Comune di Artogne (BS) Individuazione del reticolo idrico minore e delle fasce di rispetto ALLEGATO 1: RELAZIONE TECNICA

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Transcript:

Premessa La presente indagine riguarda l'individuazione del reticolo idrico minore e la definizione delle fasce di rispetto relative al reticolo principale e al reticolo minore del, secondo le indicazioni contenute nella D.G.R. n 7/7868 del 25 Gennaio 2002 modificata dalla D.G.R. n 7/13950 dell 1 Agosto 2003. Il reticolo principale e quello minore, con le relative fasce di rispetto, sono stati rappresentati alla scala 1:2.000 per la porzione di territorio coperta dalla Carta Tecnica Comunale (parte urbanizzata del territorio comunale), utilizzando la stessa come base cartografica; per la porzione esterna (parte non urbanizzata del territorio comunale), i due elementi oggetto della presente indagine sono stati rappresentati alla scala 1:10.000, utilizzando come base topografica la Carta Tecnica Regionale. I corsi d'acqua che definiscono il reticolo idrico del Comune di Artogne sono stati identificati in carta con un numero progressivo e inseriti nella tabella-elenco dei corsi d'acqua nella quale, per ogni elemento individuato, sono riportate le caratteristiche principali e vengono descritte le ampiezze delle fasce di rispetto per tratti omogenei. Lo studio è completato dal regolamento di polizia idraulica nel quale sono elencate le attività consentite e vietate o comunque soggette a limitazioni lungo i corsi d acqua e all'interno delle fasce di rispetto. Nella seguente tabella sono elencati gli allegati e le tavole cartografiche che compongono lo studio: allegato/tavola Denominazione scala All 1 RELAZIONE TECNICA - All 2 REGOLAMENTO DI POLIZIA IDRAULICA - All 3 TABELLA-ELENCO DEI CORSI D ACQUA - Tav 1 SETTORE DI TERRITORIO NON URBANIZZATO 1:10.000 Tav 2 SETTORE DI TERRITORIO URBANIZZATO: FOGLIO A ARTOGNE - FONDOVALLE 1:2.000 Tav 3 SETTORE DI TERRITORIO URBANIZZATO: FOGLIO B ARTOGNE - PLAGNE 1:2.000 1

La presente relazione tecnica comprende inoltre, oltre alla documentazione fotografica, anche le tavole con le sezioni d'alveo schematiche per la determinazione della fascia di rispetto sul terreno. Nella tavola 2 sono state rappresentate in carta anche le fasce di esondazione relative al Fiume Oglio definite dall Autorità di Bacino del Fiume Po nell ambito del PAI; queste sono state successivamente riportate a scale di maggior dettaglio da parte dello scrivente per conto dell Amministrazione Comunale di Artogne: inizialmente alla scala 1:5.000 nell ambito dell indagine denominata Tracciamento alla scala di PRG (1:5.000) delle fasce fluviali del Piano Stralcio per l'assetto Idrogeologico (Studio Geo.Te.C., 2002), e successivamente alla scala 1:2000 nell'ambito dell'indagine denominata "Studio geologico di supporto alla pianificazione urbanistica" (Studio Geo.Te.C., 2004, in corso di approvazione). Nella cartografia del presente studio sono state riportate le fasce definite alla scala 1:2000. Nell'ambito del territorio del Comune di Artogne sono presenti la fascia A, la fascia B e la fascia C. Inquadramento geografico e idrografico Il territorio del Comune di Artogne è posto nella bassa Valle Camonica; occupa il settore di fondovalle posto in sinistra idrografica del Fiume Oglio compreso fra i torrenti Re di Artogne e Val Vedetta e il sovrastante versante vallivo fino allo spartiacque con la Val Trompia, corrispondente all'incirca con il bacino idrografico del torrente Re di Artogne. Verso nord-ovest, il territorio comunale è delimitato all incirca dal Fiume Oglio, verso sud-ovest dall allineamento fra il torrente Re di Artogne, il Valzello Pelucco e la Vall Anina e verso nord-est dall'allineamento