AZIENDA SPECIALE CONSORTILE Isola Bergamasca - Bassa Val San Martino territoriale per i servizi alla persona SCUOLA DI VITA ADULTA AUTONOMA ESPERIENZE DI WEEK END IN AUTONOMIA. OTTOBRE DICEMBRE 2009 COOPERATIVA LAVORARE INSIEME RESPONSABILE PROGETTO: MARI VALERIO
Premessa Analisi del bisogno E noto a tutti che dietro la buona riuscita di qualsiasi progetto o intervento educativo è fondamentale il tempo dedicato al pensiero, alla costruzione e alla cura di tutte le fasi che ne determinano lo svolgimento e lo sviluppo. Quando poi si tratta d interventi rivolti a persone disabili adulte, integrate nel proprio ambiente di vita e interamente a carico dei famigliari, occorre ancor meglio creare le condizioni perché il bisogno/diritto di autonomia- differenziazione e quello di sollievosostegno, trovino una risposta adeguata, che ponga al centro sia le esigenze della persona disabile, che quelle del suo nucleo familiare, evitando, ove possibile, strappi, fratture o situazioni forzate. Questo significa - ad esempio lavorare d anticipo con e per la famiglia, permettendo alla persona disabile di uscire, di sperimentare momenti di gruppo, e di compiere scelte di residenzialità alternativa (case famiglia, comunità alloggio, appartamenti protetti ), cercando altresì, di mantenere aspetti del quotidiano da tempo presenti nel personale progetto di vita (mi riferisco in particolare a percorsi lavorativi, abilitativi, occupazionali,e socio-relazionali). Autonomia e sollievo, acquisiscono in questo modo, un accezione nuova, certamente più ampia: infatti accanto ai tratti peculiari dell emergenza (allontanamento da casa dovuto a situazioni di forte tensione, il risultato di accadimenti negativi nella vita di una persona disabile,il decesso o l anzianità di genitori e/o famigliari), si presuppongono anche e soprattutto processi di crescita preparati e realizzato preventivamente, con risorse e sostegni adeguati. E necessario quindi investire in percorsi anticipatori, che preparino le persone disabili (e le loro famiglie) ad acquisire maggior consapevolezza del futuro, aiutandole a mettere a fuoco dove, come, quando e con chi realizzare il proprio progetto di vita adulta. Finalità e Obiettivi Principale obiettivo del progetto è quello di stimolare, sviluppare e potenziare le autonomie dei soggetti disabili e favorirne la socializzazione e l integrazione con i compagni di esperienza. Come accennato sopra, i partecipanti, saranno accompagnati e aiutati a sperimentare un sereno distacco dalla famiglia, ad acquisire e utilizzare abilità nuove, a divertirsi e fare gruppo promovendo la collaborazione reciproca. Ognuna delle attività proposte andrà nella direzione dello sviluppo e del potenziamento delle abilità nel "saper fare qualcosa" (preparare la colazione, andare a fare la spesa, cucinare, imparare a prendere le medicine, a chiedere aiuto ecc.) e nel "saper essere qualcuno" (imparare a stare insieme, a riconoscere i sentimenti e ad accettarli, a parlare di sé ecc.). Il fine ultimo sarà quello di fornire ai soggetti disabili e alle loro famiglie maggiori strumenti per esprimere, anche nella vita di ogni giorno, le autonomie conquistate nei fine settimana, favorendo e facilitando così l eventuale scelta di un percorso di vita indipendente, qualora dovesse presentarsi la necessità. 2
