INDIRIZZI EUROPEI PER IL POTENZIAMENTO DEGLI STRUMENTI DI POLITICA ATTIVA E DI FORMAZIONE. Francesco Gagliardi Trento 21 marzo 2019

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INDIRIZZI EUROPEI PER IL POTENZIAMENTO DEGLI STRUMENTI DI POLITICA ATTIVA E DI FORMAZIONE PER I DISOCCUPATI E GLI OCCUPATI Francesco Gagliardi Trento 21 marzo 2019

Cambiamenti nella ripartizione delle uscite nel Bilancio dell Unione proposti dalla CE per il 2021-27 (confronto con i due periodi precedenti di programmazione) Categoria di spesa 2006-2013 2013-2020 2020-2027 * Competitività (Ricerca, Innovazione, Infrastrutture) + 194% + 15% + 34% Politica di Coesione + 31% -5% -7% (il budget per il FESR e il FSE+ passa da 374 mld a 331 mld) Politica Agricola Comune di cui pagamenti diretti (Pilastro 1) Migrazione gestione dei confini + 3% -12% -15% -3% -12% -11% nd nd +100% Sicurezza e difesa + 162% + 9% + 258% Politica estera + 40% + 15% + 80% Amministrazione + 31% + 6% + 10% * Proposta della Commissione

La mappa delle Regioni eligibili alla Politica di Coesione 2021-2027 PIL pro capite per regioni NUTS2, media 2014-15 e 16 Indice: UE 27=100 Rosso < 75% regioni meno sviluppate Arancione 75%-100% regioni in transizione Giallo > = 100% regioni più sviluppate

Articolazione di programmazione proposta dalla Commissione europea per il prossimo periodo di programmazione 2014-2020 Obiettivi tematici 2021-2027 Obiettivi politici 1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l innovazione. 2. Migliorare l accesso alle tecnologie dell informazione e della comunicazione(tic), nonché il loro utilizzo e qualità. 3. Migliorare la competitività delle PMI. Obiettivo Politico 1: Smarter Europe: riunisce i temi dell innovazione della digitalizzazione, della trasformazione economica e del sostegno alle PMI. 4. Sostenere la transizione verso un economia a basse emissioni di carbonio. 5. Promuovere l adattamento ai cambiamenti climatici e la prevenzione e la gestione dei rischi. 6. Preservare e tutelare l ambiente e promuovere l efficienza delle risorse. 7. Promuovere il trasporto sostenibile e migliorare le infrastrutture di rete. 8. Promuovere l occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori. 9. Promuovere l inclusione sociale e lottare contro la povertà e qualsiasi discriminazione. 10. Investire in istruzione, formazione e apprendimento permanente. 11. Migliorare l efficienza della pubblica amministrazione. Obiettivo Politico 2: Greener carbon free Europe: collegato all attuazione dell Accordo di Parigi e agli investimenti per la transizione energetica e il contrasto ai cambiamenti climatici. Obiettivo Politico 3: More connected Euope: relativo agli investimenti nelle reti strategiche digitali e nei trasporti. Obiettivo Politico 4: More social Europe:sostiene l attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali e gli investimenti per la formazione, l occupazione e l accesso alla sanità. Obiettivo Politico 5: Europe closer to citizens: supporta le strategie sviluppate a livello locale e dell agenda urbana.

FSE plus: i Fondi e i Programmi che lo compongono e la dotazione finanziaria prevista il Fondo Sociale Europeo; l Iniziativa per l occupazione dei giovani(yei); il Fondo per gli aiuti europei agli indigenti (FEAD); il Programma per l occupazione e l innovazione sociale(easi); ilprogrammaperlasalute. DotazioneprevistaperFSEplus:101mlddieuro di cui: 100mldperilFSE(inclusoYEIeFEADquest ultima,atitolodiconfronto,era3,8mld nella programmazione 2014-2020) e con obbligo di utlizzare 200 mln nell attività di cooperazione transnazionale a sostegno di soluzioni innovative; Ex EaSi, 761 mln(era 910 mln nella programmazione 2014-2020); Programma per la salute, 413 mln(era 449,4 mln nella programmazione 2014-2020).

