rischio idraulico alla tutela dell'ambiente e della biodiversità. Sulla base di questa positiva esperienza maturata il Consorzio si deve proporre come affidabile realizzatore di opere anche per gli interventi che saranno previsti dai fondi comunitari per il piano 2014 2020. Per la programmazione di tali Fondi il Ministro della coesione territoriale, d'intesa con i Ministri del Lavoro e delle Politiche Agricole il 27.12.2012 ha presentato il documento su Metodi e obiettivi per un uso efficace dei Fondi Comunitari 2014/2010 che apre il confronto per preparare l accordo di partenariato e i programmi operativi che il prossimo Governo dovrà elaborare in proposte che andranno formalmente presentate alla Commissione Europea. 3

Il documento su Metodi ed obiettivi individua le azioni da svolgere per conseguire i risultati che ci si attende dall impiego dei Fondi Comunitari 2014/2020. Al riguardo si cita, in particolare, che tra le azioni previste al punto 4.5 su Clima e rischi ambientali i Consorzi di Bonifica e d irrigazione sono specificamente menzionati tra i beneficiari di opere rivolte alla prevenzione e mitigazione dei rischi idrogeologici, alla rinaturalizzazione di corsi d acqua e alla tutela della biodiversità, all ammodernamento di sistemi di irrigazione per la razionalizzazione del consumo dell acqua. Inoltre per quanto riguarda la gestione dei servizi idrici, si parla di Interventi sulle opere idriche con riferimento agli invasi, infrastrutture per l utilizzo di acque reflue depurate nei settori agricoli e industriali, ristrutturazione delle reti di adduzione e distribuzione delle opere irrigue, investimenti nella creazione di bacini di accumulo di piccola-media dimensione, nonché interventi per la fitodepurazione. Anche in questo caso tra i beneficiari il documento indica i Consorzi di bonifica. 4) ENERGIE RINNOVABILI:CENTRALINE IDROELETTRICHE Il Consorzio può offrire un importante contributo al settore delle energie rinnovabili attraverso la realizzazione di centraline idroelettriche per le quali esistono già positive esperienza di privati sui canali consortili. Il Consorzio inoltre già possiede il 100% delle azioni della SCEDA Srl creata appositamente per sfruttare al meglio le sinergie col Consorzio in ambito di produzione di energia idroelettrica. La stessa società se ritenuta strategica per il Consorzio dovrà essere riempita di contenuti tecnici ed economici per interpretare al meglio il ruolo ad essa assegnato. 5) PIANO COMPRENSORIALE DI BONIFICA - PIANO DI CLASSIFICA E PIANO ORGANIZZAZIONE VARIABILE PIANO COMPRENSORIALE DI BONIFICA La D.g.r. n. 3121 del 14/03/2012 che approva le linee guida per la disciplina operativa ed organizzativa del processo di transizione dei consorzi soggetti a fusione alla costituzione dei nuovi consorzi di bonifica, ai sensi del comma 2, dell articolo 2 della legge regionale 25/2011 prevede nell allegato A del deliberato stesso, più precisamente al comma 3.9, le modalità con cui procedere alla pianificazione ed alla programmazione degli interventi. In specifico tutti i consorzi devono predisporre e adottare i piani comprensoriali di bonifica, di irrigazione e di tutela del territorio rurale, ai sensi dell art. 88 della l.r. 31/2008, in base al Piano Generale di Bonifica approvato con d.c.r. 1179 del 16/2/2005, applicando le direttive regionali approvate con d.g.r. 3772/2006 ed attivate con decreto dirigenziale 7504/2007. I piani dovranno essere sottoposti a Valutazione ambientale strategica secondo le modalità approvate con d.g.r. 8950/2009. L adozione dei piani da parte dei consorzi deve avvenire, tenendo conto delle direttive regionali di cui sopra entro il giugno 2014. 4

