SINTESI DEI PRINCIPALI RISULTATI - VOLUME 2



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SINTESI DEI PRINCIPALI RISULTATI - VOLUME 2 SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR I fabbisogni professionali e formativi delle imprese italiane nell industria e nei servizi per il 2008

Il Sistema Informativo Excelsior realizzato da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro - si colloca dal 1997 tra le maggiori fonti disponibili in Italia sui temi del mercato del lavoro e della formazione. Attraverso l indagine annuale Excelsior, inserita tra quelle uffi ciali con obbligo di risposta previste dal Programma Statistico Nazionale, vengono intervistate circa 100.000 imprese con almeno un dipendente per conoscerne in modo analitico il fabbisogno di occupazione per l anno in corso. I dati in tal modo raccolti forniscono una conoscenza aggiornata, sistematica ed affi dabile della consistenza e della distribuzione territoriale, dimensionale e per attività economica della domanda di lavoro espressa dalle imprese, nonché delle principali caratteristiche delle figure professionali richieste (livello di istruzione, età, esperienza, diffi coltà di reperimento, necessità di ulteriore formazione, ecc.). L ampiezza e la ricchezza delle informazioni disponibili fanno di Excelsior un utile strumento di supporto a coloro che devono facilitare l incontro tra la domanda e l offerta di lavoro, ai decisori istituzionali in materia di politiche formative, nonché agli operatori della formazione a tutti i livelli. Le principali tavole in formato html e l intera base dati dell indagine sono consultabili al sito http://excelsior.unioncamere.net. I Rapporti Excelsior 2008 sono stati realizzati da un gruppo di ricerca del Centro Studi Unioncamere, diretto da Claudio Gagliardi. Al gruppo redazionale hanno partecipato: Pietro Aimetti, Stefano Casagrande, Claudio Gagliardi, Andrea Gianni, Domenico Mauriello, Bruno Paccagnella, Enrico Quaini, Luisa Ribolzi, Luca Schionato, Carlo Vaghi, Francesco Vernaci, Paola Zito. Si ringrazia per gli spunti di rifl essione offerti il Comitato Scientifi co presieduto dalla Prof.ssa Luisa Ribolzi. La rilevazione diretta tramite questionario per le imprese di maggiori dimensioni è stata realizzata dagli Uffi ci di statistica delle Camere di commercio e delle Unioni Regionali delle Camere di commercio con il coordinamento dell equipe del Centro Studi Unioncamere. Unioncamere, per la realizzazione del Sistema informativo Excelsior, si è avvalsa della collaborazione della società Gruppo Clas di Milano per l impostazione metodologica e per tutte le attività di analisi ed elaborazione statistica. Le interviste alle imprese con meno di 250 dipendenti sono state realizzate con tecnica C.A.T.I. (Computer Aided Telephone Interview) dalla società Atesia S.p.A. del Gruppo Almaviva Italia. Unioncamere, 2008 Finito di stampare nel mese di settembre 2008 dalla tipografi a Prostampa Sud - Roma La riproduzione e/o diffusione parziale o totale delle tavole contenute nel presente volume è consentita esclusivamente con la citazione completa della fonte: Unioncamere Ministero del Lavoro, Sistema informativo Excelsior, 2008.

SOMMARIO CAPITOLO I - L evoluzione della domanda di professioni alla luce della metamorfosi dell apparato produttivo 1.1 Domanda di capitale umano e strategie aziendali: l impatto dei nuovi assetti organizzativi delle imprese sui profi li professionali richiesti 9 1.2 Un approfondimento sugli andamenti occupazionali delle attività core business dei trasporti e sulle fi gure professionali legate alle funzioni logistiche 21 1.3 Un evidenza delle strategie di riposizionamento di mercato: i fabbisogni professionali delle imprese manifatturiere export oriented e delle imprese innovatrici 26 CAPITOLO II - L investimento in capitale umano: livelli di istruzione in entrata e attività di formazione continua da parte delle imprese 2.1 La crescita della domanda di qualifi cazione iniziale da parte delle imprese 39 2.2 La richiesta di qualifi cazione in uscita dal sistema formativo 47 2.3 Dall università al mercato del lavoro: domanda e offerta di laureati nel 2008 49 2.3.1 I laureati in ingresso nel mercato del lavoro tra il 2004 e il 2007 49 2.3.2 Laureati e ingressi nel mercato del lavoro nel 2008 55 2.3.3 La domanda di laureati nel 2008 57 2.3.4 Lo squilibrio tra domanda e offerta di laureati 67 2.4 Il fabbisogno di diplomati e lo squilibrio tra domanda e offerta nel 2008 71 2.4.1 I diplomati già presenti sul mercato del lavoro e i nuovi ingressi previsti nel 2008 71 2.4.2 La domanda di diplomati delle imprese italiane 75 2.4.3 La domanda complessiva di diplomati e lo squilibrio tra domanda e offerta 77 2.5 Le imprese formatrici e i costi della formazione 80

CAPITOLO III - Le tendenze della domanda di lavoro nel periodo 2009-2014: una simulazione sulle tendenze settoriali e professionali 3.1 Le previsioni sugli stock settoriali degli occupati nel settore privato 89 3.2 La composizione del fabbisogno occupazionale per gruppi professionali e livelli di istruzione 93 TAVOLE STATISTICHE 99 Appendice 1 - Corrispondenza tra la classifi cazione di attività economica ATECO 2002 e i settori EXCELSIOR 219 Appendice 2 - Classificazione dei titoli di studio 223 Nota metodologica 227 Allegato 1 - Questionario di rilevazione (estratto) 245 Allegato 2 - Glossario 253

