Bollettino Antifrode



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Bollettino Antifrode Ed. N. 5 Marzo 2013 Rassegna stampa mensile sul mondo delle frodi assicurative A cura della Gamma Informazioni e del C.I.R.S. Il Bollettino Antifrode è uno strumento a disposizione dei clienti della Gamma Investigazioni e degli operatori del settore. Il Bollettino può essere ricevuto via mail periodicamente o si può scaricare dal sito www.gammainformazioni.it alla sezione bollettino.

da www.statoquotidiano.it (1 marzo 2013) GIOIA DEL COLLE: 42 DENUNCE PER TRUFFE ASSICURATIVE BARI - complessa ed articolata attività di polizia giudiziaria, delegata dalla procura della repubblica presso il tribunale di Bari e coordinata dal sost. Proc. d.ssa Carmela Bruna Manganelli, hanno individuato un gruppo criminale dedito alla commissione di truffe in danno di imprese di assicurazione. 42 sono i soggetti denunziati all autorità giudiziaria; tra questi tre titolari di agenzie disbrigo pratiche auto che operavano in diversi comuni della provincia, chiedendo ed ottenendo risarcimenti a fronte di sinistri costruiti a tavolino. Tredici sono stati gli incidenti stradali di cui le predette indagini ne hanno accertato la falsità. La scelta dei soggetti da coinvolgere nei falsi sinistri veniva operata dalle agenzie di disbrigo pratiche automobilistiche tra persone in difficoltà economiche che venivano ricompensate secondo un tariffario fissato dalla stessa organizzazione a seconda del ruolo ricoperto; i professionisti coinvolti assistevano tali ultimi soggetti per tutti gli aspetti legali afferenti l ottenimento degli indennizzi risarcitori.

dal www.panorama-auto.it 2 marzo 2013 ACI: GUERRA APERTA AI FURBETTI DELLE POLIZZE ll costo delle assicurazioni continua a crescere e a farne le spese sono sempre gli automobilisti onesti. Per questo l Aci continua a chiedere il pugno di ferro contro chi circola senza Rc auto, o truffa le Compagnie, e un nuovo metodo per calcolare i rimborsi dei danni provocati dagli incidenti. Una ricetta ribadita dal presidente dell Automobile Club d Italia, Angelo Sticchi Damiani, commentando i dati dell indagine svolta dall Antitrust. Indagine che conferma una triste realtà: in Italia le assicurazioni sono le più care d Europa. Questo dicono i dati raccolti dall Autorità garante della concorrenza e del mercato: i prezzi medi delle polizze sono oltre il doppio di quelli applicati in Germania e Portogallo, superano dell 80% quelli dei tedeschi e del 70% se confrontati a quelli degli olandesi. E crescono a ritmi da capogiro: in quattro anni (2006-2010) l aumento dei premi sfiora il 100% rispetto alla crescita registrata nei paesi dell'euro. Rispetto alla sola Francia è di tre volte in più. Non solo caro-polizze, ma il Belpaese si distingue anche per maggiore frequenza di incidenti rispetto ai principali partner comunitari: frequenza doppia rispetto a Francia e Olanda e il 30% in più nel confronto coi tedeschi. Il costo medio dei sinistri è più alto di quello liquidato in Francia (+13%), Germania (+20%) e Portogallo (oltre il doppio).viceversa, l Italia è meno efficiente nello scovare le (numerose) frodi: le truffe ai danni delle assicurazioni accertate lungo la penisola sono quattro volte più basse rispetto al Regno Unito e la metà rispetto alla Francia. L Aci: 4 milioni di auto senza assicurazione Questa è una piaga per l Italia che si traduce in circa due miliardi di danni per le Compagnie. Ma quel che è peggio, sottolinea il presidente dell Aci, è che questa gran mole di quattrini pesa sui conducenti onesti che con la loro polizza assorbono anche i costi imputabili ai furbetti dell assicurazione. Gli italiani spendono in media 740 euro l anno per assicurare l auto puntualizza il presidente Aci, Sticchi Damiani quasi il doppio degli altri europei. Come colmare questo spread della Rc auto tra l Italia e il resto d Europa? Secondo l Automobile Club d Italia serve una nuova norma. Due i principali obiettivi: maggiori controlli e pugno duro contro chi evade l'obbligo assicurativo e un sistema diverso per il calcolo dei rimborsi. In Italia ha sottolineato il presidente Aci - 25 incidenti su 100 generano danni fisici, contro i 10 di Francia, Germania e Belgio e gli 11 del Regno Unito. Un sinistro che sulle nostre strade porta a un risarcimento di oltre 300.000 euro non supera i 25.000 euro in Francia e i 13.500 nel Regno Unito. Differenze che pesano sulle tasche degli italiani, costretti a pagare polizze in alcuni casi insostenibili. Stando così le cose, c'è da stupirsi se, in questo periodo di vacche magre, aumenta il numero di chi gira senza assicurazione per mancanza di quattrini? Alla faccia della sicurezza sulle strade..

