Scenario economico. I bilanci d impresa

Documenti analoghi
Scenario economico. I bilanci d impresa

Numeri e tendenze. Sarah Bovini Responsabile Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte

Incontri con gli studenti sulle principali funzioni della Banca d Italia

IL QUADRO SOCIO-ECONOMICO LIGURE ATTUALE

L IMPATTO DELLA CRISI SUL TESSUTO ECONOMICO DEL FVG. Alessandro Russo, Pordenone 19/10/2017

PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ECONOMICO PROVINCIALE 2016 A. LASAGNI (UNIVERSITA DI PARMA)

Il ciclo economico fra crisi e ripresa

L economia della Lombardia

PATTO PER ATTRAVERSARE LA CRISI. Tavolo tecnico 10 ottobre 2012

PATTO PER ATTRAVERSARE LA CRISI. Tavolo tecnico 31 luglio 2012

Osservatorio sull economia e il lavoro in provincia di Parma Numero 7. Valerio Vanelli

PATTO PER ATTRAVERSARE LA CRISI. Tavolo tecnico febbraio 2013

Il mercato del lavoro: Gli ammortizzatori sociali. Le principali dinamiche del IV trimestre 2007 sulla base dei dati Istat

Osservatorio & Ricerca. La BUSS

L andamento dell economia di Parma nel 2017 e le prime previsioni per il 2018

L economia dell Umbria Aggiornamento congiunturale. Perugia, 20 novembre 2018

Bollettino Mezzogiorno Campania

Bollettino Mezzogiorno Puglia

Sezione 2 Tendenze del mercato del lavoro a livello provinciale BRESCIA - Marzo 2014

Bollettino Mezzogiorno Abruzzo

Cruscotto congiunturale

Il PUNTO su. Dirigente della P.F. Mercato del lavoro, occupazione e servizi territoriali Fabio Montanini

DONNE E LAVORO IN TEMPO DI CRISI

I quaderni dell'osservatorio

Gianfranco Tosini Responsabile Ufficio Studi Siderweb CONGIUNTURA ECONOMICA E ANDAMENTO DEL COMPARTO TRAFILERIE

Diminuiscono il tasso di disoccupazio ne e la CIG Il PIL torna in positivo. Prosegue il buon trend dell export. Si incrementano gli investimenti

Cruscotto congiunturale

Sezione 2 Tendenze del mercato del lavoro a livello provinciale PAVIA Marzo 2018

CONTESTO ECONOMICO-SOCIALE DEL TRENTINO

PATTO PER ATTRAVERSARE LA CRISI. Tavolo tecnico maggio 2013

Bollettino Mezzogiorno Campania

Il PUNTO su. Dirigente della P.F. Mercato del lavoro, occupazione e servizi territoriali Fabio Montanini

Il 2013: l Italia. Andamento del Pil e contributi delle componenti di domanda in Italia

Il mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia nel 2013

Numeri e tendenze. Sarah Bovini Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte

ANALISI - FORMAZIONE - STRATEGIE - NETWORKING

VENETO E NORDEST: RINCORSA ALLA RIPRESA. 4 novembre 2015

Bollettino Mezzogiorno Campania

A che punto è la crisi. Fedele De Novellis. Bergamo, 1 dicembre 2009

Bollettino Mezzogiorno Sardegna

Sezione 2 Tendenze del mercato del lavoro a livello provinciale SONDRIO Marzo 2018

Bollettino Mezzogiorno Lazio

Anno VI n. 21 Settembre 2012 II Trimestre 12

SCENARIO DI PREVISIONE DELL ECONOMIA LOMBARDA (febbraio 2012)

Bollettino Mezzogiorno Campania

Osservatorio & Ricerca. La BUSS

Sezione 2 Tendenze del mercato del lavoro a livello provinciale BRESCIA - Luglio 2016

Le lancette dell economia bolognese. Il lavoro

Internazionalizzazione delle imprese

Osservatorio & Ricerca. La BUSS

Congiuntura industriale in Emilia-Romagna. Anno 2018

La sfida dell economia globale alle economie locali

Sezione 2 Tendenze del mercato del lavoro a livello provinciale BRESCIA - Dicembre 2017

LE PREVISIONI DELLE AZIENDE PIEMONTESI PER IL III TRIMESTRE Luglio 2019

COMUNICATO STAMPA INDAGINE CONGIUNTURALE E CRUSCOTTO STATISTICO. III trimestre 2016

1 L economia della Liguria n.7, anno 2019 (pag.5)

INTEGRAZIONE INTERNAZIONALE E OCCUPAZIONE IN ITALIA

La congiuntura manifatturiera in provincia di Pisa

DINAMICHE ECONOMICHE MANTOVANE

Bollettino Mezzogiorno Molise

Le Forze di Lavoro nel 2014_MARCHE

INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PREVISIONI DI ANDAMENTO DELL INDUSTRIA IN LIGURIA NEL TERZO TRIMESTRE 2019

Flash Industria

Flash Industria

Bollettino Mezzogiorno Sardegna

Bollettino Mezzogiorno Campania

Bollettino Mezzogiorno Campania

Sezione 2 Tendenze del mercato del lavoro a livello provinciale CREMONA Marzo 2014

Le dinamiche economiche provinciali nel Dott. Silvio Di Lorenzo Presidente Camera di Commercio di Chieti

LA CONGIUNTURA IN PROVINCIA DI UDINE

Bollettino Mezzogiorno Lazio

Il PUNTO su. Dirigente della P.F. Mercato del lavoro, occupazione e servizi territoriali Fabio Montanini

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELLA SARDEGNA

Dati strutturali, andamento dell economia locale e previsioni

RAPPORTO SULL ECONOMIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI Presentazione a cura di Sandra Di Matteo Responsabile U.O. Studi e Statistica CCIAA di Chieti

Bollettino Mezzogiorno Sardegna

Mercato del lavoro. LE TENDENZE DELL'ECONOMIA LIGURE III Trimestre 2013

Bollettino Mezzogiorno Lazio

Flash Industria

La congiuntura manifatturiera in provincia di Pisa

Stanno emergendo segnali favorevoli per l economia globale, a cui però si accompagna ancora una marcata incertezza;

Bollettino Mezzogiorno Abruzzo

CONGIUNTURA DELL INDUSTRIA MANIFATTURIERA AL 4 TRIMESTRE 2010

Bollettino Mezzogiorno Sardegna

L interscambio commerciale con l estero della provincia di Bergamo Quarto trimestre e anno 2011

Lombardia Statistiche Report

l industria Manifatturiera nell Economia del Friuli Venezia Giulia

Bollettino Mezzogiorno Sardegna

Le previsioni delle aziende torinesi per il II trimestre 2018

Milano Produttiva rapporto annuale della Camera di Commercio di Milano

Bollettino Mezzogiorno Sardegna

IL QUADRO ECONOMICO BOLOGNESE NEL 1 1 TRIMESTRE 2014

Schede di settore. Attivita' manifatturiere

Congiuntura economica Parmense

SCENARIO DI PREVISIONE DELL ECONOMIA LOMBARDA (luglio 2011)

Bollettino Mezzogiorno Sicilia

con la collaborazione dell Istituto Guglielmo Tagliacarne

Sezione 2 Tendenze del mercato del lavoro a livello provinciale PAVIA Dicembre 2015

Bollettino Mezzogiorno Basilicata

Roberto Strocco. Responsabile Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte

Transcript:

Dinamiche congiunturali, produttività e lavoro nelle principali imprese manifatturiere della provincia di Pesaro Scenario economico L economia nazionale e internazionale Le principali indagini congiunturali I bilanci d impresa I risultati d esercizio Redditività e produttività Confronto con altre indagini a cura di Corrado Paccassoni

Economia mondiale Nel 2015 la crescita è debole e in rallentamento (+3,1%); Accelerano le economie avanzate e frenano i paesi emergenti, in particolare Cina, Russia e Brasile. Italia L'Italia entra per la seconda volta in recessione alle fine del 2011 e vi rimane fino a il tutto il 2014. Nel 2015 il Pil aumenta dello 0,8%. Forse la fase più acuta della crisi è stata superata. 110 Esportazioni +3,8% 101 Spese amm. +0,7% Spese fam. +0,8% 92 Importazioni +6,0% Pil +0,8% 83 74 Pil -8,3%; Spese fam. -6,3%; Investimenti -29,8%; Spesa amm. -3,3% Investimenti +0,8% 65 T1-2007 T2-2007 T3-2007 T4-2007 T1-2008 T2-2008 T3-2008 T4-2008 T1-2009 T2-2009 T3-2009 T4-2009 T1-2010 T2-2010 T3-2010 T4-2010 T1-2011 T2-2011 T3-2011 T4-2011 T1-2012 T2-2012 T3-2012 T4-2012 T1-2013 T2-2013 T3-2013 T4-2013 T1-2014 T2-2014 T3-2014 T4-2014 T1-2015 T2-2015 T3-2015 T4-2015

A livello locale il quadro è più contradditorio - Nelle Marche Pil e valore aggiunto allineati alle dinamiche nazionali - Calano le esportazioni del -2,3% - Le indagini congiunturali sul manifatturiero indicano un aumento dell'attività produttiva e di quella commerciale; convergono sulla scarsa propensione delle imprese ad ampliare gli organici. Uso dello straordinario per far fronte all'aumento degli ordinativi - Emergono differenze settoriali e territoriali La provincia di Pesaro e Urbino è un caso emblematico - Valore aggiunto più dinamico delle Marche - Aumentano le esportazioni del 11,4% Produzione Ordinativi Vendite PU Marche Conf. Unionc. Conf. Unionc. 1,2% 5,2% 0,9% 2,6% 7,3% 4,1% 4,5% 3,0% - Migliorano tutti gli indicatori congiunturali Vendite estero Vendite Italia 2,8% 0,2% 10,8% 0,9% 1,6% 4,0%

Settori Valori Q.ta % Classe addetti Valori Q.ta % Alimentare 5 2,9% 1-20 50 29,4% Tessile abbigliamento 17 10,0% 1-50 107 62,9% Legno mobile 57 33,5% 51-250 53 31,2% - lav. legno 16 9,4% 250 e oltre 10 5,9% - mobili 41 24,1% Totale 170 100,0% Carta e stampa 4 2,4% Chimica 17 10,0% Dimensione media Minerali non met. 16 9,4% Totale capitale Meccanica 52 30,6% Patrimonio netto - macchine 26 15,3% Ricavi Altre industrie 2 1,2% Utili netto 16.293 5.475 17.428 297 Totale 170 100,0% Dipendenti 75 Le imprese di piccole dimensioni nel campione hanno un peso inferiore alla realtà; il panel sottostima tale dimensione e risulta maggiormente rappresentativo delle dinamiche di aziende più strutturate.

Conto economico Valori Variazioni % Totale industria 2013 2014 2013/14 2011/14 Ricavi 2.908.856 2.962.717 1,9% 4,3% - Esportazioni 1.144.451 1.410.192 23,2% 52,9% Costi materie prime 1.587.549 1.594.689 0,4% -0,6% Costi servizi 581.571 585.077 0,6% 0,3% Valore aggiunto 676.307 718.606 6,3% 6,2% Costo del lavoro 486.366 512.751 5,4% 6,2% Margine operativo lordo 189.941 205.855 8,4% 6,3% Ammortamenti 86.199 94.057 9,1% 16,2% Totale costi di produzione 2.864.043 2.912.989 1,7% 3,1% Reddito operativo 103.742 111.798 7,8% -0,8% Saldo gestioni extra -10.542-27.638-152% -620% Utile / perdita d'esercizio 19.346 50.564 161,4% 45,6%

Conto economico Alimentare Tessile abb. Legno mobile Chimica Min. non met. Meccanica Totale Ricavi -8,5% 3,1% 0,5% 4,9% -1,9% 2,6% 1,9% - Esportazioni - 338% 7,3% 42,5% 10,1% 21,8% 23,2% Valore agg. 1,6% 7,3% 8,2% 9,9% 8,7% 5,1% 6,3% Costo lavoro -0,8% 4,1% 5,6% 6,2% 1,9% 6,5% 5,4% Mol 5,1% 12,1% 17,4% 19,2% 69,3% 1,8% 8,4% Ammortamenti -1,6% 4,6% 3,3% 13,2% 9,3% 13,6% 9,1% Reddito op. 9,9% 15,0% 34,6% 23,2% 52,3% -6,3% 7,8% Utile / perdita 1,1% 55,7% 116% 50,1% 34,7% -4,9% 161%

Conto economico 1-20 1-50 51-250 250 oltre Totale Ricavi 3,3% 2,5% 0,5% 2,6% 1,9% - Esportazioni 4,1% 46,9% 8,0% 28,6% 23,2% Valore agg. 17,5% 9,9% 5,1% 5,8% 6,3% Costo lavoro 4,6% 3,2% 3,9% 7,7% 5,4% Mol 124,0% 33,2% 8,7% 2,1% 8,4% Ammortamnenti 0,3% 0,2% -0,5% 20,1% 7,8% Reddito op. 478,0% 76,0% 19,3% -8,9% 7,8% Utile / perdita 356,1% 1212% -63,7% 170% 161%

Propensione all'export e dimensione dimensione d'impresa 69 imprese; 47 sistematicamente = 67% totale; 5 esportano il 61% totale 100 Coeff. = 0,476 Propensione export Y 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Dipendenti 0 50 100 150 200 250 Classe Q.ta % export Propensione export > 20% 54 1-50 12,1% ROE 5,4% 6,5% 51-250 37,5% ROI 4,0% 4,3% 250 oltre 67,3% V.agg/add 56,0 62,3

Osservatorio bilanci d impresa 2015 Investimenti - Var% 2013/14 +8%; ( -33,2% ); Q.ta% 4,3% (3,2%) Imprese: 106; per 93 sistematica; per 42 >3%; 52% investimenti 4 imprese Propensione Investimento 25 20 15 Y 10 5 0 0 50 100 150 200 250 X Dipendenti (0,011) ROE (0,026) 25 20 15 Y 10 5 0-50,0 0,0 50,0 100,0 X Classe Inv. / Ricavi 54 Settori Inv. / Ricavi 1-50 1,2% 1,2% Meccanica 3,6% 3,7% 51-250 8,9% 5,5% Legno mobile 2,3% 2,4% 250 oltre 2,5% 2,6% Minerali non met. 40,6% 3,3%

Lavoro Valori Variazioni % Q.ta % Totale industria 2013 2014 2013/14 11/14 2014 Dipendenti 12.804 12.825 0,2% -3,5% 100,0% Dirigenti / quadri 198 222 12,1% 0,9% 1,7% Impiegati 3.432 3.378-1,6% 27,7% 26,3% Operai 7.440 7.430-0,1% -3,3% 58,0% Apprendisti / nd 1.734 1.795 3,5% -34,6% 14,0% Costo del lavoro 486.366 512.751 5,4% 6,2% 17,0% Costo lavoro per add. 37.985 39.981 5,3% 10,0% Ricavi per add. 227.183 231.014 1,7% 8,1% Valore agg. per add. 52.820 56.032 6,1% 10,1% Costo lavoro / Val. agg. 71,9% 71,4% -0,6 0,0

18% 15% 12% 9% 6% 3% Valore aggiunto per addetto - misura produttività Variazione % 2013/14 Dipende da: settore Minerali non met.; 38.996 dimensione automazione integrazione Tessile abb.; 49.523 Legno mobile; 48.517 87.545 41.200 121.042 3.797 143.773 Alimentare; 59.628 Altre ind; 60.187 Chimica; 59.870 Meccanica; 63.096 0% Carta e stampa; VAA -3% 42.580 30.000 35.000 40.000 45.000 50.000 55.000 60.000 65.000 60.900 162.000 32.500-4.833 25.692 Valore medio 56.032 69.727 6.057 143.700 6.000 Alimentare Tessile abb Legno mobile Carta e stampa Chimica Minerali non met Meccanica

Valore aggiunto per addetto - misura produttività 18% 15% 12% 9% 6% 3% 0% -3% Variazione % 2011/14 1-20; 47.736 21-50; 50.015 101-250; 51.446 51-100; 46.299 51-250; 49.187 500 oltre; 61.628 251 oltre; 66.456 251-500; 79.369 VAA 2014 40.000 50.000 60.000 70.000 80.000 90.000 Valore medio 56.032 200.000 Dipende da: settore dimensione automazione integrazione 160.000 120.000 80.000 162.000 143.773 86.386 85.525 143.700 74.052 40.000 0-4.833 6.057 3.797 23.760 50.115 41.323-40.000 1-20 21-50 51-100 101-250 251-500 500 e oltre

Valore aggiunto per addetto Positivamente correlato alla produttività 20 15 10 ROI 2014 20 15 10 ROS 2014 5 5 0-5 VAA 0-5 VAA 0 50.000 100.000 150.000 0 50.000 100.000 150.000 Indice di correlazione: 0,546 0,420

Confronto Pesaro Urbino Marche Italia SP / CE / Ind CGIL Merloni-Istao Mediobanca Patrimonio netto 3,7% -1,0% 9,6% Ind. finanziaria 33,6% 0,6 55,5% 0,3 55,9% 3,1 Ricavi 1,9% - Esportazioni 23,2% - Valore agg. 5,8% Costo lavoro 5,4% - Mol 6,6% Utili 161% 0,1% 2,5% 1,0% -0,8% 5,0% 11,2% 1,1% 2,7% 4,5% 0,5% 12,9% 59,8% ROE 5,4% 3,3 5,2% 0,5 4,9% 1,5 ROI 4,0% 0,2 8,3% 0,0 6,8% 0,7 Migliori dinamiche, si riduce ma non si colma il gap strutturale

Confronto Pesaro Urbino Marche Italia Lavoro CGIL Merloni-Istao Mediobanca Costo lavoro 5,4% -0,8% 0,5% Dipendenti 12.825 0,2% 51.038-0,3% 776.510-1,6% Costo x addetto 39.981 1,9% 37.639 0,1% 55.885 1,1% Ricavi x addetto 231.014 23,2% 234.786 2,5% 423.876 2,7% VA x addetto 61.050 5,8% 54.900 1,0% 86.768 4,5% 120.000 450.000 120.000 360.000 90.000 90.000 270.000 60.000 60.000 180.000 30.000 30.000 90.000 0 1 2 3 0 0 1 2 3 1 2 3 Costo x add. Ricavi x add. Val. agg. x add.