Capitolo I L evoluzione della domanda di professioni alla luce della metamorfosi dell apparato produttivo

1.1 Domanda di capitale umano e strategie aziendali: l impatto dei nuovi assetti organizzativi delle imprese sui profili professionali richiesti Il sistema economico-produttivo italiano continua ad essere attraversato da un importante processo di trasformazione, necessario a riconquistare competitività e rispondere alle sfide dell economia globale. Si tratta di un processo che richiede alle nostre imprese un forte e continuo investimento nell innovazione (dei prodotti e dei processi produttivi), negli assetti organizzativi, nelle modalità di presenza sui mercati. Molte di loro stano affrontando questo percorso, anche a costo di sacrifici: e reagiscono agli andamenti congiunturali non certo brillanti dei primi trimestri del 2008 indirizzando il proprio mix di beni e servizi verso target di consumatori diversi dal passato, sia perché geograficamente distanti, sia perché collocati su fasce di mercato di livello più elevato 1. Il perseguimento di queste strategie passa attraverso l internalizzazione di professionalità sempre più qualificate, in grado di sviluppare di continuo innovazioni nel prodotto o nel servizio offerto, di gestire relazioni complesse con altre imprese e con i mercati finali, domestici e internazionali. Il Sistema Informativo Excelsior fornisce informazioni preziose per il monitoraggio di tali percorsi di riposizionamento del nostro apparato produttivo. E questo perché arriva ad indagare in profondità le caratteristiche della domanda di capitale umano espressa dalle imprese, attraverso l analisi dei livelli professionali in entrata nei diversi settori economici e nelle diverse fasce dimensionali. 1 Per un approfondimento sul tema del riposizionamento competitivo del sistema produttivo italiano si veda: Centro Studi Unioncamere (a cura di), Rapporto 2008, Retecamere, Roma. 9

Sistema Informativo Excelsior 2008 - I fabbisogni professionali e formativi per il 2008 L analisi svolta sulle previsioni formulate per il 2008 mostra in maniera ancor più netta che in passato l upgrading qualitativo della struttura professionale delle imprese italiane. La prima evidenza a tal riguardo proviene dalla maggiore domanda - in termini sia assoluti, sia relativi - di figure professionali di livello elevato (dirigenti, professioni intellettuali e tecniche, corrispondenti ai grandi gruppi 1, 2 e 3 della classificazione Istat). A fronte di una lieve flessione dei flussi di lavoratori in entrata (considerando la quota complessiva di assunzioni, al netto di quelle a carattere stagionale), il gruppo delle professioni high skill - rappresentato dai dirigenti, dagli impiegati con elevata specializzazione e dai tecnici - vede infatti una crescita significativa (+13% quanto a entrate complessive tra il 2007 e il 2008) e arriva a superare le 170.000 unità, 20.000 in più rispetto all anno precedente. In termini relativi, la maggior domanda di high skill si traduce in un incidenza sul totale delle entrate che sfiora il 21%, quota di ben due punti percentuali e mezzo più elevata rispetto al 2007 (quando raggiungeva il 18,2%). Assunzioni previste dalle imprese per grandi gruppi professionali Anni 2006, 2007 e 2008 Assunzioni non stagionali 2008 Valore assoluto* distribuz. % Assunzioni non stagionali 2007 Valore assoluto distribuz. % Assunzioni non stagionali 2006 Valore assoluto* distribuz. % Dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici 172.000 20,8 152.410 18,2 110.440 15,8 1 Dirigenti 2.300 0,3 1.900 0,2 1.690 0,2 2 Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione 35.930 4,3 31.130 3,7 28.850 4,1 3 Professioni tecniche 133.770 16,2 119.380 14,2 79.900 11,5 Impiegati, professioni commerciali e nei servizi 272.340 32,9 292.690 34,9 236.860 34,1 4 Impiegati 93.900 11,3 93.890 11,2 65.330 9,4 5 Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi 178.440 21,6 198.800 23,7 171.530 24,7 Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine 279.830 33,8 278.930 33,2 236.890 34,1 6 Operai specializzati 166.550 20,1 164.280 19,6 139.520 20,1 7 Conduttori di impianti e addetti a macchinari fissi e mobili 113.280 13,7 114.660 13,7 97.370 14,0 Professioni non qualificate 103.730 12,5 115.420 13,7 111.580 16,0 Totale 827.890 100,0 839.460 100,0 695.770 100,0 (*) Valori assoluti arrotondati alle decine. A causa di questi arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la somma dei singoli valori. Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, vari anni Le professioni high skill sono quasi esclusivamente rappresentate da figure di laureati (45,4%) o diplomati (53,1%), che vengono assunte nella maggioranza dei casi con contratto a tempo indeterminato (59,7% del totale, quota di 2 punti più elevata rispetto al 2007). Per questo gruppo sembra inoltre contare sempre più il possesso di esperienza lavorativa: a fronte di un 26% di entrate per le quali appena nel 2006 si faceva riferimento a personale alla ricerca del primo impiego, per il 2008 tale valore scende fino al 21% circa. A conferma ulteriore della rilevanza strategica di tali figure per le imprese che intendono internalizzarle, basti pensare che per ben il 35% delle entrate relative è prevista la partecipazione a corsi di formazione e aggiornamento dopo l assunzione, contro un valore medio che non supera un quarto del totale. 10

