CONGIUNTURA DEL COMMERCIO 1 TRIMESTRE 2001 A CURA DELL UFFICIO STUDI INDAGINE SUL SETTORE COMMERCI ALE DELLA PROVINCIA DI BIELLA in collaborazione con
CONGIUNTURA DEL SETTORE COMMERCIALE: CONTINUA IL PERIODO NEGATIVO 1 Trimestre 2001 Per il quinto trimestre consecutivo il saldo ottimisti-pessimisti porta segno negativo; particolare difficoltà per il settore non alimentare e per le macellerie, buona tenuta della Grande Distribuzione A partire dal 2001 la consueta indagine congiunturale, condotta da Camera di Commercio ed Ascom su un campione di circa novanta imprese della Provincia di Biella, rientra nel più ampio progetto dell Osservatorio sul commercio, realizzato con il patrocinio di Unioncamere e Regione Piemonte in attuazione del decreto Bersani. È stato dunque avviato un sistema di rilevazione coordinato a livello regionale, in grado di fornire significativi confronti tra le otto province piemontesi: i primi reports saranno pubblicati entro pochi giorni a cura del Centro Studi di Unioncamere. Per tornare all indagine provinciale, i cui dati sono già disponibili, emerge con evidenza il risultato riguardante l andamento delle vendite: per il quinto trimestre consecutivo (in pratica dall inizio del 2000) il saldo ottimisti pessimisti porta segno negativo (-33%, addirittura -40% per il commercio al dettaglio), una dinamica in controtendenza rispetto al trend nazionale rilevato nei primi mesi del 2001. Il clima di fiducia dei consumatori calcolato dall ISAE e l indice tendenziale del valore delle vendite pubblicato dal Sole 24 Ore risultano entrambi in crescita moderata, dopo un 2000 dall andamento altalenante, positivo solo nei mesi estivi. Come di consueto, l elaborazione dei questionari è stata effettuata con riferimento ai settori di attività: commercio al dettaglio (alimentare e non), intermediari (agenti di commercio e grossisti) e somministrazione (comprendente alberghi, ristoranti, pubblici esercizi e locali di intrattenimento): in tutti i casi il saldo ottimisti-pessimisti è negativo, con esiti preoccupanti nel commercio al dettaglio, soprattutto nel comparto non alimentare (saldo 50%). Non è da escludere che sulle risposte fornite dal campione abbia potuto influire il contraccolpo del periodo post-natalizio: la domanda posta è di natura tendenziale annua (volume delle vendite rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente), tuttavia in un questionario di tipo qualitativo l effetto psicologico derivante dal confronto immediato col periodo precedente può essere considerevole. Per una maggiore disaggregazione, si rimanda ai dati riportati nella tabella 1 e nel grafico 1. Il deludente andamento delle vendite nel primo trimestre del 2001 pare non tradursi in un eccessivo pessimismo per i mesi a venire: oltre il 50% degli intervistati prevede infatti di poter incrementare il giro d affari nel periodo aprile-giugno. Nei comparti Intermediari e Somministrazione prevale maggiormente l ottimismo, con previsioni di aumento superiori al 60-70% del campione, mentre tra i dettaglianti è leggermente più elevata la percentuale di coloro che si attendono una riduzione delle vendite (tabella2 grafico 2). L analisi di questo dato offre lo spunto per accennare all effetto CCIAA di Biella Congiuntura del commercio 1 trimestre 2001 2
