& Cemento Calcestruzzo& Cemento Calcestruzzo IL MINIMETRÒ A PERUGIA Il futuro DELLA MOBILITÀ Perugia al passo con le grandi città d Europa. È ormai pronto il nuovo sistema di trasporto di massa, unico in Italia, basato sulla successione di vetture gommate che permetterà di raggiungere il centro città in pochissimo tempo. Nulla è stato lasciato al caso nella realizzazione del Minimetrò: una metropolitana leggera che presenta soluzioni tecniche particolarmente innovative, un attenzione particolare all ambiente e un architetto di fama mondiale, Jean Nouvel, che ha curato personalmente la progettazione artistica della linea e delle stazioni LUCA PATITI* Il Minimetrò di Perugia si presenta come un sistema innovativo di tra sporto rapido di massa, alternativo al tradizionale trasporto pubblico su gomma, in grado, nello stesso tempo, di realizzare l integrazione dei sistemi locali di trasporto pubblico previsti sul territorio: trasporto pubblico su gomma, Ferrovia Centrale Umbra, Trenitalia, percorsi meccanizzati costituiti da ascensori e scale mobili che collegano al centro i numerosi parcheggi realizzati ai piedi del colle su cui poggia l acropoli. La città di Perugia, proseguendo coerentemente con le proprie strategie trasportistiche attivate ormai da alcuni decenni, punta con il Minimetrò a raggiungere i seguenti obiettivi: -Risoluzione della congestione da trasporto su gomma pubblico e privato. -Miglioramento delle condizioni ambientali e salutari nella città. -Miglior tutela al diritto alla mobilità anche per le fasce sociali svantaggiate. -Riduzione dell impegno finanziario pubblico nel settore dei trasporti locali. La realizzazione dell innovativo sistema trasportistico trova le sue origini nell Accordo di Programma sottoscritto in data 12.12.1997 tra il Ministero delle Aree Urbane, dei Trasporti e della Navigazione, il Presidente della Giunta Regionale dell Umbria e il Sindaco del Comune di Perugia, in cui veniva riconosciuto al Comune di Pe- 169
ce (quartiere che sarà oggetto di ristrutturazione urbanistica, secondo il nuovo P.R.G.), che non è ancora esecutiva e perciò sarà di futura realizzazione. Il tracciato del Minimetrò rugia da parte dell Amministrazione centrale dello Stato, un importo pari al 50% del costo relativo alla realizzazione del primo tratto della Metropolitana leggera: Pian di Massiano - Piazzale della Cupa - II Tratto fino a Monteluce. Successivamente veniva rilevata l esigenza di prolungare il percorso del Minimetrò al centro storico prevedendo la prosecuzione del I Tratto da Piazzale della Cupa a Pincetto Centro per assicurare una massima fruibilità del sistema. Il tracciato così modificato viene perciò reso immediatamente eseguibile ed i lavori delle opere civili assegnati a fine 2002. La situazione odierna fa prefigurare la fine dei lavori e la messa in esercizio del sistema entro i primi mesi del 2007, intendendo per la messa in esercizio anche il funzionamento del- Terminal Pian di Massiano - particolari del magazzino vetture l impianto di risalita (ascensore inclinato e scale mobili) che collegherà il terminal del Minimetrò con il centro storico di Perugia. È stato inoltre progettato il tracciato della seconda linea che raggiunge l area del quartiere Montelu- Minimetrò Spa: i soci La Società Minimetrò S.p.A. nasce nel 1998 (voluta dal Comune di Perugia) per la progettazione, la realizzazione e la gestione della metropolitana leggera denominata Minimetrò. La Società è partecipata per il 70% dal Comune di Perugia e per il 30% da una compagine privata costituita in Società, denominata Metrò Perugia S.C.a r.l. Il modello creato ha portato alla costituzione di una Società che, attraverso le sue componenti private, è in grado di fornire la tecnologia necessaria (Leitner S.p.A.), di progettare e costruire le opere civili (Umbria Domani S.C.a.r.l.), di fornire i contributi utili alla gestione razionalizzando il sistema di trasporto complessivo della città (Apm S.p.A.) e dei parcheggi (Sipa S.p.A.). Caratteristiche generali del progetto Il presente progetto esecutivo si riferisce alla Linea 1 del Minimetrò di Perugia, che si sviluppa dal Pian di Massiano - dove si trova la Stazione terminal di valle (dotata di magazzino vetture ed officina) connessa ad un parcheggio di interscambio di adeguate proporzioni - alla località Pincetto, situata nel Centro Storico della Città, dove è localizzata la Stazione terminal di monte, a sua volta connessa alla centrale Piazza Matteotti da una cascata di scale mobili e 170
