Commenti alla bozza della Circolare GEN XX Piano nazionale ENAC per la gestione delle emergenze concernenti l incidente aereo Organizzazione/persona che propone i commenti: ANACNA Data 1 23/10/2013 1 Generale Si evidenzia la necessità di verificare se quanto predisposto per la stesura dei Piani di Emergenza Aeroportuali sia in linea con i contenuti della presente bozza di circolare. 2 Generale Si evidenzia la necessità di verificare, per le competenze attinenti le Capitanerie di Porto, se esistono acque marine di cui non esse risultano essere responsabili. 3 Generale E assente una sezione Acronimi, Definizioni o Glossario 4 3 Si sottolinea che la gestione dell emergenza derivante da incidenti aerei si articola in maniera differente a seconda che l evento si verifichi all interno dell aerea di giurisdizione aeroportuale, in mare o sulla terra ferma. 1 La data deve essere inserita nel formato gg/mm/aa La circolare in discussione dovrebbe contribuire al consolidamento dell attuale sistema per la gestione delle emergenze concernenti l incidente aereo. Quindi si necessita di attivare una profonda verifica di quanto verrà prodotto con quanto è stato fino ad oggi con riferimento ai Piani di Emergenza Aeroportuali La circolare in discussione dovrebbe indicare in maniera chiara le modalità di intervento per la gestione delle emergenze concernenti l incidente aereo. Si evidenzia la necessità di definire, oltre alla modalità di intervento da attuare su ogni tipo di superficie anche le modalità di coinvolgimento e le rispettive competenze di tutti i soggetti identificati e coinvolti nelle attività. Si evidenza che l utilizzo del termine terra ferma potrebbe lasciare spazio a possibili fraintendimenti. Si suggerisce quindi di definire le specificità di laghi, lagune e delta fluviali, corsi fluviali.
5 5.1 Airport Crisis Management Team (ovvero CMT Aeroportuale) 6 5.2 Sala Crisi / Crisis Management Team dell ENAC Si suggerisce l eliminazione del termine ovvero. La circolare infatti sembrerebbe dare ai due soggetti stessi compiti o attività. Non risulta chiaro cosa sia il Crisis Management Team. Parrebbe opportuno, al fine di rafforzare il piano a livello nazionale, indicare nel dettaglio i suoi Compiti, Funzioni e Ruolo. Si evidenzia, inoltre, che l istituzione di due soggetti con nomi diversi ma funzionamenti simili, potrebbe portare a gestire in maniera meno snella tutte le attività connesse con la gestione delle emergenze. 7 para 6.1 - Gestione dell evento e Al terzo capoverso si riporta quanto segue: La prima informazione sull incidente aereo viene registrata dalla Torre di Controllo o, ove questa non fosse presente, dal competente fornitore di servizi di controllo del traffico aereo. I servizi di traffico aereo (Air Traffic Services ATS), sono servizi erogati al traffico aereo da un fornitore di servizi di navigazione aerea per la sicurezza e la regolarità del traffico aereo. I servizi del traffico aereo sono: servizio di controllo del traffico aereo; servizio informazioni volo, incluso il servizio informazioni volo aeroportuale; servizio consultivo per il traffico aereo; servizio di allarme. Per quanto sopra, si ritiene opportuno usare il termine generico di Fornitore dei Servizi del traffico Aereo e riformulare la frase in:
Generalmente la prima informazione sull incidente aereo viene registrata dagli enti del competente fornitore dei servizi del traffico aereo. 8 7. INCIDENTE IN MARE La seguente procedura è applicabile nel caso di incidenti aerei avvenuti nelle acque territoriali italiane o comunque nelle zone marittime dove è previsto l intervento del servizio di ricerca e soccorso a mare a cura delle Capitanerie di Porto. Si suggerisce la riformulazione della frase in: La seguente procedura è applicabile nel caso di incidenti aerei avvenuti nelle acque territoriali italiane o internazionali dove è previsto l intervento del servizio di ricerca e soccorso a cura delle Capitanerie di Porto. 9 7.1 La gestione dell'evento e il 10 pagina 8 riga 6 pagina 10 ultima riga pagina 12 riga 20 11 6.1 La gestione dell'evento e il e ricorrenze successive dell espressione COE La comunicazione dell evento generalmente perviene da parte degli enti di controllo del traffico aereo. Vedi commento #7. Si suggerisce di riformulare la frase in: La comunicazione dell evento generalmente perviene da parte degli enti dei servizi del traffico aereo. informa l ANSV ; Il reg. UE 996/2013 e Dlgs18/2013 evidenziano tutti i soggetti incaricati di fornire tempestiva comunicazione ad ANSV. Si potrebbero verificare casi in cui ANSV sia informata da più soggetti per lo stesso evento. In tal modo, l Agenzia si troverebbe costretta a utilizzare le proprie risorse in maniera non ottimale stante la proliferazione delle informazioni ricevute. Il coordinamento generale dei soccorsi è assicurato dal gestore aeroportuale, attraverso il Centro Operativo per le Emergenze (COE) e tutti gli altri supporti logistici ed organizzativi che è tenuto ad In caso di incidente aereo, il COE è frequentemente coinvolto sia in caso esso avvenga sulla terra ferma (circostanza solo parzialmente trattata dal Piano Emergenza Aeroportuale) sia in caso esso avvenga in
