CENTRO ITALIANO DI DOCUMENTAZIONE IN PATOLOGIE ESTETICHE



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CENTRO ITALIANO DI DOCUMENTAZIONE IN PATOLOGIE ESTETICHE CONFERENZA STAMPA GIOVEDI 8 MAGGIO 2008 ore 11,30 Circolo della Stampa Corso Venezia, 16 Milano Sala Tobagi DALLA PIU AVANZATA RICERCA DERMATOLOGICA ITALIANA UNA NUOVA TECNICA - BIODERMOGENESI - RISOLVE LE SMAGLIATURE VERE E PROPRIE CICATRICI CUTANEE FINORA INTRATTABILI CAUSATE DA ALTERAZIONI ORMONALI DELL ADOLESCENZA E DELLA GRAVIDANZA - CHE RIGUARDANO NEL NOSTRO PAESE CIRCA 18 MILIONI DI DONNE A PARTIRE DAI 12 ANNI E CIRCA 8 MILIONI DI UOMINI Relatori: Professor PIERANTONIO BACCI Docente di Flebologia e Chirurgia Estetica Università, Siena Direttore Centro Documentazione in Patologie Estetiche, Arezzo Per informazioni: Ufficio Stampa Md Health Consulting Antonella Marchitto tel. 02 48015241-335 / 6230803 Franco Di Liello tel. 02 48015241-338 / 1201248 Centro Documentazione in Patologie Estetiche, Arezzo Numero verde : tel. 800 567 332 COMUNICATO STAMPA La lotta alle smagliature "striae distensae" vere e proprie cicatrici cutanee finora intrattabili e causate da alterazioni ormonali dell adolescenza e della gravidanza che secondo dati Istat del 2007 affliggono in Italia circa 18 milioni di donne a partire dai 12 16 anni e circa 8 milioni di uomini può ora contare sulla più avanzata ricerca dermatologica italiana con innovative

tecniche che agiscono direttamente sui meccanismi cellulari impenetrabili da creme e lozioni, risolvendo così la patologia cutanea senza aggressive dermoabrasioni e peeling chimici e senza sofferenza. La rivoluzionaria metodica made in Italy, dice il professor Pierantonio Bacci, Direttore Centro Documentazione in Patologie Estetiche di Arezzo, Docente di Chirurgia Estetica Scuola di Chirurgia Università di Siena, e pioniere della nuova tecnica, sperimentata con successo per oltre 2 anni su circa 2.000 donne si chiama Biodermogenesi e sfrutta l associazione vincente delle radiofrequenze e lievi impulsi elettrici erogati da un rullo che fatto scorrere sulle aree interessate stimola il tessuto cutaneo negli strati più profondi del derma migliorandone l'attività vascolare, l'ossigenazione, incrementando la mitosi cellulare e stimolando i fibroblasti a produrre nuovo collagene ed elastina in modo da riempire i solchi delle strie con una rigenerazione tissutale del tessuto smagliato. Osservazioni cliniche e studi svolti dal Board scientifico del Centro di Documentazione in Patologie Estetiche di Arezzo da me diretto e da altri centri pilota e di riferimento italiani hanno dimostrato l efficacia della nuova metodica evidenziando rispetto alle altre tecniche in uso l assenza di complicazioni come incrementata fragilità capillare, ematomi e infezioni. Il trattamento si svolge in cinque fasi, la prima effettua un gommage meccanico di superficie, la seconda genera una ginnastica vasale sul microcircolo cutaneo e nutre la pelle con particolari principi attivi che favoriscono la rigenerazione del tessuto cutaneo, la terza richiama moderatamente sangue in superficie per aumentarne l ossigenazione e contemporaneamente favorisce un aumento della mitosi cellulare al tessuto sottostante la smagliatura, la quarta attiva un drenaggio sul microcircolo linfatico per riassorbire le scorie prodotte con la mitosi indotta dalla rivascolarizzazione; quest ultima fase ripristina inoltre il normale ph cutaneo ed il film idrolipidico epidermico, la quinta si basa infine sull abbronzatura con l esposizione al sole o a lampade UVA per stimolare la ricolorazione e la rigenerazione connettivale. Per ottimizzare il trattamento si usano sostanze a base di derivati di jojoba e mais, che contengono acidi grassi importanti per la protezione e idratazione della pelle. Biodermogenesi, già in uso in circa 60 centri di medicina estetica italiani, richiede in base allo stato della smagliatura dalle 15 alle 20 sedute. I processi di riproduzione cellulare e di riattivazione del microcircolo necessitano di circa 28-40 giorni per cui stimolazioni ripetute favoriscono un risultato stabile e duraturo nel tempo. Laser- Dermogenesi Quando i solchi delle smagliature sono molto profondi e fibrosi, continua Bacci. si ricorre a trattamenti chirurgici più invasivi associati a Biodermogenesi come endolaser Endo light Lift