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I modelli di calcolo dei fabbisogni standard come strumento di previsione e monitoraggio della spesa corrente dei comuni Francesco Porcelli (SOSE SpA) Ancona 13 dicembre 2018

Quanto spendono i comuni italiani? 63 mld 52 mld 44 mld 32 mld Totale Italia Totale Italia spesa corrente Totale RSO spesa corrente Spesa netta corrente OpenCivitas

meno di 500 La curva ad U della spesa per abitante (solo funzioni fondamentali) < 1000 < 2000 < 3000 < 5000 < 10000 < 20000 < 60000 < 100000 oltre 100000 1000 900 800 700 600 500 400 Spesa storica Media nazionale

Il fabbisogno standard stimato LA STIMA DEI FABBISOGNI STANDARD IL CALCOLO DEL COEFFICIENTE DI RIPARTO Funzioni Mld di euro Rifiuti 9,15 Amministrazione, gestione e controllo 7,14 Viabilità e territorio 4,81 Sociale 4,88 Istruzione 4,65 Polizia Locale 2,45 Asili nido 1,39 TPL 1,06 Totale 35,52 (Funzioni di costo) Il coefficiente di riparto complessivo I fabbisogni standard (in euro) di ogni singola funzione sono tramutati in otto coefficienti di riparto e poi aggregati in un unico coefficiente di riparto complessivo ottenuto come media ponderata dei singoli. La ponderazione avviene pesando ogni funzione in base al valore del fabbisogno standard complessivo (in euro) 70% fabbisogno delle funzioni generali 35,14% fabbisogno standard riproporzionato per il TPL

meno di 500 La curva ad U della spesa per abitante (solo funzioni fondamentali) < 1000 < 2000 < 3000 < 5000 < 10000 < 20000 < 60000 < 100000 oltre 100000 Morterone 36 abitanti Spesa 2.281 Fabb.std. 3.226 1000 900 800 700 600 500 400 Roma 2,8 milioni di abitanti Spesa 1.082 Fabb.std. 920 Spesa storica Fabbisogno standard Media nazionale Quanto spende un comune rispetto al fabbisogno standard?

Euro per abitante 6 Confronto tra Spesa storica (Certificati Consuntivi 2015) e Fabbisogni standard (per 2019) - comuni aggregati per regione 1200 1000 800 600 400 200 0 Spesa storica funzioni fondamentali da Certificato Consuntivo (euro per abitante) Fabbisogno standard riproporzionata in base alla spesa storica delle funzioni fondamentali (euro per abitante)

Quali sono le fonti di finanziamento della spesa corrente dei comuni (RSO)? Altre entrate non standardizzabili 2% Trasferimenti 18% Sforzo fiscale 24% Capacità fiscale 56%

IL CALCOLO DELLA CAPACITA FISCALE FONTI DI ENTRATA MODELLO DI CALCOLO MLD DI EURO % Addizionale comunale IRPEF RTS (Representative Tax System) 2,6 10,2% IMU-TASI RTS con Tax-gap 12,3 48,1% Tariffe TARI RFCA (Regression-based Fiscal Capacity Approach) Neutralizzazione degli effetti perequativi 4,1 15,9% 6,6 25,7% Capacità fiscale totale 25,5 100,0% Fabbisogno standard (26.6 mld di euro) = 25,5 + 1,10 Risorse statali

euro per abitnate Milano 2,9 mld di euro Altre entrate non standardizzabili 5% Quali sono le fonti di finanziamento? MILANO vs NAPOLI Trasferimenti 10% 400 Capacità fiscale Sforzo fiscale 46% Altre entrate Sforzo fiscale 19% Capacità fiscale 39% Napoli 1,2 mld di euro Trasferimenti 40% 350 300 250 200 150 100 50 Capacit à fiscale 39% 0 IMU TASI Tax gap IRPEF Tarif. TARI MILANO NAPOLI ITALIA