Qualcosa si muove nel motore della nostra economia ma accanto a qualche segmento che registra incoraggianti segnali di ripresa c è un territorio che rimane profondamente segnato dalla crisi Rimane elevato il ricorso alla cig: 7 milioni di ore pari a 4.000 FTE Nel 2014 erano 7.250 di cui 2.500 in procedura straordinaria Nel biennio 2012/13 erano oltre 1.800 Se alcune imprese sono tornate a correre altre non ce la fanno e chiudono i battenti. Continua la contrazione della struttura imprenditoriale con lo stock di attive in calo dell 1,0%. A partire dal 2010, la provincia ha perso oltre 1.400 attività, un calo pari all 11,3%. Nelle Marche e in Italia, nello stesso periodo, calo del -7,5%. La crisi e la politica si sono portati via oltre 4.000: le attive erano più di 40mila nel 2008 e sono scese a meno di 36mila nel 2015.

In un contesto così difficile emerge in tutta la sua drammaticità il pesante e continuo deterioramento del mercato del lavoro. Dal 2012 la provincia ha registrato una contrazione cumulata dell occupazione del -12,7%. Nelle Marche -1,8%; in Italia -0,4% 102 99 96 93 90 87 84 PU Marche Italia 2012 2013 2014 2015 Oltre 20 mila occupati in meno. La flessione è quasi uguale per maschi e femmine. Nessuna provincia del centro Nord è andata peggio in variazione percentuale e solo Padova, in termini, assoluti ha registrato un calo maggiore.

L industria è il settore in maggiore difficoltà dal punto di vista del mercato del lavoro Dal 2010 la una contrazione cumulata dell occupazione è del -30,8%. Nelle Marche -10,2%; in Italia -1,1% 105 96 87 78 69 60 PU Marche Italia 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Dal 2010 sono andati persi 9.600 posti di lavoro alle dipendenze e quasi 5mila tra gli indipendenti per un totale di 14.600. Solo nel 2015 il calo è stato del 18,0%, 7.200 occupati. Il dato peggiore di tutto il Centro Nord dopo Imperia (-20%);

Il calo dell occupazione si concentra nella fascia di età 25 54, colpisce più i maschi 90,2 80,9 85,6 2014 2015 72,1 68,0 78,9 74,1 76,6 73,3 49,5 25,6 23,8 69,9 85,9 81,3 61,8 56,9 2014 2015 18,6 44,8 15-24 25-34 35-44 45-54 55-64 17,5 2014 2015 66,0 67,8 67,0 15-24 25-34 35-44 45-54 55-64 Il T. occupazione 15 64 è pari al 59,9% a Pesaro Urbino (62,2% nelle Marche IT: 56,6%). Il confronto con la regione penalizza la provincia in tutte le classi di età. Nel Centro Nord (escluso Lazio) solo Fermo è minore. 64,0 62,2 65,1 38,0 13,8 33,9 8,5 15-24 25-34 35-44 45-54 55-64

Torna ad aumentare la disoccupazione Nel 2015 il numero di disoccupati sale a 18.300 con aumento del 20,5% quando diminuisce sia nelle Marche (-1,6%) che in Italia (-6,3%). 350 300 250 200 150 100 50 PU Marche Italia 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Il tasso di disoccupazione sale all 11,6% allineandosi al dato nazionale (11,9%) e superando di due punti quello delle Marche (9,9%). Per gli uomini sale all 11,0% (9,0% Marche e 11,3% Italia). Per le donne è al 12,3% (11,1% Marche e 12,7% Italia).

Le dinamiche demografiche registrano la flessione più marcata della regione ( 800 unità). Questo fenomeno non è da sottovalutare perché forse significa che il nostro territorio diventa sempre meno attrattivo per famiglie e imprese. 103 102 101 100 99 PU Marche Italia 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Per evitare che questo processo diventi inarrestabile è indispensabile agire con urgenza e rafforzare tutti quei meccanismi in grado di propagare e diffondere i segnali di ripresa a tutto il territorio per migliorare la qualità del lavoro e delle produzioni in un quadro di crescita partecipata e solidale.

Grazie per l attenzione Corrado Paccassoni