Cemento & Calcestruzzo Primo tratto del viadotto Particolare del I tratto del viadotto Le soluzioni indicate dal Direttore Artistico dell opera, l Arch. Jean Nouvel, sottolineano l esistenza del Minimetrò, nel contesto urbano, attraverso la presenza di un nastro colorato continuo che costituisce la struttura di sostegno delle rotaie del Minimetrò: una linea rossa ben visibile nel tratto iniziale (in periferia), che risale verso l acropoli, per scomparire in prossimità della stessa, immergendosi nel sottosuolo e nascondendo le proprie strutture, diventa un tutt uno con la città. Queste strutture, a loro volta, poggiano su pile rettangolari larghe quanto la linea, realizzate in calcestruzzo di inerti locali, a dominante rosa, che le integrano bene con il contesto sia naturale che urbano. La linea, a doppia via, costituisce il supporto fisico del sistema di trasporto, i cui veicoli, dotati di rodiggio gommato scorrono su due rotaie di acciaio collegate alle opere civili. Tra le due rotaie sono altresì posizionati il cavo traente ed i rulli guidafune, il che ha imposto l adozione di sistemi costruttivi che tengono conto della presenza di questi apparati. Delle tre gallerie dell impianto, una è a sezione tubolare con pareti lisce e brillanti (galleria naturale), in grado perciò di incrementare la sensazione di velocità per l osservatore che si trova all interno della vettura. da un ascensore inclinato. Lo sviluppo della linea 1 è di circa 3 Km, le pendenze massime sono dell 11,5% ed i raggi di curvatura minimi pari a 80m, mentre il dislivello superato tra i due terminal è pari a circa 160m. La Linea 2 (S.Anna - Pincetto - Monteluce) sottopassa la Linea 1 nella Stazione di Pincetto e nella presente progettazione esecutiva si è tenuto conto della necessità di prevedere la predisposizione di detta Linea e della Stazione al passaggio della linea incrociante. Opere civili Linea Le strutture di linea, sono costituite da: 1. Viadotto 1.500m 2. Galleria Artificiale 700m 3. Trincea 400m 4. Galleria naturale 400m Particolare del III tratto Il viadotto nel suo III tratto Le altre due gallerie sono a sezione rettangolare ed hanno invece le pareti con finitura effetto pietra naturale (gallerie artificiali), che, illuminate dal basso con luce radente, determineranno per il viaggiatore un effetto sculto- 171
reo di grande suggestione. Stazioni Le Stazioni, sono sette, e si dividono in: 1. Due Stazioni terminali; 2. Cinque Stazioni intermedie. Jean Nouvel Jean Nouvel nasce il 12 agosto 1945 a Fumel, Francia. Nel 1966 è primo al concorso di ammissione della Scuola nazionale superiore di Belle Arti di Parigi, dove si diploma nel 1972. Seguendo il filone intellettuale dell architetto Claude Parent e di Paul Virilio, apre il suo primo studio nel 1970 con François Seigneur. Incontra il critico Georges Boudaille, grazie al quale diventa architetto della Biennale di Parigi, fin dal 1971. Realizza numerosi allestimenti - un tipo di commessa che ama in modo particolare - tra cui quello della sezione architettura e design della mostra Gli anni 50 al Centre Pompidou nel 1988 e quello della mostra Il futuro del lavoro e La Mobilità per l Expo 2000 di Hannover. Nel 1976, incontra lo scenografo Jacques le Parquet che lo aiuta a scoprire il mondo del teatro e della regia e lavora con lui nel progetto di ristrutturazione del teatro Gaité Lyrique a Parigi. È co-organizzatore del contro concorso internazionale per la sistemazione del quartiere delle Halles e fondatore, nel 1980, della Biennale di Architettura nell ambito della Biennale di Parigi. La sua prima realizzazione di spicco, esempio di architettura critica, è la Casa Dick (Saint-Andréles-Vergers, Aube, 1976). Da allora in poi si susseguono progetti significativi del suo percorso: il Centro medico-chirurgico del Val-Notre-Dame a Bezons (1976), il Collegio Anna Franck a Antony (1978), fino al 1981, anno in cui si aggiudica il concorso per l Institut du Monde Arabe, autentico giro di boa nella sua carriera. La realizzazione di questo progetto segna un punto di svolta per l architettura francese sulla scena internazionale. Nel 1985 progetta l INIST di Nancy, l Opera di Lione e il centro culturale Onyx a Saint