Rivista scientifica di Diritto Processuale Civile ISSN 2281-8693 Pubblicazione del 5.02.2016 La Nuova Procedura Civile, 1, 2016.



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Rivista scientifica di Diritto Processuale Civile ISSN 2281-8693 Pubblicazione del 5.02.2016 La Nuova Procedura Civile, 1, 2016 Editrice Comitato scientifico: Elisabetta BERTACCHINI (Professore ordinario di diritto commerciale, Preside Facoltà Giurisprudenza) - Giuseppe BUFFONE (Magistrato) Costanzo Mario CEA (Magistrato, Presidente di sezione) - Paolo CENDON (Professore ordinario di diritto privato) - Gianmarco CESARI (Avvocato cassazionista dell associazione Familiari e Vittime della strada, titolare dello Studio legale Cesari in Roma) - Caterina CHIARAVALLOTI (Presidente di Tribunale) - Bona CIACCIA (Professore ordinario di diritto processuale civile) - Leonardo CIRCELLI (Magistrato, assistente di studio alla Corte Costituzionale) - Vittorio CORASANITI (Magistrato, ufficio studi del C.S.M.) Lorenzo DELLI PRISCOLI (Magistrato, Ufficio Massimario presso la Suprema Corte di Cassazione, Ufficio Studi presso la Corte Costituzionale) - Francesco ELEFANTE (Magistrato T.A.R.) - Annamaria FASANO (Magistrato, Ufficio massimario presso la Suprema Corte di Cassazione) - Cosimo FERRI (Magistrato, Sottosegretario di Stato alla Giustizia) Francesco FIMMANO (Professore ordinario di diritto commerciale, Preside Facoltà Giurisprudenza) - Eugenio FORGILLO (Presidente di Tribunale) Mariacarla GIORGETTI (Professore ordinario di diritto processuale civile) - Giusi IANNI (Magistrato) - Francesco LUPIA (Magistrato) - Giuseppe MARSEGLIA (Magistrato) Francesca PROIETTI (Magistrato) Serafino RUSCICA (Consigliere parlamentare, Senato della Repubblica) - Piero SANDULLI (Professore ordinario di diritto processuale civile) - Stefano SCHIRO (Presidente di Corte di Appello) - Bruno SPAGNA MUSSO (Magistrato, assistente di studio alla Corte Costituzionale) - Paolo SPAZIANI (Magistrato, Vice Capo dell Ufficio legislativo finanze del Ministro dell economia e delle finanze) Antonella STILO (Consigliere Corte di Appello) - Antonio VALITUTTI (Consigliere della Suprema Corte di Cassazione) - Alessio ZACCARIA (Professore ordinario di diritto privato, componente laico C.S.M.). LA GIUSTIZIA TRA RIFORME E BUONE PRASSI: APPUNTI SULLA CONCILIAZIONE Articolo di Laura FAZIO (Giudice presso il Tribunale di Bari) SOMMARIO: 1. Riferimenti normativi 2. L evoluzione della prassi. 2.1 La conciliazione integrata 2.2. La Banca dati dei verbali di conciliazione. 2.3. L implementazione della banca dati. 2.4. La banca dati conciliativa integrata. 3. La diffusione della cultura della conciliazione tra gli operatori del diritto. 3.1. Conciliazione e magistrati. 3.2. Il monitoraggio presso la classe forense. 4. Considerazioni finali.