Capitolo I: L evoluzione della domanda di professioni alla luce della metamorfosi dell apparato produttivo La maggiore domanda di figure high skill si rifletterà con buona probabilità anche in una crescita dello stock di figure professionali di livello più elevato, complessivamente stimato intorno al 27% del totale nel 2007, per un ammontare pari a oltre 3 milioni di dipendenti occupati nelle attività private dell industria e dei servizi. Una quota che, disaggregando il dato su scala settoriale, si attesta al 22% circa nell industria (essenzialmente a causa di una composizione professionale più squilibrata verso le figure di livello operaio) e arriva fino al 31% nel terziario. Distribuzione percentuale dello stock dei dipendenti al 31/12/2007 per grandi gruppi professionali e macrosettore di attività 1,9 4,5 20,5 14,0 1,3 3,1 17,5 9,3 2,4 2,3 5,8 23,0 Dirigenti Profess. intellettuali e scientifiche Professioni tecniche Impiegati Professioni commercio e servizi Operai specializzati Cond. impianti, operatori macchin. Personale non qualificato 17,9 14,2 37,2 24,2 21,7 14,7 23,0 8,7 7,7 8,5 6,3 10,4 Totale economia Industria Servizi Fonte: elaborazioni su dati Istat Forze di Lavoro Tali tendenze della domanda di lavoro ben si inseriscono nella sempre più spinta terziarizzazione della struttura professionale italiana, dove le figure legate alle fasi progettuali e gestionali (come lo sono gran parte di quelle high skill) e ai processi di vendita acquistano sempre più peso. Agli andamenti della domanda di high skill nell ultimo triennio fa da contraltare la sensibile diminuzione della richiesta di impiegati e professioni relative alle vendite e ai servizi per le famiglie, che, diminuendo di 20.000 unità tra il 2007 e il 2008, arrivano come gruppo a concentrare poco più di 272.000 assunzioni nell ultimo anno, pari al 32,9% del totale. Da evidenziare, in quest ambito, è soprattutto la più contenuta richiesta di figure di livello intermedio della filiera turistica (camerieri, baristi, cuochi, addetti all accoglienza, 11

Sistema Informativo Excelsior 2008 - I fabbisogni professionali e formativi per il 2008 ecc.), che, così come la flessione riscontrata in alcune figure tecniche del settore (agenti di viaggio, ecc.), riflette una diminuzione della domanda di professioni legate alle attività core business del turismo. In lieve crescita è poi la richiesta di operai specializzati (rappresentano poco più di 166 mila entrate complessive nel 2008), che si porta nuovamente al di sopra del 20% della domanda di lavoro complessiva. Questo fenomeno, unito alla sostanziale stabilità delle figure di conduttori di impianti e operatori di macchinari (circa 113.000 assunzioni, arrivando a concentrare il 14% delle assunzioni in Italia per il 2008), fa sì che il gap tra le due tipologie professionali di operai continui ad ampliarsi nel tempo, a tutto vantaggio della prima: la differenza era pari a circa 42.000 assunzioni nel 2006 e arriva a superare le 53.000 due anni dopo. Tale andamento va essenzialmente ricondotto all edilizia, mentre il settore manifatturiero si segnala per un andamento in controtendenza, a conferma dei crescenti fenomeni di decentramento di fasi produttive all esterno (o spesso anche all estero): lo testimonia la lieve riduzione del gruppo professionale degli operai specializzati - passati dal 34,5% al 33,8% delle assunzioni totali a fronte di una quota di addetti alle fasi di assemblaggio e finitura che continua a mantenersi intorno al 32% (con un gap tra i primi e i secondi che passa dalle 4.700 alle 4.300 unità). Indipendentemente dal settore di sbocco occupazionale, vale inoltre evidenziare che se ancora nel 2006 le professioni intermedie a più alto contenuto terziario (impiegati e addetti alle vendite e ai servizi alle famiglie) avevano un incidenza percentuale uguale a quella dell insieme delle figure incaricate della produzione di beni e servizi in senso stretto (operai specializzati e conduttori di impianti e macchine), nel 2008, invece, queste ultime contano un numero di assunzioni leggermente più elevato, pesando rispettivamente il 32,9% e il 33,8% sul totale delle entrate complessivamente programmate dalle imprese. Diminuisce, infine, la domanda di personale non qualificato: è infatti quantificata in circa 104.000 entrate (ossia quasi 12.000 unità in meno rispetto all anno precedente), pari al 12,5% delle assunzioni complessivamente programmate per il 2008 (erano il 13,7% nel 2007 e il 16% nel 2006). L analisi più dettagliata dei fabbisogni professionali delle imprese a livello settoriale consente di ricostruire meglio i contorni di quel processo di upgrading qualitativo della nostra struttura professionale di cui si è detto all inizio. Il terziario manifesta una domanda di figure high skill non solo più sostenuta rispetto all industria ma anche più dinamica. L incremento della richiesta di dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici è infatti imputabile in buona parte alle attività terziarie: qui, la crescita delle entrate di high skill (circa 15.000 in più tra il 2007 e il 2008, in controtendenza rispetto all andamento delle entrate complessive del settore) porta l incidenza di tali professioni sul totale dal 20,3% al 23,8% nello stesso intervallo di tempo, soprattutto a causa di un aumento dei tecnici. L industria mostra un flusso di entrate di high skill anch esso in salita rispetto all anno precedente (passate da 48.600 a 53.000 assunzioni) ma con una dinamica meno sostenuta del terziario: l incidenza sul totale passa in questo caso dal 14,8% del 2007 al 16,2% del 2008. In questo, non sembrano 12

