LA CONTRAFFAZIONE IN CIFRE. La lotta alla Contraffazione in Italia nel quadriennio 2008 2011

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DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE UIBM PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PR LA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE UFFICIO ITALIANO BREVETTI E MARCHI LA CONTRAFFAZIONE IN CIFRE. La lotta alla Contraffazione in Italia nel quadriennio 2008 2011

Premessa introduttiva Una strategia efficace per stimare il volume totale della contraffazione consiste nel partire dai dati relativi al contrasto del fenomeno, il volume della "parte emersa" dell iceberg, essendo questa considerata una delle manifestazioni più vicine al fenomeno stesso, sia pure con le dovute precauzioni. Per misurare la contraffazione anche in termini oggettivi di impatto sull economia, è inoltre di interesse capovolgere l ottica dell analisi studiando i benefici derivanti dal mancato danno, ovvero dagli effetti di mitigazione derivanti dall attività di contrasto, soprattutto in termini di valore delle merci sequestrate e sottratte all economia illegale. La conoscenza della attività di contrasto significa d altra parte stimare il valore economico degli effetti di tale attività, ovvero di capire se il lavoro di contrasto è efficiente ed efficace. Siamo in presenza di un fenomeno estremamente dinamico, che si modifica in fretta, e in fretta reagisce alle forze che cercano di contrastarlo, con un forte livello di interazione tra la contraffazione e il contrasto. Di qui l importanza di monitorare al meglio il fenomeno, attraverso una visione integrata nazionale, europea e globale. Con il progetto IPERICO, realizzato dalla DGLC-UIBM, l integrazione delle informazioni necessarie per monitorare il fenomeno a livello nazionale è 1

decisamente a buon punto. Ad oggi è anche disponibile l evoluzione web della banca dati per la consultazione on-line del database da parte di cittadini, imprese o anche di studiosi. Il sistema consente di avere elaborazioni predefinite ma anche statistiche personalizzate con disaggregazioni e comparazioni ad hoc ad un maggiore livello di dettaglio (mese, provincia, singolo settore merceologico). Il sistema via web, in particolare, integra e aggrega i dati nazionali raccolti da Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane, attraverso opportuna armonizzazione, a partire dal 2008 e a tutto il 2011. Un quadriennio non è forse un arco temporale sufficiente per valutare un trend in atto, ma abbastanza significativo ai fini dell analisi e della quantificazione dell attività di contrasto alla contraffazione. Ancor più se osservata in termini di numero dei sequestri, verosimilmente meno esposti ad erraticità e alle peculiarità delle singole operazioni dei diversi Corpi. Le quantità di beni d altro canto possono esser lette come un evidenza della portata del fenomeno. In ogni modo, nella interpretazione dei dati, occorre sempre tenere in conto di quanto sia difficile dire se una variazione nel numero di sequestri sia dovuta all incremento delle attività di contraffazione o all aumento dell attività di contrasto. 2

LA CONTRAFFAZIONE IN CIFRE. I dati nazionali 2008-2011: prime evidenze Consideriamo i dati nazionali aggregati di Dogane e Finanza, escludendo le categorie merceologiche di tabacchi, medicinali alimentari e bevande (TABM) per motivi di validità statistica, per le violazioni alle norme sulla contraffazione. Nel quadriennio 2008-2011 si sono registrati oltre 71 mila sequestri e 228 milioni di pezzi contraffatti sequestrati, per un valore complessivo stimato di oltre 2,2 miliardi di Euro. Il numero di sequestri non presenta variazioni marcate da un anno all altro, ma nel 2011 mostra una lieve flessione (del 15% circa rispetto al 2008 e del 16% rispetto al 2010). Sempre a livello aggregato il numero di pezzi sequestrati nel 2011, per quanto in lieve calo rispetto al 2009 e al 2010 (2010 ca. 15%), risulta invece in crescita di quasi il 30% rispetto al 2008. 3

La dimensione media dei sequestri, pertanto, aumenta ancora di oltre il 50% rispetto al 2008, ma di appena il 2% nel 2011 rispetto al 2010. A ben vedere, però, si evidenzia una certa variabilità di andamento nell ambito dei diversi settori merceologici, con una flessione nel 2011 nei sequestri ad esempio di calzature, ed anche abbigliamento e accessori - che pure insieme rappresentano quasi il 70% del totale delle operazioni di sequestro per contraffazione nel quadriennio ed il 50% del totale dei prodotti sequestrati - l affermarsi o il rafforzarsi di altri settori, quali Orologi e gioielli (sequestri 2011-2008 +86%) e la confermata criticità di alcuni settori sia pure non altrettanto rilevanti in termini di quantità di prodotti sequestrati quali Giocattoli e giochi, Profumi e cosmetici, Apparecchiature elettriche e informatiche, nonché Altre merci, che include tra l altro utensileria e cartotecnica. A livello territoriale pur riscontrandosi alcune importanti differenze quantitative tra un anno e l altro, si conferma che le regioni in cui, costantemente nel quadriennio considerato, l attività di contrasto registra i risultati più importanti sono il Lazio, (ed in particolare la città di Roma è la provincia italiana con maggior numero di sequestri e prodotti sequestrati) la Lombardia, la Campania e la Puglia, che da sole assommano dunque in totale quasi il 60% delle azioni di sequestro effettuate da Guardia di Finanza e Dogane nel periodo considerato. Un dato estremamente rilevante e certamente superiore alla concentrazione relativa di popolazione residente in quelle regioni. Lazio e Campania registrano, in media, la maggior parte di denunce per contraffazione. Ancora nel Lazio vi è un alta concentrazione di pezzi sequestrati per 4