1. Riferimenti normativi E indubbio che negli ultimi anni il legislatore comunitario e nazionale prima e il CSM poi abbiano dato nuovo slancio e vigore allo strumento della conciliazione. Dapprima confinato in una mera appendice dell abrogata prima udienza di trattazione di cui all art. 183 cpc nel testo anteriore alla l. 80/05 1, oggi il momento conciliativo assume un proprio ed autonomo spazio in diversi contesti: a) a livello sovranazionale la con la Direttiva Comunitaria del Parlamento e del Consiglio n. 2008/52/CE, 21.5.2008 relativa a determinati aspetti della mediazione in materia civile e commerciale; b) nelle riforme del processo civile, in particolare con l art. 185 c.p.c, come modif. dalla L. n.263/2005, il d.lvo 28/10 in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali; l art. l6 octies del D.L n. 179/2012 e succ. modif. istitutivo del cd Ufficio per il Processo, volto a garantire la ragionevole durata dei procedimenti; il cd decreto del Fare Dl 21.6.2013, n. 69, conv. con modificazioni dalla L. n. 98/2013 con la creazione da un lato dei tirocini formativi presso gli uffici giudiziari ex art. 73 e l introduzione con l art. 77 della proposta conciliativa del giudice ex art. 185 bis cpc; DM n. 44/2011, D.L. 179/2012 - legge di stabilità 2013- conv. in legge dall art. 1 L. n. 221/2012, e art. 44 D.L. 90/2014 conv. in legge con modif. dalla L. n. 114/2014 - c.d. decreto Semplificazione e Crescita - relativi al PCT; c) in sede di attuazione con le indicazioni a più riprese fornite dal Ministero Giustizia (Ragionevole durata del processo e Metodologia Strasburgo); d) a livello organizzativo ed ordinamentale interno con i programmi di gestione l art. 37 d.l. 98/11 conv. in l. 111/11 dei procedimenti civili con per favorire la riduzione della durata dei procedimenti concretamente raggiungibili nell'anno in corso e fissare gli obiettivi di rendimento dell'ufficio, e con la Delibera del 17.6.2015, VII Commissione del CSM riferita alle buone prassi ed all archivio digitale dell ufficio. Il quadro fornito mostra un vero fuoco incrociato che a livello istituzionale mira a colpire il bersaglio della conciliazione, ritenuto non più una mera fase endoprocessuale ma uno strumento essenziale volto a raggiungere plurime finalità quali: 1) la composizione dei contrasti tra le parti; 2) l abbattimento del contenzioso; 3) la restituzione della giusta efficienza al sistema giustizia, soffocato da perdurante arretrato; 4) la riduzione delle relative voci di spesa pubblica (si pensi p.es. agli esborsi annualmente compiuti per indennizzi ex lege cd Pinto); 5) il riavvicinamento delle parti al processo, sì da consentire all utenza (destinataria effettiva dell attività giurisdizionale) il pieno esercizio dell autonomia negoziale grazie al giusto apporto degli operatori del diritto. 1 Recita la disposizione prima della modifica disposta con l'art. 2 3 lett. c-ter) d.l. 14 marzo 2005, n. 35, conv., con modif., in l. 14 maggio 2005, n. 80, come modificato dall'art. 1 1 lett. a) l. 28 dicembre 2005, n. 263, con effetto dal 1 marzo 2006 Nella prima udienza di trattazione il giudice istruttore interroga liberamente le parti presenti e, quando la natura della causa lo consente, tenta la conciliazione.

Come superare l apparente frammentarietà di questi molteplici interventi normativi e sfruttare al meglio gli stimoli che essi offrono, senza cioè trascurare nessun aspetto del mondo giustizia? L esperienza degli ultimi vent anni ha, infatti, dimostrato che le riforme vengono pensate e tradotte in legge ma, spesso, nell incalzare dei tempi con cui si susseguono, non sono accompagnate dagli accorgimenti operativi idonei a renderle immediatamente efficaci. In questo senso, allora, un grosso aiuto viene oggi offerto dalle cd buone prassi che altro non sono se non la condivisione, da parte dei vari operatori del diritto (ciascuno con il proprio specifico ruolo all interno dell apparato giudiziario), di uno o più correttivi miranti ad agevolare l applicazione nel sistema di una o più norme, migliorandone o potenziandone gli effetti in armonia con la ratio che le ha ispirate. Il fenomeno da non confondersi con altre attività di natura organizzativa che pure hanno avuto il merito di favorire la migliore gestione dei processi quali p.es. i protocolli non è sfuggito all attenzione del CSM, che lo ha ritenuto strumento efficace per garantire l efficienza del sistema giustizia, tanto da aver istituito con delibera 17.06.2015 una Banca Dati Nazionale delle buone prassi presso gli uffici giudiziari - AREA best practice visionabile sul portale Cosmag. Un esempio di circolarità delle idee e dei progetti che, partendo dal basso innova il ruolo degli operatori del diritto che non si limitano ad applicare le indicazioni provenienti dall alto ma si rendono protagonisti attivi degli spunti di cambiamento offerti, raccogliendoli, rilanciandoli ed arricchendoli di contenuti ed efficacia, e soprattutto aprendoli alla divulgazione sul territorio. Questo è quanto si è cercato di fare dal 2011 in poi presso il Tribunale di Bari in materia di conciliazione 2. 