fra la parte bassa del torrente Val Vedetta e lo spartiacque del torrente Re di Artogne; nel settore sud-orientale, il territorio comunale è delimitato dallo spartiacque che collega la Stanga di Bassinale, il Monte Muffetto, il Monte Splaza, il Dosso Rotondo, il Monte Campione e la Colma di Marucolo (vedi tavola 1). Aspetti idrografici Nell ambito del territorio comunale di Artogne si distinguono tre settori idrografici principali: il settore di fondovalle Camuno, il settore del versante sinistro della Val Camonica e la zona montana. Il settore di fondovalle Camuno coincide con la porzione occupata dalla piana alluvionale del fiume Oglio e dai conoidi alluvionali formati allo sbocco sul fondovalle dai tributari principali provenienti dal versante sinistro (valzello Pelucco, torrente Re di Artogne e torrente Val Vedetta). In questo settore, la rete idrica è costituita dal Fiume Oglio e dalla porzione terminale dei torrenti principali che hanno percorso il versante sovrastante (torrente Re di Artogne, torrente Val Vedetta) e da alcuni fossi e canali legati a paleoalvei del Fiume Oglio (attualmente anche in parte anche coperti dall attività antropica); è infine presente un canale artificiale "storico" demaniale (Canale Re o canale degli opificieri) che costituisce una diramazione 2

in destra idrografica del torrente Re di Artogne ed è alimentato da un'opera di presa posta nel settore apicale del conoide del torrente stesso. Il settore di versante sinistro della Valle Camonica comprende le località Piazze, Dosso dei Guelfi, Dosso Superiore ed Inferiore, ed è delimitato verso valle dalla base del versante; tale settore è suddiviso in due parti dall'incisione della Valle di Artogne. In questo settore, la rete idrica è nel complesso molto poco sviluppata. Sono presenti pochissimi corsi d acqua di lunghezza limitata e privi di ramificazioni, che incidono il versante percorrendolo secondo la massima pendenza. La parte montana del territorio comunale coincide all'incirca con l intero bacino idrografico del torrente Re di Artogne e si estende fino allo spartiacque con la Val Trompia. Nel primo tratto Il solco vallivo principale è rettilineo con andamento est-sudest, ovest-nordovest; successivamente presenta una diramazione alla quota di circa 750 m s.l.m., in corrispondenza della quale si suddivide nei rami della Val Maione (verso sudest) e della Valle del Bassinale (verso nord-est). Lungo il torrente Re di Artogne e le sue due diramazioni citate, sono presenti numerosi affluenti fra i quali i principali sono il torrente Corazzino, la Valle della Bettola, la Valle dell'inferno, la Val Mezzana. Nel settore superiore del bacino (che comprende i rami della Val Maione e della Valle di Bassinale), il reticolato idrografico si presenta mediamente ramificato, con aste rettilinee, impostate in corrispondenza delle principali linee di faglia o di fratturazione che interessano le litologie del substrato roccioso aventi comportamento rigido (Formazione del Verrucano Lombardo). Lungo il settore inferiore (compreso fra la confluenza fra i due rami e lo sbocco in apice conoide) è presente un unico ramo principale molto inciso (tratto in forra); lungo questo tratto, la scarpata in sinistra idrografica è impostata al piede di un grosso corpo di frana suddiviso in frane minori. Gli affluenti provenienti dal versante idrografico sinistro (Valle del Corazzino, Valle dell Inferno e altri corsi minori) sono impostati lungo i fianchi dei corpi di frana che suddividono il fenomeno franoso principale. Criteri d'individuazione del reticolo idrico Il reticolo idrico del Comune di Artogne è composto dall'insieme dei corsi d'acqua appartenenti al reticolo principale e al reticolo minore. Per l'individuazione e il