abitante: la regione rappresenta un mercato importante per la contraffazione. Seguono Liguria, Campania, Calabria e Toscana. Campania, Lazio, Lombardia e Toscana si confermano come le regioni con maggior valore di sequestri in relazione ai consumi, quindi probabilmente mercati ad alta penetrazione di beni contraffatti. In Campania, Lazio, e Calabria si riscontra un elevato volume dei sequestri anche in relazione al volume dell import-export, suggerendo che una quota relativamente alta dell import-export potrebbe interessare proprio merce contraffatta. I sequestri ed il numero di prodotti sequestrati a livello aggregato per Made in Italy si riducono nel 2011, con maggiore evidenza se rapportati al 2008 (rispettivamente -69% e -34%), seguendo in ogni modo una tendenza già in atto. Anche in questo caso non è vero per tutti i settori. In particolare non è vero per profumi e cosmetici, orologi e gioielli e occhiali. Per Sicurezza prodotti i dati evidenziano ampie oscillazioni nel quadriennio, però con una crescita pressoché costante del numero di sequestri (+136% nel 2011 rispetto al 2008). Anche il numero dei prodotti sequestrati aumenta nel quadriennio, sia pure con un calo nel 2011. La dimensione media dei sequestri subisce pertanto una drastica riduzione nel 2011 rispetto al 2010. Pur nell andamento erratico dei dati le categorie maggiormente interessate si confermano giocattoli, profumi, altre merci (ricambi, ferramenta..) e apparecchiature elettriche. 5

Disaggregando il dato in relazione ai Corpi Esistono variazioni significative tra le attività dei Corpi (Finanza, Dogana, Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia Locale), caratterizzati da specifiche modalità e specializzazioni operative. Si evidenziano parimenti particolari corrispondenze tra corpi e regioni e tra corpi e categorie merceologiche. Per Dogane si evidenzia nei dati 2011 una difformità rispetto al dato aggregato e una certa discontinuità rispetto al passato, sia a livello di settori maggiormente colpiti, sia di tipologia di violazione (Contraffazione, Made in, Sicurezza prodotti). Per la contraffazione, a differenza degli altri corpi, aumenta il numero complessivo di sequestri (+24% ca. rispetto al 2008) e cala significativamente il numero dei prodotti sequestrati (con una riduzione di oltre il 44% rispetto al 2008, e addirittura di circa il 73% rispetto al 2010, sempre con esclusione di Tabacchi, medicinali, prodotti alimentari e bevande). Per Made in Italy e Sicurezza Prodotti dal 2008 si riduce progressivamente il numero di sequestri, mentre i prodotti sequestrati fino al 2010 aumentano per poi subire un brusco calo dal 2010 al 2011. 6

Per Guardia di Finanza sono meno evidenti trend in controtendenza, e al contrario di Dogane, per la contraffazione, si rileva una riduzione nel numero complessivo di sequestri 2008-2011 (-20% ca) e un aumento di circa il 30 % nel numero di pezzi sequestrati rispetto al 2008 (sia pure in decrescita rispetto al 2010). Si potrebbe ipotizzare una maggiore specializzazione e complessità delle operazioni di contrasto sul territorio. Le attività di contrasto per Made in Italy sono in calo netto (in special modo per quantità e numero di beni sequestrati) mentre si conferma per Sicurezza Prodotti un incremento costante e rilevante nel numero di sequestri. I dati del Servizio Analisi Criminale del Ministero dell Interno (Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia Locale) - che non sono aggregabili in IPERICO ai dati nazionali per disomogeneità di metodi di raccolta - evidenziano un calo nel numero dei prodotti sequestrati nel 2011 rispetto al 2008 di oltre il 57% a livello complessivo. Nel quadriennio sono stati sequestrati in totale circa 6,7 milioni di pezzi (non è possibile conoscere il numero di sequestri); i Carabinieri ne effettuano la maggioranza (50%), con numeri in calo nel quadriennio. Il 50% dei pezzi totali sono stati sequestrati in Campania; valori di spicco anche nel Lazio, nella Sicilia e nella Lombardia. Numeri molto elevati si registrano nelle categorie cd, dvd e videocassette, e a seguire accessori di abbigliamento. 7