COMUNE DI CERIGNOLA PROVINCIA DI FOGGIA RELAZIONE SPECIALISTICA SULL IMPIANTO ELETRICO E MESSA A TERRA, DELL ILLUMINAZIONE PUBBLICA PROGETTO ESECUTIVO Pagina 1 di 9
Riferimenti normativi La presente relazione, relativa all impianto elettrico e rete di terra dell impianto di pubblica da installare sulla strada di nuova realizzazione che collegherà via Torricelli a viale USA del Comune di Cerignola, è stata redatta ai sensi dell art.6 della legge 37/08 e dell art. 4 del D.P.R. 447/91. La redazione del progetto ha, inoltre, previsto il rispetto della norma CEI 64-8. Dati generali L area da illuminare si sviluppa su due tratti, il tratto A-B che va da via Torricelli a via Vecchia Napoli e il tratto B-C, da via Vecchia Napoli a viale USA. L alimentazione elettrica è fornita dalla linea pubblica a bassa tensione trifase 230/400 V, presente su via Torricelli, snodo di partenza della nuova viabilità comunale E installato un quadro generale. I quadri saranno installati incassati o a vista, comunque con grado di protezione IP55. Descrizione topologica dell impianto L impianto è stato progettato con una struttura topologica tale da permettere di evitare per quanto possibile disservizi generati da diverse cause di guasto o di interruzioni che dovessero verificarsi durante la vita stessa dell impianto. Attraverso una ripartizione dell impianto in diversi e separati circuiti, infatti, si è realizzata una efficace protezione delle diverse linee dai sovraccarichi, nonché dai cortocircuiti, permettendo al tempo stesso la localizzazione ed il sezionamento abbastanza rapido dei guasti. Per la disposizione e costituzione del quadro e delle varie linee si rimanda agli allegati grafici del progetto esecutivo da redigere, così come per la composizione del quadro, le caratteristiche dei carichi, il dimensionamento e la tipologia dei cavi, i dispositivi di protezione, i valori delle cadute di tensione e delle correnti di cortocircuito. Criteri di dimensionamento Il sistema di distribuzione è il TT. Per quanto riguarda la scelta ottimale delle sezioni dei conduttori in ciascun tratto di linea sono stati considerati fattori quali: - la corrente di impiego; - la massima caduta di tensione ammissibile; - il tipo di posa; - il tipo di isolante; Pagina 2 di 9
- la temperatura ambiente. Calcolo della corrente di impiego Per un corretto dimensionamento delle condutture e per la scelta e il coordinamento degli apparecchi di manovra e di protezione è stata valutata la corrente di impiego I b come il valore della corrente da prendere in considerazione per la determinazione delle caratteristiche degli elementi di un circuito e in regime permanente è la più grande corrente trasportata dal circuito in servizio ordinario tenendo conto dei fattori di utilizzazione e di contemporaneità. Per le linee terminali I b K = c V n n P c cosϕ Dove: c = 3 se il sistema è trifase; c = 1 se il sistema è monofase Linee di distribuzione In questo caso il valore della corrente di impiego viene calcolato come somma vettoriale delle correnti circolanti nelle linee derivate da quelle in esame. Il valore di K u è stato calcolato con la seguente formula: K u = P K c K ui cosϕ P cos( ϕ c ) Una volta ricavata la I b, si è determinata la sezione ottimale del cavo tenendo conto oltre al fattore elettrico, anche il fattore termico e meccanico. Dal punto di vista termico è stata rispettata la seguente relazione: I b I z dove I z è la portata della conduttura definita come il massimo valore della corrente che può fluire in una conduttura in regime permanente ed in determinate condizioni senza che la temperatura superi un valore specificato. Nota la temperatura massima ammissibile per un tipo di isolante in regime permanente, è stata calcolata la potenza massima dissipabile RI 2 e da questa il valore di corrente sopportabile dal cavo cioè la sua portata. I calcoli delle sezioni dei cavi e dei diametri delle canalizzazioni sono stati eseguiti con software specialistico in conformità alla normativa internazionale IEC- 364-5-523 App. A. Calcolo della caduta di tensione Si è considerato un valore massimo della caduta di tensione pari al 4% dal punto di distribuzione della corrente fino alle ramificazioni terminali. Pagina 3 di 9
Protezione dai sovraccarichi Per corrente di sovraccarico si è inteso qualsiasi corrente che risponde ai due seguenti requisiti: a) percorre un circuito elettricamente sano; b) supera il valore della portata I z della conduttura considerata. La condizione fondamentale che è stata rispettata per una corretta scelta del dispositivo di protezione da sovraccarico è I b I n I z. Gli interruttori sono stati scelti con corrente nominale superiore alla corrente di impiego, escludendo l uguaglianza; in tal modo se la corrente che percorre il conduttore dovesse assumere, durante il normale funzionamento, un valore superiore alla I b prevista, non si avrebbe lo scatto dell interruttore, garantendo così la continuità di servizio. Protezione dai cortocircuiti I dispositivi idonei alla protezione contro i cortocircuiti rispondono alle seguenti condizioni: - avere un potere di interruzione non inferiore alla corrente di cortocircuito nel punto di installazione; - intervenire in modo tale che tutte le correnti provocate da un cortocircuito che si presenti in un punto qualsiasi del circuito siano interrotte in un tempo non superiore a quello che porta i conduttori alla temperatura massima ammissibile; pertanto è stata verificata la seguente relazione: I 2 xt K 2 xs 2 dove il primo termine indica l energia specifica lasciata passare dal conduttore di protezione (integrale di Joule) e il secondo termine rappresenta il massimo valore di energia specifica che il cavo è in grado di sopportare. Impianto di terra L impianto di terra è costituito dai seguenti elementi: - dispersori: picchetti in acciaio zincato con sezione a croce e lunghezza pari a 1,5 m, infissi nel terreno e posti all interno di un pozzetto ispezionabile; - conduttore di terra: corda in rame di diametro pari a 35 mmq; - collettore di terra: barra metallica cui si dovranno collegare i conduttori di protezione, i conduttori di equipotenziale e il conduttore di terra; - conduttore di protezione: cavo di sezione pari a quella del conduttore di fase. Pagina 4 di 9
Verifiche Prima della messa in esercizio dell impianto si devono effettuare le seguenti verifiche: - esame a vista dei vari componenti l impianto; - prove. Le prove, in particolare, riguardano: - la continuità dei conduttori PE ed equipotenziali; - la verifica delle caratteristiche dei dispositivi di protezione; - la misura della resistenza di terra per le masse dell impianto; - la misura della resistenza di isolamento dell impianto: (F+N)/PE. Impianto di L impianto di proposto si inserisce in un contesto urbanistico di recente costruzione. La scelta di inserire i Guzzini Lavinia è stata determinata dalla necessità di adattare un design leggero e lineare alle caratteristiche architettoniche dell ambiente in cui saranno inseriti al fine di ottenere anche una migliore qualità socio/aggregativa. Con L introduzione degli apparecchi equipaggiati con lampade a led si è voluto dare una risposta concreta all esigenza di abbinare qualità della luce ed efficienza energetica per garantire le migliori performance in termini di durata di vita e costanza cromatica. Un altro aspetto importante che ha caratterizzato il progetto illuminotecnico, è stato anche quello di eliminare fenomeni di abbagliamento e inquinamento luminoso esistente (legge n. 15 del 23 novembre 2015 e successivo regolamento di attuazione). Pagina 5 di 9
Nella tavola allegata è illustrata la tipologia impiantistica proposta, mentre nel seguito si riporta il calcolo illuminotecnico, lo schema del quadro elettrico e relative schede tecniche. Pagina 6 di 9
del Comune di Cerignola Relazione tecnica e descrittiva impianti elettrico e messa terra, impianto di Pagina 7 di 9
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