tracciamento del reticolo principale si è fatto riferimento alle delibere Regionali di definizione dello stesso (D.G.R. n 7/7868 del 25 Gennaio 2002 modificata dalla D.G.R. n 7/13950 dell 1 Agosto 2003) e a quanto riportato nel sito internet della Regione Lombardia (carta di identificazione del reticolo idrico principale). In base a tali fonti, per quanto riguarda il territorio comunale di Artogne, fanno parte del reticolo principale il Fiume Oglio, il torrente Val Vedetta, il torrente Valle Artogne, il torrente Valle del Corazzino e il torrente Valle Bassinale. 3

Relativamente al fiume Oglio, nella citata delibera di riferimento il comune di Artogne non viene inserito tra quelli interessati dal suo passaggio ma è evidente come si tratti di un errore in quanto lo stesso è posto all'interno del confine comunale. Sempre nella citata delibera, il torrente Val Vedetta viene attribuito al reticolo principale per "tutto il corso", con "foce o sbocco" individuata nel Fiume Oglio; in base a queste indicazioni, nel presente studio si è attribuito al reticolo principale, oltre a tutto il corso del torrente Val Vedetta, anche il corso del fosso Ramello nel quale il torrente Vedetta va a confluire dopo il tratto intubato nella piana alluvionale di fondovalle (vedi tavola 1 e tavola 2). Il corso d'acqua raggiunge successivamente il Fiume Oglio (nel territorio del Comune di Rogno). Il torrente Valle Artogne corrisponde con il torrente Re di Artogne; in base a quanto riportato nella carta di identificazione del reticolo idrico principale (sito internet della Regione Lombardia) la parte superiore di tale torrente coincide con la Val Maione (fino alla quota di 1740 m s.l.m. circa), in quanto la Valle del Bassinale viene individuata nella delibera come altro torrente appartenente al reticolo principale. Sempre in base a quanto riportato nella carta precedentemente citata, il torrente Valle del Corazzino appartiene al reticolo principale fino alla quota di 1470 m s.l.m. circa; la naturale continuazione verso monte della Valle del Corazzino (denominata Vall'Anina) è stata quindi attribuita al reticolo minore. Lo stesso discorso vale per la Valle del Bassinale che, in base a quanto riportato nella carta di identificazione, appartiene al reticolo principale fino alla quota di 1715 m s.l.m. circa; il tratto posto a monte è stato attribuito al reticolo minore. Per l'individuazione e il tracciamento del reticolo idrico minore si è invece fatto riferimento alle indicazioni contenute nella normativa specifica (D.G.R. n 7/7868 del 25 Gennaio 2002 modificata dalla D.G.R. n 7/13950 dell 1 Agosto 2003), secondo la quale devono essere incluse nel reticolo minore tutte le acque superficiali, ad esclusione delle acque piovane non ancora convogliate in un corso d'acqua. In particolare devono essere inseriti i corsi d'acqua che rispondono ad almeno uno dei seguenti requisiti: - siano indicati come demaniali nelle carte catastali o in base a normative vigenti; - siano stati oggetto di interventi di sistemazione idraulica con finanziamenti pubblici; - siano interessati da derivazione d'acqua; - siano rappresentati come corsi d'acqua dalle cartografie ufficiali. Per quanto riguarda il caso in esame, la cartografia ufficiale relativa al territorio del Comune di Artogne consultata per la definizione del reticolo idrico minore è costituita dai seguenti elementi: - Carta Tecnica Comunale alla scala 1:2.000: a) versione cartacea (anni '80); b) nuova carta dell'anno 2004 in formato digitale (esecuzione del volo nello stesso anno); - Carta Tecnica Comunale alla scala 1:5.000 (anni '80); - Carta Tecnica Regionale alla scala 1:10.000 (sezioni D4b4 D4b5 D4c4 anni 1980-1984); - Carta IGM alla scala 1:25.000 (fogli 34 I S.O. anno 1969 34 II N.O anno 1970-34 III N.E. anno 1969 34 IV S.E. anno 1970); 4