Descrizione del progetto Periodo e modalità di svolgimento L attuazione del progetto interesserà il periodo compreso tra ottobre e dicembre 2009. Nella fase di gestazione saranno organizzati incontri con famiglie e persone disabili per verificarne bisogni e desideri specifici. In particolare si presterà attenzione alla relazione con i parenti delle persone disabili, al fine di accompagnare loro in primis, verso un sereno riconoscimento dell esperienza, indispensabile alla promozione e realizzazione della stessa. Dopo, lo svolgimento di un percorso formativo specifico, e la raccolta di adesioni rispetto alla proposta dei fine settimana, si andrà verso la fase operativa con la costituzione di un gruppo, i cui partecipanti trascorreranno 4 week-end nell appartamento di via riviera 9 ad Almè, accompagnati da educatori e volontari (la cui presenza numerica sarà definita in base ai bisogni assistenziali e ai carichi gestionali del gruppo). Peculiarità dei fine settimana sarà la ricerca di un autonomia possibile, (a cui tutti gli individui possono aspirare indipendentemente dalla tipologia di disabilità che li caratterizza) in un percorso graduale e continuativo. La scuola di vita adulta autonoma vuole essere un occasione utile per condurre genitori e figli disabili a crescere attorno alle questioni del distacco. Articolazione del progetto: 1 FASE: INCONTRI FORMATIVI PER GENITORI E/O FAMILIARI DATE-ORA-SEDE TEMI - RELATORI GIOVEDI 8 OTTOBRE GIOVEDI 15 OTTOBRE GIOVEDI 22 OTTOBRE GIOVEDI 29 OTTOBRE IL DIRITTO ALLA VITA ADULTA AUTONOMA PER LE PERSONE DISABILI, IL RUOLO GENITORIALE E IL PROGETTO DI VITA ; ASPETTATIVE, DUBBI, PERPLESSITÀ. A cura del Dott. Valerio Mari, Referente Pedagogico della Cooperativa Lavorare Insieme. IL DOPO DI NOI, DURANTE NOI, RIFLESSIONI E PROSPETTIVE SULLE VARIE REALTÀ ESISTENTI ; LA RESIDENZIALITÀ (OPZIONE COMUNITARIA), GLI APPARTAMENTI, I PROGETTI SOLLIEVO. A cura del Prof. Tarcisio Plebani, sociologo e formatore, presidente del Consorzio La Cascina di Villa D Almè DALL IDEA AL PROGETTO ; L ESPERIENZA DEI WEEK-END IN AUTONOMIA NELL APPARTAMENTO DI VIA RIVIERA AD ALMÈ DELLA COOPERATIVA LAVORARE INSIEME E DELL ASSOCIAZIONE OLTRE NOI. A cura di Sergio Palazzo, presidente del CBI 2 FASE: 3
WEEK-END DI AUTONOMIA Proposta di partecipazione ad una esperienza di 4 fine settimana da trascorrere nell appartamento per cinque persone (con ascensore e bagno attrezzato) situato ad Almè, in via Riviera 9, gestito dalla Cooperativa Lavorare Insieme. Raccolta adesioni e formazione del gruppo. 3 FASE: CONOSCENZA E CONDIVISIONE Due incontri di conoscenza fra genitori/famigliari ed educatori (con la presenza del coordinatore del progetto), e fra educatori e partecipanti all esperienza. 4 FASE: LA CASA DEI FINE SETTIMANA Visita guidata dell appartamento per prendere confidenza con spazi e ambienti, seguirà pizzata conclusiva, con famiglie, disabili, educatori e volontari. 6 FASE: SI PARTE Attuazione dei 4 fine settimana con cadenza quindicinale o mensile. DATE IPOTIZZATE 12-13 DICEMBRE 2009 18-19-20 DICEMBRE 2009 15-16-17 GENNAIO 2010 28-29-30-31 GENNAIO 2010 7 FASE: RACCONTARE E RI-RACCONTARE L ESPERIENZA VISSUTA In itinere e al termine dell esperienza verranno programmati alcuni momenti di supervisione e verifica, condotti dal responsabile pedagogico che coinvolgeranno a più livelli persone disabili, famigliari ed educatori. Qualora emergessero nel corso degli incontri di formazione previsti nella prima fase del progetto esigenze di sollievo continuativo (programmato anticipatamente) da parte del gruppo di genitori coinvolti, eventuali risposte potrebbero essere valutate a partire da Gennaio 2010 - in collaborazione con il Consorzio La Cascina che, in partnership con la Cooperativa Lavorare Insieme, utilizza l appartamento di Via Riviera per progetti di avvicinamento alla residenzialità e fornisce risposte su una base più strutturata e regolare. Schema del progetto 4
Ciclo composto da quattro momenti rispettivamente della durata di: 2 giorni-3 giorni-4 giorni. Presenza personale: MATTINA POMERIGGIO NOTTE SABATO 9.30 15.30 (6X2) 15.30-22.30 (7X2) OPERATORE 22.30-8.00 DOMENICA 8.00 14.00 (6X2) 14.00 18.00 (4X2) 5