Struttura finanziaria corrente dei comuni delle regioni a statuto ordinaria Situazione finanziaria corrente dei comuni delle regioni a statuto ordinario (milioni di euro) Spesa storica corrente 44,289 di cui standardizzate con la stima dei fabbisogni standard per le funzioni fondamentali (SOSE) 35,524 di cui per le funzioni non fondamentali (Certificati consuntivi) 7,161 di cui per interessi (Certificati consuntivi) 1,603 Entrate correnti 44,289 di cui capacità fiscale (IMU-TASI, IRPEF, Tariffe, TARI) stimata in base ai dati 2016 (Dipartimento delle Finanze) 25,534 di cui sforzo fiscale (stima SOSE) 10,465 di cui altre entrate proprie non standardizzabili (Certificati consuntivi) 663 di cui trasferimenti dal Fondo di Solidarietà Comunale 2,937 di cui altri trasferimenti statali (Spettanze al netto del Fondo di solidarietà) 1,608 di cui trasferimenti regionali e da altri enti (Certificati consuntivi) 3,082 Fonte: elaborazione SOSE con dati 2015 e 2016 Ripartiti con finalità perequative a partire dal 2015 (6,7% della spesa, 38,7% dei trasferimenti)

Piemonte Lombardia Veneto Liguria Emilia-Romagna Toscana Marche Umbria Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Euro per abitante Disparità territoriali e perequazione (analisi dello sbilancio fiscale orizzontale) 900 TARGET PEREQUATIVO AL 50% 700 500 300 100-100 -300 Il 50% della differenza tra capacità fiscale e fabbisogno standard viene perequata Perequazione totale Fabbisogni standard Capacità fiscale Capacità fiscale media Perequazione delle entrate Comuni aggregati per regione

Meccanismo di riparto dei trasferimenti perequativi nel Fondo di solidarietà comunale (legislazione vigente) A regime (per il 2021), il calcolo dei trasferimenti perequativi per ogni comune i (a regime 2021) nel Fondo di solidarietà comunale è regolato dalla seguente formula: macro_budget (26,6 mld) = capacità_fiscale_totale (25,5 mld) + risorse_statali (1,1 mld) risorse_standard i (26,6 mld) = macro_budget * (80% coefficiente_riparto_fabbisogno_standard i + + 20% coefficiente_riparto_popolazione_residente i ) Trasferimenti_perequativi i (2,9 mld) = 50% * (risorse_standard i capacità_fiscale i ) + + 50% * trasferimenti_storici i + + rimborso IMU-TASI al netto dei tagli (1,8) Pertanto il meccanismo perequativo incorpora tre differenti criteri di redistribuzione (quote a regime): perequazione del fiscal gap per le funzioni fondamentali (40%); perequazione in base alla capacità fiscale media per le funzioni non fondamentali (10%); compensazione delle risorse storiche (50%).

Meccanismo di riparto dei trasferimenti perequativi nel Fondo di solidarietà comunale (legislazione vigente) Componente storica del Fondo di solidarietà comunale Valori storici (milioni di euro) Valori a regime (miloni di euro) Risorse Storiche riconosciute nel Fondo di solidarietà comunale 15.676 7.838 IMU e TASI Standard 2012 a compensazione delle risorse storiche 14.585 7.292 Prelievi totali dal Fondo di solidarietà per la compensazione delle risorse storiche 2.662 1.331 Versamenti totali al Fondo di solidarietà per la compensazione delle risorse storiche -1.570-785 Trasferimenti per rimborso IMU-TASI al netto dei tagli 1.846 1.846 2.973 2.392 Componente standard del Fondo di solidarietà comunale Valori a regime (milioni di euro) Risorse standard perequate 13.312 di cui per le funzioni fondamentali 10.650 Capacità fiscale stimata in base ai dati 2016 12.767 Prelievi totali dal Fondo di solidarietà per la perequazione delle risorse standard 1.284 Versamenti totali al Fondo di solidarietà per la perequazione delle risorse standard -739 18,3% dei trasferimenti netti del fondo 545

Meccanismo di riparto dei trasferimenti perequativi nel Fondo di solidarietà comunale (legislazione vigente) Comuni aggregati per regione Risorse storiche lorde in euro per abitante (A) Risorse storiche lorde in euro per abitante a regime Legislazione vigente Variazione delle risorse storiche lorde in euro per abitante Lgislazione vigente vs storico (B) (C = B - A) Piemonte 371 361-10 Lombardia 319 314-4 Veneto 329 324-5 Liguria 469 435-34 Emilia-Romagna 402 397-5 Toscana 378 368-10 Umbria 336 330-6 Marche 307 329 21 Lazio 342 373 31 Abruzzo 316 323 7 Molise 328 342 14 Campania 329 313-16 Puglia 290 310 20 Basilicata 319 321 2 Calabria 300 305 5

