PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Documenti analoghi
IT Unita nella diversità IT A8-0030/12. Emendamento. Marco Valli, Marco Zanni a nome del gruppo EFDD

PROGETTO DI PROPOSTA DI RISOLUZIONE

IT Unita nella diversità IT A8-0249/13. Emendamento. Liadh Ní Riada, Xabier Benito Ziluaga a nome del gruppo GUE/NGL

IT Unita nella diversità IT A8-0137/38. Emendamento. Sophie Montel a nome del gruppo EFDD

IT Unita nella diversità IT A8-0358/23. Emendamento. Jordi Solé, Helga Trüpel a nome del gruppo Verts/ALE

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

*** PROGETTO DI RACCOMANDAZIONE

IT Unita nella diversità IT A8-0367/28. Emendamento

IT Unita nella diversità IT B8-0286/23. Emendamento. Julia Reda, Michel Reimon a nome del gruppo Verts/ALE

IT Unita nella diversità IT A8-0383/7. Emendamento. Marco Valli, Rolandas Paksas a nome del gruppo EFDD

***I POSIZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

IT Unita nella diversità IT A8-0224/3. Emendamento. Marco Zanni, Marco Valli a nome del gruppo EFDD

B8-0434/2017 } B8-0435/2017 } B8-0450/2017 } RC1/Am. 70

IT Unita nella diversità IT A8-0309/7. Emendamento. Ernest Urtasun a nome del gruppo Verts/ALE

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

IT Unita nella diversità IT A8-0249/1. Emendamento. Marco Valli, Rosa D'Amato a nome del gruppo EFDD

B8-0656/2015 } B8-0659/2015 } B8-0662/2015 } B8-0663/2015 } RC1/Am. 7

Programma di sostegno alle riforme strutturali: dotazione finanziaria e obiettivo generale

Politiche e programmi per la progettazione

(Atti legislativi) DECISIONI

Elenco delle basi giuridiche che prevedono la procedura legislativa ordinaria nel trattato di Lisbona 1

IT Unita nella diversità IT A8-0021/4. Emendamento. Jakop Dalunde a nome del gruppo Verts/ALE

14288/16 mig/cap/gez/s 1 DGD 1C

IT Unita nella diversità IT A8-0162/2. Emendamento. Agnieszka Kozłowska-Rajewicz a nome del gruppo PPE

PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE

UN EUROPA A MISURA DI PMI. Le nostre proposte

EU 2020: una nuova agenda per l'europa

Le politiche di inclusione Il quadro europeo e nazionale

B8-0237/2017 } B8-0241/2017 } RC1/REV/Am. 7

Commissione per il commercio internazionale

IT Unita nella diversità IT A8-0023/1. Emendamento. Igor Šoltes a nome del gruppo Verts/ALE

DOCUMENTO DI LAVORO PER L ESAME DEL PROGRAMMA DI LAVORO ANNUALE DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER IL 2018

LA NUOVA STAGIONE DEL FONDO SOCIALE Lea Battistoni Napoli,16 novembre 2011

IT Unita nella diversità IT A8-0178/12. Emendamento. Jacques Colombier, Angelo Ciocca, Olaf Stuger a nome del gruppo ENF

IT Unita nella diversità IT B8-0163/23. Emendamento. Alessia Maria Mosca, Bernd Lange a nome del gruppo S&D

*** PROGETTO DI RACCOMANDAZIONE

PILASTRI DELLA POLITICA

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

La crisi economica e finanziaria che ha colpito l Europa ha causato uno sconvolgimento profondo nella istituzione delle relazioni industriali.

L'ECOINNOVAZIONE al centro delle politiche europee. Bergamo 24 Novembre 2016

COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA

8622/18 buc/va/s 1 DGC 1

IT Unita nella diversità IT A8-0058/9. Emendamento. Ángela Vallina, Marina Albiol Guzmán, Sofia Sakorafa a nome del gruppo GUE/NGL

15375/16 ARB/am 1 DRI

IT Unita nella diversità IT B8-0286/7. Emendamento. Vicky Ford a nome del gruppo ECR

Le politiche di inclusione Il quadro europeo e nazionale

Il cambio di passo dell Europa E I FONDI STRUTTURALI 25 NOVEMBRE 2014

CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA. Bruxelles, 16 giugno 2014 (19.06) (OR. en) 10777/14

TESTI APPROVATI Edizione provvisoria. Necessità di un meccanismo globale in materia di democrazia, Stato di diritto e diritti fondamentali

***I POSIZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

9195/16 deo/deb/tar/s 1 DG B 3A - DG G 1A

Mr Herman Van Rompuy. President of the European Council. European Council. Rue de la Loi, 175. B-1048 Brussels. Mr José Manuel Barroso

Scheda n. 1 PERCHÉ L UE HA BISOGNO DI UN PIANO DI INVESTIMENTI?

Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

B8-0656/2015 } B8-0659/2015 } B8-0662/2015 } B8-0663/2015 } RC1/Am. 39

IT Unita nella diversità IT A8-0387/1. Emendamento. Eleonora Evi, Rosa D Amato, Rolandas Paksas a nome del gruppo EFDD

Riforma e rilancio dell Unione Europea Area tematica n.1

Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO

IT Unita nella diversità IT. Emendamento. Marco Valli, Giulia Moi, Rolandas Paksas, Laura Agea a nome del gruppo EFDD

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

REGOLAMENTO DELEGATO (UE) /... DELLA COMMISSIONE. del

PROGETTO DI RELAZIONE

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

IT Unita nella diversità IT A8-0247/6. Emendamento. Marco Zanni, André Elissen, Stanisław Żółtek a nome del gruppo ENF

FORUM PA Convention Center La Nuvola Roma, 22 Maggio Evento Annuale

CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA. Bruxelles, 26 maggio 2014 (OR. en) 9905/1/14 REV 1 MIGR 78 SOC 365

Politica di coesione dell'ue Politica di coesione dell'unione europea

Il quadro macroeconomico e le prospettive a medio termine Le previsioni di primavera della Commissione alla luce delle sfide economiche e fiscali

IT Unita nella diversità IT B8-0455/31. Emendamento

11170/17 tab/pdn/s 1 DGG1B

Europa 2020 Impegni e Sfide dei Governi

Lisbona: Consiglio europeo marzo 2000

Investimenti a favore della crescita e dell occupazione FESR Contesto programmatico

Commissione per i problemi economici e monetari

L'EUROPA E LE REGIONI: PARTENARIATI E POLITICA REGIONALE DELL'UE

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

PROGETTO DI RELAZIONE

Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

IL RAPPORTO VAN ROMPUY-DRAGHI-BARROSO-JUNKER

Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO

Il Piano Europeo per l Ecoinnovazione

Economia circolare. opportunità per il sistema economico

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

B8-0656/2015 } B8-0659/2015 } B8-0662/2015 } B8-0663/2015 } RC1/Am. 23

IT Unita nella diversità IT A8-0368/3. Emendamento

Piano d azione di Lisbona: Ambiti fondamentali di

IT Unita nella diversità IT A8-0419/1. Emendamento. Marco Valli, Laura Agea, Fabio Massimo Castaldo a nome del gruppo EFDD

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

I finanziamenti dell'unione Europea

Parlamento europeo 2016/0403(COD) PROGETTO DI PARERE

Innovazione e ricerca per le imprese italiane

L'EUROPA E LE REGIONI: PARTENARIATI E POLITICA REGIONALE DELL'UE

Raccomandazioni della Commissione U.E. Condizionalità ex-ante. lunedì 28 aprile 2014 Sala Belli

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

IT Unita nella diversità IT A8-0392/28. Emendamento. Jörg Meuthen a nome del gruppo EFDD

PARLAMENTO EUROPEO. Commissione giuridica e per il mercato interno PROGETTO DI PARERE. della commissione giuridica e per il mercato interno

Commissione per il commercio internazionale PROGETTO DI PARERE. della commissione per il commercio internazionale

Transcript:

PARLAMENTO EUROPEO 2014-2019 Documento di seduta 12.1.2015 B8-0038/2015 PROPOSTA DI RISOLUZIONE presentata a seguito di una dichiarazione della Commissione a norma dell'articolo 37, paragrafo 3, del regolamento e dell'accordo quadro sulle relazioni tra il Parlamento europeo e la Commissione europea sul programma di lavoro della Commissione per il 2015 (2014/2829(RSP)) David Borrelli, Fabio Massimo Castaldo, Dario Tamburrano, Valentinas Mazuronis, Rolandas Paksas a nome del gruppo EFDD RE\1045748.doc PE547.461v01-00 Unita nella diversità