Capitolo I: L evoluzione della domanda di professioni alla luce della metamorfosi dell apparato produttivo rilevarsi differenze di rilievo tra le due componenti del settore industriale, dal momento che la richiesta di high skill espressa dalle attività manifatturiere pur decisamente superiore segue un ritmo di sviluppo analogo a quello delle costruzioni. Nelle prime, i dirigenti, gli impiegati con elevata specializzazione e i tecnici passano infatti dal 19% al 20,7% delle entrate complessive tra il 2007 e il 2008, mentre nelle seconde la variazione è dal 7,6% all 8,9%. Distribuzione percentuale delle assunzioni di figure high skill 1 e low skill 2 previste dalle imprese industriali e terziarie per il 2007 e per il 2008 High skill 20,8 18,1 16,2 14,8 20,7 19,0 8,9 7,6 23,8 20,3 Low skill 79,2 81,9 83,8 85,2 79,3 81,0 91,1 92,4 76,2 79,7 2008 2007 2008 2007 2008 2007 2008 2007 2008 2007 Totale economia Industria di cui: manifatturiero di cui: edilizia Servizi (1) Dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici. (2) Impiegati, professioni del commercio e dei servizi; Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine; Personale non qualificato. Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, vari anni Tra le attività terziarie, la richiesta di professioni dirigenziali, impiegatizie a elevata specializzazione e tecniche risulta più elevata, in termini relativi, per le imprese di piccole e medio-piccole dimensioni (tra i 10 e i 249 dipendenti, dove raggiunge il 27%), mentre le aziende della trasformazione industriale mostrano un orientamento crescente all internalizzazione di figure high skill all aumentare della dimensione, sopravanzando quelle del terziario nel caso delle unità medie e medio-grandi (oltre i 249 dipendenti). I dati relativi alla domanda di lavoro espressa dalle imprese manifatturiere di medie dimensioni (50-499 dipendenti) confermano alcune peculiarità del loro modello organiz- 13

Sistema Informativo Excelsior 2008 - I fabbisogni professionali e formativi per il 2008 zativo. La loro struttura professionale sembra infatti evolvere, da un lato, nella direzione tracciata dalle società di più grandi dimensioni in termini di terziarizzazione interna e di sviluppo di funzioni di progettazione e controllo (le high skill e le figure impiegatizie addette alle attività di servizio raggiungono rispettivamente il 27,7% e il 9% circa dei fabbisogni occupazionali); dall altro, appare ancora molto forte l attenzione alle fasi più strettamente legate al core business produttivo, come dimostra l entità della richiesta di figure operai a diversi livelli di specializzazione (59,6% del totale delle entrate, contro il 56,1% delle grandi imprese manifatturiere). A conferma dei processi di riqualificazione e riorganizzazione delle fasi produttive in atto nelle medie imprese e dell esistenza di fenomeni di decentramento e rilocalizzazione (in Italia o all estero) facenti capo proprio a tale profilo aziendale, si segnala inoltre una graduale diminuzione delle figure di operai specializzati (che raggiungono appena il 25,6% delle entrate nella fascia 50-499 dipendenti), a fronte di un maggiore ricorso (pari al 34% delle assunzioni programmate) ai conduttori di impianti e operai di montaggio industriali, che in questo caso sono da vedere essenzialmente come assemblatori di semilavorati (nel campo dei macchinari, delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, dei beni per l arredamento, etc.) in gran parte prodotti all esterno della stessa impresa di medie dimensioni. Assunzioni previste dalle imprese manifatturiere per il 2008, per grandi gruppi professionali e classe dimensionale Micro imprese (1-9 dip.) Valore assoluto* distribuz. % Piccole imprese (10-49 dip.) Valore assoluto distribuz. % Medie imprese (50-499 dip.) Valore assoluto* distribuz. % Grandi imprese (oltre 499 dip.) Valore assoluto* distribuz. % Dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici 7.280 10,6 8.090 15,7 15.010 27,7 11.670 39,7 1 Dirigenti 30 0,0 90 0,2 380 0,7 210 0,7 2 Profess. intellettuali, scientifiche e di elevata specializz. 1.190 1,7 1.430 2,8 3.800 7,0 3.840 13,1 3 Professioni tecniche 6.060 8,9 6.570 12,7 10.830 20,0 7.620 25,9 Impiegati, professioni commerciali e nei servizi 8.160 11,9 5.020 9,7 4.920 9,1 940 3,2 4 Impiegati 4.950 7,2 4.150 8,0 3.910 7,2 580 2,0 5 Profess. qualificate nelle attività commerciali e nei servizi 3.210 4,7 870 1,7 1.010 1,9 360 1,2 Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine 48.950 71,5 35.620 69,1 32.350 59,6 16.470 56,1 6 Operai specializzati 31.640 46,2 19.290 37,4 13.890 25,6 4.030 13,7 7 Conduttori di impianti e addetti a macchinari fissi e mobili 17.310 25,3 16.330 31,7 18.460 34,0 12.440 42,3 Professioni non qualificate 4.050 5,9 2.830 5,5 1.980 3,6 300 1,0 Totale 68.440 100,0 51.560 100,0 54.260 100,0 29.380 100,0 (*) Valori assoluti arrotondati alle decine. A causa di questi arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la somma dei singoli valori. Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2008 Tale circostanza confermerebbe come una delle chiavi del successo della formula organizzativa delle medie imprese sia legata non tanto alle lavorazioni e alle funzioni svolte direttamente, quanto piuttosto alla possibilità di incrementare le quote di valore aggiunto facendo leva sulle attività (semilavorati e servizi) svolte fuori dalle mura della fabbrica, nelle filiere nelle quali sono inserite. Un anello fondamentale di tali filiere è rappresentato dalle piccole e piccolissime unità produttrici, che mostrano al contempo una 14

