VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione. Camera dei Deputati. Audizione informale sulla Proposta di Legge di iniziativa popolare n.

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VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione Camera dei Deputati Audizione informale sulla Proposta di Legge di iniziativa popolare n. 1485 Insegnamento di educazione alla cittadinanza come materia autonoma con voto nei curricula scolastici di ogni ordine e grado Abbinata Atti Camera n. 682, n. 734, n. 916, n. 988, n. 1166, n. 1182, n. 1425, n. 1464, n. 1465, n. 1480, n. 1485, n. 1499 e n. 1576 e Petizione n. 111) 3 aprile 2019

Premessa: Ringraziamo il Presidente e i Componenti della Commissione VII per l opportunità di questa audizione informale sulla proposta di legge di iniziativa popolare promossa dall ANCI, sull introduzione dell insegnamento di educazione alla cittadinanza (AC 1485). Siamo orgogliosi di poter illustrare la nostra proposta di legge sull introduzione dell educazione alla cittadinanza, come materia autonoma nelle scuole; per noi un importante risultato perché siamo riusciti mobilitando migliaia di Sindaci, a raccogliere 100 mila firme su tutto il territorio nazionale, ne occorrevano 50 mila. L ambizioso traguardo è stato raggiunto grazie all impegno di tanti Sindaci e di amministratori locali che si sono impegnati per veicolare il messaggio contenuto nella legge, ai tanti cittadini che hanno condiviso gli obiettivi di questo progetto, firmando ad ogni angolo d Italia e all entusiasmo di molte associazioni, testate giornalistiche, esponenti del mondo accademico, grandi nomi della cultura, dello sport e tanti studenti e studentesse che promuovendola hanno creduto nella validità della proposta. Un ruolo decisivo per la promozione e la comunicazione a livello locale è stato svolto dalle ANCI regionali che hanno dato all iniziativa un forte impulso sul territorio. Una campagna per la raccolta delle firme che nei sei mesi di svolgimento ha unito i Comuni italiani piccoli e grandi da Nord a Sud del Paese. Durante la campagna i Comuni si sono attivati per realizzare iniziative informative anche attraverso incontri nelle scuole, nelle piazze e organizzando nei luoghi di aggregazione i punti di raccolta per le firme. L impegno dei sindaci, dei cittadini e delle cittadine nella raccolta delle firme è stato un segno evidente di come questo tema sia molto sentito da tutte le generazioni. L educazione civica e la conoscenza dei principi che regolano la vita consociata sono state ritenute centrali fin dal 1958 quando fu Aldo Moro a proporre l inserimento della disciplina nei curricula scolastici. Con alterne vicende, sotto forma di disciplina, o come argomento di studio centrato sui temi della Costituzione e della cittadinanza è stata sempre presente nei programmi di studio dei cicli di insegnamento. Oggi più che mai il tema risulta di grande attualità, occorre pertanto recuperare la centralità per questa materia di insegnamento sottolineando con chiarezza che si tratta di un patrimonio di conoscenze e strumenti per poter realizzare se stessi e la propria natura di cittadini. La nostra legge nasce dalla necessità di introdurre in ogni ordine e grado l educazione alla cittadinanza come materia curriculare e con voto. Nella nostra proposta si parla di educazione alla cittadinanza perché si vuol intendere studio della Costituzione ma anche rispetto di sé e degli altri, educazione all ambiente, educazione al digitale, educazione alla lettura, educazione all alimentazione, al rispetto dell ambiente, perché essere cittadini significa realizzarsi pienamente in una società complessa. La spinta più forte arriva dai Sindaci: amministrare le città e