da www.statoquotidiano.it 2 marzo 2013 MANFREDONIA: CACCIA ALL UOMO, TRUFFA ALLE ASSICURAZIONI Ancora truffe ai danni di anziani, attraverso finte rate per l assicurazione. Secondo il racconto di un testimone diretto, martedì mattina un individuo ha cercato di raggirare la signora, con un auto all altezza della Banca Carime di Corso Roma, con a bordo un uomo sulla quarantina dal viso gonfio e grasso spacciatosi per un amico di scuola del nipote dell anziana signora. L uomo avrebbe cercato di circuire la donna per una quota in denaro di una fantomatica assicurazione, mentre fingeva di parlare al telefono con il nipote dell anziana. L uomo avrebbe riferito alla donna, che non sarebbe tuttavia caduta nel raggiro: andavamo a scuola assieme, ci conosciamo bene. Con la stessa tecnica è stato truffato di recente un anziano signore.

da www.baritoday.it 2 marzo 2013 FALSI INCIDENTI PER OTTENERE RIMBORSI DALLE ASSICURAZIONI: 42 DENUNCE Simulavano falsi incidenti stradali per chiedere e ottenere risarcimenti dalle assicurazioni. La truffa, scoperta a Gioia del Colle dai militari della Guardia di Finanza, ha portato alla denuncia di 42 persone. Tra queste, tre titolari di agenzie di disbrigo pratiche che operavano in diversi comuni del barese. LE INDAGINI - Secondo quanto accertato nell'inchiesta condotta dal pm della Procura di Bari, Carmela Bruna Manganelli, i falsi incidenti denunciati sarebbero almeno 13. Le persone da coinvolgere nei falsi sinistri venivano scelte dai titolari delle agenzie automobilistiche tra persone in difficoltà economiche, più facilmente disposte ad accettare di partecipare alla truffa in cambio di un compenso economico. Ciascun complice, infatti, veniva ricompensato in base ad un tariffario legato al ruolo ricoperto nella truffa. I professionisti coinvolti fornivano poi la loro assistenza per tutti gli aspetti legali circa l'ottenimento degli indennizzi risarcitori.

da www.faxonline.it 2 marzo 2013 TRUFFE ASSICURATIVE: 42 DENUNCE GIOIA DEL COLLE - I militari della tenenza della Guardia di Finanza di Gioia del Colle, all esito di una complessa e articolata attività di polizia giudiziaria, delegata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari e coordinata dal sostituto procuratore Carmela Bruna Manganelli, hanno individuato un gruppo criminale dedito alla commissione di truffe in danno di imprese di assicurazione. 42 sono i soggetti denunciati all autorità giudiziaria, tra questi tre titolari di agenzie disbrigo pratiche auto che operavano in diversi comuni della provincia, chiedendo e ottenendo risarcimenti a fronte di sinistri costruiti a tavolino. Tredici sono stati gli incidenti stradali di cui le predette indagini ne hanno accertato la falsità. La scelta dei soggetti da coinvolgere nei falsi sinistri veniva operata dalle agenzie di disbrigo pratiche automobilistiche tra persone in difficoltà economiche che venivano ricompensate secondo un tariffario fissato dalla stessa organizzazione a seconda del ruolo ricoperto, i professionisti coinvolti assistevano tali ultimi soggetti per tutti gli aspetti legali afferenti l ottenimento degli indennizzi risarcitori.

da www.go-bari.it 2 marzo 2013 TRUFFE ASSICURATIVE, INCIDENTI INVENTATI E FALSI SINISTRI. DENUNCIATA BANDA CRIMINALE Gioia del Colle - Le truffe ai danni delle compagnie assicurative abbondano e i falsi sinistri non accennano a fermarsi. La Guardia di Finanza, coordinata dal Sost. Proc. Carmela Bruna Manganelli, ha denunciato ben 42 individui per aver costituito un sodalizio criminale, tra cui si contano tre titolari di agenzie operanti in materia di pratiche automobilistiche che, ottemperando ad un tariffario già stabilito dall'organizzazione, retribuivano individui in difficoltà economiche ai fini della truffa assicurativa.