Capitolo I: L evoluzione della domanda di professioni alla luce della metamorfosi dell apparato produttivo migliore tenuta con riferimento al raggruppamento degli operai specializzati (in termini di incidenza percentuale sul totale delle assunzioni) e delle figure del terziario interno, per lo più addette alle funzioni di vendita e relazione diretta col mercato. Tener conto in maniera congiunta della variabile settoriale e di quella dimensionale nell analisi delle tendenze dei fabbisogni professionali delle imprese porta a interpretare in una chiave diversa le motivazioni alla base delle assunzioni da loro programmate. Motivazioni che non vanno ricondotte solo alle necessità di miglioramento delle performance (di produttività, di vendite, di redditività) delle singole aziende ma anche all upgrading delle diverse filiere alle quali esse stesse appartengono. Tale approccio porta infatti a ipotizzare flussi di professioni omogenee che si muovono all interno dello stesso settore (le medie imprese manifatturiere che assumono spesso posizioni di leadership all interno delle filiere produttive, focalizzandosi sulla progettazione, sull innovazione e sul presidio dei mercati, delegando invece alle unità di più piccole dimensioni le fasi di lavorazione in senso stretto, ancorché altamente specializzate) e tra i diversi settori (la domanda di high skill del terziario in buona parte non è altro che lo sviluppo esterno di attività prima svolte entro le mura della fabbrica e ora gestite all interno di filiere a forte presenza di componenti terziarie). Le strategie occupazionali seguite dalle imprese consentono, più nello specifico, di individuare alcuni percorsi di diffusione delle conoscenze e competenze strategiche nelle e tra le aziende italiane, spesso diversi in base all attività economica o alla dimensione d impresa. Tali dinamiche passano in molti casi attraverso l internalizzazione di figure con competenze elevate, da un lato sul versante tecnologico in senso stretto (per permettere lo sviluppo di relazioni stabili con centri di ricerca e formazione e favorire così la diffusione di innovazioni), da un altro lato sul versante delle strategie di marketing e comunicazione o, ancora, su quello dell efficienza del processo di produzione e distribuzione. Raggruppando le high skill in base ai contenuti professionali, le figure per le quali si rileva la crescita più rilevante in termini assoluti nell ultimo triennio sono quelle di tipo tecnico-specialistico impegnate - a vari livelli di responsabilità - nel campo dell amministrazione, del controllo di gestione, della finanza: concentrano infatti nel 2008 una quota pari a poco meno di 53.000 assunzioni, pari al 30,7% delle high skill (ben 6,4 punti percentuali in più rispetto all incidenza rilevata soltanto nel 2006). Si tratta di professioni sempre più richieste dalle imprese terziarie, a conferma dei fenomeni di crescente esternalizzazione di funzioni a carattere trasversale nel campo della gestione amministrativa delle aziende. Oltre a queste figure, si segnalano, quanto a dinamica nell ultimo triennio, due gruppi di professioni collegate alle strategie di riposizionamento competitivo del nostro apparato produttivo, ossia quelle addette alle fasi di progettazione e sviluppo di nuovi prodotti/servizi e quelle finalizzate al conseguimento di maggiori margini di efficienza dei processi produttivi e gestionali. Si tratta di due ambiti strettamente connessi tra loro e quasi complementari : le imprese che puntano su fattori come la qualità e l innovazione di prodotto appaiono sempre più impegnate a industrializzare i risultati raggiunti e conseguire, così, un innalzamento dei livelli di produttività. Nel caso delle figure tecniche specializzate 15