- Carta IGM alla scala 1:50.000 (foglio n 078 anno 1977); - Carta IGM alla scala 1:100.000 (foglio n 34 anni 1934-1952). Si sono inoltre esaminate le carte catastali attuali (in scala 1: 1.000 e 1:2.000); su queste sono stati presi in considerazione e inseriti nel reticolo minore solo quei corsi d'acqua indicati come demaniali ad eccezione di quelli che attualmente risultano completamente coperti (e non intubati) quindi non più esistenti. E' stato infine verificato che non sono presenti corsi d'acqua interessati da derivazione o sistemati con finanziamenti pubblici, che non siano già rappresentati su una delle fonti cartografiche riportate precedentemente. Per completezza di informazione è stato rappresentato in carta anche il canale idroelettrico privato, completamente artificiale, che attraversa tutto il territorio comunale (in parte a cielo aperto e in parte in sotterraneo) e che comunque non fa parte del reticolo idrico del Comune di Artogne. Lo studio cartografico è stato integrato con opportuni e numerosi sopralluoghi, finalizzati a verificare il reale andamento del reticolo e ad individuare le principali caratteristiche morfologiche dei corsi d acqua; inoltre, avvalendosi anche delle indicazioni fornite dall'ufficio Tecnico Comunale, sono stati individuati tutti i tratti intubati della rete idrica. Il reticolo idrico del Comune di Artogne (principale e minore), individuato secondo i criteri precedentemente esposti, è stato rappresentato alla scala 1:2.000 per la porzione di territorio coperta dalla Carta Tecnica Comunale, utilizzando la stessa come base cartografica (tavole 2 e 3); per la porzione esterna, il reticolo è stato rappresentato alla scala 1:10.000 utilizzando come base topografica la Carta Tecnica Regionale (tavola 1); nelle carte sono stati differenziati i tratti a cielo aperto e i tratti intubati dei corsi d'acqua e il reticolo principale è stato differenziato rispetto al reticolo minore. I corsi d'acqua che definiscono il reticolo idrico del Comune di Artogne sono stati identificati nelle carte con un numero progressivo e riportati nella tabella-elenco dell'allegato 3, che verrà descritta in un successivo paragrafo. Individuazione delle fasce di rispetto Una volta definito il reticolo idrico, ovvero l'insieme delle acque pubbliche (L. 36/'94), si è passati all'individuazione delle relative fasce di rispetto, in deroga a quanto previsto dal R.D. 523/1904, necessarie a consentire l'accessibilità ai corsi d'acqua ai fini della manutenzione, fruizione e riqualificazione ambientale. La definizione delle fasce di rispetto si è basata sulla ricostruzione delle caratteristiche morfologiche dei corsi d'acqua, con individuazione delle zone di possibile erosione, divagazione ed esondazione. E stata 5

posta particolare attenzione all identificazione delle scarpate di erosione e di sponda e all identificazione delle opere di difesa idraulica esistenti lungo i corsi d acqua (muri o rilevati d argine); le fasce di rispetto vanno infatti misurate a partire da questi elementi (vedi anche tavole a fine testo con la rappresentazione delle sezioni tipo schematiche). Ciò ha comportato il rilevamento puntuale del reticolo idrico (con particolare attenzione al settore di territorio cartografato alla scala 1:2.000), al fine di individuare per ogni corso d'acqua le forme in alveo e sulle sponde che dessero indicazioni sulla dinamica dei corsi d'acqua stessi. Per approfondimenti relativi alle caratteristiche idrologiche ed idrauliche dei corsi d'acqua appartenenti al reticolo principale del Comune di Artogne, si rimanda allo studio precedentemente citato e realizzato dallo scrivente (Studio geologico di supporto