Trasportatori artificiali di ossigeno

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Transcript:

ALTERNATIVE ALLE EMOTRASFUSIONI PROSPETTIVE FUTURE Trasportatori artificiali di ossigeno Dr. Alessandro Giagnoni ASL 4 Prato

ARGOMENTI Principi di trasporto dell ossigeno Tipi di trasportatori artificiali di ossigeno HBOC Perfluorocarbonati Prodotti in via di sviluppo Indicazioni terapeutiche

PRINCIPI DI TRASPORTO DELL OSSIGENO L ossigenazione tessutale dipende dalla quota di ossigeno trasportata dal sangue e dalla facilità con cui esso è rilasciato ai tessuti La curva di dissociazione dell ossiemoglobina illustra le relazioni tra la PO2 e il contenuto di ossigeno dell emoglobina emoglobina La porzione superiore, piatta, della curva rappresenta l associazione l arteriosa, in cui l emoglobina forma un debole legame con l ossigeno, che gli consente di trasportarlo ai tessuti La porzione inferiore, ripida, della curva rappresenta l associazione l venosa in cui l ossigeno è trasferito ai tessuti dopo essere stato rilasciato dall emoglobina

Ampi cambiamenti della PO2 nella porzione arteriosa della curva causano solo minime variazioni della saturazione dell emoglobina emoglobina Mentre anche solo un piccolo decremento della PO2 nella porzione venosa della curva causa grandi decrementi nella saturazione dell emoglobina, emoglobina, ciò che permette un agevole trasferimento dell ossigeno ai tessuti.

Diversi fattori (ph, PaCO2, temperatura e 2,3-DPG) influiscono sulla curva di dissociazione dell emoglobina, emoglobina, spostandola a destra o a sinistra SPOSTAMENTO A SINISTRA: l Hb l assume rapidamente l O2, l ma lo ritiene avidamente, così che il suo rilascio ai tessuti è limitato SPOSTAMENTO A DESTRA: l Hb l non può assumere bene l O2, l ma lo rilascia agevolmente ai tessuti

TIPI DI TRASPORTATORI ARTIFICIALI DI OSSIGENO Non è corretto l uso l di termini come sangue artificiale o sostituti del sangue poiché l unica funzione di questi prodotti è quella di provvedere il trasporto di ossigeno ed un supporto volumetrico, mentre il sangue ha molte altre qualità Nel linguaggio anglosassone si usano oggi le espressioni: oxygen carriers e oxygen therapeutics

Due tipi di trasportatori di ossigeno sono stati sviluppati negli ultimi decenni: HBOC: trasportatori di ossigeno basati sull emoglobina Perfluorocarbonati

HBOC Sono strutturalmente identici all emoglobina e si fondano sulle capacità di essa di legare e rilasciare ossigeno Queste soluzioni sono prodotte estraendo l emoglobina l dal sangue umano scaduto, dal sangue bovino o tramite ingegneria genetica Poiché i tetrameri di emoglobina libera da stromi si dissociano rapidamente nel plasma in dimeri alfa e beta, che si ossidano rapidamente e causano nefrotossicità,, le molecole di Hb devono essere modificate

Le principali modificazioni dell Hb attuate per renderla disponibile senza tossicità renale sono le seguenti: Creazione di legami chimici intramolecolari ( cross( cross-linked hemoglobin ) ) che impediscono la dimerizzazione, senza incrementare il peso molecolare Polimerizzazione ( polymerized( hemoglobin ): in aggiunta ai legami intramolecolari stabilizzanti l Hb, l si formano dei legami intermolecolari, con lo sviluppo di molecole più grandi Coniugazione: alle molecole di emoglobina vengono legate altre piccole molecole, tipo glicole polietilenico. In tal modo si può ridurre il tasso al quale l emoglobina l viene rimossa dalla circolazione e si può aumentare il peso molecolare Altre modifiche, tipo l incapsulamento in involucri liposomiali, sono ancora a livello sperimentale

VANTAGGI DEGLI HBOC Lunga conservazione Non richiedono cross-matching (possibile mantenimento ossiforesi in ambiente extraospedaliero) Sterilità Assenza di effetto immunomodulatore (cell free) Immediata disponibilità al trasporto di ossigeno (diversamente dal sangue conservato, che richiede almeno 24h prima di ripristinare il 2,3-DPG esaurito durante lo stoccaggio) Teorica maggiore capacità di trasporto di ossigeno ai tessuti, per le minori dimensioni dell emoglobina emoglobina libera da stromi, che le consentono di attraversare più agevolmente il microcircolo

SVANTAGGI DEGLI HBOC Scarsa disponibilità Ridotta emivita plasmatica (<24h) Effetto vasocostrittore sistemico Problematica valutazione dei parametri della funzione renale ed epatica, per interazione tra HBOC e reattivi di laboratorio Costi relativamente elevati (maggiori per quelli ottenibili con ricombinazione genica)

PERFLUOROCARBONATI Diversamente dagli HBOC, i PFC sono una classe di piccole molecole totalmente sintetiche derivate dagli idrocarburi, dove gli atomi di idrogeno sono sostituiti da atomi di fluoro I PFC non sono idrosolubili; per tale ragione le preparazioni si ottengono legando il core PFC ad un surfattante, quindi emulsionando il prodotto e sospendendolo in una soluzione acquosa.

Gli HBOC legano l ossigeno l in base alle proprietà della curva sinusoidale non richiedono alte tensioni di O2 ma non possono assumere O2 oltre la massima saturazione dell Hb I PFC dissolvono l ossigeno l in proporzione alla PO2 richiedono l inalazione l di O2 per essere efficaci quanto più la PO2 può essere incrementata, tanto più i PFC possono trasportare O2

VANTAGGI DEI PFC Totalmente sintetici: possono essere prodotti dai materiali grezzi in larga scala e a bassi prezzi Privi di rischi infettivi Lunga conservazione (+ di 2 anni) Non richiedono cross-matching Immediata disponibilità al trasporto di ossigeno Teorica maggiore capacità di consegna di ossigeno ai tessuti, per le minori dimensioni delle particelle PFC+surfattante, che consentono loro di attraversare più agelvomente il microcircolo e i tratti arteriosi stenotici

SVANTAGGI DEI PFC Diversamente dagli HBOC, i PFC richiedono un alta FiO2 per trasportare O2 adeguatamente ai tessuti (sono pertanto utilizzabili solo per brevi periodi di tempo ed in aree dove il supporto supplementare di O2 è disponibile) Possono essere inefficaci in presenza di ARDS Hanno una breve emivita plasmatica (<4 ore) Tendono ad intasare il sistema reticolo- endoteliale

STATO ATTUALE DI SVILUPPO DEI DIVERSI OXYGEN CARRIERS

CAMPI DI APPLICAZIONE DEI TRASPORTATORI DI OSSIGENO Rimpiazzo del sangue perduto nel periodo perioperatorio Assistenza precoce del paziente traumatizzato (operazioni militari; incidenti stradali; disastri civili) Potenziamento dell emodiluizione emodiluizione acuta normovolemica Trattamento dei pazienti che rifiutano le emotrasfusioni o nei quali q le emotrasfusioni sono controindicate (anemie emolitiche autoimmuni) Trattamento pazienti ad elevato rischio di TRALI Trattamento pazienti con patologia vascolare ed ostruzioni parziali ali Trattamento pazienti con anemia falciforme, durante le crisi ischemiche Potenziamento della chemioterapia e della radioterapia (effetto ossigeno) Trattamento dello shock settico (effetto NO scavenger)

GRAZIE PER L ATTENZIONEL