2. L evoluzione della prassi Il cammino del programma conciliativo si è articolato in 4 steps. 2.1 La conciliazione integrata La prassi virtuosa trae origine da un primo progetto di cd conciliazione integrata, secondo uno schema di ordinanza/modulo organizzativo 3 del carico di lavoro, avviato nel 2011 dalla Referente dell Articolazione di Modugno, di concerto con l Associazione forense locale 4 e l avallo del Presidente del Tribunale 5. L idea di fondo si basa su di una serie di principi ispiratori quali: a) le coeve riforme volte a deflazionare il contenzioso ed a promuovere la più proficua collaborazione tra tutti i soggetti del processo per la mitigazione del conflitto giudiziario (Dlgs n. 28/2010 e art 185 cpc); 2 Su iniziativa della dott.ssa Mirella Delia, Magistrato Referente dell Articolazione di Modugno. 3 Riprodotto sul Foro Italiano, vol. 2, anno 2012, parte quinta Monografie e Varietà, pag. 59 e ss. 4 Nella riunione tenutasi in data 3.2.2011 dal Comitato Direttivo dell Associazione Forense Modugnese. 5 Si rimanda alla specifica relazione informativa, datata 24.2.2011, agli atti della Presidenza del Tribunale di Bari.

b) il Protocollo delle udienze civili del Tribunale di Bari, sottoscritto il 28.6.2008 (l art. 8 prevedeva, in caso di rinvio dell udienza per bonario componimento, un riscontro scritto della pendenza delle trattative); c) le note Presidenziali, prot. n. 2627 del 1.7.2008 e n. 4153 del 12.11.2009 con cui - anticipando i futuri programmi di gestione dei procedimenti civili di cui all art. l art. 37 d.l. 98/11 conv. in l. 111/11 dei procedimenti civili - s invitavano i giudici, secondo le stesse indicazioni dell Ispettorato del Ministero della Giustizia, a smaltire il contenzioso civile pendente più risalente (dal 2001 a ritroso) con spinta conciliativa. La prassi conciliativa ha conosciuto da subito un momento divulgativo, estendendosi oltre le aule giudiziarie di Modugno, in primis con la riunione del 10.3.2011, sul tema La definizione dei procedimenti civili, organizzata dalla Presidenza del Tribunale di Bari, e grazie alla condivisione fra i giudici civili, togati ed onorari, del distretto. Gli effetti diffusivi e deflattivi più evidenti si sono in particolare registrati presso la ex Sez. Distaccata di Altamura 6. E successivamente intervenuta una fase di monitoraggio con la registrazione e traduzione in grafici dei primi flussi deflattivi, resi visibili in più sedi e forme ufficiali: da prima presso il Consiglio Nazionale Forense 7, e successivamente presso la Corte Costituzionale, il cui allora Presidente, prof. Gaetano Silvestri (oggi a capo della Scuola Superiore della Magistratura), ha ricevuto gli studenti dell'istituto di Istruzione Secondaria Superiore Tommaso Fiore di Modugno 8. Il modulo virtuoso ha avuto significative applicazioni operative, preannunciando i successivi sviluppi indotti dal decreto del fare sulla forza conciliativa del magistrato (in tal senso l'art. 185 bis cpc) 9. 2.2. La Banca dati dei verbali di conciliazione Sulla scia di questa prima sperimentazione e soprattutto dei conseguenti effetti deflattivi del contenzioso culminati con la sottoscrizione di molteplici verbali di conciliazione, è seguita la creazione di una loro specifica Banca Dati. L iniziativa, sostenuta dalla Giunta Distrettuale ANM nella riunione del 17.03.2015, è stata autorizzata dal Presidente del Tribunale di Bari 10, oltre a 6 Coordinata dalla sottoscritta. 