Herblain. Tra il 1989 e il 1991 vengono realizzati studi su novanta progetti diversi. Tra i più Finiture di una galleria artificiale Stazioni intermedie allo scoperto Quattro delle cinque stazioni intermedie sono esterne e si caratterizzano ciascuna in modo specifico secondo le particolarità del sito, ma comunque tutte presentano una accentuata leggerezza strutturale per limitarne l impatto, mantenendo comunque il medesimo linguaggio architettonico ed i presupposti generali del progetto. Compositivamente le Stazioni rappresentano un edificio a quattro orizzontamenti: Copertura; Piano banchina; Piano Atrio; Piano servizi tecnici; I Piani banchina ed atrio sono privi di serramenti laterali continui, ad eccezione di ringhiere, cancelli e recinzioni e sono concepiti come luoghi, spazi, che chiamano all incontro, evocando il concetto della comunità dei cittadini. Per quanto riguarda l inserimento nel terreno, i locali tecnici sono interrati o seminterrati, atrio e banchine sono fuori terra; Il piano atrio è costituito da superfici pavimentate e da un giardino pensile che impegna una parte della superficie stessa, alla stessa quota del piano di calpestio e si prolunga verso l esterno con leggero pendio. L ingresso in stazione avviene attraversando una linea lungo la quale sono sistemati i tornelli, denominata linea di Imbocco della galleria naturale nelle vicinanze della Stazione Cupa 172
Cemento & Calcestruzzo significativi ricordiamo il Centro congressi di Tours, la Fondation Cartier di Parigi e la sede dell agenzia CLMBBDO a Issy Les Moulineaux. Tra i più recenti progetti ricordiamo: il Guggenheim Temporary Museum of Art a Tokyo (Giappone, 2001), l Ambasciata di Francia a Berlino (1997), il JVC Business Center a Guadalajara (Messico, 1999), la Sede sociale della società Richemont a Ginevra (2001), il Museo dell Evoluzione Umana a Burgos (Spagna, 2000), il Centro Culturale di Santiago di Compostela (1999), che affrontano le questioni del paesaggio, del verde e del territorio, principali sfide nel lavoro di Jean Nouvel; il Museo del Quai Branly a Parigi e l ampliamento del Museo Reina Sofia a Madrid; le ultime tappe della smaterializzazione, dove la materia diventa sempre più invisibile: la Dentsu Tower a Tokyo (Giappone, 1998-2003), la Camera di Commercio di Prato (Italia, 2000), la Sala Filarmonica a Lussemburgo (Ducato del Lussemburgo, 1997), la Torre BIS a Basilea (Svizzera 1999), e Kyriat Arieh 1 a Tel Aviv (Israele, 1999). controllo e che da accesso al piano atrio a sua volta collegato alla banchina attraverso ascensori e scale fisse (scale mobili installabili in futuro). Costruttivamente le Stazioni intermedie sono realizzate in C.A. per quanto riguarda i locali tecnici interrati o seminterrati ed il sovrastante piano atrio, il quale si caratterizza per essere realizzato mediante un solaio in C.A. continuo sul quale viene poi realizzata una parziale intercapedine utilizzata per il passaggio di impianti; nei tratti in cui non vi è l intercapedine è realizzato il giardino pensile sulla base delle indicazioni della Direzione Artistica. Il piano banchina e la copertura sono invece realizzati in strutture miste di acciaio e calcestruzzo, in vista della necessità di ottenere una grande leggerezza sia sotto il profilo strutturale che formale. Sul piano banchina sono collocate le porte di banchina, realizzate in cristallo e che fronteggiano da ambo i lati la linea del Minimetrò. I sostegni verticali, nel numero di quattro, sono costituiti da due setti in C.A. rivestiti di materiale metallico di arredo e dalle gabbie metalliche dei due ascensori (uno per banchina). Stazione terminale di Pian di Massiano (terminale di valle) La stazione di Pian di Massiano è realizzata sulla base degli stessi principi per quanto attiene alla parte strettamente trasportistica (piano banchine e copertura in acciaio e locali tecnici interrati in C.A.). Compositivamente va ricordato che nella Stazione è collocata la piattaforma di inversione di Valle e la stazione di tesatura del cavo traente, che nei locali tecnici, oltre alle apparecchiature elettriche è localizzato il magazzino vetture e l officina riparazioni. Si ricorda anche che detta stazione è parte di un complesso più vasto, il Centro Stazione intermedia Fontivegge Commerciale di Pian di Massiano e dunque costituisce uno stralcio di un progetto più generale. Stazioni interrate (intermedia di Cupa e Terminale del Pincetto) Le stazioni interrate, Cupa (ma anche Pincetto), sono in realtà ambedue semi - Stazione intermedia Cortonese Stazione intermedia Madonna Alta 173
interrate, nel senso che una serie di aperture sia zenitali che frontali consentono a luce ed aria di circolare al loro interno. Le pareti laterali sono costituite da palificate (o diaframmi) non rivestite, realizzate con la stessa tecnica delle gallerie artificiali. Gli orizzontamenti sono costituiti da solai in C.A. ad eccezione di alcune parti di copertura realizzati con la stessa tecnica delle Stazioni Intermedie. I locali tecnici sono posizionati in vari orizzontamenti (a quello inferiore, nel caso di Pincetto, ad uno superiore a quello di banchina nel caso della Cupa); La distribuzione planimetrica delle Stazioni Interrate differisce molto tra la Stazione della Cupa (intermedia) e Vettura sul piano banchina in stazione intermedia quella del Pincetto (terminale di arrivo e sede della piattaforma di inversione e del motore di trazione). Ambedue le Stazioni interrate rappre- La filosofia delle stazioni per Nouvel Per il progettista Nouvel l architettura è arte visiva, produzione di immagini, un architettura smaterializzata, dove sono protagonisti la luce e le superfici più che la qualità scultorea dell opera. Nouvel si fa portatore dell importanza sociale e culturale dell architettura, che si impegna nel mondo, in un continuo scambio con altre discipline. Nel progetto architettonico delle stazioni, Nouvel ha voluto creare strutture che siano perfettamente inserite nel contesto ambientale ove si dipana il percorso: le stazioni sono concepite come una struttura leggera e trasparente e i materiali sono stati studiati con grande cura per esaltare il concetto di leggerezza, pensate per massima visibilità verso l esterno e la massima trasparenza dall esterno. Nella concezione dell architetto Nouvel poi il verde che circonda sempre le stazioni allo scoperto deve penetrare all interno ed essere arricchito con l inserimento di essenze particolari. Per questo motivo sono stati previsti giardini e aree di pertinenza. Le stesse strutture esterne, nelle loro parti strutturali, sono abbellite grazie a piante rampicanti e piante da fiori. L idea è che questa struttura sia identificata fin dal primo sguardo come una realizzazione dedicata ad un sistema di trasporto collettivo. In questo modo si evidenzia la permeabilità della struttura e la possibilità per chi sta a terra di vedere il passaggio delle vetture. sentano l inizio e la fine della galleria naturale e dunque gli imbocchi di quest ultima sono strutturalmente incorporati nelle strutture di sostegno della Stazione contribuendo alla solidità dell insieme. La Stazione del Pincetto, diversamente da quella della Cupa che è situata relativamente vicino alla superficie (ed ha solo tre orizzontamenti il piano banchine, il piano mezzanino ed il piano coperture), è notevolmente profonda ed incassata nel pendio dei Giardini del Pincetto (cinque orizzontamenti). Peraltro proprio la notevole pendenza del terreno fa sì che mentre la parte a monte di questa Stazione è incassata di circa 26 metri, quella a valle si apre verso l esterno e sarà funzionalmente connessa, tramite galleria di servizio, con via XIV Settembre. La Stazione di Pincetto è stata studiata anche in funzione del fatto che la stessa dovrà essere predisposta al passaggio della Linea 2 (S. Anna - Monteluce) e che la Stazione di arrivo della linea 2 sarà adiacente alla Stazione del Pincetto. Un elemento di grande rilievo della Stazione del Pincetto è costituito dal sistema di risalita, che dal Piano banchine risale fino a Piazza Matteotti, passando per il cosiddetto Quarto Arcone, al piano terreno dell edificio del Tribunale Vecchia Università e fiancheggiando il Muro Etrusco, ricreando così le suggestioni della risalita della Rocca Paolina. 174