Sistema Informativo Excelsior 2008 - I fabbisogni professionali e formativi per il 2008 nelle fasi di progettazione, sembra tuttavia che le aziende manifatturiere (che concentrano quasi i tre quarti della domanda relativa) tendano a rivolgersi in misura lievemente superiore a strutture terziarie esterne; per quelle legate all efficienza dei processi produttivi e gestionali - soprattutto con l innesto di ICT si potrebbe invece segnalare una tendenza all internalizzazione, pur tenuto conto della quota decisamente contenuta di figure richieste dalle nostre industrie. La domanda di professioni high skill 1 per famiglia professionale di appartenenza Assunzioni programmate nel 2008 e andamento nel triennio 2006-2008 Famiglie di professioni high skill Totale assunzioni 2008 val.ass.* Incidenza su totale % su high skill Quota in imprese industriali % su tot. figure Quota laureati % su tot. figure Variaz. media annua 2006/2008 % Differenza di incidenza su totale 2006/2008 punti percentuali +/- Differenza quota in industria 2006/2008 punti percentuali +/- Differenza quota laureati 2006/2008 punti percentuali +/- Approvvigionamento beni/servizi e gestione magazzino 2.210 1,3 61,5 26,3 11,8-0,2 17,7 7,8 Progettazione e design 9.380 5,5 72,7 38,3 23,1 0,1-4,4 9,2 Core business produttivo 33.440 19,4 53,8 51,8 15,7-2,2-8,9 4,3 Efficienza dei processi produttivi e gestionali (ICT) 16.170 9,4 15,1 62,5 20,8-0,2 0,5 8,7 Gestione, amministrazione e controllo 52.740 30,7 24,7 24,4 37,4 6,4-1,4-4,3 Istruzione, formazione, risorse umane 11.110 6,5 1,9 84,4 18,4-0,4 0,4 21,0 Marketing&Comunicazione, Commerciale 30.730 17,9 33,7 43,0 16,2-1,9-7,3 6,5 Servizi socio-sanitari 11.010 6,4 3,7 91,9 9,9-1,5 0,3 4,2 Cultura, spettacolo e sport 5.200 3,0 7,3 17,1 22,2 0,0-13,3-21,9 Totale assunzioni high skill 172.000 100,0 30,8 45,4 22,2 0,0-4,4 1,4 (1) Dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici (*) Valori assoluti arrotondati alle decine. A causa di questi arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la somma dei singoli valori. Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, vari anni Meno dinamiche rispetto alle altre high skill appaiono poi le figure impegnate nello sviluppo dei mercati, nell individuazione di nuovi target di clientela e nel potenziamento della rete commerciale: si tratta, nel complesso, di oltre 30.000 assunzioni programmate nel 2008, con una velocità di crescita tuttavia più contenuta rispetto al recente passato. Particolarmente sensibile è il rallentamento rilevato per le imprese industriali, che esprimono una richiesta più limitata di queste figure (dal 41% al 34% circa del loro totale). Un analoga tendenza si osserva per le professioni di livello elevato impegnate più da vicino nella gestione e nel controllo dei processi produttivi di beni e servizi (poco meno di 33.500 entrate nel 2008, +15,7% in media annua nel periodo in esame). Tra queste, cresce tuttavia la fascia a maggior contenuto scientifico, cui appartengono, tra l altro, gli ingegneri meccanici. In aumento è anche il fabbisogno di figure legate alla gestione dei rapporti a monte e a valle delle filiere produttive (addetti alla logistica, addetti agli acquisti, responsabili magazzino, ecc.), richieste soprattutto dalle imprese industriali. Si tratta di figure che, come si vedrà meglio in seguito, vengono da queste ultime sempre più spesso internalizzate per poter gestire in maniera più efficiente sia le relazioni con i fornitori, sia quelle 16

Capitolo I: L evoluzione della domanda di professioni alla luce della metamorfosi dell apparato produttivo con le strutture e gli intermediari commerciali di cui si servono per arrivare ai consumatori finali. Sempre con riferimento alle figure high skill, vale evidenziare la crescita di due filiere professionali, il cui sviluppo va al di là dei fenomeni di esternalizzazione di fasi produttive o terziarie ma può essere invece collegato all evoluzione dei comportamenti individuali e, dunque, ai servizi alle persone. La prima è quella socio-sanitaria (infermieri, fisioterapisti, assistenti sociali, ecc.), che, pur con un incremento complessivo del 9,9% medio annuo nell ultimo triennio, si mostra tuttavia sensibilmente meno dinamica del recente passato. Cresce invece a ritmi sempre più sostenuti (pur rappresentando però una quota ancora esigua all interno delle high skill) l insieme delle professioni legate alla cultura, allo spettacolo, allo sport e ai media: se ne prevedono poco più di 5.000 assunzioni nel mondo delle imprese private. Infine, il raggruppamento delle professioni legate al mondo della scuola e dell istruzione (dai professori nelle scuole secondarie agli insegnanti di scuola materna e a quelli di sostegno), nonché alla formazione interna alle imprese arriva a superare le 11.000 assunzioni nel 2008, con un incremento medio annuo del 18,4% in tre anni. Scendendo al dettaglio delle specifiche professioni elementari richieste, emergono alcune conferme rispetto all analisi effettuata su gruppi professionali più ampi ma anche alcune indicazioni più precise a proposito delle strategie produttive e commerciali seguite dalle imprese in questa fase congiunturale. Anche a questo livello di analisi si conferma l attenzione strategica alle fasi gestionali e amministrative, cui fanno riferimento tre fra le professioni high skill più richieste: addetti alla contabilità, addetti all amministrazione e addetti alla contabilità generale, nella grande maggioranza dei casi assorbiti, come visto, da piccole strutture dei servizi. Significativa è poi la crescita di alcune professioni addette alle varie funzioni inerenti ai rapporti a monte e a valle della filiera, come l addetto alla contabilità clienti-fornitori, l addetto alla logistica e l addetto agli acquisti (quest ultimo più richiesto dalle imprese industriali di medio-grandi dimensioni). Resta forte l attenzione alla customer care, come dimostra la domanda in espansione riferita all assistente tecnico alla clientela e al tecnico informatico per l assistenza ai clienti, che trovano sbocco nella grande maggioranza dei casi presso strutture dei servizi. 17