7 Precisamente in occasione del VII Congresso Giuridico Forense, i cui grafici sono consultabili online, in allegato alla relazione di M. DELIA, quale componente della Commissione Conciliazione, negli atti del VII Congresso Nazionale del CNF, Roma il 15.3.2012; http://www.consiglionazionaleforense.it/site/home/eventi/congressi/articolo7246.html 8 Su coordinamento della stessa dott.ssa Delia e grazie alla convenzione siglata il 24.5.2012 in occasione del PON, obiettivo C Azione C5 Fare scuola nell impresa codice C-5-FSE-2011 135, Enti collaboranti con il Tribunale di Modugno sono stati, giusta convenzione del 24.5.2012: l Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Tommaso Fiore di Modugno ed il Ministero di Giustizia, che, autorizzando il coinvolgimento delle cancellerie, ha permesso nel 2012 la predisposizione di strumenti utili all informatizzazione della ex sezione distaccata di Modugno, obiettivo oggi ancor più apprezzabile per la piena operatività del Processo Civile Telematico. 9 Sul punto DELIA, Il giudice e le nuove combinazioni endoprocessuali nei moduli della mediazione. Gli artt. 185 e 185 bis c.p.c., in La Nuova Procedura Civile, 2, 2015, reperibile all url http://www.lanuovaproceduracivile.com/delia-il-giudice-e-le-nuove-combinazioniendoprocessuali-nei-moduli-della-mediazione-gli-artt-185-e-185-bis-c-p-c/

basarsi sui medesimi principi ispiratori del primo progetto, ha avuto altresì l obiettivo di mettere in sinergia numerosi indirizzi espressi dal legislatore delle ultime riforme del processo civile, ossia: a) la collaborazione dei tirocinanti ex art. 73 dl 69/13 conv. con modificazione nella l. 98/13; b) le opportunità offerte dal PCT; c) le finalità deflattive della proposta conciliativa del giudice ex art. 185 bis cpc. Con l ausilio dei cd Stagisti del decreto del fare si è provveduto a selezionare i verbali di conciliazione più significativi sottoscritti presso l Articolazione di Modugno nell ultimo quinquennio, per poi scannerizzarli, convertirli in file word sì da consentire l eliminazione dei cd dati sensibili ed infine ripartirli in 8 gruppi omogenei distinti per materie 11. La banca dati digitale dei verbali conciliativi (d ora innanzi, la BDDC Banca Dati Digitale Conciliativa) disponibili nell Articolazione di Modugno (ossia ex Sez. Distaccate di Modugno, Bitonto ed Acquaviva), è un prodotto informatico di agevole impiego, perché liberamente consultabile sul sito del Tribunale di Bari (www.tribunale.bari.it) cliccando sul link buone prassi, nonchè su quello della Corte d Appello di Bari (www.giustizia.bari.it). Il Progetto è stato riconosciuto, infine, sul portale Cosmag, nell area Best Practice, al n. 2526. Del lavoro svolto è stato fornito altresì un qualificato monitoraggio pubblicato su: 1) Sito Ufficiale della Scuola Superiore della Magistratura 12 ; 2) Sito Ufficiale del congresso nazionale degli osservatori di giustizia Genova 29/31 maggio 2015 13 ; 3) Sito Ufficiale del XXXII Congresso Nazionale ANM, tenutosi in Bari dal 23 al 25 ottobre 2015. L archivio digitale dei verbali di conciliazione sfrutta criteri di agevole classificazione per materie di interesse, oltre ad essere liberamente accessibile anche dall utenza e dai professionisti del diritto 14. Ciò consente la ripetibilità delle tecniche di redazione di un accordo conciliativo e/o transattivo ed alimenta la cultura della giustizia cd mite, agevolando la collaborazione nei tavoli conciliativi. Favorisce inoltre il fattivo riavvicinamento delle parti al giudice ed al processo, rendendo il primo non solo e non soltanto un arbitro imparziale, ma un operatore più attento alle effettive dinamiche che di volta in volta si celano dietro ogni controversia a lui sottoposto, sì da massimizzare in termini microeconomici il grado di utilità e di soddisfazione effettiva traibile dalla pendenza e dalla successiva definizione del conflitto e in termini macroeconomici ridurre consistentemente il contenzioso, i tempi di durata dei procedimenti civili, sì da favorire la maggiore tempestività delle decisioni, ridurre tempi e costi e stimolare la crescita economica, grazie al 10 Si rimanda alla relazione informativa della dott.ssa Delia, con contestuale avallo del 7.4.2015 del Presidente del Tribunale di Bari, dr Vito Savino. 11 Condominio, scioglimento comunioni, divisioni, locazioni, responsabilità ex delicto, diritti reali, lavoro, contratto. 12 Ved. link http://www.scuolamagistratura.it/component/phocadownload/category/337- formazione-permanente-p15033.html, aprendo in basso il modulo PROPOSTA CONCILIATIVA E NEGOZIAZIONE EX OFFICIO JUDICIS. 13 Ved. link http://jusgenova.it/documenti/ e di seguito, aprendo in basso il modulo MEDIAZIONE, scorrendo i vari files. 14 Ved. contributo della dott.ssa Delia pubblicato on line sulla rivista Questione- Giustizia (http://www.questionegiustizia.it/articolo/il-senso-della-giustizia-e-il-valore-dellaconciliazione_08-11-2015.php).