da www.facile.it Ilmondo.it 6 marzo 2013 RC AUTO TROPPO CARE, L ANIA RISPONDE ALL ANTITRUST: IN ITALIA TROPPE FRODI Non si è fatta attendere la risposta dell ANIA all ormai famosa indagine dell Antitrust che ha rilevato come le tariffe italiane della RC auto siano le più alte d Europa e, in qualche caso, superiori addirittura del doppio rispetto agli altri Paesi. L ANIA, pur concordando con l Antitrust sull identificazione dei fattori che determinano forti differenze di prezzo della RC auto tra l Italia e le altre nazioni europee (in primis il costo più elevato dei risarcimenti che caratterizza il nostro Paese) e ritenendo che le sue proposte per far fronte al problema costituiscano una buona base di partenza, ha voluto comunque sottolineare alcuni importanti aspetti della questione. L ANIA è d accordo con l Antitrust sulla modifica del meccanismo di calcolo dei forfait nel sistema del risarcimento diretto, visto che la legge già prevede la necessità di rivederlo. La questione fondamentale è consentire a ogni singola impresa di controllare come e quanto è stato liquidato per i danni causati dal proprio assicurato. La Confindustria delle assicurazioni ritiene convincente anche la richiesta di introdurre nuove forme contrattuali che determinino la riduzione dei prezzi, ferma restando la libertà delle imprese di offrire tali modelli contrattuali. L ANIA propone anche di eliminare qualunque elemento di incertezza sulle lesioni micropermanenti, rendendo risarcibili solo quelle che emergano da indagini strumentali, e chiede di rivedere il sistema bonus-malus, reso ormai obsoleto dagli interventi normativi che sono stati sviluppati nel tempo. Infine l ANIA chiede che si lavori con urgenza su un paio di interventi strutturali, colpevolmente trascurati dall indagine dell Antitrust. Emanazione di una tabella per la valutazione economica delle lesioni più gravi, inspiegabilmente ferma da mesi dopo aver completato l iter necessario. Il costo delle lesioni gravi in Italia è il doppio che in altri Paesi. Lotta senza quartiere alle frodi assicurative, vera piaga del nostro sistema. Le imprese italiane vorrebbero infatti disporre degli stessi strumenti e modalità di indagine utilizzati dalle imprese di tutti gli altri Paesi e poter contare su un sistema investigativo e giudiziario efficiente. La legge attribuisce all IVASS nuovi poteri in materia, che vanno nella giusta direzione di favorire il coordinamento delle attività delle compagnie con quelle delle forze dell ordine, anche al fine di superare i problemi sollevati in passato in materia di privacy. L ANIA sta collaborando con l IVASS per costruire i database informatici necessari per identificare la mancata assicurazione (in Italia circolano 4 milioni di veicoli senza copertura) e gli elementi di frode. Si tratta di un indispensabile azione di recupero della legalità che andrà a vantaggio dell intera collettività.

da assicurazioni.consigli.blogspot 6 marzo 2013 TRUFFE ALLE ASSICURAZIONI: OPERAZIONE PONCIO, CHIUSE LE INDAGINI Dei recenti casi di frode assicurazioni, uno dei casi a cui i mass media hanno dato maggiore spazio è l Operazione Poncio, giunta di recente a conclusione di un indagine della Procura di Brindisi su presunte frodi sulle assicurazioni: nel dettaglio, le compagnie assicurative venivano truffate mediante simulazione di falsi incidenti e di gonfiamenti dei referti in occasione di lievi sinistri. L obiettivo dei truffatori era quello di ricevere risarcimenti più cospicui da parte delle compagnie assicurative. Ciò che sostengono i p Milto De Nozza e Nicolangelo Ghizzardi, è che gli incidenti erano scritti a tavolino con tanto di prove rappresentate da referti medici fasulli, fatture false e tutta una serie di intercettazioni telefoniche. L indagine ebbe inizio nel 2008, a seguito di una denuncia di Allianz Assicurazioni che faceva presente come gran parte dei sinistri, in cui venivano richiesti risarcimenti, presentavano alcune stranezze: nessun intervento sul posto da parte delle forze dell ordine, difficoltà nel riscontro dei colpi di frusta, firma sul referto a nome dell ortopedico fasanese Franco Zizzi e pratiche legali seguite dagli avvocati Belillo e Scuteri. Insomma, delle anomalie in comune. Le indagini concluse dai pm riguardano al momento 221 persone, 15 delle quali furono arrestate (8 ai domiciliari e 7 in carcere). Gli indagati inizialmente erano 225: uno è però deceduto con l inizio delle indagini e per altri tre il caso è stato archiviato. Nell operazione Poncio riferita alle truffe assicurazioni, tocca ora agli indagati procedere alle controdeduzioni del caso. Dopodiché, dovranno decidere i pm con l eventuale richiesta di rinvio a giudizio.