Sistema Informativo Excelsior 2008 - I fabbisogni professionali e formativi per il 2008 Figura Le prime 30 professioni high skill 1 richieste nel 2008 e la loro dinamica nel triennio 2006-2008 Totale % in imprese dei servizi Assunzioni 2008 % in imprese con meno di 50 dip. % laureati % su tot. high skill Assunzioni cumulate 2006-2008 Tendenza 2006-2008 2 1 ) Addetto contabilità 16.980 74,7 83,9 8,6 9,9 44.680 = 2 ) Addetto amministrazione 12.520 71,0 71,6 16,1 7,3 27.000 + 3 ) Operatore commerciale 7.020 75,7 39,5 38,1 4,1 17.890 + 4 ) Addetto contabilità generale 5.920 72,2 84,8 6,3 3,4 9.630 + 5 ) Infermiere 4.640 100,0 6,2 100,0 2,7 13.470-6 ) Disegnatore cad-cam 4.080 37,0 73,6 23,9 2,4 10.530 + 7 ) Educatore professionale 3.670 100,0 42,1 82,9 2,1 10.140-8 ) Programmatore informatico 3.650 85,8 68,1 46,4 2,1 9.520 = 9 ) Assistente tecnico clienti 2.950 77,2 42,5 34,7 1,7 7.380 + 10 ) Progettista meccanico 2.600 12,9 23,1 100,0 1,5 5.930 + 11 ) Tecnico commerciale 2.570 52,6 49,4 66,0 1,5 7.410-12 ) Addetto contabilità clienti - fornitori 2.570 59,9 82,5 6,5 1,5 5.780 + 13 ) Venditore tecnico 2.520 55,1 43,9 33,0 1,5 6.400-14 ) Analista programmatore informatico 2.500 89,1 35,3 76,4 1,5 5.900 + 15 ) Addetto marketing 2.310 69,4 45,6 59,3 1,3 6.030 + 16 ) Farmacista 2.240 99,9 79,7 100,0 1,3 6.090-17 ) Sviluppatore software 2.120 93,1 25,7 78,7 1,2 4.520 + 18 ) Progettista software 2.000 57,6 43,1 76,0 1,2 4.910 + 19 ) Addetto logistica 2.000 73,2 33,0 37,2 1,2 4.400 + 20 ) Addetto acquisti 1.920 36,2 45,2 28,1 1,1 4.200 + 21 ) Progettista settore metalmeccanico 1.810 5,3 18,7 73,6 1,1 4.720 + 22 ) Tecnico informatico assistenza clienti 1.560 91,3 73,0 34,5 0,9 4.240 + 23 ) Assistente di cantiere edile 1.560 12,3 50,4 18,3 0,9 4.220-24 ) Addetto consulenza fiscale 1.530 99,9 49,3 0,0 0,9 3.920 + 25 ) Fisioterapista 1.510 100,0 54,5 100,0 0,9 3.870-26 ) Operatore commerciale estero 1.270 31,3 52,4 40,5 0,7 4.160-27 ) Progettista edile 1.260 61,1 59,2 56,8 0,7 3.270-28 ) Responsabile amministrativo 1.230 59,4 82,8 24,1 0,7 2.890 + 29 ) Banconista di agenzia viaggi 1.020 100,0 81,4 0,0 0,6 4.080-30 ) Informatore medico - scientifico 780 5,1 0,0 100,0 0,5 3.820 - Totale assunzioni high skill 172.000 69,2 52,0 45,4 100,0 447.110 (1) Dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici. I valori assoluti esposti sono arrotondati alle decine. (2) +: variazione media annua superiore a quella del totale delle figure high skill; =: variazione media annua in linea con quella del totale delle figure high skill (+/-3 punti percentuali); -: variazione media annua inferiore a quella del totale delle figure high skill. Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, vari anni In rallentamento rispetto all exploit degli anni passati appare invece la domanda relativa agli operatori commerciali, agli addetti marketing, ai tecnici commerciali, agli operatori commerciali con l estero (queste ultime due figure con una variazione media annua nel periodo 2006-2008 che è stata addirittura inferiore a quella del totale delle high skill). Ad eccezione di quest ultimo caso, la richiesta proviene soprattutto da strutture del terzia- 18

Capitolo I: L evoluzione della domanda di professioni alla luce della metamorfosi dell apparato produttivo rio, cui tendono in molti casi ad essere esternalizzate tali funzioni da parte di aziende industriali intenzionate a migliorare il loro posizionamento competitivo puntando su fattori quali la qualità e lo sviluppo della rete di vendita. Meno rilevante è quest anno l irrobustimento della forza vendita, ritenuta quantitativamente adeguata ai bisogni aziendali, considerato anche il rallentamento della fase congiunturale. Si conferma poi l interesse strategico delle nostre imprese verso il conseguimento di maggiori margini di produttività attraverso l adozione di ICT. Con l unica eccezione del programmatore informatico (3.650 entrate previste nel 2008, all 8 posto della graduatoria delle professioni e con un tasso di variazione in linea con la media delle high skill), le altre figure con competenze tecnico-specialistiche in campo informatico - dagli analisti programmatori informatici agli sviluppatori e ai progettisti software - seguono un ritmo di crescita ben più sostenuto della media, arrivando a contare ciascuno dalle 2.000 alle 2.500 assunzioni per il 2008. L interesse strategico verso l internalizzazione di tali figure appare peraltro immediatamente evidente attraverso il confronto con quanto rilevato soltanto nel 2006: alle quattro professioni menzionate facevano riferimento 6.390 entrate, a fronte delle 10.270 complessivamente previste per il 2008 (poco più del 6% del totale high skill). Infine, in ascesa e sempre più rilevante risulta la richiesta di figure legate alle fasi di progettazione di nuovi prodotti, che trovano sbocco quasi esclusivamente in imprese industriali: i disegnatori tecnici in quelle di più piccole dimensioni, i progettisti meccanici e metalmeccanici in quelle di medie e grandi dimensioni. Tutte in rallentamento, specie se confrontate all andamento generale delle high skill, sono poi le professioni del campo sanitario e farmaceutico, dall infermiere al fisioterapista, dal farmacista all informatore medico. Alla diversa entità e tipologia della richiesta di figure high skill rispetto al recente passato corrisponde anche una mutato profilo del fabbisogni delle cosiddette professioni low skill (definizione per certi aspetti non corrispondente tuttavia alla realtà nel nuovo contesto dell organizzazione aziendale). L incremento medio annuo del 6,3% tra il 2006 e il 2008, che ha portato l insieme di queste figure a superare le 655.00 assunzioni nell ultimo anno, è da riferire essenzialmente alla crescita delle professioni operaie (+8,7% all anno) e, in seconda battuta, dei white collars intermedi (impiegati e addetti alle attività commerciali e terziarie), a fronte di una flessione del personale non qualificato (-3,6%). Ma anche tra questi tre raggruppamenti esistono specifiche figure la cui domanda si muove in controtendenza rispetto agli andamenti generali. All interno delle figure intermedie impiegatizie aumenta in modo particolare la domanda di quelle professioni che, più da vicino, rispondono alle esigenze strategiche illustrate analizzando le high skill: si tratta del personale addetto alla gestione del magazzino, del personale di segreteria, dell aiuto contabile. Al contrario, più contenuto del passato è il fabbisogno delle professioni più legate al ramo dei pubblici esercizi e dei servizi alle persone (cuochi, baristi, parrucchieri, ecc.). 19

Sistema Informativo Excelsior 2008 - I fabbisogni professionali e formativi per il 2008 Le prime 30 professioni low skill 1 richieste nel 2008 e la loro dinamica nel triennio 2006-2008 Figura Assunzioni 2008 Assunzioni Totale Distr. % cumulate 2006-2008 Tendenza 2006-2008 2 1 ) Commessi e assimilati 66.560 10,1 198.640-2 ) Addetti non qualificati nei servizi di pulizia 43.530 6,6 130.720 = 3 ) Camerieri ed assimilati 38.140 5,8 127.360-4 ) Muratori in pietra, mattoni, refrattari 31.860 4,9 92.650 = 5 ) Conduttori di mezzi pesanti e camion 29.980 4,6 82.890 + 6 ) Personale addetto alla gestione dei magazzini 27.620 4,2 70.490 + 7 ) Manovali e personale non qualif. dell edilizia civile 20.700 3,2 57.570 + 8 ) Personale di segreteria 19.150 2,9 50.810 + 9 ) Elettricisti nelle costruzioni civili ed assimilati 17.810 2,7 41.960 + 10 ) Cuochi in alberghi e ristoranti 13.950 2,1 48.830-11 ) Professioni qualificate nei servizi sanitari 12.790 1,9 29.990 + 12 ) Baristi e assimilati 11.370 1,7 36.840-13 ) Facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati 11.140 1,7 39.750-14 ) Idraulici e posatori di tubazioni idrauliche e di gas 11.000 1,7 31.320 = 15 ) Meccanici e montatori di macchinari industriali ed assimilati 10.770 1,6 27.370 + 16 ) Addetti allo sportello bancario 10.670 1,6 29.830 + 17 ) Parrucchieri, estetisti ed assimilati 10.580 1,6 33.140-18 ) Meccanici, riparatori e manutentori di automobili ed assimilati 8.440 1,3 22.920 = 19 ) Aiuto contabili e assimilati 7.670 1,2 19.030 + 20 ) Montatori di carpenteria metallica 7.630 1,2 23.410-21 ) Personale non qualificato delle attività industriali ed assimilati 7.330 1,1 21.220 = 22 ) Addetti a macchine confezionatrici di prodotti industriali 7.290 1,1 23.210 = 23 ) Centralinisti, telefonisti e operatori di call center 6.730 1,0 23.520 + 24 ) Addetti a macchine utensili industriali 6.480 1,0 18.750 = 25 ) Carpentieri e falegnami nell edilizia (escl. parchettisti) 6.460 1,0 20.110-26 ) Conduttori di catene di montaggio automatizzate 6.430 1,0 13.680 + 27 ) Saldatori e tagliatori a fiamma 6.270 1,0 17.480 + 28 ) Conduttori di macchinari per il movimento terra 5.640 0,9 18.620-29 ) Addetti all assistenza personale in istituzioni 5.450 0,8 17.300-30 ) Spazzini e altri raccoglitori di rifiuti ed assimilati 5.330 0,8 12.720 + Totale assunzioni low skill 655.913 100,0 1.923.453 (1) Impiegati, professioni commerciali e nei servizi; Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine; Professioni non qualificate. I valori assoluti esposti sono arrotondati alle decine. (2) +: variazione media annua superiore a quella del totale delle figure low skill; =: variazione media annua in linea con quella del totale delle figure low skill (+/-2 punti percentuali); -: variazione media annua inferiore a quella del totale delle figure low skill. Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, vari anni Tra le figure operaie, un trend di crescita più sostenuto si osserva per quelle direttamente collegate alle lavorazioni manifatturiere (montatori di macchinari industriali, addetti alle macchine utensili industriali, addetti alle catene di montaggio, ecc.), a fronte di un rallentamento rilevabile nel caso di gran parte delle professioni del mondo delle costruzioni. La flessione complessivamente rilevata per le figure non qualificate trova infine un eccezione nel caso degli addetti ai servizi di pulizia, dei facchini, del personale non qualificato delle attività industriali (tutti in crescita, anche se meno della media delle low skill) e, soprattutto, dei manovali dell edilizia, in netta controtendenza rispetto alle figure di livello più elevato richieste dalle imprese delle costruzioni. 20