possibile arrivo di maggiori flussi finanziari nel mercato italiano anche e sull onda della maggiore credibilità del nostro paese in termini di serviziogiustizia. L impatto multidisciplinare appare evidente. La banca dati puo p.es. agevolare gli avvocati che intendono riqualificare la propria figura professionale alla luce del nuovo modo di intendere il conflitto e gli strumenti per la sua definizione in modo alternativo alla sentenza o più in generale - al processo e dell ampliamento dell area negoziale grazie ai nuovi strumenti offerti dalle ADR (la mediazione, la negoziazione assistita fino all arbitrato). Sotto tale aspetto, peraltro, non puo dimenticarsi la sostanziale consonanza degli obiettivi formativi della classe forense con i Magistrati, resa più evidente dalle ultime riforme sugli istituti che mirano ad agevolare la definizione delle controversie alternativa alle sentenze. In un ottica più ampia la BDDC è idonea ad intercettare le esigenze di evoluzione professionale di altre categorie di collaboratori del processo quali, in particolare, i CTU (p.es. gli ingegneri, i commercialisti, i medici etc), sicuramente interessati a consultare la banca dati, per approfondire la conoscenza di quegli istituti (come ad es. le ordinanze 185 bis e le procedure ex art. 696 bis cpc) che aprono poi alla collaborazione, sui tavoli conciliativi, di tutti gli operatori delle aule giudiziarie, per apprendere le tecniche per la redazione di verbali di conciliazione che potrebbero essere chiamati a redigere (si pensi agli istituti di cui all art. 696 bis cpc o all art. 199 cpc per i commercialisti), alimentando infine un nuovo approccio partecipato alla risoluzione delle controversie che, superata la rigida contrapposizione tra le parti processuali, consenta di indirizzare la controversia verso una conclusione pacificata del conflitto. E uno strumento aperto e capace di evolversi, perchè suscettibile di implementarsi con documenti segnalati da magistrati, avvocati o CTU che abbiano fattivamente collaborato per la definizione alternativa delle controversie, ponendosi in continuità con gli effetti positivi della prassi della cd conciliazione integrata, praticata nel Tribunale di Bari negli ultimi cinque anni. 2.3. L implementazione della banca dati Acquisita l ampia diffusione dei precedenti progetti, si è proceduto nel novembre 2015 ad estendere la Banca Dati ai Verbali di Conciliazione presenti nella Sede Centrale del Tribunale di Bari e nell Articolazione di Altamura, nonché alle ordinanze art. 185 bis cpc emesse nel distretto. L iniziativa, oltre a coinvolgere nuovamente gli stagisti 15, ha incontrato nuove e preziose fonti collaborative con la possibilità di ripetere la digitalizzazione dei verbali di conciliazione disponibili presso altro Ufficio del Distretto, ossia l Articolazione di Altamura, notoriamente espressione di un contenzioso civile vario per materie e complessità l offerta 16, nonchè sotto l aspetto operativo - grazie al supporto offerto dal Magrif del Tribunale di 15 Sotto l attenta direzione del loro coordinatore dott. Giuseppe Rana e con la supervisione del loro lavoro ad opera della sottoscritta. 16 Giusta proposta della sottoscritta quale Magistrato Referente dell Articolazione di Altamura formulata il 27.11.2015.

Bari 17, all impiego di personale ad hoc (2-3 gg. /mese) dei servizi informatici del Ministero e dei lavoratori con competenze informatiche (ex Olivetti), introdotti presso il Tribunale in forza di protocollo d intesa fra la Regione Puglia e la Corte di Appello di Bari, del 22.5.2015 18. Agli obiettivi già prefissati e raggiunti con i progetti precedenti, si è affiancata la finalitià di favorire la formazione dei Magistrati per rafforzare la professionalità e le abilità e specializzazioni conciliative, già prefigurata in modo lungimirante nel protocollo della Best Practice Conciliativa visibile sui portali del Tribunale di Bari e Corte di Appello Bari - Ufficio del Processo a corredo della BDDC 19. La nuova e più ampia banca dati digitale dei verbali conciliativi e delle ordinanze 185 bis disponibili non solo nelle Articolazione di Modugno ed Altamura, ma in tutto il settore civile della Sede Centrale del Tribunale di Bari, sarà sempre consultabile sul sito del Tribunale di Bari (www.tribunale.bari.it), nonchè su quello della Corte d Appello di Bari (www.giustizia.bari.it) 20, cliccando sul link buone prassi. La Banca Dati Telematica Conciliativa risponde, quanto ai profili di divulgazione e di formazione di abilità conciliative per i magistrati, a criteri di dematerializzazione cartacea condivisi dal PCT, di facile fruizione per gli attori della filiera (innovazione e miglioramento della classificazione per materia, collegamenti ipertestuali, facilità di aggiornamento, velocizzazione delle operazioni di accesso...). Tali ulteriori connotazioni richiedono, in vista dell inclusione delle più significative ordinanze art. 185 bis cpc emesse nel Distretto, un potenziamento tecnico dello strumento, sia in termini di specificità (ad esempio: estensione delle classificazioni delle materie trattate e della source da cui originano), che di dinamicità (aggiornamento continuo su piattaforma ministeriale). Il diretto precipitato del censimento informatico delle ordinanze 185 bis cpc, ad oggi prive nei nostri uffici tanto di una raccolta cartacea che di un archivio digitale nel Sicid ovvero in Consolle, si ha sia nella direzione di un possibile loro apprezzamento per le valutazioni di professionalità del CSM, che per le rilevazioni statistiche onde monitorare la produttività dell Ufficio e dei singoli giudici per effetto dell incidenza delle modalità di definizioni per conciliazioni. 2.4. La banca dati conciliativa integrata Per completare l avviato percorso virtuoso a questo punto si è reso indispensabile un raccordo operativo oltre che con la Formazione Decentrata - per facilitare il reperimento delle proposte conciliative ex art. 185 cpc di maggiore interesse e sensibilizzare i magistrati del Distretto verso le tematiche dei progetti -, anche con l Ufficio dei Referenti Informatici 21 per garantire il rafforzamento, soprattutto con la 17 La dssa Valeria Spagnoletti; 18 La dott.ssa Delia è stata designata dal Presidente della Corte d Appello di Bari Referente Distrettuale del Progetto il 30.11.2015. 19 Vedi i siti di riferimento al punto 2.2 alla voce scarica il progetto. 20 Come autorizzato dal Presidente della Corte di Appello di Bari in data 30.11.2015. 21 Segnatamente nella persona della dssa Valeria Spagnoletti (MagRif Tribunale Bari) e del dr

collaborazione dell Ufficio Referente Informatico, per gli aspetti interferenti le tematiche dell informatica giudiziaria e di riscontro statistico delle ordinanze 185 bis cpc 22, il tutto con decorrenza dall 1.1.2016. La nuova e più ampia banca dati digitale dei verbali conciliativi e delle ordinanze 185 bis - Banca Dati Conciliativa Integrata (BDCI) - disponibili non solo nelle Articolazione di Modugno ed Altamura, ma in tutto il settore civile della Sede Centrale del Tribunale di Bari 23 ha anche qui visto coinvolto personale ad hoc dei servizi informatici del Ministero (CISIA), sempre per le dichiarate finalità divulgative e formative dei magistrati e, con nuova veste