alla pianificazione urbanistica) e allo studio denominato "Valutazione della pericolosità nelle aree dei conoidi alluvionali presenti nei settori di fondovalle del territorio comunale" (Studio Geo.Te.C., 2002), sempre realizzato dallo scrivente su incarico dell'amministrazione Comunale di Artogne. Vengono di seguito esposti i criteri utilizzati per la definizione delle fasce di rispetto. Per quanto riguarda il Fiume Oglio si rimanda alle fasce fluviali individuate dall'autorità di Bacino del Fiume Po nell'ambito del PAI e successivamente ritracciate a scala di maggior dettaglio secondo i passaggi precedentemente indicati. Le fasce fluviali del Fiume Oglio sono riportate nella tavola 2 allegata al presente studio. Per gli altri corsi d'acqua appartenenti al reticolo principale (Re di Artogne, Val Vedetta, Corazzino e Bassinale), lungo il settore di versante e il settore montano la fascia di rispetto è stata posta pari a 10 m per parte, rispetto alla sommità della sponda o della scarpata che definisce l alveo o dal piede del versante nei tratti incassati o molto incisi. Nel settore di fondovalle (dove sono presenti solo il Re di Artogne e la Val Vedetta), si è considerata una fascia di rispetto pari a 10 m in destra e sinistra idrografica, misurati a partire dal piede dell opera idraulica esistente più esterna (muro d argine o rilevato d argine) o a partire dalla sommità della scarpata o della sponda che definisce l'alveo (nel tratto in apice conoide del Re di Artogne si deve far riferimento alle scarpate più esterne). Per i corsi d acqua a cielo aperto del reticolo minore, compresi entro il settore di fondovalle, di versante ed entro il settore montano del territorio comunale (caratterizzati prevalentemente da un alveo ben definito e mediamente inciso all'interno del quale restano confinati i fenomeni torrentizi) si è considerata generalmente una fascia di ampiezza pari a 10 m in destra e sinistra idrografica, rispetto alla sommità della scarpata che definisce l'alveo o rispetto al piede esterno delle opere di difesa longitudinali dove presenti. Rispetto a questa regola generale, fa eccezione il caso del n 7 (Canale Re o Canale degli Opificieri) che attraversa tutto il centro di Artogne per il quale la fascia è stata portata a 2 m per parte in quanto la portata del corso d'acqua può essere regolata artificialmente. Per i tratti intubati del reticolo idrico minore, è stata considerata una fascia pari a 4 m di ampiezza in destra e sinistra idrografica misurati a partire dall asse della canalizzazione, ad eccezione 6

sempre del n 7 per il quale la fascia è stata portata a 2 m per parte in quanto la portata del corso d'acqua può essere regolata artificialmente. Le fasce sono rappresentate nella cartografia allegata in scala 1:2.000 e 1:10.000 e sono inoltre descritte per tratto omogeneo di ogni corso d'acqua nella tabella dell'allegato 3 contenente l'elenco dei corsi d'acqua. Tabella elenco dei corsi d'acqua Come richiesto dalle autorità competenti (Struttura Sviluppo del Territorio della Regione Lombardia Sede Territoriale di Brescia), è stata realizzata una tabella contenente l'elenco dei corsi d'acqua del reticolo idrico minore e principale (allegato 3), individuati con un numero progressivo per la loro identificazione nella cartografia che definisce il reticolo. Per ogni corso d'acqua individuato, la tabella contiene le seguenti informazioni: N : numero progressivo con il quale il corso d'acqua viene individuato nella cartografia del reticolo idrico comunale. NOME O LOCALITA': nome del corso d'acqua o toponimo della località in cui si trova il corso d'acqua. BACINO PRINCIPALE: bacino idrografico del reticolo principale del quale il corso d'acqua fa parte: Fiume Oglio, torrente Val