approntare. mare (caso normato anche dal PESAM Piano Emergenza per il Soccorso Aeromobile Incidentato in Mare). La seguente procedura è applicabile per incidenti che si verificano all interno del sedime aeroportuale o nelle sue immediate vicinanze. In un PEA aeroportuale analizzato, è riportato: Per gli incidenti avvenuti all'esterno del sedime aeroportuale, il raggio di impiego utile dei mezzi di soccorso aeroportuali deve intendersi limitato alle sole zone contigue e alle aree annesse alla recinzione aeroportuale ritenute raggiungibili dai mezzi aeroportuali, a seguito di valutazione del capo turno dei VV.F., in funzione dei fattori che possono limitare l'operatività degli automezzi come: l 'orografia del territorio, la consistenza dei terreni, gli ostacoli di varia natura, la presenza di percorsi che possano sopportare la massa totale a terra dei veicoli antincendio più pesanti. Oltre il raggio utile come sopra descritto diventa problematico l'intervento dei mezzi di soccorso aeroportuali. In tali casi la notifica immediata alla Prefettura della stato 'incidente produrrà 'attivazione del Piano di soccorso provinciale di protezione civile maggiormente rispondente alle esigenze di pronto intervento e d i salvaguardia delle vite umane. La circolare deve tendere a definire in modo
categorico cosa siano le immediate vicinanze per non influire negativamente sulle procedure adottate per il salvataggio di vite umane. 12 8.1 La gestione dell'evento e il La prima informazione sull incidente aereo viene generalmente registrata dal fornitore dei servizi di traffico aereo per la regione di informazione volo (FIR) in cui si è verificato l evento. Secondo quanto scritto nella circolare, il personale ATS che opera in una FIR dovrebbe informare ed attivare i servizi aeroportuali, nonché la Sala Crisi e gestione eventi dell ENAC. In accordo con quanto dettato dalla Direttiva PCM del 27/01/2012, il centro di controllo di cui sopra informa ed attiva i servizi aeroportuali di pronto intervento e di soccorso, nonché la Sala Crisi e gestione eventi dell ENAC. Tra i servizi del traffico aereo è incluso quello di ALLARME ossia un Servizio fornito per notificare agli appropriati organismi l'esistenza di aeromobili che necessitano di Ricerca e Soccorso, e per assistere tali organismi come necessario. Risulta evidente che il compito del personale ATS non dovrebbe essere quello di attivare e mantenere la catena informativa degli organi di soccorsi ma solo quello di notificare ad un autorità competente l esistenza di una situazione di emergenza/incidente. Questa autorità a sua volta potrà attivare tutte le procedure connesse ai piani di emergenza. Si suggerisce di rivedere l intero paragrafo al fine di non creare confusioni tra le attribuzioni ed i compiti di istituto dei soggetti coinvolti nella gestione delle emergenze/incidenti. 13 GENERALE CONCLUSIVO Ritenendo la valenza del documento di
grande importanza e attese le aspettative di coordinamento tra i differenti soggetti chiamati ad intervenire nelle diverse circostanze nel documento evidenziate, ci si prefigura il conseguimento di un risultato finalmente in grado di favorire efficacemente la gestione del soccorso in caso di incidente aereo oggi frammentata all interno di Piani Emergenza aeroportuali, di Piani di Emergenza per il Soccorso di Aeromobili incidentati in Mare, di Piani di emergenza relativi ad incidenti aerei comunali, provinciali e delle Prefetture. Se è relativamente chiaro gestire gli eventi laddove questi interessino aeroporti o zone attigue o, ancora, aree marittime in prossimità di aeroporti per le quali sono stati definiti Piani di emergenza per il Soccorso di aeromobili incidentati in mare qualora questi accadano al di fuori dei contesti geografici precedenti ossia su aree non attigue ad aeroporti o zone ad essi prossimi, la circostanza sarebbe solo in parte coperta dai contenuti della Direttiva del Capo del D.P.C. del 2/0506 recante indicazioni per il coordinamento operativo di emergenze ed in particolare il capitolo 3 incidenti aerei. ANACNA ritiene fondamentale che quanto proposto da ENAC meriti maggior approfondimento per garantire la realizzazione di un sistema sinergico e cristallino per la gestione delle
emergenze sul territorio nazionale. Modalità di compilazione: Numero del commento Indicare il punto del Regolamento oggetto del commento Descrivere il commento ed eventualmente un testo alternativo Spazio per note o commenti Nota a margine: