L educazione ambientale



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Ferdinando Pirro L educazione ambientale Dalla tutela della natura all educazione allo sviluppo sostenibile Provincia Autonoma di Bolzano Intendenza scolastica italiana - Ufficio processi educativi Le risorse del territorio e la costruzione del curricolo di scuola Dobbiaco 27/29 Agosto 2008 1

Educazione ambientale: quale definizione? Il percorso fatto dall educazione ambientale, per superare l'educazione per la difesa e conservazione della natura e i programmi e i contenuti dell informazione ed andare nella direzione dei pensieri e dei metodi che possono orientare il cambiamento verso una società sostenibile, è stato un percorso lungo e non sempre lineare. Esistono numerose definizioni di E.A nei documenti nazionali ed internazionali. (spesso ricavabili indirettamente dall'indicazione delle sue caratteristiche e ( finalità Confronto utile per ricostruire l'evoluzione in ambito scientifico culturale-politico di questo concetto e confrontarlo con il proprio modello di E.A. ( multiplo (spesso implicito, inconsapevole, 2

Educazione ambientale per la salvaguardia dell ambiente naturale 1965 Il concetto di E.A. è citato probabilmente per la prima volta nella Conferenza di Bankog sulla conservazione della natura 1972 Il documento della Conferenza di Stoccolma delle Nazioni Unite, prima conferenza mondiale sui temi ambientali, richiama la necessità di un educazione ai problemi ambientali attraverso il senso di responsabilità degli individui e delle comunità nella protezione dell ambiente, al fine di garantire progresso e sviluppo alle generazioni future. 3

Educazione ambientale: gli orizzonti si allargano 1975 La Conferenza Unesco-Unep di Belgrado, Il documento Schema mondiale per l educazione ambientale (Carta di Belgrado), attribuisce un carattere sociale all educazione ambientale che deve trasmettere valori etici per una nuova visione dei rapporti tra l uomo e la natura 1977 La Conferenza Intergovernativa mondiale di Tblisi sottolinea l importanza strategica dell educazione ambientale e nella Dichiarazione di Tblisi sono definiti alcuni principi teorici dell E.A., ancora oggi di grande attualità. Globale e multidisciplinare Impartita a tutte le età e rivolta a tutta la comunità Capace di connettere la conoscenza all azione Dimostrativa dell interdipendenza tra comunità nazionali Chiave per il rinnovamento del processo educativo. 4

Educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile 1987 Congresso Unesco Unep a Mosca: l E.A. deve essere orientata ai problemi concreti dell ambiente umano in una prospettiva interdisciplinare che tenga conto della complessità. E' un processo permanente di presa di coscienza collettiva ed individuale dei problemi ecologici. 1992 Conferenza dell ONU su Ambiente e Sviluppo a Rio de Janeiro. La dimensione economica, sociale ed ambientale diventano i tre pilastri dello sviluppo sostenibile. Il problema ambientale viene ricondotto al principio di giustizia internazionale ed intergenerazionale 5

Educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile 1992 Conferenza dell ONU su Ambiente e Sviluppo a Rio de Janeiro. Un capitolo del documento Agenda 21 (le cose da fare nel XXI secolo per l ambiente) individua nell' E.A. uno strumento per la promozione dello sviluppo sostenibile. L educazione viene così identificata come risorsa primaria per promuovere sistemi di vita e di produzione sostenibili. Le tre aree programmatiche principali di A21 Ri-orientare l'educazione in modo che sia funzionale al perseguimento dello sviluppo sostenibile Rafforzare la consapevolezza diffusa sui problemi ambientali Promuovere la formazione ambientale 6

Educazione ambientale come educazione alla sostenibilità I documenti e gli incontri internazionali di questi anni mostrano questa evoluzione ed il progressivo avvicinarsi tra educazione ambientale ed educazione allo sviluppo sostenibile EA portatrice di metodi e riflessioni pedagogiche ESS portatrice di esigenze di pensiero globale, di partecipazione e democrazia 1997 Programma formazione UNESCO Insegnare ed imparare per un futuro sostenibile Parole chiave: transdisciplinarietà, educazione ai valori, complessità 1997 - Dichiarazione di Salonicco, Conferenza internazionale UNESCO Ambiente e società: educazione e sensibilizzazione per la sostenibilità Si ribadisce la necessità di investire nell'educazione per promuovere uno sviluppo sostenibile, attraverso un processo di partecipazione e di apprendimento collettivo. E.A. Pilastro dello sviluppo sostenibile 1999 E. Morin scrive per l UNESCO Sette saperi necessari per l educazione al futuro 7