e la Laserdermogenesi che utilizza una microfibra delle dimensioni di un capello per rompere i setti fibrosi interni e per creare fitte microincisioni esterne in modo da stimolare una nuova rigenerazione tissutale. In casi gravi di grandi smagliature si ricorre all asportazione chirurgica con un particolare bisturi a radiofrequenza, il chirurgo estetico o il dermatologo riposiziona i bordi tessutali con un innovativa sutura che si avvale di un filo a spiga di grano, simile a quello usato per il ringiovanimento del volto, che ancora i tessuti evitando il nodo della sutura. In questi casi selezionati e più gravi dove è necessaria la terapia invasiva, dopo la guarigione della ferita cicli di trattamento con biodermogenesi ottimizzano i risultati in una collaborazione sinergica tra medico estetico chirurgo ed estetista. Le smagliature riguardano un po tutte le donne, dalle adolescenti alle più mature e sono l inestetismo più difficile da trattare. Compaiono inizialmente, spiega l esperto, come piccole striature color rosa intervallate da tratti di pelle sana per poi virare con il tempo in vere e proprie cicatrici biancastre madreperlacee che si diramano su fianchi, glutei, cosce,addome, braccia e seno sotto forma di solchi, dove permangono ostinate e resistenti. Le strie si presentano come strisce parallele tra loro, intervallate da tratti di pelle integra con bordi netti e superficie in rilievo o avvallata, Possono essere lunghe alcuni centimetri e larghe sino a 8-10 millimetri, vere e proprie cicatrici dove il tessuto non è più vascolarizzato. Le cause sono fattori ormonali e metabolici tra cui le alterazioni o l eccesso dei livelli degli estrogeni, inclusi quelli assunti con l alimentazione o con la pillola estro progestinica, l eccesso di zuccheri, gli stati psicologici ansioso-depressivi in trattamento farmacologico, la sedentarietà, le alterazioni dell intestino, una certa predisposizione, brusche variazioni di peso - aumenti e dimagramenti eccessivi. L insorgenza delle smagliature si concentra principalmente tra l adolescenza e la terza e quarta decade di vita manifestandosi in entrambi i sessi con una netta prevalenza per quello femminile. Nelle donne all epoca del menarca le strie compaiono fra i 12 e i 16 anni e sono localizzate su fianchi, cosce e seni. In gravidanza per le modificazioni ormonali e biochimiche le strie si manifestano a partire dal settimo mese a causa dell azione negativa degli estrogeni sulla sintesi del collagene. In entrambe le situazioni i tessuti diventano meno

resistenti e più elastici: in particolare nella gestazione le strie sull addome sono dovute alle variazioni volumetriche addominali conseguenti all accrescimento del feto mentre sul seno sono legate all allattamento per l azione meccanica della suzione del bambino. Nell uomo compaiono principalmente su fianchi e braccia e sono causate da fattori ormonali e metabolici e sempre più spesso da eccessi di palestra o assunzione di anabolizzanti. Dalla più avanzata ricerca dermatologica italiana una nuova tecnica - Biodermogenesi - risolve le smagliature vere e proprie cicatrici cutanee causate da alterazioni ormonali dell adolescenza e della gravidanza - che riguardano in Italia secondo recenti dati ISTAT aggiornati a gennaio 2007 circa 18 milioni di donne a partire dai 12 anni e circa 8 milioni di uomini. Le smagliature dice il professor Pierantonio Bacci, costituiscono la più difficile patologia estetica da trattare poiché sono vere e proprie cicatrici cutanee risultato del cedimento e della rottura delle fibre del tessuto connettivo. Si manifestano con inestetici segni rossi o bianchi localizzati in particolare su addome, cosce, glutei, braccia e seno e sono l espressione di un alterazione del metabolismo tessutale che incrina la struttura elastica delle fibre connettivali del derma arrivando alla loro rottura. Da un iniziale infiammazione si arriva ad una vera cicatrice, una cicatrice dermica con atrofia dell epidermide. Fattori ormonali e metabolici sono le cause principali, fra cui le alterazioni o l eccesso dei livelli degli ormoni estrogeni prodotti, ma anche di quelli assunti con l alimentazione o la pillola estro progestinica. Non da meno sono importanti cause l eccesso di zuccheri assunti nella dieta, gli stati psicologici ansioso-depressivi in trattamento farmacologico, la sedentarietà le alterazioni dell intestino. Ma una certa predisposizione può influire sull architettura connettivale di sostegno dei tessuti allentando e facendo cedere le fibre elastiche. Da una recente osservazione eseguita dal Centro di Documentazione in Patologie Estetiche di Arezzo diretto dal professor Pier Antonio Bacci sembra che circa 18.milioni, delle quali il 50% prima dei 20 anni, sia il numero di donne in Italia colpite da questa patologia estetica che inizia molto presto, all età dello sviluppo o in seguito alle gravidanze dove la percentuale sale a circa il 70% della popolazione femminile. Se prima poco si poteva per eliminarle ora la medicina estetica è in grado di risolverle con, innovative tecniche made in Italy come biodermogenesi rivolte non solo alle donne ma anche al sesso forte dove sono sempre più diffuse. Le smagliature La definizione scientifica originale, di striae distensae fu coniata nel 1773 da Roderer, per essere poi approfondita nel 1867 da Koestner che le analizzò dal punto di vista istologico osservando la loro tipica atrofia del tessuto, per questo fu poi adottato il termine di striae atrophicae per distinguere quelle smagliature che costituiscono la più difficile patologia estetica da trattare per il fatto che esse sono delle vere e proprie cicatrici cutanee, una cicatrice dermica con atrofia dell epidermide. Nel 1932 il professor Cushing presentò i propri studi relativi a quella patologia definita sindrome di Cushing che è caratterizzata dall alterazione del metabolismo degli ormoni corticosurrenali, furono proprio quei lavori a permettere la fondamentale comprensione della patogenesi delle smagliature legate soprattutto al danno sul derma causato dall alterazione degli ormoni circolanti. Dal punto di vista istologico,spiega Bacci la stria atrofica corrisponde a una riduzione dello spessore dell epidermide,a una marcata atrofia dei fasci di collagene del derma e a una riduzione delle fibre elastiche che in prossimità dei lati della smagliatura sono assottigliate e contratte. Le strie o smagliature si presentano come strisce parallele tra loro, intervallate da tratti di pelle integra, hanno bordi netti e superficie in rilievo o avvallata, con escursioni cromatiche che passano dal rosso/violaceo al bianco opaco. continua Bacci - Possono essere lunghe alcuni centimetri e larghe sino a 8/10 millimetri, ma il problema principale è il fatto che le smagliature sono vere cicatrici dove il tessuto non è vascolarizzato. Negli ultimi anni lo studio delle strie ha avuto un importante sviluppo nell ambito dell estetica e della medicina estetica grazie anche ai rilevanti interessi di tipo economico e commerciale derivanti dal trattamento estetico delle medesime. Epidemiologia

Le strie sono una forma di inestetismo cutaneo molto diffuso, con una maggiore incidenza nella razza caucasica (bianca) sino ad essere molto più rare in alcune popolazioni asiatiche (cinesi, giapponesi), tutto ciò per la struttura del derma e per la sensibilità agli ormoni circolanti. In genere, precisa Bacci, l insorgenze delle smagliature è concentrata nel periodo compreso tra l adolescenza e la terza e quarta decade di vita manifestandosi in entrambi i sessi. Ma è soprattutto nel sesso femminile che le smagliature sono altamente diffuse, dove appaiono fra i 12 ed i 16 anni, all epoca del menarca localizzate su fianchi, cosce e seni. Le alterazioni ormonali e biochimiche tipiche della gravidanza rappresentano senza dubbio un altra causa principale dell insorgenza delle smagliature che appaiono in genere a partire dal settimo mese a causa della nota azione negativa degli estrogeni sulla sintesi del collagene che risulta meno resistente e più elastico. Nella gravidanza, così come nel menarca, ambedue situazioni che preparano i tessuti a una possibile accoglienza del feto, i tessuti divengono meno resistenti per consentire quella tipica elasticità tessutale adatta alla gravidanza. Spesso però, a causa di un eccesso di stimolazione estrogenica o di lassità tessutale costituzionale, le fibre si rompono e vanno incontro a lesione cicatriziali successive.esempio evidente è dato dall insorgenza delle strie sull addome durante la gravidanza, dovute sia alla dilatazione della pelle che al peso del nascituro che grava proprio sull addome, come pure si sottolinea