30 aprile 2010 ANCORA TAGLI SULLE POLITICHE SOCIALI Finalmente sono finite le varie tornate elettorali regionali e comunali, ognuno ha avuto l amministrazione che ha voluto e chi non ha votato non dovrà mai lamentarsi. Riprendiamo quindi le nostre pubblicazioni. Per prima cosa vorrei che leggeste l articolo, che riguarda il taglio dei fondi da parte della Regione Lombardia sulle politiche sociali, in conformità a una delibera di giunta del 10 febbraio 2010: il titolo dell'articolo è "Le bugie hanno le gambe corte", che è un commento a quanto pubblicato sul "Corriere della Sera" di sabato 3 aprile 2010 (vedi alle pagg. 3 e 4 del presente articolo). Chi ha proposto la manifestazione è né più né meno che l ex Presidente del Consiglio Regionale Lombardo ATTILIO FONTANA del partito LEGA NORD e sindaco dell operosa VARESE dal 5 giugno 2006. Nell articolo in questione il sindaco Fontana non afferma che non ha soldi perché l amministrazione precedente li ha sperperati, ma dichiara a viva voce che la sua Amministrazione non ce la fa a sostenere i costi della spesa pubblica, perché il GOVERNO NON RIFONDE QUELLO CHE HA PROMESSO E LA REGIONE LOMBARDIA TAGLIA DRASTICAMENTE QUELLO CHE SPETTA AI COMUNI. MA QUESTO E Il SUO GOVERNO! Ancora un appello del sindaco Fontana appare sul "Corriere della Sera" del 17 aprile 2010: "Servizi sociali senza soldi: date al Comune il cinque per mille" (vedi a pag. 5 del presente articolo). VERGOGNA! VERGONA! VERGOGNA!. La situazione in cui si trova la città di Varese è la stessa di molti comuni lombardi, a prescindere dal colore politico delle varie amministrazioni. Ecco allora il nostro appello: "Caro Sindaco Fontana, noi chiediamo al Governo di intervenire sugli sprechi: se si sperperano soldi per gli alti costi di amministratori, funzionari e dirigenti, non ci si può poi lamentare dei tagli e dei risparmi forzati sui servizi a discapito dei cittadini. E vergognoso, quindi, l appello alla scelta del 5 per mille a discapito delle associazioni, che già stentano a sopravvivere con risorse proprie, che sono del resto ancora una volta frutto di donazioni degli stessi cittadini. E un modo come un altro per sminuire il valore di quanti prestano gratuitamente il proprio impegno nel mondo del Volontariato!" Voglio ancora offrire uno spunto, ripensando che, mentre da una parte ci si avvia verso il federalismo, dall altra fervono i preparativi per celebrare il prossimo anno i 150 anni dell Unità d Italia. E allora perché non fare qualche riflessione su alcune citazioni di Massimo Taparelli, marchese d Azeglio: sono citazioni che è ancora oggi possono essere di grande attualità e sulle quali potremmo aprire un dibattito. Ve le propongo: "Il primo bisogno d Italia è che si formino italiani dotati d alti e forti caratteri. E pure troppo si va ogni giorno più verso il polo opposto: purtroppo s è fatta l Italia, ma non si fanno gli italiani". "Gli italiani hanno voluto fare un Italia nuova, e loro rimanere gli italiani vecchi di prima, colle dappocaggini e le miserie morali che furono ab antico la loro rovina... pensano a riformare l Italia, e nessuno s accorge che per riuscirci bisogna, prima che si riformino loro".
"Ad un governo ingiusto nuoce più il martire che non il ribelle". "Meno partiti ci sono, e meglio si cammina. Beati i paesi dove non ve ne sono che due: uno del presente Governo; l altro dell avvenire, l Opposizione. Un tale stato di cose è segno della robusta salute di una nazione; è segno che in essa le questioni di una vera utilità pubblica soffocano le questioni d utilità private, di persone, di sette, ecc, ecc.". Angelo Fabbri
3 Aprile 2010 Fonte: Corriere della Sera
3 Aprile 2010 Fonte: Corriere della Sera (segue dalla pagina precedente)
17 Aprile 2010 Fonte: Corriere della Sera