grafica e nuova riorganizzazione delle macroaree in ragione del maggiore materiale acquisito, sarà consultabile sul sito del Tribunale di Bari (www.tribunale.bari.it) cliccando sul link buone prassi, nonchè su quello della Corte d Appello di Bari (www.giustizia.bari.it) 24. Non da ultimo, l intero lavoro è stato selezionato e presentato 25 presso la Corte d Appello di Bari il 04.02.2016 nell àmbito del workshop Monitoraggio, Valutazione e Disseminazione dei Risultati del progetto Giustizia On Line (GoL) realizzato dal Ministero della Giustizia e con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Funzione Pubblica, in cui da un lato sono stati presentati i dati quantitativi e qualitativi relativi al progetto GoL e all implementazione del PCT nel suo complesso e dall altro si è inteso diffondere e condividere le buone pratiche individuate nel corso della valutazione, in un ottica di miglioramento delle performance degli Uffici coinvolti. 3. La diffusione della cultura della conciliazione tra gli operatori del diritto 3.1. Conciliazione e magistrati Durante le operazioni di ampliamento della banca dati si è riscontrata l obiettiva difficoltà di reperire materialmente le ordinanze ex art. 185 bis cpc, posto che, a livello informatico, il PCT e il SICID non risultava impostato per poter riconoscere tra gli eventi tipizzati l emissione da parte dei singoli Magistrati di proposte conciliative ex art. 185 bis cpc, sì da consentire alle cancellerie di poter estrarre con facilità detti provvedimenti, nè consentiva di poter verificare lo stato del procedimento una volta formulata la proposta da parte del Giudice (estinto per abbandono, verbale di conciliazione ecc...) e quindi l efficacia dello strumento deflattivo utilizzato. Si è allora deciso di intervenire sul problema lungo due direttrici: A) innanzitutto con la collaborazione del personale CISIA e dell Ufficio dei Referenti Informatici circondariale e distrettuale si è richiesta la modifica evolutiva del sistema, aprendo apposito ticket con codice di priorità alta. Michele Ancona (Rid settore civile). 22 Con nota a firma congiunta datata 17.12.2015. 23 Autorizzata dal Presidente della Corte di Appello dr Gianfranco Castellaneta, in data 22.12.2015 e dal Presidentef.f. del Tribunale dr Nicola Magaletti, in data 24.12.2015 e vede quale referente Distrettuale la dott.ssa Delia, designata il 30.11.2015. 24 Come autorizzato dal Presidente della Corte di Appello di Bari, in data 30.11.2015. 25 Dalle relatrici dott.sse Delia e Spagnoletti.

Allo stato la lavorazione dell istanza risulta ancora in corso, e gli uffici preposti hanno dato una autorizzazione temporanea. Sulla scorta di questo nulla osta e su impulso del Referente del progetto e dei responsabili informatici del Tribunale e della Corte d Appello di Bari 26, fondamentale è stato pure l apporto della Dirigenza Amministrativa del Tribunale 27, per avere da un lato individuato in ogni cancelleria un referente a garanzia dell attuazione del progetto e dall altro impartito specifiche direttive volte a sollecitare il personale di Cancelleria ad: 1) inserire specifica annotazione 185 bis nei fascicoli informatici in caso di pronuncia di dette ordinanze nel campo eventi particolari annotazione ; 2) scansionare provvedimenti redatti in formato cartaceo o analogico ovvero contenuti in verbali di udienza; B) dall altro si è sollecitata la formazione decentrata affinchè promuovesse tra i Giudici del distretto di Bari la trasmissione di ordinanze emesse ai sensi dell art. 185 bis cpc 28. Indubbiamente, la possibilità di far transitare nella banca dati anche tale tipologia di provvedimenti costituisce un ottimo veicolo per la pubblicità di tali iniziative in primis presso i Magistrati, sì da migliorarne la formazione e motivarli all uso di tale strumento. In quest ottica è stato coerentemente indirizzato al CSM in data 03.12.2015 quesito nel quale si è espressamente richiesto di tener conto nelle valutazioni di professionalità