da www.monopolitube.it 11 marzo 2013 DENUNZIATI IN 42 PER TRUFFE ASSICURATIVE I Militari della Tenenza Guardia di Finanza di Gioia del Colle, all'esito di una complessa ed articolata attività di Polizia Giudiziaria, delegata dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari e coordinata dal Sostituto Procuratore Dottoressa carmela Bruna Manganelli, hanno individuato un gruppo criminoso debito alla commissione di truffe in danno di imprese si assicurazione. 42 sono i soggetti denunziati all'autorità giudiziara; tra questi tre titoalri di agenzie dibrigo pratiche auto che operavano in diversi comuni della Provincia di Bari, chidendo e d ottenendo risarcimenti a fronte di sinsitri costruiti a" Tavolino". Tredici sono stati gli incidenti stradali di cui le predette indagini ne hanno accertato la falsità. La scelta dei soggeti da " Coinvolgere" nei falsi sinistri veniva operata dalle agenzie di disbrigo pratiche automobilistiche tra persone in difficoltà economiche che venivano " ricompensate" secondo un" Tariffario" fissato dalla stessa organizzazione secondo del ruolo ricoperto : I professionisti coinvolti assistevano tali ultimi soggetti per tutti gli aspetti legali afferenti l'ottenimento degli indennizzi risarcitori.

da www.assicuriamocibene.it 11 marzo 2013 FRODI ASSICURATIVE: UN PROBLEMA CHE RIGUARDA TUTTI I sinistri falsi e fraudolenti comportano alle compagnie un esborso economico che negli anni successivi ricade su tutti, compresi gli assicurati onesti. Da un recente studio è emerso che l Italia è uno dei paesi al Mondo con i più alti costi per l assicurazione auto, in particolare per la responsabilità civile obbligatoria. Parte della colpa di questo ennesimo triste primato è da attribuire alle frodi assicurative, tema di grande attualità e che gli organi competenti stanno cercando in tutti i modi di combattere, a tal punto che è al vaglio della Commissione Finanze della Camera un Disegno di Legge che prevede una maggior trasparenza e comunicazione da parte delle compagnie assicurative che sono tenute a fornire le informazioni sulle frodi assicurative, ma soprattutto a denunciare i sinistri ritenuti sospetti. Un ulteriore novità è l istituzione presso l IVASS di una vera e propria Agenzia antifrode, costituita da rappresentanti dei Ministeri competenti e da altri soggetti interessati tra cui le Forze di Polizia. Nonostante che i dati relativi alle frodi assicurative mostrino un trend in leggera diminuzione negli ultimi anni, un indagine condotta tra i principali gruppi assicurativi ha rivelato come il 3% dei sinistri denunciati siano dei tentativi di frode ai danni delle compagnie, valore che per alcune imprese sfiora il 5%, mentre per altre si arriva addirittura al 10%. L ampiezza della forbice non è data dalla discrezionalità nella rilevazione dei dati, ma è la conseguenza delle numerose difficoltà nello scoprire le frodi assicurative, le quali diventano sempre più sottili, ma soprattutto messe in atto da vere e proprie organizzazioni criminali che vedono le compagnie assicurative come una fonte di arricchimento continuo. I principali campi di applicazione delle frodi assicurativi sono sinistri falsi, tra cui si includono anche le migliaia di inesistenti distorsioni del rachide cervicale che si verificano ogni anno, le denuncie di furto per veicoli che sono stati venduti all estero, principalmente nei paesi dell est Europa e per le auto di lusso nei paesi Arabi, e l utilizzo di contrassegni falsi o finte polizze stipulate con compagnie fantasma. Il fenomeno non deve assolutamente essere sottovalutato, in quanto ricade inevitabilmente sull aumento dei premi assicurativi che ogni anno si verifica per tutti gli assicurati, soprattutto quelli onesti. Si tenga presente che nel solo 2006 le frodi accertate sono state circa 88.778, quindi ipotizzando, estremamente per difetto, un esborso economico medio di 1.000,00 ad evento, in quell anno le compagnie avrebbero pagato, oltre all esborso per i sinistri reali, l importo di circa 89 milioni di euro solo per sinistri falsi. Tale somma sarebbe inevitabilmente ricaduta su tutti assicurati, compresi quelli onesti, la cui polizza avrebbe subito un aumento rispetto all anno precedente, innescando in tal modo un circolo vizioso in alcuni soggetti, i quali proprio a causa della maggiorazione, ritengono di dover e poter truffare la compagnia assicurativa. Nonostante gli enormi sforzi delle Forze dell Ordine e delle persone preposte all interno delle compagnie assicurative, purtroppo il numero delle frodi assicurative accertate è ancora basso rispetto al totale, pertanto ogni assicurato non si deve sentire autorizzato a riprendersi in modo fraudolento i soldi, ma deve contribuire affinché l esborso delle compagnie assicurative diminuisca, ottenendo quindi come vantaggio diretto ed immediato l abbassamento del premio di polizza.