l insorgenza di strie sul seno durante l allattamento, dovute alla variazioni volumetriche tipiche della produzione del latte materno e dalla suzione, e quindi dall azione meccanica indotta, esercitata dal bambino. In entrambi i casi le trazioni esercitate si manifestano nei confronti delle fibre collagene mature, causandone la rottura, alla quale consegue un fenomeno rigenerativo che si concretizza nella stria.risultano particolarmente soggette all insorgenza delle strie le donne alla prima gravidanza, mentre nelle successive l insorgenza risulta essere ridotta od anche, in alcuni casi, nulla. Rimane inoltre da sottolineare come una concausa certa dell insorgenza delle smagliature sia legata anche ad azioni meccaniche di trazione della pelle ed a variazioni brusche dimensionali e di peso, sia negli aumenti di peso che nei dimagramenti eccessivi. L incidenza sulla popolazione in Italia L insorgenza delle smagliature nella donna avviene prevalentemente nel periodo della pubertà e del menarca coinvolgendo circa il 50% della popolazione femminile giovanile, si sviluppa o si aggrava successivamente durante la gravidanza fino a riguardare il 70% delle donne alle soglia dei 40 anni. Partendo da un osservazione svolta nel biennio 2006-2007 dal Centro di Documentazione in Patologie Estetiche di Arezzo diretto dal professor Pier Antonio Bacci su un campione di 2000 casi in sei città italiane ed attingendo alle statistiche demografiche ufficiali dell I.S.T.A.T. aggiornate al 1 gennaio 2007 per una popolazione femminile di circa 27.000.000, si può stimare che in Italia vi sia un altissima incidenza della presenza di smagliature più o meno evidenti sulla popolazione femminile.interessante è il dato osservato nelle donne che hanno visto apparire le smagliature prima dei 20 anni e che hanno dichiarato di averle viste aggravare dopo la gravidanza in oltre il 72% dei casi. A questo bacino di utenza continua Bacci -. si deve poi aggiungere il sesso maschile, in merito al quale non si hanno però dati certi sulla percentuale colpita da tale inestetismo ma sappiamo che si nota un aumento nella domanda di trattamento delle smagliature. Se ricordiamo che, secondo l ISTAT, risiedono in Italia 24.138.017 uomini dai 16 anni in su, sembra che il 31% di essi presenti qualche forma di smagliatura generalmente localizzate su fianchi e braccia e sono causate da eccessiva attività di palestra uso di anabolizzanti Come si formano Le smagliature, ricorda l esperto, sono la più difficile patologia estetica da trattare poiché sono rappresentate da vere e proprie cicatrici cutanee e sono il risultato di un cedimento e di una rottura delle fibre del tessuto connettivo. I primi segni dell alterazione del tessuto connettivo si hanno con la presenza di strisce rosse che indicano una reazione infiammatoria ed edematosa che andrà poi incontro al processo di fibrosi e cicatrizzazione, con strie bianche e lucenti. Le smagliature - sono delle lesioni derivanti da un danno del tessuto connettivo dermico che inizia con fenomeni di tipo infiammatorio e termina in senso cicatriziale. L insorgenza di tali lesioni sono dipendenti da fattori meccanici, biochimici ed ormonali e genetici. Si può quindi affermare che le strie determinano una alterazione cutanea definitiva, dovuta a cause di tipo meccanico (trazioni eccessive, veloci variazioni volumetriche e/o di

peso) nell ambito di tessuto cutaneo caratterizzato da una ridotta capacità di resistenza a tali sollecitazioni a causa di fattori temporanei o costituzionali. La conseguenza primaria dell insorgenza delle smagliature è data dalla modificazione qualitativa e quantitativa del collagene dermico, determinata da un assetto molecolare scompaginato delle fibre collagene. Immediatamente dopo l alterazione e la degenerazione delle fibre di collagene si hanno due distinte fasi evolutive della smagliatura. La prima fase, caratterizzata da una forte ripresa dell attività enzimatica e dei fibroblasti, con il ripristino della produzione dei mucopolisaccaridi, che si protrae da alcuni mesi sino al massimo a due anni, si può definire rigenerativa o infiammatoria. In questa fase le smagliature raggiungono la loro massima estensione ed assumono un colorito che può variare dal rosa pallido al rosso violaceo. La superficie della stria è generalmente liscia ed in