«SIAMO TUTTI PROTEZIONE CIVILE»

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CONCORSO STREET ART Genova 2017/2018

Il Sistema di Protezione Civile la cultura del rischio per la difesa e l autodifesa dagli eventi calamitosi

3 La protezione civile nasce dall esigenza di tutelare l integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l ambiente dai danni o dal pericolo di danni che derivano dalle calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi naturali o antropici. La Legge 24 febbraio 1992, n. 225 e ss.mm. e ii. individua le seguenti attività di protezione civile: previsione prevenzione soccorso consiste nelle attività, svolte anche con il concorso di soggetti scientifici e tecnici competenti in materia, dirette all identificazione degli scenari di rischio probabili e, ove possibile al preannuncio, al monitoraggio, alla sorveglianza e alla vigilanza in tempo reale degli eventi e dei conseguenti livelli di rischio attesi I COMPITI DELLA PROTEZIONE CIVILE consiste nelle attività volte ad evitare o a ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni. Si esplica in attività non strutturali concernenti l allertamento, la pianificazione, la formazione, la diffusione della cultura di protezione civile e l informazione alla popolazione anche tramite esercitazioni. consiste nell'attuazione degli interventi diretti ad assicurare in modo coordinato, alla popolazione colpita dagli eventi, ogni forma di prima assistenza (da attuarsi sempre nell ambito dei piani d emergenza comunali, provinciali, regionali, nazionali a seconda del tipo di evento ed intervento necessario); superamento dell emergenza consiste nell'attuazione, coordinata con gli organi istituzionali competenti, delle iniziative necessarie ed indilazionabili volte a rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita;

4 IL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE All'attuazione delle attività di protezione civile provvedono, ciascuno secondo le proprie competenze, le componenti istituzionali: Lo Stato Le Regioni Le Provincie I Comuni Le Comunità Montane

5 IL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE All'attuazione delle attività di protezione civile concorrono anche: Gli Enti pubblici Gli Istituti ed i gruppi di ricerca scientifica con finalità di protezione civile Ordini e collegi professionali I cittadini Gruppi associati di volontariato civile

6 IL SISTEMA OPERATIVO DI PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE STRUTTURE OPERATIVE DEL SERVIZIO NAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco quale componente fondamentale della protezione civile La Croce rossa italiana Le strutture del Servizio sanitario nazionale Le Forze di Polizia Le Forze Armate Servizi Tecnici nazionali Il Corpo nazionale soccorso alpino-cnsa (CAI) Le organizzazioni di volontariato

7 SUSSIDIARIETA DEL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE Il principio di sussidiarietà attiene ai rapporti tra i diversi livelli territoriali di potere e comporta che, da un lato, lo svolgimento di funzioni pubbliche debba essere svolto al livello più vicino ai cittadini e, dall altro, che tali funzioni vengano attratte dal livello territorialmente superiore solo laddove questo sia in grado di svolgerle meglio di quello di livello inferiore. Qualora la calamità naturale o l evento non possano essere fronteggiati con i mezzi a disposizione del Comune, il Sindaco chiede l intervento di altre forze e strutture al Prefetto, che adotta i provvedimenti di competenza, coordinando i propri interventi con quelli dell Autorità comunale di Protezione Civile.

8 IL SISTEMA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE LA PROTEZIONE CIVILE DEL COMUNE DI GENOVA L'Amministrazione Comunale di Genova, nella propria organizzazione affida al Settore Protezione Civile e Comunicazione Operativa, della Direzione Corpo di Polizia Municipale, il coordinamento delle attività di previsione, prevenzione, soccorso delle popolazioni, contrasto e superamento dell emergenza. Al verificarsi di un emergenza nell ambito del territorio comunale, il Sindaco, in qualità di Autorità comunale di Protezione Civile, assume la direzione dei servizi di emergenza che insistono sul territorio del Comune, nonché l organizzazione dei servizi di soccorso e di assistenza delle popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari avvalendosi delle componenti del Sistema Comunale di Protezione Civile.

9 IL SISTEMA OPERATIVO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE STRUTTURA DEL SISTEMA OPERATIVO DEL COMUNE DI GENOVA SINDACO CENTRO OPERATIVO COMUNALE COC UNITA DI CRISI MUNICIPALE UCM

10 La protezione civile e la sicurezza personale sono profondamente influenzate dalla componente socioculturale ed è facile intuire che le norme dell autotutela devono essere seguite non tanto per imposizioni di legge, quanto per la convinzione che ogni persona deve salvaguardare la propria incolumità e quella della propria famiglia e più in generale deve tutelare la propria comunità. Le informazioni alla popolazione riguardano: - il rischio e gli effetti di un possibile evento in un determinato territorio; - i comportamenti da adottare in caso di evento emergenziale; - le modalità attraverso le quali verranno emessi avvisi e messaggi relativi alle situazioni previsionali o in corso d evento. DIFFUSIONE DELLA CULTURA DI PROTEZIONE CIVILE Le attività di diffusione della cultura di protezione civile, rivestono un carattere strategico ed imprescindibile del Sistema Comunale di Protezione Civile.

11 COMUNICARE PENSIERI CON LE PAROLE. TERREMOTO DELL AQUILA

12..CON SEMINARI... «PROTEZIONE CIVILE E CULTURA DELLA SICUREZZA. LE BUONE PRATICHE A GENOVA»

13..CON MOSTRE.. PICCOLI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE

14..CON MANIFESTAZIONI.. «IO NON RISCHIO»

15.CON LABORATORI.. FESTIVAL DELLA SCIENZA

16 CON L INTUIZIONE VISIVA CAMPAGNA RISCHIO NEVE CAMPAGNA RISCHIO NEVE INVERNO 2016-2017

17.O COME PIACE A TE

18 PERCHE ARTE E PROTEZIONE CIVILE? La scienza permette un approccio metodologico ai temi di protezione civile dal punto di vista della conoscenza e dello studio dei fenomeni. Ad esempio l analisi delle informazioni scientifiche consente di individuare lo scenario di rischio considerato come l evoluzione nello spazio e nel tempo di un evento, di stimare i suoi effetti, di individuare la distribuzione sul territorio degli esposti e la relativa caratterizzazione anche in termini di vulnerabilità e a seguito di azioni di contrasto e di mitigazione del rischio. La conoscenza e la consapevolezza dei rischi, delle logiche e delle dinamiche sociali motivano e supportano le scelte dei comportamenti di autoprotezione da adottare. La comunicazione visiva, d altro canto, è una forma di linguaggio artistico capace di trasmettere tutta la sua natura conoscitiva e comunicativa entrando in contatto con l interlocutore e questo indipendentemente dalla natura e dal significato del messaggio stesso. Questa forma di comunicazione indiretta permette di sensibilizzare la comunità informata, ma non ancora consapevole, promuovendo un approccio partecipativo, pratico e condiviso della percezione del rischio e ciò può avvenire attraverso diverse forme di espressione artistica.

19 LA PROTEZIONE CIVILE TUTELA I BENI CULTURALI E L ARTE SOSTIENE LA CULTURA DI PROTEZIONE CIVILE COMUNICHIAMO I FATTI E LE EMOZIONI L approccio alle problematiche legate alla cultura di protezione civile, richiede una spiccata attenzione nello sviluppo della motivazione, che deve essere stimolata entrando in sintonia con gli interlocutori. La scelta più efficace risulta l utilizzo della comunicazione visiva tramite libere rappresentazioni artistiche, al fine di conquistare la dovuta attenzione da parte della collettività su tematiche ancora troppo poco condivise e non ancora radicate nella cultura di oggi.