da www.professionefinanza.com 11 marzo 2013 RC AUTO: LE ASSICURAZIONI SONO CONTRO LE SCATOLE NERE Un risultato opposto a quello preventivato. Ecco l accusa da parte delle compagnie assicurative in merito al montaggio delle scatole nere Il nuovo "contratto base" dell'assicurazione prevista dalla legge, avanzato nei giorni scorsi dal ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, costringe indirettamente le compagnie ad proporre ai loro clienti quei congegni di controllo a distanza, atti a abbattere truffe e comportamenti azzardati. I costi sarebbero a carico delle stesse compagnie che dovrebbero anche concedere una "riduzione significativa" dei premi. Un risultato tuttavia per niente scontato «Se per ipotesi tutti gli automobilisti decidessero di installare le "scatole nere" - obietta Alessandro Santoliquido, direttore generale di Sara Assicurazioni e responsabile della commissione Rc Auto dell'aria, l'associazione delle compagnie - il costo per il sistema sarebbe di circa 3,1 miliardi considerando che ciascuno di qui congegni ha un costo d'esercizio annuo di 75 euro. Ebbene a Napoli, dove le tariffe automobilistiche sono più elevate, raggiungere il break even sarebbe forse fattibile se attraverso le black box il costo dei sinistri scendesse del 13 per cento. Ma per centrare lo stesso obiettivo il risparmio dei sinistri dovrebbe attestarsi a 131% ad Aosta e al 26% a Trieste, ciò che è chiaramente irrealistico. La legge da cui il decreto governativo ha preso spunto lascia le compagnie libere di decidere se e dove offrire i nuovi dispositivi. Rendere obbligatoria l'offerta finirebbe per snaturarne la natura e causare l'effetto perverso di un incremento tariffario, proprio l'opposto di quello che si vuole ottenere». Nel contratto base della rc auto lo standard che dovrebbe rendere le polizze più confrontabili tra loro permettendo agli automobilisti di orientarsi meglio nelle scelte - l'offerta di dispositivi telematici a distanza non è esplicitamente indicata come obbligatoria ma soltanto perchè, si fa presente al dicastero, non sono ancora disponibili i regolamenti attuativi che regolano la materia. Il ministero di via Veneto condivide comunque le posizioni sostenute nei mesi scorsi dall'isvap, l'ex regulator assicurativo (da gennaio sostituito dall'ivass). Quell'authority in una lettera inviata al mercato nell'aprile del 2012, aveva imposto alle imprese di offrire la black box ai loro clienti, interpretando a suo modo lo spirito della legge ma senza svolgere alcuna analisi costi-benefici. Contro una simile lettura l'ania era ricorsa al tribunale amministrativo e la questione è tuttora pendente di fronte al Tar del Lazio. Sulla materia anche le associazioni dei consumatori sono perplesse. «In effetti - spiega Francesco Avallone, vice presidente della Federconsumatori - almeno per una fase iniziale il provvedimento potrebbe essere circoscritto a quelle zone dove è maggiore il rischio di frodi assicurative e di comportamenti scorretti".

da www.latinatoday.it 11 marzo 2013 TRUFFE ALLE ASSICURAZIONI, DOPO I 5 ARRESTI, SI COSTITUISCE IL SESTO INDAGATO Sviluppi nell'inchiesta sulle truffe alle assicurazioni che lo scorso 26 febbraio ha portato all'arresto di 5 persone, con le accuse a vario titolo che vanno dall'associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata e al riciclaggio di denaro di provenienza illecita, al trasferimento fraudolento di valori al patrocinio o consulenza infedele. Nella tarda serata di ieri, presso il carcere di Velletri si è costituito il sesto e ultimo degli indagati, irreperibile ormai da diversi giorni. A. T., 40enne residente a Latina, infatti, aveva fatto perdere le sue tracce proprio dallo scorso 26 febbraio quando il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza aveva dato esecuzione alle ordinanze di custodia - anche nei confronti del padre, del fratello e di un avvocato del capoluogo emesse dal gip del tribunale di Latina, Costantino De Robbio, su richiesta del sostituto procuratore Cristina Pigozzo. Ora il 40enne è ancora rinchiuso presso il carcere di Velletri, e nei prossimi giorni sarà ascoltato dal gip per l'interrogatorio di garanzia..

