Newsletter n. 10 FONDAZIONE BROWNSEA 1 agosto 2007 Harambee Etiopia Gassa Chare agosto 2007 Mancano pochi giorni e finalmente saremo ancora a Gassa Chare per un nuovo campo di lavoro. Cosa ci aspetta per questo campo? Per chi ha già partecipato ad un campo la risposta è scontata: ci aspettano gli amici di Gassa! Questo è il vero motivo per cui vogliamo tornare, perché abbiamo cominciato insieme un progetto, che a volte sembra più un sogno, e a questo sogno vogliamo continuare a lavorare, per vederlo forse un giorno realizzato. Il campo sarà focalizzato sul villaggio e sulla sua comunità: trascorreremo molto tempo fuori dal centro per incontrare le persone e i comitati del villaggio; è necessario approfondire la nostra conoscenza reciproca, per poter insieme definire i prossimi passi del progetto e per continuare a gestire al meglio quanto già realizzato. Il sogno nel sogno è che questo rapporto prima solo di conoscenza, diventi un rapporto di reciproca fiducia e ne nasca uno scambio sulle nostre diverse realtà di vita, per scoprire insieme come sfruttare al meglio le risorse disponibili, per andare incontro alle necessità del villaggio. Ultimata la fase di progettazione e raccolta parte dei fondi necessari, durante il campo daremo avvio ai lavori per la realizzazione del centro polifunzionale. Il progetto del centro prevede la realizzazione di diversi moduli, che saranno adibiti ad attività formative per i bambini ed i giovani; durante questo campo sarà iniziato il modulo della scuola. A sostegno di questo progetto e a garanzia di una sua corretta realizzazione, è indispensabile avere una mappa ben dettagliata delle necessità del villaggio e delle sue potenzialità, dal momento che la struttura realizzata sarà poi affidata a personale locale. Durante il campo una parte della giornata sarà dedicata all'attività di animazione con i più giovani; facendo tesoro dell'esperienza dei campi passati, daremo un'impronta formativa a questi momenti differenziando attività ed obiettivi in base alle età. Con i ragazzi scout e con i più grandi lavoreremo sul tema del lavorare insieme, che è alla base del nostro fare cooperazione. In questi ragazzi che ci seguono con tanto entusiasmo vorremmo creare la consapevolezza di quello che stiamo cercando di fare con e per il loro villaggio.
Newsletter n 10 2 1 agosto 2007 Non mancheranno momenti di attività espressive: attraverso canti, danze e racconti cercheremo di comunicare qualcosa della nostra cultura, del nostro modo di essere e di stare insieme. Particolare attenzione dedicheremo alle donne ancora troppo poco coinvolte nel nostro progetto. Non mancheranno infine lavori di manutenzione e di finitura delle strutture del centro, dalla tettoia alle docce alla recinzione ed un incontro di verifica rispetto all'attuale gestione del pozzo. Questo il programma forse un po' ambizioso di quello che sarà un campo di lavoro, ma anche o forse soprattutto, un campo di esplorazione e di incontro. Buon campo e buona estate! Alessandra Carelli Responsabile del Progetto Etiopia
Newsletter n 10 3 1 agosto 2007 Harambee Gwassi Incontro con l onorevole Mr. Zaddock M. Syong oh, parlamentare kenyano. Venerdì 20 luglio scorso, dietro segnalazione di Antonio e in rappresentanza della Fondazione Brownsea, abbiamo incontrato a Como al Centro Congressi Villa Olmo l onorevole Mr. Zaddock M. Syong oh, membro del parlamento del Kenya e fino a pochi mesi fa vice-ministro del commercio. Mr. Syong oh è stato invitato in Italia per e apprezza sinceramente Antonio e Margaret. partecipare ad un forum internazionale sul tema: The Agriculture Water Variable in the Nile Basin: Mapping the Issue and Examining Prospects to 2030, organizzato da Landau Network-Centro Volta, una organizzazione non governativa, che si occupa di cooperazione scientifica e di analisi di risorse di rilevanza internazionale. E il parlamentare keniano eletto nella regione dei Gwassi; conosce bene ed apprezza l attività dell I. K.S.D.P.; è stato diverse volte al Centro di Nyandiwa, l ultima volta nella prima metà di luglio, per vedere l impianto di irrigazione. Conosce bene Mr. Zaddock M. Syong oh è persona molte cordiale e gentile, e con lui abbiamo conversato amichevolmente per circa due ore delle prospettive di sviluppo nella regione dei Gwassi e delle possibili collaborazioni con IKSDP. Abbiamo convenuto che la priorità ora è che i maggiori centri lacustri che si stanno urbanizzando si diano un piano regolatore per la crescita e la salvaguardia delle peculiarità; tra queste Mr. Zaddock ha evidenziato l area di Nyamgondho, il luogo di una delle più belle leggende dei Gwassi tramandate (tale favola sarà oggetto della prossima pubblicazione nella collana Harambee Tales).