Educazione ambientale come educazione alla sostenibilità Anche se il "Summit della Terra" di Rio de Janeiro del 1992, viene spesso individuato come lo snodo fondamentale nel passaggio dell EA verso la l'educazione alla sostenibilità, alcuni osservatori oltre ai passi in avanti evidenziano anche dei limiti. Es. Ruolo informativo dell EA, di formazione di esperti e obiettivi di stampo comportamentista (modificare valori e modi di vivere) del Cap. 36 di A21 invece che ispirati a proposte pedagogiche costruttiviste e socio-critiche. Il ( Mayer ruolo del Global Forum organizzato dalle ONG (Michela 1992 2002 Nei dieci anni che passano tra l incontro dell ONU di Rio de Janeiro e il Summit mondiale sullo sviluppo sostenibile di Johannesburg la riflessione sull educazione alla sostenibilità svilupperà pienamente le dimensioni di complessità, pensiero critico, approccio sistemico, che avevano costituito l asse di sviluppo più innovativo dell educazione ambientale. 8

Educazione ambientale come educazione alla sostenibilità 2002 Summit mondiale sullo sviluppo sostenibile di Johannesburg Per quanto riguarda l'e.a. il documento di attuazione del vertice afferma che: L'istruzione è fondamentale per perseguire lo sviluppo sostenibile Occorre integrare lo sviluppo sostenibile nei sistemi educativi a tutti i livelli per promuovere l'istruzione come chiave fondamentale per il cambiamento E.A. un processo (formale ed informale) che dura lungo tutto l'arco della vita Il documento raccomanda all'assemblea ONU l'adozione di una decade sull'ess a partire dal 2005 9

Educazione allo sviluppo sostenibile:le prospettive future Il Decennio dell Educazione allo Sviluppo Sostenibile (DESS) è stato proclamato per il periodo 2005-2014 dall Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che ha affidato all UNESCO il compito di coordinare e promuoverne le attività. Finalità del Decennio è quella di sensibilizzare governi e società civili di tutto il mondo verso la necessità di un futuro più equo ed armonioso, rispettoso del prossimo e delle risorse del pianeta, valorizzando il ruolo che in tale percorso è rivestito dall educazione. Un educazione per tutta la vita, che miri a cambiamenti culturali profondi e non solo a cambiamenti di comportamenti e che coinvolga l intera società 10

Educazione allo sviluppo sostenibile: i principi del DESS L educazione allo sviluppo sostenibile, in tutti i contesti in cui opera, formali, non formali o informali che siano, si caratterizza per i seguenti elementi: Interdisciplinarietà Acquisizione di valori Sviluppo del pensiero critico e ricerca della risoluzione dei problemi Molteplicità di metodologie Decisioni condivise e partecipate Importanza del contesto locale L educazione alla sostenibilità non è dunque volta a fornire risposte puntuali a problemi specifici, quanto piuttosto a stimolare il pensiero critico, il senso d incertezza e del limite riferito agli effetti del nostro agire quotidiano, indurre il senso di collettività e responsabilità nei confronti del mondo in cui viviamo. 11

ESS : la strategia di attuazione del DESS 2005 - Strategia UNECE per l'educazione allo sviluppo sostenibile La Strategia ha lo scopo di promuovere il DESS nella regione UNECE (United Nations Economic Commission for Europe), di cui fanno parte l Europa, intesa nel senso più ampio del termine, l Asia Centrale e il Nord America. Essa delinea specifici obiettivi e strumenti d attuazione nei diversi settori dell educazione formale, non formale ed informale. 12