B8-0038/2015 Risoluzione del Parlamento europeo sul programma di lavoro della Commissione per il 2015 (2014/2829(RSP)) Il Parlamento europeo, vista la comunicazione della Commissione sul programma di lavoro della Commissione per il 2015 (COM(2014)0910), visto l'accordo quadro sulle relazioni tra il Parlamento europeo e la Commissione europea, in particolare l'allegato IV, visto l'articolo 37, paragrafo 3, del suo regolamento, A. considerando che l'unione europea sta attraversando la peggiore crisi economica, sociale e politica dai tempi della sua fondazione; B. considerando che la crisi economica e del debito ha messo in luce la necessità di un nuovo approccio che dia la possibilità agli Stati membri di attuare le proprie politiche fiscali ed economiche; C. considerando che è assolutamente necessario ideare una strategia di uscita dalla zona euro che lasci agli Stati membri la libertà di decidere; D. considerando che la crisi globale ha portato alla stagnazione e alla recessione, il che ha avuto un enorme impatto negativo sull'occupazione; E. considerando che sono essenziali nuove procedure per evitare che il bilancio dell'ue vada fuori controllo, facendo particolare attenzione a fare economie laddove possibile; F. considerando che, in un periodo di restrizioni economiche, è importante ridurre i costi amministrativi dell'unione europea; G. considerando che le politiche dell'ue relative alla creazione e allo sviluppo di reti transeuropee nel settore delle infrastrutture dei trasporti si sono dimostrare inefficaci, eccessivamente costose e talvolta persino dannose; H. considerando che si dovrebbe porre maggiore enfasi sul sostegno a favore delle piccole e medie imprese (PMI) che sono la principale fonte di occupazione in Europa; I. considerando che il livello di disoccupazione e in particolare il livello di disoccupazione giovanile in molti Stati membri blocca il rafforzamento del loro potenziale economico, abbassando il livello della giustizia sociale e della coesione sociale nel suo complesso; J. considerando che le politiche di austerità imposte dall'ue si sono dimostrate inutili e dannose; PE547.461v01-00 2/6 RE\1045748.doc

K. considerando che è importante garantire pari lavoro per parità di stipendio; L. considerando che una forma di democrazia diretta in cui i cittadini adottino decisioni dirette conferirebbe legittimità e accrescerebbe la partecipazione al processo decisionale, M. considerando che nuovi trattati o la modifica dei trattati in vigore devono essere sottoposti alla votazione dei cittadini mediante referendum liberi ed equi negli Stati membri; Priorità chiave 1. esorta a procedere ad una revisione della governance economica per passare dalle politiche di austerità ad una nuova e maggiore libertà di azione per gli Stati membri; ritiene che tutti gli indicatori economici e statistici indichino una pericolosa e diffusa tendenza alla recessione nell'unione europea, dovuta alle restrizioni economiche imposte a livello dell'ue; sottolinea che è assolutamente necessario cambiare completamente l'approccio attuale, dando agli Stati membri la possibilità di attuare le proprie politiche fiscali ed economiche senza restrizioni; 2. nota che l'articolo 50 del trattato sull'unione europea stabilisce che uno Stato membro può uscire dall'unione, ma non prevede disposizioni per quanto riguarda la possibilità di abbandonare la moneta unica europea; sottolinea pertanto l'importanza di dare tale possibilità agli Stati membri, tenendo conto altresì dell'opzione di non partecipazione (opt-out) garantita al Regno Unito e alla Danimarca; 3. insiste sul fatto che è fondamentale fare un uso migliore del denaro dei contribuenti; sottolinea l'importanza di ridurre i costi amministrativi dell'unione europea in un periodo di costrizioni economiche; sottolinea che è inaccettabile avere un bilancio UE fuori controllo e insiste sulla necessità di fare dei risparmi ove possibile, a cominciare dai costi eccessivi della burocrazia dell'unione europea; 4. chiede che il bilancio dell'ue sia sottoposto a un controllo e un audit molto maggiori; chiede che la Commissione sia tenuta ad ottenere, entro due anni, una dichiarazione di affidabilità (DAS) positiva dalla Corte dei conti; sottolinea l'importanza di una maggiore responsabilità per le spese dell'ue, chiedendo che ciascun Commissario sia tenuto a firmare la relazione annuale di attività della rispettiva DG di cui è competente; 5. ritiene che, nel settore della migrazione e degli affari interni, sia importante garantire un monitoraggio e un'analisi costante di come sono spesi i fondi UE destinati agli affari interni, tenendo conto altresì dei fondi di emergenza destinati alle azioni in materia di migrazione e asilo, controlli alle frontiere e lotta contro il contrabbando e il traffico, al fine di monitorarne l'efficacia ed evitare eventuali abusi e cattiva gestione; chiede che tale analisi sia accompagnata da una valutazione dei fondi relativi alla politica estera e di sviluppo dell'ue intesa ad affrontare le cause all'origine delle migrazioni; 6. nota che le politiche europee per la creazione e lo sviluppo di reti transeuropee nel settore delle infrastrutture dei trasporti si sono dimostrare inefficaci, eccessivamente costose e talvolta persino dannose; osserva che un numero sempre maggiore di RE\1045748.doc 3/6 PE547.461v01-00