PIANO DI CLASSIFICA Il Consorzio sulla base delle linee guida regionali ha predisposto il nuovo piano di classifica per il riparto degli oneri di bonifica, di irrigazione e della spesa imputata agli scarichi adottandolo con delibera del Consiglio di Amministrazione n.2 del 22 gennaio 2010 e ha provveduto a trasmetterlo in Regione Lombardia presso il quale è giacente per l approvazione di competenza. A seguito della d.g.r. 2994 del 8 febbraio 2012 riguardante la ridelimitazione dei comprensori di bonifica e irrigazione il comprensorio di bonifica della media pianura bergamasca ha subito lievi modificazioni (parziale esclusione di porzioni di comune interessanti le aree di montagna di Villa d Almè, Ponteranica e Petosino ed inserimento del comune di Barzana) che rendono necessario l adeguamento del piano. PIANO ORGANIZZAZIONE VARIABILE La D.g.r. n. 3121 del 14/03/2012 che approva le linee guida per la disciplina operativa ed organizzativa del processo di transizione dei consorzi soggetti a fusione alla costituzione dei nuovi consorzi di bonifica, ai sensi del comma 2, dell articolo 2 della legge regionale 25/2011 prevede nell allegato A del deliberato stesso, più precisamente al comma 3.6 che i consorzi interessati da processi di fusione approvino entro il 30 giugno 2013 i rispettivi Piani di Organizzazione Variabile, mentre i consorzi non soggetti a fusione verifichino la rispondenza dei loro P.O.V. ai criteri indicati nelle linee guida ed in caso di non rispondenza li adeguino entro la medesima data individuando le necessità della forza lavoro anche con azione di riqualificazione del personale. 6) COMUNICAZIONE E PARTECIPAZIONE Sempre maggiore importanza rivestono la comunicazione e la partecipazione. Per tale motivo si ritiene che un adeguato Sito internet istituzionale favorisca la partecipazione degli utenti contribuenti. Anche l'house organ consortile Acqua e Terra che esce in 3 numeri all'anno oltre che essere inserito sul sito consortile favorisce la fruizione da parte delle istituzioni e la promozione delle attività consortili. Così iniziative di confronto con associazioni, consumatori, fruitori delle risorse acqua sono importanti per l'attività del consorzio. Sul fronte delle iniziative promozionali sia per il 2013 che per il 2014 come previsto nel piano triennale delle opere si proseguirà nel programma Amica Acqua. Se nei confronti delle scuole che nel concorso per giovani artisti. Il tutto è inserito nella settimana nazionale delle bonifiche che tradizionalmente si svolge nel mese di maggio. Per il 2015 si dovranno programmare azioni per il 60 anniversario della costituzione del Consorzio. Notevole successo hanno riscontrato anche le visite guidate alle opere consortili che hanno reso possibile la partecipazione degli utenti alle fruizioni di aree dove il Consorzio svolge i suoi compiti istituzionali, ma per l'occasione adibiti ad aree ricreative. Non si vuole lasciare neppure in disparte l'azione di promozione di aree culturali come 5

l allestimento della mostra in Bergamo Alta con il Museo Archeologico per l'esposizione dei reperti ritrovati durante l'esecuzione dei lavori riguardanti il tratto fra i fiumi Serio e Cherio del canale dall'adda. Un occasione unica per avere in visione ritrovamenti importanti il cui onere è stato affrontato dal Consorzio grazie ai finanziamenti del Ministro per le Politiche Agricole 7) CONCERTAZIONE E' sempre più evidente la riconferma delle opportunità che per il Consorzio rappresentano gli strumenti di concertazione con gli enti territoriali, in modo particolare con i Comuni, la Provincia e la Regione. E' necessario quindi un approfondimento per individuare quali siano le migliori e più proficue azioni oggetto di concertazione. Come è importante un tavolo di confronto con associazioni professionali che rappresentano i destinatari dei servizi del Consorzio. Sembra doveroso porre in evidenza l'opportunità costituita dai Contratti di fiume sui quali vi sono significative esperienze di alcune realtà della regione che sarebbe bene poter seguire. Il contratto di fiume si costituisce uno strumento volto a realizzare sinergie attraverso la partecipazione negoziata tra tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti a vario titolo, nella gestione, nell'utilizzo e nella fruizione della risorsa idrica. Obiettivo sarebbe quello di trovare soluzioni condivise che permettano di risolvere le criticità di uno specifico corpo idrico, tenendo conto delle esigenze dei soggetti coinvolti e delle peculiarità del territorio. Il contratto di fiume si inserisce in un contesto normativo rappresentato dalla Direttiva 200/60, dal D.Igs 152/2006 facendo propri i principi comunitari di partecipazione democratica alle decisioni, che l'u.e. intende sostenere. Il Contratto fiume riveste una caratteristica innovativa costituita dalla scelta di operare nella direzione della sussidiarietà orizzontale finalizzata a tener conto della differenziazione dei sistemi territoriali che richiede una governance flessibile in grado di comporre a livello locale i conflitti e gli interessi mediante processi negoziali aderenti alle vocazioni territoriali. 6

CONSORZIO DI BONIFICA DELLA MEDIA PIANURA BERGAMASCA Difesa idraulica Irrigazione Rimpinguamento dalle falde Valorizzazione ambiente e paesaggio Energia, pesca ricreazione Multifunzionalità Del reticolo idrico Produzione beni alimentari sani Occupazione e reddito Salvaguardia dell ambiente Organizzazione di Paesaggi graditi Valori culturali turismo Alimentazione Salute Territorio Ambiente 7