Meccanismo di riparto dei trasferimenti perequativi nel Fondo di solidarietà comunale (legislazione vigente) Comuni aggregati per fascia di popolazione Risorse storiche lorde in euro per abitante (A) Risorse storiche lorde in euro per abitante a regime Legislazione vigente (B) Variazione delle risorse storiche lorde in euro per abitante Effetti a regime della legislazione vigente vs storico (C = B - A) meno di 500 617 546-71 tra 500 e 1000 461 418-43 tra 1000 e 2000 386 362-24 tra 2000 e 3000 351 328-23 tra 3000 e 5000 326 310-16 tra 5000 e 10000 276 284 7 tra 10000 e 20000 279 291 11 tra 20000 e 60000 300 306 6 tra 60000 e 100000 347 338-9 tra 100000 e 250000 392 386-6 tra 250000 e 500000 484 470-14 oltre 500000 465 471 7

Applicazione graduale del nuovo meccanismo di perequazione a cosa serve Consente di allineare tutti gli Enti Locali sullo stesso nastro di partenza. In questo modo si possono superare le incongruenze che in passato vedevano enti penalizzati o favoriti dal vecchio meccanismo della spesa storica % dei 545 milioni di risorse nette da distribuire in base alla differenza tra fabbisogni standard e capacità fiscale 20% 30% 40% 45%? 60%? 85%? 100% 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021

Come misuriamo i servizi offerti dai comuni per le funzioni fondamentali? Istruzione pubblica Trasporto, refezione, centri estivi e pre-post scuola, plessi, mq scuole, scuole comunali, disabilità Sociale 18 prestazioni elementari raggruppati in 6 macro-output (tipologia di utenti serviti) Rifiuti % raccolta differenziata Polizia Locale 15 prestazioni elementari (numero di sanzioni e controlli) TPL Km percorsi Passeggeri trasportati Viabilità e Territorio 18 attività elementari raggruppate in 2 macro-output (manutenzione verde e strade) Asili Nido % di copertura del servizio Funzioni generali Output composito delle altre sette funzioni Quanti servizi offre un comune rispetto alla media dei comuni simili per fascia di popolazione?

Pubblicazione dei dati in OPENCIVITAS.IT Quanto spende il mio comune? Quanti servizi offre? Quanto personale è impiegato e quanto costa? Quali caratteristiche determinano il fabbisogno? VEICOLI E STRADE DEMOGRAFIA SERVIZI OFFERTI IMMOBILI POPOLAZIONE TURISMO MORFOLOGIA SCELTE ORGANIZ. ECONOMIA LOCALE ALTRO

ANALISI DELLA PERFORMANCE Livello della spesa vs Livello dei servizi Spesa storica del comune VS Fabbisogni standard Livello dei servizi erogati VS Livello standard dei servizi* SPESA STORICA FABBISOGNO STANDARD FABBISOGNO STANDARD LIVELLO DEI SERVIZI EROGATI LIVELLO STANDARD DEI SERVIZI LIVELLO STANDARD DEI SERVIZI * Media degli enti della stessa fascia di popolazione

ANALISI DELLA PERFORMANCE Livello della spesa vs Livello dei servizi Milano Genova Torino Roma Napoli

Le due anime dei fabbisogni standard Punto di riferimento Coefficiente di riparto Efficienza ed Equità nel governo della finanza locale

Programmazione finanziaria I modelli per la stima dei fabbisogni standard comunali (funzioni di costo vs funzioni di spesa) Coefficiente di riparto per finalità perequative Funzioni con servizi misurabili (Istruzione, Asili nido, Rifiuti) Costo standard diretto Quantità dei servizi offerti Fabbisogno standard Differenziato in base ai fattori di offerta: intensità del servizio mensa, presenza del trasporto alunni, quota della raccolta differenziata ecc.. Bambini in età scolastica Utenti asilo nido Tonnellate di rifiuti smaltiti Funzioni con servizi non misurabili (Affari generali, Sociale, Viabilità, Territorio, Polizia, TPL) Costo standard indiretto Proxy della quantità dei servizi offerti Fabbisogno standard Differenziato in base ai fattori di domanda e offerta: % di anziani, morfologia, grado turistico ecc.. Popolazione residente