Cemento & Calcestruzzo CARATTERISTICHE TECNICHE DI SINTESI DELL IMPIANTO TECNOLOGICO: Numero totale dei veicoli in esercizio 25 Capienza veicoli 50 persone Massa veicolo vuoto 3.400 kg Massa veicolo carico 6.800 kg Equidistanza nominale dei veicoli in linea 410,9 m Intervallo di tempo nominale tra due veicoli successivi 58,7 s Intervallo di tempo per imbarco/sbarco 25 s Portata oraria massima 3065 passeggeri Velocità massima delle vetture 25 km/h Larghezza veicolo 2,10 m Lunghezza veicolo 5,70 m Diametro nominale della fune traente 34 mm Vettura in stazione Le caratteristiche dell Impianto Tecnologico Questo moderno sistema di trasporto definito semicontinuo (frequenza di una vettura al minuto), non ha uguali in Italia per la tecnologia utilizzata (che è di derivazione dagli impianti a fune più tradizionali), è progettato e già realizzato a livello di prototipo sperimentale dalla Società Leitner. In estrema sintesi, il sistema Leitner, si compone di una successione di vetture gommate (fino ad un massimo di 25 vetture contemporaneamente), ciascuna ha ruote gommate ad asse orizzontale che scorrono su rotaie in acciaio. Alla stabilità laterale del veicolo provvedono altre ruote, ad asse verticale, vincolate all anima della rotaia. Ogni vettura del Minimetrò ha capacità di 50 persone (parte sedute parte in piedi). Le vetture sono trascinate da un cavo traente conformato ad anello cui esse sono agganciate (fune lunga circa 6km e della sezione di 34mm), in modo non fisso, ma attraverso una morsa; nelle stazioni le vetture si sganciano dal cavo traente e vengono decelerate, fermate e ri-accelerate da particolari meccanismi denominati gruppi di sincronizzazione. Inoltre la fune segue le curve planimetriche ed altimetriche imposte dal tracciato in quanto guidata da una serie di rulli. L ingresso e l uscita dei passeggeri Fase della stesura fune Rulli di linea dalle vetture avviene attraverso una portiera apribile automaticamente cui corrisponde, in stazione, una controporta di banchina anch essa apribile automaticamente - chiamata porta di banchina - così come avviene, ad es., per gli ascensori e in tutte le metropolitane automatiche. Nelle stazioni terminali (Pian di Massiano e Pincetto), oltre al gruppo di sincronizzazione ed alla puleggia di rinvio della fune, è prevista una piattaforma automatica di inversione che consente di immettere i veicoli provenienti dalla linea ascendente su quella discendente e viceversa. Nella Stazione terminal di monte (Pincetto), al disotto del piano di imbarco/ sbarco, sono previsti locali tecnici tra cui, fondamentale, il vano che accoglie il motore elettrico (argano motore alimentato da una rete riservata di Media Tensione) di trascinamento della fune. In tutte le altre stazioni sono presenti locali tecnici per gestire l alimentazione elettrica e l elaborazione di tutti i dati del sistema, i quali vengono inviati alla postazione di Controllo Centrale (sempre all interno del Terminal di Pincetto) da dove ovviamente vengono effettuate tutte le opera- Puleggia di rinvio a Pian di Massiano 175
ATTIVITÀ % Avanzamento OPERE CIVILI 87,0% OPERE ELETTROMECCANICHE 85,7% zioni di movimentazione e monitoraggio del sistema e di tutte le stazioni del Minimetrò. Avanzamento Lavori I lavori relativi alle infrastrutture civili (stazioni, pile, viadotti, gallerie naturale e artificiali, impianti civili) sono iniziati alla fine del 2002; ad oggi è stato realizzato circa l 87% dei lavori complessivi. Contemporaneamente si sta portando avanti il montaggio della componentistica trasportistica del sistema: più in particolare l impiantistica elettromeccanica, già installata per circa l 86% del complessivo, ha riguardato il montaggio delle rotaie, dei meccanismi di tutte le stazione, il completamento del magazzino automatico nella stazione di Pian di Massiano; inoltre, sono stati completati i montaggi delle apparecchiature elettriche ed elettroniche delle stazioni ed effettuate le prove di messa in servizio locale di alcune stazioni. Inoltre è stata completata la stesura, impalmatura e tesatura della fune traente. Questa fase dei lavori, che richiede una forte integrazione operativa tra l esecuzione delle opere civili e quelle trasportistiche, conferma, oltre un eccezionale impegno lavorativo, l alta professionalità di tutti i soggetti che, a vario titolo, sono coinvolti nell esecuzione dell opera. Pertanto, ad oggi, la situazione odierna fa prefigurare la fine dei lavori e la messa in esercizio del sistema entro i primi mesi del 2007, intendendo per la messa in esercizio anche il funzionamento dell impianto di risalita (ascensore inclinato e scale mobili) che collegherà il terminal del Minimetrò con il centro storico di Perugia. *Ing.Luca Patiti, Ufficio Responsabile del Procedimento Minimetrò spa 176