passeggeri sceglie il trasporto aereo per i viaggi su lunghe distanze; sottolinea che occorre ripensare e rivedere i progetti attualmente previsti, mettendo da parte l'idea di sostenere grandi progetti con un notevole impatto ambientale e finanziario; chiede che i sistemi di trasporto poggino su basi rispettose dell'ambiente e che l'intermodalità sia utilizzata come strumento per ridurre i costi e l'inquinamento e rafforzare nel contempo le interconnessioni tra i diversi modi di trasporto, in linea con i singoli desideri di ciascuno Stato membro; 7. sottolinea che l'attuale politica energetica dell'ue non funziona e necessita di un approccio diverso; nota che nuove fonti di energia alternative e tecnologie innovative consentono di ripensare l'attuale gamma di politiche europee su clima ed energia, identificando nuovi piani d'azione per sistemi sostenibili ed efficienti; sottolinea che è necessario abbandonare l'attuale strategia dell'ue e adottare forme diverse; 8. si rammarica fortemente del fatto che il nuovo approccio della Commissione relativo agli atti legislativi e non legislativi che saranno adottati nel 2015, specie in alcuni settori strategici chiave come ambiente, salute e trasporti, abbia fatto sì che molte proposte in corso di adozione o già adottate siano state ritirate, determinando così un alto livello di incertezza giuridica e normativa e una mancanza di fiducia; sottolinea che ciò rappresenta uno dei principali problemi che la Commissione stessa dovrà affrontare al fine di colmare il divario di investimenti in Europa; 9. esorta la Commissione europea a mantenere tutte le proposte specifiche del pacchetto sull'economia circolare, specie quella sui rifiuti adottata dalla Commissione il 2 luglio 2014, e tutte le proposte contenute nel pacchetto "aria pulita" adottato il 18 dicembre 2013, dato il loro elevato potenziale in termini di creazione di posti di lavoro, miglioramento della sicurezza delle risorse, protezione ambientale e maggiore certezza normativa; 10. sottolinea che la cultura e il turismo potrebbero aiutare l'economia europea a superare la crisi attuale, stimolando le PMI che lavorano in tali settori; nota che, benché la cultura e il turismo non rientrino tra i settori di competenza dell'unione europea, all'infuori di un coordinamento di base e di un sistema di supporto per gli Stati membri, è necessario promuovere lo sviluppo dell'importante patrimonio culturale, naturale e turistico, con un maggiore e migliore sostegno alla creazione di un solido sistema di imprese in grado di garantire la crescita economica e nuovi posti di lavoro di qualità; osserva che è necessario tenere conto delle singole caratteristiche di ciascuno Stato membro, come le differenze nel settore della gastronomia; evidenzia, analogamente, che occorre prestare particolare attenzione al patrimonio culturale e al turismo religioso, al fine di stimolarne la crescita; 11. si rammarica del fatto che il fondo di garanzia bancario, incluso nel programma quadro Europa creativa, abbia subito un forte ritardo e il suo lancio operativo sia stato rinviato al 2016, nonostante il fatto che i settori culturale e creativo e le PMI in particolare siano colpiti da molto tempo dal problema dalla contrazione del credito, segnatamente a causa delle esose richieste di garanzie finanziarie da parte delle banche; chiede un aumento delle risorse economiche al fine di rafforzare gli strumenti di garanzia formativa, operativa e finanziaria per sostenere in modo efficace il settore culturale e creativo; PE547.461v01-00 4/6 RE\1045748.doc

12. osserva che finora non sono disponibili statistiche culturali europee contenenti dati sulle imprese del settore culturale, la disoccupazione in tale settore, il commercio estero di beni culturali o la partecipazione alla cultura e altre statistiche legate alla cultura, il che incide fortemente sulla concezione e l'attuazione di strategie dedicate che consentano di far fronte alle enormi sfide legate alla diversità culturale europea; 13. nota che il fenomeno del dumping sociale si è generalizzato ed è diventato problematico, specie alla luce dell'attuale processo di liberalizzazione e della libera circolazione delle persone e dei beni nell'unione europea; sottolinea che la delocalizzazione della produzione in paesi dove la legislazione sul lavoro è meno severa o dove il costo del lavoro è inferiore rappresenta un problema importante che è all'origine di distorsioni sul mercato del lavoro; ritiene che sia pertanto necessario eliminare il dumping sociale; 14. evidenzia il fatto che la libera circolazione dei beni e delle persone ha determinato un livello significativo di internazionalizzazione delle attività delle imprese di trasporto in diversi Stati membri; nota che il cabotaggio illegale consente alle società di operare in condizioni di concorrenza sleale offrendo gli stessi servizi in uno Stato membro, approfittando nel contempo della differenza relativa ai costi sociali e al costo del lavoro nel proprio paese di origine; osserva che occorre lottare contro tale fenomeno; 15. esprime preoccupazione per il fatto che le donne rischiano di subire discriminazioni sul mercato del lavoro, sia in termini di accesso all'occupazione sia di svolgimento delle proprie attività personali; nota che è necessario opporsi a qualsiasi discriminazione sul posto di lavoro e in particolare alle "barriere invisibili" ("glass ceiling") che possono impedire alle donne di avanzare nella carriera; sottolinea inoltre che occorre lottare contro il lavoro illegale delle donne e il loro sfruttamento in posizioni "invisibili" o in seno a "società di comodo" prive di un reale coinvolgimento in attività lavorative; 16. esprime profonda preoccupazione per il livello allarmante del tasso di disoccupazione e ritiene sia fondamentale combattere gli alti tassi di disoccupazione specie per i giovani; condanna qualsiasi atto legislativo dell'ue che imponga oneri amministrativi e ulteriori ostacoli burocratici alle PMI, che rappresentano la principale fonte di crescita e occupazione; sottolinea che ci si dovrebbe concentrare maggiormente sul fatto di sostenere le PMI, che sono la principale fonte di occupazione in Europa; 17. sottolinea la necessità di sistemi di reddito minimo adeguati per conseguire una maggiore convergenza sociale tra gli Stati membri e contribuire alla riduzione della povertà; 18. ritiene che il modo migliore per promuovere la crescita e stimolare l'occupazione consista nel ridurre i costi della tassazione sul lavoro; si oppone con forza all'austerità imposta dall'unione europea agli Stati membri, austerità che sta facendo pressione sugli stipendi e sul lavoro; 19. è preoccupato per lo squilibrio tra domanda e offerta di competenze che esclude i giovani dal loro futuro, lasciando nel contempo migliaia di posti di lavoro vacanti in tutto il continente a causa di una cronica carenza di lavoratori qualificati; ritiene che occorra considerare l'adozione di un nuovo approccio maggiormente incentrato RE\1045748.doc 5/6 PE547.461v01-00

sull'insegnamento delle professioni e delle competenze di cui l'economia di ciascuno Stato membro ha bisogno; 20. sottolinea il fatto che la crisi finanziaria ha avuto un effetto drammatico sugli investimenti pubblici; nota che in generale essi si sono ridotti del 20% in termini reali tra il 2008 e il 2013 e del 60% negli Stati membri maggiormente colpiti; esprime seria preoccupazione per la questione dei conti UE non pagati (per il 2011-2012 11 miliardi di EUR, per il 2012-2013 16 miliardi di EUR, e per il 2013-2014 addirittura 23,4 miliardi di EUR) e per i ritardi nell'attuazione dei programmi operativi e ritiene che tale situazione incerta possa creare problemi per i cittadini e le singole imprese; è preoccupato per la notevole incoerenza tra il presunto obiettivo della Commissione di accrescere il rendimento dei Fondi strutturali e i Fondi di investimento europei con risultati più visibili e la situazione attuale; 21. chiede alla Commissione di accrescere la trasparenza dei negoziati commerciali che hanno ripercussioni dirette sui cittadini e i servizi pubblici; plaude alla decisione di desegretare i documenti del partenariato transatlantico su commercio e investimenti (TTIP) e nota che tale procedura dovrebbe applicarsi ad altri accordi multilaterali e bilaterali, come l'accordo sugli scambi di servizi (TISA) o gli accordi di investimento con Giappone, Vietnam e Cina; 22. ritiene che si dovrebbe attuare una forma di democrazia diretta in cui i cittadini adottino decisioni dirette concernenti la comunità al fine di accrescere la loro partecipazione; ribadisce la sua posizione secondo cui tali misure sono assolutamente necessarie in una società democratica, poiché consentono di preservare la giustizia, la libertà e la partecipazione; 23. sottolinea l'importanza di sottoporre alla votazione dei cittadini, mediante referendum liberi ed equi negli Stati membri, l'introduzione di nuovi trattati o la modifica dei trattati in vigore; 24. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri. PE547.461v01-00 6/6 RE\1045748.doc