La banca dati dei fabbisogni standard Questionario Fonti ufficiali Certificati consuntivi Banca dati dei Fabbisogni standard

I modelli dei fabbisogni standard come strumento di analisi e previsione della spesa corrente 8 modelli (3 di costo e 5 di spesa) con 72 variabili Principali variabili determinanti % fabbisogno standard Tonnellate di rifiuti prodotti 20,19% Popolazione residente 17,97% Popolazione oltre i 65 anni 8,95% Popolazione residente 3-14 anni 5,40% Raccolta differenziata 4,60% Veicoli circolanti 4,46% Utenti totali del servizio di asilo nido 3,75% Immobili (Categorie A,B,C,D,E) 3,45% Utenti della mensa scolastica 2,66% Altro 28,57%

SERVIZIO SMALTIMENTO RIFIUTI servizio pubblico regolato e gestito in regime di privativa dai comuni SMALTIMENTO RACCOLTA TRASPORTO rappresenta il 25% del fabbisogno standard delle funzioni fondamentali per una spesa totale di quasi 9 miliardi di * non produce effetti perequativi ma Fabbisogno standard RECUPERO TRATTAMENTO Costo del servizio rifiuti Piano Economico Finanziario il comma 653 dell art.1 della legge 147 del 2013 stabilisce che nella determinazione dei costi del servizio rifiuti «il comune deve avvalersi anche delle risultanze dei fabbisogni standard» Tariffa TARI *solo comuni delle regioni a statuto ordinario, anno 2015

CALCOLO DEL COSTO STANDARD MORTERONE VS ROMA SERVIZIO SMALTIMENTO RIFIUTI MORTERONE F758 ROMA H501 Regione Lombardia Regione Lazio Popolazione 36 Popolazione 2.864.731 Cluster 5 Cluster 14 Provincia impianti Lecco Provincia impianti Roma Componenti per il calcolo della spesa standard Costo standard base per tonnellata di rifiuti Cluster di appartenenza Regione di appartenenza % Raccolta differenziata Distanza in Km Comune-Impianto (media pesata con tonnellate) Prezzo della benzina (scostamento % dalla media pari a 1,6011) Diseconomie di scala Variabili neutralizzate nel calcolo del fabbisogno standard Comuni con gestione associata in Unione/Comunità Montana Comuni con gestione associata in Consorzio di comuni Comuni con gestione associata in Convenzione di comuni Impianti di compostaggio - n. livello provinciale Impianti di digestione anaerobica - n. a livello provinciale Impianti di trattamento mecc. bio. - n. a livello provinciale Discariche rifiuti non pericolosi RU - n. a livello provinciale Costo standard (A) T1 - Costo standard per ton. definito dalle variabili determinanti il fabbisogno T2 - Costo standard per ton. Tonnellate di rifiuti prodotti (α) T3 - Spesa standard definita dalle variabili determinanti il fabbisogno (T1*α) T4 - Spesa standard (T2*α) T5 - Totale Spesa storica considerata per il calcolo dei fabbisogni standard Valore variabili (B) Ammontare (C = A * B) Impatto (C/T2) Valore variabili (D) Ammontare (E = A *D) Impatto (E/T2) Coeff. Intercetta 1 229,24 50,17% 1 229,24 49,27% Coeff. Cluster 1 62,80 13,74% 1 67,57 14,52% Coeff. Regione 1-58,43-12,79% 1 80,99 17,41% 1,14908060 23,03 26,46 5,79% 38,83 44,62 9,59% 0,41243453 33,32 13,74 3,01% 29,97 12,36 2,66% 1,21995665-1,66-2,03-0,44% 1,41 1,72 0,37% 6.321,84387877 0,0296 187,31 40,99% 0,0000 0,00 0,00% -5,80621414 0 0,00 0,00% 0 0,00 0,00% -1,54641512 0 0,00 0,00% 0 0,00 0,00% -14,62942463 0 0,00 0,00% 0 0,00 0,00% -2,14605912 1-2,15-0,47% 6-12,88-2,77% -15,20172556 0 0,00 0,00% 0 0,00 0,00% 5,16527960 0 0,00 0,00% 6 30,99 6,66% 5,33204654 0 0,00 0,00% 2 10,66 2,29% 459,09 100,47% 436,51 93,81% 456,95 100,00% 465,29 100,00% 34 1.681.245 15.494 733.873.635 15.422 782.258.872 8.731 830.700.374 < Costo standard base (base uniforme + regioni +cluster) Raccolta differenziata e distanza dagli impianti e costi fissi Impianti a livello provinciale e forma di gestione (sterilizzate ai fini perequativi) Confronto spesa storica e spesa standard SPESA STORICA FABBISOGNO STANDARD FABBISOGNO STANDARD

LIVELLO DEI SERVIZI EROGATI ANALISI DELLA PERFOMANCE COMUNI AGGREGATI PER REGIONE 10 Minore spesa Maggiore livello dei servizi VENETO 5 Maggiore spesa Maggior livello dei servizi 10 EMILIA ROMAGNA LOMBARDIA PIEMONTE 5 MARCHE 5 CAMPANIA ABRUZZO TOSCANA UMBRIA LAZIO LIGURIA MOLISE PUGLIA BASILICATA 0 Minore spesa Minor livello dei servizi LIVELLO DI SPESA CALABRIA Maggiore spesa Minor livello dei servizi 5 10

LA STIMA DEI FABBISOGNI STANDARD I COSTI STANDARD DEL SETTORE ISTRUZIONE Servizi svolti misurabili in modo non ambiguo Funzione di costo Componenti per il calcolo del fabbisogno standard Costo standard Costo standard base per abitante tra 3-14 anni 516,33991390 Costo standard diretto Differenziato in base ai fattori di offerta Cluster di appartenenza % classi con tempo prolungato da -297 a -113 0,36156956 % classi con tempo pieno 0,40535896 % di utenti trasportati nei comuni con e senza plessi 4,57492111 Fabbisogno standard % di utenti della mensa scolastica % di utenti disabili trasportati scuola infanzia, primaria e secondaria % di utenti dei centri estivi e alunni del pre-post scuola 6,87794620 41,38794769 1,15922948 % di alunni disabili delle scuole comunali 610,12621548 % di alunni della scuola comunale 12,14665461 Quantità dei servizi offerti Popolazione in età 3-14 anni Locazioni immobiliari ad uso ufficio mensili al mq (scostamento % dalla media pari a 4,35) Retribuzioni medie del settore privato (scostamento % dalla media pari a 30.600,82) 0,59847976 3,49634418 Diseconomie di scala (inversa della popolazione residente 3-14 anni) 3218,93397450 Alunni della scuola privata 338,46908518 Metri quadri dei plessi comunali e statali 3,34553393 Plessi comunali e statali 12202,25685232

ANALISI DELLE PRESTAZIONI Medie nazionali Quota % di Utenti trasportati rispetto alla popolazione 3-14 anni Quota % di Utenti della mensa rispetto alla popolazione 3-14 anni Quota % di Utenti dei centri estivi e alunni del pre-post scuola rispetto alla popolazione 3-14 anni Quota % di Utenti disabili trasportati scuola dell'infanzia, primaria e secondaria rispetto agli alunni disabili 10,86 23,58 8,98 7,20 Piemonte Lombardia Veneto Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Trasporto Refezione Centri estivi e pre-post scuola Trasporto alunni disabili -200% -100% 0% 100% 200% Scostamenti % rispetto alla media nazionale

SCENARI DI OFFERTA ISTRUZIONE* Scenario benchmark media nazionale di fascia Maggior costo di 425 milioni di euro Servizi centri estivi e pre-post scuola classi a tempo prolungato classi a tempo pieno utenti della mensa Costi incrementali 0,59% 0,36% 0,67% 4,69% trasporto 2,22% trasporto disabili 0,46% Totale 8,99% Regione Costi incrementali Piemonte 5,34% Lombardia 6,66% Veneto 9,02% Liguria 3,37% E. Romagna 4,62% Toscana 2,99% Umbria 8,77% Marche 6,63% Lazio 4,31% Abruzzo 10,87% Molise 16,11% Campania 23,68% Puglia 24,22% Basilicata 8,91% Calabria 17,12% Totale 8,99% Fascia di abitanti Costi incrementali < 500 11,55% < 1000 12,79% < 2000 12,65% < 3000 12,47% < 5000 12,80% < 10000 12,00% < 20000 11,03% < 60000 10,60% < 100000 7,13% Oltre 100.000 4,82% Totale 8,99%

Il modello dei fabbisogni standard come strumento di previsione macro della spesa comunale Principali variabili determinanti % fabbisogno standard Tonnellate di rifiuti prodotti 20,19% Popolazione residente 17,97% Popolazione oltre i 65 anni 8,95% Popolazione residente 3-14 anni 5,40% Raccolta differenziata 4,60% Veicoli circolanti 4,46% Utenti totali del servizio di asilo nido 3,75% Immobili (Categorie A,B,C,D,E) 3,45% Utenti della mensa scolastica 2,66% Altro 28,57% Cosa succede se inglobiamo le previsioni demografiche ISTAT nel modello dei fabbisogni standard?

