APPROVATO IL BILANCIO Carige prepara l'aumento In campo investitori esteri Il titolo è salito in Borsa Banca Carige prepara l'aumento di capitale da 800 milioni e se l'obiettivo è fare in modo che resti una banca del territorio la ricerca di investitori è allargata anche all'estero. Ieri l'amministratore delegato Piero Montani ne ha parlato anche durante l'assemblea che ha approvato il bilancio 2013 della banca. Intanto il titolo è salito dopo l'annuncio del rimborso anticipato del prestito Bce. ASSEMBLEA $» Gli azionisti danno il via libera al bilancio d'esercizio del 2013
MONICA ZUNINO é é I l na ^)anca senza soldi è un "Uuomo senz'anima. D pilastro portante per reggere la banca è il capitale» dice l'amministratore delegato di Banca Carige Piero Montani illustrando all'assemblea degli azionisti, dopo il pesante bilancio 2013, il piano per il futuro che parte dall'aumento di capitale da 800 milioni che scatterà a giugno e passa per il rinnovamento del modello operativo. Spiega che il ritorno all'utile nel 2016 «non sarà una passeggiata» e insieme al presidente Cesare Castelbarco Albani risponde alla raffica di domande degli azionisti sui conti, prima della votazione che si conclude con l'approvazione del bilancio, chiuso con un rosso di 1,76 miliardi di euro, su cui hanno pesato svalutazioni di avviamenti e rettifiche sui crediti. Per quanto riguarda l'aumento di capitale in preparazione «meglio se arriverà capitale ligure», ma non ci sono preclusioni, perché Banca Carige ha bisogno di capitale e va bene anche se non proviene dal territorio e arriva dall'estero. Tanto è vero che Montani aveva già dichiarato di avere incontrato settanta investitori fra Milano e Londra, registrando interesse, quindi non è escluso l'arrivo di soci stranieri. Sull'importo «Ottocento milioni sono la cifra congrua per rafforzare la banca anche in vista dell'asset quality review della Bce» dice Castelbarco Albani. Guardando al futuro, per quanto riguarda le assicurazioni vita e danni, messe in vendita, e che potrebbero portare altre risorse, Montani sottolinea che l'intenzione è procedere in tempi spediti. «Confidiamo di chiudere entro l'anno, ma deve anche esserci un compratore affidabile. Ci sono diverse contro- Class action si discute il 26 maggio Restituito in anticipo il prestito Bce parti e stiamo lavorando» spiega e se non si sbilancia con i nomi dice che gli interlocutori «sono più di due». E intanto annuncia «stiamo rimborsando alla Bce il prestito di sette miliardi. Abbiamo già rimborsato 1,5 miliardi e a breve renderemo altre franche. Contiamo di restituire tutto il prestito in anticipo rispetto alla scadenza del 2015». Una comunicazione che fatto salire il titolo Carige in Borsa, dell '1,5 3%, insieme alle azioni di risparmio che hanno chiuso a + 6,11%, ma l'agenzia di rating Standard & Poor's mantiene in "creditwatch" negativo il rating "B-" della Banca. Nonostante i conti in rosso il clima non è teso e Montani incassa la fiducia degli azionisti che lo confermano in consiglio di amministrazione. In compenso il rappresentante del Comitato dei piccoli azionisti, Franco Corradi annuncia dal palco che il 26 maggio si discuterà davanti al tribunale civile di Genova rammissibilità della class action, proposta da 250 piccoli azionisti Carige contro il precedente vertice della banca, «per chiedere un risarcimento per i danni subiti a causa della svalutazione del titolo». Se sarà ritenuta ammissibile, qualunque azionista potrà aderire per ottenere un risarcimento» prosegue Corradi che sottolinea: «Con il crollo del valore delle azioni molti hanno perso i risparmi di tutta una vita, che avevano messo da parte per i figli e i nipoti». Sono critici e ricordano le battaglie fra Fondazione e Banca, sotto la guida dei precedenti consigli, gli azionisti Giovanni Antolini e Giuseppe Barile, che intervengono più volte fino alla fine della seduta fiume dell'assemblea, iniziata alle dieci e mezza di ieri mattina al Centro congressi dei Magazzini del Cotone e conclusa a metà pomeriggio, annunciando il loro voto contrario al bilancio. «A me spiace per quello che è successo» replica Montani che è arrivato in Banca Carige solo a fine 2013, ma aggiunge anche che le azioni possono salire e scendere sul mercato, sono per loro natura volatili e spiega che il piano per il futuro che va verso una rivalutazione e un ritorno all'utile è anche per avere un flottante che possa rispondere alle attese degli investitori. Montani spiega il bilancio e le forti svalutazioni effettuate facendo pulizia. «La volontà della banca è lavorare bene, negli scaffali abbiamo chiamato Barbera quello che è Barbera, Dolcetto quello che è Dolcetto: una giusta classificazione e ci sentiamo sicuri» semplifica. Al momento non sono previste altre svalutazioni, aggiunge e completa: «Per il futuro non siamo stregoni. Ma al momento non ci sono motivi per pensare ad altre rettifiche». Per quanto riguarda i crediti deteriorati «Non abbiamo mai pensato a fare una bad bank. Riteniamo che la nostra banca non sia grande come altre che, avendo una certa dimensione, avevano bisogno di un progetto così importante». Alla fine l'assemblea approva il bilancio, la conferma di Montani nel cda, la nomina del collegio sindacale e l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie e l'autorizzazione alla stipula di una polizza assicurativa a fronte della responsabilità civile degli esponenti degli organi sociali.
Montani: «Una banca senza soldi è un uomo senz'anima»
7 Assicurazioni CESSIONE ENTRO FINE ANNO L'auspicio dei vertici di Banca Carige è chiud vendita delle assicurazioni entro la fine dell'a non ci sono ripensamenti sulla decisione di dere. Ci sono più di due soggetti interessati, to ieri l'a.d. Piero Montani.
\SS3MMUniSL GIOVANNI BERNESCHI «PRONTI A SALIRE» RICHIESTA INTERVENTI M Seduto in prima fila l'ex presidente di Banca Carige, Giovanni Berneschi, segue minuto per minuto tutta l'assemblea e sul bilancio dichiara: «Ho votato a favore». Poi fa sapere di essere pronto a giocare un ruolo di rilievo con i suoi attuali alleati all'interno della banca in vista dell'aumento di capitale. I soci pattisti che hanno quote vincolate pari al 6% del capitale sarebbero pronti a incrementare le quote. IL PARTERRE IN PRIMA FILA Il centro congressi dei Magazzini del Cotone ieri ha ospitato l'assemblea degli azionisti di Banca Carige. Molti i piccoli azionisti che sono intervenuti per fare domande sui conti del 2013, chiusi con un rosso di 1,76 miliardi e sulle prospettive future della banca. In prima fila, fra gli altri, c'era l'ex presidente della banca Giovanni Berneschi. IL NOTAIO Il notaio Rosa Voiello (nella foto) ha seguito come è ormai tradizione le operazioni dell'assemblea dei soci di Banca Carige riuniti ieri per approvare un ordine del giorno di sei punti.