L educazione ambientale nell Unione Europea 1 1992 2000 V Programma di azione per l ambiente della Comunità Europea Sottolinea la necessità di educare il cittadino in quanto consumatore, produttore, amministratore e soggetto attivo di comportamenti che lo fanno interagire con l ambiente. 1993 Il Parlamento Europeo approva una nuova risoluzione sull educazione ambientale (la prima era del 1988) per invitare gli stati membri a definire sulla base di programmi pluriennali una politica europea per l EA in cui, tra l altro : - Integrare la dimensione ambientale in tutti gli aspetti dell insegnamento e a tutti i livelli, evidenziando il ruolo fondamentale di scuole ed insegnanti nell attuazione di tale politica. 13

L educazione ambientale nell Unione Europea 2 1994 Carta di Aalborg Numerose città europee aderiscono alla strategia dell Agenda 21 Locale lanciata al Summit di Rio, basata su un coinvolgimento delle comunità nelle scelte ecologiche e sociali del proprio futuro 2001-2010 VI Programma di azione per l ambiente dell Unione Europea Evidenzia il ruolo strategico e trasversale che le strategie di informazione ed educazione ambientale giocano nell ambito di ogni azione di miglioramento della qualità dell ambiente. 14

L educazione ambientale in Italia: le origini 1996 Primo accordo di programma interministeriale Ministero Ambiente e Istruzione per l'educazione Ambientale Obiettivo di promuovere la corretta conoscenza delle tematiche ambientali, sia i comportamenti responsabili e attivi verso il comune patrimonio ambientale, in favore di una gestione sostenibile degli ambienti naturali ed urbani. 1997 Carta dei principi per l Educazione Ambientale di Fiuggi, frutto del lavoro congiunto del Ministero dell Ambiente, dell Istruzione e delle associazioni. Rappresenta il primo documento organico sull argomento, si rivolge ai cittadini di ogni età come alla Pubblica Amministrazione, alle imprese come ai lavoratori, alle scuole come alle agenzie educative del territorio, individuando nell educazione permanente allo sviluppo sostenibile l elemento strategico per la promozione di comportamenti critici e propositivi dei cittadini verso il proprio contesto ambientale. 15

L educazione ambientale in Italia: la 1 Conferenza nazionale 2000 Prima Conferenza Nazionale dell Educazione Ambientale a Genova. Istituzioni, ministeri, imprese, enti locali, agenzie formative e associazioni si sono confrontati su metodi e strategie per il rilancio e il potenziamento dell educazione allo sviluppo sostenibile, sottolineando la necessità di un lavoro in rete. La Conferenza è stata voluta e promossa dal Comitato Tecnico Interministeriale tra Ministero della Pubblica Istruzione e Ministero dell'ambiente, che si sono impegnati ad una ridefinizione dell'accordo di Programma fra i due Ministeri. Durante la Conferenza le Regioni e le Province autonome hanno presentato la richiesta di trovare sedi e modalità di confronto adeguati all'elaborazione e la verifica di strategie condivise attraverso l'istituzione di un tavolo tecnico dedicato a questi temi nella Conferenza Stato-Regioni. 16

L educazione ambientale in Italia: il sistema INFEA 1 2000 Linee di indirizzo Conferenza Stato Regioni Per una nuova programmazione concertata tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in materia IN.F.E.A. (informazione, formazione, educazione ambientale) In.F.E.A. (Informazione Formazione Educazione Ambientale) è un programma del Ministero dell'ambiente finalizzato a diffondere e coordinare sul territorio strutture di informazione, formazione ( INFEA ed educazione ambientale. (Rete Negli interventi normativi degli ultimi anni, si è promosso lo sviluppo di un Sistema Nazionale come coordinamento di Sistemi Regionali per attivare sinergie tra le varie agenzie (formali e non formali) che nei territori si occupano di EA, tra le strategie nazionali/internazionali e quelle locali. 17

L educazione ambientale in Italia: il Forum di Torino 2007 - Forum di Torino "Educazione all'ambiente e alla sostenibilità" organizzato dal Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Occasione di discussione e confronto per rilanciare il sistema nazionale per l EA Presentazione del documento Alfabeti Ecologici, manifesto per l educazione ambientale del futuro elaborato da un gruppo di saggi per definire, attraverso il confronto con il Ministero della Pubblica Istruzione, le nuove linee guida per l Educazione Ambientale nella scuola pubblica. 18