2016 2018 2020 2022 2024 Il modello dei fabbisogni standard come strumento di previsione macro della spesa comunale 2026 2028 2030 2032 2034 2036 2038 2040 2042 2044 2046 2048 2050 2052 2054 2056 2058 105 Previsione della variazione della popolazione residente (fonte ISTAT) 100 95 90 85 80 Italia Nord ovest Nored est Centro Sud 75 anni

2016 2018 2020 2022 2024 Il modello dei fabbisogni standard come strumento di previsione macro della spesa comunale 2026 2028 2030 2032 2034 2036 2038 2040 2042 2044 2046 2048 2050 2052 2054 2056 2058 36% Previsione % popolazione residente oltre 65 anni (fonte ISTAT) 34% 32% 30% 28% 26% 24% 22% Italia Nord ovest Nored est Centro Sud 20% anni

2016 2018 2020 2022 2024 Il modello dei fabbisogni standard come strumento di previsione macro della spesa comunale 2026 2028 2030 2032 2034 2036 2038 2040 2042 2044 2046 2048 2050 2052 2054 2056 2058 12% Previsione % popolazione residente oltre tra 3 e 14 anni (fonte ISTAT) 12% 11% 11% 10% 10% 9% 9% Italia Nord ovest Nored est Centro Sud 8% anni

milioni di euro Il modello dei fabbisogni standard come strumento di previsione macro della spesa comunale 150 100 50 Previsione al 2023 degll'effetto degli andamenti demografici sulla spesa standard -3,67% del fabbisogno standard dei servizi sociali 0,1% del fabbisogno complessivo 0-50 -100-150 -200-3,43% del fabbisogno standard dell istruzione Popolazione 3-14 anni (servizi di istruzione) Popolazione oltre 65 anni (servizi sociali) Popolazione residente totale (tutte le funzioni fondamentali)

milioni di euro Il modello dei fabbisogni standard come strumento di previsione macro della spesa comunale 400 300 200 100 Previsione al 2028 dell effetto degli andamenti demografici sulla spesa standard 5,69% del fabbisogno standard dei servizi sociali Popolazione 3-14 anni (servizi di istruzione) 0-100 -200-300 -5,87% del Fabbisogno standard dell istruzione Popolazione oltre 65 anni (servizi sociali) Popolazione residente totale (tutte le funzioni fondamentali)

milioni di euro Il modello dei fabbisogni standard come strumento di previsione macro della spesa comunale 1.000 800 Previsione al 2043 dell effetto degli andamenti demografici sulla spesa standard 15,04% del fabbisogno standard dei servizi sociali 600 400 200 0-200 -400-600 -800-5,97% del Fabbisogno standard dell istruzione -1,17% del fabbisogno complessivo Popolazione 3-14 anni (servizi di istruzione) Popolazione oltre 65 anni (servizi sociali) Popolazione residente totale (tutte le funzioni fondamentali)

Per concludere I fabbisogni standard nelle mani dei policy-maker l importante è saperli usare nel modo corretto

Per concludere www.opencivitas.it Trasparenza e benchmarking su spesa e servizi per migliorare la gestione e soddisfare meglio la domanda locale Coefficiente di riparto (perequazione fiscale) % di risorse FSC(*) distribuite in base alla differenza tra fabbisogni standard e capacità fiscale 100% 85% 60% 45% 40% 30% 20% Pubblicazione delle informazioni in formato Business intelligence e opendata Analisi di scenario sull andamento della spesa corrente del comparto e supporto ai singoli comuni per controllo di gestione Fabbisogni standard Modelli di simulazione della spesa a livello macro e micro 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 (*) FSC = Fondo di Solidarietà Comunale Confronto tra costi standard e costi effettivi Applicazione dei fabbisogni standard del settore rifiuti alla definizione della TARI