Vedetta, torrente Valle Artogne (Valle di Artogne o Val Maione), torrente Valle del Corazzino, torrente Valle Bassinale. In alternativa viene indicata la sigla "0" se il corso d'acqua non fa parte di uno dei bacini elencati. QUOTA INIZIO: quota di inizio del corso d'acqua. Se il corso d'acqua ha inizio all'esterno del territorio comunale, vengono riportate la sigla "EST" e, fra parentesi, la quota di ingresso al posto della reale quota di inizio. QUOTA FINE: quota alla quale termina il corso d'acqua (vedi anche le indicazioni della successiva colonna "foce"). FOCE: Viene riportato il numero identificativo del torrente ricettore nel quale si immette il corso d'acqua. In alternativa viene indicata la sigla "0" per i corsi d'acqua che terminano a spaglio lungo il versante, la sigla "CANALE" per quelli che terminano nel canale idroelettrico privato e la sigla "EST" per quelli che terminano all'esterno del territorio comunale; in quest'ultimo caso la precedente colonna "QUOTA FINE" indica la quota di uscita e non la reale quota alla quale termina il corso d'acqua. 7

AMPIEZZA FASCIA DI RISPETTO: descrizione e ampiezza della fascia di rispetto assegnata al corso d'acqua in destra e sinistra idrografica. Viene indicata la distanza dalla sponda che, se non diversamente specificato, è riferita alla sommità della scarpata che definisce l'alveo o al piede esterno di argini e muri d'argine. (Ulteriori note: i corsi d'acqua contenuti entro le linee di separazione orizzontale appartengono allo stesso sottobacino; i corsi d'acqua indicati in grassetto fanno parte del reticolo principale, i restanti costituiscono il reticolo minore). Dr. geol. Fabio Alberti Darfo Boario Terme (BS), Ha collaborato: Dr. geol. Francesco Bosio 8

Bibliografia 1. AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME PO (Parma) - Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI) - Tavole Di Delimitazione Delle Fasce Fluviali, Norme di Attuazione - 2001 2. COMUNE DI ARTOGNE (Provincia di Brescia) - Tracciamento alla scala di PRG (1:5.000) delle fasce fluviali del Piano Stralcio per l'assetto Idrogeologico - Studio Geo.Te.C. Aprile 2002. 3. COMUNE DI ARTOGNE (Provincia di Brescia) - Valutazione della pericolosità nelle aree dei conoidi alluvionali presenti nei settori di fondovalle del territorio comunale - Studio Geo.Te.C. Luglio 2002. 4. COMUNE DI ARTOGNE (Provincia di Brescia) - Studio geologico di supporto alla pianificazione urbanistica - Studio Geo.Te.C. Settembre 2004. 5. D.G.R. n 7/7868 del 25 Gennaio 2002 - Determinazione del reticolo idrico principale. Trasferimento delle funzioni relative alla polizia idraulica concernenti il reticolo idrico minore come indicato dall'art. 3, comma 114 della l.r. 1/2000. Determinazione del canoni di polizia idraulica Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 2 supplemento straordinario al n 7 del 15/02/2002; errata corrige nella serie editoriale ordinaria n 9 del 25/02/2002 6. D.G.R. n 7/13950 dell 1 Agosto 2003 Determinazione del reticolo idrico principale. Trasferimento delle funzioni relative alla polizia idraulica concernenti il reticolo idrico minore come indicato dall'art. 3, comma 114 della l.r. 1/2000. Determinazione del canoni di polizia idraulica (modifica la precedente) - Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 2 supplemento straordinario al n 35 del 28/082003 7. REGIONE LOMBARDIA http://www.cartografia.regione.lombardia.it/website/map_rip - individuazione cartografica del Reticolo Idrico Principale 8. L.N. n 36 del 05/01/1994 Disposizioni in materia di risorse idriche Gazzetta Ufficiale del 19 Gennaio 1994, N 14 9. R.D. n 523 del 25/07/1904 Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie Gazzetta Ufficiale del 7 Ottobre 1904 9