da interno18.it 12 marzo 2013 MONDRAGONE: TRUFFE ALLE ASSICURAZIONI, ENCOMIO ALLE FIAMME GIALLE L Amministrazione comunale di Mondragone guidata dal Sindaco Giovanni Schiappa ha ritenuto opportuno esprimere un formale e pubblico encomio all'indirizzo della Compagnia di Mondragone della Guardia di Finanza, nella persona del Capitano Marco Biondi, per l'intensa attività d'indagine, ancora in corso, che sta consentendo di verificare la veridicità di numerosi sinistri stradali verificatisi sul territorio comunale, onde scoprire eventuali truffe ai danni dell'ente. Il risarcimento in sede civile per sinistri stradali rappresenta, da tempo, uno dei capitoli di spesa per l'ente più onerosi e la citata attività di indagine ha già comportato un notevole decremento delle cause di risarcimento intentate contro l'ente per sinistri stradali, con conseguenti notevoli risparmi a favore del Comune di Mondragone, recuperando risorse finanziarie significative. "Abbiamo voluto esprimere, con la delibera di encomio, il nostro ringraziamento e la nostra vicinanza a chi ogni giorno, con impegno e professionalità, lavora sul territorio per garantire legalità, sicurezza e tutela dell ordine pubblico" afferma il sindaco Giovanni Schiappa.

da www.jugo.it 15 marzo 2013 TRUFFE ASSICURATIVE, SE LE CONOSCI LE EVITI Truffe Rca in crescita, il fenomeno delle compagnie fasulle sta infatti dilagando in questo ultimo periodo, con sempre nuovi casi segnalati dalle autorità competenti. Tra i maggiori responsabili di questo aumento ci sono la crisi e l indebolimento delle capacità di spesa delle famiglie, che spingono a una impellente esigenza di risparmiare. I continui aumenti dei premi da parte delle compagnie di assicurazione hanno infatti portato la voce assicurazioni obbligatorie Rca a costituire un vero e proprio salasso. Risparmiare si può, ma quando ci si trova di fronte a delle proposte eccessivamente basse, rispetto alla media del mercato allora bisogna muoversi con estrema cautela. Le truffe assicurative possono essere effettuate sia utilizzando i canali tradizionali che online. Nel primo caso la truffa si basa sulla creazione di un agenzia fittizia, che viene ben pubblicizzata nell ambito della zona in cui andrà ad operare, con tanto di agenti assicurativi (ovviamente fasulli) e l impiego di loghi o nomi che richiamano compagnie di assicurazioni generalmente note, ma con qualche piccola differenza, appena percettibile solo alle persone più attente. Normalmente queste restano aperte per un breve periodo di tempo, ma coloro che hanno stipulato la polizza, di fatto circolano con un pezzo di carta che non ha nessun valore. Non solo non si gode di copertura assicurativa, ma nel caso in cui ciò risultasse ad un controllo di un normalissimo posto di blocco si andrebbe incontro al sequestro del veicolo (con conseguenti spese per il dissequestro) più una multa che va da un minimo di 798 a un massimo di 3.194 euro. Le truffe più semplici da mettere in atto sono però quelle relative alle assicurazioni online (http://www.assicurazioneonline.com), perché basta allestire un sito ben confezionato per trarre in inganno. Il funzionamento è simile alle altre truf ù usati, e il nome della compagnia rimanda a un nome già sentito o conosciuto, ma ovviamente con qualche minima differenza (come ad esempio Axa belgium sa). Bisogna tener presente che ci sono delle compagnie straniere che non sono abilitate ad operare in Italia, oppure lo sono ma per rami assicurativi diversi (ad esempio nel ramo delle assicurazioni mediche e sanitarie solamente). Non importa che si tratti di compagnie di assicurazioni esistenti, ciò che fa fede è l esistenza dell autorizzazione da parte dell Ivass (che ha sostituito l Isvap) ad operare e per il ramo della Rca in Italia. Quindi, per evitare brutte sorprese, il sistema migliore è quello di andare sul sito dell Ivass (http://www.ivass.it/ivass/imprese_jsp/homepage.jsp) dove ci sono due elenchi: uno è quello delle compagnie che risultano non in regola e che stanno operando (da questo si può procedere ad un primo controllo), e l altro che invece riguarda le compagnie autorizzate nel ramo delle assicurazioni online o tradizionali obbligatorie Rca in Italia (più lungo ma che garantisce un controllo molto più esaustivo). Se il nome di una compagnia di assicurazione non è riportato alla lettera in questo secondo elenco, allora si tratta di una compagnia non autorizzata.

