Il ruolo del trapianto nel trattamento delle MDS. Carmen di Grazia

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Transcript:

Il ruolo del trapianto nel trattamento delle MDS Carmen di Grazia

IL TRAPIANTO DI MIDOLLO OSSEO Per trapianto di midollo osseo si intende la sostituzione di un midollo osseo malato, o non funzionante, con cellule staminali sane in grado di rigenerare tutte le cellule del sangue, ricostituendo la loro normale funzione ematologica e immunologica

IL TRAPIANTO DI MIDOLLO OSSEO Il Trapianto di midollo osseo può essere autologo (trapianto di midollo dello stesso paziente dopo opportuno trattamento), o allogenico (trapianto di midollo da donatore sano)

MIDOLLARI SORGENTE CSE PERIFERICHE CORDONE OMBELICALE FAMILIARE (RELATED) DONATORE NON FAMILIARE (UNRELATED) COMPATIBILI

COSA VUOL DIRE ESSERE COMPATIBILI? Ogni individuo possiede un patrimonio di geni, ereditati dai genitori, che locaratterizza in maniera univoca. Alcuni di questi geni controllano l espressione di strutture che si chiamano antigeni, presenti sulla superficie di tutte le cellule del nostro corpo. Grazie a questi antigeni, caratteristici di un singolo individuo, il sistema immunitario riconosce le proprie cellule normali e reagisce contro quelle estranee o addirittura le proprie, se modificate. Nell uomo il gruppo di geni che controlla il «riconoscimento» dei vari tessuti dell organismo è definito Sistema HLA (Human Leucocyte System A)

Human Leukocyte Antigen (HLA) A 01:01; B 08:01; C 07:01; DRB1 03:01; DQB1 02:01, A03:02; B 35:01; C 04:01; DRB1 04:01; DQB1 03:01 A*0101 A*0302 C*0401 B*0801 C*0701 B*3501 DRB1*0401 DQB1*0201 DRB1*0301 DQB1*0301 Il sistema HLA si trova sul cromosoma 6 e viene trasmesso di genitore in figlio

Il donatore familiare GENITORI Genitori prole HLA Il sistema HLA proprio perché è deputato al riconoscimento univoco dell organismo, ha una grande variabilità (polimorfismo). E molto difficile, pertanto, reperire fra individui non consanguinei, due soggetti HLA compatibili. PROLE 1. HLA IDENTICO 2. APLO IDENTICO

CONDIZIONAMENTO A DOSI MIELOABLATIVE ed IMMUNOSOPPRESSIVE SCOPI: ERADICAZIONE MALATTIA DI BASE PREVENZIONE RIGETTO (HvG REACTION) RICEVENTE A A A A A A TRAPIANTO ALLOGENICO DONATORE B B B B FONTI DI CELLULE STAMINALI (HSC): MIDOLLO OSSEO (BM) SANGUE PERIFERICO (PBSC) CORDONE OMBELICALE (CB) B B B B B B CHIMERISMO COMPLETO ATTECCHIMENTO STABILE DELLE CELLULE STAMINALI ALLOGENICHE AGENTI IMMUNOSOPPRESSIVI: PREVENZIONE E CONTROLLO GvHD (GRAFT VERSUS HOST DISEASE) ciclosporina + metotrexate; ciclosporina + micofenolato + ciclofosfamide post trapianto; ciclosporina + metotrexate + siero antilinfocitario

QUALI PAZIENTI CANDIDIAMO AL TRAPIANTO?

Revised International Prognostic Scoring System (IPSS-R) for Myelodysplastic Syndromes Risk Assessment Calculator RISK CATEGORY RISK SCORE Very Low <=1.5 Low >1.5-3 Intermediate >3-4.5 High >4.5-6 Very High >6 TMO

L ETA E UN LIMITE? L età per se non è un limite

L indicazione al trapianto per TUTTI I PAZIENTI è necessariamente accompagnata dalla valutazione delle comorbidità Comorbidity Index (HCT-CI)

http://www.hctci.org/home/calculator Sorror, Blood 2013

GITMO Trapianto Allogenico Numero Trapianti per principali Patologie Attività 2017 MM/PCD (n=47) LMC (n=31) LY (n=234) (11,9%) MDS (n=148) (7,5%) MPS (n=70) Inherited Disorders of metabolism (n=7) AA (n=75) ID (n=34) LLC (n=10) Haemoglobinopathy (n=75) al 28 marzo 2018 LAL (n=355) (18,1%) LAM (n=813) (41,5%)

OSPEDALE POLICLINICO SAN MARTINO Numero trapianti per patologie Attività 2018 CML 2 HD 2 LLC 1 SAA 2 MM 3 N = 77 LNH 5 MDS 7 AML 35 fase MI 9 ALL 11

GENOVA MDS TRANSPLANT Pazienti n = 117 Età Mediana = 56 (18-70) yy Follow up mediano = 1566 (210-3224) giorni Anno del trapianto: da Gennaio 2010 a Luglio 2018

SOPRAVVIVENZA GLOBALE 55% n=117 FOLLOW UP MEDIANO = 1566 GIORNI (RANGE 305-3324)

MORTALITA TRAPIANTOLOGICA 26% n=117

RECIDIVA DI MALATTIA 28% n=117

CONCLUSIONI Il Trapianto di Midollo Osseo Allogenico è l unica opzione di cura per i pazienti con sindrome mielodisplastica a rischio intermedio, alto e molto alto (IPSS-R). L età dei pazienti al trapianto è aumentata nelle ultime decadi grazie ad un migliore controllo dellecomplicanze deltrapianto.

CONCLUSIONI E mandatoria la valutazione delle comorbidità allo scopo di definire il rischio di mortalità trapiantologica. Vi è necessità di individuare i pazienti ad alto rischio di recidiva dopo trapianto (IPSS-R ma anche mutazioni geniche) da sottoporre a terapie profilattiche della recidiva (infusioni di linfociti del donatore, ipometilanti, nuovi farmaci).

Il ruolo del trapianto nel trattamento delle MDS GRAZIE PER L ATTENZIONE