mucca pazza, che nella scorsa rilevazione, grazie al periodo natalizio, era stato in parte arginato, ma che già si preannunciava in tutta la sua gravità nelle aspettative formulate dal campione lo scorso mese di gennaio. Oltre il 90% delle macellerie interpellate ha denunciato un calo, spesso vistoso (64% dei casi), delle vendite, che ha finito per abbassare notevolmente la performance complessiva del settore. Le previsioni per il prossimo trimestre, pur restando fortemente negative, sono più incoraggianti, influenzate forse dalla graduale ripresa dei consumi di carne, rilevata a livello nazionale proprio in corrispondenza della messa al bando della tradizionale fiorentina. Ha sicuramente influito sulla ritrovata fiducia dei consumatori la consapevolezza che a livello istituzionale il problema è stato affrontato seriamente, garantendo controli accurati sulla totalità dei capi macellati. La numerosità del campione consente di proporre ulteriori approfondimenti settoriali (tabella 3). La grande distribuzione biellese continua a segnalare un positivo andamento delle vendite, allineandosi ad una tendenza comune anche al resto d Italia; i negozi di abbigliamento denunciano le ormai croniche difficoltà, solo parzialmente lenite dai saldi stagionali; nel campo della ristorazione, ad un deludente risultato nel periodo gennaio-marzo si contrappone un aspettativa di deciso miglioramento per i prossimi mesi; sostanziale equilibrio tra gli albergatori, con tendenza all ottimismo sia per i consuntivi che per la previsione. Un ultima considerazione riguarda la dinamica dei prezzi di vendita, di particolare attualità in provincia dopo la diffusione dei primi dati ufficiali da parte dell ISTAT, secondo i quali Biella in gennaio e febbraio ha fatto registrare un inflazione decisamente superiore a quella nazionale: come già evidenziato nelle scorse rilevazioni, il commercio al dettaglio (prezzi in aumento rispetto al 2000 per l 86% degli intervistati) risulta più sensibile alle spinte inflazionistiche rispetto alle imprese di somministrazione (53%) (tabella 4). CCIAA di Biella Congiuntura del commercio 1 trimestre 2001 3
Tabella 1. Andamento delle vendite nel 1 trimestre del 2001 (rispetto al 1 trimestre 2000) Andamento Lieve aumento Lieve diminuzione Commercio al dettaglio 30% 0% 30% 40% -40% Alimentare 38% 0% 29% 33% -24% Non alimentare 25% 0% 31% 44% -50% Intermediari 27% 18% 36% 18% -9% Somministrazione 32% 5% 53% 11% -26% Totale complessivo 30% 3% 36% 31% -33% Grafico 1. Commercio al dettaglio: andamento delle vendite nel 1 trimestre 2001 80% 60% 70% 62% 75% 40% 20% 30% 38% 25% 0% TOTALE DETTAGLIO Alimentare Non alimentare CCIAA di Biella Congiuntura del commercio 1 trimestre 2001 4
Tabella 2. Previsioni di vendita per il prossimo trimestre (rispetto al trimestre in corso) Andamento Lieve aumento Lieve diminuzione Commercio al dettaglio 37% 6% 46% 11% -15% Alimentare 38% 0% 52% 10% -24% Non alimentare 36% 9% 42% 12% -9% Intermediari 64% 9% 18% 9% +45% Somministrazione 63% 0% 31% 6% +25% Totale complessivo 46% 5% 39% 10% +2% Grafico 2. Commercio al dettaglio: previsioni di vendita per il prossimo trimestre 80% 60% 40% 43% 57% 38% 62% 45% 55% 20% 0% TOTALE DETTAGLIO Alimentare Non alimentare CCIAA di Biella Congiuntura del commercio 1 trimestre 2001 5
Tabella 3. Dinamiche settoriali VENDITE PREVISIONI MACELLERIE 9% 91% -82% 27% 73% -45% ABBIGLIAMENTO 33% 67% -33% 20% 80% -60% GRANDE DISTRIBUZIONE 80% 20% +60% 80% 20% +60% RISTORAZIONE 33% 67% -33% 78% 22% +56% ALBERGATORI 60% 40% +20% 60% 40% +20% Tabella 4. Andamento dei prezzi PREZZI Commercio al dettaglio 86% 14% +71% Somministrazione 53% 47% +6% CCIAA di Biella Congiuntura del commercio 1 trimestre 2001 6