da www.campania24news.it 18 marzo 2013 CASERTA, UOMO ARRESTATO PER TRUFFE ALLE ASSICURAZIONI E stato arrestato un uomo per truffa. Si tratta di Stefano Russo di 44 anni al quale sono scattate le manette nella mattinata di oggi a Caserta dai carabinieri di Sessa Aurunca in base a un ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il tribunale di Santa aria Capua Vetere su richiesta del pm della locale procura. L uomo e accusato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e al falso. Russo e indagato nell ambito dell indagine sulla truffa alle assicurazioni che a gennaio di quest anno ha portato all arresto di 17 persone. Gli investigatori sono convinti che sarebbe il promotore e capo indiscusso del sodalizio criminale dedito alle truffe assicurative.

da Repubblica.it 18 marzo 2013 CASERTA: TRUFFE ALLE ASSICURAZIONI, UN ARRESTO Caserta, 17 mar. (Adnkronos) - Stefano Russo di 44 anni e' stato arrestato nella mattinata di oggi a Caserta dai carabinieri di Sessa Aurunca in base a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il tribunale di Santa aria Capua Vetere su richiesta del pm della locale procura. Russo e' accusato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e al falso. Russo e' indagato nell'ambito dell'indagine sulla truffa alle assicurazioni che a gennaio di quest'anno ha portato all'arresto di 17 persone. Secondo gli investigatori sarebbe "il promotore e capo indiscusso del sodalizio criminale dedito alle truffe assicurative".

da www.veneziatoday.it 18 marzo 2013 CHIOGGIA, TRUFFA 70 CLIENTI CON UNA RC AUTO FASULLA E INTASCA I SOLDI Incassava il premio delle polizze, ma non comunicava il contratto alla compagnia. Una truffa aggravata quella messa in atto da un 21enne di Chioggia, agente di una filiale in via Colombo a Sottomarina, in base alla quale i suoi clienti restavano senza alcuna copertura. Le indagini sono state avviate dai carabinieri di Chioggia dopo che era stato riscontrato che un automobilista, pur essendo provvisto di tutti i documenti assicurativi da un accertamento presso la banca dati dell Ania, Associazione nazionale imprese assicuratrici, risultava che la sua auto non fosse coperta da assicurazione. I militari hanno così deciso di estendere gli accertamenti anche ad un altra decina di automobilisti che avevano già preso accordi con il 21enne: anche in questi casi di fatto non esisteva alcuna copertura assicurativa Rca dei loro mezzi. Da lì alla perquisizione della casa e all'ufficio del giovane agente il passo è stato breve: dalle indagini sono così emersi numerosi contratti assicurativi, stipulati prevalentemente con automobilisti di Chioggia. In particolare i carabinieri veneziani hanno scovato un grosso sacco di plastica pieno di certificati e contrassegni di assicurazione, tagliati con il tritacarte o semplicemente stracciati. Il modus operandi con il quale l'assicuratore operava si è fatto via-via più chiaro: dopo aver stipulato il contratto e aver ricevuto il premio dal cliente, comunicava alla propria società assicurativa la disdetta della polizza motivandola nella maggior parte dei casi con la vendita, cessazione, demolizione o espatrio del mezzo. In questo modo si tratteneva quindi l intero importo della rata. Finora i casi riscontrati sono circa settanta, ma sono destinati sicuramente ad aumentare, anche in considerazione del fatto che l assicuratore allettava i clienti con proposte economicamente molto vantaggiose. I carabinieri di Chioggia hanno invitato le persone che hanno stipulato un contratto di assicurazione Rca con l'agente assicurativo, di recarsi presso gli uffici del Comando compagnia, per verificare la posizione delle proprie autovetture. Il 21enne è stato denunciato e piede libero per truffa aggravata, falsità ideologica e appropriazione indebita aggravata.

da www.pupia.tv - 18 marzo 2013 SESSA AURUNCA. FALSE ASSICURAZIONI AUTO, UN ARRESTO Nel corso della mattinata di domenica 17 marzo i carabinieri della stazione di Sessa Aurunca hanno eseguito un ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere,per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e falso nei confronti di S.R., 44 anni, di Caserta. Dagli accertamenti e dalle risultanze investigative dei militari dell Arma, l uomo è risultato essere il promotore e capo indiscusso del sodalizio criminale dedito alle truffe assicurative, già in gran parte disarticolato nell ambito dell operazione Cinque Giorni, eseguita lo scorso 23 gennaio dai carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca, nel corso della quale furono arrestate 17 persone e sequestrati oltre 2000 contrassegni perfettamente riprodotti recanti i loghi delle più importanti società nazionali ed estere del settore. Nell ambito dell indagine veniva accertato che l organizzazione si avvaleva anche di un call-center, collegato ad un numero verde, per la stipula di contratti online. Si stima, inoltre, che nel solo arco temporale oggetto delle investigazioni, ovvero poco più che quattro mesi, l associazione abbia immesso sul mercato oltre 20mila polizze contraffatte, riferibili principalmente alle compagnie Direct Line, Ina Assitalia, Generali Assicurazioni, Sara Assicurazioni, Milano Assicurazioni, Fondiaria Sai, Unipol ed Ugf, conseguendo profitti, nel solo periodo considerato, superiori ad 800mila euro. Sottoposto a sequestro preventivo un immobile nella disponibilità dell uomo, a Caserta, nei pressi di Corso Trieste, del valore commerciale di circa 600mila euro, ritenuto dagli investigatori provento dell illecita attività. L arrestato è stato associato alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere a disposizione dell autorità giudiziaria.

da http://nuovavenezia.gelocal.it 18 marzo 2013 SI INTASCAVA I SOLDI DELLE POLIZZE, AGENTE DENUNCIATO PER TRUFFA Almeno settanta automobilisti che giravano senza copertura assicurativa, perché il premio della loro polizza, regolarmente pagato, se lo era intascato il subagente. L'hanno scoperto i carabinieri, durante un controllo di routine, e il furbetto che si sarebbe impossessato dei soldi potrebbe passare alla storia come il più giovane truffatore chioggiotto di sempre, dato che ha solo 21 anni. Matteo Biston conduce la sub agenzia della Hdi Assicurazioni, con ufficio in via Colombo, da poco più di un anno. Un'impresa in cui si è, probabilmente, gettato anima e corpo con tanto di profilo facebook dell'agenzia, per entrare in un mercato, le assicurazioni auto low cost, che promette bene, in questi tempi di crisi. Se l'idea gli sia venuta perché il settore tirava poco o perché tirava fin troppo e i guadagni potevano crescere rapidamente, è una cosa che potrà spiegare solo lui. Sta di fatto che il giovane, ad un certo punto, ha cominciato a incassare i premi, rilasciando ai contraenti il regolare contrassegno e il contratto, ma senza versare i soldi alla società assicurativa. Per il mancato versamento trovava svariate giustificazioni: vendita all'estero dell'auto, demolizione, ecc. tutte evenienze che, stranamente, si verificavano pochissimi giorni dopo la stipula dell'assicurazione. Ma non è stata questa stranezza a rivelare la truffa. Se ne sono accorti i carabinieri che, dopo un controllo stradale di routine, hanno verificato la copertura assicurativa di un automobilista alla banca dati dell'ania, l'associazione di tutte le imprese del settore. Si tratta di una misura precauzionale usata, a campione, contro i falsi tagliandi assicurativi che, in quel caso, appariva un semplice pro forma. Invece è saltato fuori che l'automobilista non era assicurato, anche se tutti i suoi documenti apparivano in regola. Di qui è partito l'accertamento sulle altre auto di famiglia, anch'esse assicurate dallo stesso sub agente Hdi: inesistenti anche quelle polizze. Ulteriori controlli su altri clienti hanno portato allo stesso risultato: polizza pagata, ma assicurazione inesistente. I militari, quindi, hanno perquisito domicilio e ufficio di Biston, trovando, oltre a molti contratti intestati, per lo più, a cittadini di Chioggia, un sacco di plastica con numerosi frammenti di certificati e contrassegni tagliati e stracciati (forse con l'intenzione di disfarsene in seguito) da cui è stato ricostruito il presunto meccanismo truffaldino. Il giovane è stato denunciato per truffa e appropriazione indebita aggravate e falso ideologico. Ora i carabinieri invitano tutti coloro che si fossero assicurati in quell'agenzia a recarsi in comando per le verifiche del caso. Da parte sua il legale di Biston nega ogni addebito: «Il mio cliente non ha truffato nessuno». L'avvocato Giorgio Muccio difende il giovane dalle accuse dei carabinieri. «Le polizze sotto esame», dice Muccio, «sono 62 (per circa 30 mila euro) e non ce ne sono altre. Si tratta di errori dovuti all'inesperienza del ragazzo con il sistema informatico, già segnalati alla società assicuratrice prima dell'inizio delle indagini. Abbiamo consegnato la documentazione proprio ai carabinieri in occasione della perquisizione e nessun automobilista è mai stato privo di copertura. Le accuse (tutte ancora da dimostrare) come risultano dal mandato di perquisizione, sono la truffa semplice (non aggravata), la falsità in scrittura privata e non c'è l'appropriazione indebita».