Priorità di intervento di FSE Plus nell ambito dell Obiettivo 4: Europa più Sociale Aree Mercato del lavoro Istruzione e formazione Inclusione Priorità d intervento 1. Migliorare l accesso all occupazione per tutti coloro in cerca, in particolare giovani, disoccupati di lunga durata, inattivi, promuovendo lavoro autonomo ed economia sociale. 2. Modernizzare le istituzioni e i servizi del mercato del lavoro. 3. Promuovere la partecipazione femminile al mercato del lavoro; migliorare la conciliazione vita/lavoro; sostenere l attivazione e la salute dei lavoratori anziani. 1. Migliorare efficacia e rilevanza per il mercato del lavoro dei sistemi d istruzione e formazione professionale con attenzione specifica alle skill digitali. 2. Promuovere parità di accesso e completamento dell istruzione e formazione professionale a tutti i livelli, in particolare per i gruppi svantaggiati. 3. Promuovere opportunità flessibili di aumento e adattamento delle competenze (upskiling reskilling) per tutti e una più effettiva anticipazione dei cambiamenti e delle richieste di nuove capacità e competenze. 1. Promozione dell inclusione attiva migliorando partecipazione al mercato del lavoro e occupabilità. 2. Promozione dell integrazione economica-sociale degli stranieri di Paesi terzi e delle comunità marginalizzate. 3. Migliorare parità di accesso a servizi, modernizzazione dei sistemi di protezione sociale, miglioramento dell accessibilità, efficacia e resilienza della sanità. 4. Promuovere l integrazione sociale delle persone a rischio di povertà o esclusione sociale, inclusi i deprivati e i minori. 5. Contrastare la deprivazione materiale attraverso cibo e assistenza di base.

Raccomandazioni della Commissione proposte nel Country Report Italy 2019 Orientamenti per l Italia in materia di investimenti finanziati dalla Politica di Coesione 2021-2027 Obiettivo 4 : Europa più Sociale, attuazione del Pilastro Europeo dei Diritti Sociali ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE Il sistema di istruzione e formazione è caratterizzato da ampie differenze regionali in termini di risultati dell'apprendimento e di infrastrutture e attrezzature scolastiche. Sono pertanto altamente prioritari investimenti al fine di migliorare la qualità, l'accessibilità, l'efficacia e la rilevanza per il mercato del lavoro dell'istruzione e della formazione e al fine di promuovere l'apprendimento permanente, in particolare per: contrastare l'abbandono scolastico e migliorare le competenze di base, con particolare attenzione alle zone con i tassi di abbandono più elevati; ampliare l'accesso all'istruzione terziaria, in particolare per gli studenti provenienti da contesti socioeconomici modesti, anche aumentando l'offerta di alloggi per gli studenti e ampliando il settore terziario non accademico per innalzare il livello di istruzione terziaria; garantire la qualità, l'accessibilità, l'inclusività, l'efficacia dei percorsi di istruzione e formazione e la loro rilevanza rispetto al mercato del lavoro, in particolare per le persone con disabilità e i gruppi svantaggiati, al fine di sostenere l'acquisizione delle competenze fondamentali, comprese le competenze digitali; modernizzare i sistemi di istruzione e formazione professionale, anche rafforzando l'apprendimento basato sul lavoro; garantire l'apprendimento permanente, il miglioramento delle competenze e la riqualificazione professionale per tutti, compresi gli adulti scarsamente qualificati, tenendo conto delle competenze digitali e di altre specifiche esigenze settoriali (ad esempio, la trasformazione industriale verde), mediante il riconoscimento dell'apprendimento precedente e una migliore capacità di anticipare i nuovi fabbisogni di competenze; migliorare le attrezzature e le infrastrutture per l'istruzione a tutti i livelli, in particolare nelle regioni meno sviluppate.

Orientamenti sulla formazione dell OCSE Skills Strategy Diagnostic Report: Italy 2017 L Italia ha bisogno di creare legami più forti fra il sistema educativo e il mondo del lavoro a tutti i livelli. L Alternanza Scuola Lavoro è un passo nella giusta direzione ma molte sfide rimangano aperte. In particolare, è necessario, da un lato, rafforzare il ruolo delle imprese nella definizione del contenuto delle attività d apprendimento basate sul lavoro (work-based learning) e dall altro, fornire ai managers scolastici le risorse adeguate (sia finanziarie che pedagogiche) per sviluppare contatti efficaci con le imprese su tutto il territorio nazionale. L Italia ha bisogno di rafforzare le buone pratiche manageriali (High-Performance Working Practices - HPWP) quali mentoring, rotazione sul lavoro o flessibilità nelle mansioni. Inoltre, le competenze dei managers, specialmente nelle imprese di piccole dimensioni, non sono sempre adeguate e devono essere rafforzate attraverso programmi di training mirati. Questo permetterebbe alle piccole imprese di poter beneficiare maggiormente delle nuove tecnologie e approfittare delle loro potenzialità produttive. I percorsi di riqualificazione delle competenze dei lavoratori e quelli mirati al loro aggiornamento devono essere rafforzati attraverso un uso più oculato dei fondi per la formazione. Tale utilizzo deve essere legato alle reali domande e sfide del mercato del lavoro italiano. Sebbene, infatti, siano ancora tanti i lavoratori italiani con scarse competenze informatiche, ridotta conoscenza delle lingue straniere e deficit in una vasta gamma di competenze tecniche e trasversali, una considerevole parte dei fondi a disposizione per la formazione continua sono stati spesso indirizzati verso lo sviluppo di competenze in aree che sono solo marginalmente collegate alle sfide dettate dal rapido cambiamento tecnologico, la globalizzazione o l automazione.

GRAZIE PER L ATTENZIONE