alcuni casi può ingenerare lievi sensazioni di prurito, generalmente durante il periodo proprio dell insorgenza. La smagliatura in questa fase si definisce clinicamente stria rubra. La seconda fase è caratterizzata dalla scomparsa del colorito intenso, sostituito da un colore biancastro perlaceo, mentre la superficie si avvalla e risulta cedevole al tatto ed alla trazione, in alcuni casi con increspature perpendicolari alla stria. In questa seconda fase, detta di guarigione o cicatriziale, le smagliature sono definite striae albae. Raggiunta la cicatrizzazione il trattamento è più difficile e può dare complicazioni come cheloidi o pigmentazioni La Biodermogenesi Bi-One Questo nuovo metodo di lavoro, spiega il professor Bacci, vuole affrontare per la prima volta sia gli inestetismi che gli aspetti strutturali della pelle gravata da strie, per questo il trattamento si compone di quattro fasi distinte, con la prima si effettua un gommage meccanico di superficie, con la seconda si nutre la pelle con particolari principi attivi mirati a favorire la rigenerazione del tessuto cutaneo e si crea un azione di ginnastica vasale nei confronti del microcircolo cutaneo, con la terza si richiama moderatamente sangue in superficie per aumentarne l ossigenazione e contemporaneamente si favorisce un aumento della mitosi cellulare con particolare attenzione al tessuto sottostante la smagliatura, con la quarta si attiva un drenaggio da parte del microcircolo linfatico atto a riassorbire le scorie prodotte con la mitosi indotta dalla fase di vascolarizzazione, quest ultima fase ha la capacità di ripristinare il normale ph cutaneo ed il film idrolipidico epidermico. La metodologia offre un trattamento unico che affronta il problema in modo totale evitando la tradizionale filosofia invasiva, come nel peeling, dermoabrasione e laser, ma lavora soprattutto per favorire la rigenerazione di un nuovo tessuto avvalendosi di un metodo che accelera i normali processi biologici della nostra pelle, senza effetti collaterali particolari e nel totale rispetto della fisiologia cutanea. Fase 1- Il gommage La prima fase non è dedicata all abrasione dell epidermide ma alla riduzione dello strato corneo, il cui spessore è particolarmente evidente nel caso delle smagliature. Per non creare rischi di cheloidi, nuove cicatrici o sensibilizzazioni del tessuto si adotta un particolare utensile a forma di campana all interno del quale è previsto un disco di metallo sul quale si inserisce una speciale spugna abrasiva, particolarmente soffice. L apparecchio Bi-One crea quindi un aspirazione regolabile da parte dell operatore che tira la pelle verso la spugna semiabrasiva. Si fa scorrere per alcuni secondi il manipolo sino ad ottenere un blando arrossamento ed una levigazione della superficie cutanea. La spugna abrasiva è monouso. La fase di gommage serve a ridurre lo scalino che caratterizza i solchi delle strie rispetto al tessuto sano e ad aumentare la corretta traspirazione cutanea che porta al nostro organismo il 7% dell ossigeno necessario alle proprie funzioni. Nella smagliatura questa ossigenazione è ridotta. Fase 2- Il nutrimento La seconda fase nutre la pelle con una stimolazione elettrica ad onda quadra ad intensità costante (abbastanza simile a quella dell elettroporazione) tale da favorire la veicolazione dei principi attivi nel tessuto ed esercitare un azione sulla parete dei capillari cutanei, sia linfatici che sanguigni, favorendo di fatto una importante ginnastica vasale. Per ottenere tali risultati si adotta un particolare manipolo piatto disponibile in due dimensioni, corredato da sfere di acciaio destinate ad andare a contatto con la pelle, grazie alle quali si ha il passaggio dell impulso elettrico ed un azione di micromassaggio meccanico. Il manipolo viene fatto scorrere sull area da trattare sino a quando vedremo che la pelle diviene più compatta, chiara e luminosa, mentre le strie, in alcuni casi, iniziano già a perdere parte dell opacità che normalmente le caratterizza. Fase 3- La rigenerazione La terza fase del