L educazione ambientale in Italia: il sistema INFEA 2 2007 - Nuovo Quadro programmatico Stato-Regioni e Province autonome per l'educazione all'ambiente e alla Sostenibilità" Sottoscritto nell ambito della Conferenza Stato Regioni per rilanciare il processo di concertazione in materia IN.F.E.A. (informazione, formazione, educazione ambientale) a partire dal nuovo scenario istituzionale aperto dalla riforma del Titolo V della Costituzione e dagli ( 2005-2014 ) obiettivi fissati a livello internazionale dal DESS Alcuni obiettivi strategici Attivazione di accordi di programma tra il Ministero dell Ambiente gli altri ministeri (non solo Istruzione) per una diffusione della cultura della sostenibilità nei vari ambiti d intervento Creazione Forum nazionale permanente sull Educazione Ambientale per la sostenibilità per confronto con attori territoriali EA Articolazione delle azioni a livello nazionale, interregionale, regionale/provinciale 19

L educazione ambientale in Italia: l accordo MA, MPI, MUR 2008 Secondo accordo di programma interministeriale Ministero Ambiente, Istruzione, Università e Ricerca per l'educazione allo sviluppo sostenibile Questo accordo, riprendendo quanto avvenuto nel mondo dell educazione ambientale ed internazionale ed i documenti elaborati nell ultimo decennio, crea nuovamente la cornice istituzionale per una politica di educazione e formazione che metta tra le priorità i principi della sostenibilità. Alcuni obiettivi strategici Ri-orientare le attività per l educazione allo sviluppo sostenibile come tema interdisciplinare e trasversale nel quale vivono i principi della sostenibilità Promuovere processi educativo/formativi per la sostenibilità inseriscano in un processo di apprendimento che duri tutta la vita che si Qualificare la formazione del personale scolastico sotto il profilo delle competenze funzionali ai processi educativo/formativi per lo sviluppo sostenibile. 20

L educazione ambientale : le caratteristiche condivise Traendo spunto dalle dichiarazioni e documenti analizzati si possono evidenziare quelle che oggi vengono considerate, in maniera sostanzialmente condivisa, le caratteristiche principali dell educazione ambientale e/o allo sviluppo sostenibile. E un educazione globale: coinvolge la persona intera (conoscenze, (valori abilità, emozioni, Deve protrarsi lungo l arco di tutta la vita E un approccio trasversale che attraversa diversi ambiti disciplinari Si occupa non solo dell ambiente naturale, ma anche di quello antropico e delle dinamiche sociali e culturali dei territori, connettendo le dinamiche locali con quelle globali. Educa ad una visione sistemica della realtà ed aiuta ad individuare le relazioni tra i suoi elementi e processi Non è una trasmissione di saperi ma implica un processo esplorativo sul campo ed una costruzione personale di competenze E un educazione per insegnare a gestire l incertezza degli scenari futuri E' svolta sia in ambito formale, informale e non formale 21

L E.A. : una possibile definizione condivisa Fare educazione ambientale significa promuovere un approccio conoscitivo (il pensiero ecologico) che metta in evidenza le relazioni di profonda e complessa interdipendenza esistenti tra i fenomeni su scala globale e le relazioni di interdipendenza tra i vari soggetti (persone, istituzioni, associazioni,) che ( G.Borgarello ) su scala locale concorrono nel generarli Un modello dialogico di EA come educazione alla sostenibilità 22

L educazione ambientale in Italia: verso il futuro o un ritorno al passato? L educazione ambientale, una disciplina scolastica autonoma? ( PD ) Giugno 2008 Disegno di legge Carloni Il disegno di legge prevede l'introduzione di una nuova materia di studio l educazione civica-ambientale, nelle scuole dell'obbligo, per 2 ore settimanali. I programmi, le modalità e i tempi dell'insegnamento saranno definiti dalle singole istituzioni scolastiche attraverso l'autonomia ( PdL ) Luglio 2008 Disegno di legge Granata et alii Questa proposta di legge prevede l educazione ambientale nelle scuole quale nuova ed autonoma disciplina obbligatoria nelle scuole di ogni ordine e grado e reintroduce di fatto, con una specificità legata alla tutela paesaggistico-ambientale, l'educazione civica. 23