Newsletter n 10 4 1 agosto 2007 Mr. Zaddock M. Syong oh ha osservato che sarebbe un peccato che l urbanizzazione selvaggia soffocasse i luoghi delle tradizione. D altra parte la tensione abitativa nelle aree emergenti, molto forte, serve a contrastare l emigrazione verso le grandi città. Dato che l onorevole Mr. Zaddock M. Syong oh è parlamentare Luo, rappresentante della regione dei Gwassi, gli abbiamo chiesto quale sia la prossima politica del governo per quell area ed in particolare che cosa proprio lui intenda fare per la zona di Nyandiwa e dintorni. L onorevole ha osservato che in questa zona sono in atto grandi trasformazioni tecnologiche, in particolare nell economia, nell educazione e nella società in generale. Ha indicato quattro priorità di intervento: vie di comunicazione (strade), miglioramenti nella sanità, scuola e formazione professionale, sviluppo dell energia. In particolare si è detto molto fiero di aver portato in zona la copertura della telefonia mobile e promette che a breve arriverà l energia elettrica nell area dei Gwassi: è stata già appaltata la linea costiera del Lago Vittoria; un punto presa di energia elettrica sarà dedicato proprio al Centro Scout di Nyandiwa. Il governo kenyano sta potenziando la produzione di energia elettrica, cercando di sfruttare tutte le fonti possibili. L energia elettrica oltre che per i bisogni familiari e sociali, sarà utilizzata per la produzione di ghiaccio per la conservazione ed il trasporto del pesce pescato, e per il funzionamento dei computer, vero salto in avanti, che si auspica possa coinvolgere tutte le attività economiche. L energia elettrica potrà anche permettere sistemi di irrigazione con pompe azionate da motori elettrici, che potrebbero essere più vantaggiosi e (a suo parere) più a buon mercato delle pompe funzionanti a motori a gasolio. Lo sviluppo dell agricoltura potrà determinare una maggior quantità di prodotti e di verdure fresche. Alle varie cooperative agricole, che si costituiranno, verrà chiesto di rendere disponibile una sempre crescente quantità di cibo e di prodotti; non sarà necessario organizzare immagazzinamento e stoccaggio dei prodotti, perché lo stesso mercato locale e più in generale il mercato interno del Kenya è o diventerà in grado di assorbire questa produzione.
