"Il futuro del nucleare nel mondo"

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Transcript:

"Il futuro del nucleare nel mondo" A. Clerici Presidente del Gruppo di Studio WEC «Risorse energetiche e tecnologie» Senior Advisor ABB S.p.A. 1

Indice 1) La situazione generale mondiale 2) Il nucleare al 10/3/2011 - il giorno prima di Fukushima 3) Il nucleare dopo Fukushima 4) Considerazioni finali 2

1) La situazione generale mondiale 3

La popolazione mondiale è ora di 7 miliardi (300.000 nati/giorno). Negli ultimi 10 anni: popolazione +12%; consumi energia primaria +20%; consumi elettricità +30%. L energia è stata ed è sempre più il fattore dominante per lo sviluppo sociale ed economico delle popolazioni e l elettricità è sempre più importante. 1,5 miliardi di persone senza elettricità. L energia elettrica prevista nel 2030 assorbirà il 44% delle risorse energetiche primarie (37% nel 2011). La produzione di elettricità è causa del 40% della produzione di CO 2 da attività umane. 4

Evoluzione delle emissioni globali di CO 2 Confronto incremento emissioni mondiali 2008-2035 (Mt) 5

In Cina dal 2006 al 2010 sono stati messi in servizio ~300 MW/giorno di nuove centrali (100 GW/anno pari alla totale potenza installata in Italia in 130 anni) delle quali l 80% a carbone; le emissioni annuali di CO 2 da solo queste centrali sono 2,2 Gt. e 3 volte il target di riduzione del 20% delle emissioni in UE. Il target UE del 20% di riduzione nel 2020 di CO 2 è meno del 2% delle totali emissioni previste nel 2020. PROBLEMA ENERGIA /AMBIENTE E GLOBALE TUTTI DEVONO CONTRIBUIRE TUTTE LE TECNOLOGIE DEVONO ESSERE CONSIDERATE I BUONI ESEMPI SONO TRAINANTI E RISOLUTIVI? 6

Grandi differenze nell energia elettrica pro-capite 18 16 14 MWh / anno N. America E&SE Asia World population 7 billion 2 1.75 12 10 8 6 4 2 Australasia Europe CSI Latin America Middle East Africa South Asia World OECD Europe 27 1.50 1.25 1 0.75 0.50 0.25 0 0 MWh per capita Billion people 7

La crescita della popolazione mondiale 8

Produzione di Energia Elettrica nel 2010 Mondo ~20000 TWh (~4900 GW) Europa 27 ~3200 TWh (~800 GW) Elaborazioni dati da Terna -WEC - Enerdata Italia (*) ~300 TWh (~110 GW) Carbone ~40% ~29% ~13% Gas ~17% ~21% ~54% Idro ~17% ~9% ~18% Nucleare ~14% ~29% - Prodotti petroliferi ~7% ~4% ~6% Eolico <2% ~4% ~ 3% Fotovoltaico <0,25% ~0,8% ~0,7% ( ) Altri <4% ~4% ~5% ( ) (*) L'Italia ha importato circa il 13% di energia elettrica da aggiungere alla produzione locale ( ) Biomasse e Geotermia 4,2% ( ) Con il "boom" della Legge ALCOA e del 2011 (9,3 GW installati in un anno) nel 2012 la produzione da FV supererà il 5,5% Italia: ~ 75% da combustibili fossili Mondo: ~ 66% da combustibili fossili EU 27: ~ 55% da combustibili fossili 9

Ma guardiamo al settore elettrico mondiale: la produzione di energia elettrica nel 2010 in TWh Cina ~ 4230 USA ~ 4120 Giappone ~ 955 Russia ~ 907 India ~ 720 Germania ~ 615 Canada ~ 600 Francia ~ 540 Brasile ~ 465 Corea del Sud ~ 460 Inghilterra ~ 390 Italia ~ 300 Fonte: WNA 2 nazioni ~ 40% della produzione globale e in gran parte dal carbone. 10

Tendenza negli ultimi 10 anni per la produzione mondiale di energia elettrica da differenti risorse 2001 2010 Carbone 38.7% 41.7% Petrolio 7.4% 64.7% 4.2% 66.6% Gas 18.6% 20.7% Nucleare 17.1% 13.4% Idro 16.5% 16.2% Biomasse 1.1% 18.2% 1.5% 20% Altre Rinnovabili 0.6% 2.3% Elaborazioni da IEA aumento % di elettricità da combustibili fossili! l incremento delle rinnovabili non compensa la diminuzione % del nucleare; produzione da risorse prive da CO 2 perde quote di mercato. 11

180 Elaborazioni da IEA Consumi elettrici 160 140 Consumi energie primarie Emissioni CO 2 120 Popolazione mondiale 100 2007 2020 2030 Fattori trainanti saranno: aumento popolazione ed urbanizzazione aumento standards di vita specie in LDC s emissioni CO 2 e loro penalizzazioni 12

2) Il nucleare al 10/3/2011 - il giorno prima di Fukushima 13

La situazione mondiale al 10 marzo 2011 442 reattori in funzione in 30 paesi per ~375 GW. 65 reattori in costruzione in 16 paesi (27 in Cina) per ~63 GW; con esclusione dei reattori ABWR giapponesi, tutti gli altri sono reattori PWR. Implementazione dell estensione della vita sopra i 50 60 anni per vecchi reattori in funzione in molti paesi (kwh economico, no emissioni di CO 2 ). L effetto di Chernobyl non era più al top dell opinione pubblica, che si concentrava sul cimitero finale delle scorie, sul costo del nucleare e sull effetto NIMBY. Un rinascimento nucleare era in atto e causato da: 1. Volatilità e crescita dei prezzi dei combustibili fossili. 2. Preoccupazioni ambientali per le emissioni di CO 2 e le possibili penalizzazioni. 3. Sicurezza degli approvvigionamenti. con 158 reattori pianificati e 323 proposti in 47 paesi (fonte WNA). 14

Nucleare pre Fukushima - 375 GW (7,5% dei globali 4.900 GW) - 2.600 TWh (13% dei globali 20.000 TWh) Reattori in servizio o in costruzione per continente al 10/03/2011 In esercizio (1) In costruzione (2) N. MW N. MW Europa 195 170,016 19 16,941 Nord America 124 114,616 1 1,165 Asia 117 85,750 43 42,819 Sud America 4 2,819 2 1,937 Africa 2 1,800 0 0 TOTALE 442 375,001 65 62,862 Elaborazione A. Clerici su fonte IAEA (1) Per la maggior parte dei reattori in esercizio estensione della vita di circa 20 anni. (2) Principali paesi con reattori in costruzione: Cina n 27 reattori Russia 11 n 5 reattori per India e Sud Corea n 2 reattori per Giappone, Slovakia, Bulgaria, Taiwan, Ukraina e n 1 reattore per Argentina, Brasile, Finlandia, Francia, Iran, Pakistan, USA. Riserve di uranio con consumi e tipologie di reattori attuali > 150 anni; con avvento reattori di 4 generazione (2040) consumi ridotti di 80 volte. 15

Reattori nucleari in servizio o in costruzione nel mondo al 10 Marzo 2011 Nazione Impianti in esercizio (1) N. unità Totale MW(e) Impianti in costruzione N. unità Totale MW(e) Energia elettrica da nucleare nel 2010 Uranio nel 2009 TWh % totale ton NB: I primi 2 paesi, US e Francia producono il 45% della totale energia nucleare. USA 104 100,747 1 1,165 807.08 19.59 18,867 Francia 58 63,130 1 1,600 410.09 74.12 10,569 Giappone 54 46,821 2 2,650 280.25 29.21 8,388 Russia 32 22,693 11 9,153 159.41 17.09 3,537 I primi 10 paesi producono oltre l'85% della totale energia nucleare. Germania 17 20,490 0 0 133.01 27.26 3,398 Corea del Sud 21 18,698 5 5,560 141.89 32.18 3,444 Ucraina 15 13,107 2 1,900 83.95 48.11 1,977 Canada 18 12,569 0 0 85.50 15.17 1,670 Gran Bretagna 19 10,137 0 0 5.85 15.66 2,059 Cina 13 10,058 27 27,230 70.96 1.82 2,010 Svezia 10 9,298 0 0 55.73 38.13 1,395 Spagna 8 7,514 0 0 59.26 20.09 1,383 Belgio 7 5,926 0 0 45.73 51.16 1,002 Taiwan 6 4,982 2 2,600 39.89 19.30 831 India 20 4,391 5 3,564 20.48 2.85 961 Repubblica Ceca 6 3,678 0 0 26.44 33.27 610 Svizzera 5 3,263 0 0 25.34 38.01 531 Finlandia 4 2,716 1 1,600 21.89 28.43 446 Bulgaria 2 1,906 2 1,906 14.24 33.13 260 Ungheria 4 1,889 0 0 14.66 42.10 274 Brasile 2 1,884 1 1,245 13.90 3.06 308 Slovacchia 4 1,816 2 782 13.54 51.80 251 Sud Africa 2 1,800 0 0 12.90 5.18 303 Messico 2 1,300 0 0 5.59 3.59 242 Romania 2 1,300 0 0 10.70 19.48 174 Argentina 2 935 1 692 6.69 5.91 122 Slovenia 1 666 0 0 5.38 37.30 137 Olanda 1 487 0 0 3.75 3.38 97 Pakistan 2 425 1 300 2.56 2.60 65 Armenia 1 375 0 0 2.29 39.42 51 Iran 0 0 1 915 0.00 0.00 143 TOTALE 442 375,001 65 62,862 2,629.95 65,505 (*) (1) + 4 reattori in riabilitazione per 2.530 MW (*) ~ 25 tu/twh = 29,5 t U3O8/TWh Elaborazione di A. Clerici su fonte IAEA 16

Energia nucleare nel mondo 17

World nuclear power reactors planned or proposed in 47 countries March 2011 from WNA Planned = Approvals, funding or major commitment in place, mostly expected in operation within 8-10 years; Proposed = Specific program or site proposals, expected operation mostly within 15 years. 18

3) Il nucleare dopo Fukushima 19

Fonte WEC 20

Per Giappone, Germania, Italia e Svizzera, l incidente di Fukushima ha suscitato le più forti reazioni pubbliche con i conseguenti cambiamenti di politica. Il più significativo impatto è stato in Germania dove il Governo aveva deciso nel 2010 il prolungamento della vita delle centrali nucleari imponendo ai gestori delle stesse un totale contributo allo sviluppo delle rinnovabili pari a circa 2,5 miliardi di euro all anno. Nei giorni immediatamente seguenti all incidente di Fukushima il cancelliere Merkel ha ordinato di spegnere le 7 più vecchie centrali nucleari (un altra centrale era già fuori servizio per motivi tecnici). Il governo tedesco ha poi ratificato di chiudere queste 8 centrali definitivamente e stabilito un programma di uscita entro il 2022 di tutte le 9 rimanenti. Occorre notare che la Germania nel 2010 ha prodotto 133 TWh (il 27,6%) dell'elettricità da nucleare calati a 102 nel 2011 (18%). 21

Programma di chiusura delle centrali tedesche 22

Il World Energy Council ha instituito una Task Force sul nucleare per valutare l impatto dell incidente Fukushima ed è stata condotta un indagine in 30 paesi membri. Il rapporto dettagliato può essere trovato sul sito: http://www.worldenergy.org/publications/3863.asp Considerando l impatto globale di possibili incidenti nucleari, il WEC sottolinea che sarebbe necessaria una global governance con poteri forti per quanto riguarda la sicurezza delle centrali esistenti e la costruzione delle nuove. Dagli incontri a Vienna dal 22 al 24 giugno 2011 durante il Ministerial Meeting dell IAEA emerge chiaramente che non si può scavalcare la sovranità nazionale dei singoli Paesi e si può agire solo con un approccio peer to peer e consensuale. 23

La IAEA ha presentato un piano per implementare, sulla base delle lezioni apprese da Fukushima: i nuovi safety standards da applicare universalmente alle centrali; la revisione sistematica e regolare della situazione di sicurezza delle centrali; il rafforzamento della preparazione locale ad affrontare emergenze, al limite anche creando una forza di intervento multinazionale; il ruolo e l indipendenza delle agenzie locali di sicurezza; la disseminazione delle informazioni in modo trasparente. 24

Nelle regioni e paesi che hanno a lungo tenuto pareri ambivalenti o negativi sul nucleare e sulla sua sicurezza, l'incidente Fukushima è servito e servirà come ulteriore esempio del perché opporvisi. Vi è stato un aumento della mentalità del non nel mio cortile, con il grande pubblico che non vuole strutture / impianti nelle loro immediate vicinanze. E questo sarà un problema maggiore per coloro che vivono in zone vulnerabili ai disastri naturali. Ci sarà un possibile aumento del costo delle centrali nucleari per le maggiori richieste di sicurezza / tempi di permessi più lunghi / costi maggiori delle assicurazioni (rischi). 25

Chi è a favore dell'energia nucleare ha sottolineato e sottolineerà che la comunità globale può imparare da Fukushima e ciò in accordo alla storia del nucleare che ha visto un costante miglioramento ed uno sviluppo tecnologico sulla base dell'esperienza acquisita, sia da fornitori che operatori di centrali. Tale processo di apprendimento è stato alla base dei fornitori dei cosiddetti reattori di III generazione attualmente in costruzione in diversi paesi. Questi nuovi reattori, tipicamente hanno una vita di 60 anni, una disponibilità superiore al 90%, un ciclo del combustibile di 12-24 mesi, una 10-7 probabilità di fuga di radiazioni senza effetto all esterno, un esposizione molto bassa di radiazioni per gli operatori, una capacità di resistere all impatto di velivoli di grandi dimensioni. 26

Reattori in servizio o in costruzione per continente al 10 settembre 2012 N. MW N. MW Europa 185 162.055 17 14.403 Nord America 124 115.470 1 1.218 Asia 120 87.965 44 45.475 Sud America 4 2.836 2 2.150 Africa 2 1.800 0 0 TOTALE 435 370.126 64 63.246 Elaborazione A. Clerici su fonte IAEA In esercizio (1) In costruzione (2) (1) Per la maggior parte dei reattori in esercizio estensione della vita di circa 20 anni. (2) Principali paesi con reattori in costruzione: Cina n 26 reattori Russia 11 India 7 Sud Corea 4 n 2 reattori per Giappone, Slovakia, Pakistan, Taiw an, Ukraina e n 1 reattore per Argentina, Brasile, Finlandia, Francia, USA, Emirati Arabi. 27

Reattori nucleari in servizio o in costruzione nel mondo al 10 settembre 2012 Nazione Impianti in esercizio (1) Uranio nel 2012 N. unità Totale Totale N. unità MW(e) MW(e) TWh % totale ton. USA 104 101.600 1 1.218 790,40 19,20 19.724 Francia 58 63.130 1 1.720 423,50 77,70 9.254 Giappone 50 44.102 2 2.650 156,20 18,10 4.636 Russia 33 23.693 11 8.203 162,00 17,60 5.488 Corea del Sud 23 20.787 4 5.205 147,80 34,60 3.967 Ucraina 15 13.107 2 1.900 84,90 47,20 2.348 Canada 18 12.570 0 0 88,30 15,30 1.694 Germania 9 12.154 0 0 102,30 17,80 1.934 Cina 16 11.688 26 27.640 82,60 1,80 6.550 Svezia 10 9.399 0 0 58,10 39,60 1.394 Gran Bretagna 16 9.243 0 0 62,70 17,80 2.096 Spagna 8 7.514 0 0 55,10 190,50 1.355 Belgio 7 5.943 0 0 45,90 54,00 995 Taiwan 6 4.982 2 2.600 39,89 19,30 1.291 India 20 4.391 7 5.300 28,90 3,70 937 Repubblica Ceca 6 3.764 0 0 26,70 33,00 583 Svizzera 5 3.263 0 0 25,70 40,80 527 Finlandia 4 2.741 1 1.700 22,30 31,60 471 Bulgaria 2 1.906 0 0 15,30 32,60 313 Brasile 2 1.901 1 1405 14,80 3,20 321 Ungheria 4 1.889 0 0 14,70 43,20 331 Slovacchia 4 1.816 2 880 14,30 54,00 307 Sud Africa 2 1.800 0 0 12,90 5,20 304 Romania 2 1.310 0 0 10,80 19,00 177 Messico 2 1.300 0 0 9,30 3,60 279 Argentina 2 935 1 745 5,90 5,00 124 Iran 1 915 0 0 0,00 0,00 170 Pakistan 3 725 2 680 3,80 3,80 117 Slovenia 1 696 0 0 5,90 41,70 137 Olanda 1 487 0 0 3,90 3,60 102 Armenia 1 375 0 0 2,40 33,20 64 Emirati Arabi 0 0 1 1.400 0,00 0,00 0 TOTALE 435 370.126 64 63.246 2.517,29 67.990 (*) (1) + 4 reattori in riabilitazione per 2.530 MW (*) ~ 25 tu/twh = 29,5 t U3O8/TWh Impianti in costruzione Energia elettrica da nucleare nel 2011 Elaborazione di A. Clerici su fonte IAEA e WNA 28

World nuclear power reactors planned or proposed in 47 countries Sept. 2012 from WNA Planned = Approvals, funding or major commitment in place, mostly expected in operation within 8-10 years; Proposed = Specific program or site proposals, expected operation mostly within 15 years. N.B.: This table includes only those future reactors envisaged in specific plans and proposals and expected to be operating by 2030. Super ottimismo 29

In ogni caso si può notare che in vari paesi sono state prese decisioni di proseguire / partire con la realizzazione di nuove centrali nucleari dopo il fatidico 11 Marzo. Si passa in rassegna la situazione attuale nei vari paesi come dal rapporto WEC aggiornato a settembre 2012 su base dati WNA, IAEA e contatti personali. 30

Giappone: L'energia nucleare rappresentava il 30% della produzione totale di elettricità prima di Fukushima (54 reattori per 47 GW); i piani erano di arrivare al 41% entro il 2017 e al 50% entro il 2030. Dopo l incidente delle 4 unità della centrale di Fukushima Daiichi (che sono state messe in decommissioning, alla fine di Ottobre 2011) dei 50 reattori rimanenti, per i controlli periodici, ispezioni impreviste o disattivazione anticipata, nessuno era in servizio a Giugno 2012. Lo NRC (nuova entità da 18/9/2012 è responsabile per l autorizzazione alla ripartenza ma i governi locali sono responsabili per l approvazione finale. In base alla spinta governativa sul Governatore del Fukui e sul sindaco di Ohi, i 2 x 1180 MW reattori di Ohi sono rientrati in servizio a Luglio 2012. 31

Nell'ottobre 2011 il Governo aveva pubblicato un Libro bianco dove confermava che la dipendenza del Giappone nel settore dell'energia nucleare sarà ridotto il più possibile nel medio e lungo termine. Una nuova politica era prevista nel 2013 dopo le elezioni di fine anno. Il Primo Ministro Noda ha creato nel 2012 un Comitato per raccomandare una strategia energetica di lungo termine al 2030 basata su 3 scenari alternativi: 0% di energia nucleare, %15 e 25% con notevoli sviluppi delle rinnovabili ed in particolare di geotermia. Ridda di cambiamenti in ultimi giorni per programmi elezioni Agosto 2013. Anche Noda per chiudere al 2030 ma necessaria flessibilità a seguito interventi mondo industriale. Il costo dell'energia nucleare comparato ad altre alternative è stato valutato recentemente, anche considerando $ 130 miliardi di danni da un nuovo ipotetico incidente nucleare e con i costi dovuti alle misure di sicurezza aggiuntive del post Fukushima. Rispetto a generazione da combustibili fossili (inclusi CO 2 ) e loro prezzi al 2010, l'opzione nucleare è stata valutata al kwh in US $ 11,4 centesimi contro i 12,2 del carbone ed i 13,7 per GNL; sono però previsti futuri incrementi per il carbone e il GNL a fronte di costi costanti del nucleare come valutato. 32

Nel 2011 la produzione di energia nucleare è crollata a 156 TWh (18%) rispetto ai 290 del 2010 (29,2%). La situazione del 2012 vedrà ulteriori diminuzioni. Le emissioni di CO 2 hanno superato nel 2010 del 15% quelle del 1990 e le maggiori importazioni di combustibili fossili creano 40 miliardi di $ di costi incrementali all anno per le tariffe elettriche (333 $/persona x anno) Nel nucleare aziende come Hitachi, Mitsubishi e Toshiba sono importanti a livello internazionale e/o hanno assunto grandi imprese nucleari straniere. Nel settore manifatturiero pesante e dei componenti nucleari, il Giappone è leader mondiale. Questa attività fuori dal Giappone viene fortemente sostenuta. Le esportazioni di beni e servizi nucleari continua a rimanere la priorità giapponese; 4 accordi di cooperazione internazionale sono stati firmati in Giordania, Vietnam, Corea del Sud e Russia. 33

Cina: E il paese con i piani nucleari più ambiziosi (70-80 GW in funzione nel 2020 e 200-300 GW nel 2030) e con 26 reattori in costruzione al 10 settembre 2012. A seguito dell incidente di Fukushima, nel marzo 2011, il Consiglio di Stato ha annunciato la sospensione delle autorizzazioni di nuovi impianti e le verifiche di sicurezza di tutti i progetti nucleari (completato nell'ottobre 2011). Dei 34 reattori precedentemente approvati, 4 unità con inizio costruzione nel 2011 sono stati sospesi; 3 unità hanno iniziato la costruzione a partire da marzo 2011 e 2 reattori sono stati collegati alla rete nel 2011. Il nuovo piano nazionale per la sicurezza nucleare deve essere promulgato a breve e la costruzione su larga scala di centrali nucleari sta riprendendo. 34

Nel dicembre 2011 la NEA (National Energy Administration) ha dichiarato: La Cina renderà l'energia nucleare il fondamento del suo sistema di generazione di energia nei prossimi 10 o 20 anni aggiungendo fino a 300 GW di capacità nucleare in quel periodo. Anche se la tecnologia Westinghouse AP1000 viene dichiarata prioritaria (ma con difficoltà di completa nazionalizzazione ) ben 57 reattori CPR 1000 della 2 generazione cinese sono in costruzione o ordinati. 35

Sud Corea: Nel 2011, i 21 reattori in funzione (~ 19 GW) hanno fornito il 31% dell'elettricità del paese. A metà del 2011 il Governo ha ribadito l'intenzione di avere dal nucleare 27 GW entro il 2020 e 43 GW entro il 2030 per la fornitura del 59% dell energia elettrica nazionale. Nel novembre 2011 il governo ha ribadito ancora una volta il suo impegno per la realizzazione di 6 nuovi reattori entro il 2016. I programmi di esportazione di centrali nucleari sono notevoli, dopo il successo ottenuto a Dicembre 2009 per la fornitura di 4 reattori negli Emirati Arabi Uniti. La Corea del Sud vuole essere il terzo maggiore esportatore di centrali nucleari entro il 2030 con la fornitura di oltre il 20% del mercato mondiale. 36

India: A partire dai 4400 MW attuali in servizio, l'india ha un programma molto ambizioso: raddoppiare la capacità in servizio entro il 2015 e di avere in funzione nel 2032 più di 60 GW. Il programma è concentrato in 5 parchi dell'energia nucleare ciascuno di 8.000-10.000 MW per fornire addizionali 45 GW nel 2032. NPCIL è fiducioso dell inizio costruzione nel 2012 di 4 nuovi reattori in tutti e 4 i siti designati per le centrali importate. Ci sono state reazioni negative popolari per una centrale in costruzione con reattori Russi e per una proposta dai francesi. Bangladesh: Nel novembre 2011 ha firmato accordo intergovernativo con la Russia per 2 reattori da 1000 MW ciascuno da costruire in Rooppur compresa la fornitura di combustibile e il ritorno in Russia del combustibile utilizzato. La costruzione della prima unità è prevista a partire dal 2012 con il funzionamento nel 2018. 37

Vietnam: Nel novembre 2011 ha firmato un accordo con la Russia per 2 reattori x 1200 MW da costruire come progetto chiavi in mano ed entrata in servizio nel 2020. Nello stesso mese un accordo intergovernativo firmato con il Giappone per la costruzione di un secondo impianto nucleare con 2 reattori per entrare in servizio nel 2021-2022. Alla fine del 2011, i Presidenti del Vietnam e Corea del Sud hanno firmato un accordo di cooperazione includente lo sviluppo di una centrale nucleare. Tailandia: Dopo l'incidente di Fukushima i piani per il primo reattore sono stati messi in stand by. Indonesia: La Russia pressioni per esportare centrali nucleari galleggianti 70 MW per fornire energia a piccole isole. Programma surgelato. 38

Turchia: I capi di stato russi e turchi a maggio 2010 hanno firmato un accordo intergovernativo con Rosatom BOO per centrale di Akkuyu con 4 unità da 1200 MW. Ratifica di entrambi i parlamenti e la registrazione della società di progetto nel dicembre 2010. Primo approccio BOO per gli impianti nucleari; TETAS acquisterà il 70% dell energia delle prime 2 unità e il 30% dalle unità 3 e 4 per più di 15 anni al prezzo fisso di 12,35 c$ / kwh. Il resto dell energia sarà venduta sul mercato libero. Ritiro da Russia delle scorie. Nel dicembre 2011 la Società di Progetto ha presentato le domande di permesso per costruzione ed ha avviato le valutazioni d'impatto ambientale al fine di iniziare la costruzione della prima unità nel 2013 con il primo reattore in servizio nel 2018, gli altri dal 2019 al 2021 con dubbi. Ci sono piani dal 2008 per costruire un secondo impianto nucleare in Sinop con 4 reattori. Discussioni con Mitsubishi / Kansay (Giappone) e con Francia (Areva / GdF e EdF). Nel novembre 2011 il Primo Ministro turco ha chiesto al presidente della Corea del Sud di rinnovare una precedente offerta KEPCO di 4 reattori x 1400 MW ciascuno con uno schema BOO. 39

Giordania: Dopo la definizione nel febbraio 2011 di 3 possibili partner strategici, la Giordania si aspettava di firmare un contratto EPC nel 2012 per iniziare la costruzione nel 2013 di un reattore da 750-1100 MW per il funzionamento nel 2020. Il Parlamento a giugno 2012 ha bloccato e rimandato qualsiasi sviluppo del nucleare. Arabia Saudita: A seguito delle prime dichiarazioni di intento di sviluppare l'energia atomica essenziale per soddisfare le crescenti esigenze del Regno, nel giugno 2011 KA - CARE (King Abdullah city per nucleare e le rinnovabili) ha detto che intende costruire 16 reattori nucleari per 20000 MW nei prossimi 20 anni ad un costo di $ 80 miliardi; i primi 2 sono previsti in funzione nel 2020 ed altri 2 ogni anno fino al 2030, per generare circa il 20% dell'elettricità richiesta dall Arabia Saudita. UAE: UAE iniziata la costruzione del 1 dei 4 gruppi ordinati ai coreani. 40

Francia: I 58 reattori nucleari che danno il 75% dell elettricità, hanno un sufficiente livello di sicurezza e ciò significa che nessuno di loro dovrebbe essere chiuso; è richiesta sempre più una loro robustezza di fronte a situazioni al di là dei margini di sicurezza che già possiedono (ASN). Nel luglio 2011 EdF ha nuovamente rivisto il tempo di completamento del reattore di Flamanville al 2016, con un costo stimato di 6 miliardi di euro. Nel settembre 2011 EdF ha assegnato contratti per la sostituzione dei generatori di vapore per la flotta di reattori da 1300 MW per aumentare del 7% la potenza / energia prodotta (15 TWh all'anno in totale pari all energia da 2 nuovi reattori da 1000 MW ciascuno). 41

Nel 2011-2012 contratti per aggiornare i sistemi di monitoraggio e controllo per 20 reattori da 1300 MW in 8 centrali elettriche e per altre. AFNI (Agenzia Francese per lo Sviluppo Internazionale del Nucleare) formata da Sorkozy con tutti i principali stakeholders di centrali nucleari. La posizione del nuovo Governo(riduzione di dipendenza dal nucleare al 50% nel 2030) ed una crescita registrata degli oppositori al nucleare per seguire l esempio tedesco rende meno chiaro che in passato il futuro del nucleare; a breve non sono tuttavia prevedibili grosse scosse, data anche la crisi economica. 42

Spagna: La produzione dalle 8 unità nucleari per totali 7450 MW è stata pari a 55 TWh nel 2011 (20% della totale elettricità prodotta). ENEL sia con Endesa direttamente sia con Endesa in consorzio con altri ha una quota di 3330 MW totali suddivisi su 5 reattori. Programma di upgrading degli 8 reattori legata ad estensione vita. Criticità per recenti decisioni nuovo Governo che da una parte ha esteso al 2019 la licenza in scadenza di Garona di Nucleonor ma sta imponendo tasse addizionali al nucleare che non consentono adeguato ritorno degli investimenti. Il 1 settembre Nucleonor ha annunciato di rinunciare all estensione della licenza per Garona. 43

U.K.: Nel luglio 2011 il nuovo governo ha emesso un nuovo Libro Bianco sull'energia che prevede un prezzo minimo della CO 2 fondamentale per l'economia di nuovi reattori nucleari nel Regno Unito, e ha stabilito 16 per tonnellata di CO 2 nel 2013, salendo a 30 nel 2020 ed a 70 nel 2030. EdF ed EoN-RWE (Horizon Group) mantenevano a Febbraio 2012 il loro piano di investimento ciascuno relativo a 4 centrali ma recentemente Horizon ha rinunciato e cerca compratori per le opzioni acquisite. UK cartina tornasole per fattibilità nuclear merchant plants in UE. 44

Russia: Stanno perseguendo praticamente un raddoppio degli attuali 22 GW di potenza nucleare entro il 2020 e 11 reattori sono attualmente in costruzione. L estensione di 15 anni di vita e l aumento di potenza dei reattori esistenti sta procedendo velocemente. Rosatom sta spingendo rapidamente l implementazione dei fast reactors ; la Russia è leader mondiale nella tecnologia di reattore a neutroni veloci ma quali i tempi? Dopo l'incidente di Fukushima, a seguito di controlli effettuati sugli impianti nucleari esistenti, nel giugno 2011 è stato annunciato un programma di safety upgrade per la fornitura di elettricità ed acqua alle centrali nucleari in situazioni di emergenza. 45

L'impianto con 2 x 1200 MW reattori a Kaliningrad sul mar Baltico per esportare energia, ha ottenuto nel novembre 2011 la licenza per la costruzione, la prima unità in funzione era prevista nel 2016 e la seconda nel 2018. Per la prima unità è iniziata la costruzione a Febbraio. Due terzi di energia dovrebbe essere esportata in Germania, Polonia e Stati Baltici. ma questi smentiscono. Forte sostegno del governo per la costruzione di impianti nucleari all'estero; approcci BOO inclusa la fornitura di tutto il combustibile e il rimpatrio di combustibile utilizzato per la vita della centrale. Coinvolgimento effettivo in almeno 7 paesi (Ucraina, Bielorussia, India, Cina, Turchia, Vietnam e Bangladesh). La Russia è leader mondiale per i rompighiaccio nucleari e le navi mercantili e sta progettando la costruzione di 7-8 centrali nucleari galleggianti per il 2015 (circa 70 MW cad.) 46

Romania: Per i 2 x 720 MW di Cernovada (unità 3 e 4) ad agosto 2011 la Società cinese Nuclear Power Engineering ha espresso interesse ad investire nelle 2 unità; anche un consorzio Sud Coreano ha espresso interesse. La situazione è sempre confusa per i finanziamenti. Bulgaria: Nel settembre 2011 NEK ha firmato un supplemento all'accordo con Export AtomStroy (Russia) per arrivare a marzo 2012 a chiarire il modello finanziario per 2 reattori x 1000 MW di Belene. La Bulgaria ha deciso recentemente di realizzare non a Belene ma nel sito di Kozloduy (già presenti 6 reattori) i 2 nuovi reattori con finanziamento russo; Rosatom chiede 1 miliardo di di indennizzo per quanto fatto per Belene. Bielorussia: Nel mese di ottobre 2011 ha firmato con Atomstroyexport della Russia l'accordo per la costruzione di 2 reattori x 1200 MW in Ostorvets con previsioni di messa in servizio nel 2017 2018. 47

Lituania: Nel luglio 2011 il governo ha selezionato GE - Hitachi per il contratto EPC della centrale Visiginas. GE - Hitachi prevede di costruire un reattore ABWR da 1350 MW con messa in funzione nel 2020. Rep. Ceca: Ambizioso programma di raddoppiare in 20 anni la presente quota del 32% del nucleare. Nell ottobre 2011, 3 candidati invitati da CEZ a presentare per luglio 2012 Offerta per 2 unità complete a Temelin su base chiavi in mano, compresa la fornitura di combustibile nucleare per 9 anni di funzionamento L accordo prevedeva la possibilità di ordinare 3 addizionali reattori per altre località. In discussione partnership per finanziamento. Finanziamento offerto da Rosatom; Areva e W. non interessati al finanziamento e O&M di centrali. 48

Polonia: Si concentra su un suo sviluppo dell'energia nucleare indipendentemente da paesi baltici con 6 GW al 2030. Nel 2011 normative per nucleare approvate con 407 voti favorevoli e 2 contrari. Gara per i primi 3.000 MW sospesa in attesa di un partner strategico per l investimento; proseguono con la qualificazione del sito. Inizio lavori del 1 gruppo previsto nel 2016 con commissioni nel 2024. Finlandia: La Società di progetto Fennovoima di proprietà di 70 consumatori industriali e Società elettriche (Eon ha una quota importante del 34%), ha invitato nel luglio 2011 Areva e Toshiba per fare un'offerta per la consegna e la costruzione del reattore e l'isola turbina per un nuovo impianto nucleare. La selezione è prevista per il 2012-2013 insieme a lavori preparatori al sito selezionato e approvato. Altri 2 investitori (Olkiluoto 4 il più probabile) hanno ottenuto le autorizzazioni per 2 altre centrali e occorrerà verificare chi effettivamente delle 3 proposte andrà avanti. Finlandia cartina tornasole per realizzabilità di merchant plants in UE. 49

Sud Africa: A metà del 2011 è stato confermato un piano nucleare per avere entro il 2030 9,6 GW di nuova capacità. Le prime richieste di interesse / offerta dovrebbero essere emesse nel 2012. 50

USA: La NRC 3 mesi dopo Fukushima ha dichiarato: nessun problema di sicurezza per i 104 reattori USA in funzione. Nessun rischio per prolungare la vita dei reattori esistenti. Recentemente dichiarate norme più severe 73 reattori hanno già ottenuto ad agosto 2012 una estensione della licenza fino a 60 anni, 13 addizionali licenze son sotto esame ed altre richieste sono in corso. Vi è stata un notevole numero di richieste di design certification di piccoli (<300 MW) reattori. Occorrerà attendere qualche anno e verificare costi e reazioni locali. I prezzi molto bassi del gas negli Stati Uniti ( ¼ dei prezzi in Italia) stanno creando problemi per giustificare merchant plants nucleari a breve-medio termine. 51

Solo 4 nuove unità nucleari in stati regolamentati saranno in servizio prima del 2020 (2 hanno iniziato la costruzione) rispetto alle 29 richieste di COL (Construction Operation License) del 2009 per nuovi reattori in 17 siti. Critica la situazione di EdF che entro 60 giorni deve presentare un partner locale per le centrali proposte, dopo il ritiro di Costellation, pena la non certificazione EPR. Centrali nucleari USA non possono avere investitori a maggioranza straniera. 52

Canada: Storia nucleare canadese legata a reattori CANDU di AECL (ora acquisita da Levalin). Revamping / upgrading di vari reattori in corso ed alcuni sospesi per costi eccessivi. 2 reattori pianificati in Ontano ma non definiti i finanziamenti. 2 reattori proposti in New Brunswick (ATMEA di Areva MHI) e 3 4 in Alberta (Candu, AP 1000, EPR) ma piani differiti sine die. Messico: Con il programma di shale gas, la proposta di due centrali nucleari ha subito uno stop 53

Brasile: Dall accordo del 1975 con la Germania per 8 reattori PWR i primi 2 sono entrati in servizio commerciale nel 1985 e nel 2000; per Angra 3 i lavori iniziati nel 1984 sono stati poi ripresi nel 2010 con completamento per il 2015. Eletronuclear ha proposto nel 2009 2 reattori nel Nord Est e 2 vicino ad Angra ma nel maggio 2012 il governo ha ufficializzato che la costruzione di nuove centrali nucleari non partirà prima del 2020. 54

Argentina: In discussione da anni l estensione della vita dei 2 reattori in servizio ad Embalse ed Atucha 1. Accordo per Embalse nel 2011 con AECL con upgrading che sarà completato nel 2016. Il reattore di Atucha 2 (ordine 1979 a Siemens, inizio lavori 1981, sospensione lavori nel 1994) è stato completato con finanziamenti; servizio commerciale previsto nel 2013. Dal 2007 discorsi con tutti i fornitori per un piano di nuovi reattori; inizialmente 2. I russi hanno proposto recentemente 2 AES 2006 e la Cina 2 CPR. Nel 2010 firmato accordo di cooperazione anche con i coreani. 55

4) Considerazioni finali 56

Dobbiamo riconoscere che un incidente nucleare ha un grosso impatto sulle persone. Essendo il Giappone considerato un paese ad alta tecnologia e molto ben organizzato, l'impatto generale di Fukushima è stato in ogni caso superiore a quello del disastro di Chernobyl ( reattore rischioso russo, gestito in modo a dir poco irresponsabile e con la popolazione residente avvisata con notevole ritardo). Il settore nucleare, ancor più dopo Fukushima, ha bisogno di un deciso cambio di rotta a livello politico, sia per rafforzare la sicurezza (sia per impianti più datati che per eventi naturali estremi) che per guadagnare favore presso l opinione pubblica. 57

E ancora difficile prevedere l impatto a lungo termine dell incidente giapponese sul rinascimencausanoto nucleare previsto prima dell 11/3/2011. In ogni caso reazioni emotive causano: aumento di elettricità prodotta da combustibili fossili, aumento di insicurezza degli approvvigionamenti, maggiori costi dell elettricità, maggiori emissioni di CO 2. Come caso estremo e non realistico, la chiusura di tutti i reattori esistenti che producono 2.600 TWh significherebbe un consumo addizionale di 700 MTEP/anno di combustibili fossili (circa il 25% dei consumi attuali di gas) e addizionali emissioni di 2 miliardi di t CO 2 / per anno. Il dilemma che ci si pone dopo Fukushima è tra 3 rischi da ponderare: rischio di incidente nucleare, rischio di collasso ambientale per emissioni di CO 2, e rischio di progressivo sottosviluppo delle LDC s. 58

Il vero perdente dopo Fukushima, se ci si lascia sopraffare dall emotività, non risulterebbe il nucleare ma il consumatore finale e l ambiente. Il grande vincitore sarebbe il gas ed in parte il carbone e le rinnovabili. Nessuna fonte deve essere idolatrata o demonizzata a priori. Nucleare e rinnovabili non sono in contrapposizione: il nucleare (come gas e carbone) fornisce l indispensabile energia di base programmabile mentre le nuove rinnovabili sono aleatorie (danno energia quando c è vento o sole), necessitano quindi di adeguata riserva dalle altre fonti e creano problemi e costi per un affidabile funzionamento del sistema elettrico. Questo in attesa di sicuri ed economici stoccaggi per l energia elettrica. 59

L'Italia, che aveva chiuso il nucleare sotto l'emotività di Chernobyl, si è trovata di fronte, per la possibile ripartenza di un piano nucleare, alle ripercussioni del grave incidente in Giappone e senza avere effettuato una capillare ed adeguata informazione superpartes; Non è stato effettuato un contradditorio sereno e civile basato su dati e fatti e sulla situazione Italiana e ci si è trovati con una contrapposizione di ideologie; non si è riusciti ad evitare scelte emotive e ad evitare il referendum con serie conseguenze future per il nostro paese. 60

Un periodo di ripensamento risulta inevitabile per un eventuale ripartenza futura tra vari anni con un approccio adeguato, strutturato ed indispensabilmente bipartisan e con corretto coinvolgimento della popolazione e con un serio esame per siti e normative di sicurezza. L approccio dovrà essere coerente con quello della UE. In Europa é impossibile raggiungere gli obiettivi di lungo periodo per le emissioni della CO 2 ed avere sicurezza degli approvvigionamenti con le sole rinnovabili, considerando anche la sostituzione delle vecchie centrali di base. L efficienza energetica in primis e l opzione nucleare non potranno essere a priori trascurate nelle strategie energetiche. 61

La CE ha sottolineato che per raggiungere l ambizioso obiettivo di riduzione dell 80% delle emissioni di CO 2 al 2050 il nucleare rimarrà un importante contributore, lasciando tuttavia liberi gli stati membri a livello singolo di decidere in merito. La CE ha deciso di effettuare stress tests per le centrali nucleari esistenti valutando possibili rischi per condizioni esterne più estreme ; sono lasciati però alle singole nazioni gli interventi che hanno chiaramente un diverso impatto del nucleare in funzione del loro mix energetico e fino ad ora nessuna nazione ha trovato situazioni critiche che portino a drastiche condizioni di chiusura. 62

Distribuzione geografica dei reattori a livello mondiale al 10 settembre 2012 Fonte: IAEA 63

La possibile scelta del Giappone su drastica riduzione del nucleare avrà un effetto emulazione dopo il caso Germania su altri paesi occidentali. Quale possibile mercato per le industrie ingegneristiche e manifatturiere italiane che hanno mostrato la loro vitalità in occasione della qualifica pre-referendum per il nucleare Enel? Il grosso mercato del nucleare nuovo è in Asia ed in parte in Russia ed Europa centro orientale mentre in Europa occidentale e Stati Uniti vi è un prevalente mercato del revamping / allungamento della vita e power upgrading (salvo forse UK e Finlandia) 64

Le problematiche cruciali per nuovi impianti specie nell area europea occidentale sono legate alle opposizioni al nucleare ed al problema dei costi / finanziamenti e ad una sovraccapacità produttiva in alcune nazioni, acuita dalla crisi economica e dalla riduzione o incremento minimo dei carichi. Con il crollo del prezzo del gas negli Stati Uniti (Shale Gas) e la sopramenzionata situazione in UE, risulta chiara la difficoltà di possibili merchant plants da gruppi privati. In questo settore saranno illuminanti le possibili realizzazioni in Finlandia ed Inghilterra. Trascurando i cinesi con i loro reattori CPR e ACPR i principali fornitori di nuove centrali ma anche di servizi per upgrading e life extension sono i grandi gruppi come Areva, i russi, i canadesi (AECL), Toshiba-W, Mitsubishi, Hitachi, i coreani, gli ibridi (GE-Hitachi, Areva MHI) che hanno un forte supporto governativo e/o dalle società elettriche nazionali. 65

I tempi (esclusa Cina, Korea e Russia) tra studi / proposte iniziali ed effettivi inizi lavori per nuovi reattori sono lunghissimi e legati a definizione di un partner strategico / finanziamento. Quale strategia per le nostre industrie? Quali supporti da accordi intergovernativi? Quali entrature da Enel? Quali fornitori aggredire e con chi allearsi ed in quali aree geografiche? Lascio alla tavola rotonda il dibattito su tali argomenti. 66