vivere la complessità di questa società richiede molti strumenti e competenze. Lo spazio del rapporto con le istituzioni è sempre più complesso, da qui la necessità di far partire dal basso, dalla cittadinanza questa esigenza con una legge di iniziativa popolare. Una proposta quindi che prevede un ruolo specifico per i Comuni e la costruzione di un percorso sinergico che vede coinvolti tutti i soggetti interessati (insegnanti, enti locali, istituzioni). Nel lungo cammino che ci ha portato fin qui, ci siamo confrontati anche con gli studenti e le studentesse per conoscere il loro punto di vista ed è stato sorprendente il loro interesse per la proposta dei Sindaci che propone alle nuove generazioni e alle famiglie i principi, i valori e le regole della Costituzione come contenuto privilegiato nell ordinamento didattico. Nella nostra società e di conseguenza nella scuola si assiste da anni a un progressivo indebolirsi del senso civico e del rispetto reciproco che rende sempre più difficile il lavoro degli insegnanti. Attraverso l educazione alla cittadinanza crediamo si possa formare una migliore coscienza civile nei cittadini e nelle cittadine di domani, un obiettivo raggiungibile e non più rinviabile. Queste le finalità della nostra proposta: si sottolinea come questa competenza sia fondamentale non solo per diventare buoni cittadini ma anche per realizzare sé stessi e lo vogliamo fare uscendo dalla logica che in questi anni ha consegnato l educazione civica ad un ruolo ancillare tale da non essere più avvertita come una componente fondamentale nell educazione e nell arricchimento personale. La proposta di legge: La proposta di legge prevede un ora settimanale di educazione alla cittadinanza, come disciplina autonoma con propria valutazione, nei curricula e nei piani di studio. Tutto questo per lavorare alla formazione di buoni cittadini partendo dai banchi di scuola e cercando di colmare il gap di conoscenza delle regole minimali di cittadinanza: educazione all ambiente, al digitale, alla legalità, al rispetto dell altro, alla lotta allo spreco. Il monte ore necessario, non inferiore alle 33 ore annuali, dove non si preveda una modifica dei quadri orario che aggiunga l ora di educazione alla cittadinanza, dovrà essere ricavato rimodulando gli orari delle discipline storico-filosoficogiuridiche. Gli obiettivi specifici di apprendimento dovranno necessariamente comprendere, nel corso degli anni, lo studio della Costituzione, elementi di educazione civica, lo studio delle istituzioni dello Stato italiano e dell Unione Europea, diritti umani, educazione digitale, educazione ambientale, elementi fondamentali di diritto, educazione alla legalità. La proposta affida a una Commissione costituita ad hoc presso il MIUR, sentito il comitato scientifico per le indicazioni nazionali, il compito, tra l altro, di provvedere alla corretta collocazione della materia in seno ai curricula e ai piani di studio dei diversi cicli di istruzione, nonché di optare per l aggiunta di un ora ai curricula o per la sua individuazione nell ambito degli orari di italiano, storia, filosofia, diritto.

Sarebbe un grande segnale se fosse approvata la proposta di legge sull educazione alla cittadinanza che viene dai cittadini, dalle cittadine e dai sindaci. E fondamentale far tornare la scuola un luogo dove coltivare il senso civico e di appartenenza alla comunità. Siamo convinti che sia necessario accrescere nelle nuove generazioni, protagoniste del futuro, la consapevolezza e la condivisione dei valori di cittadinanza, di legalità e di democrazia, nonché la conoscenza del ruolo svolto dalla Costituzione a garanzia dei diritti e delle libertà fondamentali. Punti prioritari: L'ANCI ritiene che i seguenti punti siano irrinunciabili per attivare il nuovo insegnamento, auspichiamo pertanto che: 1) l'educazione alla cittadinanza sia inserita nelle scuole di ogni ordine e grado come disciplina autonoma, con voto indipendente nei curricula scolastici di entrambi i cicli didattici e con un monte ore non inferiore a 33 ore annue; ove non si preveda una modifica dei quadri orari che aggiunga l ora di insegnamento, quest ultimo venga ricavato rimodulando gli orari delle discipline storico-filosofico-giuridiche. La presenza di una materia con una sua valutazione chiarisce, infatti, la natura prioritaria del possesso di tali conoscenza ed eleva l educazione alla cittadinanza dalla condizione subordinata, all approdo dell articolazione dei programmi di storia o come argomento curricolare. L ordinamento attuale, in vigore dal 2008, non garantisce infatti lo sviluppo delle competenze di Cittadinanza e Costituzione poiché sono affidate in modo generico a tutti i docenti e, in particolare a quelli delle aree storico-geografica, filosofica e giuridica. E un tratto irrinunciabile della presente proposta, infatti la presenza di una valutazione che trasmetta chiaramente agli studenti e alle famiglie il senso e l importanza dell essere cittadini e cittadine competenti e consapevoli della loro appartenenza alla comunità; 1) obiettivi di apprendimento devono necessariamente prevedere: studio della Costituzione, elementi di educazione civica, studio delle istituzioni dello Stato italiano e dell Unione Europea, i diritti umani, l educazione digitale, l educazione ambientale, elementi fondamentali di diritto e di diritto del lavoro, educazione alla legalità, nonché i fondamentali principi e valori della società democratica, come i diritti e i doveri, la libertà e i suoi limiti, il senso civico e la giustizia; 2) progetti integrativi dell offerta formativa messi in campo dai Comuni per accompagnare l introduzione dell ora di educazione alla cittadinanza, con

particolare riguardo alla conoscenza del funzionamento e del valore delle istituzioni locali; 3) istituzione di una Commissione presso il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, che comprenda un rappresentante dell ANCI. E importante affidare ad una Commissione ad hoc istituita presso il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca il compito di individuare i criteri per modulare il monte orario dell insegnamento, utilizzando opportunamente l organico del potenziamento. Inoltre in un ottica di collaborazione chiediamo che sia integrato nell ambito della Commissione il punto di vista degli Enti locali.