Newsletter n 10 5 1 agosto 2007 La politica di sviluppo, che il governo porta avanti, come si diceva sopra, è basata sulla costruzione di nuove strade, sulla produzione e sulla distribuzione dell energia elettrica, sulla cura della salute pubblica e sull incremento dell istruzione e della formazione professionale. In questa linea di politica economica, il governo vuole sempre più favorire l iniziativa delle donne e di giovani in grado di attivare e di condurre piccole imprese autosufficienti. L analisi economica della regione mostra infatti che la ricchezza sta crescendo: il pesce viene venduto a buon prezzo in tutto il Kenya, ma soprattutto viene esportato verso l Europa ed arriva anche in Italia. La sua visione commerciale va molto oltre le nostre attività non profit ed egli conosce le implicazioni di una scambio globale, attivando accordi commerciali con porti come Trieste, che possono servire molte zone fino al centro Europa. Egli caldeggia l avvento di imprese che producano energia con mezzi tradizionali o innovativi; ci sono già imprese e governi stranieri all opera, che stanno innalzando la capacità di offerta a prezzi che sembrano interessanti per attirare gli investitori. Per favorire lo sviluppo economico e le iniziative di tanti possibili imprenditori, il governo ha recentemente abolito ogni tassa di importazione su tecnologie per attrezzature agricole, la pesca, la refrigerazione, l educazione, l uso dei computer. La via tracciata è quella di non favorire l importazione di prodotti, ma di tecnologia, macchinari e attrezzature, per generare produzione locale. Nella zona saranno attivate 14 nuove Scuole Secondarie, e in questo contesto potrebbe assumere grande importanza la Scuola Politecnica del nostro Centro, in grado di organizzare corsi tendenti a creare subito persone autosufficienti con una professionalità adeguata. Mr. Zaddock ci ha fatto capire che personalmente d ora in avanti il suo orizzonte non sarà più nel governo centrale del Kenya, ma nel promuovere attività economiche locali. Si sente molto impegnato anche nel sociale; sua moglie è una referente di organizzazioni internazionali e si è recata coraggiosamente anche in Somalia e nel sud del Sudan. Ci conferma l affidabilità dell intervento che organizzazioni internazionali (come Save the Children) stanno svolgendo e ringrazia in nostro Centro di Nyandiwa per l ospitalità data a queste iniziative nei nostri locali polifunzionali, in grado di fungere da scuola e da ostello. L onorevole Mr. Zaddock M. Syong oh ha dimostrato certo una visione ampia e positiva e grande ottimismo per il futuro del Kenya, come pure grande attivismo per la stessa regione dei Gwassi. Il nostro incontro si è concluso con l offerta da parte nostra delle pubblicazioni fin qui realizzate dalla Fondazione Brownsea (in particolare i libri della collana Harambee Tales) e con battute di Mr. Syong oh che rimpiangeva il clima di Nyandiwa e lamentava il gran caldo di Como (35 gradi): detto da un africano! Guido Monti (Presidente della Fondazione Brownsea) Gabriela Cattaneo e Carlo Capello
Newsletter n 10 6 1 agosto 2007 Harambee Gwassi Il coccodrillo Per ricordarci che i nostri amici kenyani possono oggi usufruire di moderne tecnologie, come Internet o l impianto di irrigazione a motore, ma vivono pur sempre in un ambiente naturale ben diverso dal nostro, pubblichiamo un disegno inviato da un ragazzo della Scuola Primaria di Kiwa. notizienonnotizie, ovvero notizie che non fanno notizia L Africa può nutrire se stessa! L'Africa non è la terra di disperazione che spesso ci viene presentata dai giornali e dalla TV. Ma non e' l'industrializzazione selvaggia, gli investimenti stranieri, il biotech o l'agricoltura intensiva che garantisce all'africa il suo pane quotidiano. E' l'agricoltura familiare che in Africa assicura più del 90% della produzione agricola, impiega più del 60% della popolazione e gestisce più del 95% delle terre agricole. Nonostante la spietata concorrenza internazionale, i piccoli produttori dell'agricoltura familiare oggi assicurano fino al 90% dell'approvvigionamento alimentare alle comunità locali. Fonte: http://www.croceviaterra.it/campagne/europafrica.htm Notiziario interno della Fondazione Brownsea a cura del Gruppo Comunicazione via Burigozzo 11-20122 Milano fax 02 45490192 - e-mail: info@brownsea.it - web: www.brownsea.it