non solo dei dati statistici concernenti il numero dei procedimenti definiti con sentenza ma anche di tutta quell attività definitoria che, pur non resa in forma di sentenza, ha assoluta efficacia deflattiva del contenzioso pendente tra cui p.es. l emissione di ordinanze ex artt. 348 bis, 702 ter cpc, provvedimenti cd Fornero ex lege 92/12 ed appunto le proposte conciliative ex art. 185 bis cpc. Attualmente il quesito è all esame della IV Commissione del CSM, come già oggetto di valutazione positiva da parte dello stesso CSM con delibera P14455/14 del 24.09.2015. Appare chiaro che la migliore sponsorizzazione dello strumento conciliativo tra i magistrati richieda la modifica delle schede statistiche di competenza ministeriale -, affinchè queste facciano emergere e valorizzino detta specifica attività deflattiva, senza più includerla nella generica ed anonima voce altrimenti definiti. 3.2. Il monitoraggio presso la classe forense Nella consapevolezza che una buona prassi non possa affermarsi se non con la presenza in scena fattiva e consapevole - di tutti gli attori del processo, non si è trascurato di esaminare adeguatamente il punto di vista della classe forense e, in particolare, l effettiva portata e gradimento agli operatori del diritto degli strumenti di conciliazione/mediazione presenti nel sistema, nonchè le cause che possono ostacolare il loro utilizzo. 26 Rispettivamente i dott.ri Mirella Delia, Valeria Spagnoletti e Michele Ancona, giusta nota congiunta del 14.01.2016. 27 Dott. Carlo Lucio Dello Russo con nota del 25.01.2016. 28 Con nota del 17.12.2015.

Il lavoro si è avvalso della redazione di un report da compilarsi in forma anonima la cui distribuzione e diffusione è avvenuta o tramite pubblicazione sui siti istituzionali dei COA, ovvero in occasione in una serie di convegni destinati all avvocatura, incentrati sulla conciliazione giudiziale, la mediazione e la negoziazione assistita, nonché di seminari organizzati dagli ordini professionali per formazione dei loro iscritti nell àmbito del distretto di Corte d Appello di Bari e di parte del Distretto di Lecce 29. I dati raccolti sono stati elaborati graficamente con la preziosa collaborazione del Presidente della Commissione di Ingegneria Forense dell Ordine degli Ingegneri di Bari 30, hanno avuto visibilità sia sul Sito Ufficiale della Scuola Superiore della Magistratura 31, su quello del congresso nazionale degli osservatori di giustizia Genova 29/31 maggio 2015 32 e i risultati sono stati presentati in occasione del XXXII Congresso Nazionale dell ANM tenutosi a Bari nel mese di ottobre del 2015. 4. Considerazioni finali Il lungo e capillare lavoro sin qui descritto e svolto oltretutto senza alcun ulteriore impegno di spesa per l Amministrazione mostra come l efficienza di ogni apparato complesso possa ottenersi solo abbandonando l approccio meramente atomistico, tipico di un apparato amministrativo ammansito dietro la logica dei compartimenti stagni, per affidarsi ad una visione d insieme, l unica che consenta di unificare le indicazioni offerte dal legislatore a tutti gli operatori del diritto, inducendoli ad un nuovo paradigma culturale: quello della collaborazione e proficua condivisione della forza di ciascun protagonista del processo, per garantire una giustizia più evoluta, serena ed efficiente. Ritrovarsi insieme è un inizio, restare insieme è un progresso, ma riuscire a lavorare insieme è un successo (Henry Ford) 29 Della fase di distribuzione delle schede ed illustrazione delle finalità si è occupata la scrivente quale relatrice nell àmbito delle segnalate attività formative. 30 Nella persona dell ing. Pasquale Maurelli. 31 Si veda http://www.scuolamagistratura.it/component/phocadownload/category/337- formazione-permanente-p15033.html ed aprendo in basso il modulo PROPOSTA CONCILIATIVA E NEGOZIAZIONE EX OFFICIO JUDICIS. 32 http://jusgenova.it/documenti/ e di seguito, aprendo in basso il modulo MEDIAZIONE, scorrendo i vari files.