trattamento, detta fase active, è senza dubbio la più importante e prevede l utilizzo di uno speciale manipolo ovale a campana, all interno del quale si crea il vuoto. L effetto del vuoto permette un blando richiamo di sangue nell area trattata attraverso uno speciale manipolo che rialza la superficie cutanea portando la pelle a contatto con il nucleo centrale del manipolo all interno del quale è collocato uno speciale generatore di campi magnetici biocompatibili. La biodermogenesi si basa sull applicazione di un elettrodo schermato che non permette un passaggio di energia diretta verso la pelle trattata, all interno del quale viene proiettata una grossa quantità di energia a frequenza variabile che alterna momenti con valenza positiva e momenti con valenza negativa. Questa esclusiva forma di stimolazione interagisce con il pompaggio del sodio e del potassio che sono dei veri e propri veicoli biologici in grado di traslare all interno della membrana cellulare il nutrimento presente nello spazio intracutaneo e di favorire lo smaltimento delle tossine indotte dal metabolismo cellulare. La migrazione continua degli ioni contribuisce ad alzare la temperatura dell ipoderma e del derma di circa due - tre gradi, quel tanto da permettere l aumento della mitosi cellulare sino al 300% in più oltre che ad una importante riattivazione delle funzioni primarie del fibroblasto. Tutto ciò grazie anche al maggior afflusso di sangue e di ossigeno normalmente assente nel tessuto gravato da strie. L energia utilizzata si ispira alla marconiterapia ed alla radiofrequenza, ma con la capacità di valutare spontaneamente il gradiente termico generato e la possibile attività capacitiva dello strumento. L integrazione di queste fasi permette di dilatare il derma della smagliatura che è assottigliato sino al 50%, permette di nutrire le cellule ed ossigenare il tessuto favorendo un ripristino progressivo del calibro capillare. Fase 4- Il massaggio finale Il trattamento si conclude con un massaggio linfodrenante utilizzando il particolare manipolo a sfere di acciaio adottato nella fase 2 che conduce anche un prodotto sotto forma di gel a base di acido glicolico a bassissimo dosaggio, acido ialuronico, collagene ed elastina. Mentre le smagliature divengono progressivamente sempre meno evidenti, il solco si attenua, sino in alcuni casi a presentarsi rigonfiato, arrossato ed in rilievo rispetto alla superficie cutanea, evidente sintomo dell azione riparatrice in atto. La serie dei trattamenti successivi permette un sempre maggiore livellamento della superficie cutanea sino ad arrivare ad una nuova colorazione cutanea dopo esposizione solare che riduce ancora la loro visibilità. Fase 5- Abbronzatura Questa fase caratterizza la metodologia di Biodermogenesi e di Laserdermogenesi, poiché viene richiesta l esposizione al sole per stimolare la ricolorazione e la rigenerazione connettivale. Sia le lampade che il sole, presi nel modo dovuto e con le giuste attenzioni, permettono il migliore risultato ottenibile. Risultati Appare evidente come si possa notare un risultato alla vista ed al tatto già dalla prima seduta, pur se i miglioramenti richiedono dalle 10 alle 20 sedute a seconda del problema dato che i processi di riproduzione cellulare e di riattivazione del microcircolo richiedono un tempo di circa 28-40 giorni cosicché le stimolazioni ripetute favoriscono il risultato che appare stabile e duraturo nel tempo. La metodica può essere simile ai trattamenti delle lesioni muscolari con campi magnetici compatibili utilizzate in medicina fisica e dello sport le cui ecografie dimostrano una rigenerazione prolungata per alcune ore dopo il termine della seduta.per ottimizzare il trattamento si adottano alcune sostanze a base di derivati del jojoba e del mais, selezionati per l elevata presenza di acidi grassi ed importanti per la protezione della pelle e caratterizzati dal fatto che al termine della seduta di lavoro la pelle risulta essere ben idratata e mai grassa ed unta. Complicazioni La biodermogenesi, precisa l esperto, non ha evidenziato alcun problema o effetto collaterale sulle persone sottoposte ai trattamenti. Al termine del trattamento la paziente può esporsi immediatamente al sole o lampade abbronzanti in modo che il solco delle smagliature inizi a pigmentarsi con un colore inizialmente rosato e poi sempre più arrossato assolutamente naturale, sino a poter raggiungere la soglia dell eritema e poi dell abbronzatura. Il costo medio per seduta va da 100 a 120 euro, di solito servono dalle 15 alle 20 sedute a seconda dei casi. Esiste una scheda di anamnesi che permette di diagnosticare quante sedute sono necessarie

per ottenere il massimo risultato, ogni fattore determina un coefficiente di difficoltà, la somma di tutti i coefficienti ci offre un parametro di difficoltà che ci permette di diagnosticare il numero di sedute necessario. Osservazioni cliniche Da circa 2 anni l apparecchiatura per Biodermogenesi Bi-One è presente in circa 60 centri di medicina estetica in Italia, dove aggiunge Bacci, ha dimostrato le sue possibilità nel trattamento delle smagliature che costituiscono la più difficile patologia estetica da trattare poiché sono rappresentate da vere e proprie cicatrici cutanee. Quando le strie sono fini, meno di sei, sette millimetri vengono pressoché eliminate, esse si riempiono completamente, non si percepiscono più al tatto, e al loro posto compare un filo biancastro se il paziente non si espone al sole. In quelle medie si ottiene un miglioramento e una riduzione della visibilità anche per un associato aumento della colorabilità della pelle. Le strie ampie, di sei, sette millimetri, si riempiono ma al tatto rimangono meno dense rispetto al tessuto circostante. In questi casi si consiglia un secondo ciclo di trattamenti a distanza di almeno tre mesi, durante i quali la differenza generalmente si attenua ancora. E quando non ce la fa la Biodermogenesi ecco in aiuto la Laser-dermogenesi I grossi solchi delle smagliature continua il professore, non possono invece venire eliminati con la sola BioDermoGenesi quando sono molto profondi e fibrosi, in questi casi i trattamenti di biodermogenesi possono essere preceduti ad associati a trattamenti chirurgici più invasivi, come l endolaser Endo light Lift e la Laserdermogenesi che utilizza una microfibra come un capello per rompere i setti fibrosi interni e per creare fitte microincisioni esterne in modo da stimolare una nuova rigenerazione seguito da una stimolazione Laser Scanner che stimola il collagene 1 e 2. Tale trattamento sarà seguito dalla biodermogenesi che migliorerà i risultati. In casi gravi di grandi smagliature si asporta la smagliatura con un particolare bisturi a radiofrequenza, il chirurgo estetico o il dermatologo riposiziona in seguito i bordi tessutali incisi con una nuova particolare sutura che si avvale di un filo a spiga di grano simile a quello usato per il ringiovanimento del volto, che ancora i tessuti evitando il nodo della sutura. In questi casi selezionati e più gravi dove è necessaria la terapia invasiva, la biodermogenesi offrirà poi le sue possibilità nei trattamenti di ristrutturazione dopo la guarigione della ferita, permettendo così migliori risultati in collaborazione sinergica fra medico estetico chirurgo ed estetista. Esperienze Come studio guida, precisa Bacci, sono stati presi alcuni casi trattati dalla Dottoressa Caterina Calonzi specialista in medicina termale che ha eseguito cicli di trattamenti variabili da sei a dodici sedute, a cadenza bisettimanale, utilizzando il protocollo di trattamento con l apparecchiatura Bi-One nel periodo settembre - dicembre 2006 ed osservando le variazioni di alcuni elementi indicativi molto specifici quali la riduzione in ampiezza e profondità della stria, il tono cutaneo, la cromia dell epidermide e l ossigenazione del tessuto nei suoi vari strati. Paragonando tali casi con le esperienze svolte dal Centro di Documentazione in Patologie Estetiche di Arezzo diretto dal professor Bacci i risultati hanno evidenziato come alcune smagliature non sono più visibili ad occhio nudo e come le strie si presentino appiattite e ravvicinate. La stria si presenta quasi sempre riempita e compatta sino a renderne difficile la percezione al tatto, il colorito della pelle smagliata è più luminoso e non più opaco, di un rosato più simile al tessuto integro, spesso risultando nuovamente abbronzato su coloro che si sono sottoposti a bagni solari od a trattamenti con particolari LED, cioè luci laser a bassa intensità.soprattutto non si sono verificati effetti collaterali di qualsiasi genere, con particolare riferimento alla totale assenza di sensibilizzazioni ed irritazioni cutanee, con la possibilità di indossare qualsiasi capo di abbigliamento anche subito dopo il trattamento ed esporsi al sole subito dopo la seduta di biodermogenesi, a differenza di quanto normalmente previsto per altre attuali terapie.